Quando l'automobilista si trova alle prese con un controllo di polizia, il rispetto di alcune fondamentali regole di comportamento è consigliato in primo luogo dal buon senso: ci vuole poco per passare dalla ragione al torto e se poi non tutto risulta "a posto" i rischi di un verbale doloroso aumentano esponenzialmente. Quali sono le cadute di stile da evitare sempre e comunque? Prima in graduatoria, la preghiera strappalacrime "La scongiuro, per favore..." che prelude sempre a contravvenzioni esemplari
Le 10 cose da non dire alla polizia quando ti ferma
4 – “LA PREGO, LA SCONGIURO!”
Cercare di convincere un poliziotto facendo leva sui suoi sentimenti, magari con una lacrimuccia di commozione, è un po’ come incoraggiarlo a multarti con grande piacere. Una brutta recita risulterebbe irritante, ma una bella recita sarebbe sicuramente il risultato di moltissima pratica che ti identificherebbe come il tipico bugiardo seriale. Lascia perdere.
2 – “NON ERO AL TELEFONO!”
10 cose da non dire alla polizia quando ti fermaI poliziotti ci vedono molto bene, sopratutto quando si tratta di fermare un automobilista mentre sta telefonando. Se pensi che i tuoi riflessi siano abbastanza rapidi da permetterti di fregarli nascondendo istintivamente il cellulare, sappi che i loro sono migliori dei tuoi, altrimenti non sarebbero lì a fare quel lavoro. Piuttosto che negare l’evidenza, ti conviene puntare sull’originalità e dire che lo tieni sempre sui tappetini, per arredarli un pochino.
3 – “HO BEVUTO SOLO UN GOCCINO!”
Solo un goccino, piccino piccino. Ma quante volte lo hai bevuto quel goccino durante la serata? Puoi raccontare la storia più convincente del mondo ma, per quanto tu possa riuscire ad apparire sobrio, l’etilometro è un giudice imparziale che fornisce un riscontro preciso ed accurato. Ed al poliziotto basta questo per punirti e toglierti la patente.
4 - “È LA PRIMA VOLTA CHE LA DIMENTICO!”
10 cose da non dire alla polizia quando ti fermaChe tu abbia dimenticato la patente di guida, il libretto dell’automobile o la cintura di sicurezza, è la scusa più vecchia e banale del mondo. Il poliziotto potrebbe scommetterci lo stipendio e tu non saresti credibile neanche se interpretassi la parte dell’automobilista sfortunato nel modo più commovente. Non provarci neanche.
5 – “UNA POLIZIOTTA BELLA COME LEI…”
Se fare una scenata drammatica è irritante, interpretare la parte del cittadino lusinghiero è come tirarsi la zappa sui piedi. I ruffiani sono semplicemente odiosi, sopratutto per un poliziotto in servizio. In particolare, ti conviene evitare qualsiasi vago apprezzamento nei confronti delle poliziotte: le donne che entrano a far parte delle forze dell’ordine hanno un carattere molto forte e sanno trasformare qualsiasi spaccone in un docile cagnolino.
6 – “PEACE AND LOVE!”
La pace e l’amore sono due cose bellissime, ma un poliziotto preferisce la patente ed il libretto, oltre che vedere un automobilista in splendida forma. E se la tua vettura ha una plancia imbandita di posacenere, filtri e mozziconi di dubbia natura, uno sconveniente sottofondo musicale di Bob Marley ed un’aria piuttosto pesante, è molto probabile che tu non lo sia.
7 – “MIA MOGLIE STA PER PARTORIRE!”
È una motivazione giustificata e. infatti, esistono delle possibilità di successo. Devi soltanto avere la fortuna di trasportare una donna realmente incinta o, almeno, che possa sembrare tale e sappia recitare bene: se lo dice sorridendo in modo smagliante e palesando una freschezza rosea, sarai tu ad aver partorito un’idiozia.
8 – “MI RIFIUTO!”
Ricevere una multa è sempre fastidioso e può capitare di sentirsi in diritto di protestare perché si crede di essere dalla parte della ragione. Può essere così ma, in ogni caso, ti conviene mantenere la calma ed evitare di prendere una ferma posizione di rifiuto o, peggio ancora, fare degli sconvenienti riferimenti alla mamma ed alla sorella del poliziotto. Quando la sanzione per infrazione del codice della strada ed oltraggio a pubblico ufficiale arriverà direttamente a casa tua, capirai il perché.
9 – “GUARDI CHE MIO CUGINO È UN POLIZIOTTO COME LEI!”
Il cugino è il santo protettore dei sanzionati per eccellenza. Puoi pensare che ti renda una persona più rispettabile, ma l’interrogativo che sorge nella mente del poliziotto è senza dubbio “E quindi?”. Magari è vero e, oltre al cugino nella polizia, hai anche uno zio nella finanza, un padre nell’FBI ed un altro paio di parenti che si vestono di nero che se ne vanno in giro a far fuori gli alieni. E quindi?
10 – “LEI NON SA CHI SONO IO!”
Tutti, chi più e chi meno, vorrebbero dirlo ad un poliziotto almeno una volta nella vita. Forse sul momento non lo sa per davvero, ma gli basta qualche istante per consultare il database di cui dispone per identificarti. In compenso, tu hai la certezza che lui sia l’uomo che ti multerà salatamente fin da subito. Se il desiderio di realizzare il sogno di una vita è irresistibile, almeno fai in modo di farti sentire da tanti amici.
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