Tempi duri per chi vuole mantenersi in forma all’aria aperta, con il covid-19 l’attività motoria diventa difficile. Il distanziamento, le mascherine e le continue limitazioni dei vari dpcm emanati dal governo, mettono seriamente in difficoltà sportivi ed atleti.
Per questa motivazione sempre più persone, scelgono di mantenersi in forma stando in casa anche in questa seconda ondata del coronavirus, complice anche il l’inverno ormai alle porte.
Tra le forme più utilizzate per l’allenamento, vi sono sicuramente cyclette, panca, tapis roulant e per i più esigenti le barre di trazione Pull Up Mate che consentono un allenamento mirato alla perdita del peso e il modellamento del fisico e dei pettorali.
Pull Up Mate è una vera e propria stazione per trazioni, che può andare a compensare la chiusura delle palestre imposta dal recente decreto del governo. Allenarsi in completa autonomia presso la propria abitazione è possibile grazie a questo attrezzo robusto e semplice da montare che può essere anche ritirato in poche mosse per chi ha poco spazio in casa. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito https://www.pullupmate.co.uk/it/
L’allenamento in casa è molto apprezzato anche da chi per carattere non ama l’ambiente delle palestre, da chi preferisce impegnarsi al massimo nella propria abitazione, con la propria musica energica preferita, lontani da occhi indiscreti che spesso possono mettere in soggezione.
La comodità di poter incastrare il tempo per l’attività fisica tra le ore dei propri impegni non ha prezzo, anche per chi lavora in modalità smart working, dopo tante ore davanti al computer può decidere in autonomia quali orari dedicare in base ai propri impegni lavorativi. Avere una minipalestra in casa, è utile anche per una serie di questioni pratiche, come ad esempio poter decidere in autonomia quali attrezzi utilizzare, quanto tempo usare per l’esercitazione e da non sottovalutare la possibilità di poter fare una bella doccia nel proprio bagno dopo tanto sforzo fisico.
Per tenersi in forma molto utilizzate anche le cyclette spinning e bici da camera, attrezzi molto comuni, utilizzate soprattutto per chi vuole perdere qualche kg in più, per chi non ha troppe pretese nel migliorare la prestanza muscolare o scolpire il fisico, ma vuole mantenersi in linea, equiparando l’utilizzo di questi mezzi di home fitness a quelli di una bici all’aria aperta o una sana passeggiata in mezzo alla natura.
In previsione anche di un probabile lockdown generale in tutta Italia (che per ora è limitato alle zone rosse) di cui si parla recentemente e di cui si dovrebbe discutere nei prossimi giorni e dell’imminente stagione invernale occorre organizzarsi in tempo per non rischiare di aumentare troppo di peso, con le relative conseguenze che possono esserci per la salute fisica personale. È noto che in casi di sovrappeso e obesità la positività al covid-19 sars cov-2 può comportare serie complicanze, specie se abbinate ad altre patologie pregresse. Mantenersi in forma di questi tempi non è quindi solo una questione estetica, ma anche e soprattutto un punto importante per la salute di ognuno di noi.
Con il Natale ormai alle porte, lungo la penisola tornano ad attrarre l’attenzione i tanti mercatini approntati per l’occasione, in cui un gran numero di italiani spera di trovare l’idea perfetta per individuare regali per le prossime festività diversi dal solito.
E, soprattutto, vivere una atmosfera in grado di dare sollievo in un momento così particolare come quello che vede il Covid riversarsi di nuovo sul territorio nazionale, minacciando la serenità delle famiglie. Andiamo a vederne alcuni, tra i tanti che stanno aprendo o hanno già aperto i battenti.
Il “Natale dei popoli” di Rovereto
La prima segnalazione è per il “Natale dei popoli”, che si tiene a Rovereto, precisamente nel centro della cittadina. Una manifestazione che rievoca la tregua natalizia del 1914, nel bel mezzo dell’ormai scoppiata Prima Guerra Mondiale. Nel corso della quale gli artigiani e gli artisti provenienti da Austria, Polonia, Repubblica Ceca, e altri paesi avranno la possibilità di testimoniare la loro cultura tramite spettacoli musicali e prodotti tipici, cui andranno ad affiancarsi i tanti banchetti locali ove saranno distribuite le delizie di Trentino e Alto Adige.
Piazza Navona a Roma
Scendendo lungo lo stivale si arriva poi a Roma, ove è ormai tutto pronto per il tradizionale Natale di Piazza Navona. Il cui mercatino è finalmente tornato alle origini eliminando tutto ciò che nulla ha a che spartire con la tradizionale festività. Lasciando spazio ai prodotti tipici, alle decorazioni e all’artigianato, ovvero il menù che ogni anno spinge un gran numero di capitolini a fare una sortita nella piazza, per respirare l’aria tipica del Natale, assaggiare lo zucchero filato dispensato dalle bancarelle e magari giocare alla storica pesca. Un divertimento pensato espressamente per le famiglie.
Il Mercatino di Natale di Ancona
Spostandoci nel nord Italia, va ricordato il Mercatino di Natale di Jesolo, provincia di Venezia. Coke si può leggere dalle news aggiornate su Giusconsumeristi.it, si tratta di un mercatino noto e ricco di luminarie. Decine di bancarelle sono in grado di offrire dolci natalizi, oggetti di artigianato, addobbi natalizi e da presepe, oltre a monili originali e piante ornamentali. Un appuntamento ormai diventato obbligato per le famiglie della città e dell’hinterland, da concludere magari con una visita alle bellezze suggestive di Venezia.
Il Natale a Cagliari
Infine una menzione per la Sardegna, ove i mercatini di Natale sono sempre più suggestivi. Ad aumentane il fascino le casette di legno in stile tirolese, le quali ormai da tempo sono una caratteristica isolana. Come accade a Cagliari, dove l’evento locale si dipana tra Piazza Yenne, Corso Vittorio Emanuele e Piazza Del Carmine. Un vero e proprio spettacolo in grado di richiamare visitatori da tutta la regione e che ormai rappresenta una attrazione irrinunciabile per le famiglie.
La Tecarterapia, indicata anche come Tecar, è un trattamento elettromedicale grazie al quale diventa possibile un recupero più veloce da traumi e patologie infiammatorie a carico dell'apparato muscolo-scheletrico. Un approccio reso possibile dalla quantità di energia che il dispositivo trasferisce alle piastre utilizzate.
La sua diffusione nel corso degli ultimi anni, unita alla sua evidente utilità, ha spinto anche le autorità governative a prenderne atto, includendola all’interno dei trattamenti che possono essere oggetto di agevolazione fiscale.
Tecar: cos’è
Per Tecar, o Trasferimento Energetico Capacitivo-Resistivo, si intende la pratica incentrata sull'utilizzo di un dispositivo basato sul principio fisico del condensatore, cui è affidato il compito di generare calore all'interno dell'area anatomica necessitante di cure. Il trattamento viene erogato in due modalità:
1) la modalità capacità, ideale per la cura dei problemi insorti nei tessuti molli, caratterizzati da una limitata resistenza alla corrente, ovvero i muscoli, il tessuto connettivale, la cute, i vasi sanguigni e quelli linfatici;
2) la modalità resistiva, consigliata in particolare per il trattamento dei disturbi ossei, articolari e delle cartilagini. Ovvero quelli che sono invece in grado di opporre notevole resistenza alla corrente.
Gli effetti biologici ad ess conseguenti sono soprattutto di tre tipi: aumento del microcircolo, vasodilatazione e incremento della temperatura interna.
Come funziona e quanto costa
La Tecar viene praticata soprattutto in ambito fisioterapico, sotto forma di un massaggio praticato per mezzo di uno strumento in grado di limitare il dolore e accelerare in maniera notevole la naturale riparazione dei tessuti danneggiati. Tra le conseguenze della sua pratica c’è anche un sensibile accorciamento dei tempi necessari per la completa guarigione.
Per quanto concerne i suoi costi, la terapia si attesta tra i 25 e i 50 euro a seduta, ognuna delle quali può durare tra i 20 e i 30 minuti. Considerato come siano necessarie solitamente tra le 5 e le 10 sedute, la spesa totale può situarsi in una forbice compresa tra i 200 e i 400 euro.
Tecar è una terapia detraibile?
Come abbiamo visto, quindi, la Tecar può comportare una spesa anche abbastanza elevata che può essere oggetto di agevolazione fiscale, rientrando nell’ambito delle spese sanitarie detraibili sul Modello 730.
Come si può vedere dalle notizie di economia e finanza riportate sul sito Finanzamia, la normativa esistente ad indicarla in questa particolare categoria, a patto che sia effettuata da personale medico o comunque abilitato dalle autorità competenti.
Va precisato come non sia necessaria la prescrizione medica per poterne usufruire, rientrando nell’ambito della fisioterapia come indicato dall'Agenzia delle Entrate nella circolare 19/2020 dell'8 luglio, per la detrazione delle spese di assistenza specifica sostenute per esigenze riabilitative è sufficiente la ricevuta fiscale o la fattura. Se la seconda viene rilasciata da un soggetto diverso da quello che ha effettuato la prestazione occorre però l'attestazione che sia stata eseguita direttamente da personale medico o paramedico.
Per iniziare ad investire i risparmi è necessario innanzitutto avere consapevolezza del proprio livello di conoscenze e, agire di conseguenza. Se sei un risparmiatore alle prime armi dovresti prediligere una forma di investimento con il minor rischio di perdita, oppure scegliendo prodotti finanziari che prevedano una forma di consulenza e supporto sui movimenti. Infine ci sono pacchetti e portafogli di investimento già “pre-confezionati” con informazioni di accesso e rendimento chiare, pensate proprio per chi non ha molte competenze su questo genere di investimenti. In questa breve guida vedremo come investire i risparmi e qualche consiglio per creare un portafoglio investimento soddisfacente, senza rischi e con buone possibilità di profitto.
Dal momento che stai iniziando ora sarebbe opportuno concentrarsi su prodotti di investimento a basso rischio di perdita e a lungo periodo. Praticamente dovrai selezionare quei prodotti che hanno una rendita più sicura nel lungo periodo e che richiedono un’entrata abbordabile o esigua, in modo da non prosciugare subito tutto il tuo capitale. Questa esperienza potrebbe sembrarti poco redditizia ma sarà l’occasione per prendere dimestichezza con la piattaforma che avrai deciso di utilizzare e per cominciare a capire la terminologia usata, la lettura dei grafici e gli andamenti del mercato.
Le possibilità di investire sono davvero tantissime per cui ti sarà utile dare uno sguardo ad un modello di portafoglio bilanciato, già confezionato da una società, a cui aderirai versando una quota. Ti consigliamo di leggere con attenzione tutto ciò che è riportato nel contratto e di andare alla ricerca di chiarimenti laddove ci fossero informazioni che non comprendi prima di procedere. Inoltre dovresti avere un’idea su quale prodotto agire, stabilendo una strategia o magari consultando un esperto che possa inserirti quantomeno con una consulenza iniziale. Difatti sarebbe opportuno concedersi qualche momento di “studio” proprio per capire quali ritorni potresti avere in base al capitale in tuo possesso che hai deciso di investire.
Prima di agire da solo ti converrebbe fare un periodo più o meno lungo di prova con piattaforme di risparmio gestito come Online Sim. In pratica queste piattaforme permettono di investire i propri risparmi attraverso gestioni patrimoniali pensate proprio per chi, come te, desidera mettere a frutto con efficacia piccole o grandi somme. Il prodotto ideale su cui potresti investire se sei alle prime armi è per l’appunto il fondo comune, un istituto di intermediazione finanziaria di tipo collettivo.
Quindi è una forma di risparmio suddivisa in quote, gestita da una società esterna e regolamentata dal Testo Unico della Finanza. Si tratta di una cassa comune che raccoglie i capitali di piccoli e grandi risparmiatori investendoli sui mercati finanziari con un’attenta diversificazione che consente di massimizzare il probabile profitto. Quindi il fondo comune aggrega i risparmi di più persone mirando a risultati di profitto massimizzati perché tutto è gestito da una società che cura e segue l’investimento.
Due Casi Covid-19 a Maracalagonis - l'avviso del Vice Sindaco
"SI INFORMA LA POPOLAZIONE CHE NELLA GIORNATA DI OGGI 12 OTTOBRE 2020 E' PERVENUTA DA PARTE DELL'ATS SARDEGNA LA NOTIZIA DI DUE CASI DI POSITIVITA' AL COVID-19 NEL TERRITORIO COMUNALE.
SI FA RISERVA DI TENERE INFORMATA LA CITTADINANZA IN CASO DI ULTERIORI SVILUPPI.
SI COGLIE L'OCCASIONE PER RICHIAMARE L'ATTENZIONE SULL'IMPORTANZA DI RISPETTARE IN MANIERA SCRUPOLOSA TUTTE LE MISURE DI PREVENZIONE E LE NORME DI DISTANZIAMENTO SOCIALE STABILITE DALLA NORMATIVA VIGENTE.
IL VICE SINDACO
GIOVANNA MARIA SERRA"
Il mercato dell'online gaming, ormai lo sappiamo tutti, è davvero molto fruttuoso: sono tantissime le aziende che stanno avendo un grande successo in questo campo e tanto ancora ne macineranno, dato che il settore è il grandissima ascesa. Si parla di un incremento, su base annuale, del 17,5% per i prossimi otto anni: servizi come Voglia Di Vincere casinò online sono sulla cosiddetta "cresta dell'onda".
Di certo il fatto che il virus ci ha tenuti tutti in casa a lungo ha fatto miracoli, per il settore, ma non è certamente solo questo: l'avvento di tecnologie sempre nuove e avanguardistiche ha rivoluzionato il mercato dell'online gaming in modo radicale da ormai diversi anni, attirando a sé un sempre maggior numero di giocatori, abituali o no.
ANCHE AMAZON VUOLE LA SUA PARTE
Il lancio di Luna, un servizio basato su cloud da 5,99 dollari per 30 giorni che fornisce videogiochi che possono essere "lanciati" su PC, televisori, tablet e smartphone, proietta Amazon nella lotta per l'accaparramento di una fetta di questo fiorente mercato, che si prevede supererà i 200 miliardi di dollari nei prossimi 12 mesi.
L'informazione arriva pochi giorni dopo che Microsoft ha investito 7,5 miliardi di dollari per l'acquisto dello sviluppatore di videogiochi ZeniMax, e nello stesso mese Microsoft e Sony hanno permesso ai clienti di effettuare i pre-ordini per la loro nuovissima tecnologia di console per videogiochi.
Amazon ha dichiarato che il mondo sta entrando nell'"età d'oro del gioco" e fornirà titoli comuni come Sonic the Hedgehog e videogiochi di alto livello equivalenti ad Assassin's Creed, da realizzare senza la costosa attrezzatura da gioco. Un controller multi-device che Amazon sta promuovendo costerà soli 49 dollari.
"Questo è solo l'inizio, Game Wars è la nuova mega-cap tech race", ha dichiarato Neil Campling, analista tecnico di Mirabaud Securities. "Amazon, Apple, Google, Facebook e Microsoft vogliono lanciarsi nel gioco".
Non ci resta che attendere gli sviluppi!
Il 1 ottobre nascerà ufficialmente MATEX, una televisione di pubblica utilità al servizio dei cittadini, senza pubblicità, che trasmetterà programmi sui temi dell'innovazione, del digitale, della cultura, della formazione, delle istituzioni e della società, prodotti in Italia e all'estero.
MATEX sarà trasmessa sul canale 272 del Digitale Terrestre, visibile in Sardegna, e dal 15 di ottobre anche sul web attraverso una piattaforma con contenuti on demand e le dirette in primo piano (www.matex.tv)
Una televisione che nasce con una mission precisa: superare il divario digitale ancora esistente nel nostro paese e fornire servizi a tutti quei cittadini che normalmente non possono accedere alla rete. MATEX nasce all'interno del progetto della Ex Manifattura Tabacchi di Cagliari, un luogo che si appresta a diventare lo spazio di riferimento per l'innovazione dei settori creativi, culturali e dell'industria digitale in Sardegna, con uno sguardo aperto al Mediterraneo e al mondo.
MATEX, grazie all'accordo con importanti partner - come la Cineteca Sarda, Confartigianato Sardegna, le Acli, Fondazioni Brodolini, Arkadia, EjaTV, Mind The Bridge e USMAC, solo per citarne alcuni -, si presenta, da un lato, come aggregatore di contenuti proposti da soggetti terzi e, dall'altro, come una televisione con format e produzioni originali. Un occhio di riguardo sarà rivolto alle istituzioni, con la trasmissione integrale di eventi e contenuti pensati dalle amministrazioni per le comunità. Tra i protagonisti di MATEX ci sono anche i youtuber con produzioni indipendenti pensate per il web e che per la prima volta saranno trasmesse sul digitale terrestre. Innovazione e formazione rimangono tematiche centrali del nuovo media, con programmi e contenuti che racconteranno le nuove tendenze, non solo nel campo delle nuove tecnologie ma anche nei settori del sociale, della cultura e dell'impresa.
Il 1 ottobre, a partire dalle 20.30, si potrà vedere la prima puntata della serie work -post it (brevi pillole informative e divulgative sul mondo del lavoro a cura dell'Aspal), il documentario L'ultimo pugno di terra, capolavoro di Fiorenzo Serra del 1965 dedicato alla "questione sarda", lungometraggio che inaugura la rassegna "La Sardegna nello schermo" curata dalla Cineteca Sarda. E, ancora, la puntata introduttiva di Acli informa, con le interviste a Mauro e Giacomo Carta, "Keep Calm e Goditi i 50" di Andrea Pugliese, prima puntata di un format ironico dedicato alle tematiche della società contemporanea, l'inaugurazione del MusMat, nuovo spazio musicale di Olbia con la partecipazione del rapper e discografico Salmo. Infine, per quanto riguarda il tema del lavoro al tempo del Covid-19, un interessante webinar della Fondazione Brodolini dal titolo "Le Politiche di coesione e prospettive contro la crisi".
Ormai non ci sono più dubbi: da quando ci siamo ritrovati nostro malgrado a convivere con l’emergenza Coronavirus, le mascherine sono diventate un accessorio irrinunciabile, data anche la loro obbligatorietà in diversi contesti.
Abbiamo così imparato a familiarizzare con nuovi termini: dispositivi di protezione individuale, mascherine protettive FFP2 e FFP3, mascherine antiallergiche ed è anche partita la corsa all’acquisto di questi nuovi prodotti, sia in negozi fisici che online.
Ma come scegliere il dispositivo di protezione più adatto alle nostre esigenze? Vediamo quali sono le principali differenze e funzioni di ognuno di essi.
La prima distinzione da fare subito è quella tra mascherine chirurgiche e mascherine FFP. Quelle chirurgiche sono le classiche mascherine che siamo abituati a vedere solitamente indossate da medici e personale sanitario. Servono principalmente a proteggere gli altri da chi le indossa qualora questi fossero infetti e sono monouso, con una durata che va dalle 4 alle 8 ore. Le FFP sono invece anche chiamati dispositivi di protezione individuale perché hanno un potere filtrante più alto e proteggono anche chi le indossa oltre che gli altri.
Vediamo nello specifico come sono fatte.
Normalmente le mascherine chirurgiche vengono utilizzate per proteggere i pazienti dalla contaminazione da parte di operatori sanitari durante le attività mediche. Nel 2020 sono ormai diventate di uso comune per prevenire la diffusione della pandemia da Coronavirus, e infatti si sono rivelate molto preziose se utilizzate correttamente. L’unico limite di queste mascherine è che non hanno un altissimo potere filtrante dell’esterno all’interno. La capacità filtrante delle mascherine chirurgiche è infatti superiore al 95% verso l’esterno ma solo del 20% dall’esterno verso chi le indossa.
Sono solitamente composte da due o tre strati. Il primo stato è di solito idrofobo e costituito da fibre di poliestere o polipropilene che vanno a formare il cosiddetto “tessuto non tessuto Tnt”.
Lo strato intermedio è costituito sempre da Tnt formato da microfibre di diametro da 1 a 3 micron che svolge la vera e propria azione filtrante.
L’eventuale terzo strato è quello che si trova a contatto con il volto e funge da protezione della pelle dallo strato filtrante. Per permettere alle mascherine di adattarsi perfettamente al volto, queste sono dotate di pieghe per poterle espandere fino al mento e di un filo metallico in corrispondenza del naso per poterle modellare su quest’ultimo. Infatti il funzionamento della mascherina al 100% è garantito dalla perfetta aderenza di questa al volto in tutte le sue parti.
Questo tipo di mascherine vengono solitamente utilizzate in ambito industriale per proteggere gli operatori dalla contaminazione di fumi, polveri e particelle dannose, ma anch’esse sono ormai entrate a far parte del nostro equipaggiamento giornaliero. Questa hanno una capacità filtrante molto elevata, infatti la sigla FFP sta per “filtrante facciale per la protezione individuale”.
Ne esistono di diversi tipi, ma tutte devono obbligatoriamente essere dotate di marcatura CE. Abbiamo quelle dotate di valvola e quelle senza valvola. Le prime offrono un maggiore comfort a chi le indossa in quanto, facendo uscire l’aria calda all’esterno, permettono una respirazione migliore. Al contempo però questo riduce il filtraggio dall’interno all’esterno, cosa che invece non succede per quelle senza valvola.
Le FFP1 danno un primo livello di protezione, ma quelle che vengono considerate idonee alla protezione dal Coronavirus sono le FFP2 e le FFP3. Queste infatti offrono un filtraggio dal 92 al 100%. Ma sono davvero necessarie queste percentuali così alte? In realtà no.
Certo offrono una maggiore sicurezza in quanto aderiscono anche meglio al viso e hanno una durata maggiore (non sono usa e getta ma sono valide fino ad esaurimento del potere filtrante), ma per le normali attività quotidiane sono già sufficienti le mascherine chirurgiche se correttamente utilizzate.
Anche queste sono realizzate con tessuti non tessuti. Lo strato esterno protegge dalle particelle più grandi; quello intermedio le più piccole fungendo da setaccio per particelle fino a 10 micron di diametro. Al di sotto di queste dimensioni, le fibre dei Tnt cariche elettrostaticamente attirano e catturano le particelle.
Infine lo strato interno ha una doppia funzione: da un lato mantiene la forma della maschera e dall’altro protegge gli strati esterni dall’umidità prodotta dal respiro, dalla tosse e dagli starnuti.
La domanda che sorge spontanea è: sono realmente utili? La risposta è che, in mancanza di altro, sono abbastanza utili ma non troppo adatte a garantire una protezione elevata dal virus. In linea di massima però più il tessuto è spesso e la trama è fitta più il potere filtrante è alto.
Dunque, se si fa questa scelta per motivi magari estetici (dato che si potranno scegliere in tal caso le forme e i colori che più si preferiscono), si cerchi almeno di scegliere dei materiali adatti. Per quanto riguarda invece tutte le norme e gli obblighi legati all’uso delle mascherine, è utile consultare il sito del Ministero della Salute.
Il 25 e 26 ottobre 2020, anche a Maracalagonis, ci saranno le elezioni per il rinnovo dei consigli comunali e la scelta del nuovo Sindaco.
I cittadini chiamati avranno la possibilità di scegliere tra tre candidati alla carica di Sindaco.
Di seguito pubblichiamo gli elenchi con liste e candidati consiglieri.
Vivere Maracalagonis
candidata Sindaca: Francesca Fadda
Candidati consiglieri :
Antonio Melis,
Andrea Argiolu,
Antonio Saddi,
Elio Ghironi,
Elisabetta Melis,
Ennio Fogli,
Valentina Pisu,
Martina Mulliri,
Rosa Anna Piroddi,
Maria Paola Corona,
Maria Vincenza Putzu,
Francesco Pinna,
Simona Melis,
Laura Perra,
Carla Orrù,
Salvatore Angioni.
Insieme per amministrare Maracalagonis
Candidato sindaco : Gregorio Contini
Candidati consiglieri:
Giovanni Angius,
Luigi Cabras,
Francesca Corona,
Fabio Falqui,
Rosa Maria Vacchio,
Sebastiano Ghironi,
Ignazio Masala,
Marcella Mascia,
Maria Melis,
Maurizio Moi,
Pasquale Pedditzi ,
Luigi Pinna,
Federico Pusceddu,
Maria Rita Uccheddu,
Antonina Usala,
Alessandro Valdes.
Insieme per Maracalagonis
Candidato Sindaco: Saverio Pinna
Candidati consiglieri:
Giada Cinus,
Daniele Cogoni,
Riccardo Corona,
Stefania Corvetto,
Antonello Falqui,
Viviano Matta,
Filippo Melis,
Marco Meloni,
Valentina Milia,
Debora Moderana,
Gianluca Mudu,
Mariangela Perra;
Lorena Pusceddu,
Antonio Sanna,
Francesco Serra,
Elena Serreli.
Con l’arrivo della stagione fredda e delle piogge aumenta il desiderio di trascorrere giornate sul proprio divano, o magari sotto le coperte, accompagnati da qualche piacevole programma televisivo. Tra varietà, programmi ‘leggeri’, sport, ma anche tv on demand, oggi di gran moda, le possibilità non mancano di certo.
Con una proposta così nutriva diventa di assoluta importanza avere, costantemente, sotto controllo il panorama dei programmi giorno per giorno. Oggi l’accesso a queste informazioni è di gran lunga più facile rispetto al passato, quando era necessario acquistare apposite riviste cartacee per essere informati.
Come sempre è la rete ad avere un ruolo di rilievo per l’acquisizione di informazioni di questo genere: ci sono tanti siti e portali, oltre che app per chi è solito navigare direttamente da smartphone, utili per conoscere la programmazione dei programmi tv. Ci sono poi anche le singole guide dei rispettivi canali, ciascuna delle quali va a fornire indicazioni all’utente circa la programmazione della giornata.
Cosa guardano gli italiani in tv
Fin qui la parte relativa alla ricerca delle informazioni sui programmi televisivo, quindi si palinsesto giorno per giorno. Me nel concreto, cosa guardano gli italiani in televisione? Le abitudini sono piuttosto usuali anche se negli ultimi anni ha influito, neanche poco, la diffusione del web e dell’on demand, che ha cambiato qualcosa.
Si parla ovviamente di un mondo al quale si avvicinano molto più i giovani, quelli più adusi alle tecnologie del multimedia. Oltre alle tendenze solite, come film, serie tv (perché ci sono sempre state, non sono un’invenzione recente), calcio soprattutto, ad avere avuto la crescita più evidente sono i reality show. Che si parli di personaggi più o meno famosi chiusi all’interno di una casa o di un programma dove ci si sfida ai fornelli, gli italiani apprezzano questi format ed i numeri lo certificano a pieno.
Gossip e Calcio
C’è poi il ramo del gossip, con l’interesse per la vita privata dei personaggi famosi (c’è sempre stato, dai tempi dei paparazzi) che rappresenta un grande passatempo nella vita degli italiani. In tv ma anche sui magazine di settore.
Così come lo sport, ed il calcio in particolare, un amore atavico che riguarda il nostro paese ormai da decenni. La maggior parte di coloro i quali si fanno un abbonamento ad una pay tv lo fa per seguire le partire della propria squadra del cuore, o comunque in generale match di calcio delle competizioni più prestigiose. Segno evidente di come vecchie passioni e nuovi strumenti si fondano perfettamente per quanto riguarda il mondo dei programmi tv.
Bitcoin è la parola più usata in termini di valuta al giorno d'oggi. Non credo che ai tempi di oggi ci siano uomini d'affari o investitori che non conoscano bene i bitcoin. È una valuta digitale che sta creando la loro specie separata nella vita e nella proprietà. La gente ama indurre i propri risparmi e investimenti qui per creare una migliore fonte di guadagno.
Investire in bitcoin è facile, ma d'altra parte, devi essere attivo tutto il tempo perché devi controllare di tanto in tanto la situazione del mercato. Dopotutto, il bitcoin ha un futuro instabile e non prevedibile. Quindi, devi indurre e ritirare i tuoi soldi di tanto in tanto. Trattare qui richiede conoscenza e intelligenza adeguate. Quindi, quello può ottenere lo stesso che vogliono. Altrimenti, non vi è alcuna garanzia che andrai a guadagnare o perdere. Ma ancora, le persone stanno prendendo l'aiuto di diversi consulenti che li guidano su cosa fare e come fare? Per tale consiglio, un utente deve pagare le tasse e non vi è alcuna garanzia che la sua stima finirà per dare loro risultati positivi o meno. Quindi, quel trading di bitcoin è progettato per aiutarti a guadagnare meglio.
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Un 35enne di Sinnai, già noto alle forze dell'ordine, è stato denunciato dai carabinieri per truffa.
L'uomo ha telefonato al titolare di una tabaccheria di Cagliari facendosi passare per un suo fornitore storico.
Quindi ha chiesto il pagamento di una fornitura di merce e si è presentato nell'esercizio per il ritiro del denaro.
Il titolare gli ha consegnato 280 euro e ha poi atteso che la merce arrivasse.
Trascorso un po' di tempo si è insospettito e ha chiamato il fornitore,
quello vero, scoprendo di essere rimasto vittima di un raggiro.
Ha avvisato il 112 e i militari, grazie al numero di cellulare del truffatore, lo hanno rintracciato e infine denunciato.
Fonte: L'Unione Sarda
Il collagene è un elemento molto usato in ambito estetico da diversi anni. Presente nel nostro organismo, in particolare nella pelle, nelle ossa, nei tendini, nelle cartilagini, nei denti, nelle cornee, nelle membrane e nei vasi sanguigni, rappresenta un elemento indispensabile al fine di favorire un più elevato grado di benessere e la bellezza dello stesso.
Cos’è il collagene
Il collagene, come si può leggere sul sito Corpo Perfetto, è una proteina formata da amminoacidi (soprattutto prolina, glicina ed idrossiprolina). La sua principale caratteristica è quella di rinnovarsi in continuazione, con ritmi differenti, a seconda della sua dislocazione all’interno del nostro organismo. Se per avere un completo rinnovo del collagene presente nel fegato è necessario un mese, per un analogo processo delle ossa occorre invece attendere un anno.
A cosa serve il collagene
Proprio dal collagene vanno a dipendere lo stato della pelle, la tonicità e l‘elasticità in particolare, la sua azione di protezione nei confronti degli organi, il mantenimento di un buon grado di idratazione dei tessuti e il rafforzamento di ossa e tendini.
Una serie di risultati tali da farne comprendere il ruolo nella lotta contro l’invecchiamento. Il quale viene ad essere compromesso con l’avanzata del tempo, che spinge l’organismo a produrne sempre meno con risultati purtroppo evidenti, sotto forma di una perdita di luminosità della cute, del formarsi di macchie e rughe, di perdita di vigore nei muscoli, di forza nelle ossa e di corposità nei capelli. Inoltre le articolazioni e il tessuto connettivo si deteriorano, con la comparsa di dolori e una accentuata lentezza dei movimenti.
I fattori che incidono sul collagene
Va anche sottolineato che a partire dai 25 anni, la quantità di collagene prodotta dall’organismo inizia a ridursi. Ad influire su questo andamento sono anche alcuni fattori, come l’alimentazione sbagliata, il tabagismo, il grado di stress, l’esposizione ai raggi solari, allo smog e all’inquinamento. Da tenere quindi sotto controllo al fine di cercare di rallentare un processo comunque inevitabile.
L’importanza del collagene nei prodotti bellezza
Sin qui abbiamo visto la notevole incidenza del collagene all’interno del nostro organismo, in particolare sul mantenimento del suo grado di benessere e di bellezza. Non stupisce, di conseguenza, l’attenzione sempre maggiore delle aziende che producono prodotti di bellezza.
Proprio ad essi, infatti, ricorre chi ritiene di dover fare fronte ad eventuali carenze in tal senso o le ha appurate tramite l’esame noto come collagenegrafia o collagenemetria. In particolare l’attenzione di molte persone si appunta sugli integratori a base di collagene, la cui utilità per ripristinare una situazione in via di compromissione è ormai assodata.
Mentre gli specialisti sconsigliano di fare ricorso ai prodotti cosmetici contenenti questo ingrediente. Se anche danno un sollievo all’inizio, i loro effetti sono troppo spesso limitati.
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