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29 Aprile 2021

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Occhiali da vista: piccola guida alla scelta delle lenti

28 Aprile 2021

occhiali vista

La scelta degli occhiali da vista, come ben saprai, non è solamente una questione di estetica ma anche di confort correttivo. Per questo per la scelta occorrerà sempre rivolgersi allo specialista che suggerirà le lenti correttive più indicate in base alle specifiche necessità del paziente. In ogni caso ci sono alcune variabili che potrai scegliere al momento dell’acquisto e che caratterizzeranno il tuo prossimo paio di occhiali da vista. Una volta ottenuto il parere del medico basterà rivolgersi a dei rivenditori di lenti e occhiali che si adopereranno per te per trovare quelli più adatti, proprio come fa https://www.essiloritalia.it/.

Quanti tipi di lenti esistono?

Esistono almeno quattro macro-tipologie di lenti per cui per la scelta occorre sapere grossomodo quali sono le differenze sostanziali. Per esempio le lenti progressive servono a chi necessita di vedere meglio da vicino e da lontano con un unico paio di occhiali. Simili a queste sono le lenti fotocromatiche, ovvero quelle che cambiano colore in base all’intensità della luce solare.

Per le persone sensibili alla luce solare

Per chi volesse tenere sotto controllo il riverbero del sole ci sono anche le lenti polarizzate. Queste sono pensate per chi fa sport ma anche per chi è sensibile alla luce troppo intensa. Infine ci sarebbero anche le lenti bifocali che, tuttavia, stanno sparendo dal mercato ad eccezione di qualche interessante ma raro modello retrò. Queste lenti sono dotate di due fuochi così che l’utilizzatore possa vedere da vicino e da lontano, proprio come accade con le lenti progressive.

Quali materiali scegliere?

I materiali che costituiranno il tuo prossimo pario di occhiali devono essere commisurati al tuo budget, al tuo visto e al tuo stile di vita. Per le lenti la scelta dipende molto dal rivenditore specializzato a cui ti affiderai, fermo restando il consulto medico necessario a determinare il tipo di gradazione richiesto. La montatura, invece, può essere in alluminio, plastica, gomma e persino nylon: tutto dipende da quanto vuoi spendere e da quale stile ti attira di più.

Lo stile della montatura e il materiale, così come il colore, sono tutti fattori che riguardano anche il gusto estetico dell’occhiale da vista. Quindi il suggerimento è quello di valutare tonalità e modelli anche in base alla forma del viso e alla comodità di appoggio su orecchie e naso. L’esperto a cui ti affiderai aggiusterà le misure dopo una serie di controlli e migliorie.

Gli extra da tenere a mente

Per un confort e una sicurezza maggiore ti suggeriamo anche di valutare lenti idonee a proteggerti mentre studi, lavori o ti rilassi in modo personalizzato e mirato. Per esempio le lenti antiriflesso potrebbero essere utili a evitare i riverberi e a respingere le vibrazioni luminose e, quindi, i raggi ultravioletti. Per chi conduce uno stile di vita energico sono consigliate le lenti anti-graffio ad elevata resistenza a tutti gli urti. Infine per chi lavora al PC esistono particolari lenti anti luce blu, ideali per proteggerci dalla luminosità di tablet, computer e smartphone.

Le migliori console portatili per giocare ovunque

26 Aprile 2021

nintendo consolle

Le console portatili sono oggetti molto utili per giocare anche fuori casa. Nel corso degli anni, varie realtà aziendali si sono cimentate in un ambito così variegato. Un'azienda faraonica come la Sony ha riscosso notevoli successi grazie alla PSP e a Vita, ma poi ha scelto di dirigersi altrove. Dall'altra parte, Nintendo continua a catturare l'attenzione di un vasto pubblico. Ecco alcuni esempi di dispositivi portatili a metà strada fra tradizione e innovazione, con un ampio spazio riservato al retrogaming, ossia al fascino intramontabile dei videogame del passato. 

Le proposte della Nintendo 

Iniziamo dalle console portatili proposte dal celebre brand Nintendo, leader nel settore da diversi decenni. La Switch viene considerata come il best seller del proprio ambito. Si tratta di un dispositivo ibrido, con due piccoli controller collegati a un tablet con schermo da 6,2 pollici. Può essere collegata a un qualsiasi televisore, ma funziona al meglio anche in piena autonomia. La Switch Lite è più compatta e leggera e ha un prezzo di listino contenuto, con i Joycon integrati direttamente nella scocca dell'apparecchio. 

La Nintendo New 2DS XL si contraddistingue per una caratteristica forma a conchiglia ed è estremamente leggera. La sua potenza è molto elevata e la rende adatta sia ai giocatori occasionali che a quelli più esperti, con scocca robusta perfetta anche per i più piccoli. La classica 2DS è più semplice della versione XL e comprende due schermi uno sovrapposto all'altro, con scocca fissa. Infine, la console Game & Watch Super Mario Bros è un omaggio nei confronti della serie di Super Mario e sembra proiettare direttamente negli anni '80. 

Le alternative prodotte da altri marchi 

Diversi brand hanno cercato di spodestare il dominio della Nintendo nel segmento delle console portatili, con risultati abbastanza alterni. Abbiamo già parlato di Sony, che con la PlayStation Portatile e il dispositivo Vita ha riproposto alcuni dei suoi titoli principali su apparecchi estremamente piccoli. Il brand Sega propone il Mega Drive Ultimate Portable Game Player, apparecchio dal design vintage e display LCD da soli 2,8 o 3,2 pollici. Pochi i videogame disponibili, ma ci si può sempre divertire. 

Anche Android prova a sfidare i competitor con la Gpx Xd Plus, una console per il retrogaming con schermo da 5 pollici e risoluzione in HD. La memoria interna da 32 GB e la RAM da 4 GB consentono un buon margine di manovra, insieme alla presenza di vari emulatori per le principali console portatili. Infine, il Neo Geo Mini sembra un po' troppo ingombrante e va appoggiato su una qualsiasi superficie per il suo utilizzo. Propone 40 videogiochi arcade di vecchia generazione e sembra simile a una piccola macchinetta da sala giochi.

Gestire una casa vacanze aiutandosi con le tecnologie del web

25 Aprile 2021

booking

Gestire una struttura ricettiva, che sia casa vacanza o bed and breakfast, è un qualcosa di molto comune che è esploso negli ultimi anni grazie alla proliferazione del web e delle tecnologie multimediali. L’Italia è il paese dell’arte e della cultura, motivo per il quale il nostro paese prolifera di strutture di questo genere.
Ovviamente non si sta tenendo qui in considerazione il discorso relativo all’ultimo anno, quello caratterizzato dalla pandemia, che ha invece visto crollare il dato complessivo e generale del turismo. Un qualcosa di troppo imprevedibile ed unico per poter essere preso a parametro dei dati sulle strutture ricettive in Italia.
Si diceva dell’importanza della rete e dei suoi relativi strumenti multimediali: oggi gestire una casa vacanze è molto più semplice grazie proprio a questi strumenti. In particolare il riferimento è ai tanti portali online che offrono tale opportunità.

Aiutarsi con i portali online: da Booking in giù

Ed allora aiutarsi con i portali del web che offrono questa opportunità diventa un qualcosa di necessario: il più noto è Booking, antesignano del turismo mordi e fuggi in rete che consente di prenotare direttamente sul web una struttura, alberghiera o extra alberghiera.
Un’occasione per chi ha una casa vacanze e non sa come trovare turisti per cercare di averla sempre piena. Oggi in tanti si rivolgono a Booking sfruttando il suo servizio di extranet. Si parla dello strumento tramite il quale è possibile gestire la propria struttura sul portale (per approfondire, vedi cos'è booking extranet).
Si è qui parlato di Booking solo per citare il top del settore, uno dei primi in assoluto ad essere nato ed ancora oggi il più utilizzato, probabilmente, insieme ad AirBnb. Ma sono tanti altri gli strumenti in rete che sono ormai diventati indispensabili ai proprietari di case vacanze, bed and breakfast, alberghi e qualsiasi altre strutture, per gestire al meglio il proprio business.
In linea generale ormai il marketing si è spostato quasi completamente online e per lanciare o gestire una attività di qualunque genere è indispensabile adeguarsi a queste dinamiche.

Grappa Berta: aumentano le vendite online

24 Aprile 2021

grappa berta

La grappa Berta è sinonimo di alta qualità Made in Italy e al giorno d’oggi viene ancora realizzata nel rispetto dell’antica tradizione, guardando al contempo alle innovazioni offerte dai progressi registrati nell’ambito della produzione.

La storia di questa grappa nasce da una famiglia attenta a realizzare un prodotto di valore, avviato nel 1947 da Paolo Berta, lungimirante figlio di un viticoltore, che decide di realizzare una distilleria di famiglia. Così come nel dopoguerra la famiglia Berta ha saputo guardare avanti, con l'intenzione di produrre grappa con un metodo che oggi verrebbe definito artigianale e a chilometro zero, oggi queste grappe si sono adeguate perfettamente all'era digital essendo facilmente acquistabili sui canali digitali.

Al giorno d’oggi, infatti, è possibile trovare la grappa Berta in vendita online su portali specializzati come Sapori dei Sassi, che consentono all’utente di scegliere tra un’ampia selezione di prodotti di prima qualità.

Grappa Berta: come nasce un prodotto di qualità

In particolare, il Gruppo Berta produce delle grappe di pregio che offrono ai consumatori tutto il valore aggiunto dell'artigianalità. Queste varietà permettono quindi di assaporare un gusto che non è il risultato di un processo industrializzato e non è tarato soltanto sulla necessità di realizzare un numero molto elevato di prodotti.

Come emblema di questa produzione curata nei minimi dettagli, basti pensare che nel 2002 la società ha deciso di tornare a produrre i propri distillati a Casalotto di Mombaruzzo, la piccola località del Piemonte dove tutto era cominciato e da cui ha avuto origine la famiglia Berta.

L'azienda, che oggi è condotta dalla quarta generazione della famiglia, è conosciuta nel mondo come uno dei migliori emblemi della grappa italiana di alta qualità.

Tra le tante tipologie di grappe prodotte dalla famiglia Berta, troviamo ad esempio:

  • Grappe giovani;
  • Ottime grappe barricate;
  • Grappe ottenute da più vitigni;
  • Prodotti monovitigno (Nebbiolo, Barbera e altri);
  • Grappe in edizioni speciali.

Gli appassionati di questo distillato piemontese, dunque, possono beneficiare anche della possibilità di acquistare online prodotti speciali perché appartenenti ad annate particolari o perché molto curate in ogni minimo dettaglio. Per questi motivi la grappa Berta è anche un'ottima idea regalo, in grado di concedere a tutti un momento di degustazione all'insegna dell'alta qualità.

Il segreto del successo della grappa Berta

La bontà delle grappe del gruppo Berta è legata agli ingredienti di alta qualità e all’utilizzo di sistemi di conservazione molto sviluppati dal punto di vista tecnologico.

Le vinacce vengono conservate sempre fresche, umide e sane grazie ad uno speciale cestello alimentare progettato e brevettato direttamente dalla distilleria Berta. Quest’ultimo quando viene sigillato permette alla grappa di fermentare e all'ossigeno di fuoriuscire attraverso una valvola posta sul coperchio.

Il risultato è riscontrabile in vinacce che restano fresche e sane per diversi mesi, evitando così anche il problema dell'ossidazione e del possibile sviluppo di microorganismi dannosi. Anche questo processo altamente innovativo piace molto agli appassionati, che apprezzano poi la distillazione curata in ogni minimo dettaglio, che avviene nei cosiddetti alambicchi con caldaie con funzionamento a vapore. È questo processo a dare vita a una delle grappe più famose d'Italia e conosciuta in tutto il mondo.

L'invecchiamento delle grappe Berta avviene in botti di legno, nel rispetto della più elevata qualità produttiva e della tradizione. Tutte le grappe sono unite dalla cura ottimale del prodotto, dalla presenza di profumi e fragranze che denotano la qualità del distillato e dalla possibilità di acquistare questo prodotto, da sempre molto attento alla cura dell'innovazione, anche sul web.

Non hai bisogno di un blog sulla tua home page

24 Aprile 2021

Sapevi che puoi visualizzare una pagina statica come prima pagina, invece del solito blog? In questa guida andrò oltre un modo poco conosciuto per fare questo all'interno di WordPress. Nessun plugin o hack necessario (anche se potrebbero aiutare). Imparerai quanto segue:

  • Come utilizzare una delle tue normali pagine di WordPress come prima pagina.

  • Come mantenere un blog su un'altra pagina del tuo sito.

Vale la pena menzionare le siteground vps opinione: qui puoi scegliere l'opzione migliore per i tuoi siti WordPress.

È abbastanza semplice, continuiamo a leggere...

Imposta una pagina statica esistente come prima pagina

Questo è davvero molto facile da fare. Basta andare alla pagina delle impostazioni di lettura nel tuo pannello di amministrazione di WordPress (/wp-admin/options-reading.php) e selezionare la casella radio che dice Una pagina statica (selezionare qui sotto). Poi seleziona una nuova prima pagina dalla casella a discesa dalla scelta di pagine disponibili.

WordPress Front Page

Vai avanti e salva le modifiche. Ora, guarda la homepage del tuo nuovo sito WordPress. Ho selezionato una pagina intitolata "Risorse", ma le tue pagine saranno diverse a seconda delle pagine che hai già creato sul tuo sito WordPress.

New WordPress Front Page

Avere un blog su un'altra pagina

Ora hai una nuova prima pagina, ma il tuo blog? Non preoccuparti, puoi ancora avere un blog su un'altra pagina. Torniamo alla pagina delle impostazioni di lettura, e selezioniamo una nuova pagina per la Posts Page. L'hosting A2 funziona altrettanto bene per WordPress, anche se è meglio familiarizzare a2 hosting opinioni con esso prima di scegliere.

New WordPress Posts Page

Ho selezionato Downloads solo come esempio. Puoi anche fare una nuova pagina chiamata "Blog" e usare quella. Non importa se ha qualche contenuto esistente, in quanto sarà solo utilizzato per la nuova pagina dei post del blog.

WordPress Posts Page

Conclusione

Speriamo che con questo metodo possiate iniziare ad usare i vostri siti WordPress in un modo più "CMS" - invece che strettamente un blog. Alcune cose creative possono essere fatte con questa tecnica, basta usare la vostra immaginazione.

Sentitevi liberi di commentare e condividere se vi è piaciuto, e non dimenticate di iscrivervi al feed per le ultime uscite di temi e tutorial.

Tutto quello che c’è da sapere sul trucco permanente

19 Aprile 2021

trucco

Il trucco permanente è la soluzione ideale per tutti coloro che vogliono avere un aspetto curato senza perdere molto tempo a truccarsi e sistemarsi ogni giorno. Inoltre, rappresenta la soluzione ideale per chi ha allergia ai cosmetici oppure per chi pratica attività sportiva e ci tiene comunque ad avere un make up impeccabile. Questo procedimento, conosciuto anche come “miscopigmentazione”, “dermopigmentazione” e tatuaggio estetico, è eseguito da soggetti professionisti che hanno frequentato un corso trucco semipermanente e ottenuto un attestato.

Come viene effettuato il trucco permanente

Solitamente, il trucco permanente viene realizzato per evidenziare alcuni tratti del volto o correggere alcune imperfezioni. Ad esempio, si può sostituire l’eyeliner tradizionale con il trucco permanente, oppure delineare le labbra invece di applicare la matita, che solitamente produce sbavature nell’arco della giornata, specialmente dopo aver mangiato. Alcuni professionisti sono in grado anche di utilizzare la tecnica di dermopigmentazione per creare un finto ombretto sulle palpebre, che regala uno sguardo luminoso, oppure una sorta di blush sulle guance, capace di ravvivare l’incarnato anche delle pelli più pallide. Per far ciò, vengono introdotti nella cute dei pigmenti colorati (di colore organico e certificato) sotto la pelle, attraverso un particolare strumento in grado di praticare dei fori sottocutanei. La durata della seduta per trattamento è variabile, dalle 2 alle 4 ore, ed anche la dolorosità dell’operazione è variabile: dipende dalla zona che viene trattata ed anche dalla soglia del dolore del soggetto.

Quanto dura il trucco permanente

Seppur l’indicazione “permanente” potrebbe trarre in inganno, il tatuaggio estetico ha una durata variabile. A differenza di un normale tatuaggio, che tende a schiarirsi con il tempo ma non a scomparire del tutto, il trucco permanente svanisce dopo un po’, pertanto è sempre meglio sottoporsi a costanti ritocchi. La durata, inoltre, dipende da diversi fattori. Ad esempio, se si ha una pelle piuttosto grassa, è difficile che essa riesca a trattenere il pigmento per molto tempo. Stessa cosa la pelle molto secca, che, screpolandosi, “porta via” il colore. Altri fattori che tendono a far svanire il trucco permanente, che dipendono dalle proprie abitudini, sono; la sudorazione eccessiva; praticare nuoto in piscina (il cloro è un importante “nemico” dei pigmenti sottopelle); esporsi al sole o a frequenti lampade abbronzanti senza la giusta protezione; effettuare esfoliazioni o pulizie aggressive della zona trattata con molta frequenza.

Quando è meglio attendere per effettuare il trucco permanente

Il trucco permanente può avere delle controindicazioni. Generalmente, è consigliabile, come tutti i trattamenti estetici a lunga durata, di non effettuarlo se si hanno meno di 18 anni. Ci sono altri casi nei quali sarebbe meglio desistere da questo trattamento: se le labbra sono state trattate con del silicone oppure vi sono dei nei o delle cicatrici particolarmente irregolari nella zona da trattare; se si assumono alcune tipologie di farmaci, come gli anticoagulanti oppure a base di cortisone, o l’insulina; se si è immunodepressi; se si è in gravidanza oppure in allattamento. Ovviamente in questi ultimi due casi è necessario attendere, ma se il trattamento è già stato effettuato in precedenza non bisogna preoccuparsi, in quanto non vi sono controindicazioni con successiva gravidanza.

Perchè gli uomini fidanzati piacciono di più alle donne?

17 Aprile 2021

fidanzati

Perchè gli uomini fidanzati piacciono di più alle donne? Pare che gli uomini occupati risultano agli occhi del gentil sesso più attraenti. Il motivo? Alla domanda hanno dato risposta gli studiosi della University of St. Andrews del Regno Unito e dell’Arizona State University negli Stati Uniti.

La preferenza verso l’uomo sposato o impegnato non segue le dinamiche del mondo animale, nel quale le femmine selezionano i maschi già impegnati perché considerati più adatti per portare avanti la specie ma la ragione è molto più stupida: le donne preferiscono ciò che piace anche alle altre perché seguono la massa.

“Piace a qualcun altro? Piace anche a me”: questo è in sostanza quanto ci dice lo lo studio intitolato “Human mate-choice copying is domain-general social learning“, pubblicato su Scientific Reports.

Per arrivare a questa conclusione, gli studiosi delle due università hanno valutato un campione di 49 donne alle quali sono state mostrate alcune fotografie di visi maschili. Successivamente ad ognuna di loro è stato richiesto di valutare con un giudizio su una scala che andava da “non attraente” a “molto attraente”.

Comunicato alle partecipanti il voto delle altre donne, veniva chiesta una seconda valutazione sugli stessi visi.

Risultato? Molte hanno ritoccato il proprio giudizio in base alle preferenze delle altre.

Come ha spiegato l’esperta della School of Psychology and Neuroscience alla St. Andrews Kate Cross, le donne hanno quindi una tendenza a essere influenzate dalle opinioni degli altri. E non solo le eterosessuali, ma anche lesbiche e bisessuali. “Questo – spiega la Cross – suggerisce che il gentil sesso si lascia influenzare nello stesso modo, anche se l’uomo in questione non è palesemente un loro potenziale partner“.

La truffa dei Codici da digitare su google (es. PTZ842YNX, NR4822NRC) continua a colpire su facebook

17 Aprile 2021

iphonetruffa Sarda News - Notizie in Sardegna

Se sei capitato questo articolo sicuramente ti è capitato un messaggio come questo

Ciao a T·u·t·t·i! :) Qualche giorno fa c’è s·t·a·t·a u·n·a pubblicità in televisione che ti permetteva di vincere un iPhone X 256GB per soli 1€ rispondendo a 4 domande correttamente! :) Ho poi scoperto che non devi far altro che inserire il codice "PTZ842YNX" su Google, cliccare sul primo link nei risultati e leggere questo articolo per saperne di più. È molto semplice! <3 Ieri ho ricevuto per posta un pacco che conteneva il nuovo iPhone X! Meglio sbrigarsi, la promozione è fino a domani! :)

i codici son tanti NR4822NRC PTZ842YNX NR4822NRC PTZ842YNX PWN256LXC WPX842AMZ AXS512BAL PPR4824PR NR4822NRC WRT256XUW IXS512PTT RTP842XLP ZAP256BFX NPX426SPR PRD426PBD RTP842XLP AXS512LRW ZAP256BMP (son quelli che abbiamo trovato ma ve ne sono anche altri simili e il messaggio è più o meno lo stesso!

Questo è il messaggio diffuso da diversi utenti su facebook nelle ultime ore.

Si tratta di messaggi automatichi lanciati da uno script che portano ad una delle classiche truffe sul web.

Si tratta di una truffa in quanto ne le compagnie telefoniche, ne Apple o Samsung e nemmeno Google partecipano a questo tipo di concorso e se si fa OK quando appare il messaggio vi viene richiesto di fare un test, per poter accedere al premio.

In questo test ci verranno richiesti tutti i nostri dati personali ma soprattutto se lo si finisce vi ritrovate abbonati ad uno di quei servizi premium a pagamento tipo Suonerie, Oroscopi, News etc, di quelli che vi fanno consumare tutto il credito telefonico.

Se vi appare questo messaggio non cliccate e NON FATE OK, non inserite assolutamente i vostri dati, chiudete immediatamente la pagina. Il sito segnalato in questo messaggio è scanlastdeals.club ma questi siti variano di volta in volta visto che vengono bloccati dai browser.

Se cercate il codice PRD426PBD su google trovare un articolo intitolato “Come fanno gli italiani a ricevere il nuovo iPhone X a soli 1€”, ospitato da un giornale online inesistente (cliccando sui vari link nell’header, si viene riportati ad un sito in inglese).

Se si procede oltre, cliccando su un ulteriore link nell’articolo ci si trova in una pagina che chiede dati personali, ovviamente, vi invitiamo a non compilare nessun dato.

E ricordate, nessuno dà niente per niente: tantomeno un iPhone X 

Se invece sei uno dei malcapitati che ha beccato il malware sul tuo account facebook 

E' un applicazione che si installa in automatico sul profilo. Per rimuovere il virus Controlla le app che hai associate al profilo ed elimina quelle che non hai consentito tu trovi una guida su come fare qui https://www.facebook.com/help/170585223002660/ - Inoltre è consigliato di cambiare la password di accesso.

 

Sa di de s'unda manna - 22 ottobre 1892: Alluvione di San Sperate (Cagliari)

17 Aprile 2021

 

L’alluvione di San Sperate (Cagliari), le pietre sonore di Pinuccio Sciola e i “flussi” di oggi

di Benigno Moi

sciolafontanasinnainewtork Sarda News - Notizie in Sardegna

Pinuccio Sciola, l’artista di San Sperate diventato famoso in tutto il mondo per i murales prima e per le pietre sonore poi, fra gli anni 80/90 del secolo scorso realizzò varie pietre/fonte, creando tagli nella pietra a formare percorsi in cui far scorrere l’acqua. Le opere erano destinate spesso a spazi pubblici, in cui la musica (prima che lo stesso Sciola scoprisse e ci mostrasse il suono congenito della pietra) veniva prodotta dallo scorrere dell’acqua sulla pietra lavorata.

L’acqua ha assunto in quasi tutte le culture una doppia e antitetica simbologia, legata alla fertilità e divinizzata come fonte di vita ma contemporaneamente temuta come portatrice di morte e distruzione.

In Sardegna il culto delle acque, con i pozzi sacri, ha creato alcune delle più affascinanti costruzioni della civiltà nuragica.

Sicuramente Sciola aveva in mente questi miti dell’acqua fonte di vita quando incideva le sue pietre per farvi scorrere, indirizzandolo, il rivolo d’acqua in percorsi voluti e predeterminati. Ma – crediamo – che nell’indicare la possibilità e la necessità di governarne il flusso esprimesse anche il ricordo, più o meno conscio, della tragedia procurata al suo paese natale, un secolo prima, dall’acqua non governata.

 

«L’alba non arriva mai perché il cielo è buio anche la mattina. La zona intorno a Elmas è devastata. A San Sperate si contano 69 morti e ancora oggi qualcuno ricorda quell’alluvione come “s’unda manna”. Duecento morti in tutto il territorio colpito».1 

L’alluvione colpì molto l’opinione pubblica del tempo, tanto che vi dedicò un articolo pure il New York Times.

E il poeta di Tonara Peppino Mereu, nella sua poesia più famosa (A Nanni Sulis, conosciuta come Naneddu meu) dedica le strofe 7 e 8 a queste tragedie:

«Undas chi falant / Ìn Campidanu / Trazan tesoros / a s’oceanu.

Cixerr’in Uda, / Sumasu, Assemene / Domos e binzas / torrant a tremene».

Eppure gli eventi alluvionali, soprattutto nel Sud Sardegna, non erano una rarità. Tre anni prima, nell’ottobre del 1889, un nubifragio interessò il cagliaritano, colpendo i villaggi di Quartu Sant’Elena, Quartucciu, Selargius, Pirri e Monserrato, procurando decine di morti e migliaia di senzatetto.2

Ma l’inondazione del 1892 superò, per vittime – e danni a case e vie di comunicazione – quelle conosciute sino ad allora. San Sperate rimase completamente irraggiungibile e senza soccorsi per l’intera giornata del 22 ottobre.

«S’Unda fu provocata dagli eventi meteorologici eccezionali che imperversarono su San Sperate e dintorni in quei terribili giorni del lontano 1892… acqua, fango, tronchi e altri materiali buttati dall’uomo sui letti dei fiumi… Tutto veniva trascinato a valle verso il Rio Mannu, dove poco prima di Ussana si creava una sorta di diga, un tappo.

Il dramma per San Sperate iniziò quando sotto la pressione dell’acqua la diga che si era formata cedette.

Milioni di metri cubi di acqua e fango confluirono nel Rio Flumineddu e Fluminimannu, i quali uniti, si scaricavano sopra San Sperate ed Assemini sotto forma di un’onda inarrestabile.

L’altezza dell’acqua nelle vie di San Sperate raggiunse i seguenti ed impressionanti valori: Via Santa Lucia: mt 1.20, Via Parrocchia: mt 2.10, Bau Ninni Cannas e Vico San Giovanni: mt 2.35, Via Monastir e via Croce Santa: mt 2.51, S’Arbarei: mt 1.96.

Ci furono 69 morti e 283 case crollate o danneggiate».3

L’acqua, in particolare quella che arriva sotto forma di pioggia, viene spesso utilizzata come paradigma della doppiezza di alcuni fenomeni, che possono assumere valori opposti. La pioggia – attesa, auspicata, implorata per rigenerare la terra e salvare coltivazioni e allevamenti – può tramutarsi in tragedia, distruzione e morte.

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San Sperate, famoso come Paese-Museo grazie a Sciola, è un centro agricolo fertile anche grazie alle acque che scorrono nelle sue campagne. Conosciuto per i suoi agrumi e, soprattutto, per le sue pesche.

Il parroco del paese ai tempi dell’alluvione, don Enrico Dathene, nelle sue prediche colse l’aspetto paradossale dell’alluvione: «Fu castigo o beneficio? Fu l’uno e l’altro». E il poeta di Siliqua Sebastiano Piras, che raccontò con versi in ottave campidanesi l’evento, disse «un altro beneficio io vedo in questa inondazione, tutti i terreni allagati dalle acque limacciose sono ora fertilissimi campi».4

Lo stesso nome in sardo di San Sperate porta quest’antinomia: Santu Sparau. Sparau, in sardo campidanese, significa sia “sparato” – spesso inteso proprio come “ucciso” – sia “gemmato”, attribuito all’innesto andato a buon fine, alla pianta che germoglia e riprende vita.

Spesso l’uomo è responsabile, almeno in parte, delle cause che determinano i fenomeni delle “bombe d’acqua” e delle inondazioni: cambiamenti climatici e inquinamento degli oceani. Quasi sempre è responsabile delle conseguenze catastrofiche di tali fenomeni: deforestazione, depauperamento delle montagne e mancata manutenzione dei corsi d’acqua; antropizzazione delle zone notoriamente alluvionali; sbarramento degli alvei naturali dei torrenti.

Nel 2012, parlando dell’alluvione di Capoterra (Cagliari) del 2008, ancora con vittime, scrive il blog «Su Barralicu»:

«Si parla di allarmi mancati, di autorizzazioni a infrastrutture cedevoli sotto la furia dell’acqua, di mancata chiusura delle strade. Si citano “colpe gravi che avrebbero creato, nel corso degli anni, un insieme di concause che hanno reso automatica l’alluvione”, come recita un articolo della Nuova Sardegna del 25 maggio 2010.

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Si parla di tutto, meno che del fatto che la stragrande maggioranza di quegli edifici, in quella zona, non ci sarebbe dovuta mai essere. La foga del “dagli all’untore” probabilmente non ha permesso di ricordarsi che esiste un Testo unico sulle opere idrauliche, facente parte del Regio decreto del 25 luglio 1904 e tutt’oggi vigente, che all’articolo 93 recita: “Nessuno può fare opere nell’alveo dei fiumi, torrenti, rivi, scolatoi pubblici e canali di proprietà demaniale, cioè nello spazio compreso fra le sponde fisse dei medesimi, senza il permesso dell’autorità amministrativa. Formano parte degli alvei i rami o canali, o diversivi dei fiumi, torrenti, rivi e scolatoi pubblici, ancorché in alcuni tempi dell’anno rimangono asciutti”».5

Il paradigma dell’acqua (della sua doppia anima, benevola o malevola, fonte di vita o causa di morte, a seconda della nostre capacità nel governarla – la capacità di raccogliere e convogliare le acque, anche nei posti meno favorevoli, ha sempre caratterizzato le civiltà più evolute) viene utilizzato da qualcuno per comprendere e spiegare quale approccio avere, oggi, di fronte al fenomeno delle migrazioni.

Anche questo è un fenomeno in gran parte causato dall’uomo (occidentale) in oltre duecento anni di colonizzazioni, sfruttamento, impoverimento di vastissime aree del pianeta. Anche questo può trasformarsi in ricchezza e “linfa vitale” 6 come vari economisti e vari esempi, sia storici che attuali, dimostrano; o in conflittualità, degrado e disagi, se governati con politiche miopi e criminali.

Sta a noi dimostrare che un “terreno” predisposto; un lungo e faticoso lavoro per la costruzione di reti e strutture adeguate; un approccio intelligente e lungimirante insomma – sia al fenomeno delle piogge, sia al fenomeno dei flussi migratori – porta soprattutto ricchezza.

E San Sperate – dove da pochi mesi è stato aperto un Centro di accoglienza per richiedenti asilo, e dove il 23 settembre si è tenuto uno dei concerti del “Peace Drums”, evento musicale diffuso su varie sponde del Mediterraneo partito da Lampedusa – ha le potenzialità per governare sia le acque, sia i flussi migratori che interessano il suo territorio.

Linkografia:

http://urbancenter.eu/2013/11/21/cronistoria-delle-peggiori-alluvioni-in-sardegna/

https://www.sansperate.net/old-web/storia/alluvione.html

http://www.lacanas.it/2012/03/12/un-vero-uragano-di-paura-l%E2%80%99alluvione-del-1892-a-san-sperate-e-assemini/

https://subarralliccu.wordpress.com/2012/08/29/lalluvione-siamo-noi-appunti-per-una-storia-che-si-ripetera-1/

http://query.nytimes.com/gst/abstract.html?res=9406E7DF1338E233A25757C2A9669D94639ED7CF&legacy=true

L’isola che non si vede – Risultati da Google Libri

https://books.google.it/books?isbn=8898001428

https://books.google.it/books?id=_O9_CgAAQBAJ&pg=PT15&lpg=PT15&dq=san+sperate+alluvione+1892&source=bl&ots=LHlxEyaZVl&sig=YIuHhx_vqzspb794uo0nP5pK_9I&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiKs83vgfXWAhVOalAKHWkwAy44ChDoAQhEMAY#v=onepage&q=san%20sperate%20alluvione%201892&f=false

Colonna sonora consigliata (scontata ma sempre bellissima) «Dolcenera» di De André (https://www.youtube.com/watch?v=MZZoZ8eLWY4 ) o per chi è fortunato – come me – e capisce il campidanese una delle tante canzoni in ottave campidanesi dedicate agli eventi di quella e di altre alluvioni.

 

1 Giorgio Todde, Alluvioni e antropizzazioni, 12.02.2009 http://archivio.eddyburg.it/article/articleview/12394/0/166/

2 http://www.contusu.it/cronistoria-degli-eventi-alluvionali-della-sardegna-del-sud/

3 Comune di San Sperate: invito alla commemorazione per i 120 anni de”S’unda manna”, 17/10/2012

4 http://www.dexipuzzus.it/storie-su-antichi-nubifragi/

5 https://subarralliccu.wordpress.com/2012/09/06/lalluvione-siamo-noi-appunti-per-una-storia-che-si-ripetera-2/

6 Erri De Luca “l’importanza di chiamare questi imponenti spostamenti di uomini “flussi” e non “ondate”, perché le ondate minacciano, i flussi portano beneficio, donano linfa vitale” (http://www.romboweb.com/erri-de-luca-parla-agli-studenti-della-dannunzio/).

MA COSA SONO LE «SCOR-DATE»? NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.

Per «scor-data» qui in “bottega” si intende il rimando a una persona o a un evento che il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi. Ovviamente assai diversi gli stili e le scelte per raccontare; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Comunque un gran lavoro. E si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allargherà. Vi sentite chiamate/i “in causa”? Proprio così, questo è un bando di arruolamento nel nostro disarmato esercituccio. Grazie in anticipo a chi collaborerà, commenterà, linkerà, correggerà i nostri errori sempre possibili, segnalerà qualcun/qualcosa … o anche solo ci leggerà.

Gioco erotico finisce male: ricoverato in ospedale con 15 uova sode infilate nel retto

17 Aprile 2021

uova Sarda News - Notizie in Sardegna

Una coppia omosessuale è protagonista di una vicenda alquanto bizzarra che ha fatto il giro del web.

Un 29enne dopo avrer bollito ben 15 uova, le ha sbucciate ed infilate nel suo retto.

Un gioco erotico che è finito male e che poteva finire peggio. 

Secondo quanto riportato sul ‘Mirror’, i medici del Pronto Soccorso si sono trovato davanti una scena mai visto prima, uova nel retto.

Il tutto è accaduto in Olanda ma per non violare la privacy non sono state svelate le generalità del malcapitato.

Dopo una notte passata tra alcool e droga, il 29enne ha accusato dei forti dolori addominali che lo hanno costretto a recarsi di corsa in ospedale.

Il giovane presentava tachicardia e tachipnea. Il motivo? Tutto questo a causa delle uova sode.

Finanziamenti e web: è boom per i piccoli prestiti

10 Aprile 2021

prestiti

Cresce il ricorso alla rete per la richiesta di finanziamenti, grazie alla maggior facilità di movimento e ad un iter più snello che attira i richiedenti; negli ultimi mesi poi il fattore Covid, che ha stravolto un po’ tutti i comparti, si è fatto sentire anche per quanto concerne proprio il mondo dei prestiti, facendo optare sempre più utenti per un iter da portare avanti online.
Sul web ci sono vantaggi in termini di un iter più rapido, questo è innegabile; ovviamente non tutte le tipologie di prestito possono essere richieste, si parla in particolare di una tipologia agevolata che prende il nome di piccolo prestito. Cosa si intende con questo termine?

Cosa sono i piccoli prestiti

Può capitare di avere necessità improvvisa di liquidità, magari di una cifra non altissima, quindi non per accendere, ad esempio, un mutuo né per sottoscrivere un finanziamento. In questi casi si può ricorrere proprio alla richiesta di un piccolo prestito per far fronte ad una necessità di una quantità di denaro limitata.
Come riporta questo sito di economia e finanza, si parla di cifre che rientrano nel limite dei 5 mila euro e per le quali le richieste di prestito sono in notevole aumento. Una vera e propria impennata negli ultimi anni che ha convinto la gran parte delle società eroganti finanziamenti, dalle banche tradizionali alle finanziarie, ad adeguarsi inserendo anche questi strumenti finanziari nel novero della propria offerta di prodotti.

Finanziamenti in tempi stretti

Il vantaggio notevole dei piccoli prestiti è dato dal fatto che si possono richiedere somme, seppur limitate, con la speranza di vederle erogate entro 48 ore. Ciò in considerazione del fatto che l’iter si porta avanti direttamente su internet, abbattendo di molto la quantità di carte da stampare e firmare.
Ovviamente questo non vuol dire che chiunque può accedere ai piccoli prestiti: è sempre fondamentale la fase preliminare dei controlli e delle verifiche per accertarsi dello stato di salute economico del richiedente. In sostanza, invio di buste paga e contratto di lavoro saranno sempre la condizione necessaria per poter accedere al prestito.

IL Cbd ed i suoi tanti utilizzi

09 Aprile 2021

cannabidiolo

Il Cbd o cannabidiolo è uno degli oltre 100 composti chimici noti come cannabinoidi che si trovano nella pianta della cannabis. Quando si sente nominare il Cbd, spesso si pensa immediatamente alla marijuana, ovvero alla cannabis per uso ricreativo.
In realtà il Cbd trova ampio utilizzo in ambito medico e curativo, un derivato della canapa che è una sorta di parente della marijuana ma non è la stessa pianta. Partiamo da un concetto base: sia la canapa che la marijuana rientrano nel genere della cannabis. Le piante di cannabis contengono due composti naturali: cannabidiolo (Cbd) e tetraidrocannabinolo (Thc).
Cbd e Thc sono entrambi cannabinoidi ma hanno effetti diversi sul corpo. Soprattutto, il Thc ha effetti psicoattivi mentre il Cbd no, motivo per il quale il Cbd non produce il noto effetto ‘sballo’.

Utilizzi del Cbd

In genere si usa il Cbd per questioni curative: oggi la sostanza copre un ampio spettro di soluzioni, viene utilizzato soprattutto come integratore alimentare. Molto note al riguardo le gocce Cbd ed ancora l’olio di Cbd. Una delle varianti più ricercate del prodotto è riferita ai cristalli di Cbd, ceh come si può leggere sul sito https://cbdbenefico.it/cristalli/ rappresentano estrazioni isolate e purificate della canapa.
La ricerca sui benefici e sull'azione del Cbd nelle formulazioni topiche e nelle forme ingeribili è in corso: la sperimentazione è nelle sue fasi preliminari e c'è ancora molta strada da fare. Il potenziale medico del Cbd e di altri cannabinoidi è innegabile, ma la ricerca medica richiede tempo e un'attenta analisi.

Il Cbd in Italia

L'industria del Cbd è estremamente fiorente e, secondo le previsioni, raggiungerà i 16 miliardi di dollari negli Stati Uniti entro il 2025. Quali sono gli utilizzi principali del Cbd per uso medico? Secondo uno studio condotto dal Brightfield Group, una società di ricerche di mercato sulla cannabis, oltre il 60% dei fruitori di Cbd lo prende per attenuare l’ansia; quindi dolore cronico, insonnia e depressione.Anche in Italia il mercato è estremamente fiorente: una novità importante dovuta ad un’ondata di regolarizzazione che ha invaso il settore negli ultimi anni. Basti pensare alla diffusione della cannabis light, quella a basso contenuto di Thc e con presenza massiccia proprio di Cbd.
A seguito di un decreto emanato dal Ministero della Salute il Cbd è stato aggiunto all’elenco delle sostanze medicinali del Paese: in seguito il cannabidiolo è stato incluso come narcotico con susseguenti divieti. Una querelle che sta riempiendo le pagine dei giornali italiani da qualche mese a questa parte.

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