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Ucraina, dai Volenterosi monito a Putin e grazie a Trump: prima volta degli Usa al meeting

11 Luglio 2025
Raid russi sull

(Adnkronos) - I leader della Coalizione dei Volenterosi per l'Ucraina, riuniti ieri a Londra, Roma e in videocollegamento, hanno riaffermato il loro impegno incrollabile verso la sovranità e l'integrità territoriale di Kiev, denunciando con fermezza "l’invasione illegale e non provocata di Putin, in flagrante violazione della Carta delle Nazioni Unite". Per la prima volta hanno partecipato anche rappresentanti degli Stati Uniti, tra cui il generale Keith Kellogg, inviato speciale del presidente, e i senatori Lindsey Graham e Richard Blumenthal. I leader si sono congratulati con la premier italiana Giorgia Meloni per l’organizzazione della Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina, da cui il presidente Volodymyr Zelensky ha preso parte alla riunione. 

Nel comunicato congiunto arrivato nella prima giornata della conferenza romana, si esprime sostegno agli sforzi di pace e si denuncia l’aggravarsi della situazione: "Sono trascorsi quattro mesi da quando l’Ucraina ha accettato un cessate il fuoco totale e incondizionato. In questo periodo, la Russia ha intensificato gli attacchi contro i civili, uccidendo oltre 700 persone e ferendone più di 3.500 nei raid aerei più violenti dall’inizio dell’invasione". La Coalizione ha chiesto a Mosca di porre fine agli attacchi e di accettare un cessate il fuoco completo per negoziare una pace giusta e duratura. È stato espresso apprezzamento anche per gli sforzi del presidente Donald Trump nel favorire un processo di pace "sostenuto dagli Stati Uniti e da altri partner chiave".  

I leader hanno inoltre convenuto di rafforzare le misure contro l’economia di guerra russa, annunciando nuove restrizioni sui settori energetico e finanziario, con particolare attenzione alle esportazioni di petrolio e gas, alla cosiddetta "flotta ombra" e al supporto indiretto di Paesi terzi alla macchina bellica del Cremlino. È stato ribadito che "forze armate ucraine forti sono la garanzia primaria della sicurezza del Paese". Per questo motivo è stato confermato l’impegno a fornire almeno 40 miliardi di euro di aiuti militari nel 2025, in linea con quanto deciso dalla Nato per il 2024. Massima priorità sarà data al rafforzamento della difesa aerea integrata dell’Ucraina e alla produzione di intercettori contro droni. 

Infine, i leader hanno accolto con favore "lo sviluppo di piani operativi per il dispiegamento di una forza di rassicurazione, la ‘Multinational Force Ukraine’, una volta cessate le ostilità", e la creazione di un quartier generale operativo congiunto franco-britannico per la pianificazione. È stata anche confermata l’intenzione di sostenere le finanze pubbliche ucraine nel 2026 e i lavori per il ripristino della navigazione sicura nel Mar Nero. "Continueremo a esplorare tutte le vie legittime affinché la Russia paghi per i danni causati all’Ucraina, inclusa l’opzione di utilizzare i ricavi derivanti dai beni sovrani russi immobilizzati", si legge nella dichiarazione. 

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Ucraina, da Roma il 'piano Marshall' per Kiev: 200 accordi per oltre 10 miliardi

11 Luglio 2025
Zelensky e Meloni a Roma per la conferenza sulla ricostruzione dell

(Adnkronos) - Con oltre 200 accordi firmati per un valore di oltre 10 miliardi di euro si è chiuso il primo giorno della Conferenza internazionale per la ripresa dell'Ucraina, che si concluderà oggi alla Nuvola dell'Eur a Roma. Presenti oltre 8.300 partecipanti, fra cui un centinaio di delegazioni ufficiali, con 15 capi di Stato e governo e una quarantina di ministri degli Esteri. Hanno preso parte anche una decina di commissari europei, circa 40 organizzazioni internazionali e 2mila rappresentanti di aziende, di cui 500 italiane. 

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha sottolineato l'importanza di un piano di ripresa simile al piano Marshall, che fu determinante per il rilancio economico dell'Europa dopo la Seconda guerra mondiale. "Abbiamo bisogno di un piano coeso e chiaro di ripresa, simile al piano Marshall, perché dopo un'aggressione su larga scala abbiamo bisogno di una ripresa su larga scala. Noi contiamo sull'Italia che sarà molto attiva su questo percorso". 

Zelensky ha fatto appello ai suoi alleati, insistendo sulla necessità di mantenere alta la pressione su Mosca. "Le sanzioni stanno funzionando, grazie all'Ue per tutti i pacchetti, ma abbiamo bisogno di dure sanzioni da parte degli Usa. Con questo sanzioni la Russia non avrà un bel futuro". Aggiungendo che "la Russia sta bloccando ogni sforzo di pace e Putin ha respinto tutte le proposte di cessate il fuoco, inclusa quella avanzata dagli Stati Uniti". 

Dal palco della conferenza, la premier Giorgia Meloni ha garantito l'impegno del governo, sottolineando che l'Italia "è dalla parte dell'Ucraina. Non la lasceremo sola, né oggi né domani" e ha definito la sfida per la ricostruzione come "una partita che noi possiamo vincere solo se riusciremo a contare su una robusta mobilitazione dei capitali privati, sulla loro capacità di attrarre investimenti". Meloni ha anche rimarcato la resilienza italiana, ricordando che "noi siamo quel popolo che sulle macerie della Seconda guerra mondiale ha costruito il miracolo economico degli anni Sessanta, mi piace pensare che questa conferenza possa essere il punto di partenza per il miracolo economico dell'Ucraina, che costruiremo insieme". 

E "un miracolo economico" è stato evocato dal cancelliere tedesco, Friedrich Merz, che ha paragonato la situazione attuale dell'Ucraina a quella dell'Europa, e della Germania in particolare, dopo l'ultima guerra mondiale. Nel suo intervento il cancelliere si è rivolto direttamente ai presidenti di Stati Uniti e Russia. "Ho due messaggi. Il primo molto diretto e semplice per Putin: non smetteremo di combattere. Il secondo messaggio è diretto a Washington e al presidente Trump: stai con noi europei, vogliamo lo stesso obiettivo, un ordine politico ed economico stabile". 

Sul piano concreto, il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il ministro ucraino, Oleksii Kuleba, hanno firmato due accordi su Odessa, per il ripristino dei beni culturali e l'efficienza idrica. "Questa non è solo una semplice dichiarazione, ma un segnale della nostra unità a sostegno della ricostruzione dell'Ucraina con la partecipazione del settore privato. Vogliamo trasformare le idee delle aziende in azioni concrete", ha chiarito il titolare della Farnesina. 

Nel giorno in cui il segretario di Stato americano, Marco Rubio, ha reso noto che il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha presentato, nel loro colloquio a Kuala Lumpur, una "nuova idea" sulla soluzione della guerra in Ucraina, gli Usa, che per la prima volta ieri hanno partecipato alla riunione in video-collegamento dei cosiddetti 'Volenterosi', con l'inviato speciale per l'Ucraina, Keith Kellogg, hanno definito la guerra una "catastrofe orribile", evidenziando che "tutto questo non può continuare". Kellogg ha ribadito il ruolo americano: "La distruzione creata dalla guerra è il motivo per il quale gli Usa sono partner dell'Ucraina, per poter portare avanti uno sforzo di ricostruzione dopo l'accordo per la pace". 

Dal canto suo la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato un miliardo di euro aggiuntivo in sostegno macrofinanziario oltre ai 3 miliardi già previsti, e l'avvio dell' 'European Flagship Fund, "il più grande fondo di equity al mondo a sostegno della ricostruzione", per investimenti in energia, trasporti e industrie strategiche: "Stiamo letteralmente scommettendo sul futuro dell'Ucraina".  

"Le garanzie e le sovvenzioni che stiamo firmando a questa conferenza sbloccheranno oltre 10 miliardi di euro di investimenti per la crescita, la ripresa e la ricostruzione. E ci assicureremo che l'Ucraina sia sostenuta fino al 2028", ha precisato. 

Non sono mancate le critiche russe, con l'ambasciata a Roma che ha definito la conferenza un evento che "ben rispecchia la logica cinica e menzognera che viene portata avanti dai leader dei Paesi Occidentali, Italia compresa" e accusato l'Occidente di "finanziare la prosecuzione della guerra sine die". E critiche per l'organizzazione sono arrivate anche da decine di giornalisti e operatori che hanno lamentato ritardi nel ritiro degli accrediti ai desk allestiti presso il Palazzo dei Congressi all'Eur. Molti di loro sono rimasti ore in attesa sotto il sole. (di Piero Spinucci) 

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Ultimo torna a casa, delirio all’Olimpico per la prima delle 3 notti magiche

10 Luglio 2025

(Adnkronos) - Un boato. Poi il buio. Sui maxischermi, un video-manifesto con le immagini dei suoi stadi e una scritta che è un'appartenenza: ‘Noi siamo Ultimo’. Un'esplosione di fuochi d'artificio e infine, eccola. La sua voce. Niccolò Moriconi, in arte Ultimo, è tornato a casa.  

Dopo aver infiammato gli stadi di Lignano, Ancona e Milano, l'onda del tour ‘La favola continua…’ è approdata in un Stadio Olimpico sold out, per la prima delle tre date che lo consacrano profeta nella sua terra. “Belli”, grida al suo pubblico. 

Nessun ballerino, nessun ospite a sorpresa. Solo lui: cappellino d'ordinanza, canotta e un microfono. Al centro di un palco monumentale, largo 65 metri e dominato da 900 metri quadrati di led, si staglia una passerella a forma di chiave, quel simbolo che porta al collo fin dagli esordi e che rappresenta l'accesso al suo mondo. Un mondo in cui solo questa sera si sono riversate 60.000 persone (le prime di 180.000 totali nei tre giorni) per sentirlo cantare. E per cantare con lui. 

Lo show è un'imponente dichiarazione di intenti: Ultimo basta a se stesso. La sua forza è un repertorio che, canzone dopo canzone, ha costruito un legame viscerale con il pubblico. Per oltre due ore, snocciola una scaletta generosa di 25 brani e un medley, un viaggio che parte da ‘Dove il mare finisce’ e arriva fino ai cori assordanti di ‘Sogni appesi’. In mezzo, ci sono tutte le sue anime: la malinconia di ‘Rondini al guinzaglio’, l'intimità di ‘I tuoi particolari’ e ‘Piccola stella’, l'energia di ‘Vieni nel mio cuore’. 

Il picco emotivo della serata arriva però con uno dei momenti più suggestivi del live. Le luci si abbassano e, sospeso in aria su un pianoforte volante, Ultimo incanta l'intero stadio. Da quella postazione magica, regala in sequenza: ‘Pianeti’, ‘Alba’ e la La parte migliore di me’, la ballad romantica dedicata al figlio.  

Quello di Roma, però, non è un concerto qualunque. È la celebrazione di un record. Con la data di domenica 13 luglio, Ultimo raggiungerà il traguardo storico del suo decimo Stadio Olimpico, diventando a soli 29 anni l'artista più giovane di sempre a raggiungere un simile risultato. Un traguardo che ha deciso di festeggiare con un regalo alla sua gente. "Domenica, per il mio decimo Stadio Olimpico, ho pensato di farvi un regalo: ci sarà un maxischermo al parchetto, dove tutto è iniziato. Trasmetteremo tutto il concerto in diretta, come fosse una finale dei mondiali. Non si pagherà un biglietto, potrete vivere il concerto gratuitamente". I posti limitati sono andati sold out in una manciata di minuti. 

Un gesto che rafforza il patto con la sua 'Generazione Ultimo', un pubblico che gli ha permesso di riempire 42 stadi in carriera, vendere oltre 1.750.000 biglietti e collezionare 84 dischi di platino. Ma le sorprese non finiscono qui. Sempre domenica, Ultimo ha promesso che annuncerà “qualcosa di veramente grandioso per tutti noi", alludendo al già chiacchieratissimo ‘raduno degli Ultimi’: un mega-evento previsto per il 2026 che, secondo diversi indizi, dovrebbe tenersi alla Vela di Calatrava di Tor Vergata. 

Ma intanto i fan si godono il live 2025 accompagnato da una band solida e impeccabile: Joel Ainoo (tastiere), Manuel Boni (chitarra), Jacopo Carlini (pianoforte), Mylious Johnson (batteria), Raffaele 'Rufio' Littorio (chitarra), Silvia Ottanà (basso), e una sezione di fiati e archi che aggiunge profondità e colore al sound. 

Dopo l'apoteosi romana (si replica domani e domenica), il tour prodotto da Vivo Concerti proseguirà la sua marcia verso sud, con le tappe allo Stadio San Filippo di Messina e allo Stadio San Nicola di Bari, per chiudere un'altra estate da record. Ma la favola, a Roma, è appena iniziata. (di Loredana Errico) 

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Albanese: "Sanzioni Usa contro di me oscene, intimidazioni di tipo mafioso"

10 Luglio 2025
Francesca Albanese - Fotogramma /Ipa

(Adnkronos) - La relatrice dell'Onu per i diritti umani nei Territori palestinesi, l'italiana Francesca Albanese, ha definito ''oscene'' le sanzioni decise dagli Stati Uniti nei suoi confronti. E' una ritorsione per la "ricerca della giustizia" nella guerra di Israele contro Gaza, ha detto Albanese in una intervista ad al-Jazeera. Albanese ha sottolineato che le sanzioni imposte dall'amministrazione del presidente Donald Trump non fermeranno la sua "ricerca del rispetto della giustizia e del diritto internazionale" e ha detto che le ricordavano le "tecniche di intimidazione della mafia". 

La relatrice dell'Onu ha aggiunto che "le sanzioni funzioneranno solo se le persone saranno spaventate e smetteranno di impegnarsi". "Voglio ricordare a tutti che il motivo per cui vengono imposte queste sanzioni è la ricerca della giustizia", ha detto Albanese. 

"Continuerò a fare quello che devo", anche se sarà "una sfida", aveva ribadito stamane la relatrice dell'Onu, parlando di sanzioni "calcolate per indebolire la mia missione" in una conferenza stampa a Lubiana. 

Albanese è ‘accusata’ dagli Usa di collaborare con la Corte penale internazionale contro cittadini statunitensi e israeliani. Secondo il Segretario di Stato Marco Rubio, avrebbe "incoraggiato la Corte penale internazionale a procedere contro funzionari e imprese americane e israeliane". 

"Quali iniziative intenda intraprendere il governo per garantire l’indipendenza delle Nazioni Unite e l’autonomia della Corte Penale internazionale da eventuali pressioni politiche o interferenze esterne che possano comprometterne l’azione e il funzionamento delle istituzioni multilaterali e anche i diritti di una cittadina italiana nell’esercizio del suo mandato per conto delle Nazioni Unite". È questa la domanda posta in conclusione dell’interrogazione del Pd promossa dal responsabile nazionale Esteri del Partito democratico Peppe Provenzano e firmata da Debora Serracchiani, Laura Boldrini, Fabio Porta, Valentina Ghio, Sara Ferrari e Arturo Scotto. 

Nel testo si evidenzia che “la dottoressa Albanese, giurista specializzata in diritto internazionale e diritti umani, è dal 2022 relatrice speciale delle Nazioni Unite per i Territori Palestinesi Occupati e in questa veste ha pubblicato diversi rapporti ufficiali - che recano la firma delle Nazioni Unite e non sono quindi affatto “illegittimi” come sostiene Rubio - sulle violazioni dei diritti umani che sono avvenute e avvengono in quei territori che, secondo numerose risoluzioni dell’Onu, Israele occupa illegalmente e sui quali, sempre illegalmente, autorizza e protegge la costruzione di colonie il cui obiettivo è cacciare i palestinesi ed espropriare le loro terre”.  

"Secondo un’inchiesta di Fanpage -si riporta nell’interrogazione- dal 5 luglio 2025 il governo israeliano avrebbe inoltre promosso in Italia una campagna pubblicitaria su Google per screditare la relatrice, accusandola di contatti con Hamas e violazioni del suo mandato. Alla luce della normativa europea sul contrasto alla disinformazione (Digital Services Act), si chiede al governo di intervenire a tutela dell’indipendenza delle istituzioni internazionali e dei diritti di una cittadina italiana incaricata dall’ONU", concludono i dem. 

In poco più di due ore il sito mettilafirma.it - dove è stata lanciata la petizione online a sostegno di Francesca Albanese dopo gli attacchi ricevuti dall’amministrazione Trump e a sostegno della sua candidatura al Premio Nobel per la Pace - ha ricevuto oltre 15mila sottoscrizioni. La raccolta delle adesioni è risultata per alcuni minuti molto rallentata o addirittura bloccata a causa del notevole afflusso di utenti. "Ce ne scusiamo e vorremmo far sapere che stiamo lavorando per ovviare a questi problemi. Nell’occasione ringraziamo tutti coloro che stanno aderendo a questa campagna di civiltà e di dignità in modo così incredibile", rende noto l’ufficio stampa di Avs. 

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Turismo, al Gewandhaus Hotel Dresda carne stagionata al ristorante e cake-shop per dessert

10 Luglio 2025
Turismo, al Gewandhaus Hotel Dresda carne stagionata al ristorante e cake-shop per dessert

(Adnkronos) - Un angolo gourmet in un luogo dove il lusso ha un tocco umano. L’indirizzo che non ti aspetti, nel cuore di una delle città d’arte tedesche più amate, e che spicca tra un’offerta mediamente distante dagli standard nostrani. E’ il Gewandhaus di Dresda, hotel a cinque stelle del Gruppo Marriott Bonvoy (Autograph Collection) che in questa città della ex Germania Est rasa al suolo sul finire della Seconda Guerra mondiale, e poi orgogliosamente ricostruita, ha puntato su un’offerta food&beverage di altissimo livello e, soprattutto, con un format unico nel suo genere, che comprende un ristorante specializzato nella carne e un cake-shop. 

Il concept del ristorante interno all’albergo, aperto anche a clienti esterni con ingresso diretto dalla strada, è tutto nel nome: [m]eatery. Un vero e proprio invito rivolto ai meat-lovers per venire ad assaporare carne di eccellente qualità. A rendere originale la proposta è il fatto che qui la carne non viene solo selezionata dai migliori allevamenti e cucinata a regola d’arte, ma viene anche stagionata a secco ‘in casa’ all’interno di una cella climatizzata a vista, come la cucina, da cui il cliente può vedere il grado di maturazione e scegliere il taglio. Questo procedimento, che assicura la giusta temperatura fredda, un’elevata umidità e la costante circolazione di aria, consente di ottenere un manzo più tenero e dal gusto più concentrato.  

E le preparazioni sono le più varie, dalla tartare per gli amanti del crudo alla tagliata italian style, passando per le immancabili bistecca e filetto, fino ai tagli tipicamente americani come la rib-eye e la t-bone; tutto servito con una varietà di salse di accompagno e contorni a scelta. Un locale che è al tempo stesso una steakhouse per intenditori e un pub di lusso ma anche un ‘botanist bar’, con ricca carta di vini, birre, distillati e più salutari succhi e centrifugati.  

A completare la speciale offerta food&beverage del Gewandhaus hotel di Dresda è il Kuchen Atelier, una pasticceria raffinatissima che offre una selezione di torte e pasticcini, realizzati con ingredienti di prima qualità, dalla frutta fresca e secca al cioccolato fondente. Ce ne sono per tutti i gusti, dai macaron, ormai divenuti internazionali, all’Eierschecke, dolce tradizionale della città di Dresda: una torta a tre strati, con una base di pasta lievitata, uno strato intermedio di crema pasticcera e uno superiore a base di uova, burro, zucchero e vaniglia. Il Kuchen Atelier occupa un angolo colorato dell’albergo, a cui si accede dalla hall e, anche in questo caso, direttamente dalla strada; i dolci fanno bella mostra di sé nelle teche una volta usciti dalle mani del maestro pasticcere Dirk Gunther.  

Kuchen Atelier, infatti, è aperta a chiunque voglia acquistare un dolce, ordinarlo magari per una ricorrenza, oppure consumarlo in loco, che si sia alloggiati in hotel oppure clienti esterni. Così, a una certa ora soprattutto del pomeriggio gli eleganti saloni al piano terra del Gewandhaus, compreso il suo cortile interno coperto, diventa un luogo di ritrovo e un punto di riferimento per i più golosi che si danno appuntamento qui per gustare un irresistibile dolce accompagnato da un tè, un caffè o una bibita (da provare una speciale limonata bio alle erbe).  

Come spiega il direttore dell’hotel Gewandhaus, Stephan Becker, “questo è un format creato dalla proprietà, un piccolo Gruppo che è in franchising con Marriott fin dal 2015, anno in cui l’hotel è stato rinnovato”. “Nel ristorante, il cliente sceglie il taglio di carne che preferisce dalla vetrina: è la carne migliore, proveniente da Argentina, Stati Uniti e da allevamenti locali. Si può scegliere addirittura il coltello, che per i più affezionati viene personalizzato. Anche nella pasticceria è tutto fatto in casa dal nostro pasticcere e si può vedere la preparazione. Spesso ci ordinano torte particolari per occasioni speciali. Vero valore aggiunto è poi il personale, molto attento, fidelizzato, flessibile: qui, infatti, tutti sono sempre pronti a dare una mano per qualsiasi necessità, ad aiutarsi l’un l’altro nei vari reparti”, sottolinea. 

Il Gewandhaus è un hotel che, spiega il direttore, “vanta una clientela abituale, molti americani, ma anche tedeschi; tante le persone dall’Asia e dall’Europa dell’Est; Oltre agli ospiti dell’hotel, per il ristorante abbiamo una clientela esterna, anche business durante la settimana, mentre nei weekend prevalgono i turisti in città per un city break”. 

Una storia, quella del Gewandhaus, che va di pari passo con quella di Dresda. L’edificio infatti è menzionato fin dal 1295, ai suoi albori, e da allora ha seguito le sorti della città, fino al bombardamento del 1945, quando della struttura riprogettata nel 1724 dall’architetto Johann Friedrich Knobel rimasero solo tre muri esterni. Fu ricostruito, come tutta la città, esattamente dov’era e com’era, al numero 1 di Ringstrasse, in quello stile tra il Barocco e il Classicismo che nel 18° secolo rifletteva l’animo culturale ma anche mercantile del tempo. Il Gewandhaus, infatti, è stato in fasi alterne azienda, banca, teatro e poi albergo dalla ricostruzione del 1997 fino al rinnovamento che 10 anni fa lo ha reso il cinque stelle di oggi, con 94 camere e 3 suite. Il cortile interno coperto, da cui si accede anche alla Spa, ricorda i palazzi ringhiera e soprattutto offre un’atmosfera raccolta e al tempo stesso maestosa. Fiore all’occhiello sono gli arredi, tutti realizzati da artigiani del territorio, in un’ottica di sostenibilità.  

L’albergo si trova proprio a fianco del Rathaus e da qui ci si può facilmente muovere a piedi per una passeggiata in centro. Pochi passi e si è alla Kreuzkirche, con la sua inconfondibile torre campanaria, e nella piazza dell’Alt-Markt. Da qui, è facile raggiungere il Neumarkt con l’iconica Frauenkirche, emblema della ricostruzione post-bellica. Pochi passi ancora e si può passeggiare sulla terrazza affacciata sull’Elba, con la vista sul quartiere di Neu-Stadt, arrivare alla Cattedrale e al Castello o alla zona dei musei con il palazzo dello Zwinger, e il Semperoper, uno dei teatri più importanti della Germania. Tutto raggiungibile a piedi in pochi minuti, così come, in direzione opposta, la zona commerciale fino alla stazione centrale, dal Gewandhaus, dove le porte per viaggiatori e locals sono sempre aperte. 

 

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Incendio a Castiglione della Pescaia, il disastro dopo le fiamme

10 Luglio 2025

(Adnkronos) - Spento l'incendio che è divampato stamane a Castiglione della Pescaia, in località in Rocchette, che ha minacciando abitazioni, strutture ricettive e la storica pineta di Roccamare, si iniziano a contare i danni. Nelle immagini dell'Adnkronos, i danni al campeggio Santapomata dal quale sono state fatte evacuare 600 persone. 

"Dopo l'incendio di questo pomeriggio il campeggio è stato parzialmente riaperto e parte degli ospiti sono rientrati. C'è una parte del camping che è andata distrutta, mentre un'altra parte limitrofa per ragioni di sicurezza è stata interdetta. La Protezione civile di Castiglione della Pescaia sta trovando una sistemazione per la notte per gli ospiti che non sono potuti rientrare somministrando loro, nel frattempo, pasti e beni di prima necessità" nel campeggio Santapomata. Così il viceprefetto aggiunto Michele Bray, capo di gabinetto della Prefettura di Grosseto, spiegando che sono 90 gli ospiti rimasti fuori dopo l'incendio, per i quali si è trovata una sistemazione in strutture ricettive limitrofe. "La zona è in sicurezza. Tutta la notte ci sarà un presidio dei vigili del fuoco e delle forze dell'ordine per garantire l'antisciallaggio", ha aggiunto.  

"Non ci sono né feriti, né dispersi a conferma del grandissimo lavoro dei vigili del fuoco, della Vab (Vigilanza Antincendi Boschivi Toscana), delle forze dell'ordine intervenuti prontamente mettendo in sicurezza tutti gli ospiti della struttura", ha concluso. 

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Superenalotto, numeri combinazione vincente oggi 10 luglio

10 Luglio 2025
Superenalotto - Fotogramma /Ipa

(Adnkronos) - Nessun '6' né '5+1' al concorso del Superenalotto di oggi, giovedì 10 luglio 2025. Centrati invece otto '5' che vincono 20.019,60 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 24,3 milioni di euro. 

La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. 

La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata. 

La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata. 

E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni. 

Questa la combinazione vincente del concorso di oggi del Superenalotto: 5, 15, 20, 32, 65, 75. Numero Jolly: 12. Numero SuperStar: 24.  

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Rivolta nel carcere di Rieti, sala ricreativa in fiamme: 6 agenti penitenziari in ospedale

10 Luglio 2025
Polizia penitenziaria (Fotogramma)

(Adnkronos) - Rivolta all'interno del carcere di Rieti. La sala ricreativa dell'istituto penitenziario è stata data alle fiamme e il fumo si è propagato in tutte le sezioni. A denunciarlo la Fns Cisl Lazio, spiegando che sono cinque gli agenti di polizia penitenziaria trasportati in ospedale per intossicazione da fumo, mentre un altro è stato aggredito da alcuni detenuti con una testata al volto.  

Nella Casa circondariale di Rieti attualmente sono presenti 493 detenuti rispetto ai 295 che l'istituto potrebbe ospitare. Il carcere soffre della carenza di 56 unità di personale di polizia penitenziaria, si tratta del 32% di agenti in meno.  

Per la Fns Cisl Lazio, che esprime solidarietà e vicinanza agli agenti coinvolti nei fatti, "occorre garantire e tutelare il personale poiché non è mai mancato da parte della Polizia Penitenziaria la dedizione a svolgere il proprio mandato istituzionale, garantendo la sicurezza non solo delle carceri ma di tutta la comunità".  

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Rivolta al carcere di Rieti, sala ricreativa in fiamme: 6 agenti penitenziari in ospedale

10 Luglio 2025
Polizia penitenziaria (Fotogramma)

(Adnkronos) - Rivolta all'interno del carcere di Rieti. La sala ricreativa dell'istituto penitenziario è stata data alle fiamme e il fumo si è propagato in tutte le sezioni. A denunciarlo la Fns Cisl Lazio, spiegando che sono cinque gli agenti di polizia penitenziaria trasportati in ospedale per intossicazione da fumo, mentre un altro è stato aggredito da alcuni detenuti con una testata al volto.  

Nella Casa circondariale di Rieti attualmente sono presenti 493 detenuti rispetto ai 295 che l'istituto potrebbe ospitare. Il carcere soffre della carenza di 56 unità di personale di polizia penitenziaria, si tratta del 32% di agenti in meno.  

Per la Fns Cisl Lazio, che esprime solidarietà e vicinanza agli agenti coinvolti nei fatti, "occorre garantire e tutelare il personale poiché non è mai mancato da parte della Polizia Penitenziaria la dedizione a svolgere il proprio mandato istituzionale, garantendo la sicurezza non solo delle carceri ma di tutta la comunità".  

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Tragedia in spiaggia a Montalto di Castro, 17enne scava buca e muore sepolto dalla sabbia

10 Luglio 2025
Tragedia in spiaggia a Montalto di Castro, 17enne scava buca e muore sepolto dalla sabbia

(Adnkronos) - Tragedia in spiaggia a Montalto di Castro, nel Viterbese. Un giovane di 17 anni è morto sepolto dalla sabbia dopo aver scavato una buca profonda circa un metro e mezzo. E' successo nel pomeriggio in un tratto di lido nei pressi del camping Villaggio California. Secondo quanto si apprende, il ragazzo stava giocando con i fratellini piccoli e ha deciso di scavare nella sabbia. Poi si è introdotto nella buca realizzata ma inaspettatamente le pareti di sabbia gli sono crollate addosso seppellendolo letteralmente. I fratellini in quel momento si erano allontanati, quando poi si sono accorti del fatto hanno chiamato il padre che, a sua volta, ha lanciato l'allarme. Arrivato il 118 sul posto, i soccorritori hanno provato a rianimare il ragazzo, ma non c'è stato nulla da fare. La famiglia, originaria di Roma, era in vacanza presso il camping. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Tuscania, la salma è a disposizione della magistratura della Procura di Civitavecchia.  

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Mahmood riceve la cittadinanza onoraria di Orosei

10 Luglio 2025
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Calcio: Cagliari, Borrelli in città nel giorno del raduno

10 Luglio 2025
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Cittadinanza onoraria di Orosei a Mahmood per "alti meriti artistici"

10 Luglio 2025
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(Adnkronos) - Il cantautore Mahmood ha ricevuto la Cittadinanza Onoraria e le Chiavi della Città di Orosei (Nu), splendida località sarda di cui è originaria la famiglia materna dell'artista che ha sempre avuto un ruolo molto speciale nella sua vita. Questo riconoscimento suggella il profondo legame dell’artista con Orosei e la Sardegna, luoghi in cui è cresciuto e di cui si è sempre fatto promotore attraverso la sua musica in tutto il mondo. Il conferimento, deciso e promosso dal sindaco di Orosei Elisa Farris, ha visto la collaborazione attiva dell’assessore alla Cultura Mario Siotto, della consigliera Daniela Contu e di tutto il Consiglio Comunale della Città. 

"Sono molto felice e onorato di ricevere la Cittadinanza Onoraria di Orosei - racconta Mahmood. Questi luoghi hanno sempre avuto una grande importanza nella mia vita. La Sardegna rappresenta la mia seconda casa, la mia infanzia, la mia famiglia e i miei più bei ricordi delle estati. Qui è dove ritrovo me stesso, il luogo che riesce a mantenermi con i piedi ben piantati per terra e dal quale è nata l’ispirazione che mi ha portato a realizzare molti dei miei brani. Non avrei mai pensato che un giorno avrei ricevuto questo onore, un simbolo ancora più tangibile dell’affetto che sento ogni volta che torno a Orosei".  

"È un onore per noi conferire la cittadinanza onoraria del nostro paese al cantautore Alessandro Mahmoud - dichiara il sindaco Elisa Farris - come segno di profonda stima e gratitudine, per l’elevato contributo offerto alla musica italiana, per il grande e forte legame con il paese di Orosei, luogo di ispirazione per il noto cantautore che ha toccato le vette di un indiscusso e meritato successo. Riteniamo che il riconoscimento della cittadinanza onoraria - aggiunge - costituisca un gesto simbolico di grande valore, capace di rafforzare il senso di appartenenza e identità culturale. Alessandro Mahmoud è una figura di spicco nel panorama musicale nazionale e internazionale, e il conferimento di tale onorificenza è motivo di orgoglio per tutta la comunità di Orosei".  

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Spento incendio vicino all'aeroporto di Olbia, scalo riaperto dopo stop di 6 ore: 10 voli cancellati

10 Luglio 2025
Canadair (Fotogramma/Ipa)

(Adnkronos) - E' stato riaperto lo spazio aereo intorno all’aeroporto di Olbia. Per circa sei ore è rimasto chiuso a causa di un incendio poco distante. Le fiamme non hanno direttamente creato problemi all’aeroporto, ma si è reso necessario dare la precedenza agli elicotteri e ai due Canadair impegnati per domare l’incendio. Gli aerei raccoglievano l’acqua nello specchio di mare tra Olbia e Tavolara, coi bagnanti che assistevano alle acrobazie.  

“Le operazioni di volo del Costa Smeralda sono state sospese per consentire ai mezzi aerei antincendio di operare in sicurezza nella zona interessata - spiegano dalla Geasar, la società di gestione dell’aeroporto-. A seguito della chiusura dello spazio aereo, diversi voli in arrivo sono stati dirottati verso scali alternativi, tra cui Cagliari, Alghero, Roma Fiumicino, Pisa e Figari. Nel complesso, si registrano 9 voli dirottati e 10 voli cancellati”. 

Per domare le fiamme sono intervenuti due elicotteri del Corpo forestale della Regione a cui si sono aggiunti due Canadair della flotta nazionale. Grande spiegamento di forze pure a terra per spegnere l'incendio. Solo due giorni fa c'era stato un altro rogo vicino all'aeroporto, ma aveva creato solo pochi problemi allo scalo che dovrà essere intitolato a Silvio Berlusconi. 

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Olbia, incendio vicino all'aeroporto: voli dirottati o cancellati

10 Luglio 2025
Canadair (Fotogramma/Ipa)

(Adnkronos) - Un grosso incendio vicino all'aeroporto di Olbia ha mandato in tilt il traffico aereo. Dal tardo pomeriggio tutti i voli sono stati ritardati, cancellati o dirottati. Undici gli aerei costretti a raggiungere una destinazione alternativa tra Alghero, Cagliari, Roma, Pisa e Figari (Corsica), 11 quelli ritardati e 5 quelli cancellati.  

Per domare le fiamme sono intervenuti due elicotteri del Corpo forestale della Regione a cui si sono aggiunti due Canadair della flotta nazionale. Grande spiegamento di forze pure a terra per spegnere l'incendio. Solo due giorni fa c'era stato un altro rogo vicino all'aeroporto, ma aveva creato solo pochi problemi allo scalo che dovrà essere intitolato a Silvio Berlusconi. 

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Cultura, inaugurata a Roma mostra 'Acea Heritage'

10 Luglio 2025
Cultura, inaugurata a Roma mostra

(Adnkronos) - Nasce Acea Heritage, una mostra per raccontare la storia e la cultura di Acea, un viaggio tra opere, documenti e oggetti per scoprire come il primo operatore idrico in Italia, nei suoi 116 anni di attività, ha contribuito alla crescita economica, sociale e civile del Paese. Ad inaugurarlo la Presidente di Acea Barbara Marinali, e l’amministratore delegato Fabrizio Palermo alla presenza del Sindaco di Roma Roberto Gualtieri. 

Il nuovo spazio espositivo, allestito nell’ex salone del pubblico della storica sede di piazzale Ostiense, fa parte della rete di Museimpresa, Associazione Italiana di Archivi Musei d'Impresa che riunisce la storia delle imprese italiane d’eccellenza. “Arte, design e architettura a Palazzo”, un viaggio tra le opere di Gino Marotta, alcune inedite, e Pietro De Laurentiis, due artisti che hanno lavorato alle sculture monumentali di Acea: sono esposte, su una superficie di 1.300 metri quadri, 70 tra disegni, bozzetti, sculture e manoscritti. Acea Heritage ospita anche un archivio fisico di 31mila foto dal fondo fotografico storico aziendale e una biblioteca con oltre 600 volumi e pubblicazioni.  

Non solo una mostra, quindi, ma uno spazio a vocazione culturale dove consultare l’archivio storico, partecipare a convegni, attività formative o leggere libri. Inoltre, l’esposizione esplorerà l'architettura del palazzo e della fontana monumentale, progettati dagli architetti Quaroni, Macrì e Romitelli, i documenti d’archivio, il fondo fotografico e gli strumenti industriali quali contatori, amperometri, voltmetri e lampade di varie epoche. Acea Heritage è un'occasione unica per riflettere sulla modernità e sull'architettura modulare a Roma. La mostra è curata da Acea in collaborazione con gli archivi Gino Marotta e Pietro De Laurentiis e offre un nuovo spazio culturale per la città. Dal mese di settembre, lo spazio, già aperto per i dipendenti, sarà visitabile anche dal pubblico su prenotazione, per dare la possibilità a tutti di scoprire la storia e il progresso tecnologico e sociale della Capitale. 

“Acea Heritage rappresenta la storia e la cultura di Acea e dell’Italia, raccontandole attraverso oggetti, documenti e opere. Il nostro spazio culturale si unisce a una rete di istituzioni, quella dei Musei d’Impresa, che conservano e valorizzano il patrimonio industriale e culturale delle imprese italiane. Qui sarà possibile scoprire come Acea ha contribuito alla crescita economica, sociale e civile del nostro Paese: il patrimonio storico esposto è unico e rappresenta la nostra creatività e il nostro impegno per la qualità. Siamo orgogliosi di poter condividere i nostri spazi con la collettività e di poter raccontare la nostra storia”, dichiara l’amministratore delegato di Acea Fabrizio Palermo.  

“Con l'inaugurazione della mostra di oggi, l’azienda apre le porte a uno spazio, restituito al pubblico, che celebra tradizione, cultura e valori” afferma la presidente di Acea, Barbara Marinali. “L’iniziativa è un tributo alla passione e dedizione di chi ha contribuito a costruire l'azienda, fungendo da trampolino per il futuro attraverso la conoscenza delle proprie radici e il rafforzamento dell'identità aziendale. Auspico che Acea Heritage possa diventare un punto di riferimento per la comunità e un simbolo dei valori che ci guidano: innovazione, sostenibilità e rispetto per le persone”. 

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Gaza, Netanyahu: "Smilitarizzazione Striscia condizione per tregua permanente"

10 Luglio 2025
Gaza, Netanyahu:

(Adnkronos) - Mentre continuano i difficili negoziati tra Israele e Hamas su una possibile tregua Gaza, "stiamo cercando di ottenere il rilascio della metà degli ostaggi vivi e dei corpi dei caduti, in cambio di un cessate il fuoco temporaneo di 60 giorni. All'inizio del cessate il fuoco entreremo in negoziati per la fine permanente della guerra, secondo le condizioni che abbiamo stabilito: Hamas depone le armi, non ha capacità di governo né militari, e Gaza viene smilitarizzata". A dettare le condizioni è il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un videomessaggio.  

Il premier ha inoltre lanciato un chiaro avvertimento in caso di fallimento dei negoziati: "Se ciò non sarà raggiunto nei 60 giorni di trattativa, lo otterremo in altro modo: con l’uso della forza da parte dell’esercito".  

Vanno avanti intanto, per il quinto giorno consecutivo in Qatar, i negoziati indiretti per un cessate il fuoco nella Striscia, ha spiegato all'agenzia Afp un funzionario a conoscenza degli sviluppi, secondo il quale "Hamas e Israele sono sempre in Qatar" e vanno avanti i colloqui tramite i mediatori iniziati domenica scorsa.  

Questi ultimi, ha detto la fonte, "fanno la spola tra le due parti per lo scambio di idee, con l'obiettivo di superare le ultime divergenze e mantenere lo slancio verso un accordo". 

"A seguito delle risoluzioni del governo israeliano e del dialogo costruttivo tra Israele e l'Ue, sono stati concordati da parte di Israele passi significativi per migliorare la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza". Ad annunciarlo è stato intanto un portavoce della Commissione europea durante il briefing giornaliero con la stampa, specificando che l'accordo "è il risultato del dialogo" tra l'Alta rappresentante dell'Ue per gli affari esteri, Kaja Kallas, e il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar.  

Le misure previste dall'accordo "saranno attuate nei prossimi giorni, con la comune comprensione che aiuti su larga scala debbano essere consegnati direttamente alla popolazione e che continueranno a essere adottate misure per evitare qualsiasi deviazione degli aiuti verso Hamas", prosegue il portavoce della Commissione, reiterando che l'Ue "rinnova l'appello per un cessate il fuoco immediato e la liberazione di tutti gli ostaggi rimasti" e "sostiene gli attuali sforzi di mediazione di Egitto, Qatar e Stati Uniti". 

L'accordo, spiega, prevede un "sostanziale aumento" dei camion giornalieri di generi alimentari e non alimentari in ingresso a Gaza; l'apertura di diversi altri valichi, sia nelle aree settentrionali che meridionali; la riapertura delle rotte di aiuto giordana ed egiziana; la distribuzione di generi alimentari attraverso panifici e mense pubbliche in tutta la Striscia di Gaza; la ripresa delle forniture di carburante per le strutture umanitarie "fino a un livello operativo"; la protezione degli operatori umanitari; e la riparazione e facilitazione dei lavori sulle infrastrutture vitali, come la ripresa della fornitura di energia all’impianto di desalinizzazione dell’acqua. 

L'accordo Ue-Israele è il risultato dei contatti tra Kallas e Sa'ar "in linea con l’approccio delineato dall’Alta rappresentante al termine dell’ultimo Consiglio affari esteri, quando aveva annunciato che questo dialogo sarebbe stato avviato proprio per cambiare la situazione sul terreno: l’accordo è il frutto dei suoi sforzi", puntualizza il portavoce. 

Nella strategia tratteggiata nelle ultime settimane dai funzionari europei, la possibile sospensione dell'Accordo di associazione Ue-Israele (osteggiata da una minoranza di leader al Consiglio europeo) figurava tra gli strumenti di pressione da utilizzare per portare Israele a rispondere alle richieste dell'Ue.  

Sarebbero 773 le persone che sono intanto state uccise nella Striscia di Gaza, vicino ai centri di distribuzione aiuti dell'americana Gaza Humanitarian Fund, da quando ha iniziato a operare con il sostegno di Israele alla fine di maggio. Lo riferisce il Gaza media office, aggiungendo che 5.101 persone sono rimaste ferite e 41 risultano disperse per attacchi vicino al centro aiuti. 

 

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Theo Hernandez, addio al veleno: "Milan senza valori e ambizioni"

10 Luglio 2025
Theo Hernandez

(Adnkronos) - Theo Hernandez lascia il Milan e viene ceduto all'Al Hilal. L'esterno francese si congeda dal club rossonero con un messaggio durissimo sui propri profili social. "La direzione che ha preso il club e alcune decisioni recenti non rispecchiano i valori né l’ambizione che mi hanno portato qui", scrive Theo Hernandez nel passaggio chiave. 

"Dopo sei anni in questo club, è arrivato il momento di dire addio. Sono arrivato al Milan nel 2019 con sogni, voglia e l’entusiasmo di indossare una maglia ricca di storia. Oggi me ne vado dopo aver vissuto momenti indimenticabili, come la vittoria della Serie A e della Supercoppa Italiana, e soprattutto dopo aver condiviso lo spogliatoio con persone straordinarie", dice ripercorrendo le tappe della sua avventura. 

"Grazie di cuore ai miei compagni, a ogni allenatore che ha creduto in me, e in particolare a Paolo Maldini, per la sua vicinanza, visione e leadership. E grazie alla tifoseria rossonera, che è sempre stata presente, nei momenti belli e in quelli difficili. Sentire il vostro sostegno è stato un privilegio che non dimenticherò mai e che porterò per sempre nel cuore", dice snobbando la dirigenza attuale, senza menzionare nessun membro dei vertici, compreso Zlatan Ibrahimovic. 

"La mia decisione di andarmene non è stata facile. Ho sempre saputo dove volevo stare, e il Milan è sempre stata la mia priorità. Ma, purtroppo, non tutto dipende da una sola persona. La direzione che ha preso il club e alcune decisioni recenti non rispecchiano i valori né l’ambizione che mi hanno portato qui. È il momento di chiudere un capitolo e iniziarne un altro, diverso, ma altrettanto importante per me", dice ancora. 

"Me ne vado a testa alta, perché ho sempre dato tutto per questo club, impegnandomi al massimo e condividendo gli stessi sogni di questa tifoseria. Me ne vado con il cuore pieno, e con la speranza che molto presto il Milan torni al posto che merita. Milano sarà sempre parte di me", conclude. 

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Milazzo, trovato cadavere di un anziano dentro sacco dell'immondizia

10 Luglio 2025
Auto della polizia (Fotogramma)

(Adnkronos) - Il corpo di un anziano, chiuso dentro un sacco dell’immondizia, è stato rinvenuto a Milazzo, in località spiaggia di Ponente. Era riverso lungo il margine della carreggiata della strada. A dare l’allarme è stato un passante. L’uomo, a quanto si apprende, sarebbe stato raggiunto da diversi colpi di pistola. Non è stato identificato in quanto non aveva i documenti con sé. Sul caso indaga la polizia di Stato. 

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Ultimo: "L'annuncio più importante della mia carriera". Di cosa si tratta

10 Luglio 2025
Ultimo - Fotogramma/IPA

(Adnkronos) - "Domenica al mio decimo Stadio Olimpico farò l’annuncio più importante della mia carriera". Con queste parole condivise su X, Ultimo ha scatenato i suoi fan. Per alcuni non c'è dubbio, si tratta del già chiacchieratissimo 'raduno degli Ultimi'.  

Un mega-evento previsto per il 2026 che, secondo gli indizi disseminati anche nel videoclip del nuovo singolo 'Bella davvero', dovrebbe tenersi alla Vela di Calatrava, a Tor Vergata, trasformando un concerto in una vera e propria adunata generazionale. 

 

Ma l'evento di domenica si preannuncia importante anche per l'organizzazione. Ultimo infatti trasmetterà il concerto in diretta: un gesto d'affetto per la sua gente e per la sua città. Questa sera, 10 luglio, il cantautore romano calcherà il palco dello Stadio Olimpico per la prima delle tre date romane, tutte sold out da mesi, ma il suo pensiero va anche a chi non è riuscito ad assicurarsi un posto.  

"Quando tocca a Roma dormo sempre poco. Questa è casa mia", ha scritto sui suoi canali social, prima di svelare la sorpresa. "Stasera la prima di 3 date all'Olimpico. Sono sold out da mesi e so che tanti di voi non sono riusciti a prendere il biglietto", ha spiegato l'artista. "Domenica, per il mio decimo Stadio Olimpico, ho pensato di farvi un regalo: ci sarà un maxischermo al parchetto, dove tutto è iniziato. Trasmetteremo tutto il concerto in diretta, come fosse una finale dei mondiali. Non si pagherà un biglietto, potrete vivere il concerto gratuitamente". 

Un'iniziativa che trasforma un concerto in un evento collettivo, un abbraccio simbolico alla 'Generazione Ultimo'. "È un mio regalo per dimostrarvi l'amore che provo per voi e per sapere che mentre sarò a suonare per la decima volta all'Olimpico ci sarete anche voi a cantare insieme a me dal posto in cui sono nato", ha spiegato Ultimo. 

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Porto Cervo, ragazza investita e uccisa da un Suv: manager tedesca indagata è tornata in Germania

10 Luglio 2025
Polstrada (Fotogramma)

(Adnkronos) - In attesa dell'autopsia su Gaia Costa, la 24enne investita e uccisa a Porto Cervo, la donna che era al volante del Suv è tornata in Germania. Si tratta di Vivian Alexandra Spohr, moglie dell'ad Lufthansa, indagata per omicidio stradale. La giovane di Tempio lavorava a Porto Cervo come baby sitter e martedì stava attraversando sulle strisce pedonali dopo aver lasciato l'auto.  

Secondo le prime ricostruzioni, la manager tedesca si era fermata col suo Suv per far passare alcuni pedoni e non si sarebbe accorta della ragazza in arrivo. L'impatto col mezzo pesante è stato violento e per la giovane non c'è stato niente da fare. Dopo la tragedia la conducente è stata sottoposta a test e non è stata trovata traccia di alcol o droghe. Risulta indagata per omicidio stradale e, in attesa dell'autopsia sulla giovane e degli sviluppi, ha fatto ritorno in Germania.  

A Tempio Pausania sono giorni di lutto, con gli eventi di festa cancellati. La manager tedesca ha scelto un avvocato sardo, Angelo Merlini, e la famiglia Costa ha scelto Antonello Desini. La tragedia ha colpito la Cisl Gallura col padre di Gaia dirigente della Filca e la madre operatrice del Caf. 

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A processo titolari ditta ristrutturazioni, avrebbero truffato Rocco Casalino

10 Luglio 2025
Rocco Casalino - Fotogramma /Ipa

(Adnkronos) - Vanno a giudizio, con citazione diretta davanti al giudice monocratico di Roma, i due responsabili della ditta di ristrutturazioni edilizie che avrebbero truffato Rocco Casalino, ex portavoce dell’allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Secondo l’accusa i due, dopo aver incassato 41mila euro, avrebbero compiuto solo una parte dei lavori. Per i due imprenditori il processo è fissato a novembre.  

“Ci risultano altri sette casi analoghi da parte dei due titolari dell’impresa, compiuti con lo stesso modus operandi e per questo li porteremo a processo per dimostrare che si tratta di una condotta sistematica” afferma all’Adnkronos l’avvocato Mattia Alfano, che assiste Casalino.  

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