
In Italia 1 adulto su 4 soffre di disturbi del sonno e il 10-15% di insonnia cronica, ma il problema resta spesso sottovalutato o affrontato con leggerezza. Eppure, la privazione del sonno altera le funzioni del sistema nervoso, indebolisce le difese immunitarie, compromette la salute metabolica e cardiovascolare, peggiora l’umore, la concentrazione e le relazioni sociali. I grandi artisti di ogni epoca hanno rappresentato l’insonnia come condizione che investe l’equilibrio psicofisico e le emozioni: Michelangelo (La notte); Goya (Il sonno della ragione genera mostri); Munch (Notte insonne); Dalì (Il sonno) e i contemporanei Wall (Insomnia) e Bourgeois (Insomnia Drawings). Oggi la scienza conferma che il buon sonno è un alleato di salute, prevenzione e coesione sociale, e invita a riconoscere e affrontare l’insonnia, senza banalizzarla. Sono i temi di ‘Ipnosis – Accendere una luce sulla notte’, incontro con la stampa che si è svolta oggi a Milano. Promosso da Neopharmed Gentili, ha proposto un percorso tra 15 opere d’arte dedicate al tema dell’insonnia, raccontate dal direttore artistico del Museo Novecento di Firenze Sergio Risaliti, in un dialogo tra arte e scienza per riportare l’attenzione sul valore del sonno come ‘cura invisibile’.
L’insonnia - informa una nota - può manifestarsi come difficoltà ad addormentarsi, risvegli notturni frequenti, risveglio precoce o sonno non ristoratore. Quando il disturbo si ripete per almeno tre notti a settimana e dura oltre tre mesi, si parla di insonnia cronica. "Il sonno è un bisogno primario e un potente fattore di prevenzione - spiega Carolina Lombardi, direttore del Centro di Medicina del Sonno, Istituto Auxologico Italiano Irccs di Milano - Protegge il sistema cardiocircolatorio, favorisce la rigenerazione dei tessuti e l’eliminazione delle scorie dal nostro cervello, riducendo il rischio di malattie neurodegenerative. Le cause di un sonno non adeguato possono essere molteplici: ansia, stress, alterazioni del ritmo circadiano (ciclo sonno-veglia), disturbi del respiro nel sonno o di tipo depressivo - elenca l’esperta - Gli effetti riguardano tutto l’organismo: dal sistema nervoso a quello immunitario, dal sistema endocrino a quello cardiovascolare, influenzando la regolazione delle emozioni, la modulazione della temperatura, il senso di fame e sazietà, la pressione e la frequenza cardiaca. È una condizione che merita attenzione e trattamenti mirati".
Le evidenze scientifiche dimostrano che la mancanza di riposo aumenta il rischio di disturbi psichiatrici, metabolici e cardiovascolari. Nei giovani, la coesistenza di più sintomi d’insonnia si associa a un rischio maggiore di ipertensione negli anni successivi. Non a caso, l’American Heart Association ha inserito il sonno tra gli 8 pilastri della salute cardiovascolare.
"Dormire male non compromette solo la salute: mina anche le relazioni e la coesione sociale - sottolinea Claudio Mencacci, psichiatra e co-presidente della Società italiana di neuropsicofarmacologia - Esiste una relazione bidirezionale tra sonno e gentilezza: chi dorme poco è più irritabile, meno empatico e più incline ai conflitti. Il buon sonno, invece, favorisce la regolazione emotiva, e le relazioni serene, a loro volta, migliorano la qualità del sonno. Tuttavia, molti pazienti convivono con l’insonnia per mesi senza riconoscerla: la mancanza di consapevolezza è il primo ostacolo alla diagnosi".
Per aumentare la consapevolezza dell’insonnia, è online la campagna di sensibilizzazione ‘Se vuoi essere sveglio, dormi’. L’iniziativa, promossa dalla farmaceutica, raccoglie esperienze reali legate ai disturbi del sonno e consigli degli esperti per diffondere una nuova cultura del sonno come parte integrante della salute."L’insonnia è molto più diffusa di quanto emerga nella pratica clinica - evidenzia Cesare Liberali, medico di medicina generale, Asst Milano - Molti pazienti convivono a lungo con il disturbo senza parlarne con il medico, ignorando che un cattivo sonno è spesso un segnale d’allarme. La diagnosi precoce evita cronicizzazioni e consente di impostare un percorso terapeutico efficace e personalizzato. Il medico di medicina generale ha un ruolo centrale nell’inquadramento dell’insonnia, che parte dal colloquio clinico e, nei casi più complessi, può essere supportato da esami strumentali come la polisonnografia. Fondamentale è anche l’educazione a una corretta igiene del sonno, ovvero quell’insieme di abitudini quotidiane che aiutano ad avere un riposo di qualità". Aggiunge Lombardi: "Le linee guida internazionali raccomandano un approccio graduale. Si parte da interventi non farmacologici - modifica dello stile di vita, igiene del sonno, terapia cognitivo-comportamentale – fino ad arrivare alle terapie farmacologiche specifiche a seconda della causa primaria dell’insonnia identificata nei diversi casi, fondamentale quindi la corretta diagnosi che permette di personalizzare la terapia in base al tipo di disturbo e alle eventuali comorbidità£.
Tutte le informazioni e le testimonianze sono disponibili su sevuoiesseresvegliodormi.it, e sulle piattaforme YouTube e Spotify. Sul sito della campagna è disponibile la rete dei Centri del sonno in Italia, insieme alle buone pratiche e consigli degli specialisti per favorire un sonno ristoratore.

Sorrisi, battute, un lungo allenamento e una partita a calcio tennis. Lorenzo Sonego e Matteo Berrettini hanno dato spettacolo al Circolo della Stampa Sporting di via Agnelli, a due passi dallo Stadio Olimpico Grande Torino e dalla Inalpi Arena, casa delle Atp Finals. Un allenamento con vista Coppa Davis per gli azzurri, che tra pochi giorni potrebbero scendere in campo nelle altre Finals, quelle di Bologna con l'Italia. Matteo è certo di esserci, da tempo è tra i titolari scelti dal capitano Filippo Volandri. Lorenzo invece scalpita, ma la sua presenza è 'appesa' a un eventuale forfait di Lorenzo Musetti, in campo in questi giorni nel Torneo dei Maestri e reduce da un'annata di fuoco. Una stagione estenuante, che - unita alla seconda gravidanza della compagna Veronica - potrebbe portare il toscano a rinunciare alla convocazione, nonostante il grande attaccamento alla Nazionale.
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Berrettini e Sonego sono stati accolti dagli applausi di un centinaio di curiosi. Poi, sono allenati per un paio d'ore e la loro sessione è iniziata con una divertente partita a calcio tennis, per una pirotecnica sfida tra team con i rispettivi coach. Tutto sotto la supervisione speciale (e le risate) di Alexander Zverev, reduce dalla sua sessione di allenamento e in panchina per qualche minuto prima di lasciare il centro sportivo. Sul campo adiacente, impegnato invece Felix Auger-Aliassime, che domani si giocherà la qualificazione alle semifinali proprio contro il tedesco. I due si sono 'studiati' a distanza ravvicinata, mentre gli azzurri hanno svolto il loro lavoro quotidiano in grande serenità. (di Michele Antonelli, inviato a Torino)
A Innantis, Demos, Fortza Paris e Rifondazione in commissione... 
Un borgo di appena 52 abitanti, a 650 metri d’altitudine nell’Alta Langa piemontese, che è diventato un modello di sostenibilità e inclusione. È Bergolo, in provincia di Cuneo, guidato dal sindaco Mario Marone, tra i Comuni premiati al Cresco Award 2025 – Comuni sostenibili e Agenda 2030. «Negli ultimi cinque-sei anni – ha raccontato Marone – abbiamo recuperato terreni incolti e avviato progetti agricoli senza uso di pesticidi, grazie anche alla collaborazione con associazioni che gestiscono programmi Erasmus+ dell’Unione Europea».
Ogni anno il paese ospita fino a 600 giovani da tutta Europa e dal Maghreb, coinvolti in attività di educazione ambientale e coltivazioni sostenibili. Tra le iniziative più significative, un orto didattico e nuovi terreni comunali destinati alla coltivazione biologica, per offrire opportunità di lavoro ai giovani che scelgono di restare o trasferirsi in montagna.
«Vogliamo arrivare a 100 abitanti – spiega Marone – e contrastare lo spopolamento valorizzando l’ambiente e la vita a contatto con la natura. Puntiamo anche sull’apicoltura e sull’educazione ecologica: i piccoli Comuni possono essere grandi laboratori di futuro».--

“La collaborazione tra pubblico e privato è la migliore via per avvicinare il mondo del lavoro delle aziende con quello dei Comuni e delle comunità locali”. Lo ha dichiarato Alberto Pirelli, presidente della Fondazione Sodalitas e business advisor di Pirelli, in un messaggio inviato alla cerimonia di premiazione del Cresco Award 2025 – Comuni Sostenibili e Agenda 2030, svoltasi oggi a Bologna nell’ambito dell’Assemblea annuale dell’Anci.
“Cresco Award giunge al suo decimo anno, che coincide con il trentesimo anniversario della nostra Fondazione – ha ricordato Pirelli – nata nel 1995 su iniziativa di Assolombarda, con l’obiettivo di promuovere la sostenibilità sociale d’impresa sui territori.” Nel bilancio dei dieci anni del progetto, Pirelli ha sottolineato come “siano stati 900 i Comuni coinvolti e 1.300 i progetti realizzati”. E ha aggiunto: “I veri cambiamenti avvengono se fanno parte della cultura e diventano quotidianità, nel modo di affrontare con responsabilità la vita della propria comunità.”
Tra i temi centrali emersi anche in questa edizione, il presidente Sodalitas ha citato “la mobilità sostenibile, la gestione efficiente delle risorse, l’inclusione sociale, il benessere e la riqualificazione dei territori, per valorizzare il patrimonio culturale e renderlo ancora vivibile e attrattivo per il futuro”. “Nel fondersi – ha concluso – il sapere aziendale con la tradizione e la cultura locale possono generare meravigliosi risultati, capaci di far vivere e crescere i nostri territori nel segno della sostenibilità.”

"Il Cresco Award Città Sostenibili è un riconoscimento che da dieci anni valorizza l’impegno dei Comuni italiani nello sviluppo sostenibile dei territori, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite". Così Giorgio Germani, Consigliere Delegato di Fondazione Sodalitas, intervenendo alla premiazione del Cresco Award 2025 – Comuni sostenibili e Agenda 2030.
Ogni anno, ha spiegato Germani, partecipano "circa 90 Comuni, spesso con più progetti, e vengono consegnati complessivamente 120 premi". I riconoscimenti sono assegnati sia dalla giuria di esperti – composta da accademici e personalità del mondo della sostenibilità – sia dalle imprese partner dell’iniziativa, che scelgono di sostenere direttamente progetti virtuosi.
"Questo legame tra mondo privato e pubblico è un valore aggiunto fondamentale – ha sottolineato Germani – perché consente di creare sinergie concrete tra aziende e istituzioni locali".
Dopo dieci anni, ha concluso, "registriamo una partecipazione stabile e convinta: i Comuni italiani mostrano una crescente consapevolezza ambientale e sociale. Certo, si può fare sempre di più, ma il percorso è tracciato e i risultati sono evidenti".
Lutto cittadino a Buddusò... 
Una giornata da dimenticare per Matteo Richetti, capogruppo di Azione alla Camera, vittima domenica scorsa di un doppio furto durante il rientro in treno da Brescia a Roma. Il primo a Firenze, il secondo a Termini. "Stavamo rientrando da Brescia, con Calenda e Rosato, perché siamo stati alla festa di compleanno del nostro collega e amico Benzoni. E siamo tornati in treno", racconta all'Adnkronos Richetti.
A Firenze il primo furto: "Avevo con me il mio cane e il treno ha fatto la sosta a Firenze quindi ho approfittato della sosta per farlo camminare un po'. Scendo dal treno, cinque minuti e risalgo e il mio zaino era sparito. Dentro c'erano l'Ipad e altri oggetti personali. Insomma, un po' di roba. Ho chiamato il capotreno e mi ha detto che, purtroppo, è una dinamica frequente durante la sosta a Firenze".
Ma 'la domenica da dimenticare' di Richetti non finisce qui. "Arrivati a Roma, siamo saliti tutti in una macchina in stazione quando, all'improvviso, un ragazzo ha aperto il portellone e si è portato via il mio trolley. Una scena da film. Per fortuna l'autista è stato pronto e ha raggiunto a tutta velocità il ragazzo. Sono arrivati anche i carabinieri che hanno fermato il ragazzo e io, almeno il trolley, l'ho recuperato". Una disavventura che, osserva il capogruppo di Azione, conferma quanto il tema sicurezza sia una priorità. "Per carità, c'è di peggio e alla fine ci abbiamo riso sopra. E a Calenda gli è scappata pure la battuta: 'Matteo, forse coi russi stiamo esagerando...'. Scherzi a parte, le stazioni purtroppo restano zone pericolose per quanto impegno ci si metta a bonificarle".

Caos treni oggi, giovedì 13 novembre, alla stazione Termini di Roma. A creare il disservizio un incidente sulla linea Reggio Calabria-Napoli, dove all'altezza di Praja Ajeta Tortona, c'è stato l'investimento di una persona. Dopo la riprogrammazione del servizio ferroviario regionale, alcune cancellazioni e limitazioni di percorso, è stata concessa l'autorizzazione a far ripartire i treni.
Circolazione rallentata anche sulla Bari-Lecce
Circolazione ferroviaria rallentata sulla linea Bari-Lecce, la tra Bari Santo Spirito e Bari Parco Nord, comunica Rete ferroviaria italiana, a causa della presenza di persone non autorizzate in prossimità dei binari che comporta la riduzione precauzionale della velocità nel tratto interessato. È in corso un intervento da parte delle Forze dell’Ordine per garantire la ripresa del traffico ferroviario. La situazione comporta rallentamenti fino a 30 minuti, variazioni e cancellazioni.
"A causa di un investimento mortale, verificatosi alle 8 di questa mattina a Praja in Calabria, sulla linea Sapri-Paola, la circolazione ferroviaria è stata fortemente rallentata" si legge sulla nota di Ferrovie dello Stato. "I rilievi dell'Autorità Giudiziaria hanno richiesto la sospensione totale della circolazione fino alle 14.50, ora in cui i treni hanno ripreso a circolare gradualmente. L’interruzione ha comportato disagi per i treni provenienti dalla Calabria. I viaggiatori sono stati costantemente informati sia in stazione che a bordo treno".
Fregolent (Iv): "Ritardi record treni a Roma, Salvini batta un colpo"
"Se a Roma i treni accumulano fino a sei ore di ritardo e migliaia di viaggiatori restano bloccati, non è ‘sfortuna’: è l’ennesima dimostrazione di un sistema che non funziona e di un ministro dei Trasporti più impegnato nei selfie che nella gestione delle infrastrutture. Salvini batta un colpo" dichiara la senatrice di Italia Viva Silvia Fregolent che sottolinea: "La smetta di fare campagna elettorale permanente e inizi a fare il suo lavoro. Gli italiani meritano un servizio degno di un Paese europeo, non il solito caos mentre il ministro gioca a fare l’influencer".
Sono tre turisti campani: un minorenne, suo padre e un amico... 
Tra i Comuni vincitori del Cresco Award 2025 – Comuni sostenibili e Agenda 2030 a Bologna, Portici (Napoli) si è distinto nella categoria sopra i 50 mila abitanti con il progetto Baby Screen, dedicato alla prevenzione e tutela della salute dei bambini. "È un programma che realizziamo insieme alla ASL e all’associazione dei pediatri – ha spiegato il sindaco Vincenzo Cuomo – e che promuove seminari rivolti ai genitori sui corretti stili di vita, l’educazione alimentare e familiare, oltre a prevedere ambulatori pediatrici gratuiti nei fine settimana".
L’obiettivo è prevenire e alleggerire la pressione sui pronto soccorso, offrendo un servizio territoriale di prossimità. "L’esperienza ha già dato risultati eccellenti – ha aggiunto Cuomo – perché abbiamo sottratto centinaia di accessi ospedalieri, migliorando la presa in carico dei bambini e il benessere delle famiglie». Il progetto, finanziato dall’ambito sociosanitario 11, proseguirà con nuovi screening cardiologici nelle scuole. "Investire nella prevenzione infantile significa investire in una città più sana e sostenibile", ha concluso il sindaco.

A Bologna, in occasione della premiazione del Cresco Award 2025 – Comuni sostenibili e Agenda 2030, il Comune di Vimodrone (Milano) è stato premiato per la categoria dei Comuni sopra i 10 mila abitanti grazie al progetto Luoghi Comuni, iniziativa dedicata ai giovani e al loro protagonismo nella vita cittadina. "Luoghi Comuni è un concetto di apertura e relazione – ha spiegato Marco Albertini, vicesindaco di Vimodrone – un progetto che offre ai ragazzi spazi e momenti di incontro, dove potersi esprimere liberamente e costruire insieme il futuro della città".
Il programma, ha proseguito, nasce dalla volontà dell’amministrazione di investire sulle nuove generazioni come risorsa strategica per la comunità: "Puntare sui giovani significa investire nel futuro. Abbiamo creato luoghi aperti, con educatori e percorsi partecipativi, per dare ascolto alle loro esigenze e alle loro idee".
Il progetto mira a rafforzare la coesione sociale e a rendere la sostenibilità non solo ambientale ma anche umana, educativa e comunitaria, in linea con i principi dell’Agenda 2030.

Adolf Hitler non aveva origini ebraiche, era affetto dalla sindrome di Kallmann e molto probabilmente aveva un solo testicolo. E' la rivelazione del documentario 'Hitler’s DNA: Blueprint of a Dictator' realizzato dal professor Turi King per l'emittente britannica Channel 4. L'analisi del Dna è stata resa possibile dopo che i ricercatori hanno ottenuto un campione di sangue di Hitler da un frammento di materiale prelevato dal divano su cui il Führer si è sparato.
Gli studi evidenziano anomalie nel Dna e in particolare fanno riferimento alla mutazione del gene PROK2, spesso associata alla sindrome di Kallmann.
La patologia si manifesta anche con la mancata discesa di uno o entrambi i testicoli nello scroto. Troverebbero così conferma le parole contenute, negli anni della Seconda guerra mondiale, in una canzone della propaganda britannica: 'Hitler Has Only Got One Ball'.
Un referto medico del 1923, scoperto nel 2015, affermava che Hitler avesse il testicolo destro non disceso. L'analisi del Dna dà a questo documento maggior peso. La patologia è anche associata a bassi livelli di testosterone, ridotto desiderio sessuale e, in alcuni casi, micropene.
Il tema viene sottoposto allo storico Alex J. Kay, che ha studiato la Germania nazista per 20 anni: "Come facevano gli inglesi a saperlo? Non siamo ancora riusciti a capire da dove provenisse questa voce, ma era effettivamente vera". Lo studioso aggiunge che potrebbe essere stata una "coincidenza davvero sorprendente", o semplicemente basata sulla consapevolezza che Hitler si distingueva dalla maggior parte degli altri importanti nazisti, che non solo avevano mogli e figli, ma anche amanti.
"Nessuno è mai stato in grado di spiegare - dice - perché Hitler sia stato così a disagio con le donne per tutta la vita, o perché probabilmente non sia mai entrato in relazioni intime con le donne. Ma ora sappiamo che aveva la sindrome di Kallmann, questa potrebbe essere la risposta che stavamo cercando".
Dal DNA è anche possibile evidenziare marcatori genetici di un individuo e confrontare i dati con un ampio campione di popolazione per stimare la predisposizione genetica della persona a una determinata condizione. Una di queste scoperte mostra che la propensione genetica di Hitler al comportamento antisociale – un indicatore della psicopatia – rientra nel 10 per cento più elevato.
Ma per il professor Kay la scoperta più significativa è stata quella che, di fatto, "ha messo a tacere la voce secondo cui avrebbe potuto avere origini ebraiche". Si pensa che la 'leggenda' abbia avuto origine negli anni '20 da una diceria secondo cui la nonna di Hitler sarebbe rimasta incinta dopo aver lavorato in una famiglia ebraica. L'analisi del Dna non conferma la tesi.
La figura di Hitler, ovviamente, negli anni è stata osservata ed esaminata da numerosi ricercatori. Lo psichiatra irlandese Michael Fitzgerald afferma che, circa 20 anni fa, i suoi studi lo avevano lasciato "assolutamente convinto che soffrisse di una vasta gamma di disturbi dello sviluppo neurologico". Il punteggio di Hitler per l'ADHD era "superiore alla media". Ciò è supportato da documenti come pagelle scolastiche e – in linea con l'innovazione e la potenziale controversia di questo documentario – illustrato con un video generato dall'intelligenza artificiale di Hitler da bambino.
Nel frattempo, il punteggio per l'autismo colloca il dittatore tedesco nell'1% più alto della popolazione. Ma Kay afferma di essere stato coinvolto per fornire "una certa competenza storica e un contesto a tutto questo". Nel documentario serviva qualcuno "che potesse dire: 'Beh, aspetta un attimo. Il DNA può dirci molto, ma non può dirci tutto'".
"Non vogliamo porre in cattiva luce nessuno che soffra di una di queste particolari condizioni, perché è estremamente raro che commettano atti violenti, figuriamoci un genocidio. E" Hitler "non era solo. Ci sono centinaia di migliaia di persone che lo hanno aiutato a fare quello che ha fatto, e non hanno tutte lo stesso corredo genetico di Hitler".

Andrea Pisani, ospite di Gianluca Gazzoli nel podcast 'Passa dal BSMT', ha rotto il silenzio sulla fine della sua relazione con Beatrice Arnera. Il comico ha raccontato il momento difficile che sta attraversando dopo la separazione dall'attrice.
Lo scorso agosto la coppia aveva annunciato una crisi, scegliendo di prendersi del tempo lontani l'uno dall'altra. Fino a quando i due hanno deciso di intraprendere ufficialmente strade diverse: “La nostra storia, la relazione ha smesso di andare bene, purtroppo non ne fai mai un discorso di pressione sociale, ma quella c’è comunque, quando una cosa è privata è privata, ma quando l’hai resa pubblica devi sottostare anche a quella narrazione lì”, ha spiegato il comico.
I due si erano conosciuti nel 2021 e avevano costruito una relazione solida, rafforzata dalla nascita della loro figlia. "È un momento di transizione emotiva, è molto difficile parlarne", ha spiegato Pisani. “A me cambia la vita da un momento all’altro. Le motivazioni che mi vengono date non è che mi portano a dire chiudiamo qua. Noi abbiamo avuto una figlia voluta e stravolta, abbiamo superato gravidanze interrotte. I nostri lavori non sono semplici, abbiamo vissuto un periodo difficile, sono responsabile di questa crisi, per me serviva lottare un po’ di più, lei dirà qualche altra cosa”.
Poi, dopo la separazione sono spuntate le foto di Arianna insieme a Raoul Bova, collega di set della fiction 'Buongiorno Mamma': “Quella cosa mi ha fatto stare molto male, decido di non dire niente, loro non fanno comunicazioni. Poi ne esce un'altra, poi un'altra”, ha detto Pisani che ha ammesso: “Ne abbiamo parlato ma non c’è una grande comunicazione tra noi in questo momento. Ci atteniamo al bene della bambina. Ma quella cosa mi fa stare veramente male”.
Consente monitoraggio avanzato dei parametri cardiocircolatori...
E' accaduto a Maracalagonis, il grazie della sindaca sui social...
L'incidente un anno fa sulla provinciale tra Olmedo e Alghero... 
Il tribunale di Roma ha condannato a 6 mesi l’ex compagna di Alex Britti, accusata di interferenze illecite nella vita privata per aver spiato il cantautore in casa. La donna, secondo l’accusa, nel maggio 2022 “tramite apparecchio di videoregistrazione, dotato di scheda di memoria e collegamento internet per essere controllato da remoto, illecitamente si procurava notizie e immagini attinenti alla vita privata di Britti” all'interno della casa dell’artista.
Il giudice con la sentenza nel procedimento che vede Alex Britti parte civile, rappresentato dagli avvocati Gianluca Tognozzi e Alessia Casinelli, ha disposto anche un risarcimento di seimila euro.

Gabriele Piraino non poteva farsi regalo di compleanno più bello. È un giovane tennista, è arrivato alle Atp Finals da Palermo e ieri ha compiuto 22 anni. Oggi, per festeggiare, si è 'concesso’ un allenamento niente male insieme a Jannik Sinner. Già, perché Gabriele è uno sparring mancino, chiamato dall’Atp a Torino per far allenare Ben Shelton. In vista del match di domani contro l’americano, l’ultimo del gruppo Bjorn Borg, anche il numero uno azzurro ha sfruttato il suo ‘tiro mancino’ per prepararsi alla sfida. La qualificazione alle semifinali è certa, ma la vetta del ranking è ancora in ballo e ogni sfida mette in palio punti pesanti. “Giocare con Jannik - racconta all’Adnkronos dal cuore della Inalpi Arena – equivale a realizzare un sogno. È stato emozionante, anche perché non mi è mai capitato di allenarmi davanti a tutta questa gente. Avevo un po’ d’ansia, ma per fortuna conoscevo coach Vagnozzi. L’ho incontrato già qualche volta e rompere il ghiaccio con una faccia conosciuta è stato più semplice”.
Piraino, sparring con Sinner alle Finals
Gabriele ci incontra poco dopo l’allenamento ed è provato, ma felice: “Se devo essere onesto, la sua presenza si sente. Jannik è il numero uno, emana una certa aura” spiega con un sorriso. “Ma è davvero simpatico, umile, disponibile. Mi ha salutato, mi ha chiesto come va e come mi sto trovando qui a Torino. Attenzioni che fanno capire come sia un numero uno in tutto. È un punto di riferimento per l’Italia, ma non solo”. L’allenamento è stato duro: “Rispondere senza pause al suo servizio non è proprio semplice, diciamo così. Jannik è un martello, è ormai noto per riuscire a imporre ai match un ritmo incredibile”.
Curiosità: a osservare la loro sessione (con altro per la testa) c’era anche Lorenzo Musetti, che negli stessi momenti stava pranzando nell’area dedicata ai campioni della Inalpi Arena, sopraelevata rispetto al 'Sebastopoli': “Non me ne sono nemmeno accorto – dice Gabriele – e non potevo perdere concentrazione. Se tutto va bene, però stasera andrò a vederlo contro Alcaraz”.
Torino, per il 22enne siciliano, non è una novità: “È la seconda volta che vengo qui, già mi avevano chiamato nel 2022. Torno un po' più grande, più maturo, anche con occhi diversi. Di sicuro, più pronto e preparato. So già dove guardare, cosa rubare con gli occhi dai migliori”. Anche perché, accompagnare i maestri nel loro percorso a Torino non è cosa da tutti. “È andata benissimo. Anzi, ho questa fortuna di essere mancino e ho seguito Shelton in tutte le sue sessioni. Sostituisco lui durante gli allenamenti e il giorno prima delle partite, nei riscaldamenti”. Il suo racconto passa per aneddoti: “Qualcuno lo avevo già visto, con Auger-Aliassime avevo per esempio scambiato nel 2022. La loro routine qui è serrata. Arrivano per gli allenamenti, le partite, si fermano per firmare qualche autografo e poi tornano in albergo a riposare. A un certo punto della giornata, spariscono”. La dura vita dei maestri.
Piraino racconta le Atp Finals
Gabriele oggi si è allenato con Sinner, ma dall’inizio del torneo ha lavorato anche con Sonego (che in questi giorni si sta allenando al Circolo della Stampa di via Agnelli, a due passi dall’Arena, nella speranza di un’eventuale convocazione in Coppa Davis), Bublik e Auger-Aliassime. “Guardandoli, anche nell’atteggiamento, capisci che non sono qui per caso. Tutti servono, per esempio, in una maniera incredibile”. Una delle caratteristiche del tennis moderno. Il racconto di Gabriele avanza e a un certo punto ecco gli occhi lucidi: “La settimana di Torino è un sogno ed è chiaro che chiunque faccia questo sport speri, un giorno, di essere qui tra i migliori. Io però guardo un passo alla volta e intanto penso alla top 100”. Per arrivarci e restarci, in maniera stabile. Poi, chissà (di Michele Antonelli, inviato a Torino)

James Van Der Beek, amatissimo interprete di Dawson nella serie tv 'Dawson's Creek', ha deciso di mettere all'asta alcuni cimeli legati alla sua carriera d'attore per poter far fronte alle terapie costosissime contro il tumore al colon retto contro il quale l'attore sta combattendo la sua battaglia da due anni. Ora, ad un anno dall'annuncio pubblico della malattia, il settimanale 'People' rende nota la decisione dell'attore spiegando che Van Der Beek ha stretto un accordo con un'azienda di nome Propstore per offrire ai fan la possibilità di acquistare una serie di oggetti cult legati ad alcuni dei suoi lavori televisivi più noti.
Oltre a 'Dawson's Creek', ci sono oggetti legati anche al film 'Varsity Blues', la commedia sportiva che interpretò nel 1999. Secondo quanto riportato da 'People', Van Der Beek avrebbe messo all'asta oggetti di scena e vestiti indossati sul set che per la prima volta saranno svelati al pubblico. Tra questi, c'è la collana che Dawson ha regalato a Joey per il ballo di fine anno, il cui ricavato si stima possa oscillare dai 26.400 ai 52.800 dollari. L'outfit indossato da Dawson per il primo episodio della serie è stimato in quasi 4.000 dollari, così come altri articoli della serie, andata in onda dal 1998 al 2003.
Per quanto riguarda gli introiti, il 100% del ricavato - come spiega People - andrà direttamente a James Van Der Beek[1] per il pagamento delle cure. Van Der Beek è sposato da 15 anni con Kimberly Brook ed è padre di sei figli. L'asta è in programma dal 5 al 7 dicembre 2025.

Pierluigi Pardo a Ballando con le stelle. Il giornalista e conduttore sportivo sarà l’ospite speciale della puntata di sabato 15 novembre, dove si metterà alla prova nei panni del ‘ballerino per una notte’.
A dare l'annuncio è stata Milly Carlucci in collegamento con 'La volta buona': "Un ballerino per una notte un po' particolare. Giornalista effervescente, vulcanico, particolarissimo nel suo modo di essere. Un metro e 90, presenza bella imponente". "Beh per un minuto e mezzo starà zitto, non so se ci riuscirà", ha scherzato Balivo.
Pieruigi Pardo scenderà in pista con la maestra di ballo Sara Di Vaira, già volto del dance show di Rai 1 nel ruolo di 'tribuno', pronta a tornare sul palco per accompagnare il giornalista nella performance.
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