Il Governo ha proposto un piano ambizioso a sostegno dell’edilizia, volto a promuovere la riqualificazione energetica, il passaggio alle rinnovabili e l’adeguamento antisismico. Le nuove detrazioni fiscali andranno a coprire, tra le altre, le spese per fotovoltaico, cappotti termici e caldaie ad alta efficienza energetica, in condominio o nella prima casa.
Dopo il Cura Italia e il decreto Liquidità, nella serata del 13 maggio è arrivato il momento del tanto atteso – già se ne parlava come decreto aprile – decreto Rilancio. La maxi-manovra da 55 miliardi, ha spiegato il premier Conte durante la conferenza stampa tenutasi a Palazzo Chigi e alla quale hanno preso parte, tra gli altri, i ministri Roberto Gualtieri (Economia e Finanze), Roberto Speranza (Salute) e Stefano Patuanelli (Sviluppo Economico), è equiparabile a due leggi di bilancio. Approvato dal Cdm, il decreto legislativo nato nella fase 2 dell’emergenza coronavirus serve a integrare e colmare alcune delle lacune emerse con i precedenti provvedimenti.
Il decreto maggio introduce, infatti, diverse misure volte a sostenere il rilancio e la ripartenza dell’economia, tramite aiuti alle imprese, ai lavoratori e alle famiglie. Tra queste, anche un Ecobonus e Sismabonus al 110 per cento per la ripresa dell’edilizia, con sgravi alle opere effettuate in favore dell’adeguamento antisismico e dell’implementazione dell’efficienza energetica. In base a quanto contenuto nell’ultima bozza del provvedimento, soltanto i condomini e le prime case rientrano tra gli immobili oggetto di intervento e di credito. Nei due casi, il bonus andrà richiesto dal proprietario della casa (residente o non residente) o dall’amministratore dello stabile.
Ormai questo è solo uno dei tanti adempimenti per gli amministratori che crescono di giorno in giorno; per semplificare il lavoro di gestione infatti, potrà servirsi di software per la gestione del condominio come Domustudio di Danea. Fedele alle ultime ordinanze legislative, la piattaforma contabile è dotata di un’interfaccia semplice e intuitiva, flessibile ed efficiente, che consente di coordinare e amministrare tutti gli aspetti fiscali, contabili e operativi, inclusa la gestione delle spese e i lavori ammessi in detrazione.
Ma vediamo, nello specifico, in che cosa consiste il nuovo Ecobonus al 110 per cento. Per dirla con parole semplici, l’agevolazione offre la possibilità di detrarre in 5 anni un’aliquota del 110 per cento dalle spese sostenute per quegli interventi di ristrutturazione che comportano un aumento della classe energetica degli edifici, una diminuzione del rischio sismico, l’installazione di colonnine per veicoli elettrici e l’installazione di impianti fotovoltaici.
Il credito d’imposta è applicabile esclusivamente ai lavori effettuati tra il primo luglio 2020 e il 31 dicembre 2021.
Si può richiedere lo speciale supersconto per interventi strutturali di ampia portata che vanno a interessare una casa o un palazzo nel suo complesso. In breve, non ne usufruiscono lavori parziali come l’installazione di singoli serramenti o condizionatori, che continueranno invece a beneficiare della deduzione del 50 per cento antecedente al decreto Rilancio.
Potranno invece avvalersi dell’Ecobonus – ed eventualmente del Sismabonus correlato – opere come la realizzazione di cappotti termici e coibentazioni, il rifacimento di facciate, l’installazione di impianti fotovoltaici e caldaie centralizzate di categoria minima A. I beneficiari dovranno inoltre provare che le ristrutturazioni effettuate portino a un miglioramento dell’efficienza dello stabile di almeno due classi energetiche o al raggiungimento di quella più elevata, indicata dalla dicitura A++. Per dimostrarlo, la normativa indica l’obbligo di presentare il relativo attestato di garanzia della prestazione energetica, la certificazione Ape, rilasciato al termine dei lavori.
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