Gabriella Murgia dice di non sapere perché è in carcere, Tomaso Cocco di essere preoccupato per i suoi pazienti. Nessuno dei due, dalle rispettive celle di Uta dove si trovano rinchiusi da mercoledì scorso, entra nel merito delle accuse che vengono loro mosse – associazione mafiosa, associazione segreta, abuso e rivelazione di segreto d’ufficio – dai magistrati che, con Monte Nuovo, hanno svelato un presunto intreccio di potere e criminalità, di favori e uso delle cosiddette riserve di violenza, ovvero le armi, sequestrate nei giorni scorsi insieme alla droga, per piegare scelte e decisioni della politica e della pubblica amministrazione a proprio vantaggio.
Arrestati eccellenti, e da quanto...