
Ivan Jurić non è più l'allenatore dell'Atalanta. A comunicarlo lo stesso club che sul suo sito scrive: "Atalanta BC comunica che Ivan Jurić è stato sollevato dall’incarico di allenatore della Prima Squadra assieme ai suoi più stretti collaboratori, vale a dire Matteo Paro, Miguel Veloso, Paolo Barbero, Stjepan Ostojić e Michele Orecchio. Atalanta BC ringrazia Ivan Jurić e il suo staff per l’impegno profuso, augurando loro il meglio per il futuro".

Giuseppe Carrieri, preside della Facoltà di Medicina dell'università di Foggia e direttore del Dipartimento di Urologia universitaria del Policlinico Riuniti, è stato riconfermato presidente della Società italiana di urologia (Siu), la più antica e rappresentativa associazione medico-scientifica urologica del Paese, fondata nel 1908, ricorda la Siu in una nota. La riconferma è avvenuta nel corso del 98simo congresso nazionale degli urologi, svoltosi a Sorrento dal 6 al 9 novembre, che ha registrato un grande successo di pubblico, partecipazione e contenuti scientifici - si legge - con quasi 2.000 specialisti provenienti da tutta Italia e dall'estero.
L'evento ha confermato la Siu come punto di riferimento per l'intera comunità urologica nazionale, capace di coniugare tradizione, innovazione e formazione di altissimo livello, sottolinea la società scientifica. E' stato proprio il congresso di Sorrento a ospitare anche la prima presentazione ufficiale in Italia del sistema robotico Da Vinci 5, nuova e quinta generazione della piattaforma chirurgica più conosciuta e diffusa al mondo, prodotta da Intuitive e distribuita in Italia da ab Medica. Durante i lavori è stata inoltre presentata la campagna 'Novembre - Mese della prevenzione della salute dell'uomo', promossa dalla Siu per sensibilizzare la popolazione maschile sull'importanza della prevenzione urologica, della diagnosi precoce e di corretti stili di vita. Nel nuovo comitato direttivo della Siu, che accompagnerà Carrieri nel mandato quadriennale, figurano alcuni tra i più autorevoli rappresentanti dell'urologia italiana, prosegue la nota: Alessandro Antonelli, Vincenzo Ficarra, Vincenzo Mirone, Andrea Minervini, Francesco Porpiglia, Bernardo Rocco, Andrea Salonia e Andrea Tubaro.
"Il congresso di Sorrento - dichiara Carrieri - ha rappresentato un momento di straordinaria partecipazione e di confronto scientifico di altissimo livello. La Siu continuerà a essere una comunità unita e autorevole, capace di promuovere la ricerca, l'innovazione tecnologica e la formazione dei giovani specialisti, mantenendo sempre al centro la salute e il benessere dei pazienti". Con oltre 3.000 iscritti - conclude la nota - la Siu rappresenta oggi il punto di riferimento della comunità urologica italiana, impegnata nella ricerca, nella prevenzione e nella diffusione di buone pratiche cliniche. Il 99esimo Congresso nazionale Siu si terrà a Riccione nel 2026.

“Il Veneto è abituato ai grandi numeri, siamo la prima Regione in Italia come presenza turistica e nel 2024 abbiamo registrato 73 milioni e mezzo di turisti. Siamo quindi allenati anche a gestire grandi eventi come saranno le Olimpiadi invernali del 2026”. Così Andrea Manin, direttore dell'unità organizzativa logistica, navigazione, ispettorato di porto e pianificazione di Regione Veneto, nel suo intervento agli Stati generali dei trasporti, l’evento dedicato al futuro della mobilità, in svolgimento a Milano, presso l’auditorium Testori di Palazzo Lombardia. L’incontro è promosso dall’assessorato rappresentato da Lucente e organizzato in collaborazione con Fnm.
“Le Olimpiadi sono un evento che generano in un piccolo centro come Cortina un affollamento da grande città. Questa è stata la sfida da affrontare. Non ci sono infrastrutture e spazi perché siamo racchiusi tra le Dolomiti, abbiamo dovuto quindi integrare e potenziare in modo sostenibile le forme di trasporto già esistenti” conclude Manin.

“La politica è chiamata a fare delle scelte e io rivendico quelle fatte per la mobilità sostenibile a Milano”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, intervenendo agli Stati Generali dei Trasporti, in corso a Milano. “Qualcuno -dice Sala- può anche ridicolizzare i nostri sforzi, ma otterrà il risultato che noi continueremo su questa strada, con più determinazione e buonsenso”.
E aggiunge: “Tra un anno e mezzo ci saranno le elezioni a Milano; se qualcun altro vincerà e vorrà cancellare tutto il percorso fatto sarà libero di farlo, ma i nostri sforzi sulla mobilità sostenibile non sono stati e non sono un capriccio”. Piuttosto, avverte, “quello che dobbiamo continuare a fare è ragionare sulle cose, affrontare le questioni”.
“Quando Attilio Fontana (il presidente della Regione Lombardia, ndr) parla delle problematiche europee sull'auto io lo seguo e ci ragiono perché è evidente che bisogna trovare una sintesi; ideologicamente non si va da nessuna parte. Ma dobbiamo avere in testa che siamo tutti sufficientemente deboli, politicamente e anche in funzione della disponibilità dei fondi, e o facciamo le cose assieme oppure facciamo un errore clamoroso”.

“C'è un tema politico importante attorno al trasporto pubblico locale. È importante che le Regioni facciano un ragionamento interno meritocratico, ma insieme solidaristico. Se ci sono regioni ed enti locali più virtuosi, qualche premialità la devono avere altrimenti diventa difficile anche per noi che facciamo legislazione nazionale, poter chiedere di più e poter mettere in campo risorse aggiuntive”.
Così Marco Osnato, presidente della VI Commissione Finanze della Camera dei Deputati, partecipando al panel ‘Il ruolo delle istituzioni nelle sfide dei trasporti’, nell’ambito degli Stati generali dei trasporti, organizzati da Fnm e Regione Lombardia a Milano.
Osnato espande poi la visuale al trasporto nazionale: “L'Italia comprende anche zone bellissime, ma con qualche difficoltà di carattere infrastrutturale - ricorda - credo che in questo senso sia necessario continuare a lavorare e impiegare le risorse delle grandi innovazioni e delle manutenzioni. Investimenti che non si possono negare”, avverte ricordando infine che in tal senso “il Pnrr è stato molto importante anche per ridurre il gap infrastrutturale tra nord e sud e tra il nord Italia e il resto d'Europa”.
Focus sulla specificità sarda dei funghi grazie a biodiversità... 
In Francia le donne guadagnano in media il 14,2% in meno rispetto agli uomini. Lo rilevano i dati Insee, l'Istituto Nazionale di Statistica e Studi Economici, che prendono in considerazione gli stipendi annuali di donne e uomini in Francia. È come se, a partire dalle ore 11.31 di oggi, 10 novembre, le donne lavorassero gratis per il resto dell'anno, e la colpa è della disparità salariale. Lo rileva uno studio diffuso dalla newsletter femminista Les Glorieuses, dal titolo "Quanto valgono le donne? Colmare il divario di ricchezza tra uomini e donne", con il quale viene lanciato, come ogni anno, l'hashtag #10Novembre11:31
Il divario retributivo di genere medio del 14,2% per i lavoratori a tempo pieno nel settore pubblico e privato, per le aziende con più di 10 dipendenti, è il dato utilizzato per calcolare la data simbolica del #10novembre 11:31, in base al numero di giorni lavorativi del 2025 (251). Secondo Les Glorieuses, dunque, in questa data e ora, le donne cessano simbolicamente di essere pagate per il resto dell'anno. Un altro dato preso da Insee è quello relativo al divario retributivo a parità di lavoro e pari competenze e all'interno della stessa azienda, pari al 3,8%. "Questo divario inspiegabile è prova di discriminazione. Non esiste alcun fattore esterno oggettivo che lo giustifichi", si legge sul sito Les Glorieuses. Senza un intervento immediato, "la parità retributiva non sarà raggiunta prima del 2167, tra 142 anni".
Lo studio esplora per la prima volta non solo i divari salariali in Francia, ma anche le disparità di ricchezza, ne emerge che le donne detengono il 40% della ricchezza in Europa, rispetto al 20% di India e Africa; e che gli uomini possiedono 105 trilioni di dollari in più rispetto alle donne, in tutto il mondo.

Con oltre la metà dei medici over 55 anni e 1 su 4 che ha già superato i 65, il sistema sanitario italiano rischia di perdere decine di migliaia di professionisti nei prossimi 5 anni. In questo scenario complesso, UniCamillus - International University of Health and Medical Sciences accoglie la nuova generazione di medici, rinnovando la fiducia nel futuro della sanità italiana con un rito simbolico: la cerimonia di consegna dei camici bianchi a 400 studenti del quarto anno del corso di laurea in Medicina e chirurgia, che si è svolta sabato 8 novembre nella Sala Sinopoli dell'Auditorium Parco della Musica di Roma, alla presenza anche del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.
"In un'epoca di forte pressione sul sistema sanitario italiano, la cerimonia del camice bianco è per l'ateneo un rito di rinnovamento e di fiducia collettiva - afferma Gianni Profita, rettore di UniCamillus - Indossare il camice bianco significa scegliere di prendersi cura della vita e accogliere la fragilità dell'altro. E' il primo gesto concreto di una promessa verso la società, un simbolo di speranza e un patto pubblico di responsabilità. Celebriamo il futuro della medicina ricordando che curare non è solo una competenza, ma una missione".
Una recente ricerca europea - riferisce l'ateneo in una nota - mostra che circa il 45% dei giovani under 20 valuta con interesse una professione nel settore sanitario (dati Ipsos). E' un dato che racconta molto più di una tendenza: nonostante l'incertezza del mondo del lavoro e la complessità dei percorsi di formazione, la volontà di aiutare il prossimo e contribuire al benessere collettivo resta una vocazione forte nelle nuove generazioni. "Anche i dati interni di UniCamillus confermano questo trend - sottolinea Profita - Dal 2018 a oggi l'ateneo ha quintuplicato le iscrizioni al corso di Medicina e chirurgia, e moltiplicato per 7 quelle di Scienze infermieristiche. Numeri che testimoniano come i più giovani scelgano di intraprendere un percorso impegnativo, ma profondamente motivante, spinti da valori umani prima ancora che professionali. Oggi - precisa il rettore - oltre la metà degli studenti di Medicina e chirurgia di UniCamillus (55%) ha scelto il corso in lingua inglese, e quasi un quarto (23%) proviene dall'estero. Il nostro ateneo rappresenta una comunità accademica globale, con studenti da più di 76 Paesi. E' l'immagine di una generazione aperta, consapevole e pronta ad affrontare le sfide della salute nel mondo. Siamo orgogliosi - conclude - che UniCamillus si confermi, anno dopo anno, come un ateneo capace di coniugare eccellenza scientifica, visione internazionale e missione etica: formiamo chi curerà e migliorerà il futuro".

Come tieni lo smartphone? Il cellulare è pericoloso in tasca o sul comodino? Meglio usare le cuffiette o il vivavoce? Ad affrontare il tema è il professor Vincenzo Schettini, che fa chiarezza dal suo canale YouTube 'La Fisica che ci piace'. La domanda fondamentale è una: il cellulare è pericoloso? "Il telefono cellulare emette e riceve onde elettromagnetiche. Quando pensiamo alla parola radiazione ci viene in mente qualcosa di pericoloso, ma non dobbiamo spaventarci. Almeno, non sempre", dice Schettini.
"Il cellulare emette e riceve normalmente onde elettromagnetiche che sono nella frequenza tra onde radio e microonde. Le onde non ionizzanti non possono causare danni diretti al Dna, secondo la fisica: in questa categoria rientrano anche le onde usate dai telefonini. Possiamo dire di essere definitivamente al sicuro? Il discorso è più complesso. Quando abbiamo il cellulare vicino all'orecchio, le onde potrebbero indurre un riscaldamento dei tessuti. Stesso discorso quando teniamo il cellulare in tasca", afferma nella sua lezione (Video)[1].
La distanza è fondamentale
Bisogna tenere conto del fattore distanza: "A 20 centimetri dal cellulare l'intensità delle radiazioni crolla. Fondamentalmente, crolla l'intensità del campo, secondo una stima semplificata che non tiene conto di altri fattori. L'esposizione alle radiazioni elettromagnetiche, di base, diminuisce con l'aumento della distanza", dice Schettini.
"La comunità dice 'abbiamo fatto rilevazioni, non abbiamo trovato un nesso: è necessario continuare a indagare'. Ognuno di noi deve abituarsi a usare il cellulare in una certa maniera in via precauzionale per tenerci distanti dalle onde del cellulare che non sono ionizzanti e, secondo le prove, non fanno male".
Sì al vivavoce
"Abituiamoci a usare il vivavoce per tenere il cellulare più lontano da noi. E' vero, a volte si abusa del vivavoce: in certe situazioni è un comportamento poco educato. Si possono usare le cuffiette, a filo o wireless", dice soffermando sul ruolo degli auricolari. "Fanno male? Sulle cuffiette a filo possiamo stare assolutamente tranquilli. Le cuffiette wireless si basano sulla tecnologia bluetooth e non hanno un impatto rilevante sulle orecchie".
Smartphone in tasca? Meglio di no
Anche quando non è in uso, il cellulare emette e riceve onde. "Spesso viene tenuto in tasca, vicino alle parti intime. Sappiamo che l'intensità del campo elettromagnetico crolla se aumenta la distanza. In tasca, è a piccola distanza dalle parti intime: in via del tutto precauzionale, è buona abitudine non tenere il cellulare in tasca. Meglio una borsa o uno zaino", dice il professore.
Il discorso relativo al crollo del campo elettromagnetico fa ritenere che tenere il cellulare sul comodino di notte non sia un'abitudine pericolosa. "Se vogliamo stare più tranquilli, si lascia il cellulare da un'altra parte. C'è chi si addormenta col cellulare sotto il cuscino: ecco, questo no...".
La sintesi: "Il cellulare è pericoloso? La scienza in questo momento dice 'no', ma si è anche espressa dicendo che bisogna continuare a studiare questa situazione".
Il battesimo a Macomer con Cinefesta dal 20 al 22 novembre... 
Conto alla rovescia per il bonus elettrodomestici 2025 che prevede uno sconto di 100 euro (fino a 200 per chi ha un Isee inferiore a 25.000 euro) per acquistare un nuovo dispositivo ad alta efficienza energetica rottamandone uno vecchio. Il click day è previsto per il 18 novembre.
Ma quanto è possibile risparmiare sulla bolletta elettrica cambiando gli apparecchi? Per calcolare i benefici sulla bolletta elettrica, Facile.it ha preso in considerazione i consumi di una famiglia tipo (2.700 kWh l’anno) e una tariffa energetica pari a 0,31 euro al kWh. Il risparmio è stato calcolato confrontando i consumi degli elettrodomestici con l’etichetta energetica più alta e quelli con l’etichetta più bassa.
Quanto si risparmia in bolletta
Frigorifero con congelatore: questo apparecchio è uno dei più energivor, pertanto è bene tenere sott’occhio il suo consumo. Prendendo in considerazione un frigorifero da 350 litri in classe energetica F, il risparmio conseguibile passando a un modello più moderno in classe A è pari a 64 euro l’anno, vale a dire il 67% in meno.
Forno elettrico: per un forno da 70 litri in classe B, considerando 220 cicli di cottura l’anno, si arriva a spendere fino a 76 euro in bolletta elettrica; a parità di utilizzo, passare a un modello in classe A+++ consente di ridurre i costi del 66%, con un risparmio intorno ai 50 euro.
Lavatrice: per ogni ciclo di lavaggio, considerando un modello da 9kg in classe F, si impiegano circa 0,97 kWh/ciclo che si tramutano in 55 euro l’anno con uso a giorni alterni. Se rottamiamo la vecchia lavatrice con una nuova in classe A possiamo ridurre la spesa in bolletta di quasi il 49%.
Asciugatrice: addirittura superiore è il risparmio conseguibile cambiando asciugatrice; un vecchio modello da 9 KG in classe B, utilizzato per 160 lavaggi l’anno, costa in bolletta circa 191 euro. Passare ad una classe A+++ significa ridurre il costo del 68%, con un risparmio annuo che arriva a poco più di 130 euro.
Lavastoviglie: utilizzandola ogni due giorni, una lavastoviglie in Classe E (13 coperti) consuma circa 172 kWh l’anno, con una spesa in bolletta che arriva a 53 euro; passare ad un modello in classe A riduce la spesa del 43% annuo.
Come funziona il bonus
Il bonus rappresenta, quindi, un’opportunità interessante per i consumatori italiani. Il richiedente dovrà, in primis, farne richiesta sul portale online gestito da Invitalia e PagoPa. Accertato il possesso dei requisiti, la piattaforma rilascerà un codice alfanumerico con allegato l’importo massimo spendibile per il nuovo elettrodomestico. Dopo aver completato l’acquisto, lo sconto verrà applicato direttamente all’interno della fattura emessa dal venditore.
Il valore del bonus è variabile in base al reddito e copre fino al 30% del costo di acquisto dell'elettrodomestico. Il contributo massimo previsto è di 100 euro per ciascun prodotto acquistato. Questo sale a 200 euro per le famiglie che presentano un Isee in corso di validità inferiore a 25.000 euro. Il bonus è valido solo per prodotti realizzati in Europa e per poterne usufruire è necessario rottamare un elettrodomestico di classe energetica inferiore e della stessa categoria di quello nuovo acquistato.

Barbara Hary, la madre di Evelina Sgarbi, annuncia di aver dato mandato al proprio legale, Lorenzo Iacobbi, di procedere con denuncia querela in sede penale e in sede civile verso ''tutti coloro che si sono resi responsabili della pubblicazione e propalazione di notizie false e totalmente destituite di ogni fondamento inerenti me e mia figlia".
"Mi riferisco, in modo particolare - si legge in una nota inviata da Hary - all’articolo di Giovanni Terzi su 'Substack', peraltro pieno di errori grossolani che fanno sorridere vista l’amicizia che Terzi sostiene di avere con Vittorio Sgarbi, compreso il nome sbagliato della sorella di Evelina, che ovviamente non si chiama Anna, e quello di un tale Mariani, che non si sa chi sia, il quale Terzi ha sostenuto, fatto di una gravità inaudita, senza averne prova alcuna, ma andando di fantasia, che Vittorio Sgarbi avrebbe elargito alla figlia ben 800 mila euro in 25 anni, poi scesi in tv a 700 mila euro solo 2 giorni dopo''.
''Ebbene - aggiunge la madre di Evelina Sgarbi - ovviamente siamo lontanissimi dalla cifra reale percepita ma soprattutto questo genere di dichiarazioni viene diffuso nell'indegno quanto preciso scopo di screditare l'immagine e la rispettabilità mia e di mia figlia, la quale è unicamente interessata e determinata a fare chiarezza sulle reali condizioni di suo padre. Tale articolo è stato riportato anche da Simona Ventura, moglie di G. Terzi e conduttrice del 'Grande Fratello', motivo per cui anche Simona Ventura rientra fra le persone che riceveranno notifica dal mio legale''.
''Antonella Boralevi in trasmissione ha asserito cifre sbagliate e così pure Patrizia Groppelli, in più trasmissioni e in modo reiterato, ha sostenuto le stesse cifre proposte da Terzi nel suo articolo e poi rettificate in 100 mila euro in meno - continua Hary - sostenendo reiteratamente il falso, motivo per cui sarà querelata per tutte le volte e quindi per tutte le trasmissioni in cui questo è accaduto. Peraltro Patrizia Groppelli ha postato le trasmissioni sul suo profilo social, contribuendo così ad allargare la platea e ad aumentare l’entità del danno arrecato a me e a mia figlia Evelina'', conclude nella nota.

Un'approfondita ricerca scientifica smentisce Donald Trump: non c'è alcuna prova che il paracetamolo utilizzato in gravidanza sia collegato a forme di autismo nei bambini. "Le donne - raccomandano gli autori - dovrebbero essere avvisate di assumere paracetamolo quando necessario per trattare dolore e febbre in gravidanza".
La revisione scientifica
"Le evidenze disponibili non collegano chiaramente l'uso di paracetamolo in gravidanza con l'autismo o l'Adhd", disturbo da deficit di attenzione e iperattività, "nei bambini": è il risultato di "un'approfondita revisione" scientifica pubblicata da 'The Bmj' - British Medical Journal, come "risposta diretta ai recenti annunci sulla sicurezza dell'uso del paracetamolo in gravidanza". Un allarme lanciato a settembre dal presidente Usa, Donald Trump, che ha riacceso il dibattito sul tema. I ricercatori avvertono che "l'affidabilità dei risultati delle revisioni delle prove e degli studi esistenti su questo argomento è da bassa a criticamente bassa", e precisano che "qualsiasi effetto apparente osservato in studi precedenti potrebbe essere determinato da fattori genetici e ambientali condivisi all'interno delle famiglie". Quindi "gli enti regolatori, i medici, le donne in gravidanza, i genitori e le persone affette da autismo e Adhd dovrebbero essere informati della scarsa qualità delle revisioni esistenti, e le donne - raccomandano gli autori - dovrebbero essere avvisate di assumere paracetamolo quando necessario per trattare dolore e febbre in gravidanza".
"Il paracetamolo o acetaminofene - ricordano gli scienziati, un team internazionale di ricercatori di Regno Unito, Spagna e Australia - è il trattamento raccomandato per il dolore e la febbre in gravidanza ed è considerato sicuro dalle agenzie regolatorie di tutto il mondo. Le revisioni sistematiche su questo argomento variano in termini di qualità e gli studi che non tengono conto di importanti fattori condivisi dalle famiglie, o della salute e dello stile di vita dei genitori, non possono stimare accuratamente gli effetti dell'esposizione al paracetamolo prima della nascita sullo sviluppo neurologico dei neonati". Per provare a fare chiarezza, gli autori hanno dunque condotto "una review generale (una sintesi di prove di alto livello) delle revisioni sistematiche esistenti", con l'obiettivo di "valutare la qualità e la validità complessive delle evidenze disponibili e la forza dell'associazione tra l'uso di paracetamolo in gravidanza e il rischio di autismo o Adhd nella prole".
I ricercatori hanno identificato "9 revisioni sistematiche comprensive di 40 studi osservazionali sull'uso di paracetamolo durante la gravidanza e il rischio di autismo, Adhd o altri esiti dello sviluppo neurologico nei neonati esposti; 4 revisioni includevano una meta-analisi (un metodo statistico che combina i dati di diversi studi per fornire una stima unica e più precisa di un effetto)". Gli scienziati hanno utilizzato "strumenti riconosciuti per valutare attentamente ogni revisione" e "individuare eventuali distorsioni", classificando l'affidabilità complessiva dei risultati come "alta, moderata, bassa o criticamente bassa". Hanno anche registrato il grado di sovrapposizione degli studi tra le revisioni come "molto alto".
"Tutte le revisioni - spiegano gli autori - hanno segnalato un'associazione da possibile a forte tra l'assunzione di paracetamolo da parte della madre e l'autismo, l'Adhd o entrambi nella prole. Tuttavia, 7 delle 9 revisioni hanno consigliato cautela nell'interpretazione dei risultati, a causa del potenziale rischio di distorsioni e dell'impatto di fattori non misurati (confondenti) negli studi inclusi. L'affidabilità complessiva dei risultati delle revisioni è stata da bassa (2 revisioni) a criticamente bassa (7); solo una revisione ha incluso 2 studi che hanno opportunamente corretto" i dati tenendo conto dei "possibili effetti di fattori genetici e ambientali condivisi dai fratelli e di altri fattori importanti come la salute mentale, il background e lo stile di vita dei genitori. In entrambi gli studi, l'associazione osservata tra esposizione al paracetamolo e rischio di autismo e Adhd nell'infanzia è scomparsa o si è ridotta dopo l'aggiustamento", suggerendo come i suddetti fattori "spieghino gran parte del rischio osservato".
I limiti
Il team firmatario della review riconosce "alcuni limiti". Ad esempio, "le revisioni incluse differivano per ambito e metodi"; non è stato possibile "esplorare gli effetti di tempi" di somministrazione "e dosi", e le analisi erano "limitate ai soli esiti di autismo e Adhd". Tuttavia, i ricercatori affermano che "questa panoramica riunisce tutte le prove rilevanti e applica metodi consolidati per valutarne la qualità", mostrando in definitiva "la mancanza di prove solide che colleghino l'uso di paracetamolo in gravidanza e l'autismo e l'Adhd nella prole".
Concludono gli scienziati su Bmj: "L'attuale base di prove è insufficiente per collegare definitivamente l'esposizione in utero al paracetamolo con l'autismo e l'Adhd nell'infanzia. Studi di alta qualità che controllano i fattori confondenti familiari e non misurati possono contribuire a migliorare le prove sui tempi e la durata dell'esposizione al paracetamolo e su altri esiti dello sviluppo neurologico infantile".

Assolto nell'Appello ter Ottavio Spada per il duplice omicidio di Giovanni Galleoni detto 'Baficchio' e Francesco Antonini detto 'Sorcanera', avvenuto il 22 novembre del 2011 nel centro di Ostia. I giudici della Corte di Appello di Roma lo hanno assolto "per non aver commesso il fatto" non accogliendo la richiesta della procura generale che aveva invece sollecitato la conferma della condanna all’ergastolo. Per lo stesso delitto era già stato assolto anche Roberto Spada per il quale nel luglio del 2023 la Cassazione aveva reso definitiva la condanna a 10 anni per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso. Nel maggio dello scorso anno, invece, i giudici della Cassazione, rigettando il ricorso, avevano confermato l'ergastolo sempre per il duplice omicidio per Carmine Spada, la cui posizione era stata stralciata.
"Questa assoluzione sarebbe dovuta arrivare molto tempo fa e non sarebbe dovuto essere necessario aspettare 8 anni. Ci è costata tanta fatica e un colossale stress all'imputato" commenta all'Adnkronos il difensore, l’avvocato Massimo Mercurelli.

Due decessi alle Atp Finals in corso a Torino, oggi lunedì 10 novembre. Dopo il 70enne colpito da arresto cardiaco questa mattina davanti al Fan Village, subito soccorso dal personale sanitario presente, trasportato d’urgenza in ospedale ma deceduto poco dopo il ricovero, nel primo pomeriggio un 78enne ha avuto un malore mentre si trovava sugli spalti per assistere al match di Lorenzo Musetti contro Taylor Fritz. Anche in questo caso sono intervenuti i sanitari del 118, l’uomo è stato portato in ospedale in codice rosso ma è deceduto poco dopo l’arrivo nonostante i tentativi di rianimazione.

“Io credo che ci sia bisogno di un pressing al governo perché capisca che i trasferimenti a favore della Lombardia devono essere almeno pari a quelli della Campania. Io darò una mano”. Così il presidente del Senato Ignazio La Russa, a margine degli Stati Generali dei Trasporti, in corso a Milano, riferendosi alla necessità di fondi per il trasporto pubblico locale in Lombardia. “Mi rivolgo -aggiunge- al presidente di una delle più importanti commissioni parlamentari, Marco Osnato (la commissione finanze, ndr), perché capisca che i trasferimenti a favore della Lombardia devono essere almeno pari a quelli della Campania”.

I modelli predittivi in sanità sono "un nuovo strumento utile per i decisori al fine di garantire la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale". Lo ha detto Filippo Rumi, partner e co-founder di Altems Advisory, intervenendo al simposio 'Nuovi modelli farmaco-economici a supporto del decisore: policy predictive model in asma grave', a Genova nel corso del 46° Congresso nazionale Sifo - Società italiana di farmacia ospedaliera e dei servizi farmaceutici delle aziende sanitarie. "Nello specifico, il modello predittivo di cui abbiamo discusso - spiega Rumi -indaga, attraverso un approccio basato sul 'budget impact', le conseguenze economico-finanziarie derivanti dall'introduzione o dalla diffusione di una determinata tecnologia sanitaria all'interno di un contesto di riferimento".
Tre le policy indagate, illustra l'esperto: "Quella sull'aderenza alle terapie prescritte nell'ambito delle malattie respiratorie, in particolare nell'asma e nell'asma grave; quella relativa alla diffusione dei farmaci biologici per la popolazione eleggibile e, l'ultima, sulla gestione e la presa in carico tempestiva dei pazienti affetti da questa patologia. E' emerso che queste 3 policy, insieme, possono avere un impatto molto significativo non solo in termini di risorse sanitarie dirette, ma anche di costi indiretti, con una riduzione significativa delle perdite di produttività legate alle giornate di lavoro perso a causa della condizione". Il modello descritto, conclude Rumi, "rappresenta un'innovazione nell'ambito delle valutazioni economiche in sanità utili a garantire l'efficienza allocativa necessaria per la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale".
Appuntamento sabato 15 alla Fiera nella sala Pasolini...
Appello di Irene Testa, 'spazi nel carcere di Uta non idonei'... 
Nel trattamento dell'amiloidosi ereditaria da transtiretina con polineuropatia (Attrv-Pn), "si affaccia all'orizzonte eplontersen, una molecola innovativa per cui ci aspettiamo il via libera alla rimborsabilità entro i primi 6 mesi del 2026". Del farmaco "è stato valutato il beneficio in termini di costo-efficacia e di impatto sociale, oltre che tanti altri aspetti, rispetto ai bisogni insoddisfatti della patologia". Lo ha detto Laura Obici, ricercatrice del Centro per lo studio e la cura delle amiloidosi della Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia, intervenendo a Genova al 46° Congresso nazionale Sifo - Società italiana di farmacia ospedaliera e dei servizi farmaceutici delle aziende sanitarie.
Come ha evidenziato l'analisi Hta (Health Technology Assessment) - processo multidisciplinare finalizzato a valutare l'impatto di una tecnologia sanitaria dal punto di vista economico, clinico, etico e sociale al fine di guidare le scelte di politica sanitaria - il farmaco "ha alcune caratteristiche importanti", illustra Obici: "Innanzitutto l'autosomministrazione e la possibilità di somministrarlo con una frequenza minore rispetto a quella dell'antisenso precedente. Si somministra infatti una volta ogni 4 settimane, non richiede premedicazione e ha un ottimo profilo di sicurezza e tollerabilità".
L'amiloidosi ereditaria da transtiretina "è una malattia genetica rara a trasmissione autosomica dominante - spiega l'esperta - causata dall'accumulo nei tessuti di un materiale insolubile proteico, formato appunto dalla proteina plasmatica chiamata transtiretina. Si tratta di una proteina di trasporto che ha come funzioni biologiche principali quella di trasportare la tiroxina e la vitamina A attraverso la retinol binding protein (Rbp). In presenza di mutazioni, la proteina diventa più instabile, perde la sua struttura nativa e si accumula in forma di fibrille di amiloide all'interno di diversi organi e tessuti, soprattutto a livello dei nervi periferici e del cuore. Le manifestazioni cliniche sono in realtà molto eterogenee, perché i tessuti colpiti sono pressoché tutti. La polineuropatia sensitivo-motoria e autonomica, però, domina il quadro clinico di questi pazienti ed è il motivo per cui abbiamo necessità di trattamenti che abbiano questa indicazione".
Sulla patologia, "l'epidemiologia è in continua evoluzione - riferisce Obici - E' una malattia rara, quindi non è semplice comprenderne la prevalenza e l'incidenza. Diversi studi recenti mostrano che la prevalenza sta aumentando grazie a una maggiore consapevolezza di questa patologia, sia tra gli specialisti neurologi che cardiologi. Solo fino a qualche anno fa il registro Telethon dava una prevalenza italiana di 4 casi per milione di abitanti, mentre 2 studi recenti l'hanno portata prima a 6 casi e poi a 7,5 casi per milione di abitanti. Stimiamo dunque circa 500 pazienti viventi in Italia, calcolando che gli studi vedono l'esperienza dei centri più dedicati alla malattia".
I pazienti con Attrv-Pn "hanno molti bisogni ancora insoddisfatti - sottolinea la specialista - In primo luogo, è necessaria maggiore precocità nella diagnosi: ci sono ancora molti pazienti che hanno un danno permanente legato ad un riconoscimento tardivo della malattia. E' poi necessario intervenire più precocemente con farmaci in grado anche di restituire, almeno parzialmente, una capacità funzionale ai pazienti. Disponiamo infatti di terapie efficaci nel rallentare la progressione della malattia. Infine, ci sono aspetti legati alla gestione multi sistemica della patologia: essendo così tanti gli organi e i tessuti interessati, molti specialisti sono coinvolti nella presa in carico e nella cura di questi pazienti. Purtroppo - conclude Obici - ancora non tutti i centri hanno queste competenze multidisciplinari e ci sono aspetti, anche di carico psicologico per il paziente e per i familiari, che necessiterebbero di una gestione più accurata".

Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, intervenendo agli Stati generali dei Trasporti, in corso a Milano, nella sede della Regione Lombardia
“La Lombardia è la regione italiana più penalizzata: siamo l’unica Regione che deve integrare le risorse del tpl con cifre superiori ai 419 milioni di euro di soldi nostri, che avremmo dovuto o potuto investire in altre cose”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, intervenendo agli Stati generali dei Trasporti, in corso a Milano, nella sede della Regione Lombardia. “La Lombardia -ha aggiunto Fontana- ha una copertura del fondo tpl pari al 57%, mentre in altre regioni invece è pari al 105%. E non fatemi dire quali sono”.

Otto morti, oltre a tre persone gravemente ferite, è il bilancio dell'esplosione di un'auto in India, nei pressi della stazione della metropolitana di Forte rosso, nel centro di Nuova Delhi. Lo riporta l'agenzia Ani, citando il sovrintendente medico Lok Nayak Jai Prakash Narayan. L'esplosione ha provocato un incendio che ha coinvolto altre macchine parcheggiate. Secondo quanto riporta il sito di Times of India, dopo l'esplosione è scattata l'allerta in tutta la capitale.
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