
Un concetto che sta tornando fortemente di moda negli ultimi anni dopo che aveva vissuto un breve passaggio di appannamento a vantaggio di soluzioni più a buon mercato. L’Italia continua ad essere il paese in grado di produrre eccellenze anche in materia di mobili grazie ai suoi distretti industriali, una specificità tutta nostrana che riguarda tutto il comparto del manifatturiero.
Quando si parla di distretti industriali si fa riferimento a determinate aree del paese dove, grazie a dinamiche economiche, produttive e sociali, sono nate eccellenze circoscritte in territori ben delineati. Si pensi al nord Italia, alla zona della Brianza e di tutta la Lombardia, all’Emilia Romagna, ma anche alla Basilicata, alla Puglia ed alla stessa Sardegna.
Mobili artigianali su misura
Si parla ovviamente di produzione di mobili artigianali su misura, eccellenze richieste in tutto il mondo con particolare riguardo per alcuni paesi: su tutti la Cina, che con quasi 500 milioni di euro rappresenta il primo paese delle esportazioni di mobili nostrani.
Una tradizione che si ravviva quella dei mobili artigianali su misura, e che negli ultimi anni si è allargata a tutte le aree della casa. Un tempo questa tipologia di prodotti era riferita esclusivamente a specifiche aree, come soggiorno e camera da letto. Oggi, sempre più, si tende a rivolgersi al su misura anche per cucine e finanche bagni. Aree che stanno acquisendo sempre più valore a livello sociale, non più viste nella loro semplice sfera utilitaristica.
Anche gli arredi bagno sono su misura
In particolare sorprende come anche i bagni stiano vivendo un periodo nuovo che li porta ad essere al centro di progetti di design. Ebbene si, quella che un tempo era una zona limitata alla sua funzione utilitaristica oggi può essere al centro di studi estetici anche piuttosto complessi.
Non a caso aumentano le richieste per arredo bagni su misura. Si parla di prodotti artigianali, eseguiti a mano con sapienti conoscenze, tramandate nel coso degli anni, che vanno ad arredare al meglio ogni angolo della casa, in questo caso del bagno, conferendo un aspetto unico, originale, appagante sotto tutti i punti di vista, ivi compreso quello meramente estetico.
Si è assistito ad una evoluzione, con il bagno che è diventato uno degli ambienti più importanti della casa, una zona dove trascorrere diverso tempo prendendosi cura di sé con tutti i comfort del caso. Tutto questo ha portato ad un naturale risveglio del mercato dei mobili artigianali e su misura, soluzioni di eccellenza assoluta e di design, in grado di rubare l’occhio oltre ad assolvere il compito per il quale nascono.

I carabinieri della stazione di Sinnai, a parziale conclusione di una serrata attività di indagine,
hanno denunciato per rapina in concorso un 34enne del posto con diversi precedenti di polizia, C.D.
I riscontri dei militari hanno permesso di individuare nel giovane l’autore della rapina
, in concorso con un altro individuo in fase di identificazione, perpetrata il 29 settembre scorso
in un ristorante kebab nella via Eleonora d’Arborea di Sinnai, ai danni del gestore, un 33enne di origini pakistane.
Le indagini dei carabinieri di Sinnai sono ora focalizzate sull’individuazione del complice.
Intanto prosegue la raccolta fondi per aiutare il gestore pakistano a recuperare la somma di 1200 tutte le -- > info qui <--

La notte fra sabato 28 e domenica 29 settembre alcuni ragazzi hanno rapinato Muhammad, il giovane gestore della kebabberia Ali Doner Kebab di Via Eleonora d’Arborea a Sinnai. Lo stesso locale era stato già rapinato nel maggio di quest’anno.
Siamo convinti che il problema del disagio giovanile, molto spesso all’origine di fenomeni di piccola delinquenza, sia un fenomeno complesso, da affrontare senza faciloneria anche quando, come in questi due casi, sembra caratterizzarsi con sfumature di razzismo e intolleranza.
Ma questo non ci impedisce di l condannare decisamente simili atti di vigliacca soprafazione verso soggetti più deboli e indifesi; e non ci piace affatto che, fatti come questi, possano dare di Sinnai l’immagine di paese intollerante e indifferente. Madiba, da anni, con altre realtà cittadine, cerca di dimostrare che può esserci un freno alla deriva xenofoba e razzista di questi brutti tempi, e quel freno possiamo e dobbiamo esserlo tutti noi, creando invece occasioni di conoscenza e confronto.
Con questo spirito, e non solo per rimediare all’ingiustizia del furto di soldi guadagnati con fatica e destinati in parte alle cure di un parente in Pakistan, l’Associazione Madiba Sinnai onlus, in collaborazione con Radiofusion, organizza una raccolta fondi finalizzata a recuperare la somma rapinata, e dimostrare la vicinanza a Muhammad dei tanti sinnaesi solidali.
Le donazioni potranno essere fatte:
1. con bonifico sul c/c dell’Associazione Madiba, codice iban IT 74 L 03069 09606 100000150151 con la causale “solidarietà a Muhammad”
2. con versamento sul conto Paypal https://www.paypal.me/radiofusion
3. con versamento tramite raccolta fondi facebook https://www.facebook.com/donate/440182793266618/ sino al raggiungimento della somma rapinata.
Se riusciamo pensiamo anche di organizzare una serata (con film, musica o altro) in cui poter raccogliere anche le donazioni di chi può farlo solo in contanti.
per informazioni e per seguire l’andamento della campagna:
https://www.facebook.com/Madiba.sinnai
https://www.facebook.com/radiofusion
Intanto chi vuole può esprimere la propria solidarietà sulla pagina FB della kebabberia: https://www.facebook.com/alishakridonerkebab/

Un settore tradizionale che nel corso degli anni si è andato ad ampliare offrendo nuove soluzioni. Il tutto come sempre deriva dal canale multimediale, terreno di proliferazione per nuove idee nonchè strumento che ha letteralmente stravolto la vita di molti utenti. Anche nel settore della fotografia.
Un passione per molti, un mondo che attira da sempre attenzioni ammantato come è di fascino. C’è chi si avvicina a questo settore per puro spirito amatoriale, chi invece lo fa a livello professionale, per apprendere un’arte che possa poi tornare utile sul mercato del lavoro. A seconda della finalità che si sceglie cambia anche l’approccio con la formazione.
Come apprendere l’arte della fotografia
Per apprendere l’arte della fotografia è quindi fondamentale chiedersi prima: cosa voglio fare con queste conoscenze acquisite? Serviranno per lavoro o, viceversa, per passione, magari per curare al meglio le pagine social, oggi sempre più caratterizzate dalla necessità di condividere foto?
Ebbene da questa valutazione preliminare cambia tutto: nel primo caso è ben rivolgersi ad un corso di fotografia professionale, per apprendere tutti i trucchi del mestiere. Cosa diversa è se si vuole acquisire la competenza minima per pura passione. Oggi d’altra parte, come si diceva, il web ha fatto irruzione a gamba tesa nel settore della fotografia tramite i social; un macrocosmo all’interno del quale tutti, ormai, hanno uno spazio, grande o piccolo che sia.
Foto e Social
Si parla in particolare di alcuni social media, su tutti Instagram, che hanno trasformato molti utenti (anche italiani) in fotografi provetti. Con la proliferazione degli smartphone la tendenza è quella a scattare foto durante tutto l’arco della giornata, in qualsiasi situazione ci si trovi: una serata conviviale, una breve vacanza.
E l’abbinamento foto / social è diventato sempre più stringente al punto che molti italiani hanno sviluppato una attitudine per la foto che non sapevano di avere. Ovviamente da qui a trasformare questa passione in un lavoro vero e proprio ne passa di acqua sotto ai ponti. Ecco perché è necessario prendere in considerazione la possibilità di seguire un percorso formativo per perfezionare l’arte della fotografia.

Investire i propri soldi in un momento storico nel quale le certezze continuano a vacillare e gli asset in grado di mettere al riparo da rischi sono sempre meno. È in questi casi che si va alla ricerca di prodotti in grado, quantomeno, se non di portare ad un guadagno, di limitare la perdita del proprio capitale.
Un esempio concreto arriva dalle materie prime: la scelta di investire in materie prime è, da sempre, valutata dagli esperti come una delle migliori e più sicure per mettere il proprio capitale al riparo da improvvisi crolli.
Ovviamente dipende dalla tipologia di materia prima, dato che alcune sono vere e proprie riserve di valore, altre decisamente più un salto nel buio. Vediamo nel concreto quali sono le materie prime sulle quali puntare e in che modo andare ad investire su queste.
Oro ma anche argento
Su tutte, sua maestà l’oro. È ovviamente il metallo più ambito non soltanto per quello che rappresenta, ma anche per la sua peculiarità di essere, come si accennava, riserva di valore. Il che lo rende meta sicura soprattutto nei periodi di maggiore incertezza sui mercati ed il bene tende ad aumentare il proprio valore proprio nelle crisi globali. Tutte ragioni per le quali l’oro rappresenta da secoli un investimento sicuro al riparo da improvvisi crolli o perdite di valore.
Dietro al prezioso metallo giallo si sta facendo strada da qualche anno l’argento: un investimento molto popolare anche se si parla di un metallo che è molto più volatile dell’oro. Analizzando la quotazione argento nei vari momenti storici ci si renderà comunque conto che è un bene molto più accessibile, adatto per qualsiasi budget. Anche l’argento può essere utilizzato quale argine per inflazione, deflazione o svalutazione.
Altri metalli preziosi
Se oro ed argento sono i metalli più noti oltre che quelli maggiormente richiesti sul mercato, ce ne sono anche altri che stanno prendendo velocemente piede. L’ultima novità sono le materie prime alimentari: sta crescendo ad esempio la moda di puntare su grano e caffè a livello finanziario.
Si parla quindi di puntare sull’andamento di queste materie sui mercati, non certo di acquistarle fisicamente e metterle da parte in qualche luogo sicuro come si fa con i gioielli. In termini finanziari si parla di commodities agricole, quindi puntare su queste materie prime come se si trattasse di azioni in Borsa. Una novità per certi versi stravolgente rispetto al passato, quando i prodotti finanziari sui quali si poteva investire erano ben delineati e circoscritti.

"No ma mi sa che mandiamo le stelle di ieri, tanto la sartiglietta mi ha già preso alle palle". Pensava di essere fuori onda il giornalista dell'emittente locale "Nova tv" di Oristano. Invece queste parole sono arrivati a tutti i telespettatori collegati per seguire i mini cavalieri in diretta. Parole che non sono sfuggite all'autore di questo video che lo ha subito pubblicato sui social network e diffuso sui gruppi facebook "ORISTANO, la città CHE VORREI..." e "Oristano senza ipocrisie".
Inevitabili le polemiche degli utenti: "Penso a tutti quei genitori che hanno sacrificato ore, soldi e chissà cosa per preparare questo magnifico giorno e poi.. Mi immagino i nonni davanti alla tv. Che rabbia" scrive un utente su facebook.
Una vera figuraccia per Giorgio Mastino, e qualcuno chiede l'intervento di Striscia la notizia per "attappirarlo".
Ecco il video dell'incredibile "fuori onda"
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Incredibile incidente questa mattina attorno alle 8.30 sull'Asse Mediano a Cagliari nei pressi dello svincolo per Via dei Valenzani. Una coppia a bordo di un Bmw e la pattuglia dell'Infortunistica della Polizia municipale si sono fermati per soccorrere una donna che si era ribaltata con la sua Ford Fiesta. Le auto dei vigili e il Bmw sono rimasti in sosta per aiutare la ferita, ma proprio in quel momento è arrivata una Fiat 500 condotta da una giovane che ha toccato prima il bmw, sfiorando il conducente, e poi ha tamponato il veicolo ribaltato che ha urtato l'agente della municipale.

Sul posto sono arrivati la Polizia stradale e il personale del 118. Il vigile è stato soccorso e trasportato con codice giallo nell'ospedale Brotzu, ferite lievemente anche le conducenti della 500 e della Fiesta.


(Foto Redazione Sarda News)
"!ATTENZIONE! : IL VIRUS EBOLA E' ARRIVATO A CAGLIARI. Riscontrata eri in ospedale ad un senegalese. Hanno attivato il protocollo di sicurezza per info cliccare su questo link...."
Ecco il messaggio più diffuso del momento su Whatsapp e Facebook. Un testo virale di immediato impatto che porta a cliccare ad un link contente le "info". Ma invece è l'ennesima burlata cagliaritana, cliccando sul link (che evitiamo di pubblicare), appare la foto di un genitale maschile, non sappiamo se di un senegalese, ma di certo ben in forma.

Aggiornamento: Il Link ha suscitato un inutile clamore in quanto condiviso sui social senza nemmeno leggere il testo dell'articolo. C'è chi condivide la news insultando gli extracommunitari, chi insulta i politici o chi ancora vorrebbe uccidere tutti per "Salvarsi". Inutile ribadire, come ben specificato da subito, che si tratta di una burla diffusa in maniera virale (ovvero come una sorta di catena di Sant'Antonio) su Whatsapp. Quindi tranquilli, non c'è nessun malato di ebola a Cagliari, e non si tratta di un messaggio con Virus informatico. Sarebbe buona norma leggere tutto l'articolo prima di scrivere qualsiasi commento.

Svelato il mistero, a pochi metri dalla 554 arriva un nuovo China City.
Al posto del bricosarda fallito qualche anno fa, arriva un colosso del commercio al dettaglio Cinese.
L'immobile e il terreno antistante di 1.150 mq è stato venduto all'asta nel 2016 dal tribunale ordinario di Cagliari.
In questi giorni è stato completamente rimesso a nuovo per permettere l'apertura di nuovo centro commerciale Cinese.
China City è presente anche a Cagliari in Viale Elmas con vendita al dettaglio di abbigliamento, giocattoli, calzature, casalinghi e oggettistica varia.

Non vi è ombra di dubbio che le Awp, queste famigerate macchinette installate anche nei migliori casino online, alla fine facciano proprio da “agnello sacrificale” per il proseguire del mondo del gioco d'azzardo, affinchè lo stesso gioco diventi più equilibrato e sostenibile. Quindi, i gestori nei giorni a venire saranno chiamati a decidere della loro “vita o della loro morte” per ottemperare alle disposizioni di legge alla quale chi opera nel gioco lecito non si può, ovviamente, sottrarre.
Entro il 31 dicembre 2017 ogni rete telematica dovrà ridurre del 15% il numero dei nulla osta attivi, percentuale riferibile alla data del 31 dicembre 2016 in cui è scattata la “fotografia” del parco macchinette in capo ad ogni gestore. Poi si arriverà all'altra riduzione del 19,9% entro il 30 aprile 2018. Più “agnelli sacrificali” di così! E sperando, naturalmente, che tutto questo sacrificio porti all'obbiettivo che il Governo si è prefissato di rendere il gioco un settore più agevole e sostenibile e, sopratutto, un gioco lecito più accettabile sui vari territori.
Ma, in pratica, tutto questo cosa comporterà? La trasformazione dell'offerta del prodotto gioco porterà ad un mercato chiuso in determinati numeri, dove non esisterà la possibilità di crescere: il circuito delle Awp sarà, quindi, circoscritto all'interno delle reti telematiche che il mercato “vorrebbe premiare”, ma che in realtà con l'accordo sulla riforma sta penalizzando con i limiti concessi. Cosa si vuole in realtà dal gioco lecito? Si vuole un mercato protetto? Ma non certamente con questi interventi: con le nuove norme, assai probabilmente, si otterrà solo un “mercato vincolato” che limiterà unicamente la concorrenza per ragioni di tutela di interessi pubblici.
Sembra quasi inevitabile che le associazioni di categoria, che da anni “curano” i propri assistiti -operatori di gioco- si impegneranno con tutte le forze per garantire ai propri iscritti il diritto di potersi collocare all'interno di reti telematiche il cui modello di sviluppo contempli e tuteli il ruolo industriale del gestore. E questo tipo di obbiettivo mette il gestore nella possibilità di abbandonare quei circuiti che mirano solo ad espropriare gli asset dei proprietari di Awp: che potrebbe avvenire a mezzo dell'addebito della riduzione solo “ai parchi macchinette” di loro pertinenza, oppure penalizzando gli sviluppi aziendali che sono stati raggiunti nel corso dell'anno.
Saranno battaglie dure quelle che si presenteranno nei prossimi mesi per gli addetti ai lavori: in modo particolare per i gestori il cui ruolo risulta apparentemente rafforzato dall'accordo, ma che in realtà comprenderà responsabilità pesanti, difficili da gestire per il proprio futuro e per quello di quei punti che dovranno forzatamente essere “soppressi” per adempiere ai dictat del recente documento del Governo. Chi pensava che il “gioco” avesse un autuno sereno sbaglia di grosso, si presenta, invece, un “vecchio autunno caldo” come quello di tantissimi anni fa: il che non lascia presupporre assolutamente nulla di buono.
Ma quello che si spera è che tutta la “rivoluzione” e la “riforma” che è stata messa in atto di comune accordo tra Stato, Regioni ed Enti Locali non porti ancora più confusione nel gioco pubblico, più insoddisfazione e più incertezza, poiché di questi “sentimenti” il mondo del gioco pubblico “ha già fatto il pieno” negli scorsi due anni: e nella speranza che non si debba ancora una volta ricorrere ai vari Trar per venire a capo di altre questioni che si potranno creare a seguito del riordino.

E meno male che l'accordo sul riordino del gioco e sui casino online migliori è finalmente intervenuto, seppur tra mille peripezie, perché ciò -senza ombra di dubbio- porterà a monitoraggi e controlli ancor più severi da parte delle Autorità di Polizia! Proprio da una parte di questa, la Guardia di Finanza, in questi giorni sono stati pubblicati “i risultati” dei mille interventi effettuati sulle attività di gioco nel periodo estivo: la percentuale di irregolarità è altissima, il 28%. Questo non può far stare assolutamente tranquilli né i giocatori che il gioco cercano, né gli operatori leciti che, sino a quando avranno questa sorta di “concorrenza sleale”, non saranno mai sicuri della propria attività, e neppure lo Stato, considerato che queste “imprese irregolari” indubbiamente “schivano norme e tassazioni” per aumentare i propri illeciti guadagni.
Il dato importante e rilevante che è uscito da questi controlli, per quanto riguarda il fronte del gioco e delle scommesse, è che anche se gli interventi hanno toccato “piccoli pezzi di illegalità”, questi a prescindere dallo stroncare preventivamente “qualcosa magari di più importante”, a volte forniscono elementi utili per scoprire una sorta di “gioco criminale” molto più esteso ed impegnativo assai difficile da rintracciare e, sopratutto, da ricostruire. Non bisogna assolutamente dimenticare che questi controlli e queste violazioni che sono state riscontrate dalla Guardia di Finanza sono state eseguite per sostenere l'economia sana del nostro italico Paese, economia che spesso viene messa a rischio da queste “subdole forme di concorrenza sleale”, come detto poc'anzi.
I risultati, seppur frastagliati nel loro obbiettivo, possono però significare che le Autorità di Polizia e della Guardia di Finanza sono sulla strada giusta per la prevenzione della criminalità o della malavita che si insinuano -con una preferenza ormai consolidata- proprio nel mondo del gioco d'azzardo. Tutto questo, purtroppo, lo convoglia verso “quegli apprezzamenti negativi” che il gioco, poi, assume nei confronti della “normale opinione pubblica”, anche quella che magari frequenta l'ambiente del gioco, ma che naturalmente non vorrebbe che questo fosse “funestato” da questa presenza illecita.
Figuriamoci, poi, come si rapporta l'opinione pubblica “benpensante” con questi “fatti illeciti”: armano ancora di più la voglia di espulsione dai vari territori di qualsiasi attività ludica, assumendo così il “falso pretesto” che il gioco porta solo disgrazie e delinquenza. Ben vengano, di conseguenza, gli accessi della Guardia di Finanza, accessi ed interventi grandi o piccoli che siano, ma sempre “eliminatori” di una parte di illegalità che si continua a combattere strenuamente con il fine ben definito di estirparla dal territorio. É certamente un impegno difficile, ma serve come deterrente per non avere una presenza maggiore di irregolarità illecita o di criminalità organizzata all'interno del settore dei giochi, qualunque essi siano.
In ogni caso, per rendere “conto” dell'importanza degli interventi del corpo della Guardia di Finanza, si può dire che siano stati sequestrati 483 apparecchi e attrezzature per il divertimento illegali, segnalati 114 punti clandesini di scommesse, con la conseguente verbalizzazione di 368 persone, delle quali ben 62 denunciate all'Autorità giudiziaria: chi scrive non si rende conto se questo “risultato” sia grande o piccolo, ma tramutato in percentuale si può dire che il 28% di irregolarità del gioco non è certamente poco!

Un disegno-murales dello storico artista Cagliaritano “Foiso Fois”, a cui è stato titolato il maggiore Liceo Artistico isolano dove ha insegnato, è inciso direttamente nel muro, si trova a Sinnai nella vecchia scuola elementare di via Eleonora d’Arborea.
Attualmente il plesso ospita gli ambulatori dell’ASL.
In questo momento è transennato, i cornicioni e parte della struttura sono pericolanti ed il murales, in parte si sta rovinando.
Incredibilmente, sembra che nessuno si stia rendendo conto a Sinnai della gravità della situazione, una comunità determina la sua storia e la sua cultura se sa coltivare la sua specificità artistica, il murales/incisione nell’ambito della produzione artistica di Foiso Fois è unico nel suo genere.
Si tratta di un lavoro risalente al 1964, inno al lavoro nei campi e la sua convivenza “umanistica” con l’industrializzazione e l’urbanizzazione , il pezzo è titolato dallo stesso Fois “La Rinascita”, tre anni dopo sarebbe nato il Liceo Artistico e Musicale titolato a lui a Cagliari, non cancelliamo la Storia dell’Arte Isolana per non curanza, salviamo e preserviamo la memoria di un lavoro irripetibile del Maestro.

Fonte: CagliariArtMagazine

Tutti i parcheggi a ridosso della spiaggia di Solanas occupati selvaggiamente dalle Roulotte.
Una sosta non consentita che secondo quanto riportato dalla stampa locale e dai numerosi post sui social sta suscitando molto malumore fra i residenti.
"Una situazione che ci preoccupa - dice l'imprenditore turistico Lazzaro Asuni all'Unione Sarda - le roulotte pare che qui abbiano davvero trovato casa.
Parcheggiano nonostante non ci siano le condizioni di sicurezza e soprattutto igienico-sanitarie. Ho già informato il Comune di Sinnai. Ieri erano quaranta i mezzi in sosta.
L'altro giorno ne ho contato sessanta. Con tutte le conseguenze che ne possono derivare proprio perché il sito prescelto non è indicato per questo tipo di parcheggio".
Per oggi è atteso il sopralluogo dell'assessore Massimiliano Mallocci. Potrebbero arrivare anche i Vigili urbani per i provvedimenti del caso.

E se vi dicessimo che esiste un modo per guadagnare cospicue somme di denaro stando comodamente seduti davanti al pc, ci credereste? Da diversi anni ormai in Italia si è diffuso un innovativo mercato finanziario. Questo lavora a stretto contatto con internet e permette di guadagnare con operazioni di vario tipo, come l’acquisto e la vendita di valute. Stiamo parlando del trading online, grazie al quale, chi possiede un conto in banca o chi decide di investire in borsa, può effettuare la compravendita di strumenti finanziari comodamente da casa, tramite il pc o il proprio smartphone.
Come investire nel trading online?
Sul web esistono una infinità di strumenti per poter operare in questo settore. Per i meno esperti, oltre a cercare una guida al trading online, è necessario scegliere un broker con depositi minimi molto bassi per aprire un account di trading. Chi ha meno esperienza nel mondo finanziario, però, ha bisogno di informarsi sull’andamento dei mercati e su cosa li condiziona prima di cominciare ad investire nel mondo del trading online. Inoltre, è importante esaminare attentamente le commissioni e spread. Purtroppo investire on line non è gratis e i broker per garantire il loro servizio fanno pagare una serie di tasse. Queste spese sono in genere in base alle transazioni delle posizioni fatto. Ovviamente si tratta di commissioni che sono nell’ordine dei centesimi, quindi niente di cui preoccuparsi.
Grande parte dei broker di azioni, CFD, Forex, Binarie offrono un conto normale e un conto VIP. A seconda del quantitativo di denaro che si ha intenzione di investire, potrebbe essere a volte più vantaggioso investire grandi somme di denaro, in quanto le commissioni potrebbero diminuire all’aumento dei volumi scambiati.
Le opzioni binarie
Uno degli strumenti di maggior successo del trading online sono le opzioni binarie. Forse perchè consentono anche ai meno esperti di tentare la fortuna e guadagnare grazie al trading online. Le opzioni binarie sono caratterizzate da un rendimento fisso, ovvero ogni piattaforma offre le proprie percentuali di guadagno fisse conosciute dai trader prima di investire nell’operazione. Si tratta, dunque, di un investimento sulle oscillazioni di prezzo di un determinato asset che può essere una materia prima, chiamata anche commodities. Si può scegliere tra diverse come cotone, cacao, zucchero, ma anche oro, argento e petrolio.
Un’azione di una società quotata nel mercato borsistico. Ne sono un esempio i titoli azionari di Adidas, Google, Apple, Danone etc. Un indice di borsa importante, ad esempio il Nasdaq, il DAX o il FTSE MIB. Oppure, infine, una coppia di valute del mercato forex come Yen/Dollaro, Sterlina/Dollaro, Euro/Dollaro.
Confrontarsi con il trading
Oltre allo studio del mercato che caratterizza il trading, e la scelta del broker, è importante curare l’aspetto caratteriale che può rivelarsi un ottimo alleato per ottenere un profitto elevato. Innanzitutto è fondamentale mantenere la calma e saper gestire il rischio. Per prima cosa non bisogna essere compromessi emotivamente. Bisogna, invece, essere e agire sempre in modo razionale. Quindi è meglio evitare di farsi prendere la mano in caso di guadagni inaspettati, come è bene non farsi prendere dallo sconforto in caso di perdita. In questo caso, può essere di grande aiuto annotare quando si sbaglia o si impara qualcosa di nuovo all’interno del cosiddetto diario di trading.

Una delle foto più spettacolare del temporale a Cagliari
Fulmini che fanno paura...
Un cielo minaccioso a Cagliari.
Photo: @_andreamascia_

La quarta rivoluzione industriale corre veloce spinta da una corrente digitale in continua evoluzione. In questo scenario, nonostante le difficoltà economiche ed i dati poco confortanti sull’occupazione, le imprese italiane, soprattutto le Piccole e Medie Imprese, ed in particolar modo quelle della Sardegna, devono avere il coraggio di andare oltre ed investire a favore della digitalizzazione.
I voucher per la digitalizzazione delle PMI
Per gli esperti ai lavori, infatti, solo facendo questo grande passo verso la digitalizzazione le imprese italiane saranno in grado di competere con quelle dell’Europa e del Mondo. Le nuove tecnologie, infatti, sono in grado di ottimizzare i tempi ed i costi delle aziende, creando nuove figure professionali e nuove possibilità di guadagno. Per fare ciò sono in arrivo i voucher per la digitalizzazione delle PMI che faranno il loro debutto entro la fine dell’anno. Questi voucher, approvati con il Decreto Destinazione Italia, potranno essere utilizzati dalle micro, piccole e medie imprese che potranno utilizzare i 10 mila euro per l’acquisto di software, hardware e PC. Ci sono, infatti, strumenti che le nostre aziende hanno da sempre utilizzato, ma che si sono evoluti nel tempo. Un esempio? Il fax, diventato ormai digitale e disponibile sui vari dispositivi tecnologici. Per le aziende sarde è un addio, quindi, al caro vecchio fax inteso come supporto fisico da tenere in ufficio. Con il fax online è possibile inviare qualsiasi tipo di documento stando seduti comodamente al pc, usufruendo di un risparmio in termini di consumo elettrico, di acquisto del supporto fisico e della linea telefonica dedicata.
Come funzionano i voucher digitalizzazione PMI
I fondi a disposizione delle piccole e medie imprese per iniziare il processo di digitalizzazione è in totale di 100 milioni di euro. L’obiettivo del Ministero dello Sviluppo Economico è di incentivare le aziende a investire nella loro digitalizzazione. Questo perchè, come detto, per restare competitive in un mercato sempre più globale è necessario avere almeno un sito internet e aprire un e–commerce. Senza i software e l’hardware adatto, riuscire a vincere questa sfida è quasi impossibile. I voucher per la digitalizzazione sono rivolte alle micro, piccole e medie imprese di otto Regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Non è escluso, però, che nei prossimi mesi lo strumento venga reso disponibile per le Piccole e Medie Imprese di tutto il Bel Paese. Oltre al requisito territoriale, ci saranno altre regole da rispettare. I voucher digitalizzazione PMI, infatti, non sono rivolti a tutte le aziende. Sono infatti escluse quelle che operano nell’agricoltura, nella pesca e nell’acquacoltura. Inoltre non devono essere sottoposte a procedura fallimentare.
Con i voucher si potrà acquistare hardware, software o consulenze per avviare il processo di digitalizzazione della PMI o per la modernizzazione dell’impianto di produzione. Inoltre, si potranno acquistare computer per facilitare il telelavoro dei propri dipendenti, oltre che per realizzare degli e–commerce. Sono ammesse anche le spese per le infrastrutture tecniche per la banda larga e ultralarga. I voucher, infine, finanziano anche i corsi di formazione dei dipendenti delle Piccole e Medie Imprese.

Utonti, lettori, naviganti, chiamateli come volete! Ma è sempre maggiore il popolo dei social che continua a scrivere senza nemmeno leggere. Come il caso della fake news sotto riportata, dove si diceva chiaramente la natura della bufala (che neanche un bambino della scuola materna prenderebbe per vera) ma loro commentano, al grido di Bufala Bufala! come se già se l'articolo non fosse stato scritto appositamente per riportare la diffusione della foto sui social in maniera virale.
Cari Utonti, fin quando ci sarete voi, che si basano solo sul titolo di ogni link, le fake news continueranno a girare alimentando inevitabilmente il vostro grado di ignoranza.
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Sardegna, Canadair prende un sub per sbaglio. Sopravvissuto e ”miracolato” ci racconta la sua esperienza ai limiti dell’incredibilie.
La foto è stata rilanciata dalla pagina Platamona (PlataGREEN) ma si tratta di una Bufala rilanciata nei giorni scorsi da alcuni siti acchiappaclick
Come indicato sul sito Bufale.net si tratta di un goffo Photoshop di una sagoma di un sub inserita nella foto di un Canadair.

Sulla 125 Var per chi è diretto verso Villasimius / Costa Rei è finalmente disponibile una stazione di servizio all'altezza dello svincolo per Solanas.
La stazione di servizio si chiama "IL DELANO".
Attualmente il prezzo dei carburanti è di 1.359 per il Diesel e 1.499 per la Benzina
Oltre ai carburanti è disponibile un nuovo Bar Caffetteria.
Un punto di ristoro che mancava in questa parte della 125.

Finalmente Riapre la 554. Finiti slalom tra stradine di campagna e scorciatoie in mezzo alle vie di Flumini. Era stata chiusa all'inizio dell'anno per la frana al terzo chilometro, l'Anas ha nuovamente realizzato una bretella per consentire comunque la riapertura della superstrada e raggiungere le località turistiche della sardegna Sud Orientale in poco tempo. In questo video vi mostriamo la bretella che riduce la carreggiata a due corsie solo per un breve tratto (circa 400metri).
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Video estratto dalla pagine youtube di Radio Fusion
Tour de France, fin dove può arrivare Aru?

Non era nei suoi programmi iniziali, ma alla fine Fabio Aru parteciperà al Tour de France. E lo farà con ambizioni importanti, come forse lui stesso non poteva sperare fino a un mese fa. Gli addetti ai lavori (in particolare Giuseppe Martinelli) sono fortemente convinti che quest’anno la Grand Boucle è più adatta alle caratteristiche del sardo rispetto al Giro d’Italia. Ciò che non avrebbe permesso il cuore è stato realizzato da un infortunio, che per ironia della sorte potrebbe proiettare il classe ’90 verso un risultato di valore.
Le carte in regola ci sono tutte, per il buon Fabio. L’inizio stagione travagliato è ormai alle spalle, come ha mostrato la recente vittoria del campionato italiano e soprattutto in vista del Tour la grande prestazione al Criterium du Dauphiné. Il quinto posto in classifica generale non rispecchia quanto mostrato sulla strada, in una corsa sempre all’attacco. Anche in appoggio a Jakob Fugslang, suo co-capitano in entrambe le corse francesi. In salita ha mostrato di averne più di Valverde e forse anche di Froome, a cronometro ha imparato a difendersi bene. E quest’anno i chilometri contro il tempo circa 36, tra il prologo di Dusseldorf e la frazione di Marsiglia. Non abbastanza da creare distacchi irrecuperabili in salita.
Dalla parte di Aru allora ci può essere il percorso del Tour de France. Con una piccola considerazione: la sua preparazione, decisamente differente rispetto a quella degli altri, potrebbe portarlo a raggiungere prima una condizione migliore, per poi rischiare di soffrire maggiormente nel finale. È una conseguenza inevitabile del suo programma, preparato per avere il primo picco di forma a maggio. L’inizio della corsa potrebbe vedere il portacolori dell’Astana correre sulla difensiva il prologo iniziale, non adatto alle sue caratteristiche. Già la quinta frazione, con arrivo su La Planche des Belles Filles, può stuzzicare la sua fantasia. Nella circostanza corridori con la sparata in salita (Martin, Valverde) si faranno trovare pronti, ma se dovesse esserci corsa dura Aru potrebbe sperare di avere una prima grande chance.
La tappa da segnare con il cerchietto rosso potrebbe però essere la nona, con i 181 km verso Chambèry che comprendono tre GPM Hors Categorie. L’ultimo, il Mont du Chat, è lungo 8,7 km e presenta una pendenza media del 10%. Si scollina a 26 km dall’arrivo, ma solo gli ultimi 13 sono pianeggianti. Il terreno è perfetto per le qualità di Aru, ottimo scalatore e buon discesista, con capacità di spingere in pianura. Se i big dovessero guardarsi un attimo di troppo, il sardo potrebbe sperare nel colpaccio. E perché no, anche nella maglia gialla.

Negli ultimi dieci anni, per cinque volte il leader della generale nella nona frazione è poi salito sul gradino più alto del podio parigino. Si sogna troppo? Forse, ma anche le settimane successive presentano salite adatte alle caratteristiche di Aru. Con la speranza che questa volta la sfortuna non si metta di mezzo. I favoriti Froome, Porte e Quintana sono avvisati, quest’anno per la maglia gialla c’è anche Aru. Non per niente anche i bookmakers lo hanno inserito tra i big, pagandolo come Valverde e appena più di Contador. Sarà la consacrazione definitiva? Chissà. Intanto, Parigi val bene una scommessa.

di Giulio Lobina
I nostri figli non attraversano il Mar Mediterraneo in gommone con l'odore della nafta addosso, scalzi, con lo stomaco pieno d'acqua salata e la paura del buio.
I nostri figli non abbandonano una terra per non farci mai più ritorno. Non vanno via per non tornare mai più. Non si affidano ai trafficanti di uomini. Non vengono violentati, nè uccisi per il traffico degli organi, nè vengono offerti in pasto a chi sfrutta la prostituzione e il lavoro minorile.
I nostri figli non rimangono sul fondo del mare con i polmoni pieni d'acqua e morte.
Grazie a Dio noi siamo nati nel continente giusto. Quello che ha il "diritto" di decidere chi merita di sopravvivere e chi invece può anche morire perché è solo un migrante economico.
Noi siamo quelli che: "cazzi loro che sono africani". Abbiamo perso il senso dell'educazione alla Pace, abbiamo dimenticato la Convenzione di Ginevra e non abbiamo capito nulla dei Diritti Umani.
Noi siamo quelli che possono permettersi di insultare i migranti sui social perché tanto "loro" non ci rispondono e nonostante da noi sia garantita l'istruzione elementare e universitaria anche ai meno abbienti, l'assistenza sociale e le cure mediche agli indigenti, le pensioni di invalidità civile, di reversibilità, e il reddito di inclusione sociale...siamo ancora convinti che, siccome siamo italiani, e paghiamo le tasse, abbiamo o dobbiamo avere privilegi.
Siamo quelli che si lamentano per 4 miliardi di euro spesi per l'accoglienza dei migranti ma se ne fregano totalmente dei 270 miliardi di euro d'evasione fiscale.
Eravamo un popolo di inventori e navigatori...e ora stiamo diventando un popolo di creduloni e ignoranti che parlano e scrivono solo per sentito dire e che, senza i correttori automatici, non siamo in grado di scrivere una frase grammaticalmente corretta.
Però le nostre fonti sono sempre attendibili: "L'ho letto su Facebook".
I nostri figli hanno la possibilità di essere diversi da noi. Devono avere la possibilità di studiare. Studiare per avere coscienza della Verità e non della menzogna. Devono saper distinguere il senso dall'apparenza.
E che vogliano essere al servizio della Giustizia sociale, del lavoro fonte di dignità e della vita nostra e di chi al buio naviga verso la salvezza e la felicità con i polmoni ancora pieni d'aria.
Dall'altra parte del muro c'è il cielo. Ora è bianco, nel mio cortile, per scriverci pensieri d'Amore e libertà.

Slot e casinò: cresce la voglia di giocare on line anche in Sardegna
L’argomento del casinò on line, negli ultimi tempi continua ad avere sempre più consensi. Anche in Sardegna cresce di giorno in giorno il numero di utenti che decidono di tentare la fortuna affidandosi ai vari casinò on line. Il sud Italia infatti (Sicilia e Sardegna) è il posto dove si gioca di più. Pare che i sardi preferiscano giocare dal proprio dispositivo mobile o pc, invece che recarsi fisicamente nei locali con slot machine, anche perchè si può giocare ovunque anche comodamente in spiaggia con uno smartphone! Come rinunciare alla bellezza della Sardegna dopo che è stato dichiarato proprio oggi il mare più bello Nella classifica di Legambiente e Touring Club.
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