
Una notizia che arriva nel cuore della notte. Una brutta malattia ha portato via poche ore fa Roberto Concina, da tutti conosciuto come Robert Miles. Aveva 47 anni.
A dare la notizia il sito djmagitalia
Dj e produttore di assoluto livello, Miles aveva raggiunto il successo mondiale con “Children”, un capolavoro senza tempo, nel cuore di tutti noi. L’album “Dreamland” aveva contribuito a definire un nuovo suono definito “progressive”, aggiudicandosi diversi dischi di platino e d’oro in tutto il mondo. Da solo “Children” ha superato i 5 milioni di copie.
Da molti anni abitava a Ibiza dove si stava dedicando con passione alla sua più grande passione, la musica, in tutte le sue forme, dalla produzione alla radio.
La testimonianza di un amico e caro collega, Joe T Vannelli: “La tragica notizia della scomparsa di un grande talento e artista del nostro tempo, mi rende incredulo e sconvolto. Con lui se ne va anche una parte della mia vita di produttore artista. Mi mancheranno i litigi, le risse, le critiche, i giudizi ma sopratutto il tuo talento nel trovare suoni e melodie impareggiabili”.

Tamponamento a catena, al semaforo di Settimo San Pietro in Via San Salvatore questo pomeriggio poco prima delle 17.00.
A restare coinvolte nel sinistro un Alfa Mito, una Porsche e un furgone.
Secondo una prima ricostruzione pare che il Furgone sia andato contro il Porsche che a sua volta si è scontrato con l'Alfa Mito.
L’impatto è stato piuttosto violento, tanto che nel Porsche in cui viaggiavano due ragazze si sono aperti gli airbag.
Le due giovani sono rimaste ferite in maniera lieve, illese le altre persone coinvolte nell'incidente.


Dopo la foto delle donnine di Oliena, oggi ci trasferiamo a Solanas dove in occasione del 100 giro d'Italia, in tanti hanno atteso l'arrivo della carovana.
Nella foto siamo nei pressi del Bar sulla litoranea per Villasimius dove ad un palo è stata posizionata una bicicletta rosa con un simpatico particolare.
Al posto della borraccia una bottiglia di Birra Ichnusa.

I primi mandorli in fiore a Sinnai si sono visti già da Febbraio, ma è ora che mostrano tutto il loro fascino.
In questa foto, scattata dalla nostra lettrice Valentina, un tripudio di colori ravvivano i colori delle campagne di Sinnai in Zona Pineta.
Se vuoi inviarci le tue foto scrivi a

Il tema principale di questo romanzo è il processo di maturazione sentimentale politica e religiosa di Federico, un giovane studente universitario di giurisprudenza, che rispecchia pienamente le contraddizioni e le problematiche di un’epoca di transizione dal boom economico dei primi anni sessanta a un mondo nuovo che metteva in contestazione, col sessantotto, idee, valori e comportamenti del passato.
L’arco narrativo è compreso infatti dalla guerra del Vietnam nel 1963 con tutte le sue atrocità, all’ascesa prima e alla fine drammatica, poi, di Salvador Allende nel Cile a opera di Pinochet nel 1973: periodo storico ridondante di dibattiti, discussioni, assemblee politico culturali anche accesi che sono forieri di nuovi modi di pensare di agire e di fare a tutti i livelli nei paesi di cultura occidentale, a cui si sente estraneo, all’inizio, il nostro protagonista, che, pur provando disagio per questo rimescolio di valori, si dedica invece a tutt’altro mondo, quello del calcio. La sua principale, se non unica lettura, infatti, è quella del Corriere dello sport per seguire con maniacale passione le vicende della sua squadra del cuore. Tale disagio però, lo rende insoddisfatto della sua vita, spingendolo a cercare un filo conduttore che gli permetta di realizzarsi compiutamente nella ricerca del sé. Si rivela provvidenziale, così, la proposta della zia Marietta, impiegata del Provveditorato agli studi, di accettare la nomina di insegnante di lettere in una scuola media di uno sperduto paesino della Sardegna, dove i presidi erano costretti a chiamare in cattedra come supplenti annuali gli studenti universitari per carenza di docenti laureati, giacché in quegli anni era stata approvata la riforma della scuola dell’obbligo, limitata prima solo alle elementari.
Fare il professore gli consente, con le sue 67.000 lire al mese, di acquistare una certa autonomia economica e soprattutto di iniziare il percorso di emancipazione dalla sua famiglia di estrazione borghese nella quale gli era difficile comunicare o instaurare un autentico dialogo. Dietro la cattedra, invece, diventa un punto di riferimento di sguardi e sorrisi di mille ragazzini che lo apprezzano per la passione istintiva che mette nell’insegnare parte delle sue reminiscenze liceali. Come punture di spillo bucano la sua coscienza, cominciando a scalfire la corazza della sua indifferenza al sociale e lo porteranno a iniziare quel percorso di formazione e di crescita che costituirà il primo passo verso il mondo degli altri.
A fine novembre dello stesso anno 1963 avviene un provvidenziale incontro con Luisella, una matricola che si azzarda a entrare negli androni della facoltà di giurisprudenza nonostante fosse periodo di caccia ai nuovi iscritti che erano costretti a subire scherzi anche pesanti da parte degli studenti più anziani. Federico coglie al volo l’occasione per avvicinarla, forte dei suoi quattro bollini, ergendosi a nume tutelare del suo status matricularis, uscendo insieme a lei dall’università e sottraendola perciò al rischio di essere presa di mira dai suoi colleghi. A lui, in realtà, la ragazza piace e nasce improvvisa l’idea di farla diventare la sua ragazza, anche perché in passato non ne aveva avuta nessuna, legato com’era all’ideale del grande amore tipo dolce stil novo. Non era certo quella la donna bellissima e angelicata che li occhi no l’ ardiscon di guardare; però, come esperienza temporanea, lei poteva bastare.
Federico riesce nel suo intento di avere una ragazza, ma il rapporto tra i due non è sempre facile, anzi è particolarmente difficile, non solo perché lei spesso riesce a prendere il sopravvento soprattutto nelle discussioni politiche, in quanto capace di buone letture e di costante informazione, ma anche perché proveniente da un ambiente sociale vicino a quello operaio, molto diverso dal suo. Discussioni che si infittiscono, dati gli avvenimenti storici di quegli anni, sessantotto compreso, acuendo sempre più spesso la sua irritazione e la sua rabbia per non avere argomentazioni sufficienti a tenerle testa a causa della sua pertinace scarsità di letture e visioni adeguate ai tempi.
Arriva per tutti e due la laurea, la loro relazione continua, ma non si evolve verso qualcosa di più solido, rimanendo precaria e con tutte le sue contraddizioni impregiudicate, finché una sera, in mezzo ai mandorli fioriti, finiscono per lasciarsi. Il contraccolpo per Federico è una grande malinconia aggravata da un profondo senso di solitudine, anche perché, grazie a Luisella, ha finalmente iniziato a leggere libri su libri e giornali su giornali, dismettendo così, dopo tanto, il burattino di legno e diventando carne e sangue. Cadono, con questa metamorfosi, i tanti pregiudizi che l’avevano condizionato negativamente in campo politico sociale e perfino religioso. In seguito ai dialoghi serrati con don Marino, capisce perfino, con sua grande meraviglia, il vero significato della parola compagno, dal tardo latino cum panis (chi mangia il pane con un altro), evocante invece, per lui, immagini di carri armati e di Gulag.
Poi viene una notte di stelle e di calura e in un night inaspettatamente rivede, dopo tanto, la sua ex ragazza ballare con un altro: subbuglio della mente e del cuore. Riesce a fuggire senza farsi vedere da lei e sul ciglio di un promontorio spenzolato sul mare, in perfetta solitudine, capisce con cruda lucidità di averlo avuto vicino a se per tanti anni, senza rendersene conto, quel grande amore tanto agognato, ma in modo assolutamente sterile idealizzato.
Il romanzo si può dividere in due sequenze: nella prima Federico si presenta come una monade isolata dal resto del mondo e i suoi primi timidi tentativi di spezzare questo isolamento denotano per intero tutta la sua fragilità emotiva e concettuale; nella seconda sequenza arriva a buon fine quel processo di formazione di cui si è già parlato, pur attraverso un tunnel di fasi alterne e spesso non coerenti che ha pagato con angoscia e depressione.
Attorno al protagonista ruotano altri personaggi che sono secondari, ma funzionali alla tematica scelta dall’autore, in primis i ragazzini della scuola media di Pariano, Luisella, che assume un fondamentale ruolo maieutico, don Marino e i vari amici che appaiono però come sfocati e privi di vera consistenza.
La storia si svolge in una cornice che sotto traccia rivela una Sardegna onirica, ma non per questo meno vera, che cela sotto nomi di fantasia paesaggi di Cagliari, Carbonia, Ilbono e della mitica Arbatax dalle rocce rosse. La fisicità di questi spazi viene descritta in modo intenso e per certi aspetti lirico che, però non appare fine a se stesso, ma congeniale a stati d’animo e sentimenti del protagonista del romanzo.
Lo stile non è mai banale rivelando buona padronanza della lingua, varietà di registri e originali caratterizzazioni espressive.
In conclusione, gli avvenimenti e la tematica del romanzo, pur con le dovute e immancabili differenze temporali e storiche e quindi comportamentali, riflettono bene i travagli, le sofferenze, le emozioni dei giovani di ogni tempo nella ricerca del sé.
Un assaggio del libro:
"....La littorina entrò in stazione fermandosi bruscamente. Federico scese fischiettando: non vedeva l’ora di conoscere la risposta del preside. La prospettiva di stare dietro una cattedra gli suscitava grande fiducia nel futuro. Si sarebbe potuto comprare presto la Seicento, naturalmente di seconda mano, ottimo biglietto da visita con le ragazze. Sotto casa, comprò Il Gazzettino poi s’avventò per le scale del palazzo più alto di via dei Mille, una via angusta, buia, tutta di case antiche che si rovesciavano addosso esili balconi in ferro e panni stesi. La sua stanza si trovava proprio al centro di quel quartiere medioevale che guardava dall’alto Civitanuova. Solo il sole di mezzogiorno riusciva a penetrare in quel groviglio scuro di vicoli disegnando nappe gialline e solo grazie a esso cardelli e canarini si rinfrancavano e perfino i gerani rinvigorivano nei davanzali. Andò dritto in camera sua e disfece la valigia appoggiando le cose alla rinfusa sul letto d’ottone, gonfio per il doppio materasso e sul tavolino, come sempre coperto da una spessa tovaglia scura. Fece il numero della zia; nessuno rispose. Contrariato, spalancò la finestra lasciando planare la vista su un mare di tetti, sui terrazzini e le ringhiere, sugli abbaini accovacciati, sui gatti, e giù giù fino alla scia delle navi e al cielo striato sopra i monti lilla. Poi acchiappò il giornale. Un titolo a nove colonne urlava in prima pagina: Iniziato il blocco contro Cuba dopo un drammatico monito a Mosca. Sotto c’era una eloquente immagine del presidente Kennedy che parlava corrucciato alla Nazione....."
Note sull'autore:
Claudio Demurtas nasce nel 1942 a Mores in provincia di Sassari. I primi anni del dopoguerra li trascorre tra Ilbono presso i nonni paterni, Palermo dove vivono i nonni materni e Carbonia dove il padre si trasferisce per lavoro. Viene quindi a contatto con persone, lingua, ambienti diversi e talvolta incapaci di comunicare tra loro. Queste culture così lontane e portatrici di diversi valori sono fondamentali nella sua formazione e nella sua attività di scrittore. Infatti, la mancanza di un’identità legata a un territorio storicamente definito suscita in lui un’angoscia esistenziale che è la molla principale per la scrittura e nello stesso tempo gli permette di superare i limiti imposti dall’ambiente mettendo ali all’immaginario.
Trasferitosi a Cagliari, consegue la maturità classica e si iscrive alla facoltà di giurisprudenza più per tradizione di famiglia che per vera attitudine agli studi giuridici. Dopo la laurea, conseguita nel 1967, accetta l’incarico di assistente volontario del professore di Istituzioni di Diritto Romano che ha apprezzato la sua tesi, ma poi passa all’insegnamento nella scuola media, attirato com'è dalle problematiche giovanili che ha già avuto modo di conoscere durante gli studi universitari. Insegna quindi Diritto ed Economia Politica per più di 40 anni senza rimpianti e ripensamenti, avendo sempre come modello la scuola di Barbiana di don Milani. Inizia giovanissimo a scrivere poesie e testi per canzoni, e si avvicina al romanzo quasi per caso.
Quattro i romanzi che ha scritto: Chiaro di Venere, Via dei Misteri Gloriosi, pubblicato da Todariana di Milano e che ha vinto il premio letterario Città di Atella nel 1989 con un giuria presieduta da Domenico Rea (poi completamente rielaborato e diventato L’altra metà del cielo), La mariposa, pubblicato da Cocco di Cagliari, e Uno sconosciuto amore. Attualmente sta lavorando al quinto romanzo.

Altro che ragazze dell'est! Dopo le polemiche dei giorni scorsi sulla puntata della trasmissione di Rai Uno “Parliamone sabato” in cui tra sessismo e razzismo si parlava del perché le donne dell’est fossero le donne perfette da sposare, la nota pagina facebook "Laura Laccabadora" propone "I dieci motivi per scegliere una fidanzata sarda". Il simpatico post è virale, in poche ore migliaia di condivisioni. Abbiamo realizzato questa infografica per riassumerli tutti, inserendo anche l'11 simpatico motivo, aggiunto da un follower della pagina.

Assemini: Continuano a far bella mostra di sè da oltre tre mesi, al centro di una strada sterrata in via Su Launaxi in zona Matroxiu Su Moru (proseguimento via Piave) e hanno iniziato pericolosamente a sbriciolarsi considerando che i mezzi in transito ci passano sopra.
Le lastre di eternit abbandonate da oltre tre mesi, continuano a rimanere nello stesso punto dove qualcuno, in spregio alle norme di sicurezza e di tutela della salute, ha deciso di abbandonarle. A nulla sono valse le segnalazioni degli agricoltori locali ai vigili urbani e alla polizia barracellare.
Ora inizia il pericolosissimo stato di sbriciolamento dell’eternit, tra l’altro nelle vicinanze di aziende agricole, con il pericolo che i residui finiscano nelle nostre tavole.
Sdegnati gli agricoltori locali come Stefano che commenta sulla pagina social "ASsemini in Comune"
"Benissimo! Dopo oltre 3 mesi NESSUNO si è degnato di fare qualcosa. Non solo non hanno portato via quei residui inquinanti come da mia richiesta ai vigili urbani e alla polizia barracellare e come scritto nel mio messaggio del 2 Dicembre (proprio qua sopra che nessuno si è cagato manco di striscio), NESSUNO SI è ADOPERATO PER circondare l'area PER EVITARE CHE QUALCUNO CI PASSASSE SOPRA ed ad oggi il risultato è quello che avevo previsto (sono proprio un veggente!). Ci sono passati sopra e piano piano quelle eternit diventeranno polvere. A due passi c'è la mia azienda ed altre pure. Pensate che i residui non viaggino attraverso le falde acquifere? Anche voi, nel vostro piccolo mangerete roba inquinata!
COMUNE LATITANTE E OMERTOSO, COLPEVOLE TANTO QUANTO GLI INCIVILI CHE HANNO GETTATO L'ETERNIT."

Come i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, i pensionati sono soggetti molto graditi al mercato delle banche e delle società finanziarie. Come i primi, infatti, possono offrire garanzie di solvibilità superiori a quelle di altre categorie di lavoratori. Per i pensionati le possibilità di ottenere un prestito sono molteplici.
La cessione del quinto della pensione
La prima é la possibilità di accedere alla cessione del quinto della propria pensione. Cedendo questa parte del proprio trattamento previdenziale si può così ottenere una cifra variabile, che ovviamente sarà proporzionata all'entità dell'assegno mensile percepito. La cessione del quinto ha il vantaggio di poter essere richiesta ed ottenuta da chiunque sia titolare di un trattamento pensionistico. Ciò significa che anche coloro che per qualche pregresso - protesti, cattiva storia creditizia, redditi troppo bassi - siano stati esclusi dall'accesso al credito bancario, potranno avere la possibilità di ottenere la cessione del quinto della loro pensione. Questo perché si tratta di una vera e propria trattenuta alla fonte, che viene effettuata già presso il datore di lavoro. È una soluzione che porta con sè dei limiti però. Da un lato gli ovvi limiti di durata del prestito, che saranno correlati grosso modo ad una media aspettativa di vita. Alcuni istituti estendono la durata fino al compimento degli 80 anni, ma in generale ci si attesta sui 75 anni. La durata ovviamente condizionerà anche l'entità delle cifre concedibili.
Finanziamenti bancari
L'appetibilità però dei pensionati é tale, anche per gli operatori del credito che concedono prestiti e finanziamenti. La solidità del "datore di lavoro" che in questo caso é lo Stato, rende le pensioni delle fonti sicure da cui essere certi di poter rientrare del credito concesso. Valgono però anche per i finanziamenti, e forse a maggior ragione, le considerazioni in termini anagrafici, svolte per la cessione del quinto. Gli importi del prestito concesso, salvo che non si abbia la titolarità di trattamenti elevati, saranno limitati dal termine del prestito che solitamente coinciderà con il raggiungimento del 75° anno d'età.
Prestiti Inps
Altra strada, ma questa vale soltanto per i pensionati che sono stati dipendenti statali o presso pubbliche Amministrazioni, é la concessione di prestiti da parte dell'Inps. Quelli che una volta - non più dopo la fusione fra i due istituti - erano i prestiti Inpdap. Qui le condizioni sono davvero molto vantaggiose: da tassi di interesse molto bassi a procedure snelle per la concessione della pensione. Tuttavia sono rigidi i criteri di accesso che ovviamente - ma in questo caso é scontato - richiede che il trattamento pensionistico sia derivante da attività lavorativa svolta presso un Ente pubblico comprovata dall'iscrizione alla Gestione Dipendenti pubblici e i pensionati pubblici di altre amministrazioni iscritti al Fondo Credito. A tal proposito vi rimandiamo questa pagina che elenca i migliori prestiti per pensionati per chi fa parte di questa categoria. I prestiti possono avere durata quinquennale, nel caso siano concessi per esigenze particolari, come quelle legate ad un trasloco, alle cure mediche del pensionato, all'iscrizione di un figlio ad un corso post laurea solo per citare alcuni dei numerosi esempi possibili. O possono aver durata decennale. In questo caso le spese sono destinate fondamentalmente alla casa: che sia il riscatto anticipato di un mutuo, o le spese di ristrutturazione o l'acquisto di una casa destinata alla propria residenza.

L’argomento del casinò online, negli ultimi 10 anni ha riscosso sempre più consensi. Cresce in maniera del tutto esponenziale il numero di utenti che gioca e che pratica tale attività videoludica con una cadenza piuttosto assidua. In Italia il circuito del gioco d’azzardo online, interessa i maggiori siti di gioco con il numero di appassionati e di addetti ai lavori che è direttamente proporzionato al tipo di attrattiva specifico. La maggior parte dell’interesse ricade naturalmente sui giochi più richiesti da casinò live, come roulette, blackjack, poker e slot machine. Il 2017 sotto questo punto di vista è ripartito alla grande, sia per quanto riguarda il gioco d’azzardo online che quello fisico live. I dati pubblicati per il 2015 e parte del 2016 indicano un incidenza maggiore che si traduce in entrate sempre più significati per lo Stato italiano. A partire dal 2012, con la liberalizzazione dei siti di gioco nel nostro Paese, si è proceduto per gradi, visto l’alto livello di richiesta relativa al gioco d’azzardo per il casinò online. Prima di tutto bisogna stabilire alcune differenze per chi pratica questo tipo di gioco. In genere l’utente che pratica il gioco d’azzardo è diverso rispetto al cliente che preferisce le scommesse sportive online.
Tuttavia, ci sono attualmente siti online dove è possibile giocare con cifre davvero minime e tentare la propria sorte con un tipo di attrattiva e di gioco differente, capace al contempo di scatenare divertimento relax e svago e di impegnare il nostro tempo libero nella modalità che noi preferiamo. Sicuramente avrete già sentito parlare di scommesse massime e minime sui casino e tuttavia un nuovo chiarimento su questo argomento potrebbe sciogliere qualche dubbio o riserva da voi accumulato su questo argomento. Le scommesse massime e quelle minime sul casinò sono una delle cose più interessanti che una sala da gioco rispettabile possa offrirvi in questo preciso momento. I siti di casinò online sono davvero tanti, ma bisogna saper scegliere su quale giocare per avere la più vasta gamma di scelta e di possibilità di vittoria al tavolo verde.
Spieghiamo ora qui brevemente come è possibile fare il nostro gioco puntando una cifra davvero modesta e limitata con una scommessa minima. Partiamo da una base di gioco dove la puntata minima è pari a 10 centesimi. Sia per quanto riguarda il tavolo del blackjack, sia per quanto concerne quello della roulette. In questo momento la politica dei siti di gioco è quella di dare l’opportunità ai propri utenti di poter giocare sia cifre molto basse, che cifre più alte e consistenti. Naturalmente maggiore è la cifra che il giocatore andrà a investire e in aumento saranno le possibilità di vittoria al tavolo verde. In genere in un casinò online live la puntata massima parte da cifre contenute che vanno dai 5 ai 10 euro a puntata. Questo per quanto riguarda jackpot progressivi e tavoli di blackjack, così come slots varie. Iniziare a giocare cifre basse vuol dire che aumenta il tempo di gioco a nostra disposizione, ma al contempo diminuisce la possibilità di far saltare il banco. Maggiore è il deposito che andiamo a investire e maggiori sono le possibilità di vincita e di guadagno.

Un malore fatale e improvviso ha causato la morte di un uomo di 44 anni mentre percorreva, in sella alla sua bicicletta, la pineta di Sinnai in compagnia di un collega. La vittima è Gigi Curreli, abitava a Settimo San Pietro.
Il tragico evento è avvenuto nella tarda serata di ieri. Sul posto è intervenuta l'ambulanza del 118, che ha tentato di rianimare l'uomo.

Spettacolare incidente, per fortuna senza gravi conseguenze, questa notte intorno alle 1.15.
Una Smart guidata da una ragazza di Sinnai di 24 anni è andata ad urtare una ford focus parcheggiata al lato della strada.
Sull'auto era presente anche una ragazza minorenne che ha riportato ferite non gravi. Le due ragazze sono state soccorse dal vicinato di via Morandi accorso subito sul posto.
"Stavano per proclamare il vincitore di Sanremo 2017 e abbiamo sentito un forte boato, temevamo per qualcosa di molto grave!" raccontano i residenti della zona.
Sul posto i carabinieri di Sinnai e una ambulanza del 118 che ha accompagnato le ragazze in ospedale per gli accertamenti del caso.

FONTE: RADIO FUSION

L’argomento delle scommesse sportive, negli ultimi 10 anni ha riscosso sempre più consensi. Cresce in maniera del tutto esponenziale il numero di utenti che scommette e che pratica con una cadenza piuttosto assidua il cosiddetto betting online. In Italia il circuito delle scommesse sportive, interessa i maggiori sport con il numero di appassionati e di addetti ai lavori che è direttamente proporzionato al tipo di sport specifico. La maggior parte dell’interesse ricade naturalmente sulle scommesse sportive inerenti al calcio, sia a quello di serie A che di B, inclusi campionati stranieri e coppe europee. Il 2017 sotto questo punto di vista è ripartito alla grande, sia per quanto riguarda i campionati che le varie coppe e tornei, con un accento di attenzione maggiore legato alla Coppa Italia, dove lo scontro tra Napoli e Juventus, diventa avvincente in quanto non si limiterà esclusivamente a coppa e campionato, ma potrebbe interessare anche la stagione di Champions League. Ricordiamo infatti che entrambe le formazioni italiane saranno impegnate su ben tre fronti, inclusa appunto la Champions League, che è ora giunta ai suoi ottavi di finale. Scontro tutto iberico, quindi per le italiane che dovranno affrontare rispettivamente Porto, per quanto riguarda la Juventus e Real Madrid, per quanto concerne la formazione partenopea guidata dal tecnico Maurizio Sarri.
In Italia il volume d’affari relativo al betting e più in generale al gioco online e live, ha raggiunto cifre sempre più consistenti durante il 2014-2016. Secondo una recente analisi dei dati raccolti il 17% dei giovani in età compresa tra i 17 e 25 anni è un abituale frequent player. Questo significa che almeno una volta a settimana, il frequent player gioca online, tramite scommesse sportive, o siti di gioco d’azzardo rivolti a un certo tipo di utenti che sono appassionati di casinò online. Tutto questo spiega almeno in larga parte il successo del fenomeno del gioco d’azzardo legalizzato nel nostro Paese. Alcune realtà che operano in Italia grazie a regolare licenza AAMS come www.vogliadivincere.it rappresentano realtà che sono in fase di consolidamento per diversi motivi intrinsechi. Uno tra tutti è la possibilità di giocare in modalità app tramite smartphone e tablet. Questo tipo di piattaforme offrono oggi la possibilità di gioco direttamente tramite app. Per quanto riguarda i dati ripartiti regione per regione, si evidenzia una frattura tra le regioni di prima fascia e quelle di seconda e terza, sempre in ottica di gioco online. Il sud Italia, a cui bisogna aggiungere i dati di Sicilia e Sardegna, è il posto dove si gioca di più. Anche il background familiare e il tipo di scuola frequentata sono indicativi per stabilire l’identikit del giocatore. In Sardegna come nelle altre regioni del centro sud, la percentuale interessa il 53-54% dei giovani in età compresa tra i 18 e i 24 anni. Sono in effetti proprio i giovani ha subire maggiormente il fascino per il gioco d’azzardo e per le scommesse sportive. Questo dato non è ancora del tutto stabile, in quanto si riferisce al periodo che va dal 2013 al 2015. Per fare stime più precise dovremo ancora attendere qualche anno per stabilire a che livelli il gioco stia contaminando giovani e meno giovani nel nostro Paese.
La pioggia battente di queste ore sta creando non pochi disagi al traffico. Sulla 554 all'incrocio Selargius-Settimo San pietro, un tamponamento ha coinvolto diverse auto, ed è stato necessario l'intervento di un ambulanza e dei vigili urbani di Selargius che hanno regolato il traffico. Ma la pioggia, abbinata al sole, regala anche parecchi scenari colorati in tutto l'Hinterland Cagliaritano.

Nella Foto, scattata questo pomeriggio (attorno alle ore 15.20) l'incidente con l'arcobaleno dietro.

Le bandiere non sono solo un modo per riconoscere uno stato, ma queste vengono utilizzate in vari settori come quello sportivo e quello nautico. Sicuramente quelle che conosciamo maggiormente sono le bandiere del mondo, ognuna di queste oltre a rappresentare uno stato porta dietro di sé una storia dalla quale deriva la sua realizzazione e l’utilizzo di determinati colori e immagini.
Le Bandiere sono il simbolo di uno stato, un moto di orgoglio, le esponiamo alle finestre quando c’è una partita della nazionale, o durante le olimpiadi, le teniamo svolazzanti sui muri per identificare il nostro patriottismo. Oggi c’è comunque molto meno affezione alla bandiera rispetto all’antichità quando queste erano utilizzate per eventi non molto piacevoli, come guerre, invasioni e cambi di regime.
Bandiere Storiche: La nascita della bandiera italiana
La Bandiera Italiana nasce nella repubblica cispadana il 7 Gennaio del 1797 e diventerà la bandiera del Regno d’Italia nel 1861 dopo l’unificazione dei vari regni sparsi per il territorio italiano. I colori rosso, bianco e verde però prendono ispirazione dalla bandiera Francese, quando durante il periodo napoleonico e la sua permanenza in Lombardia, portarono alla nascita di un nuovo direttorio della Legione Lombarda, e venne stabilito che i colori utilizzati per la bandiera di guerra sarebbero state il rosso, il bianco e il verde. Naturalmente la sua importanza come bandiera nazionale nasce con l’Unità d’Italia e attraversa due secoli di storia imperterrita e sempre con lo stesso valore storico e affettivo. La bandiera viene ogni anno festeggiata e commemorata con la festa del Tricolore, che si tiene appunto il 7 gennaio di ogni anno.
I gonfaloni dei comuni Italiani
Il gonfalone è un vessillo di forma rettangolare che nasce in epoca medioevale, ad oggi il gonfalone viene utilizzato come vessillo dei comuni italiani.
I gonfaloni vengono utilizzate dai comuni durante le feste, vengono esposti al palazzo comunale, e rappresentano, come poi ogni vessillo, la storia e la cultura della città alla quale appartengono.
Sicuramente tra i gonfaloni più conosciuti ci sono quelli dei comuni più grandi d’Italia, come quello della città di Roma. Una curiosità molto interessante riguarda quello di Milano che nel 2015 ha adottato un nuovo gonfalone, questo si presenta di colore azzurro, con un sole d’oro con otto raggi, nel cui interno alberga una falce di luna d’argento sul lato destro. Sopra il manto blu acceso, invece si trova il resto del gonfalone composto da un campo bianco con una croce rossa che percorre l’intero spazio.
Nonostante i gonfaloni, nascano in epoca medioevale, un tempo come vessillo imperiale o come stendardo della città veniva utilizzato un labaro, adesso questi vengo utilizzati principalmente da enti e associazioni, come ad esempio gli Scout.
Infine, troviamo gli stendardi questi sono ancora presenti nei comuni italiani, e riproducono l’immagine del gonfalone. Inoltre gli stendardi sono anche utilizzati per rappresentare le associazioni religiose.
A differenza di un tempo, oggi abbiamo la possibilità di trovare su internet siti che effettuano la vendita di bandiere personalizzate economiche e che ci vengono recapitate direttamente al nostro domicilio.
Alcune curiosità sulle bandiere del mondo
Chi ha una passione per le bandiere, sicuramente troverà molto interessanti alcune curiosità sulle bandiere del mondo!
Lo sapevate che esistono solo due bandiere rettangolari nel mondo? Ebbene sì! Le uniche due bandiere al mondo rettangolari sono quella svizzera e quella di Città del Vaticano.
Un’altra curiosità, al quanto stupefacente riguarda un doppione, perché nel mondo esistono esclusivamente due bandiere uguali sono quelle del Principato di Monaco e dell’Indonesia. Con una fascia bianca sopra e una rossa sotto l’unica differenza tra loro è la lunghezza della bandiera!
Infine, tra le bandiere storiche, sicuramente non possiamo che annoverare la più antica al mondo appartenente ad uno stato, questa è la bandiera della Danimarca!

E' stata buttata giù, la croce eretta nei giorni scorsi dai dipendenti della Polnato, situata alla base di Capo S. Elia - Sella del Diavolo. Un "regalo alla città di Cagliari" che da qualche giorno splendeva giorno e notte grazie ad un sistema di illuminazione a led. Questa sera è stata eliminata, un gesto incredibile che crea sdegno tra fedeli e non solo. È stata "deposta" giù per obbedienza a ordini superiori senza menomare l'eventuale rimessa a dimora dagli stessi che l'hanno pensata e realizzata. Secondo quanto riportato dal quotidiano Unione Sarda "la grande croce che si è vista sulla sommità della Sella del Diavolo a Cagliari, è stata installata malgrado l'assenza dell'autorizzazione paesaggistica da parte della Regione: un documento indispensabile, considerato che il promontorio sopra Marina Piccola è patrimonio naturalistico. La Regione aveva contattato la Curia per invitarla a regolarizzare la situazione della grande croce, ma dall'Arcivescovado è arrivata la risposta più inattesa: "Quella croce non è nostra, non ne sappiamo nulla". Solo alla fine si è capito che, a piazzarla lì, erano stati alcuni operai della Marina militare, il cui Comando - appena l'ha saputo - ha fatto rimuovere il simbolo religioso."
La croce è un simbolo di fede che nei secoli fa parte della nostra cultura. La vicenda oltre al il rammarico di chi con tanto impegno aveva deciso di "donarla" alla città di Cagliari, ha destato stupore e amarezza nel mondo cattolico Cagliaritano e non solo. C'è chi minaccia una grande processione dalla Basilica di Bonaria ai piedi della Sella del Diavolo di tutta la diocesi, e chi parla di una mentalità dominante che accetta qualsiasi porcheria nella nostra società ma abbatte di contro i simboli della nostra cultura. Senza togliere niente alle moschee che si costruiscono nel nostro territorio... possibile che una semplice croce possa dare così fastidio? Si risolvono tante installazioni abusive in Italia e non si poteva regolarizzare una semplice croce?
Redazione Sarda News
nella foto in alto la croce buttata giù - in questa in basso la croce nei giorni precedenti.


La Sardegna, anche per la prossima estate, si candida fra le mete preferite dai turisti italiani e stranieri.
Le spiagge dell’Isola si distinguono per l’acqua trasparente, sabbia pulita e panorami da sogno. Compiendo il periplo dell'isola è facile visitare le cinque spiagge più amate per l’estate, tappe da segnare per pianificare le vacanze in Sardegna.
La prima delle spiagge della Sardegna più amate per l’estate è Su mari pintau, che si raggiunge molto facilmente da Cagliari in macchina mentre da Geremeas si può arrivare a piedi.
Su mari pintau, il cui nome evocativo si riferisce ad un’acqua dipinta, è una spiaggia incontaminata e tranquilla che ricade nel Comune di Quartu Sant’Elena. A renderla particolarmente unica sono non solo i colori del mare, che variano dall’azzurro al verde, ma anche i fondali sabbiosi che si possono esplorare facendo snorkeling.
Su mari pintau è fra le cinque spiagge più amate dell’estate perché è adatta a tutti, anche alle famiglie con i bambini e a chi è alla ricerca di uno spettacolo naturale senza pari.
Fra le cinque spiagge della Sardegna più amate per l’estate vi è Is Arutas, in provincia di Oristano. Is Arutas è nota anche come la spiaggia di riso, per via dei piccoli e colorati granelli di quarzo che si specchiano in un’acqua limpida e pulita. E’ una destinazione molto ambita durante tutto l’anno perché è uno dei punti di riferimento di chi pratica surf. La spiaggia di Is Arutas è un luogo tranquillo e selvaggio, nonostante sia dotato di servizi fondamentali, come un ampio parcheggio e dei punti di ristoro. Is Arutas si può raggiungere velocemente da Oristano ma anche da altre località turistiche isolane. Nei pressi si possono visitare luoghi di grande importanza storica, come Tharros, e naturalistica.
Una delle cinque spiagge della Sardegna più amate per l’estate è Porto Pollo, che si trova nell’incontaminata Isola dei gabbiani. Porto Pollo, chiamata localmente Porto puddu, vanta acque trasparenti ed arenili bianchi circondati dalla macchia mediterranea. Dista poco dai centri della Costa Smeralda, da Palau e dall’aeroporto di Olbia, ed è ben attrezzata. Porto Pollo è conosciuta anche come il paradiso di chi pratica surf.
Dalla magia della costa orientale della Sardegna si passa alla spiaggia di Lu Bagnu, a Castelsardo. La spiaggia di Lu Bagnu, con sabbia di colore dorato, si trova nel meraviglioso Golfo dell’Asinara ed è circondata dalla macchia mediterranea e da alte scogliere. E’ una delle cinque spiagge della Sardegna più amate dell’estate perché si può raggiungere anche a piedi, è ben servita e offre un panorama da fiaba.
Proseguendo il viaggio per scoprire le spiagge della Sardegna più amate dell’estate si arriva ad Alghero e alla splendida Riviera del corallo. Le Bombarde rientrano a pieno titolo nelle cinque spiagge della Sardegna più amate dell’estate perché il litorale è adornato da una profumata pineta, l’acqua è trasparente e la sabbia bianca. Le Bombarde sono la destinazione ideale per tutti, compresi i più giovani che trovano numerose strutture dove ristorarsi e divertirsi. La spiaggia sarda delle Bombarde è molto conosciuta da quanti amano praticare lo snorkeling e le immersioni subacquee; tante le occasioni per dedicarsi ad altri sport, come per esempio la vela.
La spiaggia delle Bombarde si trova a breve distanza dall’aeroporto di Fertilia e da Alghero, con la quale è ben collegata anche con i mezzi pubblici. Le Bombarde è una delle spiagge più amate della Sardegna perché Alghero rappresenta una città particolarmente frizzante e piacevole.

E' una delle bufalate goliardiche più cliccate lanciate negli ultimi giorni, quella di Susy Mingioni, la dj che - secondo quanto riferisce il noto sito satirico il fattonequotidiano.com - pare abbia un talento particolare. "La sua abilità più grande è quella di usare come "puntina" per mixare con i vinili i suoi capezzoli a punta. E' l'unica artista che riesce a scratchare e mettere a tempo i dischi senza usare le mani. Il suo incredibile dono riesce ad attirare ad ogni serata migliaia di fans che stanno a guardarla con attenzione, desiderosi di essere quei vinili che girano!"
Si tratta ovviamente di una notizia palesemente inventata che ritrae la foto con il seno di una modella sul giradischi. Anche il nome della dj sembra uscito dalle amiche di Ketty Manca de "La Pola". Susy Mingioni infatti in Sardo vuol dire proprio il capezzolo (Su Simingioni). Il simpatico personaggio è stato condiviso sulla bacheche facebook di migliaia di profili facebook raggiungendo oltre 60.000 visualizzazioni in poco tempo.

Gli utenti di whatsapp in queste ore hanno ricevuto delle notifiche che segnalano come l’account sia stato trasformato a vita ovvero gratis per sempre. Questa vita però è stata subito "uccisa", infatti quasi tutti gli utenti subito dopo hanno ricevuto un secondo messaggio, con una nuova data di scadenza, spesso diversa dall'originale.
Una cosa è certa, Whatsapp sarà gratuito per tutti, il comunicato è stato diffuso questi giorni dallo staff di facebook. Sicuramente si tratta semplicemente di "prove di trasmissione".
Questa giornata di Maltempo in Sardegna mostra delle foto incredibili. Dalle strade allagate agli alberi che bloccano il traffico.

In Questa foto siamo a Cagliari, un tavolo è caduto dal balcone vento di una casa trasportato dal forte vento, andando a distruggere il tetto di una smart parcheggiata in Quartiere Villanova.

Il quadro che emerge dall’ultimo bollettino della Banca d’Italia, smentisce in modo quasi sfacciato le ottimistiche previsioni offerte dalla stessa Abi che, a Novembre, aveva sottolineato che la contrazione dell’erogazione dei prestiti era tornata ormai in campo positivo, senza tuttavia specificare la questione legata alle sofferenze bancarie, e soprattutto che in larga parte i finanziamenti ‘più concessi’ rientravano nella categoria della cessione quinto della pensione.
Dati, questi, da non sottovalutare, in quanto la cessione del quinto rappresenta una tipologia di prestito che non è orientata all’incremento dei consumi, quanto ad offrire una risposta rapida a squilibri di tipo finanziario. La situazione quindi permane non rosea, con le sofferenze bancarie che sono leggermente scese, da poco più del 19% a 18,4% su base annua. Ma il dato non è epurato dalla presenza di moratorie attive, che si sono susseguite con una certa costanza nell’ultimo biennio.
Quello che è chiaro è che comunque le aziende e le famiglie fanno fatica a sostenere il peso dei debiti, e che quindi la tanto acclamata riforma del sistema creditizio, che dovrebbe partire da un sistema di moratoria strutturale e non occasionale, è diventata ormai essenziale. E per quanto riguarda le difficoltà delle banche nel recuperare circa 180 miliardi di euro di crediti in sofferenza, ci sarebbe già un disegno di legge che vorrebbe lo stato come garante e la Bce come acquirente di 50 miliardi di queste sofferenze cartolarizzate.
Ma quali i benefici per i privati (famiglie o aziende)? Solo la possibilità di potersi rivolgere a un sistema bancario quanto più possibile “sano” e meglio disposto a riaprire le porte ai clienti per l’erogazione di finanziamenti, a tassi che, nel futuro, si faranno comunque meno convenienti. Infatti nel 2014 è stata arrestata la caduta del volume di finanziamenti concessi su base annua, ma nel frattempo la media dei tassi di interesse è leggermente cresciuta, con un trend che dovrebbe proseguire in salita nel prossimo anno.
Il quadro che emerge dall’ultimo bollettino della Banca d’Italia, smentisce in modo quasi
sfacciato le ottimistiche previsioni offerte dalla stessa Abi che, a Novembre, aveva sottolineato
che la contrazione dell’erogazione dei prestiti era tornata ormai in campo positivo, senza
tuttavia specificare la questione legata alle sofferenze bancarie, e soprattutto che in larga parte i
finanziamenti ‘più concessi’ rientravano nella categoria della cessione quinto della pensione."

Il prezzo da pagare per la crisi economica coinvolge anche i potenti e stravolge gli equilibri. A ben vedere sembra quasi che si stiano ripetendo, nel campo finanziario, gli eventi che portarono all’estinzione dei dinosauri, che nel caso specifico sarebbero le grandi banche di affari, molto esposte ad una modalità di fare investimenti e consulenza che potrebbe ormai appartenere al passato. Aspetti, questi, che pongono un altro interrogativo a coloro che si stanno concentrando sulla ricerca di quella che può essere la piattaforma trading migliore, con massima attenzione dei costi e della varietà di scelta o formazione, e cioè: che ruolo deve avere la solidità finanziaria, dato che questa ormai non va data più per scontata?
Le società che stanno palesando un profondo stato di crisi sono la bank of America e la Citigroup, che presentano soprattutto, nelle difficoltà, preoccupanti analogie. Entrambe hanno chiuso l’ultimo bilancio con una ulteriore perdita, che si è tradotta in un vero e proprio tonfo per la Citi che ha subito una riduzione dei profitti di quasi il 90%, tradendo le già prudenti aspettative legate alla distribuzione dei dividendi.
In entrambi i casi le ragioni che hanno portato ai pessimi risultati sono state le pesanti spese legali pagate per difendersi e far fronte a scandali, accuse e veri e propri tsunami nel settore finanziario (diatribe legali che le hanno viste come protagoniste del lato perdente della faccenda). A questo si aggiunge il grande calo del trading, soprattutto quello di tipo tradizionale, ovvero legato alla compravendita dei titoli finanziari storici (come azioni, obbligazioni, e futures).
Ciò che è chiaro è che la globalizzazione dei mercati sostenuta dalla fragilità della finanza speculativa e per molti versi effimera (legata a effetti leva e “aspettative”) ormai sganciata dall’economia reale e dallo stato di produzione maturata, non rappresenta più la naturale evoluzione di un settore. Un comparto che spesso si è trovato a fare i conti con vere e proprie sabbie mobili intrise di truffe e di tanta corruzione e di una più che probabile aberrazione di uno status innaturale.

Sono appena terminate le vacanze e già molte delle mete estive più gettonate sembrano sold out. Basta fare un giro sui più grandi siti di prenotazioni online per vedere come stiano andando a ruba le strutture estive nelle mete più note e non solo. Complici forse il cattivo tempo, che ha tenuto la gente in casa, e il freddo che ha alimentato la voglia di sole e di mare. Proprio a questo proposito la Grimaldi Lines sembra voler proseguire la sua offerta tariffaria low cost con lanciando la nuova promozione “30 & Viaggia”. L’offerta è rivolta proprio a coloro i quali stanno programmando con largo anticipo un viaggio estivo via mare che abbia come destinazione finale Spagna, Sicilia e Sardegna. Tre mete d’incanto che hanno qualcosa che le accomuna, il mare. La tariffa speciale della promozione “30 & Viaggia” consente di ottenere il 30% di sconto a chi effettua la prenotazione entro e non oltre il 31 gennaio 2017. L’offerta è valida, però, esclusivamente per le partenze effettuate dal 1 luglio al 30 settembre 2017 per le linee marittime con destinazione finale Sardegna. La promozione è cumulabile con le altre tariffe speciali e con le convenzioni in vigore al momento della prenotazione, mentre non è cumulabile con le tariffe Sardi Doc e Siciliani Doc, dedicate ai passeggeri che siano nati o almeno residenti nelle isole maggiori. La Sardegna è strategicamente collegata con la Spagna. La Grimaldi Lines, ad esempio, effettua regolarmente diversi collegamenti tra i quali: Civitavecchia-Barcellona, con partenza tutti i giorni tranne la domenica, Savona-Barcellona con ben due partenze alla settimana e Porto Torres- Barcellona, con due partenze alla settimana nella stagione invernale e cinque partenze in alta stagione. Un’ottima notizia per chi, in un’unica stagione decidesse di provare a bagnarsi in più mari. Certo le spiagge sarde non hanno nulla da invidiare a quelle spagnole ma come si dice “chi non tocca con le proprie mani”, in questo caso forse è meglio dire “coi propri piedi” non può realmente dirlo. Per chi volesse maggiori informazioni sul come muoversi, cosa vedere, cosa fare a Barcellona può approfondire su vadoabarcellona.com.
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