Una simpatica lettera che spiega perchè le donne impiegano tanto tempo quando vanno nei wc pubblici
Quando una donna deve andare in un bagno pubblico succede che..
ti ritrovi con una coda di donne che ti fa pensare che dentro ci sia Brad Pitt che lo da. Allora ti metti buona ad aspettare, sorridendo amabilmente alle altre che aspettano anche loro con le gambe e le braccia incrociate. E’ la posizione tipica del “mi sto pisciando addosso”. Finalmente tocca a te, ma arriva sempre la mamma con “la bambina piccola che non può più trattenersi” e ne approfittano per passare avanti tutte e due!
A quel punto controlli sotto le porte per vedere se ci sono gambe. Sono tutti occupati. Finalmente se ne apre uno e ti butti addosso alla persona che esce. Entri e ti accorgi che non c’è la chiave (non c’è mai); non importa… Appendi la borsa a un gancio sulla porta, e se non c’è (non c’è mai), ispezioni la zona, il pavimento è pieno di liquidi non ben definiti e non osi poggiarla là, per cui te la appendi al collo ed è pesantissima, piena com’è di cose che ci hai messo dentro, la maggior parte delle quali non usi ma le tieni perchè non si sa mai. Tornando alla porta… dato che non c’è la chiave, devi tenerla con una mano, mentre con l’altra ti abbassi i pantaloni e assumi “la posizione”… AAhhhhhh… finalmente…
Poi ti tornano in mente gli insegnamenti della mamma, quando da piccola ti portava in bagno e, dopo aver pulito la tavola e messo la carta igienica a coprirne il perimetro, lanciava l’anatema: “MAI, MAI appoggiarsi sul gabinetto!”. Poi ti mostrava la “posizione” che consiste nel bilanciarsi sulla tazza facendo come per sedersi ma senza che il corpo venga a contatto con la tavolozza. “La posizione” è una delle prime lezioni di vita di una bambina, importantissima e necessaria, deve accompagnarci per il resto della vita. Ma ancora oggi, da adulte, “la posizione” è terribilmente difficile da mantenere quando hai la vescica che sta per esplodere.
Finalmente in posizione, cominciano a tremarti le gambe… perchè sei sospesa in aria, con le ginocchia piegate, i pantaloni abbassati che ti bloccano la circolazione, il braccio teso che fa forza contro la porta e una borsa di 5 chili appesa al collo. Vorresti sederti, ma non hai avuto il tempo di pulire la tazza nè di coprirla con la carta, dentro di te pensi che non succederebbe nulla ma la voce di tua madre ti risuona in testa: “Non sederti mai su un gabinetto pubblico!”, così rimani nella “posizione”, ma per un errore di calcolo un piccolo zampillo ti schizza sulle calze!!! Sei fortunata se non ti bagni le scarpe. Mantenere “la posizione” richiede grande concentrazione. Per allontanare dalla mente questa disgrazia, cerchi il rotolo di carta igienica maaa, cavolo…! Non ce n’è…! (mai).
Allora preghi il cielo che tra quei 5 chili di cianfrusaglie che hai in borsa ci sia un misero kleenex, ma per cercarlo devi lasciare andare la porta, ci pensi su un attimo, ma non hai scelta.
E non appena lasci la porta, qualcuno la spinge e devi frenarla con un movimento brusco, altrimenti tutti ti vedranno semiseduta in aria con i pantaloni abbassati. NO!! Allora urli: “O-CCU-PA-TOOO!!!”, continuando a spingere la porta con la mano libera, e a quel punto dai per scontato che tutte quelle che aspettano fuori abbiano sentito e adesso puoi lasciare la porta senza paura, nessuno oserà aprirla di nuovo (in questo noi donne ci rispettiamo molto) e ti rimetti a cercare il kleenex, vorresti usarne un paio ma sai quanto possono tornare utili in casi come questi e ti accontenti di uno, non si sa mai.
In questo preciso momento si spegne la luce automatica, ma in un cubicolo così minuscolo non sarà tanto difficile trovare l’interruttore! Riaccendi la luce con la mano del kleenex, perchè l’altra sostiene i pantaloni, conti i secondi che ti restano per uscire di lì, sudando perchè hai su il cappotto che non avevi dove appendere e perchè in questi posti fa sempre un caldo terribile. Senza contare il bernoccolo causato dal colpo di porta, il dolore al collo per la borsa, il sudore che ti scorre sulla fronte, lo schizzo sulle calze… il ricordo di tua mamma che sarebbe vergognatissima se ti vedesse così; perchè il suo culo non ha mai toccato la tavolozza di un bagno pubblico, perchè davvero “non sai quante malattie potresti prenderti qui”.
Ma la debacle non è finita… sei esausta, quando ti metti in piedi non senti più le gambe, ti rivesti velocemente e soprattutto tiri lo sciacquone! Se non funziona preferiresti non uscire più da quel bagno, che vergogna! Finalmente vai al lavandino. E’ tutto pieno di acqua e non puoi appoggiare la borsa, te la appendi alla spalla, non capisci come funziona il rubinetto con i sensori automatici e tocchi tutto finchè riesci finalmente a lavarti le mani in una posizione da gobbo di Notredame per non far cadere la borsa nel lavandino; l’asciugamani è così scarso che finisci per asciugarti le mani nei pantaloni, perchè non vuoi sprecare un altro kleenex per questo!
Esci passando accanto a tutte le altre donne che ancora aspettano con le gambe incrociate e in quei momenti non riesci a sorridere spontaneamente, cosciente del fatto che hai passato un’eternità là dentro. Sei fortunata se non esci con un pezzo di carta igienica attaccato alla scarpa o peggio ancora con la cerniera abbassata! A me è capitato una volta, e non sono l’unica a quanto ne so!
Esci e vedi il tuo uomo che è già uscito dal bagno da un pezzo e gli è rimasto perfino il tempo di leggere Guerra e Pace mentre ti aspettava. “Perchè ci hai messo tanto?” ti chiede irritato.
“C’era molta coda” ti limiti a rispondere. E questo è il motivo per cui noi donne andiamo in bagno in gruppo, per solidarietà, perchè una ti tiene la borsa e il cappotto, l’altra ti tiene la porta e l’altra ti passa il kleenex da sotto la porta; così è molto più semplice e veloce perchè tu devi concentrarti solo nel mantenere ‘la posizione’. E la dignità.
Questo è dedicato alle donne di tutto il mondo che hanno usato un bagno pubblico e a voi uomini, perchè capiate come mai ci stiamo tanto. [fonte www.magnaromagna.it]
Quando l'automobilista si trova alle prese con un controllo di polizia, il rispetto di alcune fondamentali regole di comportamento è consigliato in primo luogo dal buon senso: ci vuole poco per passare dalla ragione al torto e se poi non tutto risulta "a posto" i rischi di un verbale doloroso aumentano esponenzialmente. Quali sono le cadute di stile da evitare sempre e comunque? Prima in graduatoria, la preghiera strappalacrime "La scongiuro, per favore..." che prelude sempre a contravvenzioni esemplari
Leggi tutto: Le 10 cose da non dire alla polizia quando ti ferma
Vincite record, credenze popolari e misteri
Spesso dietro a quello che potrebbe sembrare un semplice passatempo si nascondono miti, credenze popolari e curiosità, come nel caso della roulette. Per questo motivo LeoVegas ha pubblicato l’infografica “Gira la roulette: curiosità e falsi miti” così da fare luce su 5 particolarità poco conosciute e 5 elementi da sfatare.
Lo sapevate ad esempio che questo gioco si caratterizza per un particolare linguaggio? È francese, utilizzato per indicare alcune giocate e incluso nella formazione dei croupier e nelle regole del gioco. Un esempio? Tiers du cylindre indica le puntate della serie 5 e 8.
Conoscere il francese non è l’unica abilità che deve possedere un buon croupier: elasticità mentale, capacità di relazionarsi con i clienti e una fedina penale immacolata sono fondamentali. Esistono delle scuole di formazione per croupier e lo stipendio di un professionista del gioco può arrivare fino a 35.000 dollari.
Tutt’oggi attorno alla roulette continuano a circolare falsi miti di tutti i tipi: secondo alcuni la ruota sarebbe collegata al numero della Bestia (il 666), mentre un’altra leggenda vuole che questo gioco sia nato da un patto stretto con il diavolo.
Le false credenze sulla roulette riguardano anche altri aspetti, a partire dalla presunta esistenza di metodi scientifici per indovinare i risultati di quello che è un gioco totalmente imprevedibile. Stesso discorso vale per il deterioramento dei tavoli, che favorirebbe l’uscita di alcuni numeri, e per le probabilità di vincita: nel primo caso i tavoli da gioco vengono controllati di continuo, mentre le percentuali di vittoria e i margini del banco non cambiano tra sale fisiche e virtuali.
Un viaggio particolare, introspettivo, a stretto contatto con la natura camminando per godersi lo spettacolo ed immergendosi in quello che si vede intorno. Il trekking è una filosofia più che una semplice esperienza da provare almeno una volta nella vita: adatta a chiunque riesca a calarsi in questo mood, fatto di contatto diretto con luoghi incontaminati dove respirare l’aria circostante ed il silenzio.
A condire il tutto, un po’ di senso dell’avventura e di possibilità di scoprire ulteriori parti si se stessi. In sostanza c’è un universo infinito dentro al trekking che può essere esplorato intraprendendo un viaggio di questo genere. Quanto fin qui detto rende particolarmente adatto il discorso per il territorio della Sardegna.
Un territorio magico, dalla morfologia differente a seconda di dove si decide di approdare, località meravigliose sul mare ma anche falesie a picco, grotte, canyon, natura inesplorata, cascate e sentieri scoscesi. Per gli amanti del trekking (e non solo per loro) questo è un paradiso.
I luoghi di trekking più belli della Sardegna
Elencare tutti i luoghi dove fare trekking in Sardegna sarebbe operazione faticosa: certo è che vista la particolarità di questo viaggio a metà tra camminata e sport, la costa occidentale sembra quella più adatta, così caratterizzata da una natura selvaggia che in alcuni casi è ideale anche per trekking di livello superiore, ovvero per esperti, viste le tante zone impervie e deserte.
Per quest’ultima casistica si tende a parlare di trekking classificati come EEA, che richiedono quindi esperienza superiore ed una particolare capacità, oltre che condizione fisica non per tutti. Qualche esempio di trekking in Sardegna?
Come fare trekking in Sardegna?
A chi rivolgersi per fare trekking in Sardegna? Come si diceva, soprattutto per alcuni territori è bene essere preparati e farlo con realtà che possano offrire supporto. Come nel caso di Trekkilandia, che offre una serie di proposte per trekking in Sardegna (https://www.trekkilandia.it/viaggi/trekking-sardegna/) piuttosto complete ed articolate.
In particolare la zona del suo ovest dell’isola ed il cammino di Santa Barbara: il tutto anche all’interno di un unico trekking piuttosto avventuroso che si snoda alternando costa ed entroterra. Camminata a contatto con la natura ma anche conoscenza delle tradizioni locali, soprattutto quelle gastronomiche; visite ad antichi insediamenti e villaggi minerari; passeggiate su spiagge sabbiose affacciate sul mare dal blu intenso, come biglietto da visita di questa terra.
Un modo unico di conoscere la Sardegna, particolare, per certi versi anche impegnativo ma certamente indimenticabile; andando alla scoperta del territorio sarà possibile imparare a conoscere le tradizioni locali e la storia di questa meravigliosa isola.
La Sardegna è un’isola la cui bellezza viene ricondotta dalla maggior parte degli italiani alle lunghe distese di sabbia bianca e ai fondali marini limpidi e incontaminati. Quest’isola, infatti, può vantare paesaggi degni dei più bei paradisi terrestri del mondo, tanto da essere una delle mete estive preferite dagli italiani proprio per trascorrere le vacanze al mare. Le distese d’acqua, però, oltre a essere legate all’idea di pace e bellezza, sono spesso protagoniste di storie dai caratteri fantasy o di miti e leggende dai tratti horror. Quali sono le più comuni e quali invece quelle legate alla Sardegna nello specifico?
Storie legate al mare: mostri e sirene
Quando si associa la parola mare alle parole fantasy e mito, la prima cosa a cui viene da pensare è probabilmente la figura mitologica delle sirene, creature dalle sembianze femminili caratterizzate da un busto umano e da una coda di pesce. Come raccontato in un articolo dell’associazione Sirenes Mermaid Lifestyle, il mito delle sirene ha un’origine incerta ma antica, riconducibile all’età classica. Una delle rappresentazioni più nota relativa a queste creature è probabilmente quella dell’Odissea, all’interno della quale le sirene vengono descritte da Omero come “coloro che affascinano chiunque i lidi loro con la sua prova veleggiando tocca”, ovvero come coloro in grado di incantare i marinai che osano avvicinarsi a loro, proprio come accaduto allo stesso Ulisse. Al di là del mito e della letteratura classica, le sirene compaiono oggi anche in numerosi prodotti di intrattenimento, in cui è possibile ritrovare queste affascinanti creature come protagoniste. Trai i giochi, le sirene figurano in Mermaids Millions, una delle slot machine presenti all'interno della selezione della piattaforma Betway Casino. In questa slot machine, in particolare, i giocatori sono chiamati a esplorare le profondità dell’oceano e ad andare alla ricerca di tesori nascosti. Passando ai romanzi di più recente pubblicazione, invece, le sirene sono protagoniste dell’omonimo libro di Laura Pugno, un romanzo di attualità che affronta temi legati al femminismo e all’ambientalismo. Più legato all’horror e al mistero è invece il libro di Giancarlo Costa, Leggende e fantasmi del mare, in cui vengono raccolti tutti i miti più comuni legati a questo mondo: navi fantasma, misteri di guerra, piovre giganti, marinai senza testa e, non a caso, le immancabili sirene.
Il mare e le leggende sarde
Trattandosi di un’isola, ed essendo quindi completamente circondata dal mare, anche la Sardegna può vantare una cospicua serie di storie e leggende a tema marino. Una delle più note è quella del giglio del mare, lillu de mari in sardo, un fiore bianco che cresce tra luglio e agosto sui litorali del Mediterraneo. Come raccontato in un approfondimento di Vistanet, una leggenda sarda racconta che questo fiore sia nato dai capelli biondi di una giovane ragazza, torturata e uccisa durante le invasioni saracene. Secondo questa terribile vicenda, il corpo della ragazza sarebbe stato gettato in mare e, una volta tornato sul litorale sospinto dalle onde, dai suoi capelli sarebbe fiorito questo particolare giglio. Un’altra leggenda di mare riguarda invece le Colonne di Carloforte, una coppia di faraglioni di pietra vulcanica che si trova di fronte alla costa sud dell’Isola di San Pietro. Secondo un’antica storia tramandata in Sardegna, le due colonne avrebbero un’origine quasi miracolosa: secondo una versione, i faraglioni rappresenterebbero due pericolosi mostri marini, che sarebbero stati tramutati in pietra da San Pietro per proteggere gli abitanti dell’isola; secondo un’altra, invece, le Colonne di Carloforte sarebbero due marinai trasformati in faraglioni come punizione divina. Non mancano poi i miti e le leggende legati alla figura delle sirene, che potrebbero aver abitato le coste e le grotte dei litorali sardi, anche se è difficile affermare che qualcuno possa davvero averle avvistate, almeno negli ultimi anni.
Quella marina è sicuramente un’ambientazione in grado di infondere pace e serenità, ma allo stesso tempo anche terrore e sgomento. I numerosi miti e leggende legati al mare ne sono un esempio decisamente rappresentativo: se alcuni hanno quasi una nota romantica, altri risvegliano ancora le paure e gli interrogativi più comuni di noi umani.
Cresce in maniera costante il mercato degli integratori alimentari e soprattutto la vendita e-commerce. A dispetto di molte altre categorie colpite dalla pandemia, il 2020 ha ancora una volta strizzato l'occhio alle vendite online facendo registrare un incremento del 15,7%.
Parliamo più che altro di supplementi nutraceutici, ossia supporti in grado di ottimizzare il grado di benessere e salute che possono coadiuvare il trattamento farmacologico di alcune patologie. Con il Covid-19 l'italiano hai poi dimostrato maggiore attenzione per la prevenzione. Vitamine, antiossidanti, fortificanti del sistema immunitario e l'ultimo ritrovato a base di Lattoferrina Pura, sono stati i prodotti più venduti degli ultimi 12 mesi.
Riprendendo un'analisi di IQVIA, molto ben spiegata da Federsalus.it, si evidenzia infatti un picco delle vendite di farmaci da automedicazione ed integratori alimentari proprio in corrispondenza delle settimane cruciali dell'emergenza.
Nell'attesa di ricevere un vaccino efficace, e nella speranza di non essere ricoverati, le persone sembrano prestare molta più attenzione alla propria salute, acquistando prodotti generici o formule specifiche per le difese immunitarie.
In un epoca dove è diventato difficile fare anche una passeggiata tra negozi e magari acquistare, ne risultano favorite ancora una volta le vendite online. I dati di Netcomm evidenziano che circa il 36% degli utenti inizialmente restii ad acquistare su internet, hanno mutato drasticamente le loro abitudini solamente negli ultimi 12 mesi, propendendo per il web anzichè farmacie, store fisici ed erboristerie.
Aziende specializzate nella nutraceutica come Farma Energy hanno cambiato le loro strategie commerciali per poter sopperire alle ultime tendenze dettate dalla pandemia. Contattato telefonicamente, il Ceo Dott. Leonardo Scanzano ci spiega che, "malgrado i danni prodotti dalla pandemia, aspetti come considerazione e percezione di questa tipologia di prodotti sono sicuramente migliorati". Se fino a qualche tempo fa gli integratori alimentari venivano considerati dannosi, inutili o addirittura alla stregua dei farmaci dopanti, ora anche le persone più restie e inizialmente disinformate comprendono la validità e l'efficacia di alcune sostanze naturali.
Sebbene non sostituibili alle normali terapie farmacologiche, infatti, molte delle sostanze citate precedentemente possono espletare benefici tangibili nel medio lungo termine.
A tal proposito citiamo le ultime conferme sull'efficacia di sostanze quali Lattoferrina, Colostro e Quercetina, composti naturali in grado di limitare i danni prodotti dal Covid-19. Denigrate da parte della comunità scientifica, sono adesso disponibili ulteriori studi che ne confermano la loro efficacia. Per quel che riguarda la lattoferrina, dopo gli studi effettuati qualche mese fa dall'Università di Tor Vergata e la Sapienza di Roma, dimostranti l'effetto antimicrobico sia in vitro che in vivo, è stato organizzato un convegno intitolato "Covid-19 vs Codogno 20", organizzato dal primario di Pneumologia di Codogno Francesco Tursi.
Il convegno presentava i dati raccolti da due medici su 25 pazienti affetti da Covid-19 (asintomatici, paucisintomatici, moderatamente sintomatici) sono stati trattati con 600-1000mg di lattoferrina al giorno per una durata compresa tra 7 e 20 giorni.
"Dall'esperienza clinica, si è concluso che la lattoferrina evidenzia efficacia e assenza di reazioni avverse nei pazienti affetti da Covid-19, sia da sola che combinata alle altre terapie utilizzate per trattare i virus. Tutti i trattati sono andati in remissione della sintomatologia e nessuno di essi è stato ospedalizzato".
Gli integratori alimentari ricoprono sicuramente un ruolo molto importante nell'alimentazione moderna occidentale, per tutti coloro che cercano un perfetto stato di benessere psicofisico. Se fino a qualche anno fa gli utilizzatori di questi prodotti erano perlopiù sportivi patiti della cultura fisica, oggigiorno gli stessi vengono prescritti anche da molti medici per coadiuvare il trattamento di alcuni farmaci o per combattere fatica, mal di testa, problemi gastrointestinali e molto altro.
In capsule, polvere, liquidi o compresse masticabili, ce ne sono talmente tanti tali da rendere difficile orientamento e scelta.
Gli integratori alimentari si suddividono principalmente in due categorie, a seconda dell'obbiettivo che si vuole ottenere: salute e benessere o miglioramento della prestazione sportiva.
Nel primo caso è sempre bene farsi consigliare da un medico o comunque da una figura professionale in grado di suggerirci l'integratore più indicato per le nostre esigenze. Essendo formulati con ingredienti potenzialmente utili per supportare le terapie farmacologiche, gli stessi potrebbero causare interazioni con questi ultimi se assunti senza raziocinio e soprattutto di testa propria.
Composti come acido alfa lipoico, cromo picolinato, berberina ed estratto di gymnema sylvestre, ad esempio, nonostante siano spesso inseriti nei supplementi alimentari per il loro effetto ipo o normoglicemizzante, possono causare reazioni avverse in concomitanza di terapia farmacologica per il diabete. O ancora, caffeina, tirosina e altri stimolanti nervosi, inducono spesso insonnia e non devono essere assolutamente assunti se si soffre di ansia, depressione, o se si stanno assumendo farmaci specifici.
Gli esempi sopracitati non vogliono scoraggiare l'utilizzo di queste sostanze, poichè molte sono davvero utili e altamente efficaci come rimedi salutistici naturali, ma una loro corretta assunzione è indispensabile affinchè non si arrechino al corpo, più danni che benefici.
Forse avrai assunto integratori scambiandoli per farmaci, in quanto gli stessi ci vengono prescritti spesso dal medico assieme alle sostanze farmacologiche. E' il caso del connubio tra antibiotici e fermenti lattici, al fine di ripristinare la flora batterica intestinale dopo la suddetta terapia, delle bevande idrosaline a seguito di infezioni gastrointestinali causa di diarrea e vomito, o ancora di compresse effervescenti contenenti vitamine e minerali da assumere dopo una brutta influenza.
Se l'obbiettivo è invece quello di apparire più belli, muscolosi e magri, oppure se siamo atleti agonisti alla ricerca della migliore forma fisica possibile in vista di una competizione, sono disponibili prodotti specifici in grado di ottimizzare forza, resistenza, recupero e lucidità mentale.
Gli integratori sportivi del noto e-commerce Integratorisportiviefitness.it rispondono a tutte le esigenze sopra citate e istruiscono l'utente inesperto con delle schede informative facilmente comprensibili e molto dettagliate, al fine di rendere la scelta più facile e consona alle proprie esigenze ed aspettative.
Sebbene siano generalmente sicuri per la salute, il consumo errato di aminoacidi, proteine, creatina e altri nutrienti tipici dell'integrazione sportiva, potrebbe causare aumento repentino del peso corporeo o appesantimento di delicati ed importanti organi quali fegato e reni.
Ecco quindi che assieme al parere di un nutrizionista esperto o dietologo, possiamo avvalerci delle spiegazioni fornite dai rivenditori online più affidabili, facilmente riconoscibili proprio per la mole di informazioni fornite all'utente finale.
Tabelle nutrizionali, elenco degli ingredienti, effetto fisiologico delle singole sostanze presenti nel prodotto, modalità d'uso, avvertenze e controindicazioni, questi sono i dati principali che un ecommerce di prodotti alimentari deve fornire ma che quasi mai vengono elencati o relegati ad "aree del sito" nascoste che non suscitano la doverosa attenzione da parte dell'utente.
Ultimo aspetto, non meno importante, riguarda come sempre la qualità del prodotto. Come descritto già in un precedente articolo sulle proteine in polvere, non tutti gli integratori alimentari, specie se per lo sport, detengono gli stessi standard qualitativi. Ciò purtroppo è dovuto, come sempre, dai differenti gradi di purezza delle materie prime utilizzate nonchè dai processi di lavorazione che detti ingredienti subiscono. Sebbene le linee guida in termini di buone norme di fabbricazione, soprattutto in Europa, siano le stesse, gli operatori del settore approfittano (alcune volte) della mancanza di "armonia" normativa tra gli Stati Membri, andando a produrre i loro integratori in stabilimenti residenti in Paesi dove i controlli sono meno rigorosi. Di per sè l'utilizzo degli integratori alimentari rimane sicuro, ma è sempre bene prestare attenzione alle indicazioni riportate in etichetta e al luogo di fabbricazione, per non incappare in spiacevoli sorprese
Alcune persone hanno aspettative molto alte dal bitcoin, e perché no? Stiamo parlando di come il bitcoin prenderà il posto della valuta fiat; quindi la grande aspettativa ne vale la pena. Ma la maggior parte di noi ha un'idea molto limitata del bitcoin e non riusciamo a capire come effettivamente ci aiuti. Bene, non tutti i bitcoin vengono utilizzati solo per investimenti.
Uso bitcoin da un po' di tempo ormai e posso dirti o assicurarti che un bitcoin può essere usato per fare molte cose che potresti non aver mai immaginato.
Cose che puoi fare usando 1 Bitcoin
Ci sono molte cose che puoi fare usando un bitcoin e probabilmente non hai mai provato a usarlo. Ma oggi ti dirò cosa puoi fare usando un solo bitcoin.
Un po' d'oro
Non è divertente? Puoi effettivamente acquistare un'oncia d'oro usando un bitcoin. Quindi l'opzione è la tua mano; o puoi comprare un bitcoin e lottare per tenerlo al sicuro online, oppure puoi anche scegliere di acquistare dell'oro che puoi tenere al sicuro nel tuo caveau a casa. Ovviamente un'oncia d'oro non è niente, ma puoi ovviamente raccogliere più once e tenerla come risorsa.
Ethereum
Bene, secondo me, se stai pensando di acquistare Ethereum, vendere il tuo bitcoin, allora non lo stai pensando bene. Se hai bitcoin, devi acquistare bitcoin solo se guardi dal punto di vista del carattere, quindi bitcoin ed Ethereum sono entrambi uguali. Quindi, se desideri acquistare bitcoin e poi venderlo per acquistare un Ethereum, allora direi che non ha senso farlo.
Acquisto di NetFlix Hours
Sei in grado di acquistare alcune ore NetFlix utilizzando il tuo bitcoin; anche se non molto, puoi comprare qualche ora. Un bitcoin ti darà una dozzina di ore per guardare il tuo NetFlix, che è abbastanza buono per trascorrere il tuo fine settimana. Puoi facilmente acquistare alcune ore NetFlix, il che significa che utilizzando un bitcoin, puoi guadagnare almeno 77.341 ore, il che ti permetterà di guardare ottimi contenuti.
Un volo attraverso il mondo
Un bitcoin può farti guadagnare del chilometraggio, utilizzando il quale puoi viaggiare in tutto il mondo una volta e in un modo. Se sei disposto a provare, puoi prendere dei biglietti e provarlo; puoi volare in quasi tutto il mondo. I tuoi sogni saranno realizzati. Puoi anche acquistare un biglietto di andata e ritorno per una destinazione particolare.
Un po' d'erba
Non tutti sarebbero interessati, ma alcuni sarebbero sicuramente interessati. L'erba viene consumata quasi dappertutto e soprattutto dalle giovani generazioni che sono molto regolari nel consumo di erba. Il prezzo della marijuana varia da stato a stato e da paese a paese. Un bitcoin ti aiuterà a comprare circa 6 once di marijuana. Puoi procurarti dell'erba per alcuni giorni; se lo desideri, puoi evitare di usare contanti e acquistare l'erba solo con bitcoin.
Mangia di più
Un'altra cosa migliore è che con un bitcoin puoi comprare della pizza; se vuoi mangiare la pizza, puoi usare un bitcoin. Potrai mangiare della pizza usando un solo bitcoin; almeno puoi avere 2-3 delle tue pizze preferite con un bitcoin. Non c'è niente di meglio di questo, non solo la pizza; puoi anche comprare degli hamburger. Puoi acquistare almeno 3-4 hamburger usando un bitcoin. È come un pasto completo da soddisfare; in altre parole, puoi vivere con un singolo bitcoin per almeno un giorno o due.
Conclusione
Queste sono le cose più interessanti che puoi fare usando il tuo bitcoin se desideri provarlo, quindi inizia a fare trading sul tuo bitcoin usando torinoggi.it . Questo ti aiuterà a farti un'idea di cosa puoi fare con bitcoin o cos'altro puoi acquistare.
Molto spesso si giudica con estrema facilità ciò che non si conosce e questo è quanto accaduto al trading online. Stiamo parlando di un mercato enorme che offre infinite possibilità sia da un punto di vista del profitto che rispetto alle piattaforme su cui è possibile investire. Dai suoi arbori a oggi il trading online è evoluto da un punto di vista regolamentare che tecnico e, quindi, sono moltiplicate anche le complessità e il rischio di perdere denaro. Certo è che la Borsa era un mondo riservato a pochissime persone mentre oggi è aperta a tutti e a qualsiasi cifra di investimento, motivo per cui puoi usare una simulazione con denaro fino oppure accedere con qualche decina di euro. Quindi non occorre essere ricchi per fare soldi con il trading ma occorre certamente essere competenti.
Per rispondere a questo genere di domande bisognerebbe indagare su quali sono i sistemi di truffa che certamente esistono ma che ad un occhio preparato sono ben riconoscibili. Per esempio se ti stai chiedendo “AvaTrade è truffa?” la risposta sarà certamente negativa dato che si tratta di un broker legale, riconosciuto dalla CONSOB e che vanta un numero impressionante di clienti soddisfatti. Il punto è che ancora molte persone diffidano da questo strumento per almeno due ragioni: è ritenuto una fonte di guadagni fin troppo facili ed è un mondo complesso, che richiede studio e competenze prima di poter portare profitti.
Quanto alla prima questione occorre chiarire che oltre al riconoscimento CONSOB, un broker serio e affidabile non promette guadagni chiedendoti di investire tutti i tuoi risparmi. Al contrario il trading online serio è caratterizzato da norme che proteggono il capitale dei clienti al dettaglio e da strumenti che consentono di agire solo quando si sono maturate le competenze necessarie. Non si tratta soltanto di capire la differenza tra un titolo ed una obbligazione ma di andare più a fondo attraverso gli asset, gli strumenti, i mercati e le strategie. Quando un finto broker chiede soldi per farli tornare indietro triplicati bisogna subito capire che c’è qualcosa che non va perché il trading online non è un moltiplicatore di denaro ma un metodo di investimento caratterizzato anche dal rischio.
Perciò il guadagno facile non esiste, tantomeno nel trading. È necessario studiare molto per poter comprendere le sue dinamiche e se le truffe esistono il motivo risiede nel fatto che ci sono persone che possono rimanere vittime per via della loro esigua conoscenza in materia. Inoltre basterebbe verificare l’affidabilità di un broker attraverso la CONSOB, l’ente che vigila sui broker e che ne regolamenta l’operato. L’ente nacque nel 1974 ed è a tutti gli effetti un’autorità statale, indipendente e imparziale nonché connotato da una personalità giuridica autonoma che vigila sugli investitori italiani. Quindi prima di bollare tutto come una truffa occorre avvicinarsi a questo mercato, studiare e aprirsi a nuove conoscenze che si, potrebbero risultare ostiche a primo impatto ma che nel tempo possono certamente portare grandi soddisfazioni.
Il Cashback di stato è una misura per ottenere un rimborso del 10% per gli acquisti esclusivamente nel negozi fisici tramite pos con bancomat o carte.
Ma c'è un trucchetto del tutto legale per ottenere il rimborso anche su amazon o altri siti online.
Come fare? Semplicemente comprando una carta prepagata Amazon in un punto commerciale fisico. Infatti in quasi tutti i punti vendita della grande distribuzione sono disponibili delle carte prepagate che contengono un codice da inserire nell'account amazon.
Ad esempio se acquistiamo, una prepagata di 50 euro, avremo 5 euro sul conto del cashback, 10 con la carta da 100 e così via.
Un ottimo regalo anche per natale da fare ai propri cari, risparmiando il 10%.
Ovviamente l'acquisto deve essere effettuato con un bancomat o carta associata all'APP IO.
Un altro modo per ottenere Cashback (non di stato) su tutti gli acquisti online è quello di utilizzare BUYON, un sistema che consente di avere un rimborso per tutti i siti di e-commerce aderenti all'iniziativa.
HDMI sta per “High-Definition Multimedia Interface”. È importante nella storia della tecnologia e migliora l’esperienza di fruizione del consumatore. Si tratta, infatti, della prima effettiva interfaccia totalmente digitale che permette il trasporto di segnali audio e video in un unico cavo. Per esempio, con un cavo hdmi, si possono vedere sul televisore i contenuti in visione sul proprio computer. La qualità sarà ad altissima definizione.
In sostanza, il cavo hdmi amplia le potenzialità di uso del proprio televisore, per un’esperienza fruitiva di qualità. La TV potrà, a quel punto, assolvere a due compiti: fungere da monitor principale e costituire un’estensione del desktop. Nel primo caso, si potrà lasciare il computer spento e guardarsi un film o l’episodio della propria serie televisiva preferita in streaming, direttamente in TV, con un’ottima qualità.
Nel caso, invece, in cui il televisore costituisca un’estensione del desktop, si avrà a disposizione la possibilità di visualizzare più documenti mentre si lavora su di essi. È come avere, per l’appunto, più spazio sul desktop del computer. Sarà possibile, chiaramente, utilizzare la tastiera del PC. Si ricorda, comunque, che questi cavi non sono utilizzabili solo per il computer ma anche per console e decoder satellitari, o per un lettore Blu-Ray oppure un subwoofer.
Sembra una tecnologia molto comoda, con grandi potenzialità, ed effettivamente lo è ma non si deve, per questo, pensare che sia fuori portata. I cavi hdmi si trovano facilmente online presso e-commerce specializzati come RS Components, che offre prodotti con un ottimo rapporto qualità prezzo.
Basta individuare le porte dei due dispositivi da collegare. Le due estremità del cavo andranno inserite nelle porte hdmi della TV e del computer. Con la TV accesa, il computer verrà automaticamente riconosciuto. A quel punto, con il telecomando, si sceglie la sorgente (normalmente, HDMI 1 o HDMI 2) e si selezionano le impostazioni video.
In commercio ci sono varie tipologie di cavi che servono a mettere in collegamento vari dispositivi. Da ciò si comprende che la scelta del cavo da acquistare dipende dall’utilizzo che se ne vuole fare e dalle proprie esigenze. Per quanto riguarda il fatto di procurarsi il cavo di per sé, l’iter non ha nulla di complicato. Anzi, si può direttamente andare su un sito di e-commerce, individuare l’articolo che fa al proprio caso da una comoda vetrina virtuale, leggere la scheda tecnica e, se si è scelto, procedere all’acquisto aggiungendo al carrello. L’importante è avere ben chiara la differenza di utilizzo tra un tipo di cavo e l’altro.
I cavi hdmi standard sono piuttosto comuni e si adattano alla maggior parte delle applicazioni. Con essi, la risoluzione video è 720p o 1080i ad alta definizione. Se il cavo serve per trasmissioni digitali, per lettori DVD o TV satellitari, la versione standard va benissimo. La variante standard con Ethernet aggiunge il canale ethernet hdmi (HEC). Sfrutta, chiaramente, la connessione Ethernet ed è adatto a utilizzi di rete.
I cavi ad alta velocità offrono una qualità a partire da 1080p e supportano risoluzioni Ultra HD 4K e filmati 3D (scelta perfetta per lettori Blu-ray). Per scopi di rete, si trova anche in questo caso la versione con Ethernet che ha una capacità di 100 Mb/sec. Si può, con questo tipo di cavi, condividere una connessione internet.
Ci sono, infine, anche prodotti concepiti per chi desidera prestazioni più elevate. Gli hdmi placcati oro offrono una migliore schermatura e una maggiore resistenza. Inoltre, conducono meglio l’elettricità, in tal modo i segnali non subiscono alcun deterioramento. La qualità visiva, pertanto, è maggiore.
Il Baccarat è un gioco intramontabile che, insieme a BlackJack e Roulette, è da sempre uno dei preferiti dagli appassionati dei casinò. Il suo successo si è negli ultimi anni trasferito anche online, tanto che siti come Spin Samurai propongono ai loro utenti non solo la versione normale guidata da un software, ma anche quella in modalità streaming con un vero croupier. Si tratta di una modalità, quella del Casinò live, che sta ottenendo crescente successo perché offre un’esperienza di gioco molto simile a quella dei casinò terrestri.
Le origini sono ancora oggi dibattute, ma i più ritengono che il gioco del baccarat sia stato creato in Italia nel 1400 da un uomo di nome Felix Falguiere o Falguierein. Si pensa che il gioco italiano della baccara fosse basato sull'antica leggenda etrusca di una vergine che doveva lanciare un dado a nove lati. Il risultato del lancio avrebbe determinato il suo destino.
Se avesse lanciato un 8 o un 9, allora sarebbe stata elevata alla gloria di essere una sacerdotessa. Lanciando un 6 o 7, le sarebbe stato permesso di vivere ma senza poter prendere parte a futuri eventi religiosi o comunitari. Se avesse lanciato più di 6, sarebbe stata bandita in mare e lasciata annegare. Non è una bella storia, certamente, ma da essa sono, secondo la tradizione, derivate le regole iniziali del gioco di carte del baccarat. Per fortuna nessuno oggi viene bandito in mare se realizza un punteggio inferiore a 6, ma semplicemente perde la partita.
Il gioco originale del baccarat veniva giocato in modo leggermente diverso da quello attuale. Le carte venivano distribuite da quattro diversi croupier, ognuno dei giocatori aveva l'opportunità di essere il banco, e poteva scommettere contro altri giocatori e contro la casa. Oggi c'è un solo croupier, le scommesse sono generalmente piazzate contro la casa e questa funge anche da banco.
Non però in Italia ma in Inghilterra, che Ian Fleming imparò a giocare a baccarat e creò il giocatore di baccarat più famoso del mondo, James Bond.
Il trading online è una modalità piuttosto comoda per portare avanti i propri investimenti. Se un tempo occorreva rivolgersi alla banca di fiducia o ad un promotore fisico per acquistare e vendere titoli, con tanto di provvigioni spesso salate, oggi può bastare anche soltanto mettersi di fronte al proprio pc e aprire un conto con un broker.
E questo è il tradizionale approccio del trading online, investire in rete quindi; un mondo vasto che si è arricchito di strumenti particolari che consentono finanche di investire in modo automatico. Un modo pratico se non si ha tempo di stare dietro all’andamento dei mercati. Ma attenzione perché non ci sono solo aspetti positivi: cerchiamo di capire come funziona questo strumento fornendo una guida sul trading automatico
Cos’è il trading automatico
Per trading automatico si intende la particolare modalità di investimento che utilizza robot per portare avanti le operazioni senza soluzione di continuità. Grazie al loro uso è possibile coprire ogni momento della giornata o, comunque, l’intero arco temporale lungo il quale si dipana un investimento. In tal modo diventa possibile ovviare ai momenti di pausa che sono necessari per ricaricare le batterie. Naturalmente, come ogni modalità di trading, presenta vantaggi, ma anche difetti.
I pro del trading automatico
Per quanto riguarda i vantaggi, oltre a quello che abbiamo ricordato ce ne sono altri. In particolare:
1) l’attenuazione del fattore emozionale connesso al trading. In questo caso la risposta al susseguirsi degli eventi viene fornita in automatico dal bot, a seconda degli input ricevuti, senza che lo stress connesso a questa attività possa spingere a risposte errate, soprattutto nel caso dei novizi;
2) l’oggettività con cui il bot segue gli ordini ricevuti. Se viene fissato uno stop loss, il programma eseguirà l’input ricevuto non appena questo sarà toccato, senza deflettere dal piano di partenza;
3) la velocità della risposta. Trattandosi di un bot, ha tempi di reazione migliori rispetto a quelli degli esseri umani. Considerando che in pochi secondi possono cambiare le condizioni di base si tratta di un vantaggio molto considerevole;
4) la possibilità di diversificare. In automatico è più facile seguire varie operazioni e agevolare quella diversificazione degli investimenti che è una regola base per l’ottimizzazione delle proprie risorse finanziarie.
I rischi del trading automatico
Sull’altro piatto della bilancia, occorre invece porre i seguenti difetti:
- la possibilità di incidenti meccanici. Se ad esempio ci sono problemi relativi alla connessione, l’investimento programmato può saltare del tutto, proprio a causa dell’impossibilità da parte del bot di eseguire l’ordine;
- la necessità di impostare in maniera ottimale il programma. Un modus operandi che comporta comunque l’impiego di una notevole quantità di tempo;
- la necessità di seguire l’evolversi del mercato. Se si pensa di lasciare operare il bot anche di notte, occorre sapere che si tratta di un momento topico, nel quale eventuali perdite potrebbero amplificarsi a dismisura.
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