(Adnkronos) - Marc Marquez trionfa nel Gp di Argon, ottava prova del motomondiale. Lo spagnolo, in sella alla Ducati ufficiale, scattato dalla pole position, si impone davanti al fratello Alex Marquez, con la Ducati del team Gresini e al compagno di squadra Francesco 'Pecco' Bagnaia. A rompere l'egemonia delle moto di Borgo Panigale lo spagnolo della Ktm Pedro Acosta che chiude quarto davanti ad altre due Ducati quelle di Franco Morbidelli e del connazionale Fermin Aldeguer. Settimo posto per la prima Honda quella dello spagnolo Joan Mir che si lascia alle spalle Marco Bezzecchi con l'Aprilia e Fabio Di Giannantonio su Ducati. Nella classifica iridata Marc Marquez sale a quota 233, 32 più del fratello e 93 in più di Bagnaia. Il motomondiale torna tra due settimana con il Gp d'Italia al Mugello.
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(Adnkronos) - E' del 7,4% l'affluenza alle urne registrata alle 12 per i cinque referendum. E' quanto emerge dai dati, pubblicati sul sito Eligendo, relativi alle 61.591 sezioni. Si vota oggi, domenica 8 giugno 2025, fino alle 23.00. Per la giornata di domani, invece, i seggi resteranno aperti dalle 7.00 fino alle 15.00.
L'Emilia Romagna ha raggiunto la percentuale più alta di affluenza, alle 12, con il 10,93%, seguita dalla Toscana (10,31%) e Liguria (9,23%). Mentre la più bassa è stata registrata in Calabria (4,38%) e in Sicilia (4,47%).
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(Adnkronos) - Jannik Sinner sfida Carlos Alcaraz nella finale del Roland Garros 2025. Oggi, domenica 8 giugno, il tennista azzurro affronta lo spagnolo - in diretta tv e streaming, anche in chiaro - nell'ultimo atto dello Slam parigino. Il secondo della stagione dopo gli Australian Open, vinti proprio da Sinner lo scorso gennaio. Jannik arriva alla finale di Parigi dopo aver battuto Novak Djokovic in semifinale, mentre Alcaraz si è qualificato grazie al ritiro di Lorenzo Musetti, costretto ad abbandonare a causa di un problema fisico.
I due tornano quindi ad affrontarsi nella nuova stagione a poche settimane dalla finale degli Internazionali d'Italia, quando Alcaraz riuscì a superare Jannik, al rientro dopo i tre mesi di stop per la sospensione per il caso Clostebol, in due set.
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(Adnkronos) - “Non ci sarebbe potuto essere tempismo migliore”. Quasi un anno fa, a luglio 2024, Giorgio Minisini annunciava il suo addio alle gare. Un addio sofferto, ovviamente, ma “ponderato” per il plurimedagliato nuotatore artistico, pioniere della disciplina in Italia, che all’Adnkronos dice: “Sembra tanto tempo fa… sembra tanto perché ci sono state tante cose, sembra ieri perché sono ancora immerso completamente nello sport”.
Testimonial ai Campionati nazionali Libertas di Nuoto artistico Gold Serie A, Serie B e Master, in corso a Colle di Val d’Elsa (Siena), con il suo inconfondibile sorriso e la sua gentilezza dopo l’esibizione (VIDEO) e la premiazione delle giovani atlete, non si è sottratto ai tanti fan consapevoli di avere davanti un’icona di questo sport. “Fare quello che facevo non è mai stato un sacrificio, ma una scelta. Sono tanto riconoscente e grato per il mio percorso all'interno dello sport, e non avrei mai voluto arrivare al punto di non esserlo più”, sottolinea l’atleta romano, classe 1996, che nel suo palmares vanta dieci medaglie ai mondiali (di cui quattro ori) e altrettante agli europei.
“Arrivare al punto di insistere in qualcosa per cui erano cambiate tante condizioni… no. Quindi sono contento di aver chiuso con quella gara lì”, afferma Minisini che subito aggiunge: “Però come dico sempre: sono uscito dall'acqua, ma l'acqua non è uscita né da me né dalla mia vita. Il tempismo è stato giusto, perché come atleta il mio percorso era finito, ma non è finito quello nello sport”.
“Cosa è cambiato di più in questo anno? In realtà le cose che mi aspettavo che cambiassero sono cambiate. Cioè il trauma dell'acqua fredda alle sette e mezzo di mattina – dice ridendo - per i primi tre mesi ogni giorno ringraziavo per questo, adesso mi capita meno spesso”. “Non mi aspettavo invece di continuare a sentire così tanto calore e tante attenzioni – confessa il 29enne - Io pensavo ‘ok, finisce la mia vita da atleta, devo ricostruire tutto da zero, perché la gente ti conosce in quanto atleta’. E invece no. Sto lavorando tanto, sto viaggiando tanto… Vengo qui, in questa gara, e fatico a muovermi. E’ bello vedere che quello che hai costruito in 25 anni c’è ancora”.
“Do sempre per scontati il mio percorso e la mia storia. Ogni tanto mi fermo a riflettere su cosa significasse a 9 -10 anni fare questo sport ed essere solo, avere tutti contro – ricorda – a volte mi dimentico quello che è stato, però è stato tanto. C'era tanto lavoro da fare ed è stato fatto. Adesso, vedere i ragazzi nuotare, mi sembra scontato. Mi sembra normale che loro vivano felici la propria gara. Ma in realtà non è stato per niente così scontato”.
Perché Giorgio Minisini è diventato un simbolo e ha lasciato una grande eredità: “Mi sono lanciato nei rovi, adesso c'è un sentiero privo di spine che mi sono preso tutte io. Ma quella è la mia storia… Quando guardo quelle cicatrici penso ‘sì, è stato un viaggio doloroso a volte ma bello e interessante, e sono contento di averlo fatto’. Quindi, tornando alla scelta di lasciare: era il momento giusto perché iniziavo a sentire stretti i panni dell’atleta che nuota solo aspettando i cinque cerchi delle Olimpiadi. Io non sono mai stato questo tipo di atleta. Io nuotavo perché volevo cambiare uno sport, poi perché volevo cambiare l'Italia in questo sport. E poi perché volevo le Olimpiadi. Quindi dopo che nuoti per tutti questi grandi obiettivi, nuotare solo aspettando non era quello che volevo”.
E ora Giorgio Minisini, dopo aver cambiato il nuoto artistico da dentro, non ha intenzione di fermarsi in questo senso. “Quando ho smesso, ho tirato le somme dei 25 anni di nuoto. Ho fatto tante gare, al termine delle quali a volte ero felice perché avevo vinto, altre triste perché avevo perso ma senza sapere perché fosse successo. Perché nel nostro sport il giudice dà una sintesi, che è un numero dopo aver visto una sfilata di 60 esercizi. Questo significa che il tuo esercizio diventa solo un numero tra 60. E non sai cosa significa quel numero”, dice il 29enne aggiungendo: “Non sai se devi essere più creativo, se devi essere più forte, se devi fare esercizi più difficili”.
Da qui nasce l’idea dell’Aquatic Games Show, la gara di nuoto artistico che si svolgerà sabato 5 luglio a Pescara: “Il mio obiettivo è rendere lo sport più leggibile e godibile per tutti, aiutando gli atleti a capire - sia quando vincono sia quando perdono - cosa hanno fatto bene e cosa possono migliorare. Ho pensato quindi a questo format, in cui hai due squadre alla volta che si scontrano, in un confronto diretto. E non hai giudici che danno voti ma delle preferenze dicendo quale sia la squadra più musicale, quella che ha comunicato meglio il tema o più pulita tecnicamente. In questo modo l'atleta, l'allenatore, il genitore, il pubblico, vedendo il risultato non vedrà solo un numero in cui sono sintetizzati 20 parametri. Voglio dare agli atleti del futuro ciò che io avrei voluto e si parte con questo test. Perché bisogna ascoltare i proprietari dello sport e i proprietari dello sport sono coloro che lo praticano, non chi lo organizza” (di Paola Lalli).
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(Adnkronos) - E' dell'11,88% l'affluenza al ballottaggio delle amministrative in 13 comuni italiani registrata alle 12. E' quanto emerge dai dati, pubblicati sul sito Eligendo, relativi alle 544 sezioni. Occhi puntati su Taranto e Matera. Le urne saranno aperte fino alle 23 di oggi e domani dalle 7 alle 15.
In Sardegna, dove i cittadini di 7 Comuni, di cui Nuoro il più grande, sono chiamati alle urne per il primo turno delle elezioni amministrative, l'affluenza registrata alle 12 è del 18,38%. Stabile rispetto al dato della precedente tornata elettorale che fu pari al 18,34%. A Nuoro, il comune più grande tra quelli in cui si sceglie il nuovo sindaco, l'affluenza è stata pari al 18,64%.
E' dell'11,76% l'affluenza alle ore 12 per il ballottaggio a Matera tra Roberto Cifarelli, candidato sindaco di centrosinistra, e Antonio Nicoletti, sostenuto dal centrodestra. L'affluenza è in calo rispetto al dato registrato nello stesso orario al primo turno (13,76%).
E' dell'11,42% l'affluenza alle ore 12 per il ballottaggio a Taranto dove si sfidano Piero Bitetti (centrosinistra) e Francesco Tacente (liste civiche più centrodestra). L'affluenza è in calo rispetto al dato registrato nello stesso orario al primo turno (13,83%).
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(Adnkronos) - Speranza per le barriere coralline, minacciate dal cambiamento climatico globale. Un team di scienziati marini dell'Università del Guangxi ha raggiunto un traguardo straordinario nella conservazione dei coralli poco prima della Giornata Mondiale degli Oceani, che si celebra oggi. Al largo dell'isola di Weizhou, situata a 21 gradi di latitudine nord nella regione autonoma del Guangxi Zhuang, nella Cina meridionale, il team ha perfezionato una tecnologia chiave per innescare la riproduzione dei coralli su larga scala nelle regioni ad alta latitudine.
Questa scoperta consente la riproduzione sessuata controllata dei coralli, segnando un passo fondamentale verso la trasformazione dell'isola di Weizhou in un santuario per i coralli minacciati dal cambiamento climatico globale.
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(Adnkronos) - Tragedia oggi a Roma dove una donna di 84 anni è morta in un incendio nel suo appartamento. Le fiamme hanno coinvolto un'abitazione al piano terra di via Papiniano, in zona Balduina.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco per domare il rogo, i medici del 118 e la polizia di Stato con i commissariati Borgo, Aurelio e il reparto volanti. Le fiamme sono state domate, e sono in corso le indagini per accertare le cause dell’incendio.
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(Adnkronos) - Cinque palestinesi sono stati uccisi e decine di altri sono rimasti feriti dal fuoco israeliano nei pressi dei siti di distribuzione degli aiuti a Gaza. Lo riporta Haaretz.
Secondo quanto riferito ad al Jazeera da fonti degli ospedali locali, almeno 21 persone sono state uccise stamattina negli attacchi israeliani nella Striscia. Tra queste ci sono anche otto palestinesi uccisi in un attacco israeliano a Jabalia, nel nord dell'enclave palestinese, secondo quanto riferito da una fonte dell'ospedale al-Shifa.
Le Idf hanno diffuso documenti di intelligence che dimostrerebbero che il "portavoce della Protezione Civile nella Striscia di Gaza" non è semplicemente sotto l'influenza di Hamas, ma è un vero e proprio agente del movimento islamista. Secondo l'esercito israeliano, Mahmoud Zabar Tafesh Bassal è un terrorista attivo all'interno di Hamas.
Tre documenti di intelligence divulgati menzionano il nome di Bassal, anche se in contesti diversi. In uno di questi, viene descritto come capo di una cellula dell'intelligence di Hamas per la "Quinta Brigata: Occhio di Golia". In un altro documento, viene definito "custode dell'ordine" e in un terzo come vice comandante di plotone.
Da un riepilogo generale si evince che fa parte del battaglione Zeitoun della brigata di Gaza City (Hamas aveva cinque brigate, due nel nord di Gaza, una nel centro di Gaza, una a Khan Yunis e una a Rafah). Secondo l'Idf, Bassal "ha svolto il ruolo di portavoce della Protezione Civile per un lungo periodo di tempo e abusa del suo ruolo diffondendo informazioni false e non verificate ai media internazionali, attribuendo erroneamente crimini di guerra a Israele e presentando dati inventati. Queste informazioni hanno avuto risonanza mediatica globale e hanno causato una grave distorsione della realtà sul campo".
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha condannato "l'incendio doloso e la profanazione" della sinagoga Or Habib dell'ex rabbino capo Yitzhak Yosef, nel quartiere Sanhedria di Gerusalemme. "Non dobbiamo permettere che accadano scene che ci ricordano periodi tragici della nostra storia", ha detto Netanyahu, citando le conclusioni dei vigili del fuoco secondo cui l'incendio è stato appiccato intenzionalmente. "Invito le autorità competenti ad accertare di chi sia la colpa il prima possibile" e a punirla con la massima severità possibile, ha chisto Netanyahu.
Anche il leader dell'opposizione Yair Lapid condanna l'incidente, affermando che "si aspetta che la polizia trovi rapidamente i colpevoli e li assicuri alla giustizia più severa", mentre il presidente di Yisrael Beytenu Avigdor Liberman dichiara che "non si deve permettere a una manciata di criminali di minare l'unità della società israeliana".
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(Adnkronos) - Luciano Spalletti sarà ancora il ct dell'Italia? La domanda, dopo la debacle della Nazionale azzurra contro la Norvegia nella prima giornata del gruppo I, valido per le qualificazioni al Mondiale 2026, non ha ancora trovato una risposta. Qualcosa di più si saprà dopo il secondo impegno che attende l'Italia, domani contro la Moldavia. Intanto però oggi, domenica 8 giugno, ne ha parlato il presidente della Figc Gabriele Gravina, che martedì si incontrerà con Spalletti per parlare anche di futuro: "Con la Norvegia si può anche perdere, ma bisogna capire come. Un approccio diverso, con il fuoco dentro a cui fa riferimento Buffon, doveva portare a un epilogo diverso. In questo modo non lo accetto".
"Mi dispiacciono gli attacchi immeritati a Spalletti, persona straordinaria, anima nobile, tra i migliori incontrati. Attacchi immeritati, lo dico con la morte nel cuore. Al calcio serve e fa bene, è un signore. Ho parlato con lui a lungo in queste ore: l'ho trovato sempre combattivo ma ferito, interpreta il ruolo come servizio all'Italia. Forse non siamo stati bravi a far capire l'orgoglio azzurro", ha detto Gravina ospite al Festival della Serie A di scena a Parma, "per un incidente, che sta forse durando tanto, non dobbiamo trovare solo il responsabile: è un metodo sbagliato nella vita".
Gravina però ha confermato le ombre sul futuro del ct: "Non posso dire se resterà o meno, dobbiamo trovare la miglior soluzione per rilanciarci da domani sera poi faremo delle riflessioni per arrivare al meglio nelle altre partite, giocarle con il coltello tra i denti. Non c'è un appuntamento martedì, c'è un contatto continuo, parleremo anche oggi. Lui è molto attento e responsabile, vediamo che verrà fuori". Nessun commento invece sui possibili sostituti, a partire da Claudio Ranieri: "A Ranieri mando un grande abbraccio, non è il momento dei nomi ma di guardare in faccia la realtà e rispettare il nostro attuale ct".
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