
Torna in campo l'Italia. La Nazionale azzurra sfida oggi, domenica 16 novembre, la Norvegia - in diretta tv e streaming - a San Siro nell'ultima giornata del girone I di qualificazione ai Mondiali 2026 di scena in Stati Uniti, Messico e Canada. La squadra del ct Gattuso è reduce dalla vittoria in extremis per 2-0, firmata Mancini ed Esposito, contro la Moldavia, mentre la Norvegia si è imposta in casa contro l'Estonia per 4-1 grazie alle doppiette di Haaland e Sorloth.
Gli scandinavi hanno così potuto festeggiare di fatto (a meno che l'Italia non riesca nell'impresa di vincere 9-0 questa sera) l'accesso diretto alla fase finale di un Mondiale, che mancava da 27 anni. La Norvegia, che ha battuto gli azzurri per 3-0 nella prima giornata, è infatti prima del girone con 21 punti, a +3 sull'Italia e con una migliore differenza reti, condizione che gli permetterebbe di chiudere in testa al gruppo anche in caso di arrivo a pari punti.
Italia-Norvegia, orario e probabili formazioni
La sfida tra Italia e Norvegia è in programma oggi, domenica 16 novembre, alle ore 20.45. Ecco le probabili formazioni:
Italia (3-5-2): Donnarumma; Di Lorenzo, Mancini, Bastoni; Politano, Barella, Ricci, Cristante, Dimarco; Retegui, Raspadori. Ct. Gattuso
Norvegia (4-4-2): Nyland; Ryerson, Ajer, Heggem, Wolfe; Bobb, Berge, Berg, Nusa; Sorloth, Haaland. Ct. Solbakken
Italia-Norvegia, dove vederla in tv
Italia-Norvegia sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva, in chiaro, sui canali Rai. La partita sarà visibile anche in streaming su RaiPlay.

Una serie di impulsi instabili daranno il via ad una fase decisamente dinamica con il rischio di eventi meteo estremi a causa delle temperature ancora fin troppo elevate dei nostri mari.
Mattia Gussoni, meteorologo de iLMeteo.it[1], conferma il deciso peggioramento delle condizioni del tempo, preludio a una fase decisamente burrascosa. Nel linguaggio meteorologico, l’espressione 'si apre la porta atlantica' indica un cambiamento della circolazione atmosferica che permette alle perturbazioni provenienti dall’Oceano Atlantico di raggiungere facilmente l’Europa e il Mediterraneo. In pratica, il flusso occidentale, normalmente ostacolato da anticicloni più stabili, si intensifica e scorre senza barriere, trasportando aria più umida e instabile. Quando la porta atlantica si 'apre', aumenta dunque la probabilità di piogge diffuse e venti più sostenuti su molte delle nostre regioni.
Già nel corso di oggi, domenica 16 novembre, ci aspettiamo l'ingresso delle prime correnti instabili atlantiche che innescheranno la formazione di un ciclone che si intensificherà grazie alle temperature ancora fin troppo alte delle acque del bacino del Mediterraneo (circa 2/3°C oltre le medie del periodo). Il calore in eccesso si traduce infatti in un surplus di energia potenziale in gioco (a causa della maggiore evaporazione) e per questo motivo non va trascurato il rischio di eventi meteo estremi. Sulla Liguria sono previste cumulate di pioggia localmente fino a 150 mm in pochissimo tempo sulle province di Genova e Imperia. Con il passare delle ore il fronte instabile si muoverà verso oriente portando precipitazioni abbondanti, anche sotto forma di nubifragio, pure su Toscana e Friuli Venezia Giulia. Piogge battenti sono previste anche sulle altre regioni del Nord con nevicate oltre i 1800/1900 metri di quota.
E non è finita qui perché pure in avvio della prossima settimana la 'porta Atlantica' rimarrà ben spalancata permettendo il transito di altre perturbazioni. Tra le giornate di lunedì 17 e martedì 18 novembre è previsto il passaggio di un insidioso vortice mediterraneo sospinto dalle umide correnti oceaniche. Fuori gli ombrelli dunque perché pioverà ancora tanto specie sul Triveneto e su buona parte delle regioni del Centro Sud e sulle due Isole Maggiori. Da mercoledì 19 infine ci aspettiamo un deciso calo delle temperature sulle regioni settentrionali a causa dell’ingresso di aria via via più fredda dal Nord Europa.
NEL DETTAGLIO
Domenica 16. Al Nord: piogge diffuse, neve a 1800 metri. Al Centro: piogge sull’alta Toscana. Al Sud: soleggiato e mite.
Lunedì 17. Al Nord: piogge su Triveneto. Al Centro: piogge su settori tirrenici. Al Sud: pioggia in Campania e Sardegna, soleggiato altrove.
Martedì 18. Al Nord: prevalenza di sole, temperature in calo. Al Centro: instabile con piogge sparse. Al Sud: forti piogge, venti in rinforzo.
Tendenza: Mercoledì ultime piogge al Sud ed in Sicilia; poi arriva aria via via più fredda dal Nord Europa che farà calare sensibilmente le temperature quindi un pericoloso ciclone da venerdì 21.

Giornalisti in sciopero il 28 novembre prossimo. Lo conferma la Fnsi in una nota in cui annuncia anche una manifestazione a Roma il 27, alla vigilia dell'astensione dal lavoro. La Fieg risponde lanciando un appello "al senso di responsabilità" e un invito a un "confronto realistico" sulle sfide dell'editoria.
"Il giornalismo è presidio fondamentale per la vita democratica del nostro Paese, ma la qualità dell'informazione si sta deteriorando - si legge nella nota della Fnsi - Gli editori non hanno colto le opportunità nei ricavi della trasformazione digitale del settore e davanti alla crisi dei media tradizionali hanno preferito tagliare il costo del lavoro. La riduzione degli organici delle redazioni e delle retribuzioni dei giornalisti attraverso licenziamenti, ripetuti stati di crisi con le casse integrazioni e migliaia di prepensionamenti, la paralisi contrattuale hanno inaridito l'offerta di notizie con ricadute negative sul pluralismo e sul diritto dei cittadini a essere informati. Per queste ragioni i giornalisti hanno proclamato lo sciopero nazionale per il 28 novembre per protestare contro il mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro Fnsi-Fieg, scaduto da oltre dieci anni".
I giornalisti "ritengono che per lo sviluppo dell'informazione sia necessario un nuovo accordo con gli editori che tenga conto della perdita del potere d'acquisto degli stipendi eroso dall’inflazione, che favorisca l'ingresso nelle redazioni di giovani, che garantisca diritti e retribuzioni adeguate alle migliaia di collaboratori e corrispondenti - per lo più precari -, che tutti i giorni raccontano quanto accade nelle nostre città. Il nuovo contratto non deve lasciare indietro nessuno, tutelando i diritti acquisiti, contemplando nuove figure professionali e occupandosi di intelligenza artificiale e di equo compenso per la cessione dei contenuti sul web. Lo sciopero che sarà proceduto il giorno prima, 27 novembre, da una manifestazione di piazza a Roma non ha motivazioni politiche, ma vuole ribadire che un'informazione di qualità è possibile solo con giornalisti professionali liberi tutelati, come tutti i lavoratori del nostro paese, nei loro diritti e nelle retribuzioni adeguate dal rinnovo del contratto di lavoro".
Di fronte a questa posizione la Fieg invita a "un confronto realistico sulle sfide dell’editoria di oggi", lanciando, in vista dello sciopero, un "appello al senso di responsabilità dei giornalisti". "Nell’ultimo decennio gli editori, nonostante il dimezzamento dei ricavi che in tutto il mondo ha colpito la carta stampata, hanno significantemente investito nelle aziende per garantire una informazione di qualità e per salvaguardare l’occupazione - si legge nella nota degli editori - In tale contesto, il contratto di lavoro dei giornalisti è fermo a modelli organizzativi superati dall’evoluzione tecnologica: la rigidità economica e normativa, nonché l’onerosità ed anche la presenza di situazioni paradossali – come il pagamento delle ex festività abrogate da una legge del 1977 – impongono modifiche significative. In questi anni, comunque, il costoso sistema degli scatti in percentuale previsto dal contratto – oramai un unicum – ha sostanzialmente garantito il potere d’acquisto dei giornalisti".
"Nonostante l’assenza di disponibilità da parte sindacale a innovare in alcun modo le norme contrattuali, le aziende editoriali hanno formulato un’offerta economica importante - prosegue la Fieg - Gli editori ritengono, pertanto, poco costruttiva la posizione della Fnsi di respingere la proposta e proclamare uno sciopero in un contesto difficile come quello attuale e, facendo appello al senso di responsabilità dei giornalisti, confidano in un più realistico confronto sulle sfide che investono oggi il mondo dell’editoria e la professione giornalistica".

Nuovo appuntamento con 'Amici' di Maria De Filippi, in onda oggi, domenica 16 novembre, alle 14 su Canale 5.
A giudicare la sfida di ballo di Maria Rosaria, il coreografo Federico Leli. Quattro giudici per stilare le due classifiche di canto e ballo: il cantautore e polistrumentista Ermal Meta, che presenta il suo ultimo singolo ‘Io ti conosco’ (uscito il 24/10 per Columbia Records/Sony Music Italy).
Il brillante conduttore televisivo e radiofonico Alessandro Cattelan. E il ballerino di fama internazionale, Giuseppe Giofrè. E il ballerino professionista Francesco Mariottini. Sul palco di Amici è ospite il cantautore Eddie Brock che canta la sua ‘Non è mica te’ (Sangita Records), brano diventato virale su Instagram e TikTok con oltre 8mln di ascolti su Spotify.
In scena per valutare gli inediti di alcuni allievi i rappresentanti di tre network radiofonici Barbara Rosseti direttrice di Radio 105, Filippo Ferraro per RDS e Mario Vai per Rtl 102.5 e Radio Zeta.

Detenuto da fine giugno in Venezuela, è stato liberato Camilo Castro, cittadino francese. Ad annunciarlo il presidente francese, Emmanuel Macron. "Camilo Castro è libero - si legge in un post su X - Condivido il sollievo dei suoi cari e ringrazio tutti coloro che hanno lavorato per la sua liberazione".
Di Castro, 41 anni, si erano perse le tracce il 26 giugno al valico di confine di Paraguachon, tra Venezuela e Colombia, dove viveva. Doveva rinnovare il permesso di residenza in Colombia, aveva poi reso noto ad agosto la famiglia. A metà settembre la madre spiegava di non aver avuto più notizie del figlio, se non un messaggio vocale a fine luglio in cui chiedeva aiuto. La famiglia e Amnesty International avevano poi concluso che era trattenuto dalle autorità venezuelane.

Stagione sciistica 2025/2026 alle porte, con una importante novità: l'obbligo del casco per gli sciatori di ogni età, precedentemente limitato ai minori di 18 anni.
La violazione dell’obbligo - che riguarda non solo lo sci alpino, ma anche snowboard, telemark, slittino e slitta - comporta sanzioni amministrative, che includono multe fino a 150 euro e – in caso di recidiva – il ritiro dello skipass per 1-3 giorni. I controlli saranno affidati a forze dell’ordine e personale delle stazioni sciistiche.
Amsi (Associazione maestri sci italiani) ha stilato le 14 regole di condotta per sciatori e snowboarder, introdotte in linea con il decreto legge n. 96 del 30 giugno 2025, noto come 'Decreto sport'. "Sicurezza - spiega il presidente Amsi nazionale Luciano Stampa - significa rispetto, e rispetto significa libertà. Queste 14 regole rinnovano in modo chiaro e accessibile le norme che già tutelano chi scia, ricordando a tutti che la montagna è un luogo di emozione e responsabilità, dove ogni sciatore è protagonista della propria sicurezza e di quella degli altri”.
1) Casco protettivo obbligatorio per tutti
2) Rispetto per gli altri: ogni sciatore deve comportarsi in modo da non mettere in pericolo la persona altrui o provocare danno.
3) Padronanza della velocità: ogni sciatore deve gestire una velocità e un comportamento adeguati alla propria capacità, alle condizioni della pista, alle condizioni meteo e all’intensità del traffico.
4) Scelta della direzione: lo sciatore a monte deve tenere una direzione che eviti il pericolo di collisione con chi scia a valle.
5) Prestare attenzione alle traiettorie degli altri sciatori in base al tipo di attrezzatura: sci, snowboard, telemark.
6) Il sorpasso può essere effettuato a monte o a valle, a destra o a sinistra, mantenendo sempre una distanza di sicurezza.
7) Spazio minimo per il sorpasso a bordo pista: è buona norma non curvare sul bordo della pista e lasciare spazio sufficiente per consentire il sorpasso.
8) Attraversamento e incrocio: prima di immettersi su una pista, controllare visivamente a monte e a valle per evitare pericoli.
9) Sostare solo ai bordi della pista o in zone ben visibili. In caso di caduta, liberare la pista al più presto.
10) Mai a piedi sulle piste: vietato percorrere le piste a piedi o con racchette da neve, salvo casi di necessità e solo lungo i bordi.
11) Rispetto della segnaletica: tutti gli sciatori devono rispettare la segnaletica e le indicazioni di sicurezza.
12) Assicurazione obbligatoria e comportamento in caso d’incidente: ogni sciatore deve possedere una copertura assicurativa per responsabilità civile verso terzi e prestare soccorso in caso di incidente.
13) Stato di alterazione: vietato sciare in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze tossicologiche.
14) Sciatori con disabilità: occorre prestare particolare attenzione alle loro traiettorie, garantendo priorità e sicurezza negli impianti e in discesa.

La battaglia per Pokrovsk segna una svolta nella guerra in Ucraina: la Russia avanza con tattiche completamente nuove, usando droni, piccoli gruppi d’assalto e mezzi improvvisati. Le forze ucraine, sempre più isolate, lottano per mantenere il controllo della città mentre le evacuazioni diventano impossibili e il fronte si restringe. Ecco cosa sta realmente accadendo sul campo.
Il video, verificato e geolocalizzato a pochi chilometri da Pokrovsk[1], mostra come la Russia stia adattando continuamente i propri metodi per affrontare la guerra. Se la città dovesse cadere — evenienza sempre più probabile — sarebbe la conquista più importante per Mosca[2] dai tempi di Bakhmut, nel maggio 2023. Pokrovsk, come Bakhmut prima di lei, è quasi completamente distrutta e il suo valore strategico è diminuito, ma resta un potente simbolo della resistenza ucraina. Ecco perché il presidente russo Vladimir Putin sembra disposto a investire enormi risorse pur di prenderla[3], mentre l’esercito ucraino continua a resistere nonostante una situazione sempre più critica.
Droni e nuove strategie: così è cambiata la guerra
Sebbene il destino delle due città orientali possa sembrare molto simile, i soldati sul campo, secondo analisti e soldati sul campo, la grande differenza rispetto a Bakhmut è l’evoluzione delle tattiche russe. La proliferazione dei droni — ora capaci di coprire distanze molto maggiori — ha allargato le zone di attacco e reso più complessi tutti i movimenti via terra.
Per questo, invece di avanzare con mezzi blindati pesanti, le forze russe preferiscono infiltrarsi nelle aree ucraine con veicoli non convenzionali[4] come ciclomotori e quad, più difficili da rilevare.
Un soldato della 129ª Brigata ucraina, attualmente dispiegato nei pressi di Kostiantynivka, a nord-est di Pokrovsk, ha dichiarato alla Cnn che il primo incontro della sua unità con i russi a bordo di buggy è stato "estremamente inaspettato, ma logico": con i droni ovunque, mezzi rapidi e leggeri offrono maggiori possibilità di sopravvivenza.
Pokrovsk isolata: evacuazioni quasi impossibili
Da due anni la Russia avanza lentamente verso Pokrovsk, dopo lo sfondamento ad Avdiivka nel 2024. Martedì il Ministero della Difesa ucraino ha dichiarato che si stima che circa 300 soldati russi si trovino ora all'interno di Pokrovsk[5], pur sottolineando che i combattimenti sono ancora in corso.
Secondo Mason Clark, direttore del Defense of Europe Project dell’ISW, l’obiettivo russo non è conquistare la città casa per casa, come accadde a Bakhmut, ma accerchiare le forze ucraine e costringerle al ritiro.
Le linee di rifornimento ucraine sono ormai compromesse. Un medico militare racconta che le evacuazioni sono praticamente impossibili: i mezzi non riescono ad avvicinarsi a meno di 10-15 km dalla città, e anche così rischiano di essere colpiti dai droni. "Abbiamo feriti gravi bloccati da giorni", denuncia. I tentativi di utilizzare veicoli di evacuazione senza pilota non hanno funzionato: attirano troppo fuoco nemico nonostante siano mezzi medici protetti dal diritto internazionale.
Sebbene le forze di Mosca non abbiano circondato completamente Pokrovsk, sono riuscite a interrompere le linee di rifornimento ucraine.
Dai 'tritacarne' ai micro-gruppi d’assalto
La battaglia di Bakhmut, , nella prima metà del 2023, era stata segnata dagli attacchi 'tritacarne', con ondate di soldati russi mandati allo scoperto per individuare le posizioni ucraine. Una tattica brutale, costata un numero altissimo di vittime, ma che alla lunga logorò la difesa ucraina.
Oggi, invece, la strategia è cambiata. Secondo l’ISW, ora l’obiettivo è far arrivare quanti più uomini possibile vicino alle linee ucraine, non sacrificarli allo scoperto. I gruppi d’assalto si sono ridotti: nelle aree urbane si muovono in squadre di due o tre uomini, difficili da individuare perfino dai droni da ricognizione.
Un membro dell’unità droni ucraina "Peaky Blinders" spiega che i russi contano sulle perdite: "Su tre uomini, due probabilmente verranno eliminati, ma uno può riuscire a entrare in città e creare un punto d’appoggio. Così, a decine e decine di piccoli gruppi, riescono ad avanzare".
Il Ministero della Difesa del Regno Unito stima che, delle oltre 1,1 milioni di vittime subite dalla Russia da quando ha lanciato l'invasione su vasta scala dell'Ucraina nel febbraio 2022, un terzo sia stato ucciso o ferito quest'anno.
Secondo Mason Clark dell'ISW, questa strategia funziona perché Mosca accetta un ritmo di avanzamento estremamente lento: "A differenza del 2022 e del 2023, oggi la priorità non è avanzare rapidamente, ma avanzare in modo inesorabile".

Oggi, domenica 16 novembre, su Rai 1 alle 17.20, torna 'Da noi… a Ruota Libera', il programma condotto da Francesca Fialdini. Come sempre, al centro del programma, le interviste ai protagonisti del mondo dello spettacolo e i racconti di storie vere, forti ed esemplari di persone comuni che hanno saputo dare una svolta alla loro vita, rimettendosi in gioco e riuscendo a far girare la ruota, metafora di rinascita, cambiamento e coraggio.
Tra gli ospiti della settimana Ivan Zazzaroni, giornalista, direttore del 'Corriere dello Sport' e storico giurato di 'Ballando con le stelle' e Tony Maiello, vincitore dell’ultima edizione di 'Tale e Quale Show', un’esperienza che gli ha fatto venir voglia di tornare sul palco e far ascoltare la sua musica, dopo anni come autore per cantanti importanti, tra cui Laura Pausini, Giorgia e Marco Mengoni. E proprio nello studio di 'Da noi… a ruota libera' canterà in esclusiva il suo nuovo singolo 'Sopravvivere'.
In studio anche Lorenzo Liguori, un ragazzo oggi ventiduenne, che ha lottato contro i disturbi del comportamento alimentare, dopo essere stato bullizzato da adolescente per il suo essere “grassotello”, soffrendo di anoressia prima e vigoressia, l’ossessione della perfetta forma fisica, dopo. Presente anche Emanuela Apicella, medico psichiatra e psicoterapeuta, con una lunga esperienza clinica nella cura dei disturbi del comportamento alimentare. Infine, Giovanni Floris, giornalista, conduttore, autore di numerosi libri, con la sua ultima pubblicazione dal titolo 'Asini che volano'.

Erutta il vulcano Sakurajima, nella prefettura di Kagoshima, nel sudovest del Giappone. I media locali riferiscono di una colonna di fumo e cenere, alta oltre 4.000 metri, a seguito dell'eruzione dal cratere Minamidake, la prima dall'ottobre dello scorso anno. E' stata diramata un'allerta di livello 3 su 5 in zone delle prefetture di Kagoshima, Kumamoto e Miyazaki. Non vengono segnalati feriti né danni.

Enrica Bonaccorti sarà ospite oggi, domenica 16 novembre, a Verissimo. La conduttrice e attrice parlerà per la prima volta in televisione, nel salotto di Silvia Toffanin, del problema di salute che l’ha colpita nei mesi scorsi.
Lo scorso settembre Enrica aveva rivelato sui social di essere malata[1]. Con un post su Instagram, la conduttrice aveva rivelato la diagnosi di tumore facendo riferimento nel messaggio anche a Eleonora Giorgi, morta a marzo all'età di 71 anni per un cancro al pancreas. "E' da tanto che non ci sentiamo e non ci vediamo, né qui né in televisione", aveva scritto la 75 anni, nel messaggio abbinato alla foto che la ritrare su una sedia a rotella, spinta dalla figlia Verdiana.
"Sono 4 mesi che mi sono nascosta anche con gli amici più cari, senza rispondere, senza richiamare, come se il mio non esserci facesse scomparire quel che invece c'è… mi scuso con tutti, fino a oggi mi sono bloccata nell'assenza, ma l'avevo sempre detto: se mi succedesse la stessa cosa di Eleonora, non sarei mai capace di affrontarla come lei", aveva aggiunto. "E infatti non so cosa dire, tranne che è successa. Ma siamo all’inizio, e ora che sono riuscita a dirvelo, mi sento già più forte. Non farò più lo struzzo, ora ho voglia di volare di nuovo insieme a voi", concludeva il messaggio.
E sulle condizioni di salute, Enrica aveva accennato: "Spero di potervi dare notizie belle appena ci saranno, in ogni caso non mi nasconderò più. Vi abbraccio forte forte".

Verissimo torna oggi, domenica 16 novembre, con il secondo appuntamento del weekend, in onda alle 16.00 su Canale 5 con tanti ospiti e interviste inedite.
A Verissimo lo stato d’animo di Enrica Bonaccorti, che parlerà per la prima volta in televisione del problema di salute che l’ha colpita nei mesi scorsi.
Evelina Sgarbi tornerà in studio per commentare le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi in tv da suo padre Vittorio.
E ancora, con i suoi trent’anni di carriera, Gabriele Corsi e il racconto di vita di Tina Cipollari.
Inoltre, sarà ospite Viviana Pifferi, con il figlio Cristian. La sorella di Viviana, Alessia Pifferi, è stata condannata in Appello a 24 anni di reclusione per aver causato la morte per stenti della piccola Diana, la figlia di appena 18 mesi, lasciata sola in casa per sei giorni.
Infine, a Verissimo anche il dramma di Federica Pambianchi, mamma di Riccardo Branchini, il ragazzo di 19 anni di Acqualagna (in provincia di Pesaro e Urbino), scomparso nel nulla nella notte tra il 12 e il 13 ottobre 2024.

Kiev annuncia un nuovo scambio di prigionieri con la Russia. 1.200 per parte. "Su ordine del presidente ucraino, ho recentemente mantenuto i contatti con la mediazione di Turchia e negli Emirati Arabi Uniti per la ripresa del processo di scambio e il rilascio dei nostri cittadini detenuti dalla Russia”, ha spiegato il segretario del Consiglio di sicurezza nazionale e difesa, Rustem Umerov, in un messaggio pubblicato sul suo account Telegram. A seguito di queste trattative, Mosca e Kiev hanno concordato l'attivazione degli accordi di Istanbul: "Si tratta della liberazione di 1.200 ucraini".
"Stiamo lavorando senza sosta affinché gli ucraini che devono tornare dalla prigionia possano festeggiare il Capodanno e il Natale a casa", ha detto ancora Umerov, che ha discusso con il primo ministro del Qatar, Mohamed bin Abdulrahman al Thani, la questione della restituzione dei minori ucraini deportati in Russia.

Condizioni meteo in peggioramento oggi, domenica 16 novembre. Il deciso peggioramento, con precipitazioni diffuse e localmente anche intense, riguarda le regioni settentrionali e la Toscana.
"Una vasta area depressionaria sul vicino Atlantico interessa l’Europa centro-occidentale con diversi impulsi perturbati in movimento verso levante. Uno di questi, nelle prossime ore, interesserà il nostro Paese, determinando un deciso peggioramento delle condizioni meteorologiche sulle regioni settentrionali e sulla Toscana, con precipitazioni diffuse e localmente anche intense", fa sapere la protesione civile che - sulla base delle previsioni disponibili, d'intesa con le regioni coinvolte - ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. L'avviso prevede l'allerta arancione per rischio temporali in Liguria e per rischio idraulico e idrogeologico su settori dell'Emilia-Romagna. Valutata inoltre allerta gialla in Liguria e su parte di Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana.
Dopo i numerosi danni provocati dal maltempo ieri a Genova[1], in Liguria l'allerta è diventata oggi arancione (da gialla) su gran parte del territorio.
Nella notte tra venerdì e sabato forti temporali hanno colpito il Ponente, con picchi di 74 mm in un’ora e oltre 230 mm in 12 ore tra Melogno e Osiglia, mentre tra Varazze e Arenzano le celle temporalesche si sono poi spostate verso il ponente genovese, con 140 mm in sei ore. Nel pomeriggio di ieri i fenomeni hanno interessato soprattutto il Levante.
Queste le previsioni per oggi in sintesi: – Zone A e D: allerta gialla dalla mattina, arancione dalle 12 alle 18, poi di nuovo gialla fino alle 21–22. – Zona B: gialla fino alle 12, arancione fino alle 21, quindi gialla fino alle 22. – Zona C: gialla fino alle 12, arancione fino alle 21, poi gialla fino alle 22. – Zona E: gialla fino alle 12, arancione dalle 12 alle 21, quindi gialla fino alle 22. Sui bacini grandi resta l’allerta gialla per piene contenute negli alvei. Sono attesi temporali forti e stazionari, in grado di generare allagamenti, smottamenti e rapidi innalzamenti dei rii minori su un terreno già saturo. I fenomeni tenderanno a esaurirsi nella mattinata di domani.

Torna in pista la MotoGp. Oggi, domenica 16 novembre, va il Gran Premio di Valencia - in diretta tv e streaming, l'ultimo appuntamento della stagione che ha già incoronato Marc Marquez, pilota Ducati assente per infortunio, campione del mondo. In pole position c'è Marco Bezzecchi, che ha fatto segnare il miglior tempo in 1’28”809. Dietro di lui Alex Marquez e Fabio Di Giannantonio.
Si riparte dal successo proprio del pilota dell'Aprilia in Portogallo, seguito dalla Gresini di Alex Marquez e dalla KTM di Pedro Acosta a chiudere il podio. Cerca l'ultima gioia di una stagione complicata Pecco Bagnaia, caduto in Portogallo.
Gp Valencia, la griglia di partenza
La griglia di partenza del Gran Premio di Valencia:
1. M. Bezzecchi (Q1)
2 A. Marquez (Q2)
3 F. Di Giannantonio (Q2)
4 R. Fernandez (Q2)
5 P. Acosta (Q2)
6 F. Quartararo (Q2)
7 F. Morbidelli (Q2)
8 J. Miller (Q2)
9 F. Aldeguer (Q2)
10 J. Mir (Q2)
11 J. Zarco (Q2)
12 A. Ogura (Q2)
13 L. Marini (Q1)
14 A. Espargarò (Q1)
15 B. Binder (Q1)
16 F. Bagnaia (Q1)
17 J. Martin (Q1)
18 M. Oliveira (Q1)
19 A. Rins (Q1)
20 E. Bastianini (Q1)
21 M. Vinales (Q1)
22 N. Bulega (Q1)
23 A. Fernandez (Q1)
24 S. Chantra (Q1)
Gp Valencia, orario e dove vederlo in tv
Il Gran Premio di Valencia è in programma oggi, domenica 16 novembre, alle ore 14. La gara sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali SkySport e sarà disponibile anche in streaming sull'app SkyGo e su NOW.

Cile alle urne oggi domenica 16 novembre per eleggere il nuovo Parlamento e il nuovo presidente che succederà a Gabriel Boric, l'ex leader del movimento studentesco che suscitò grandi speranze alla sua elezione, appena 35enne, ma che chiude il mandato con un tasso di approvazione al 30%.
Anche per questo in questi mesi è stato in salita il cammino di Jeannette Jara, 51enne esponente del Partito comunista ed ex ministra del Lavoro del governo Boric, che lo scorso giugno si è imposta nelle primarie della sinistra, convocate perché, sondaggi a parte, la Costituzione cilena vieta due mandati presidenziali consecutivi.
I pronostici
I pronostici per il primo turno di oggi danno comunque Jara in testa con il 25-30% dei voti, un vantaggio non sufficiente a evitare il secondo turno e che rischia di essere un'illusione ottica dovuta al fatto che la destra cilena invece non ha fatto le primarie e quindi correranno diversi suoi candidati, e in particolare tre si contenderanno la possibilità di andare al ballottaggio del 14 dicembre, questa volta con ampie possibilità di vittoria. Secondo i sondaggisti infatti i favori dei candidati della destra arriveranno nel loro insieme almeno a sfiorare il 50%, aprendo quindi la strada al ritorno della destra a La Moneda.
I candidati di destra
A guidare il drappello dei candidati della destra, c'è Josè Antonio Kast, il 59nne leader dell'ultradestra del Partito repubblicano sconfitto 4 anni fa da Boric che promette lotta al crimine e all'immigrazione in stile Donald Trump e i sondaggi danno proiettato a finire domani secondo dopo Jara. Nelle ultime settimane di campagna elettorale, ha però accorciato le distanze Johannes Kaiser, deputato del Partito libertario nazionale, ma soprattutto popolare youtuber che si è guadagnato il soprannome di 'Milei cileno', visto che la campagna poco tradizionale ha ricordato quella dell'istrionico presidente argentino.
In questo primo turno, diventato così una sorta di primarie per la destra, va registrata anche la presenza di una esponente della destra più tradizionale, Evelyn Matthei, settantenne economista, ex sindaca e ministra del governo di Sebastian Pineira, sconfitta alle presidenziali da Michelle Bachelet nel 2013, che ha iniziato la campagna come favorita, ma ha perso progressivamente terreno. Infine, da notare anche una certa crescita nei sondaggi dell'ingegnere ed economista Franco Parisi, indipendente alla guida del Partito de la Gente, che nel 2021 arrivò terzo dopo Boric e Kast.
La campagna elettorale di Jeannette Jara: chi è
Le previsioni non positive in vista del ballottaggio non hanno impedito a Jara di condurre una campagna elettorale tutta rivolta ai lavoratori meno protetti, promettendo loro una riforma della sanità pubblica, le scuole materne e il diritto ad una vita dignitosa. Tanto che nelle ultime settimane sono stati fatti dei paragoni tra candidata cilena e il neo sindaco newyorkese Zohran Mamdani, per il loro comune impegno alla difesa degli interessi dei lavoratori contro quelli dei più ricchi.
"Faremo in modo che ogni famiglia cilena possa arrivare tranquilla alla fine del mese, questo è il mio impegno: dignità, lavoro decente e buoni salari", ha detto nei suoi comizi l'esponente comunista che da ministra del Lavoro ha varato la storica riforma del salario minimo, ora fissato a poco più di 500 dollari, e che da presidente promette di portare a quasi 800.
Jara ha dalla sua una storia personale che le permette di parlare alla sua gente: nata del quartiere proletario di Santiago di Conchali, Jara ha iniziato a lavorare a 13 anni raccogliendo la frutta dopo che entrambi i genitori erano stati costretti a migrare, il padre in Brasile la madre nel nord, per provvedere alla famiglia. L'anno dopo, appena 14enne, si iscrive alla sezione giovanile del Partito Comunista, allora illegale, per opporsi al regime di Augusto Pinochet.
Un curriculum che la pone sul fronte diametralmente opposto al suo principale avversario Kast, figlio di un tenente nazista fuggito in America Latina dopo la Seconda guerra mondiale e fratello di un ministro dei tempi di Pinochet, dittatore di cui il candidato alla presidenza si dice ammiratore. Nella precedente corsa per La Moneda questo passato ha creato dei problemi a Kast, ma oggi il suo programma dai toni trumpiani, con tanto di slogan "Prima i cileni', sembra dare risposte a due problemi considerati più urgenti, criminalità e immigrazione, non solo dal tradizionale elettorato dell'ultra destra.
I sondaggi mostrano che per oltre l'87% dei cileni la criminalità è cresciuta nell'ultimo anno e che oltre il 76% di loro afferma di aver cambiato proprie abitudini quotidiane per aumentare la propria sicurezza. Di fronte a questi numeri anche Jara promette una politica di sicurezza più severa dell'attuale, ma niente ha a che vedere con l'offensiva sul modello di quella attuata in Salvador da Javier Bukele, un altro alleato di ferro di Trump, contro gang, promettendo carceri di massima sicurezza per rinchiudere i narcos in isolamento e con condanne rafforzate.
"Il Cile è stato invaso, ma ora è finita", recita uno spot di Kast che, sempre sul modello di Trump, sposa la questione della criminalità con quello dell'immigrazione, puntando il dito in particolare contro il mezzo milione di venezuelani arrivati nel Paese da quando il collasso economico di Caracas ha messo in fuga, dal 2017, 8 milioni di persone.
E il candidato nazionalista cileno promette la realizzazione di uno Escudo Fronterizo, lungo le centinaia di chilometri di desolato confine settentrionale del Paese per tenere lontani i migranti. Evidente il riferimento al Muro trumpiano, anche se dall'entourage di Kast si afferma che il candidato è stato ispirato dai viaggi in Israele e Ungheria, dove ha visitato la controversa barriera con la Serbia,
Anche Kaiser promette di chiudere il confine con la Bolivia e di deportare i migranti senza documenti con precedenti penali in Salvador. Il 49enne deputato libertario - che ha origini tedesche, tanto che qualcuno definisce il drappello dei candidati della destra 'Batallon Germania', ma con un nonno paterno che era un socialdemocratico fuggito dalla Germania dopo l'ascesa di Adolf Hitler - vuole poi tagliare drasticamente spesa pubblica e apparato statale, da qui il paragone con la motosega di Milei, uscire dalla corte regionale per i diritti umani e dagli accordi di Parigi sul clima.
Nelle elezioni di oggi si vota anche per rinnovare tutti i 155 seggi della Camera Bassa del Parlamento e 23 dei 50 seggi del Parlamento, in cui al momento la coalizione di sinistra che sostiene il presidente Boric è in minoranza. Se la destra dovesse quindi vincere di nuovo il controllo del Parlamento e poi a dicembre la presidenza, sarebbe la prima volta dalla fine della dittatura di Pinochet negli anni Novanta. Inoltre se dovesse ottenere una maggioranza qualificata, almeno 89 seggi al Camera e 29 al Senato, potrebbe far passare riforme costituzionali.
Infine, non bisogna dimenticare che nella tornata elettorale di domani potrebbe esserci un elemento di sorpresa, provocato dal fatto che sarà in vigore la legge che rende obbligatorio il voto, anche con sanzioni pecuniarie per si asterrà senza una motivata giustificazione. Si prevede quindi che vi sarà un'affluenza alle urne nettamente superiore a quella del primo turno delle presidenziali del 2021, in cui si registrò un'astensione del 53%.

Nuovo confronto tra Selvaggia Lucarelli e Filippo Magnini a Ballando con le stelle. Dopo l'attacco dell'ex nuotatore alla giuria nel corso della puntata di sabato scorso, Magnini ha provato a smorzare i toni e ha chiesto scusa: "Io sono umano, chiedo scusa per il mio sfogo. Ho difeso quello che ritengo giusto", ha detto riguardo alla discussione sulla moglie Giorgia Palmas.
"Con me sei un ingrato, ti ho sempre trattato benissimo", ha esordito ironicamente Selvaggia Lucarelli. "Ho sbagliato a non cogliere quello che mi avevi detti la scorsa settimana e cioè di essere più preciso, ho creato confusione e mi dispiace", ha replicato l'ex nuotatore.
"Tu sei molto bravo - ha aggiunto Lucarelli - sei l'anti Fognini, lui solare non talentuosissimo, tu cupo e ombroso ma hai grande talento. Ma la tua personalità ha un grande limite". Quindi, la giurata ha acceso i riflettori sulla tendenza del concorrente chiudersi come un riccio: "Tu hai incapacità d controllare le tue emozioni, ma non sei allineato alle tue emozioni quindi non dici mai la verità. Tu piangi e non dici perché lo stai facendo".
Lucarelli ha rincarato la dose: "C'è un fattore esterno che non ti fa vivere questa esperienza. Tu bluffi, non sei vero". "Io sono molto vero, però a volte preferisco tenermi le mie debolezze per me", ha replicato Magnini.

Gli infortuni fermano Francesca Fialdini e Giovanni Pernice, costretti a ritirarsi - almeno per ora - da Ballando con le stelle. La conduttrice non si è esibita nella puntata del 16 novembre e ha spiegato di doversi momentaneamente ritirare dalla gara perché "non abbiamo altra scelta".
"Questo percorso è stato sorprendente... ma la sfiga ci ha preso proprio di mira entrambi", ha esordito Fialdini. "Ho tre costole fratturate e la frattura è scomposta. Non abbiamo altra scelta che fermarci. Dobbiamo aspettare che si formi callo osseo, il medico non mi ha raccomandato altro", ha aggiunto Fialdini tra la disperazione del pubblico.
Il ritiro per ora è rimandato: "Cercherò di recuperare", ha aggiunto Fialdini e Carolyn Smith ha suggerito di riprendersi in tempo per il ripescaggio. La concorrente, una delle più apprezzate dalla giuria, da qualche settimana deve fare i conti anche con un problema al piede destro: "La situazione del piede sta migliorando, posso poggiarlo a terra ma ballare è un'altra cosa". Il ritiro - almeno temporaneo - è inevitabile: "Non ho intenzione di ballare su una sedia, su un letto, appesa a una tenda".

"La mia vita è cambiata per sempre, è finita con quella telefonata". Con queste parole Andrea Delogu ricorda e rivive il giorno in cui ha scoperto la morte del fratello Evan, scomparso in un tragico incidente stradale. Prima dell'esibizione a Ballando con le stelle, la conduttrice racconta: "L'ho saputo tramite mio padre che mi ha chiamata, ha usato le parole giuste per non darmi uno shock... non lo ringrazierò mai abbastanza".
"Non c'è nulla da aggiungere perché lui è un pezzo di me, lo era prima e lo è adesso. Questa è l'ultima volta che parlo di mio fratello davanti alla telecamera, è successo... chi non l'ha provato spero non lo provi davvero perché può solo immaginare... chi lo ha provato sa di cosa sto parlando", aggiunge. "La mia vita è finita con quella telefonata - racconta ancora Delogu - ora ne è iniziata un'altra. Il mondo è crollato, ma devo andare avanti". "Questo lutto deve diventare privato, e questo dolore voglio viverlo da sola".
Dopo l'esibizione, un valzer con il maestro Nikita Perotti, conclusa con le lacrime di Delogu e una standing ovation da parte del pubblico, arrivano i commenti della giuria. "Questa sera hai celebrato quella spaventosa normalità che è il continuare a vivere, questa cosa ci ha commosso tantissimo. Nessuno di noi l'ha trovato stonato, questo pudore l'ho trovato coraggioso", dice Selvaggia Lucarelli.

Jannik Sinner torna in campo. Oggi, domenica 16 novembre, il fuoriclasse azzurro affronta Carlos Alcaraz nella finale delle Atp Finals a Torino. Jannik arriva dal successo in semifinale contro Alex De Minaur, mentre lo spagnolo ha battuto Felix Auger-Aliassime nell'ultimo match. Ecco orario, precedenti e dove vedere il big match in diretta tv e streaming.
Sinner-Alcaraz, orario e precedenti
La finale delle Atp Finals tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner inizierà alle 18. Il bilancio, nei 15 precedenti, è di 10-5 per Alcaraz. Si tratta del sesto confronto in questa stagione: Sinner ha vinto in finale a Wimbledon, Alcaraz in finale agli Internazionali, al Roland Garros, a Cincinnati (ritiro di Jannik) e agli Us Open.
Sinner-Alcaraz, dove vederla
Sinner-Alcaraz sarà visibile in diretta e in chiaro su Rai 2, ma anche sui canali Sky Sport. Match visibile anche in streaming su Rai Play, Sky Go, Now e Tennis Tv.

Dal tombale alla tomba, e cioè dal condono edilizio alle detrazioni per il sepolcro. Anche quest'anno gli emendamenti alla manovra riguardano i temi più disparati. Intanto è bufera sulla proposta che impone di comunicare anticipatamente l'adesione allo sciopero dei trasporti con i sindacati che ne chiedono il ritiro immediato.
Emendamenti e incongruenze: scontro sul condono
A ogni modo solo una minima percentuale delle 5.742 proposte di modifica arriverà al voto in commissione Bilancio. I segnalati infatti, ovvero quelli considerati prioritari dai partiti saranno 414, che corrisponde a mandare in soffitta quasi il 93% del totale. Il 7% circa restante sarà poi oggetto di un'ulteriore scrematura con le ammissibilità, quindi la percentuale dovrebbe calare ulteriormente.
Tra le pieghe dei fascicoli non manca poi qualche 'incongruenza', come nel caso della sanatoria edilizia. Accanto alla proposta di Fratelli d'Italia di sanare le opere abusive secondo le regole del condono del 2003, troviamo anche due emendamenti di FdI che chiedono alzare da 50 a 75 milioni le risorse del Fondo per le demolizioni delle opere abusive gestito da Cassa depositi e prestiti.
Per le opposizioni l'emendamento sul condono strizza l'occhio alla Campania. Dopo che "Giorgia Meloni a settembre" aveva "annunciato un piano sulla casa, in manovra non c'è nulla, però oggi come emendamento Fratelli d'Italia prova a inserire l'ennesimo condono, che è strizzare l'occhio a chi non ha rispettato le regole, dando un colpo agli stinchi di quelli che le regole le hanno sempre rispettate. Perché invece non facciamo un grande piano per la casa che in questo Paese manca da vent'anni? Perché non rimettiamo quel fondo per l'affitto che sosteneva quelle famiglie che non riescono più a pagare l'affitto e stanno rischiando lo sfratto?", ha affermato la segretaria del Pd, Elly Schlein, ospite di 'In altre parole' su La7.
"La presentazione dell’emendamento che riapre i termini della sanatoria del 2003 rappresenta un atto di giustizia atteso da migliaia di famiglie campane costrette a realizzare case per necessità abitativa, non per abusivismo selvaggio. Ringrazio i parlamentari campani di centrodestra che si sono battuti per correggere una stortura che, per oltre vent’anni, ha prodotto disparità evidenti tra i cittadini della Campania e quelli del resto del Paese", si legge in una nota il candidato alla presidenza della Regione Campania, Edmondo Cirielli.
"La nostra Regione è stata l’unica a non applicare quella legge perché la giunta di centrosinistra dell’epoca scelse di non recepirla nei termini, lasciando fuori persone che avevano presentato la domanda autodenunciandosi e pagando le oblazioni regolarmente. Oggi quelle famiglie, che abbiamo sempre difeso, vivono sotto la minaccia costante di un abbattimento, non per un abuso, ma per un errore della Regione di centrosinistra. Lo stesso centrosinistra che vuole demolire le case di chi ha dovuto costruire per necessità e allo stesso tempo tutela chi le case le occupa con la forza abusivamente", ha aggiunto Cirielli.
"L’emendamento inserito in manovra introduce strumenti più moderni per la riqualificazione urbanistica e ambientale, consente finalmente di definire con chiarezza la posizione degli immobili regolarizzabili, esclusi ovviamente quelli in zone rosse e quelli speculativi. Spetterà alle Regioni attuare la norma con il recepimento entro 60 giorni. Con me Presidente, la Campania sarà la prima a recepirla: non possiamo perdere altro tempo. Dobbiamo chiudere una pagina di ingiustizia e restituire certezza a migliaia di famiglie che chiedono solo ciò che nel resto d’Italia è già realtà”.
Bonus tombe
Inoltre nella manovra delle modifiche a saldi invariati (esclusa la dote parlamentare da 100 milioni) per le coperture delle misure si attinge un po' da tutti i fondi disponibili o dalle poste inutilizzate. E' il caso della detrazione al 36% per la manutenzione e ristrutturazione delle tombe con "almeno due feretri o di almeno otto urne cinerarie": costa circa 40 milioni per gli anni dal 2026 al 2035 da finanziare, si legge, con corrispondente riduzione del Fondo per lo sviluppo e la coesione, chiamati generalmente ridurre gli squilibri territoriali.
Bufera su emendamento su adesione a sciopero
Intanto è bufera sull'emendamento che obbliga a comunicare le adesioni agli scioperi dei trasporti con una settimana di anticipo[1]. Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti chiedono "il ritiro immediato" e si dicono pronti a mettere "in campo tutte le iniziative necessarie a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori dei trasporti". In una nota i sindacati esprimono "ferma contrarietà all'emendamento proposto in manovra da Fratelli d'Italia che impone ai lavoratori di comunicare con sette giorni di anticipo, in forma scritta e irrevocabile, la propria adesione a uno sciopero". Una misura, denunciano, "che snatura il diritto stesso di sciopero garantito dalla nostra Costituzione, crea di fatto liste di scioperanti e apre la strada a discutibili pressioni e potenziali discriminazioni inasprendo le relazioni industriali".
"Esprimiamo ferma contrarietà all’emendamento proposto in manovra da Fratelli d'Italia", "una misura che snatura il diritto stesso di sciopero garantito dalla nostra Costituzione, crea di fatto liste di scioperanti e apre la strada a discutibili pressioni e potenziali discriminazioni inasprendo le relazioni industriali", affermano i sindacati.

Volodymyr Zelensky ha annunciato una riforma delle società energetiche gestite dallo stato, nel tentativo di dare una risposta agli scandali di corruzione che hanno travolto il settore flagellato dagli attacchi russi. "Stiamo iniziando la riforma delle cruciali società statali nel settore energetico - ha scritto il presidente ucraino su X - insieme a un completo audit delle loro attività finanziarie, sarà rinnovato il management di queste società".
Secondo le agenzie di investigazione anti-corruzione alla guida di quella che viene chiamata l'operazione Mida, circa 100 milioni di dollari sono stati sottratti al settore energetico. Nei giorni scorsi, Zelensky ha costretto alle dimissioni la ministra dell'Energia Svitlana Grynchuk e il ministro della Giustizia German Galushchenko[1]. Ed ha imposto sanzioni contro l'uomo d'affari Timur Mindich, suo amico stretto ed ex socio, considerato il regista di questo giro di tangenti, che ha già lasciato il Paese.
Tra le misure annunciate da Zelensky, la creazione di un nuovo board di supervisione a Energoatom, la società nucleare statale al centro dello scandalo, che "nel giro di una settimana" dovrà essere in grado di "riformare completamente il management della società".
Il presidente ucraino ha anche chiesto la nomina veloce di un nuovo capo della società idroelettrica Ukrhydroenergo e altre riforme per il gigante del gas e del petrolio Naftogaz.
Zelensky ha infine ribadito l'impegno suo e del governo a collaborare a pieno con l'indagine anti-corruzione. "Ho dato istruzioni ai funzionari del governo di mantenere un contatto costante e significativo con le forze dell'ordine e gli organismi anti-corruzione - ha affermato - la piena trasparenza e l'integrità del settore energetico rimangono una priorità assoluta".

Selvaggia Lucarelli boccia l'esibizione di Barbara D'Urso e lo definisce un "mappazzone". Nonostante la standing ovation del pubblico, la samba della concorrente con il maestro Pasquale La Rocca non convince del tutto la giuria.
Guillermo Mariotto commenta: "La rumba flamenca... a me proprio non piace, mondi totalmente distanti da me". Ma l'attacco è diretto al maestro Pasquale: "Quest'anno... non mi convincono proprio questi balli".
Lucarelli rincara la dose: "Era un po' un mappazzone, se io non sapevo che era samba farei fatica a distinguerlo. Non era bello. Non lo so Pasquale, alla fine sei tu che guidi e crei, sembra di vedere in ogni puntata sempre la stessa cosa. Voi siete bravi, non possiamo dire pessimi, però...". Poi si interrompe 'rimproverando' Barbara di non guardarla in faccia. "Io guardo Pasquale perché stai parlando con lui... ma ora ti guardo fissa", replica D'Urso. "Non bisogna per forza mettersi sul piede di guerra... diventa davvero difficile. Sembra che rifiuti quello che dico", aggiunge la giurata.
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