
(Adnkronos) - Dal 3 all'8 novembre torna la Vitiligine Week, una settimana di consulenze mediche gratuite con gli specialisti in dermatologia promossa dalla Sidemast (Società italiana di dermatologia e malattie sessualmente trasmesse), con il patrocinio di Apiafco (Associazione psoriasici italiani amici della Fondazione Corazza), il supporto organizzativo di Sintesi Education e il contributo non condizionante di Incyte. Solo nel Lazio soffrono della malattia 31.500 persone e il 17% è under 20. Non a caso da quest'anno le consulenze saranno aperte anche agli adolescenti (12-17 anni), che dovranno essere accompagnati da un genitore o da chi ne fa le veci. E' possibile prenotarsi al numero verde gratuito 800226466, attivo dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18, giorni festivi esclusi. Sette centri aderenti nel Lazio: a Roma l'Irccs Fondazione Policlinico universitario A. Gemelli, l'Idi-Irccs Istituto dermopatico dell'Immacolata, l'Irccs Istituto dermatologico San Gallicano, l'ospedale Israelitico sede Isola Tiberina, la Sapienza Policlinico Umberto I e il Policlinico Tor Vergata; a Terracina l'ospedale A. Fiorini - Polo Pontino Sapienza.
"La vitiligine è stata a lungo considerata solo una condizione estetica, mentre si tratta di una vera e propria malattia cronica autoimmune che si manifesta quando il sistema immunitario attacca erroneamente i melanociti, ovvero le cellule responsabili della produzione di melanina, il pigmento che conferisce colore alla pelle - spiega Giovanni Pellacani, presidente Sidemast - La malattia causa non solo la comparsa delle caratteristiche macchie bianche sulla pelle, ma può talora essere associata ad altri disturbi quali disfunzioni della tiroide, diabete mellito e alopecia areata. Per questo è fondamentale che i pazienti si confrontino con uno specialista in dermatologia per comprendere la propria condizione e discutere come trattarla e gestirla al meglio, specialmente oggi che la ricerca ha aperto nuove possibilità terapeutiche. La Vitiligine Week nasce proprio dall'impegno di Sidemast nel promuovere la conoscenza della malattia, nel sostenere le persone che vivono con la vitiligine, incoraggiando il loro confronto con gli operatori sanitari per un miglior trattamento della malattia e combattere lo stigma che ancora la accompagna".
Dal 3 all'8 novembre saranno messi a disposizione dei pazienti oltre mille incontri gratuiti presso i centri specialistici in dermatologia distribuiti su tutto il territorio nazionale. "Il confronto con uno specialista è fondamentale per i pazienti con vitiligine perché è una malattia di cui si conosce ancora poco - sottolinea Valeria Corazza, presidente Apiafco - La disinformazione è una delle leve principali che aumentano lo stigma che ancora accompagna chi soffre di questa malattia. La Vitiligine Week nasce proprio per supportare i pazienti in una gestione consapevole della propria condizione, grazie soprattutto al dialogo con il medico specialista in dermatologia. In una recente indagine svolta da Elma Research i pazienti hanno paragonato questa malattia a una gabbia, una pesante zavorra, un enigma incomprensibile e, anche alla luce di queste considerazioni, Apiafco anche quest'anno ha voluto sostenere attivamente questa iniziativa, per incentivare il continuo confronto e dialogo tra medico e paziente che è alla base di ogni superamento e accettazione della propria condizione".
"Incyte Italia è da sempre impegnata nella ricerca e nell'innovazione. Anche quest'anno, forti del successo della prima edizione, abbiamo scelto di sostenere questa iniziativa proprio perché crediamo nell'importanza di creare nuove opportunità di sostegno per chi convive con la vitiligine", dichiara Nicola Bencini, vicepresidente e General Manager di Incyte Italia.
Un impegno che si riflette anche nella campagna 'Vitiligine: è tempo di essere liberi. Oltre i falsi miti, verso nuove possibilità', promossa da Incyte lo scorso giugno con il patrocinio di Apiafco, con l'obiettivo di favorire l'empowerment delle persone con vitiligine.
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(Adnkronos) - Un morto e due feriti, uno in codice rosso e uno in codice giallo. E’ il bilancio di un grave incidente che si è verificato oggi 20 ottobre alla stazione ferroviaria di Trecate, nel novarese. A quanto si apprende dalle prime informazioni si tratterebbe di tre giovani intorno ai 20 anni di origine straniera che, secondo una prima ricostruzione, avrebbero attraversato i binari e sarebbero stati investiti da un treno partito da Torino e diretto a Milano. Sul posto sono in corso gli accertamenti delle forze dell’ordine per stabilire l’esatta dinamica dell’accaduto. La circolazione ferroviaria è interrotta in entrambe le direzioni.
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(Adnkronos) - Dalla collaborazione scientifica ultraventennale tra Italfarmaco e Istituto Ronzoni, fondazione non profit attiva nella ricerca pura e applicata nei campi della chimica e della biochimica dei polisaccaridi naturali, nasce BioSpecNet (Biophysical Spectroscopy Network), un nuovo consorzio per la ricerca strutturale e biochimica. Il progetto - informa la farmaceutica in una nota - prende il via con l'acquisizione congiunta dello spettrometro Nmr Bruker Avance Neo 800 MHz, il primo di questo tipo installato nel settore privato in Italia e il primo nel Nord del Paese. Si tratta di "una grande infrastruttura scientifica - si legge - finora presente in Italia solo in 3 esemplari (tutti in contesti universitari pubblici) e poco più di 60 in Europa".
L'iniziativa viene definita un investimento strategico per affrontare le sfide della ricerca farmaceutica moderna, in particolare in ambiti come malattie rare, oncologia e drug discovery, dove le tecniche di biologia strutturale sono fondamentali per validare target molecolari e ottimizzare nuovi candidati farmaci. "La cooperazione con Italfarmaco affonda le sue radici negli anni '80 - spiega Marco Guerrini, direttore Istituto Ronzoni - Da allora abbiamo collaborato con successo alla caratterizzazione di farmaci generici, strutturalmente complessi, grazie allo sviluppo di metodi analitici, oggi riconosciuti dalle agenzie regolatorie. Questo consorzio è la naturale evoluzione di una sinergia scientifica pluridecennale, oggi rafforzata da un'infrastruttura di altissimo livello".
"Nella ricerca non esiste un approccio unico che risponda a tutte le domande", afferma Christian Steinkuhler, Chief Scientific Officer Italfarmaco. "Per questo motivo stiamo investendo in un insieme integrato di tecnologie avanzate - dall'Nmr alla cristallografia, dall'intelligenza artificiale alle scienze omiche - che ci permettano di validare più rapidamente le ipotesi, esplorare nuove strutture e accelerare lo sviluppo di farmaci. Da soli - sottolinea - non avrebbe avuto senso affrontare l'acquisto di uno strumento così sofisticato. Il consorzio con l'Istituto Ronzoni nasce proprio dalla visione condivisa che solo unendo competenze e risorse possiamo restare competitivi". Il consorzio si propone quindi di ottimizzare le risorse scientifiche strutturando un modello di accesso integrato e, soprattutto, lo strumento sarà reso disponibile anche a gruppi di ricerca esterni, su scala nazionale e internazionale. "E' impensabile che un solo gruppo gestisca strumenti di questa complessità - evidenzia Guerrini - Con questo consorzio vogliamo catalizzare nuove collaborazioni e sviluppare progetti congiunti, sfruttando al massimo le sinergie tra pubblico, privato e fondazioni".
L'introduzione dell'Nmr 800 MHz - prosegue la nota - si inserisce nel percorso di ricerca attiva di Italfarmaco nell'ambito delle malattie rare e dell'oncologia, in particolare nel follow-up clinico e scientifico su givinostat, oggi approvato come Duvyzat* per il trattamento della distrofia muscolare di Duchenne. Parallelamente l'Istituto Ronzoni si propone di potenziare le attività di ricerca su molecole naturali, principalmente di natura polisaccaridica, con attività antitrombotica, antitumorale, antivirale e antinfiammatoria.
Grazie a questa piattaforma sarà possibile generare e validare nuove strutture molecolari attraverso approcci integrati di drug design, intelligenza artificiale e screening sperimentale. L'Nmr consentirà di verificare l'interazione tra le molecole progettate e i target biologici, migliorandone la selettività e l'efficacia.
La creazione del Consorzio rappresenta l'ultimo tassello di un approccio multidisciplinare orientato alla scoperta di Nuove entità chimiche (Nce), sostenuto da competenze interne, partnership strategiche e tecnologie avanzate. In particolare, il gruppo New Drug Incubator (Ndi) sviluppa candidati farmaci fino alla fase preclinica attraverso unità dedicate a: Chimica farmaceutica, con progettazione e sintesi delle molecole; Biologia, con il proof-of-concept in vitro; Validazione in vivo, con test preclinici su modelli animali e con Anticorpi (Exiris, Roma), anticorpi monoclonali umani via phage display. Italfarmaco ha inoltre sviluppato Itforge, una piattaforma interna per il design molecolare basato su intelligenza artificiale, machine learning e chimica generativa, integrata con infrastruttura hardware ad alte prestazioni.
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(Adnkronos) - “La comunicazione evolve seguendo un ecosistema in continua mutazione. Per essere davvero efficaci è necessario comprendere il pubblico e conoscere gli strumenti più adatti per raggiungerlo. Come istituzione, stiamo lavorando da tempo in questa direzione, e iniziative come il Brand journalism festival ci aiutano ad avvicinarci a una realtà complessa e in costante cambiamento, per trasmettere in modo più incisivo i valori che vogliamo condividere con i cittadini.” Così Alessandra Marino, capo ufficio stampa Commissione Europea in Italia, in occasione della presentazione, presso la Camera dei Deputati, del Brand journalism festival 2025, in programma l’11 novembre al Talent Garden di Roma.
Marino ha sottolineato inoltre l’importanza di rivolgersi alle nuove generazioni con linguaggi e canali adeguati: “Il pubblico è sempre più diversificato, e i giovani si informano principalmente tramite le nuove piattaforme digitali. Per questo la Commissione Europea è presente sui principali canali social e collabora con attori e partner terzi per veicolare in modo autentico i propri valori e obiettivi politici, avvicinandosi così alle nuove generazioni”.
Leggi tutto: Imprese, Marino (Commissione europea): "Comunicare oggi significa capire il pubblico"


(Adnkronos) - “Le aziende non possono più permettersi di comunicare solo in modo tradizionale: oggi è indispensabile utilizzare tutti i nuovi strumenti messi a disposizione dai social media e costruire una vera e propria media company. Solo così riusciremo a raggiungere i nostri clienti e, soprattutto, le nuove generazioni”. Sostiene Fernando Vacarini, responsabile media relations, corporate reputation and digital PR Gruppo Unipol, intervenuto alla presentazione, presso a Camera dei Deputati, del Brand journalism festival 2025, evento promosso da Social Reporters e in programma l’11 novembre al Talent Garden di Roma.
Vacarini ha poi commentato i risultati dell’Osservatorio GenerationShip 2025 di Changes Unipol, evidenziando il cambio di paradigma nei consumi mediatici giovanili: “I giovani si informano molto meno attraverso giornali, radio e tv, preferendo i social network. Per questo dobbiamo incontrarli nei luoghi in cui si trovano, assecondando i loro linguaggi e abitudini, ma senza abbandonare del tutto i canali tradizionali. La sfida è integrare mondi diversi in un’unica strategia di comunicazione coerente e credibile”.

(Adnkronos) - La vincitrice del concorso 'Un talento per la scarpa' è italiana (lo scorso anno dalla Grecia) e per la prima volta arriva da Avezzano. Si chiama Laura Bartolomeo, ha 20 anni, è studentessa del Liceo artistico Bellisario nella cittadina in provincia di L’Aquila. Il suo lavoro è stato giudicato il migliore sul tema 'Back to creativity. Ritorno alla manifattura artigianale creativa', nell’iniziativa promossa da Sammauroindustria, associazione pubblico privato, che riunisce primarie aziende del settore calzaturiero del distretto di San Mauro Pascoli: CBR Tacstile, Pollini, Sergio Rossi, insieme alla scuola del Cercal che coordina il concorso (dell’associazione fanno parte anche il Comune di San Mauro Pascoli e l’azienda RR Holding).
Un concorso dall’edizione speciale che quest’anno festeggia il traguardo dei 25 anni. La serata di premiazione è in programma venerdì 24 ottobre a Villa Torlonia a San Mauro Pascoli alle ore 17. Nell’occasione, sempre a Villa Torlonia (Foyer del Teatro), saranno esposti i lavori partecipanti a cura di Maria Cristina Savani. Vincitrice e segnalati della 25esima edizione di Un Talento per la scarpa sono stato presentati questa mattina (20 ottobre) dal Sindaco di San Mauro Pascoli Moris Guidi, dal Presidente e dal Direttore di Sammauroindustria, Daniele Gasperini e Miro Gori, e dalla Direttrice del Cercal Serena Musolesi.
Dopo il successo di un giovane dalla Grecia dello scorso anno, il Talento 2025 arriva dall’Italia e più precisamente da Avezzano. Laura Bartolomeo ha 20 anni e il suo elaborato si è imposto sulla cinquantina di lavori che hanno partecipato. Questa la motivazione: “La ricerca approfondita dell’antica tecnica artigianale della filigrana si unisce ad un design contemporaneo e seducente creando un sandalo di forte impatto estetico”. La sua collezione avrà l’opportunità di tradursi in un prototipo di calzatura in una delle imprese associate (CBR Tacstile, Pollini, Sergio Rossi), oltre a un premio di mille euro.
La giuria ha segnalato anche altri nove lavori meritevoli di menzione per la loro qualità. Al secondo posto ex aequo due ragazze: Federica Peternelj di Chieti con questa motivazione: “Una nuova interpretazione del ricamo a tombolo per una collezione dai toni vibranti, rispettando l'antica tecnica artigianale da un lato e sviluppando il tema con la modellazione 3D dall'altro”; Michela Maldini di Cesena con questa motivazione: “Una nuova progettualità artigianale che prende ispirazione da molteplici lavorazioni di manifattura di pregio per una collezione eterogenea”. Al quarto Francesca Catani di Rimini, quinto posto per la messicana Lopez Gomez Fernanda Lizarazu di Guanajuato. La sesta piazza è un ex aequo per cinque: Moreno Hernandez Veronica di Leon Guanajuato (Messico); Angelica Fabbozzi di Giugliano in Campania (Napoli); Luana Mao di Celano (L’Aquila); Verdin Linan Milagros Enid di Guanajuato (Messico); Castillo Meza Gabriela Alejandra Guanajuato (Messico).
Segnalata anche una scuola che si è distinta per la quantità e qualità degli elaborati: Universidad La Salle Bajio di Leon Messico. Questa la motivazione: “La costanza e la qualità dei numerosi progetti inviati manifesta un continuo interesse per il concorso, la scuola e il distretto calzaturiero di San Mauro Pascoli”. La premiazione dei vincitori è in programma venerdì 24 ottobre a Villa Torlonia alle ore 17.00 alla presenza di Francesca Lucchi, consigliera delegata del Presidente Regione Emilia-Romagna, il sindaco di San Mauro Pascoli Moris Guidi, e il Presidente e il Direttore di Sammauroindustria Daniele Gasperini e Miro Gori.
Nel corso della serata sarà svelato il vincitore di “Un Talento per il Tacco”, dedicato al tacco d’alta moda. Il riconoscimento è promosso da CBR Tacstile, socio di Sammauroindustria, azienda del distretto della scarpa di San Mauro Pascoli specializzata nel tacco d’alta moda. Al termine dell’evento buffet offerto da Emmefood. Nel Foyer del Teatro a Villa Torlonia saranno esposti i lavori partecipanti a cura di Maria Cristina Savani.
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(Adnkronos) - "Milena era andata a farsi questo intervento estetico a Istanbul 20 giorni fa. Era in una clinica privata, poi, a seguito di una complicanza, è stata trasportata in ospedale e questa mattina abbiamo saputo che era morta". Lo dice all'Adnkronos Luigi Di Palma, uno zio di Milena Mancini, l'imprenditrice 56enne di Isola del Liri, morta a Istanbul dopo essersi sottoposta a un intervento estetico in una clinica privata turca. "Durante l'intervento aveva avuto una complicanza e sembra che abbia contratto un'infezione in questa clinica. Evidentemente le conseguenze erano irreversibili", spiega lo zio con voce spezzata.
Di Palma si dice "sotto choc per la notizia tragica. Anche perché noi familiari non siamo stati informati della questione, non sapevamo che Milena fosse andata in Turchia per questo intervento estetico, quindi per noi è stata una cosa tragica". Lo zio di Milena sostiene che la famiglia non fosse stata informata "della scelta di Milena di andare in Turchia a farsi operare perché lei e il marito non volevano che ci preoccupassimo, in famiglia andiamo d'accordo".
Milena era una donna "determinata e capace - continua Di Palma - era un'imprenditrice. Ha fatto esperienze nell'ambito finanziario e bancario e, da qualche anno, era nell'ambiente immobiliare". Lo zio descrive Milena come una persona "solare, andava d'accordo con tutti. La sua determinazione derivava dalla famiglia che è sempre stata piena di iniziativa", conclude.

(Adnkronos) - Il Veneto piace (molto) anche sui social: l’80% delle conversazioni online sulla regione ha un tono positivo, dominato da fiducia, speranza e orgoglio. A raccontarlo è la ricerca “Tra identità e percezione: il Veneto raccontato dai social”, presentata da SocialCom e SocialData nel corso dell’evento “Direzione Nord Est - Una Nuova Era” al Palazzo della Salute di Padova. Lo studio analizza 12 mesi di conversazioni digitali (ottobre 2024 - settembre 2025) e oltre 1,2 milioni di contenuti generati, per un totale di 32 milioni di interazioni.
A trainare il racconto online sono i tre pilastri economici della regione: agricoltura, industria e Made in Italy. Nel comparto agricolo svettano vino, frutta, ortaggi e tabacco, con il vino che si conferma simbolo identitario e leva reputazionale globale. Tra i protagonisti della scena social veneta, Luca Zaia guida la classifica con 2,9 milioni di interazioni, seguito da Matteo Salvini (quasi 1 milione) e da figure legate al territorio come Federica Pellegrini.
“Il Veneto si conferma una delle regioni più dinamiche nel racconto digitale, con un sentiment ampiamente positivo e una forte capacità di rappresentare sé stesso online - spiega Luca Ferlaino, presidente di SocialCom -. Agricoltura, industria e Made in Italy sono le leve principali di questa narrazione, che si esprime sempre più anche su TikTok e LinkedIn, piattaforme chiave per giovani e imprese”. La partecipazione di SocialCom all’evento ha offerto una prospettiva data-driven su come il Nord Est stia costruendo la propria identità digitale a livello nazionale e internazionale.
Leggi tutto: Veneto, SocialCom: "Piace sui social, sentiment positivo all'80%"

(Adnkronos) - Donald Trump a bocca aperta per l'allarme nella sala del gabinetto alla Casa Bianca. Durante l'incontro con il premier australiano Anthony Albanese, il presidente degli Stati Uniti ha vissuto secondi 'di panico'. Colpa di un operatore che, con la telecamera, ha urtato uno specchio che Trump ha appena fatto spostare nella Cabinet Room.
"Attenzione, attenzione... Non può rompere quello specchio, ha 400 anni. Un operatore ha appena urtato lo specchio, l'ho appena fatto spostare qui. La prima cosa che capita... un operatore lo urta: incredibile, ma sono i problemi della vita...", dice il presidente rivolgendosi a Albanese.
Leggi tutto: Trump e lo spavento alla Casa Bianca, cameraman urta specchio antico: "Stai attento!"

(Adnkronos) - “Il Brand Journalism Festival non è solo un evento per addetti ai lavori, ma un evento di scopo e di missione. Nasce per fotografare un’istanza del Paese che oggi è di primaria importanza: il superamento della polarizzazione tra informazione e comunicazione d’impresa. In un ecosistema sempre più liquido e frammentato, vogliamo mettere al centro i giovani, i loro linguaggi e il modo in cui raccolgono i contenuti, costruendo un dialogo tra giornalisti, comunicatori aziendali e new media”. Lo ha dichiarato Ilario Vallifuoco, ideatore del Brand Journalism Festival 2025, presentato alla Camera dei Deputati. L'evento, giunto alla seconda edizione, è in programma l’11 novembre al Talent Garden di Roma.
“Parlamento e Commissione europea - ha spiegato - collaborano con noi per colmare il divario comunicativo con la società e con i giovani, mentre il nostro Osservatorio, realizzato con il gruppo Unipol, continua a indagare il rapporto tra cittadini e informazione. Il Brand Journalism Festival è un laboratorio di idee: vogliamo offrire strumenti e proposte concrete per una comunicazione più etica, trasparente e inclusiva”.

(Adnkronos) - Se il wifi dentro casa è più lento del solito, potrebbe dipendere dall''intrusione' di un utente non autorizzato nella rete domestica. Qualcuno potrebbe essersi agganciato al router e sfruttare la connessione, con conseguenze sulla velocità dei collegamenti.
E' possibile verificare se i sospetti sono fondati. Se si spengono tutti i dispositivi - smartphone, tablet, smart tv - e il led che segnala l'attività del router continua a lampeggiare, probabilmente c'è un dispositivo sconosciuto collegato. Per un quadro preciso, bisogna verificare che all'interno della casa non siano in funzione elettrodomestici che si collegano automaticamente, come telecamere di sicurezza o assistenti vocali.
Per un altro tipo di controllo, si può far ricorso a applicazioni e programmi che identificano i dispositivi collegati al wifi e attivi e inviano avvisi in caso di possibili tentativi di hacking.
In caso di effettiva 'intrusione', la prima cosa da fare è cambiare la password del router. E' consigliato optare per una password in cui si alternino lettere maiuscole, lettere minuscole, numeri e simboli. Conviene, poi, modificare il nome della rete (SSID) in modo che non riveli dettagli tecnici, e abilitare la crittografia WPA2 o WPA3, che offre una protezione più avanzata contro gli attacchi esterni. Un'altra misura importante è disabilitare WPS, una funzione che facilita la connessione rapida, ma apre anche una porta alle intrusioni.
Leggi tutto: Wifi lento, i controlli utili e come evitare 'abusivi'

(Adnkronos) - "E' giunto il momento di implementare dei farmaci, arrivati da tempo, ma ancora lontani dal raggiungimento dell'ottimizzazione della prescrizione, come le gliflozine. Ci sono anche gli agonisti del recettore del Glp-1, come la semaglutide, o il finerenone. Sono tutti farmaci che, se messi in combinazione, riescono a rimandare la dialisi anche di 30 anni. E' un successo enorme". Così Luca De Nicola, presidente Sin-Società italiana di nefrologia, alla vigilia del 66° Congresso Sin che svolge da domani al 24 ottobre a Riccione, spiegando il tema del convegno: 'Trasformiamo le cure nefrologiche'.
"Per questi farmaci di prima scelta e di eccezionale capacità nefroprotettiva - sottolinea - abbiamo finalmente reso l'accesso alle cure molto più semplice, eliminando le procedure burocratiche che servono per prescriverli". Guardando al futuro, per il presidente della Sin "l'aspetto più interessante è che stanno arrivando altri farmaci, come gli antagonisti delle endoteline, che potranno azzerare la progressione della malattia renale cronica. Questo è il motivo per cui il claim del 66° Congresso della Società italiana di nefrologia è 'La salute dei reni è ora': ci dobbiamo muovere adesso per ottimizzare le terapie". De Nicola punta l'accento sulla diagnosi precoce, che significa intervenire "quando i pazienti sono a rischio di sviluppare una malattia progressiva, nelle fasi iniziali di malattia. Ipertesi, diabetici, obesi e cardiopatici - precisa - sono pazienti che dovrebbero fare 2 esami banali: creatininemia ed esame delle urine. In base ai risultati di questi esami, è necessario che i pazienti più semplici e stabili vengano trattati dal medico di medicina generale, mentre quelli più a rischio di progressione verso la dialisi siano inviati subito al nefrologo per essere trattati in modo eccellente".
Quanto alla dialisi, "la peritoneale oggi si è trasformata - afferma il presidente della Sin - E' diventata una dialisi sicura rispetto al passato e di grande efficacia: consente al paziente di stare a casa, facendola in autonomia nell'80% dei casi e con l'aiuto di un caregiver nel restante 20%. E' in pubblicazione un documento realizzato con gli esperti di Altems - Health Technology Assessment (Hta) dell'università Cattolica, che dimostra un risparmio per lo Stato del 43% rispetto all'emodialisi". A tale proposito sono in corso delle "interazioni con il ministero della Salute per creare dei percorsi per favorire la dialisi peritoneale che, purtroppo, ancora oggi in Italia è intorno al 10% dei pazienti dializzati. L'obiettivo della Sin è di portarla in 3 o 4 anni al 20% come nel resto d'Europa".
Leggi tutto: De Nicola (Sin): "Abbiamo farmaci capaci di rimandare la dialisi di 30 anni"

(Adnkronos) - "Portare medici specializzandi ad effettuare delle prove pratiche, chiudendo il gap, presente oggi, tra la teoria e la pratica". Così Maurizio Brambilla, country manager di Nipro Medical Italy, presenta il Simulation Academy, "un progetto che nasce in collaborazione tra la Società italiana di nefrologia, le scuole di specialità e Nipro Medical Italy", in occasione del 66° Congresso nazionale della Sin che si svolge dal 21 al 24 ottobre a Riccione. Il tema di quest'anno - 'La salute dei reni è ora: trasformiamo le cure nefrologiche' - ha l'obiettivo di mettere in luce le più recenti novità scientifiche per tracciare scenari innovativi per la prevenzione e il trattamento delle malattie renali: dall'impatto dell'obesità e delle nuove terapie mirate alla salute renale in età pediatrica, fino alle sfide specifiche della gravidanza e della dialisi.
Uno spazio importante del congresso è riservato ai giovani nefrologi e proprio in questo contesto si inserisce il progetto Simulation Academy. "Gli specializzandi - spiega Brambilla - andranno per 3 giorni in Belgio, a Mechelen, presso la sede dell'istituto iMep - Institute for Medical Practice, un luogo che dà la possibilità" di fare un'esperienza simulata, "all'interno di una struttura, di tutte le difficoltà e le quotidianità che il medico specializzando e un nefrologo si trovano ad affrontare: dall'inserzione del catetere alla gestione del trattamento, ma anche di tutte le possibili situazioni di emergenza che si possono verificare durante il trattamento stesso".
"La formazione dei giovani specialisti in questo settore è un aspetto molto importante e motivo della nascita di questo progetto - sottolinea Brambilla - Il medico specializzando, infatti, non ha la possibilità di valutare a 360 gradi le criticità che si trova ad affrontare, facendo solo ed esclusivamente il percorso universitario. Da qui la possibilità di poter, invece, sperimentare in prima persona gli aspetti più particolari, come la creazione di una fistola piuttosto che la gestione del trattamento e le complicanze che si vengono a verificare. Questo - conclude - è fondamentale per" attrarre l'attenzione "di medici e specializzandi alla parte della nefrologia che si occupa di temi che vanno oltre la dialisi e il trattamento depurativo".
Leggi tutto: Brambilla (Nipro): "Simulation Academy chiude gap teoria-pratica in nefrologia"


(Adnkronos) - "Vorrei filmare sul pianeta rosso, anche se è una follia". Werner Herzog non smette di sorprendere. Il leggendario regista tedesco, oggi 83enne, ha dichiarato all'agenzia di stampa Dpa di voler portare la sua cinepresa sul pianeta Marte. "Vorrei andare con una videocamera", ha affermato con convinzione. Eppure, riconosce: "È tecnicamente difficile, lungo e in fondo piuttosto inutile. Ma probabilmente non accadrà mai. Non ringiovanisco".
Con la sua consueta lucidità e ironia, Herzog ha descritto le condizioni di vita marziane come "assurde". La superficie del pianeta è tossica, l’esposizione alla radiazione cosmica letale. "Sarebbe come mettersi volontariamente in un forno a microonde", ha detto. Secondo il cineasta di 'Fitzcarraldo', solo i robot hanno realmente senso in una missione simile: "Possono girare sul terreno tossico e non temono le radiazioni".
Tuttavia, la passione per l'esplorazione e per i luoghi estremi - già ampiamente testimoniata nella sua filmografia - non sembra spegnersi. Herzog ha confessato di essersi candidato ben due volte per partecipare a voli spaziali. Entrambe le volte è stato respinto. "Sono semplicemente troppo vecchio. Affrontiamolo", ha commentato con schiettezza. "Voglio ancora andare nello spazio. Voglio esserci", ha detto. E anche se Marte forse resterà solo un sogno, la sua visione del cinema continua a guardare molto, molto lontano. Il regista ha recentemente ricevuto il Filmpreis Köln, riconoscimento conferito dalla Film-und Medienstiftung Nrw e dalla Città di Colonia. In quell’occasione ha presentato il suo nuovo documentario 'Ghost Elephants', dedicato a una misteriosa mandria di elefanti nel remoto altopiano dell’Angola.
Leggi tutto: Herzog sogna Marte: "Vorrei filmare sul pianeta rosso, anche se è una follia"

(Adnkronos) - Gli uffici aziendali di Amazon a Milano hanno ospitato un momento di riflessione in tema di violenza economica e di genere, legato a Econo.Mia, il percorso di alfabetizzazione economico-finanziaria sviluppato da Amazon insieme ad ActionAid, in collaborazione con Fondazione Realizza il cambiamento, dedicato a tutti i dipendenti dell’azienda in Italia e alle loro famiglie.
Dopo l'annuncio nazionale e tre eventi locali realizzati con il contributo di ActionAid e delle istituzioni territoriali, l'appuntamento milanese ha rappresentato un momento di sintesi e rilancio del progetto, offrendo l'opportunità di riflettere sullo stato dell'alfabetizzazione economico-finanziaria in Italia e sulle sfide ancora aperte. L’evento, moderato da Alessandro Galavotti, responsabile della redazione Ansa di Milano, si è aperto con il saluto introduttivo di Elena Lattuada, delegata del sindaco alle Pari opportunità di genere, seguito dall’intervento del ministro per le Riforme istituzionali e la Semplificazione normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati. Nel suo contributo, il ministro ha sottolineato come l’educazione economico-finanziaria rappresenti uno strumento concreto per promuovere autonomia, pari opportunità e inclusione, in particolare per donne e giovani.
Il dibattito è proseguito con un videomessaggio di Chiara Monticone, senior policy analyst dell'Ocse, che ha offerto un quadro approfondito sulle competenze finanziarie a livello italiano ed europeo, evidenziando le principali sfide future e il ruolo cruciale dell’educazione economica per favorire consapevolezza, inclusione e crescita sostenibile.
Fulcro dell’incontro è stata la tavola rotonda, che ha riunito voci provenienti dal mondo istituzionale, aziendale e del terzo settore per un confronto aperto sull’educazione finanziaria e sul suo impatto sociale. Accanto a Giorgio Busnelli, vp e country manager di Amazon Italia, sono intervenute Katia Scannavini, co-segretaria generale di ActionAid; Elena Lattuada, delegata del sindaco alle Pari opportunità di genere del Comune di Milano; Annalisa Monfreda, co-fondatrice di Rame e Claudia Di Palma, coordinatrice di SVS Donna Aiuta Donna Onlus. Il dibattito ha approfondito lo stato dell’alfabetizzazione economico-finanziaria in Italia, mettendo in luce le sue ricadute dirette sulla vita quotidiana delle persone, in particolare in relazione ai fenomeni di violenza economica e di genere, e l’importanza di costruire strumenti efficaci di prevenzione e autonomia.
"I dati confermano che in Italia il livello di alfabetizzazione finanziaria è ancora troppo basso e il divario di genere continua a rappresentare una sfida significativa -ha dichiarato Giorgio Busnelli, vp e country manager di Amazon Italia-. In Amazon siamo convinti che le aziende, soprattutto quelle a vocazione innovativa, possano avere un ruolo attivo nel cambiamento, creando valore per le nostre persone e le comunità in cui siamo presenti. Con Econo.Mia abbiamo voluto creare un percorso accessibile e concreto, che aiuti le persone a gestire meglio le proprie risorse economiche e a prendere decisioni consapevoli, sia nella vita personale sia in quella professionale. Investire nell’educazione finanziaria significa promuovere inclusione, eque opportunità e partecipazione attiva alla vita economica e sociale del Paese. È un impegno che parte dai nostri dipendenti, ma che vogliamo estendere alle comunità in cui operiamo".
"In Italia -ha aggiunto Katia Scannavini, co-segretaria generale di ActionAid- il basso livello di alfabetizzazione finanziaria e il persistente divario di genere restano tra le principali cause delle disuguaglianze. Due donne su cinque sono a rischio di dipendenza economica dal partner e oltre una su tre subisce un controllo sulle proprie risorse. L’educazione economico-finanziaria è una leva fondamentale per promuovere autonomia e libertà, ma anche per innescare un cambiamento culturale profondo, capace di ridefinire il rapporto tra denaro, potere e diritti. Con Econo.Mia vogliamo offrire strumenti accessibili e concreti per rafforzare la consapevolezza finanziaria e favorire l’indipendenza economica, dimostrando che la collaborazione tra terzo settore, istituzioni e aziende come Amazon può generare cambiamento e promuovere parità e giustizia sociale".
Elena Lattuada, Delegata del Sindaco alle Pari Opportunità di Genere del Comune di Milano, ha dichiarato: "L'educazione economica e finanziaria è uno strumento fondamentale per promuovere l’equità e contrastare ogni forma di violenza, inclusa quella economica e riguarda tutti i soggetti: le imprese, le istituzioni così come i singoli e le singole. La possibilità di conoscere, gestire e pianificare le proprie risorse consente alle persone, e alle donne in particolare, di conquistare autonomia e libertà di scelta. Investire in percorsi come Econo.Mia significa rafforzare la prevenzione, promuovere l’indipendenza economica e contribuire a una società più giusta, dove la parità di genere non sia solo un principio, ma una condizione reale e condivisa".
Per ribadire l’importanza del legame con il territorio, Amazon ha annunciato una donazione in favore di SVS Donna Aiuta Donna Onlus, a sostegno del progetto Ri-Nascita, un’iniziativa che promuove il reinserimento sociale e lavorativo delle donne vittime di violenza. Il progetto, realizzato presso Cascina Ri-Nascita, uno spazio multifunzionale nel cuore di Milano, offre percorsi di formazione, orientamento e autonomia economica, contribuendo a restituire alle beneficiarie indipendenza, fiducia e nuove opportunità di vita.
L’evento è stato l’occasione per raccontare Econo.Mia, il percorso di educazione finanziaria gratuito, dedicato a tutti e tutte le dipendenti di Amazon in Italia e alle loro famiglie. Il training, fruibile in modalità on demand su una piattaforma dedicata, si compone di una serie di video lezioni e altri materiali improntati a fornire una conoscenza economica di base, utile per la vita di tutti i giorni, valorizzando una cultura del rispetto e dell’equità. I video tematici affrontano aspetti pratici come la pianificazione del budget familiare, la definizione dei propri obiettivi e la protezione dalle truffe, oltre a questioni di importanza collettiva come la prevenzione della violenza economica e le disuguaglianze di genere. In occasione degli eventi aperti al pubblico che l’azienda ha organizzato in diverse città italiane, i partecipanti interessati hanno avuto l'opportunità di iscriversi gratuitamente al percorso di formazione.
Leggi tutto: Amazon a Milano accoglie un incontro sulla violenza economica e di genere

(Adnkronos) - Gli otto gioielli della Corona francese trafugati dal Museo del Louvre non sono soltanto oggetti preziosi: sono frammenti di storia, testimonianze uniche del fasto imperiale e della maestria orafa del XIX secolo. Ora, all'indomani dal clamoroso furto, il timore degli esperti è uno solo: che vengano smontati, rifusi o smembrati per sempre. Se ciò accadesse, il danno non sarebbe solo economico, ma culturale e irreversibile.
Composti da migliaia di diamanti, zaffiri, perle e smeraldi, questi gioielli hanno un valore sul mercato nero teoricamente elevato. Ma il loro vero pregio è intangibile: sono pezzi irripetibili, associati a figure storiche come l'imperatrice Eugenia de Montijo, Maria Luisa d'Austria e la regina Ortensia. Sradicati dal contesto museale e privati della loro integrità, questi oggetti perderebbero gran parte del loro valore simbolico. "Un diamante si può vendere ovunque, una tiara imperiale no", spiegano i curatori del Louvre. È proprio questo il nodo cruciale: per essere venduti, i gioielli dovranno essere trasformati, cancellati dalla storia.
Secondo gli esperti, i ladri potrebbero essere costretti a smontare le gemme dai castoni, separare diamanti, zaffiri e smeraldi, e rifondere l’oro per renderli irriconoscibili. Un'operazione lenta, rischiosa e che richiede la complicità di orafi esperti e canali criminali internazionali. Ma anche in quel caso, le pietre sarebbero "orfane", private della loro provenienza storica e, dunque, svalutate sotto il profilo culturale. "La complessità tecnica di queste creazioni potrebbe sorprendere i ladri", ha spiegato Alexandre Giquello, battitore d’asta della casa Drouot, alla rete televisiva Bfm. "Non basta smontare: bisogna sapere come farlo senza distruggere tutto".
Il Louvre teme che i gioielli scompaiano per sempre, trasformati in oggetti qualunque. La tiara di Maria Amelia con oltre 1.000 diamanti, il collier di zaffiri di Ortensia, i pendenti di smeraldo di Maria Luisa, i preziosi dell’imperatrice Eugenia: ogni pezzo racconta un’epoca, un potere, un’identità. Se venissero alterati, si perderebbero secoli di storia artistica e politica.
"Non possiamo sostituirli, possiamo solo preservarli", affermano i conservatori del Louvre. La Francia ha già vissuto in passato perdite simili, ma la rapidità con cui è stato commesso questo furto e il tempo necessario per una trasformazione clandestina aprono uno spiraglio: gli oggetti potrebbero ancora essere integri.
Le forze dell’ordine francesi collaborano con Europol e Interpol per impedire la dispersione delle gemme, nella speranza che le operazioni di smontaggio non siano ancora iniziate. In questo tipo di crimine, ogni giorno che passa aumenta il rischio di distruzione. Nel frattempo, il Louvre lancia un appello ai professionisti del settore, ai collezionisti e agli orafi: "Attenzione a ogni pietra sospetta. Se riconoscete una gemma o una montatura, denunciatelo. Non si tratta solo di un furto: è un'aggressione alla nostra memoria collettiva." (di Paolo Martini)



(Adnkronos) - C'è un arresto per il primo morto in Italia per overdose da Nitazeni, un nuovo e potentissimo oppioide sintetico. La vittima, un 28enne, era deceduto un anno fa, nel settembre 2024 a Brunico, provincia di Bolzano, ma la notizia è emersa ora con l'operazione dei carabinieri che a seguito delle indagini ha permesso di individuare l'uomo che gli avrebbe ceduto la droga.
Le indagini dei carabinieri di Brunico, coordinati dalla procura di Bolzano, hanno permesso di sequestrare diversi plichi postali contenenti gli oppioidi sintetici della categoria dei nitazeni acquistate online con criptovalute, spedite da diversi Paesi europei, e indirizzati al 29enne arrestato lo scorso 13 ottobre e indagato ora per l'ipotesi di morte come conseguenza di altro reato.
Fondamentali sono stati gli accertamenti del Ris di Roma, dalla quale è emerso nel sangue della vittima la presenza di n-pirrolidin protonizapene (protonitazepina) appartenente agli oppioidi sintetici, che ha indotto a ritenere che vi sia stata un'assunzione poco precedente alla morte di basse quantità di tale sostanza, considerato che la stessa sostanza era stata trovata nel frammento di alluminio vicino al cadavere. Si tratta di una sostanza che anche a basse concentrazioni è ad altissimo rischio di overdose: anche in base ai recenti studi scientifici risulta che l'assunzione è associata ad una significativa alterazione dell'attività elettrica cardiaca con aritmie, che risulta essere compatibile con la causa di morte del soggetto. I carabinieri inoltre hanno sequestrato diversi plichi postali contenenti nitazeni, ossicodone e fentanyl provenienti dalla Grecia e dalla Polonia.
Nel corso dell’attività d’indagine è stato effettuato anche un arresto di un 27enne a cui l’indagato aveva ceduto 5 panetti di hashish del peso complessivo di 500 grammi.
Leggi tutto: Nitazeni, allarme in Italia per un oppioide sintetico: 28enne muore di overdose
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