
Apple finisce nel mirino dell’Antitrust, che infligge una maxi multa da 98,6 milioni di euro per abuso di posizione dominante. Al centro del provvedimento le regole sulla privacy dell’App Store, giudicate penalizzanti per gli sviluppatori di app su iOS.
Per l’Antitrust Apple ha violato l’articolo 102 del Tfue per quanto riguarda il mercato della fornitura agli sviluppatori di piattaforme per la distribuzione online di app per utenti del sistema operativo iOS. In tale mercato, Apple è in posizione di assoluta dominanza tramite il suo App Store e la sanzione di 98.635.416,67 euro è stata irrogata alle società Apple Inc., Apple Distribution International Ltd e Apple Italia S.r.l.
Al termine di una complessa istruttoria, condotta anche in coordinamento con la Commissione europea, con altre Autorità nazionali della concorrenza e con il Garante per la Protezione dei Dati Personali, l’Agcm ha accertato la restrittività, sotto il profilo concorrenziale, dell’App Tracking Transparency policy, ossia delle regole sulla privacy imposte da Apple, a partire da aprile 2021, nell’ambito del proprio sistema operativo mobile iOS, agli sviluppatori terzi di app distribuite tramite l’App Store. In particolare, gli sviluppatori terzi sono obbligati ad acquisire uno specifico consenso per la raccolta e il collegamento dei dati a fini pubblicitari tramite una schermata imposta da Apple, il cosiddetto Att prompt che, tuttavia, non risulta sufficiente a soddisfare i requisiti previsti dalla normativa in materia di privacy, costringendo quindi gli sviluppatori a duplicare la richiesta di consenso per lo stesso fine.
L’Antitrust ha accertato che le condizioni dell’Att policy sono imposte unilateralmente, sono lesive degli interessi dei partner commerciali di Apple e non sono proporzionate per raggiungere l’obiettivo di privacy, così come asserito dalla società.

Si erano addestrati in Australia i due assalitori ritenuti responsabili della strage di otto giorni fa a Bondi Beach, costata la vita a 15 persone, ed erano stati sul posto, in "ricognizione", di notte, pochi giorni prima. E' quanto emerge da documenti ufficiali resi pubblici in queste ore sulla strage di cui sono accusati Sajid Akram, ucciso poco dopo l'attacco, e il figlio Naveed Akram, trasferito oggi in carcere dall'ospedale in cui era ricoverato, come confermato dalle autorità.
Secondo le indagini della Polizia, risulta dai documenti, si erano "addestrati all'uso di armi da fuoco" prima della strage. La Polizia ha rintracciato un video, registrato a ottobre, in cui padre e figlio sono seduti davanti a una bandiera del sedicente Stato islamico e rivendicano le motivazioni per l'attacco.
"Sento il peso della responsabilità per un'atrocità commessa durante il mio mandato da primo ministro e mi dispiace per quello che hanno vissuto la comunità ebraica e il nostro Paese", ha detto il premier australiano, Anthony Albanese, ricordando quando "otto giorni fa terroristi hanno cercato di dividere la nostra Nazione". Il bilancio parla di 15 morti. "Il governo lavorerà ogni giorno per proteggere gli ebrei australiani - ha aggiunto - Non lasceremo che vincano i terroristi ispirati dall'Is. Non permetteremo loro di dividere la nostra società".
I sardi ribaltano lo svantaggio iniziale, pari all'ultimo di Moreo...
Tecnico rossoblù, serve un po' di sana furbizia nei momenti
decisivi... 
Un uomo con Sla crea un’opera d’arte usando solo l’attività del proprio cervello. Attorno a lui, tecnologia neuroscientifica, alta cucina, abiti scintillanti e una comunità che sceglie di esserci. È così che Aisla – Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica chiude il 2025 con una serata intensa e condivisa, in Piazza San Babila, gremita di persone che hanno scelto di esserci, sotto la conduzione di Andrea e Michele di Radio Deejay.
La protagonista è stata un’esperienza sensoriale inedita vissuta da Davide Rafanelli, persona con SLA, presidente SLAfood e consigliere nazionale AISLA. Durante un assaggio, un sensore ha registrato l’attività elettrica del suo cervello, trasformandola in tempo reale in un’opera visiva unica. "Vedere i miei pensieri prendere forma – ha raccontato Davide – è stato incredibile. Il corpo può fermarsi, ma la mente continua a creare»".
A sorpresa è arrivato anche Luca Leoni, imprenditore della comunicazione e persona con SLA, nonché membro del gruppo InterNati. La sua esperienza non poteva che passare dall’ascolto inatteso dell’inno della sua Inter: in quel momento, le sue onde cerebrali sono esplose, trasformando amore, appartenenza ed emozione in una seconda tela virtuale. Due opere diverse, nate da stimoli diversi – il gusto e l’ascolto – hanno reso visibile ciò che unisce Davide e Luca: una mente che continua a creare oltre i limiti del corpo, sorprendendo tutti.
Accanto alle opere di Davide e Luca, la serata ha raccontato la cura attraverso il gusto: piatti e cocktail adattati per chi ha difficoltà a deglutire, trasformando il cibo in un gesto di attenzione, creatività e bellezza. Gli chef Carcangiu, Cunsolo, Benvenuto e Zanetello hanno proposto piatti a diverse consistenze, mentre il bartender Bruno Vanzan ha creato un cocktail speciale. Decine di volontari collegati da tutta Italia hanno alzato il calice in diretta, confermando di essere gli autentici testimoni dello spirito natalizio e di un impegno quotidiano che non conosce pause nella lotta contro la SLA.
I risultati concreti di AISLA emergono dai numeri: 480 mila euro raccolti con il Natale Solidale AISLA 2025, frutto di una mobilitazione iniziata il 20 novembre dal Palazzo dell’Informazione di Roma con La Promessa per la Ricerca e culminata il 19 dicembre con il Christmas Party milanese. «Un ringraziamento speciale va ai nostri partner storici – ha sottolineato Luca Fossati, Direttore Retail e sostenibilità Galbusera: - Caffarel, Galbusera, Tre Marie e Lindt, che hanno messo a disposizione oltre 55 mila praline e la loro rete di store, trasformando il loro impegno in un gesto concreto di responsabilità sociale e in un’opportunità per l’azienda di generare valore positivo per sé stessa e per la comunità».
Il valore di questi fondi si riflette nella ricerca clinica: il Centro Clinico NeMO, di cui AISLA è socia promotrice e fondatrice, sostiene progetti innovativi per migliorare terapie e percorsi di cura. «Ogni informazione raccolta aiuta a costruire terapie più personalizzate – ha spiegato la dottoressa Federica Cerri –. Il sostegno della comunità rende concreta la ricerca e la speranza».
Il Natale si misura nella presenza e nel sostegno reciproco: oltre 300 volontari in tutta Italia, un Centro di Ascolto che supporta più di 2.000 famiglie grazie a circa 20 specialisti qualificati, e una rete di relazioni con enti del Terzo Settore, istituzioni e mondo scientifico. Per AISLA, Natale significa questo ogni giorno: esserci, sostenere, non lasciare sola nessuna persona con SLA. “Questa serata racconta chi siamo – ha dichiarato Fulvia Massimelli, Presidente nazionale AISLA –. Non celebriamo numeri, ma relazioni. Quando linguaggi diversi si incontrano, la cura diventa esperienza condivisa e responsabilità concreta
Il 2025 si chiude così: con una rete viva, una comunità che da Milano arriva a tutta Italia, e la prova che solidarietà, scienza e arte possono camminare insieme. Un Natale in cui la cura ha illuminato davvero tutti, dimostrando che essa non è solo assistenza, ma un atto di comunità, cultura e partecipazione sociale, capace di parlare a pubblici diversi e aprire nuovi orizzonti per il Terzo Settore.

December 21, 2025_ In Chongqing, southwest China, Italian chef Francesco Sanna has created an innovative pizza that blends Italian cuisine with local...
December 21, 2025_ In Chongqing, southwest China, Italian chef Francesco Sanna has created an innovative pizza that blends Italian cuisine with local Chinese flavors, using local chili peppers and Chongqing-style spiced chicken. Originally from Sardinia, Sanna works at the Niccolo Hotel, named after Niccolo Polo, father of Marco Polo, a symbol of the historic bond between Italy and China. The chef has lived in China for over sixteen years, exploring the country's culinary diversity and adapting to local tastes, promoting cultural exchange based on respect for tradition. His cuisine combines Italian techniques with Chinese ingredients, also offering authentic Mediterranean dishes such as truffle pasta and Valencian paella. Chinaview.cn reports. This culinary experience demonstrates the growing interest and deep mutual understanding between Italy and China in the fields of gastronomy and culture.
Fonte: http://chinaview.cn

21 Dicembre 2025_ A Chongqing, nel sud-ovest della Cina, lo chef italiano Francesco Sanna ha creato una pizza innovativa che unisce la cucina italiana con i sapori locali cinesi, utilizzando peperoncini tipici e pollo speziato alla maniera di Chongqing. Originario della Sardegna, Sanna lavora presso l'hotel Niccolo, il cui nome rende omaggio a Niccolo Polo, padre di Marco Polo, simbolo del legame storico tra Italia e Cina. Lo chef ha vissuto in Cina per oltre sedici anni, esplorando la diversità culinaria del Paese e adattandosi ai gusti locali, promuovendo uno scambio culturale basato sul rispetto delle tradizioni. La sua cucina combina tecniche italiane con ingredienti cinesi, offrendo anche piatti mediterranei autentici come la pasta al tartufo e la paella valenciana. Lo riporta chinaview.cn. Questa esperienza culinaria testimonia il crescente interesse e la profonda conoscenza reciproca tra Italia e Cina nel campo gastronomico e culturale.
Fonte: http://chinaview.cn

Ha cominciato a prendere quota da agosto 2025, facendo parlare di sé come il principale motore di stagioni influenzali partite in anticipo e con il turbo in diversi Paesi del mondo. E' la variante K, o 'super flu' come è stata rinominata nelle aree dove si sta facendo sentire di più. Per gli esperti è proprio questo virus - A/H3N2 J.2.4.1, alias sottoclade K - che sta contribuendo particolarmente all'aumento dell'attività influenzale stagionale osservato negli ultimi mesi a livello globale, caratterizzato quest'anno da una crescita della percentuale di virus influenzali stagionali A H3N2 rilevati.
Anche in Italia la nuova variante è ormai prevalente, secondo i dati che arrivano dalla sorveglianza. E in molti si chiedono se ci siano sintomi caratteristici che permettono di riconoscerla. In realtà, precisa all'Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco, "la vera influenza è sempre uguale. Cambia piuttosto la numerosità dei casi. La variante K ha 7 mutazioni che rendono la sua emoagglutinina più immunoevasiva".
Perché circola di più
Anche gli esperti britannici che per primi hanno lanciato un alert al riguardo evidenziavano che, forte di queste mutazioni, il patogeno sembra eludere meglio parte del sistema immunitario. Il che incide sulla maggiore capacità di circolare. Su un aspetto, però, le autorità sanitarie a livello internazionale, e anche in Italia, convergono: non ci sono segni al momento di una maggior gravità nelle manifestazioni cliniche dell'infezione da questo virus. Semplicemente, se "gli anticorpi non lo riconoscono" con la stessa solita efficienza, l'equazione è presto fatta: "Tanti casi, e quindi tanti casi gravi o impegnativi", spiega Pregliasco.
Premesso questo, all'atto pratico, sebbene si tratti di una nuova variante, l'H3N2 si presenta proprio come la tipica influenza: febbre, tosse, mal di gola, dolori muscolari, stanchezza e talvolta disturbi gastrointestinali, elenca per esempio un medico di base britannico, Nisa Aslam, in un focus sul 'Telegraph'.
Le tre 'spie rosse'
Le 'spie rosse' da considerare per capire si è stati eventualmente colpiti dall'influenza stagionale sono sempre le solite 3: "Inizio brusco e improvviso della febbre", sopra i 38°C, indica Pregliasco, "almeno un sintomo respiratorio" come naso chiuso o che cola, tosse, gola infiammata, "e almeno un sintomo sistemico", quale dolori muscolari o articolari e stanchezza, spossatezza marcata.

La nuova pandemia potrebbe arrivare dal cielo. Un virus influenzale portato da uccello migratorio venuto in Europa da chissà quale Paese. L'influenza aviaria: è lei l'indiziata numero uno da diversi anni come spauracchio pandemico. La sua diffusione sta preoccupando virologi ed epidemiologi dell'Oms Europa e dell'Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Quest'ultimo ha registrato "un forte aumento dei casi di influenza aviaria A (H5N1) tra uccelli selvatici e pollame. La sua ampia circolazione tra gli uccelli aumenta il rischio di esposizione umana agli animali infetti e che il virus si trasmetta successivamente agli esseri umani". Un monito al farci trovare pronti e più attrezzati rispetto al 2020 con il Sars-CoV-2. Ma lo siamo? L'Adnkronos Salute ha posto questa domanda a tre esperti che lavorano negli istituti zooprofilattici italiani e che grazie alla Rete degli Izs - 10 strutture con 10 sedi centrali, circa 90 sezioni territoriali e oltre 4.000 professionisti - è un presidio essenziale in ottica 'One Health' per la sicurezza alimentare, la salute animale e umana, la ricerca sperimentale e la diagnostica veterinaria.
La diffusione è molto preoccupante
"La diffusione a livello geografico dell'influenza aviaria è senza precedenti, non perché sia inatteso che un virus influenzale dell'aviaria possa muoversi anche lungo distanze molte lontane - è infatti associato ai volatili e si muove in volo - ma quello che sta succedendo ci mette di fronte ad un virus altamente aggressivo. Prima viaggiavano con i volatili selvatici virus pressoché innocui, oggi con il sottotipo H5 è tutto diverso - spiega Isabella Monne, dirigente veterinario Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie - Questo virus è stato in grado di adattarsi progressivamente ai volatili selvaggi migratori e con loro ha viaggiato a livello globale. Oggi siamo di fronte ad una 'panzoozia', che è nel mondo l'equivalente della pandemia nell'uomo. Il virus dell'influenza aviaria è arrivato in tutti i continenti, anche in Oceania dove a novembre ci sono stati casi in un'isola sub Antartica che appartiene all'Australia, ma ha colonizzato climi diversi dal gelido all'arido. Affrontiamo quindi una situazione che ci mette alla prova con scenari molto diversi anche in termini di disponibilità nell'affrontare i rischi".
Ma cos'è l'influenza aviaria?
Ma cos'è l'influenza aviaria? "E' una malattia dei volatili sostenuta da un virus influenzale, in questo periodo soprattuto dal virus H5N1 che ha dimostrato delle capacità incredibili di passare dagli uccelli selvatici agli animali allevati (polli, tacchini, galline ovaiole) ma più recentemente molti mammiferi e in alcuni casi è stato capace di fare il cosiddetto 'salto di specie' quindi di essere pericoloso per l'uomo", ripercorre Antonia Ricci, direttore generale Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. All'Izs delle Venezie è attivo il Centro di referenza nazionale (Crn) e l'istituto fa parte della Rete Izs europea per questa malattia. "Ci occupiamo - illustra Ricci - di fare la sorveglianza negli animali e anche nell'interfaccia tra gli animali e l'uomo proprio per studiare il virus ed evidenziare queste situazioni di salto di specie che possono essere pericolose per la salute. E' un virus che ha la capacità di fare un salto di specie e sappiamo che le grandi pandemie del passato sono state sostenute da virus influenzali che avevamo mescolato virus umano e aviario".
La situazione in Italia
In Italia che situazione stiamo vivendo? "In questo momento, per fortuna, i virus che circolano sia a livello italiano che internazionale non hanno quelle caratteristiche che lo rendono particolarmente pericoloso per l'uomo. Però è certamente una malattia che va sorvegliata continuamente e con grande attenzione - risponde Ricci - La situazione in Italia è molto preoccupante per quanto riguarda gli uccelli selvatici, nel senso che noi continuiamo a trovare in queste specie animali positivi e questo mette a rischio soprattutto i nostri allevamenti. In questo momento, che è la stagione con il picco di influenza aviaria, abbiamo circa una ventina di focolai. Ma la situazione è sotto controllo".
Le misure di prevenzione
Secondo quanto spiega Calogero Terregino, responsabile Centro di Referenza Nazionale per l'influenza aviaria, "le misure di prevenzione partono alcuni mesi prima dell'inizio della stagione dell'influenza aviaria, il periodo dell'autunno-inverno quando arrivano gli uccelli migratori che portano il virus. La prevenzione si fa attraverso con una collaborazione tra le regioni, il ministero della Salute, le aziende avicole: prevede una regolamentazione degli accasamenti, alcuni fermi programmati per ridurre la densità degli allevamenti, e alcune misure che possono prevenire il contatto con gli uccelli selvatici come la chiusura degli animali nei capannoni e non più all'aperto".
"La sorveglianza è programmata e si basa sul Piano nazionale di sorveglianza e prevede nei periodi a rischio nelle aree a maggior vocazione avicola una sorveglianza ravvicinata e stretta nelle aree a rischio. Prelievi periodici negli allevamenti di pollame e lì dove si trovasse il virus una sorveglianza straordinaria con il controllo di tutti gli allevamenti vicini - prosegue Terregino - Se il virus viene individuato si mettono in atto tutte le misure di contenimento previste dai regolamenti europei, che prevedono l'abbattimento di tutti gli animali, la distruzione di tutti i prodotti potenzialmente contaminati per garantire che sulla filiera alimentare non arrivino prodotti potenzialmente a rischio".
Sorveglianza specifica anche su altre specie
"Deve esserci collaborazione tra gli allevatori e i veterinari, attività di formazione verso gli allevatori per le misure di prevenzione e per la biosicurezza, occorre informare tutti gli attori della filiera che il virus sta circolando e i minimi segnali devono essere riferiti alle Asl che intervengono in poche ore per bloccare l'allevamento", evidenzia Terregino.
Nel caso dell'influenza aviaria, il rischio per l'uomo è considerato "ancora basso da tutte le organizzazioni internazionali, è un virus adattato ai volatili anche se abbiamo osservato delle mutazioni che ci fanno pensare che il virus possa estendere il suo campo d'azione ad altri ospiti. C'è una sorveglianza specifica anche su altre specie come i cani, i gatti o i ruminanti che vengono monitorati e poi verso le persone che lavorano negli allevamenti che vengono controllati e monitorati", conclude il responsabile Centro di Referenza Nazionale per l'influenza aviaria.
La consapevolezza del rischio di una nuova pandemia, che potrebbe avere come protagonista l'influenza aviaria, ci pone anche la certezza di avere delle armi: i vaccini per l'influenza aviaria. Sono stati sviluppati dalle industrie farmaceutiche prevalentemente per il settore veterinario, da utilizzare nelle specie avicole come polli, tacchini e anatre. La vaccinazione può essere un valido strumento per ridurre l'impatto delle epidemie influenzali animali nei casi in cui altre misure risultino poco efficaci. Visto che le persone esposte, come allevatori e veterinari, hanno un rischio maggiore, la Commissione Europea ha dato la possibilità agli Stati membri di fornirsi, se necessario, di un vaccino già disponibile per la profilassi di questa ristretta popolazione contro il virus influenzale H5.

Porto Torres, 21 dicembre 2025 – In un contesto economico nazionale in cui il commercio di prossimità affronta sfide sempre più complesse, il Natale 2025 a Porto Torres si trasforma in una vera e propria leva strategica per il rilancio dell’economia cittadina. Confcommercio, in collaborazione con il Comune di Porto Torres e l’associazione Botteghe Turritane, ha messo in campo un piano articolato per rivitalizzare il centro urbano, contrastare il rischio di desertificazione commerciale e offrire un’alternativa concreta alla spesa online e nei grandi centri commerciali.
Il cuore del progetto: l’albero di Natale simbolo di rinascita
Cuore pulsante delle iniziative è l’imponente albero di Natale allestito nell’area centrale tra via Sassari e Corso Vittorio Emanuele. Non una semplice decorazione, ma un punto di ritrovo e un “faro” simbolico che mira a richiamare residenti e visitatori verso il centro storico. L’obiettivo è chiaro: trasformare le vie principali in luoghi di attrazione, socialità e, naturalmente, di acquisti consapevoli.
“Investire sugli eventi natalizi è un segnale importante per un settore che ha estrema necessità di essere sostenuto e valorizzato”, dichiara Maurizio Zolesi, presidente della territoriale turritana di Confcommercio. “Ogni iniziativa che porti le persone a vivere i nostri luoghi porta benefici al commercio locale. Come rappresentanti del territorio, il nostro obiettivo è trasformare il Natale in un grande laboratorio di ripartenza”.
Eventi e collaborazioni per una città più dinamica
Il programma del Natale 2025 a Porto Torres prevede una serie di eventi natalizi studiati per creare un flusso costante di presenze. Le attività, coordinate da Confcommercio, agiscono da catalizzatore tra le esigenze degli imprenditori locali e lo sviluppo del contesto urbano, assicurando che ogni iniziativa si traduca in un beneficio tangibile per gli esercenti.
La partnership con Botteghe Turritane e l’Amministrazione Comunale punta a creare un’offerta coerente e attraente, che unisca tradizione, socialità e promozione del prodotto locale. L’abbellimento delle strade e delle vetrine non è quindi una mera operazione estetica, ma un vero e proprio investimento sul futuro del tessuto economico e sociale di Porto Torres.
Contrastare la desertificazione commerciale: una priorità
In un’epoca di acquisti sempre più impersonali, la strategia di Confcommercio per il Natale a Porto Torres si fonda sulla riscoperta del valore della comunità e del rapporto diretto con il negoziante di fiducia. Sostenere il commercio locale durante le festività non significa solo favorire gli acquisti, ma preservare l’identità della comunità e garantire un futuro a chi, con il proprio lavoro, mantiene vivo e propositivo il panorama economico turritano.
“La rivitalizzazione commerciale garantisce una città più dinamica e viva”, sottolineano da Confcommercio. “Qui la fiducia dei piccoli imprenditori si incrocia con la voglia di socialità dei cittadini, creando un valore che arricchisce l’intero tessuto sociale”.
Con il Natale 2025, Porto Torres punta così a scrivere una pagina importante di ripresa economica e coesione sociale, dimostrando come una pianificazione intelligente e corale possa trasformare un momento di festa in una straordinaria opportunità di rilancio per tutto il territorio.
Scuola Civica di Musica di Cagliari, Secchi: «Non è un problema burocratico ma un’emergenza sociale»

CAGLIARI – «Ciò che sta accadendo alla Scuola Civica di Musica di Cagliari non è un semplice inconveniente burocratico, ma una vera e propria emergenza sociale».
A denunciarlo è il consigliere comunale Ferdinando Secchi, che ha portato la questione all’attenzione dell’aula consiliare in apertura di seduta.
Secondo quanto riferito dal consigliere, cinque dipendenti, che da oltre quindici anni garantiscono con competenza e continuità un presidio culturale fondamentale per la città, si sono visti ridurre l’orario di lavoro da 29 a sole 8 ore settimanali, con contratti peggiorativi e retribuzioni al di sotto della soglia minima di sussistenza.
«È intollerabile – afferma Secchi – che un ente pubblico permetta che un proprio servizio venga gestito sacrificando la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori. Con queste condizioni non riuscirebbero nemmeno ad arrivare a fine mese».
Il consigliere parla apertamente di un arretramento inaccettabile sul piano dei diritti: «Non si può accettare un ritorno all’era preindustriale delle tutele del lavoro».
Da qui l’appello all’Amministrazione comunale affinché intervenga con urgenza: «Chiedo al Comune di Cagliari di verificare immediatamente quanto denunciato dai lavoratori e di ripristinare le condizioni contrattuali originarie, garantendo rapporti di lavoro equi, dignitosi e rispettosi».
Secchi annuncia inoltre un’iniziativa formale in Consiglio comunale: «Le rimostranze dei lavoratori della Scuola Civica verranno portate all’attenzione di tutto il Consiglio attraverso un’interrogazione, per fare chiarezza su un sistema di appalti che rischia di trasformarsi in un vero e proprio caporalato, mettendo a dura prova la vita delle persone».
Con lo spettacolo “Macbeth – primo studio” si conclude il progetto teatrale “Teatro Dentro”
TEMPIO PAUSANIA – Si è concluso con grande partecipazione ed emozione il progetto “Teatro Dentro”, percorso di arte, formazione e inclusione promosso dalla Casa di Reclusione “Paolo Pittalis” di Tempio Pausania. Il momento culminante dell’iniziativa si è svolto nella serata di giovedì 19 dicembre, con la messa in scena dello spettacolo “Macbeth – primo studio”, presentato nel teatro interno dell’Istituto.
Sul palco è andato in scena un lavoro corale intenso, interpretato da detenuti della struttura tempiese, che hanno affrontato la prova con attenzione, concentrazione e forte coinvolgimento emotivo. Guidati dalla regia di Chiara Murru, gli attori hanno mantenuto vivo il dialogo scenico e il rapporto con la platea, dando forma a uno studio teatrale coerente e incisivo.
Determinante l’impianto visivo: una scenografia essenziale, costruita su vuoti, ombre e presenze, con installazioni minimali sul palco e in platea. I costumi, di grande impatto visivo, sono stati realizzati nella sartoria dell’Istituto sotto il coordinamento del costumista Fabio Loi: mantelli, drappi, maschere e materiali hanno dato corpo ai personaggi e sostenuto la narrazione. A completare l’allestimento, le musiche curate con la supervisione del compositore tempiese Mario Garau e il disegno luci di Loic Hamelin, che con tagli netti ed essenziali ha contribuito a creare l’atmosfera e la tensione scenica.
Al termine dello spettacolo, l’emozione è stata palpabile: sul palco, nei volti degli attori, e in platea, dove il pubblico ha salutato la performance con un applauso lungo e sentito.
Un carcere aperto alla cultura e al territorio
Struttura di alta sicurezza ma da anni aperta al mondo della cultura e della creatività, la Casa di Reclusione di Tempio Pausania applica con convinzione i principi del trattamento penitenziario, promuovendo esperienze che mettono al centro la persona e la sua capacità di cambiamento. Progetti come “Teatro Dentro” trasformano il carcere in uno spazio di crescita, riflessione e relazione con la comunità esterna, costruendo ponti e occasioni di incontro.
Il teatro dell’Istituto, con una capienza di 160 posti, ha accolto per l’occasione 70 invitati esterni. Circa 30 detenuti sono stati coinvolti direttamente nello spettacolo, mentre i partecipanti complessivi al progetto sono stati oltre 50.
Alla presentazione hanno preso parte, tra gli altri, Anna Paola Aisoni, vicepresidente della Provincia Gallura – Nord Est Sardegna e vicesindaca di Tempio Pausania, il vescovo monsignor Roberto Fornaciari, i rappresentanti del Polo Universitario Penitenziario (PUP) dell’Università di Sassari e i numerosi partner del progetto.
Le voci delle istituzioni
La direttrice della Casa di Reclusione, Veronica Proietti, ha sottolineato il valore dell’iniziativa:
“‘Teatro Dentro’ nasce da un progetto finanziato dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, che dimostra grande attenzione per attività trattamentali di qualità. L’obiettivo è rispondere ai bisogni di benessere e crescita delle persone detenute, mantenendo aperto un canale di comunicazione con la vita, grazie al dialogo con il terzo settore, il mondo della cultura e l’Università”.
Anna Paola Aisoni ha espresso la soddisfazione delle istituzioni locali:
“‘Teatro Dentro’ è un’iniziativa di grande valore: avvicina la comunità alla realtà penitenziaria, riduce distanze e pregiudizi e dimostra come la cultura possa generare responsabilità, confronto e umanità”.
Arianna Taccori, responsabile dell’Area Giuridico-Pedagogica, e Michela Galise, funzionaria referente del progetto, hanno evidenziato:
“Il teatro e la cultura non sono attività marginali, ma strumenti fondamentali per restituire dignità, riconoscere le emozioni e favorire consapevolezza e cambiamento”.
Il comandante di reparto, Mariaelena Mariotti, ha infine rimarcato l’impegno del Corpo di Polizia Penitenziaria nei percorsi di recupero sociale, sottolineando come la sicurezza sociale passi anche attraverso progetti di reinserimento fondati su legalità e responsabilità.
Un progetto che guarda al futuro
“Teatro Dentro” rappresenta la naturale prosecuzione dell’esperienza di “LiberArte”, sviluppata in collaborazione con il Polo Universitario Penitenziario di Sassari, e si inserisce in una progettualità più ampia che coinvolge la compagnia Spazio T, la Caritas Diocesana, il Museo Organica e numerosi professionisti del settore.
Oltre alla dimensione espressiva, il progetto ha fornito competenze tecniche spendibili professionalmente: costume, scenografia, illuminotecnica e sound design. Nell’ambito dell’iniziativa, presso il Museo Organica, è stata inoltre allestita la mostra “Storie di legno e libertà”, con sculture realizzate da un detenuto utilizzando materiali di recupero.
“Teatro Dentro” si conferma così un modello virtuoso di collaborazione tra istituzioni e comunità, esempio concreto di come arte e cultura possano essere strumenti di rieducazione, inclusione e reinserimento sociale, in piena coerenza con i principi costituzionali.
Il progetto è stato realizzato grazie al finanziamento del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e al contributo della Fondazione di Sardegna, del Polo Universitario Penitenziario dell’Università di Sassari, dell’ERSU di Sassari e della Caritas.

Natale in casa in famiglia, per lo più, o con amici, ma c'è chi sceglie l'opzione più comoda del ristorante o, trend in crescita, il fuori porta tra l'atmosfera rustica dell'agriturismo.
Per Confartigianato Sardegna, che promuove la campagna "Acquistiamo locale", i sardi spenderanno mezzo miliardo per prodotti alimentari e bevande. "Stesso budget dell'anno scorso ma carrello un po' più vuoto, circa il 10% in meno, per via dei rincari dovuti all'inflazione".
Tra mare e terra profumi e sapori delle specialità di ogni territorio caratterizzano il menu della vigilia, dove si segue la tradizione fra antipasti di mare, fregula con arselle in brodo, burrida, orate e spigole al forno, anguille o gamberoni e del più abbondante pranzo del 25 con protagonisti agnello e maialetto. Dal nord al sud è un trionfo di pane tipico e paste fresche fatte a mano, dai più classici ravioli, malloreddus, culurgiones, ai barbaricini macarrones de busa che Tonina Biscu de Sa Horte de su Poeta di Oliena prepara con il ragù di agnello; poi lorighittas di Morgongiori o andarinos di Usini, nel Sassarese, conditi con ragù di maiale e fonduta di fiore sardo, nella ricetta della chef Marina Ravarotto del Chiaroscuro di Cagliari.
"Anche nel Campidano il Natale è un ritorno rituale alle radici. Non c' è casa asseminese che non porti sa panada al centro tavola. I primi piatti sono fatti in casa - racconta l'antropologa Veronica Matta - resiste, tra le altre portate, il brodo con sa pudda prena, accompagnato da fregula di grano duro lavorata a mano. Tra gli antipasti spiccano le tapadas - lumachine - saltate in padella con pangrattato e prezzemolo".
Se lumache, cordula o coratella sono tra i piatti del Natale sassarese, da un territorio all' altro il percorso parte con salsiccia, prosciutto, pancetta, lardo, olive. Il finale è un'esplosione di pasticceria sarda tra seadas al miele, tiliccas saba e mandorle, pardule, amaretti. Il tutto suggellato da un bicchierino di Mirto o abbardente. E, poi centrotavola, segnaposti, decori, note di colore che fanno tanto atmosfera natalizia.

Aggredì il rivale con una mannaia: arrestato dalla polizia a Cagliari. Era evaso dai domiciliari
CAGLIARI – La Polizia di Stato di Cagliari ha arrestato un uomo di 40 anni per il reato di evasione dagli arresti domiciliari. L’uomo è ritenuto responsabile di una violenta aggressione avvenuta all’alba del 6 dicembre scorso nel quartiere San Michele, dove un uomo è stato colpito con una mannaia, riportando lesioni gravissime.
Il 40enne si trovava già sottoposto a misura cautelare degli arresti domiciliari per diverse ipotesi di reato, tra cui detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, furto aggravato e rapina aggravata. Le indagini, condotte dalla Sezione Criminalità Diffusa della Squadra Mobile, si erano in precedenza concentrate su un circolo privato nel quartiere di Mulinu Becciu, dove l’indagato avrebbe avviato una fiorente attività di spaccio. In quell’occasione, sia l’aggressore sia la vittima erano stati destinatari della misura cautelare dei domiciliari.
Nonostante le restrizioni, il 6 dicembre l’uomo avrebbe violato le prescrizioni, allontanandosi dalla propria abitazione per raggiungere un locale notturno abusivo situato di fronte al cimitero di San Michele. Qui, alle prime luci del mattino, avrebbe aggredito con estrema violenza il rivale, colpendolo con una mannaia e provocandogli la frattura del braccio sinistro, gravi lesioni ai tendini, nonché fratture del setto nasale e della mascella.
Il ferito è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Brotzu, dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico.
Grazie all’analisi delle immagini di videosorveglianza e alle testimonianze raccolte, gli investigatori della Squadra Mobile sono riusciti a identificare l’autore dell’aggressione. Il 40enne è stato quindi arrestato e trasferito nel carcere di Uta, dove si trova attualmente detenuto.

L'opera di Andrea Granitzio, coi costumi di Antonio Marras, in scena nel 2027...
l Lirico di Cagliari punta sull'internazionalizzazione e coinvolge le eccellenze della Sardegna con un progetto di interscambio culturale italo-cinese".
Con queste parole il sovrintendente Andrea Cigni ha presentato la nuova produzione "Butterfly Lovers".
L'opera lirica in tre atti su libretto e musica dí Andrea Granitzio, artista e compositore cagliaritano, sarà messa in scena nell'estate del 2027 al Lirico per poi approdare in Cina, durante una tournée della Fondazione cagliaritana, nei maggiori teatri d'opera.
I costumi portano la prestigiosa firma dello stilista algherese Antonio Marras, scene dell'architetto cagliaritano Pierandrea Angius, gioielli dell'architetto nuorese Flavio Manzoni.
Lavori realizzati nel pieno rispetto della drammaturgia e della tradizione popolare cinese. "È la prima opera lirica dove sono presenti le pietre sonore di Pinuccio Sciola, mio personale omaggio al grande artista", ha detto Granitzio.
L'opera sarà diretta da Giovanni Pasini. Trae spunto dalla leggenda popolare di Liang Shanbo e Zhu Yingtai - i due protagonisti, tenore e soprano - al tempo della dinastia Song (960-1278 d.C.) o, ancora prima, della dinastia Tang (618-906 d.C.) ed è ambientata durante la dinastia Jin (265-420 d.C.).
Cinque i personaggi, oltre al coro e ad una compagnia di danza per la scena del corteo nuziale: Zhu Yingtai (soprano), Liang Shanbo (tenore), Ancella (contralto), La madre di Yingtai (soprano), Il padre di Yingtai (basso).
Conosciuta come la "Romeo e Giulietta cinese", la leggenda di "Butterfly Lovers" è portatrice di un messaggio universale che attraversa il tempo e le culture, fonte di ispirazione per rappresentazioni teatrali tradizionali e, più di recente, di animazioni, serie tv, film e composizioni musicali, celebre è il concerto per violino e orchestra dei compositori cinesi He Zhanhao e Chen Gang.

Marrubiu, in fiamme il pinneto più grande della Sardegna: intervento dei vigili del fuoco a Masongiu
MARRUBIU (ORISTANO) – Un incendio ha distrutto il pinneto più grande della Sardegna nelle campagne di Masongiu, nel territorio di Marrubiu, in provincia di Oristano. La struttura, una tradizionale costruzione rudimentale in pietra e legno, veniva utilizzata come rifugio dai pastori della zona.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Oristano, supportati da due Auto Botte Pompa (ABP) e da un’autoscala. Le operazioni di spegnimento sono durate circa due ore, necessarie per domare completamente le fiamme e mettere in sicurezza l’area.
Al momento non si registrano persone ferite. Le cause dell’incendio sono ancora sconosciute.
Sul luogo dell’intervento erano presenti anche le forze dell’ordine, che hanno avviato le indagini per accertare l’origine del rogo.

SESTU (CAGLIARI) – I carabinieri hanno arrestato un commerciante di 37 anni, residente nell’hinterland cagliaritano, trovato in possesso di un ingente quantitativo di materiale pirotecnico artigianale, detenuto in un deposito a Sestu. L’attività era da tempo monitorata dai militari.
Durante l’intervento, i carabinieri hanno effettuato perquisizioni personali e domiciliari, rinvenendo circa 50 chili di artifici pirotecnici tra cui bombe carta di varia tipologia e peso, candelotti esplosivi, petardi, razzi, batterie pirotecniche ad alto numero di colpi e numerosi altri artifici.
Nel corso dell’attività è stata inoltre sequestrata la somma di 255 euro in contanti, ritenuta provento dell’attività illecita.
Considerata l’elevata pericolosità del materiale, gli artifici sono stati posti in un locale idoneo, in attesa delle successive operazioni di distruzione affidate a personale specializzato.
Il commerciante è stato dichiarato in arresto per detenzione e fabbricazione abusiva di materie esplodenti e accompagnato in caserma, dove resterà a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Sparatoria e coltellate a Sant’Elia: due arresti e un 17enne indagato
CAGLIARI – Si è chiuso rapidamente il cerchio attorno alla violenta lite scoppiata nella serata di ieri nel quartiere Sant’Elia, culminata con il ferimento di due persone a colpi di pistola e coltellate. La Polizia di Stato ha arrestato due uomini di 50 e 28 anni e indagato un 17enne, ritenuti responsabili dell’aggressione.
I due arrestati sono accusati di lesioni personali pluriaggravate e porto abusivo di arma clandestina.
L’allarme e l’intervento delle forze dell’ordine
Erano circa le 19.40 quando numerose segnalazioni al 112 hanno segnalato un violento litigio tra più persone nei pressi di un bar in via Schiavazzi. Alcuni testimoni hanno riferito di aver udito anche l’esplosione di colpi d’arma da fuoco.
Sul posto sono intervenute immediatamente diverse Volanti della Questura e gli equipaggi della Squadra Mobile, che hanno trovato due uomini feriti a terra davanti al locale.
I feriti e il ricovero al Brotzu
I due uomini sono stati soccorsi dal 118 e trasportati d’urgenza all’ospedale Brotzu. Uno dei feriti era stato colpito da un proiettile al fianco sinistro e presentava anche una ferita lacero-contusa alla testa; l’altro riportava lesioni da arma da taglio alla schiena. I medici hanno riscontrato prognosi rispettivamente di 30 e 21 giorni.
Le indagini e la ricostruzione dei fatti
Le indagini sono scattate immediatamente. Grazie all’analisi dei filmati di videosorveglianza interni al locale e alle testimonianze raccolte sul posto, gli investigatori hanno ricostruito la dinamica dell’aggressione e identificato tre presunti autori.
Secondo la ricostruzione della Squadra Mobile, l’aggressione si sarebbe consumata all’esterno del bar: uno dei tre avrebbe esploso un colpo di pistola, colpendo la vittima, mentre gli altri due sarebbero intervenuti armati rispettivamente di una katana e di un coltello, utilizzati durante l’aggressione.
All’origine del violento episodio ci sarebbe stato un precedente litigio avvenuto circa mezz’ora prima, durante il quale una delle vittime avrebbe aggredito fisicamente uno degli arrestati.
Arresti e sequestro dell’arma
Dopo l’aggressione, i tre si sono allontanati a bordo di un’auto. Successivamente, contattati dagli agenti, si sono presentati spontaneamente, ammettendo i fatti. La pistola utilizzata è stata poi rinvenuta grazie alla collaborazione di uno degli indagati.
Le indagini proseguono per chiarire ogni ulteriore responsabilità.

Consorzio di Bonifica, 'programmati in base alle esigenze degli agricoltori'...
Slittano alla fine del 2026 i lavori di impermeabilizzazione di alcune delle vasche di accumulo del distretto della bassa Valle del Coghinas.
La decisione è arrivata dopo il partecipato incontro nei giorni scorsi, aperto a tutti i consorziati che hanno indicato febbraio come mese in cui il prelievo di acqua per le colture in campo è strategico.
Quindi la necessità di evitare di chiudere l'erogazione dell'acqua, necessario per permettere alla ditta incaricata di procedere alla impermeabilizzazione delle vasche.
"Un lavoro non più procrastinabile, ma che va fatto in stretta sinergia con le esigenze agricole del territorio che proprio a febbraio pone le basi della annata orticola produttiva - spiega Anton Pietro Stangoni, presidente del Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna -. Per questo il Consorzio ha ascoltato il territorio ponendo mano al cronoprogramma per i lavori alle vasche di accumulo e modificandolo in base alle esigenze emerse".
Alla presenza dei vertici dell'ente e dei rappresentanti dell'impresa appaltatrice Perino srl, con anche i referenti delle associazioni di categoria, è stato presentato il progetto strategico per l'efficienza idrica del Distretto e ascoltato i consorziati su quando fosse meno disagevole iniziare i lavori che comporteranno lo svuotamento delle vasche per almeno 40 giorni.
"L'intervento - spiega il direttore generale Giuseppe Bellu - rientra in un piano straordinario finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole per un importo complessivo di circa 2,95 milioni di euro il cui obiettivo primario è l'efficientamento idrico attraverso l'impermeabilizzazione di 8 vasche strategiche, tra cui la Vasca di Pedra Maiore (4.500 mc) e la Vasca Centrale di Pirastroni (25.000 mc) e quelle di Viddalba (8.000 mc) e Badesi (6.000 mc) per il Distretto della Bassa Valle del Coghinas. I lavori prevedono l'installazione di sistemi all'avanguardia: pulizia del calcestruzzo, posa di geomembrane in HDPE di alto spessore e rivestimenti in calcestruzzo fibrorinforzato per garantire la massima tenuta. Si stima che questo intervento permetterà un risparmio idrico di oltre 2,3 milioni di metri cubi all'anno, riducendo drasticamente le dispersioni e i costi di manutenzione d'urgenza".

Stop erogazione dell'acqua in diverse località sino a Villasimius...
Per lunedì 22 dicembre i tecnici di Abbanoa hanno in programma un intervento di manutenzione sull'acquedotto Sudorientale al servizio della fascia costiera da Quartu Sant'Elena a Villasimius.
I lavori riguardano un tratto di condotta del diametro di un metro nei pressi di via Lungolago Simbirizzi.
Per eseguire l'intervento - fa sapere Abbanoa - sarà necessario sospendere la fornitura idrica alle seguenti località: Sant'Isidoro (frazione di Quartucciu); Is Meris, Capitana, Baia Azzurra, Bruncu Gattus, Is Stellas in territorio di Quartu Sant'Elena; Genn'e Mari (Torre delle Stelle); Capo Boi, Piscadedus, Crucuris, in territorio di Villasimius.
I lavori avranno inizio intorno alle 9 e si stima che potrebbero essere portati a termine indicativamente alle 18.
Sarà cura dei tecnici del gestore contenere quanto più possibile l'orario di interruzione e anticipare il riavvio dell'erogazione qualora l'intervento dovesse essere concluso in anticipo.
Abbanoa segnala che alla ripresa dell'erogazione l'acqua potrebbe essere transitoriamente torbida a causa dello svuotamento e successivo riempimento delle tubazioni.

Intervento dei vigili del fuoco, nessun ferito...
Incendio in tarda mattinata all'interno di una fattoria nelle campagne di Macchiareddu.
Le fiamme, originate da una zona adibita alla cottura, hanno interessato oltre che un ufficio e una zona ristoro anche la copertura dell'edificio e la stalla.
Durante le operazioni di spegnimento i vigili del fuoco hanno messo in salvo diversi animali.
Sul posto sono stati inviati un'autoscala, un'autobotte e il carro autorespiratori in supporto alle squadre dei vigili del fuoco per le operazioni di spegnimento e messa in sicurezza.
Non risultano persone né animali coinvolti.
Attualmente sono in corso le operazioni di bonifica. Poi via alle indagini. Non dovrebbe essere un incendio doloso.

Rivelazione e secondo classificato a X Factor, EroCaddeo continua a costruire il proprio percorso artistico insieme al pubblico, portando sul palco canzoni che raccontano vita vissuta, fragilità, cadute e ripartenze. Brani diretti e autentici, nati dal contatto con le persone, come “Punto”, che ha superato i 2 milioni di streaming su Spotify e si mantiene stabilmente nella Top 50 Italia.
La Sardegna resta un punto fermo nel suo cammino artistico: dalle radici a Sinnai al sostegno delle comunità che lo hanno accompagnato anche nei passaggi più intensi del talent. Proprio alla sua città, l’artista ha voluto dedicare un messaggio di ringraziamento pubblicato nel gruppo Facebook di Sinnai.
“Grazie a tutti per il supporto, per l’amore, per esserci stati dall’inizio alla fine. È stata un’esperienza importante e bellissima e quando ho saputo il gigantesco supporto che la nostra comunità mi ha dato sono rimasto senza parole”, ha scritto EroCaddeo.
Nel post, l’artista sottolinea il legame profondo con il paese: “Sinnai mi ha sempre aiutato, assecondato nelle mie idee a volte matte ma altrettanto ambiziose”. E spiega anche la scelta di non organizzare subito un evento in paese: “Per le tante richieste abbiamo deciso per la Fiera di Cagliari, per includere tutto l’Hinterland, ma ho spinto fino all’ultimo perché fosse gratuito. Questo è il minimo che possa fare per sdebitarmi e dirvi ancora una volta grazie. Vi voglio bene”.
Un messaggio che conferma il forte legame tra l’artista e la sua comunità, che continua a sostenerlo anche fuori dal palco.
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