
(Adnkronos) - "Milena era andata a farsi questo intervento estetico a Istanbul 20 giorni fa. Era in una clinica privata, poi, a seguito di una complicanza, è stata trasportata in ospedale e questa mattina abbiamo saputo che era morta". Lo dice all'Adnkronos Luigi Di Palma, uno zio di Milena Mancini, l'imprenditrice 56enne di Isola del Liri, morta a Istanbul dopo essersi sottoposta a un intervento estetico in una clinica privata turca. "Durante l'intervento aveva avuto una complicanza e sembra che abbia contratto un'infezione in questa clinica. Evidentemente le conseguenze erano irreversibili", spiega lo zio con voce spezzata.
Di Palma si dice "sotto choc per la notizia tragica. Anche perché noi familiari non siamo stati informati della questione, non sapevamo che Milena fosse andata in Turchia per questo intervento estetico, quindi per noi è stata una cosa tragica". Lo zio di Milena sostiene che la famiglia non fosse stata informata "della scelta di Milena di andare in Turchia a farsi operare perché lei e il marito non volevano che ci preoccupassimo, in famiglia andiamo d'accordo".
Milena era una donna "determinata e capace - continua Di Palma - era un'imprenditrice. Ha fatto esperienze nell'ambito finanziario e bancario e, da qualche anno, era nell'ambiente immobiliare". Lo zio descrive Milena come una persona "solare, andava d'accordo con tutti. La sua determinazione derivava dalla famiglia che è sempre stata piena di iniziativa", conclude.

(Adnkronos) - Il Veneto piace (molto) anche sui social: l’80% delle conversazioni online sulla regione ha un tono positivo, dominato da fiducia, speranza e orgoglio. A raccontarlo è la ricerca “Tra identità e percezione: il Veneto raccontato dai social”, presentata da SocialCom e SocialData nel corso dell’evento “Direzione Nord Est - Una Nuova Era” al Palazzo della Salute di Padova. Lo studio analizza 12 mesi di conversazioni digitali (ottobre 2024 - settembre 2025) e oltre 1,2 milioni di contenuti generati, per un totale di 32 milioni di interazioni.
A trainare il racconto online sono i tre pilastri economici della regione: agricoltura, industria e Made in Italy. Nel comparto agricolo svettano vino, frutta, ortaggi e tabacco, con il vino che si conferma simbolo identitario e leva reputazionale globale. Tra i protagonisti della scena social veneta, Luca Zaia guida la classifica con 2,9 milioni di interazioni, seguito da Matteo Salvini (quasi 1 milione) e da figure legate al territorio come Federica Pellegrini.
“Il Veneto si conferma una delle regioni più dinamiche nel racconto digitale, con un sentiment ampiamente positivo e una forte capacità di rappresentare sé stesso online - spiega Luca Ferlaino, presidente di SocialCom -. Agricoltura, industria e Made in Italy sono le leve principali di questa narrazione, che si esprime sempre più anche su TikTok e LinkedIn, piattaforme chiave per giovani e imprese”. La partecipazione di SocialCom all’evento ha offerto una prospettiva data-driven su come il Nord Est stia costruendo la propria identità digitale a livello nazionale e internazionale.
Leggi tutto: Veneto, SocialCom: "Piace sui social, sentiment positivo all'80%"

(Adnkronos) - Donald Trump a bocca aperta per l'allarme nella sala del gabinetto alla Casa Bianca. Durante l'incontro con il premier australiano Anthony Albanese, il presidente degli Stati Uniti ha vissuto secondi 'di panico'. Colpa di un operatore che, con la telecamera, ha urtato uno specchio che Trump ha appena fatto spostare nella Cabinet Room.
"Attenzione, attenzione... Non può rompere quello specchio, ha 400 anni. Un operatore ha appena urtato lo specchio, l'ho appena fatto spostare qui. La prima cosa che capita... un operatore lo urta: incredibile, ma sono i problemi della vita...", dice il presidente rivolgendosi a Albanese.
Leggi tutto: Trump e lo spavento alla Casa Bianca, cameraman urta specchio antico: "Stai attento!"

(Adnkronos) - “Il Brand Journalism Festival non è solo un evento per addetti ai lavori, ma un evento di scopo e di missione. Nasce per fotografare un’istanza del Paese che oggi è di primaria importanza: il superamento della polarizzazione tra informazione e comunicazione d’impresa. In un ecosistema sempre più liquido e frammentato, vogliamo mettere al centro i giovani, i loro linguaggi e il modo in cui raccolgono i contenuti, costruendo un dialogo tra giornalisti, comunicatori aziendali e new media”. Lo ha dichiarato Ilario Vallifuoco, ideatore del Brand Journalism Festival 2025, presentato alla Camera dei Deputati. L'evento, giunto alla seconda edizione, è in programma l’11 novembre al Talent Garden di Roma.
“Parlamento e Commissione europea - ha spiegato - collaborano con noi per colmare il divario comunicativo con la società e con i giovani, mentre il nostro Osservatorio, realizzato con il gruppo Unipol, continua a indagare il rapporto tra cittadini e informazione. Il Brand Journalism Festival è un laboratorio di idee: vogliamo offrire strumenti e proposte concrete per una comunicazione più etica, trasparente e inclusiva”.

(Adnkronos) - Se il wifi dentro casa è più lento del solito, potrebbe dipendere dall''intrusione' di un utente non autorizzato nella rete domestica. Qualcuno potrebbe essersi agganciato al router e sfruttare la connessione, con conseguenze sulla velocità dei collegamenti.
E' possibile verificare se i sospetti sono fondati. Se si spengono tutti i dispositivi - smartphone, tablet, smart tv - e il led che segnala l'attività del router continua a lampeggiare, probabilmente c'è un dispositivo sconosciuto collegato. Per un quadro preciso, bisogna verificare che all'interno della casa non siano in funzione elettrodomestici che si collegano automaticamente, come telecamere di sicurezza o assistenti vocali.
Per un altro tipo di controllo, si può far ricorso a applicazioni e programmi che identificano i dispositivi collegati al wifi e attivi e inviano avvisi in caso di possibili tentativi di hacking.
In caso di effettiva 'intrusione', la prima cosa da fare è cambiare la password del router. E' consigliato optare per una password in cui si alternino lettere maiuscole, lettere minuscole, numeri e simboli. Conviene, poi, modificare il nome della rete (SSID) in modo che non riveli dettagli tecnici, e abilitare la crittografia WPA2 o WPA3, che offre una protezione più avanzata contro gli attacchi esterni. Un'altra misura importante è disabilitare WPS, una funzione che facilita la connessione rapida, ma apre anche una porta alle intrusioni.
Leggi tutto: Wifi lento, i controlli utili e come evitare 'abusivi'

(Adnkronos) - "E' giunto il momento di implementare dei farmaci, arrivati da tempo, ma ancora lontani dal raggiungimento dell'ottimizzazione della prescrizione, come le gliflozine. Ci sono anche gli agonisti del recettore del Glp-1, come la semaglutide, o il finerenone. Sono tutti farmaci che, se messi in combinazione, riescono a rimandare la dialisi anche di 30 anni. E' un successo enorme". Così Luca De Nicola, presidente Sin-Società italiana di nefrologia, alla vigilia del 66° Congresso Sin che svolge da domani al 24 ottobre a Riccione, spiegando il tema del convegno: 'Trasformiamo le cure nefrologiche'.
"Per questi farmaci di prima scelta e di eccezionale capacità nefroprotettiva - sottolinea - abbiamo finalmente reso l'accesso alle cure molto più semplice, eliminando le procedure burocratiche che servono per prescriverli". Guardando al futuro, per il presidente della Sin "l'aspetto più interessante è che stanno arrivando altri farmaci, come gli antagonisti delle endoteline, che potranno azzerare la progressione della malattia renale cronica. Questo è il motivo per cui il claim del 66° Congresso della Società italiana di nefrologia è 'La salute dei reni è ora': ci dobbiamo muovere adesso per ottimizzare le terapie". De Nicola punta l'accento sulla diagnosi precoce, che significa intervenire "quando i pazienti sono a rischio di sviluppare una malattia progressiva, nelle fasi iniziali di malattia. Ipertesi, diabetici, obesi e cardiopatici - precisa - sono pazienti che dovrebbero fare 2 esami banali: creatininemia ed esame delle urine. In base ai risultati di questi esami, è necessario che i pazienti più semplici e stabili vengano trattati dal medico di medicina generale, mentre quelli più a rischio di progressione verso la dialisi siano inviati subito al nefrologo per essere trattati in modo eccellente".
Quanto alla dialisi, "la peritoneale oggi si è trasformata - afferma il presidente della Sin - E' diventata una dialisi sicura rispetto al passato e di grande efficacia: consente al paziente di stare a casa, facendola in autonomia nell'80% dei casi e con l'aiuto di un caregiver nel restante 20%. E' in pubblicazione un documento realizzato con gli esperti di Altems - Health Technology Assessment (Hta) dell'università Cattolica, che dimostra un risparmio per lo Stato del 43% rispetto all'emodialisi". A tale proposito sono in corso delle "interazioni con il ministero della Salute per creare dei percorsi per favorire la dialisi peritoneale che, purtroppo, ancora oggi in Italia è intorno al 10% dei pazienti dializzati. L'obiettivo della Sin è di portarla in 3 o 4 anni al 20% come nel resto d'Europa".
Leggi tutto: De Nicola (Sin): "Abbiamo farmaci capaci di rimandare la dialisi di 30 anni"

(Adnkronos) - "Portare medici specializzandi ad effettuare delle prove pratiche, chiudendo il gap, presente oggi, tra la teoria e la pratica". Così Maurizio Brambilla, country manager di Nipro Medical Italy, presenta il Simulation Academy, "un progetto che nasce in collaborazione tra la Società italiana di nefrologia, le scuole di specialità e Nipro Medical Italy", in occasione del 66° Congresso nazionale della Sin che si svolge dal 21 al 24 ottobre a Riccione. Il tema di quest'anno - 'La salute dei reni è ora: trasformiamo le cure nefrologiche' - ha l'obiettivo di mettere in luce le più recenti novità scientifiche per tracciare scenari innovativi per la prevenzione e il trattamento delle malattie renali: dall'impatto dell'obesità e delle nuove terapie mirate alla salute renale in età pediatrica, fino alle sfide specifiche della gravidanza e della dialisi.
Uno spazio importante del congresso è riservato ai giovani nefrologi e proprio in questo contesto si inserisce il progetto Simulation Academy. "Gli specializzandi - spiega Brambilla - andranno per 3 giorni in Belgio, a Mechelen, presso la sede dell'istituto iMep - Institute for Medical Practice, un luogo che dà la possibilità" di fare un'esperienza simulata, "all'interno di una struttura, di tutte le difficoltà e le quotidianità che il medico specializzando e un nefrologo si trovano ad affrontare: dall'inserzione del catetere alla gestione del trattamento, ma anche di tutte le possibili situazioni di emergenza che si possono verificare durante il trattamento stesso".
"La formazione dei giovani specialisti in questo settore è un aspetto molto importante e motivo della nascita di questo progetto - sottolinea Brambilla - Il medico specializzando, infatti, non ha la possibilità di valutare a 360 gradi le criticità che si trova ad affrontare, facendo solo ed esclusivamente il percorso universitario. Da qui la possibilità di poter, invece, sperimentare in prima persona gli aspetti più particolari, come la creazione di una fistola piuttosto che la gestione del trattamento e le complicanze che si vengono a verificare. Questo - conclude - è fondamentale per" attrarre l'attenzione "di medici e specializzandi alla parte della nefrologia che si occupa di temi che vanno oltre la dialisi e il trattamento depurativo".
Leggi tutto: Brambilla (Nipro): "Simulation Academy chiude gap teoria-pratica in nefrologia"


(Adnkronos) - "Vorrei filmare sul pianeta rosso, anche se è una follia". Werner Herzog non smette di sorprendere. Il leggendario regista tedesco, oggi 83enne, ha dichiarato all'agenzia di stampa Dpa di voler portare la sua cinepresa sul pianeta Marte. "Vorrei andare con una videocamera", ha affermato con convinzione. Eppure, riconosce: "È tecnicamente difficile, lungo e in fondo piuttosto inutile. Ma probabilmente non accadrà mai. Non ringiovanisco".
Con la sua consueta lucidità e ironia, Herzog ha descritto le condizioni di vita marziane come "assurde". La superficie del pianeta è tossica, l’esposizione alla radiazione cosmica letale. "Sarebbe come mettersi volontariamente in un forno a microonde", ha detto. Secondo il cineasta di 'Fitzcarraldo', solo i robot hanno realmente senso in una missione simile: "Possono girare sul terreno tossico e non temono le radiazioni".
Tuttavia, la passione per l'esplorazione e per i luoghi estremi - già ampiamente testimoniata nella sua filmografia - non sembra spegnersi. Herzog ha confessato di essersi candidato ben due volte per partecipare a voli spaziali. Entrambe le volte è stato respinto. "Sono semplicemente troppo vecchio. Affrontiamolo", ha commentato con schiettezza. "Voglio ancora andare nello spazio. Voglio esserci", ha detto. E anche se Marte forse resterà solo un sogno, la sua visione del cinema continua a guardare molto, molto lontano. Il regista ha recentemente ricevuto il Filmpreis Köln, riconoscimento conferito dalla Film-und Medienstiftung Nrw e dalla Città di Colonia. In quell’occasione ha presentato il suo nuovo documentario 'Ghost Elephants', dedicato a una misteriosa mandria di elefanti nel remoto altopiano dell’Angola.
Leggi tutto: Herzog sogna Marte: "Vorrei filmare sul pianeta rosso, anche se è una follia"

(Adnkronos) - Gli uffici aziendali di Amazon a Milano hanno ospitato un momento di riflessione in tema di violenza economica e di genere, legato a Econo.Mia, il percorso di alfabetizzazione economico-finanziaria sviluppato da Amazon insieme ad ActionAid, in collaborazione con Fondazione Realizza il cambiamento, dedicato a tutti i dipendenti dell’azienda in Italia e alle loro famiglie.
Dopo l'annuncio nazionale e tre eventi locali realizzati con il contributo di ActionAid e delle istituzioni territoriali, l'appuntamento milanese ha rappresentato un momento di sintesi e rilancio del progetto, offrendo l'opportunità di riflettere sullo stato dell'alfabetizzazione economico-finanziaria in Italia e sulle sfide ancora aperte. L’evento, moderato da Alessandro Galavotti, responsabile della redazione Ansa di Milano, si è aperto con il saluto introduttivo di Elena Lattuada, delegata del sindaco alle Pari opportunità di genere, seguito dall’intervento del ministro per le Riforme istituzionali e la Semplificazione normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati. Nel suo contributo, il ministro ha sottolineato come l’educazione economico-finanziaria rappresenti uno strumento concreto per promuovere autonomia, pari opportunità e inclusione, in particolare per donne e giovani.
Il dibattito è proseguito con un videomessaggio di Chiara Monticone, senior policy analyst dell'Ocse, che ha offerto un quadro approfondito sulle competenze finanziarie a livello italiano ed europeo, evidenziando le principali sfide future e il ruolo cruciale dell’educazione economica per favorire consapevolezza, inclusione e crescita sostenibile.
Fulcro dell’incontro è stata la tavola rotonda, che ha riunito voci provenienti dal mondo istituzionale, aziendale e del terzo settore per un confronto aperto sull’educazione finanziaria e sul suo impatto sociale. Accanto a Giorgio Busnelli, vp e country manager di Amazon Italia, sono intervenute Katia Scannavini, co-segretaria generale di ActionAid; Elena Lattuada, delegata del sindaco alle Pari opportunità di genere del Comune di Milano; Annalisa Monfreda, co-fondatrice di Rame e Claudia Di Palma, coordinatrice di SVS Donna Aiuta Donna Onlus. Il dibattito ha approfondito lo stato dell’alfabetizzazione economico-finanziaria in Italia, mettendo in luce le sue ricadute dirette sulla vita quotidiana delle persone, in particolare in relazione ai fenomeni di violenza economica e di genere, e l’importanza di costruire strumenti efficaci di prevenzione e autonomia.
"I dati confermano che in Italia il livello di alfabetizzazione finanziaria è ancora troppo basso e il divario di genere continua a rappresentare una sfida significativa -ha dichiarato Giorgio Busnelli, vp e country manager di Amazon Italia-. In Amazon siamo convinti che le aziende, soprattutto quelle a vocazione innovativa, possano avere un ruolo attivo nel cambiamento, creando valore per le nostre persone e le comunità in cui siamo presenti. Con Econo.Mia abbiamo voluto creare un percorso accessibile e concreto, che aiuti le persone a gestire meglio le proprie risorse economiche e a prendere decisioni consapevoli, sia nella vita personale sia in quella professionale. Investire nell’educazione finanziaria significa promuovere inclusione, eque opportunità e partecipazione attiva alla vita economica e sociale del Paese. È un impegno che parte dai nostri dipendenti, ma che vogliamo estendere alle comunità in cui operiamo".
"In Italia -ha aggiunto Katia Scannavini, co-segretaria generale di ActionAid- il basso livello di alfabetizzazione finanziaria e il persistente divario di genere restano tra le principali cause delle disuguaglianze. Due donne su cinque sono a rischio di dipendenza economica dal partner e oltre una su tre subisce un controllo sulle proprie risorse. L’educazione economico-finanziaria è una leva fondamentale per promuovere autonomia e libertà, ma anche per innescare un cambiamento culturale profondo, capace di ridefinire il rapporto tra denaro, potere e diritti. Con Econo.Mia vogliamo offrire strumenti accessibili e concreti per rafforzare la consapevolezza finanziaria e favorire l’indipendenza economica, dimostrando che la collaborazione tra terzo settore, istituzioni e aziende come Amazon può generare cambiamento e promuovere parità e giustizia sociale".
Elena Lattuada, Delegata del Sindaco alle Pari Opportunità di Genere del Comune di Milano, ha dichiarato: "L'educazione economica e finanziaria è uno strumento fondamentale per promuovere l’equità e contrastare ogni forma di violenza, inclusa quella economica e riguarda tutti i soggetti: le imprese, le istituzioni così come i singoli e le singole. La possibilità di conoscere, gestire e pianificare le proprie risorse consente alle persone, e alle donne in particolare, di conquistare autonomia e libertà di scelta. Investire in percorsi come Econo.Mia significa rafforzare la prevenzione, promuovere l’indipendenza economica e contribuire a una società più giusta, dove la parità di genere non sia solo un principio, ma una condizione reale e condivisa".
Per ribadire l’importanza del legame con il territorio, Amazon ha annunciato una donazione in favore di SVS Donna Aiuta Donna Onlus, a sostegno del progetto Ri-Nascita, un’iniziativa che promuove il reinserimento sociale e lavorativo delle donne vittime di violenza. Il progetto, realizzato presso Cascina Ri-Nascita, uno spazio multifunzionale nel cuore di Milano, offre percorsi di formazione, orientamento e autonomia economica, contribuendo a restituire alle beneficiarie indipendenza, fiducia e nuove opportunità di vita.
L’evento è stato l’occasione per raccontare Econo.Mia, il percorso di educazione finanziaria gratuito, dedicato a tutti e tutte le dipendenti di Amazon in Italia e alle loro famiglie. Il training, fruibile in modalità on demand su una piattaforma dedicata, si compone di una serie di video lezioni e altri materiali improntati a fornire una conoscenza economica di base, utile per la vita di tutti i giorni, valorizzando una cultura del rispetto e dell’equità. I video tematici affrontano aspetti pratici come la pianificazione del budget familiare, la definizione dei propri obiettivi e la protezione dalle truffe, oltre a questioni di importanza collettiva come la prevenzione della violenza economica e le disuguaglianze di genere. In occasione degli eventi aperti al pubblico che l’azienda ha organizzato in diverse città italiane, i partecipanti interessati hanno avuto l'opportunità di iscriversi gratuitamente al percorso di formazione.
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(Adnkronos) - Gli otto gioielli della Corona francese trafugati dal Museo del Louvre non sono soltanto oggetti preziosi: sono frammenti di storia, testimonianze uniche del fasto imperiale e della maestria orafa del XIX secolo. Ora, all'indomani dal clamoroso furto, il timore degli esperti è uno solo: che vengano smontati, rifusi o smembrati per sempre. Se ciò accadesse, il danno non sarebbe solo economico, ma culturale e irreversibile.
Composti da migliaia di diamanti, zaffiri, perle e smeraldi, questi gioielli hanno un valore sul mercato nero teoricamente elevato. Ma il loro vero pregio è intangibile: sono pezzi irripetibili, associati a figure storiche come l'imperatrice Eugenia de Montijo, Maria Luisa d'Austria e la regina Ortensia. Sradicati dal contesto museale e privati della loro integrità, questi oggetti perderebbero gran parte del loro valore simbolico. "Un diamante si può vendere ovunque, una tiara imperiale no", spiegano i curatori del Louvre. È proprio questo il nodo cruciale: per essere venduti, i gioielli dovranno essere trasformati, cancellati dalla storia.
Secondo gli esperti, i ladri potrebbero essere costretti a smontare le gemme dai castoni, separare diamanti, zaffiri e smeraldi, e rifondere l’oro per renderli irriconoscibili. Un'operazione lenta, rischiosa e che richiede la complicità di orafi esperti e canali criminali internazionali. Ma anche in quel caso, le pietre sarebbero "orfane", private della loro provenienza storica e, dunque, svalutate sotto il profilo culturale. "La complessità tecnica di queste creazioni potrebbe sorprendere i ladri", ha spiegato Alexandre Giquello, battitore d’asta della casa Drouot, alla rete televisiva Bfm. "Non basta smontare: bisogna sapere come farlo senza distruggere tutto".
Il Louvre teme che i gioielli scompaiano per sempre, trasformati in oggetti qualunque. La tiara di Maria Amelia con oltre 1.000 diamanti, il collier di zaffiri di Ortensia, i pendenti di smeraldo di Maria Luisa, i preziosi dell’imperatrice Eugenia: ogni pezzo racconta un’epoca, un potere, un’identità. Se venissero alterati, si perderebbero secoli di storia artistica e politica.
"Non possiamo sostituirli, possiamo solo preservarli", affermano i conservatori del Louvre. La Francia ha già vissuto in passato perdite simili, ma la rapidità con cui è stato commesso questo furto e il tempo necessario per una trasformazione clandestina aprono uno spiraglio: gli oggetti potrebbero ancora essere integri.
Le forze dell’ordine francesi collaborano con Europol e Interpol per impedire la dispersione delle gemme, nella speranza che le operazioni di smontaggio non siano ancora iniziate. In questo tipo di crimine, ogni giorno che passa aumenta il rischio di distruzione. Nel frattempo, il Louvre lancia un appello ai professionisti del settore, ai collezionisti e agli orafi: "Attenzione a ogni pietra sospetta. Se riconoscete una gemma o una montatura, denunciatelo. Non si tratta solo di un furto: è un'aggressione alla nostra memoria collettiva." (di Paolo Martini)



(Adnkronos) - C'è un arresto per il primo morto in Italia per overdose da Nitazeni, un nuovo e potentissimo oppioide sintetico. La vittima, un 28enne, era deceduto un anno fa, nel settembre 2024 a Brunico, provincia di Bolzano, ma la notizia è emersa ora con l'operazione dei carabinieri che a seguito delle indagini ha permesso di individuare l'uomo che gli avrebbe ceduto la droga.
Le indagini dei carabinieri di Brunico, coordinati dalla procura di Bolzano, hanno permesso di sequestrare diversi plichi postali contenenti gli oppioidi sintetici della categoria dei nitazeni acquistate online con criptovalute, spedite da diversi Paesi europei, e indirizzati al 29enne arrestato lo scorso 13 ottobre e indagato ora per l'ipotesi di morte come conseguenza di altro reato.
Fondamentali sono stati gli accertamenti del Ris di Roma, dalla quale è emerso nel sangue della vittima la presenza di n-pirrolidin protonizapene (protonitazepina) appartenente agli oppioidi sintetici, che ha indotto a ritenere che vi sia stata un'assunzione poco precedente alla morte di basse quantità di tale sostanza, considerato che la stessa sostanza era stata trovata nel frammento di alluminio vicino al cadavere. Si tratta di una sostanza che anche a basse concentrazioni è ad altissimo rischio di overdose: anche in base ai recenti studi scientifici risulta che l'assunzione è associata ad una significativa alterazione dell'attività elettrica cardiaca con aritmie, che risulta essere compatibile con la causa di morte del soggetto. I carabinieri inoltre hanno sequestrato diversi plichi postali contenenti nitazeni, ossicodone e fentanyl provenienti dalla Grecia e dalla Polonia.
Nel corso dell’attività d’indagine è stato effettuato anche un arresto di un 27enne a cui l’indagato aveva ceduto 5 panetti di hashish del peso complessivo di 500 grammi.
Leggi tutto: Nitazeni, allarme in Italia per un oppioide sintetico: 28enne muore di overdose



(Adnkronos) - Il direttore dell'Agenzia per le informazioni e la sicurezza esterna (Aise) Giovanni Caravelli e il direttore dell'Agenzia per le informazioni e la sicurezza interna (Aisi) Bruno Valensise sono stati sentiti come testimoni dai pm delle procure di Roma e Napoli, titolari dell’indagine sul caso Paragon, lo spionaggio di telefoni e conversazioni di giornalisti e attivisti venuto a galla nel febbraio scorso grazie a una comunicazione di Meta e messo in atto attraverso il sofisticato 'spyware' della società israeliana Paragon Solution. Un’audizione che, a quanto si apprende, si è svolta nelle scorse settimane.
Nell’inchiesta, che vede il coordinamento della Procura nazionale antimafia e antiterrorismo, al momento contro ignoti, si procede per accesso abusivo a sistema informatico e quanto previsto all’articolo 617 del codice penale su reati informatici, cognizione, interruzione o impedimento illecito di comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche e installazioni abusiva di apparecchiature atte ad intercettare.
Intanto lo scorso giugno è stato affidato dai pm l’incarico agli specialisti della Polizia Postale e ai consulenti per effettuare accertamenti tecnici irripetibili sui dispositivi telefonici usati dalle parti lese nel procedimento: il fondatore di Dagospia Roberto D’Agostino, i giornalisti Eva Vlaardingerbroek, Francesco Cancellato e Ciro Pellegrino e gli attivisti di Mediterranea Luca Casarini, Giuseppe Caccia e don Mattia Ferrara. Accertamenti necessari a chiarire se i dispositivi siano stati tutti ‘infettati’ e se si tratti dello stesso software-spia. In particolare si cerca una ‘impronta’, un codice alfanumerico che identifichi lo spyware. I risultati sono attesi nelle prossime settimane.
Leggi tutto: Spionaggio giornalisti e caso Paragon, sentiti dai pm i direttori di Aise e Aisi

(Adnkronos) - Non basta più comunicare: occorre comprendere, connettere e restituire fiducia. E' questa la premessa da cui riparte il Brand journalism festival 2025, in programma l’11 novembre al Talent Garden di Roma, presentato oggi alla Camera dei Deputati nel corso di un incontro che ha riunito rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico, dell’impresa e dei media. L’evento, ideato da Ilario Vallifuoco e promosso da Social Reporters, si conferma il principale punto di riferimento in Italia per chi crede in una comunicazione capace di unire giornalismo e impresa in un linguaggio comune, fondato su trasparenza, etica e cultura della responsabilità.
Il Bjf 2025, di cui Unipol è main partner, si pone come crocevia di visioni e competenze: una piattaforma di confronto in cui giornalisti, comunicatori e aziende si incontrano per costruire un linguaggio comune, superando logiche di contrapposizione e promuovendo un’idea di informazione condivisa, fondata su trasparenza, qualità e responsabilità. Durante la giornata dell’11 novembre, si alterneranno talk, tavole rotonde e case study dedicati alle nuove forme del racconto d’impresa, al ruolo dell’etica nella costruzione della reputazione, all’impatto dell’intelligenza artificiale sui processi editoriali e comunicativi, e al valore dei contenuti come leva di fiducia tra brand e cittadini.
Tra i temi al centro del dibattito: etica e algoritmo, come garantire responsabilità e trasparenza nella comunicazione digitale; reputazione e autenticità, le nuove metriche della fiducia; storytelling e sostenibilità, la sfida del racconto d’impresa nell’era dell’impatto sociale. La seconda edizione del Festival vedrà la partecipazione di direttori di testate nazionali, communication manager di grandi aziende italiane e internazionali, docenti universitari, e rappresentanti delle istituzioni europee, tra cui Alessandra Marino (Commissione Europea) e Fabrizio Spada (Parlamento Europeo).
"Con la seconda edizione del Brand journalism festival - sottolinea Ilario Vallifuoco - non ci limitiamo a consolidare un format di successo, ma ne certifichiamo la natura generativa. Il Festival è un laboratorio di idee, un ecosistema di menti che interagiscono con l'obiettivo di superare la polarizzazione tra informazione e comunicazione d’impresa e restituire valore a un racconto autentico con impatti reali. Il brand journalism, in questo senso, non può essere assimilabile a marketing o pubblicità, ma diventa un modo di fare cultura: è l’impresa che si fa narratrice del proprio tempo, con l’ambizione di leggere e raccontare i cambiamenti che attraversano la società, l’economia e i valori collettivi".
All’appuntamento è intervenuto anche l’onorevole Federico Benzoni, che ha sottolineato l’importanza di promuovere spazi di dialogo tra giornalismo e impresa per rafforzare la cultura della responsabilità nella comunicazione. Cuore della presentazione, la diffusione in anteprima dei risultati del nuovo Osservatorio GenerationShip 2025 di Changes Unipol, realizzato da Kkienn Connecting People and Companies. L’indagine, giunta al quarto anno, esplora comportamenti, abitudini e percezione dell’informazione tra i giovani italiani dai 16 ai 35 anni, offrendo uno sguardo dettagliato su come la generazione under 40 vive e interpreta il flusso quotidiano di notizie.
Emerge che l’80% dei soggetti intervistati si informa online, soprattutto tramite social media (Instagram 79%, YouTube 43%, TikTok 40%, Facebook 41%). Oltre la metà dei giovani (53%) si sente sopraffatta dal sovraccarico informativo e il 45% tende a evitare le news, ma la generazione under 40 mostra senso critico: il 69% verifica le fonti e il 61% confronta più testate. La consapevolezza su fenomeni come deepfake e bolle informative resta bassa (solo il 44% sa cosa siano i deepfake e il 37% ne comprende davvero il significato). L’informazione è vissuta come strumento di identità e utilità: il 60% la usa per divertirsi, il 59% per la vita pratica e il 55% per coltivare interessi. Cresce l’attenzione verso finanza personale (30%), risparmio (47%) e investimenti (46%), mentre il brand journalism è conosciuto dal 52%, apprezzato per trasparenza e competenza.
La presentazione dei dati dell’Osservatorio GenerationShip 2025 sottolinea quanto la comunicazione d’impresa debba oggi rispondere a esigenze reali delle nuove generazioni. I giovani under 40, infatti, mostrano attenzione a trasparenza, responsabilità, autenticità e sostenibilità: valori che sono al centro del Brand Journalism Festival. In questo senso, il Festival non si limita a raccontare l’impresa, ma propone un approccio narrativo capace di creare fiducia e connessioni con chi ascolta, offrendo strumenti per costruire contenuti rilevanti e socialmente consapevoli.
Dall’esperienza del Brand journalism festival nasce anche l’Health journalism forum (Hjf), che debutterà nel 2026 come naturale estensione del Festival. L’Hjf sarà il primo spazio in Italia dedicato al giornalismo sanitario e alla comunicazione health, pensato per creare un dialogo strutturato tra media, istituzioni e aziende del settore. Sostenuto da Eli Lilly come main partner, il Forum intende promuovere una cultura della salute basata su accuratezza, trasparenza e responsabilità sociale, rispondendo alle crescenti esigenze di informazione affidabile in un contesto segnato da disinformazione e sfiducia.
Il Brand journalism festival 2025 si conferma così non un evento ma un progetto culturale, capace di generare idee, alleanze e nuovi modelli narrativi. Roma si prepara ad accogliere, ancora una volta, un appuntamento che ambisce a diventare il crocevia del futuro della comunicazione d’impresa e del giornalismo italiano: un luogo dove le parole tornano a essere strumenti di connessione, non di distanza.
Leggi tutto: Brand journalism festival, quando il racconto d'impresa diventa un fatto sociale

(Adnkronos) - Un "Ponte per crescere": grande evento dedicato al Ponte sullo Stretto di Messina il 30 ottobre alle 17.00, a Roma, presso Palazzo Valentini. A organizzare la manifestazione l’Accademia Calabra, con i Rotary Club di Nicotera Medma, Polistena, Villa San Giovanni e Roma Colosseo, "per far conoscere la valenza dell’opera e lo stato del progetto, viste le tante fake news". L’iniziativa ha avuto, anche, il patrocinio della Città Metropolitana di Roma Capitale.
Dopo i saluti di Domenico Naccari, vicepresidente dell’Accademia e del Rotary Roma Colosseo, di Massimo Ferrarini, capogruppo FdI della Città Metropolitana, di Federico Rocca, consigliere Roma Capitale, di Domenico Nucera, presidente e in rappresentanza dei Rotary Club, ci saranno gli interventi di vertici ed esperti della Società dello Stretto. L'ad Pietro Ciucci interverrà su “L’ingresso nella fase realizzativa”, Valerio Mele, Direttore Tecnico, su “Il Progetto Definitivo”, Giacomo Francesco Saccomanno, su “Le infrastrutture oltre il Ponte”, Leandra D’Antone, Università Sapienza, su “Il Ponte Euromediterraneo”, Agostino Nuzzolo, Università Tor Vergata, su “Una grande Opera multifunzionale”. Concluderà la serata, moderata dai giornalisti Santo Strati e Domenico Marrocchi, Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e Trasporti. La manifestazione si concluderà con l’assegnazione a Raul Bova del Premio Accademia Calabra 2025, con la consegna di un’opera realizzata dal maestro Michele Affidato.
"Un momento di verità -ha dichiarato il Presidente dell’Accademia Giacomo Francesco Saccomanno- per far conoscere la vera situazione del progetto Ponte sullo Stretto, opera straordinaria e di valenza internazionale, che si trova, oramai, ai metri finali, e che tutto il mondi ci invidia per la sua tecnologia e sorprendete innovazione. Una informazione oggettiva e corretta che cercherà di comunicare lo stato reale del percorso e descriverà tutti i momenti di questo viaggio indimenticabile. Si parlerà anche degli investimenti che ci saranno accanto e per la sostenibilità dell’intervento, che rappresentano un’opportunità non più ripetibile per le regioni interessate: circa 35/40 miliardi per la Calabria ed altrettanti per la Sicilia. Un’attenzione del Governo per un Sud che ha bisogno di infrastrutture vere e che potrà, veramente, ribaltare l’attuale situazione di divario tra i vari territori italiani. Ma, non solo. Tutta l’Italia beneficerà di queste opere sia per l’ammodernamento dei trasporti e sia per la ricaduta a pioggia delle risorse investite".
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(Adnkronos) - Un uomo di 58 anni, originario dell'Africa, è morto in un incidente sul lavoro avvenuto in una vetreria di San Giovanni La Punta nel Catanese. Ferito un collega di 34 anni. Da una prima ricostruzione sembra che i due stessero trasportando una pesante lastra di vetro che ha ceduto e schiacciato l'uomo. Il 34enne ferito è stato trasportato in elisoccorso al Policlinico di Catania ed è in condizioni gravi ma stazionarie.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il personale dell'Ispettorato del lavoro. La procura di Catania ha aperto un'inchiesta.
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(Adnkronos) - Milano Cortina 2026 è pronta a entrare nei dispositivi di tutto il mondo: da oggi, lunedì 20 ottobre 2025, è disponibile l’app ufficiale dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026. Accessibile, dinamica e multilingue, è disponibile per il download tramite gli app store dei vari dispositivi. Giochi Olimpici™ è pensata per accompagnare spettatori e fan lungo il cammino verso i Giochi e durante l’intero svolgimento delle competizioni. Con un’interfaccia che riprende il design del Look of the Games, l’app rispecchia la doppia anima dei Giochi di Milano Cortina 2026: due percorsi paralleli ma uniti da una stessa visione, rappresentati da due homepage distinte dedicate ai Giochi Olimpici e ai Giochi Paralimpici.
Riflettendo lo spirito e i contenuti del sito ufficiale di Milano Cortina 2026, l’app è la versione mobile del sito ufficiale, da cui eredita contenuti, struttura e spirito: guide pratiche, notizie aggiornate, informazioni utili, notifiche personalizzabili e accessi diretti per la vendita dei biglietti. È possibile consultare orari, sedi di gara, dettagli su villaggi Olimpici e Paralimpici, oltre a un’intera sezione dedicata agli sport in programma nel calendario del grande evento sportivo. L'app è stata creata in collaborazione con Olympic Channel Services (OCS) ed è disponibile in 12 lingue – tra cui italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, mandarino, giapponese, hindi e arabo – e offre contenuti localizzati e personalizzati in tutto il mondo. Sarà così possibile esplorare le località dei Giochi attraverso contenuti multimediali e guide su come vivere al meglio l’esperienza live delle gare e gli eventi nei territori olimpici e paralimpici. In primo piano anche lo shop ufficiale, accessibile direttamente dall'app, per acquistare merchandising esclusivo Milano Cortina 2026.
Attraverso l’app si potrà seguire in tempo reale il Viaggio della Fiamma Olimpica e della Fiamma Paralimpica, che attraverseranno l’Italia in un racconto corale di sport, emozioni e senso di comunità. Informazioni, itinerari, protagonisti e aggiornamenti saranno raccolti in un’unica sezione interattiva.
La Fiamma Olimpica, nel suo viaggio, verrà accompagnata da due partner d’eccezione: Coca-Cola, Worldwide Partner del Movimento Olimpico e Paralimpico Internazionale, e Eni, Premium Partner dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026. Allianz sarà al fianco del Viaggio della Fiamma Paralimpica di Milano Cortina 2026 in qualità di Presenting Partner. Per scaricarla, basta andare su Apple App Store e Google Play Store e cerca Olympics, oppure cliccare direttamente al seguente link: (https://olympics.app.link/z3EwTVbduXb).
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(Adnkronos) - È stata disposta l’autopsia sul corpo di Silvio Raimondi, l’artigiano di Pegli deceduto venerdì sera in via Prà mentre cercava di prendere l’autobus. L’esame autoptico è stato affidato dal pubblico ministero Marco Zocco alla medico legale Francesca Fossati. La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio stradale a carico dell’autista del mezzo, un atto dovuto in attesa di chiarire la dinamica dell’accaduto.
Secondo la ricostruzione della polizia locale, intorno alle 20.20 l’autobus, dopo aver effettuato una fermata, aveva dato la precedenza a Raimondi, che stava attraversando la carreggiata da monte verso mare. Una volta completato l’attraversamento, il mezzo ha ripreso la marcia in direzione levante.
L’uomo, che con ogni probabilità voleva salire a bordo, ha iniziato a bussare con le mani sul vetro laterale destro, all’altezza della portiera centrale, nel tentativo di attirare l’attenzione dell’autista. In quel momento, però, avrebbe perso l’equilibrio, cadendo a terra accanto alla fiancata destra del bus. Gli accertamenti condotti dalla sezione infortunistica hanno evidenziato la possibilità che, durante la caduta, si sia verificato un contatto tra Raimondi e il veicolo. Le gravi lesioni riportate si sono purtroppo rivelate fatali.
Leggi tutto: Genova, muore tentando di prendere il bus: indagine per omicidio stradale
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