(Adnkronos) - Circolazione fortemente rallentata sulla linea alta velocità tra Roma e Firenze per i danni causati da un incendio scoppiato dopo le 15. E' quanto riferisce Trenitalia sul proprio sito spiegando che, alle 17.15, "la circolazione è fortemente rallentata per danni causati da un incendio tra Roma Tiburtina e Settebagni". I treni Alta Velocità, Intercity e Regionali possono registrare un maggior tempo di percorrenza fino a 90 minuti. I treni Alta Velocità possono essere instradati sulle linee convenzionali. I treni Alta Velocità e Regionali possono subire cancellazioni e limitazioni di percorso.
(Adnkronos) - Un incendio di sterpaglie è divampato oggi al km 13 di via Salaria a Roma in prossimità della linea ferroviaria tra Roma Tiburtina e Settebagni. Sul posto sono al lavoro i vigili del fuoco. La circolazione dei treni è fortemente rallentata sulla linea alta velocità tra Roma e Firenze, con ritardi fino a un'ora e mezza.
Trenitalia sul proprio sito spiega che, alle 17.15, "la circolazione è fortemente rallentata per danni causati da un incendio tra Roma Tiburtina e Settebagni". I treni Alta Velocità, Intercity e Regionali possono registrare un maggior tempo di percorrenza fino a 90 minuti. I treni Alta Velocità possono essere instradati sulle linee convenzionali. I treni Alta Velocità e Regionali possono subire cancellazioni e limitazioni di percorso.
(Adnkronos) - Kate Middleton a Wimbledon 2025. La 'patrona reale', dello Slam londinese si è presentata oggi, sabato 12 luglio, sugli spalti del Centre Court in occasione della finale femminale tra la statunitense Amanda Anisimova e la polacca Iga Swiatek. La principessa del Galles, moglie del principe ed erede al trono William, si è presentata con un completo bianco, impreziosito da un fiocco viola, e si è seduta nel royal box, prendendosi gli applausi del pubblico e ricambiando il saluto.
Per Kate si tratta del ritorno in un evento dopo il forfait al Royal Ascot, la celebre corsa di cavalli che in Inghilterra è uno degli eventi mondani dell'anno e che ha visto la presenza di William, oltre che re Carlo e la regina Camilla. La principessa di Galles sta cercando di trovare il giusto equilibrio tra gli impegni pubblici, la vita privata e le cure mediche, secondo fonti reali citate dalla Bbc.
Kate infatti sta tornando gradualmente alla vita pubblica dopo la diagnosi di cancro dello scorso anno (ora in remissione) e solo qualche giorno fa ha visitato il V&A East Storehouse di Londra e poi ha partecipato al 'Trooping the Colour' con tutta la famiglia. L'ultima volta è stata vista in pubblico, mentre sorrideva e scherzava con altri reali, è stato durante l'incontro con il presidente francese Emmanuel Macron, dove per la prima volta aveva vestito Dior, prima ancora Kate era apparsa durante la cerimonia dell'Order of the Garter a Windsor.
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(Adnkronos) - Nuovo furto in casa Grimaldi: i ladri hanno fatto irruzione nell'abitazione del presidente di Alis a Napoli, indaga la Polizia di Stato. Non è stata ancora quantificata l'entità del danno subito da Guido Grimaldi, armatore napoletano, che ha subito il furto nella casa in cui abita con moglie e figli. Sull'episodio indagano gli agenti del commissariato di polizia San Ferdinando, che hanno raccolto la denuncia dell'imprenditore e avviato i primi accertamenti sul caso. Secondo quanto si apprende, le indagini saranno estese anche ai vari precedenti che hanno colpito la famiglia Grimaldi negli ultimi mesi, per capire se possa esserci una correlazione.
Sono stati diversi gli atti di violenza ai danni della famiglia Grimaldi, proprietaria del Gruppo armatoriale partenopeo. Dopo l'intimidazione di pochi mesi fa con l'esplosione di un ordigno davanti agli uffici del Gruppo Grimaldi in via Marchese Campodisola a Napoli, seguita dalla rapina con aggressione ai danni dell'Amministratore Delegato del Gruppo Emanuele Grimaldi nella sua villa a Roma Nord, ora è toccato al figlio, Guido Grimaldi, Presidente di Alis, subire un furto nella sua abitazione privata nel centro di Napoli.
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(Adnkronos) - Bella vittoria dell'azzurro Jonathan Milan con una volata straordinaria nell'ottava tappa del Tour de France oggi 12 luglio, la Saint-Méen-le-Grand-Laval di 171.4 km. L'italiano, pur senza compagni di squadra, ha rubato il tempo al treno dell'Alpecin e ha preceduto van Aert e l'australiano Kaden Groves sul traguardo. Da quasi sei anni un italiano non vinceva una tappa nella Grande Boucle. Il campione sloveno Tadej Pogacar, del Team Uae Emirates, conserva la maglia gialla di leader della gara.
(Adnkronos) - Christian Vieri compie oggi, sabato 12 luglio, 52 anni. L’ex attaccante della Nazionale ha celebrato la ricorrenza condividendo sulle Instagram stories una carrellata di messaggi d'auguri ricevuti da amici, colleghi e volti noti del mondo dello sport. Tra le tante dediche, spicca quella della moglie, Costanza Caracciolo.
“Buon compleanno, ti amo”, ha scritto l'ex velina, poche ma sentite parole per omaggiare il marito, pubblicando uno scatto tenero che ritrae Vieri insieme alle loro figlie, Stella e Isabel.
"Come nelle favole", con queste parole Costanza Caracciolo aveva descritto la sua storia d'amore con Bobo Vieri. Ospite a 'La volta buona', l'ex velina aveva ricordato il loro primo appuntamento definendolo "magico". Galeotta fu una gita in vespa di notte: "Si, abbiamo fatto un tour notturno di Roma ed è stato un momento davvero bello", aveva dichiarato la moglie di Bobo Vieri ricordando gli inizi della relazione con l'ex calciatore.
Dopo pochi mesi, i due hanno deciso di diventare genitori: Costanza rimane incinta, ma al terzo mese di gravidanza perde il bambino. "Un dolore inspiegabile”, aveva raccontato. Costanza e Bobo sono genitori di due figlie, Stella, nata nel 2018 e Isabel, nata nel 2020.
Il 18 marzo del 2019, invece, la coppia decide di convolare a nozze ma in segreto: "Un matrimonio molto intimo, io e lui eravamo i testimoni". Costanza ha raccontato che non c'è stata alcuna proposta: "Siamo andati in comune e abbiamo scelto insieme la data, è stato veloce e a noi piace così", ha aggiunto non escludendo l'ipotesi di sposarsi un giorno in chiesa.
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(Adnkronos) - L'annuncio del presidente Usa Donald Trump di imporre dazi al 30% sulle importazioni dall'Unione Europea dal prossimo primo agosto avrà conseguenze non da poco - se poi sarà tramutato in realtà operativa - per le imprese farmaceutiche che operano in Italia. Secondo gli ultimi dati presentati da Farmindustria all'assemblea annuale di inizio luglio, l'Italia ha raggiunto nel 2024 un export record di 54 miliardi che conferma un ruolo da leader in Ue insieme a Germania e Francia. L'export, molto verso gli Usa (nel 2024 sono stati esportati farmaci e vaccini per un valore di oltre 10 mld), in 10 anni è aumentato del 157%, più della media Ue (+137%). La volontà di Trump potrebbe costare molto al settore farmaceutico italiano che conta circa 200 aziende associate a capitale nazionale e a capitale estero con oltre 130 stabilimenti su tutto il territorio.
Il presidente di Farmindustria Marcello Cattani, che più volte era intervenuto sul tema dei dazi, aveva fatto una stima nei mesi passati: "Nella malaugurata ipotesi di dazi al 25%, si tratterebbe di un costo di oltre 2,5 miliardi; un valore molto importante, che avrebbe un forte impatto sulla nostra filiera produttiva".
Se però i dazi "dovessero arrivare sui farmaci avrebbero un impatto immediato sulla possibile carenza di medicinali e aumento dei prezzi per i cittadini americani”, ricordava Cattani rispondendo alle domande dei giornalisti a margine dell'evento 'Ricerca e futuro' ad aprile a Roma. Secondo il presidente di Farmindustria, ci sarà “un aumento di costi non solo dei farmaci ma del sistema di cura americano. I dazi, inoltre, frenano l’economia e aumentano l’inflazione".
(Adnkronos) - I dazi al 30% annunciati da Donald Trump dal 1 agosto "potrebbero pesare per oltre 4 mld per il settore farmaceutico italiano, considerando la svalutazione attuale del dollaro". Così all'Adnkronos Salute il presidente di Farmindustria, Marcello Cattani, che però rimane fiducioso rispetto al lavoro diplomatico dell'Europa e del governo italiano. "Siamo convinti che la negoziazione del commissario Maros Sefcovic arriverà ad un risultato positivo rispetto a smentite, annunci, controannunci che - afferma - abbiamo registrato in questi mesi arrivare dagli Usa".
I dazi rispetto all'export europeo di farmaci e vaccini in Usa "sono un danno economico immediato per i cittadini americani - ricorda Cattani - con un aumento dei prezzi e dei costi delle assicurazioni e l'effetto dello spostamento della ricerca e dello sviluppo di nuove molecole in Cina".
"Il buon senso deve prevalere perché il settore farmaceutico è centrale per l'economia europea, rappresenta il primo per saldo positivo e difenderlo deve essere l'obiettivo numero uno della Commissione Ue - rimarca Cattani - si deve puntate ad arrivare ad uno 0-0 rispetto alle richieste che arrivano dagli Usa".
(Adnkronos) - Dove le coperture vaccinali contro il morbillo calano, il virus "non solo si diffonde, ma diventa più vario, più resiliente, e potenzialmente più difficile da fermare". Sono le conclusioni di nuovo studio condotto dal gruppo 'Gabie' (insieme a Daria Sanna e Maria Perra dell’Università di Sassari, Enrico Bucci della Temple University e Nicola Petrosillo, Università Campus Bio-Medico) sottomesso alla rivista 'Genes'. Il lavoro mette a confronto i recenti focolai di morbillo verificatisi in Italia nel 2024 e in Texas nel 2025. Il gruppo 'Gabie' è il nuovo hub per il monitoraggio delle epidemie creato da Massimo Ciccozzi, ordinario di Statistica Medica e Francesco Branda, ricercatore dell'Unità di Ricerca statistica medici, entrambi dell'Università Campus Bio-Medico di Roma Insieme a loro Fabio Scarpa, professore associato di Genetica dell'Università di Sassari.
Pur avendo colpito due aree ad alto reddito e con sistemi sanitari avanzati, le due epidemie hanno seguito traiettorie molto diverse, evidenziando quanto conti la tempestività e la qualità dei dati nella risposta di sanità pubblica. “La differenza non è solo nelle cifre, ma nella profondità del dato: in Texas abbiamo potuto lavorare su datas et aggiornati quasi in tempo reale, disaggregati per età, stato vaccinale, e distribuzione geografica. Questo ci ha permesso di modellizzare con precisione le fasi dell’epidemia e individuare i punti critici di intervento”, spiega Francesco Branda
"In Texas, l’uso di modelli statistici avanzati (come Arima e regressione logistica) ha permesso di identificare tre fasi distinte dell’epidemia: crescita esponenziale iniziale, stabilizzazione lineare e plateau. I modelli - si legge nello studio - hanno mostrato un'eccellente capacità predittiva e hanno confermato un chiaro legame tra stato vaccinale e incidenza dei casi. Al contrario, in Italia, l’analisi si è basata principalmente su bollettini mensili pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità rendendo difficile cogliere i segnali di allarme precoce. Nonostante questo, l’analisi condotta ha messo in luce un dato fondamentale: la stragrande maggioranza dei casi si è verificata tra persone non vaccinate o con ciclo incompleto. Tuttavia, in entrambi i contesti, lo stato vaccinale non è risultato statisticamente associato al rischio di ospedalizzazione, suggerendo che una volta contratto il virus, altri fattori — come età o comorbidità — incidano maggiormente sulla gravità clinica".
“Il morbillo è tra i virus più contagiosi al mondo. Anche una minima falla nella copertura vaccinale può portare a un’esplosione di casi”, sottolinea Ciccozzi - La differenza nei tassi di ospedalizzazione tra i due focolai non è solo clinica, ma anche sociale: la disponibilità dei dati negli Stati Uniti ha permesso interventi mirati in comunità a rischio. In Italia, invece, si arriva tardi”.
Oltre all’analisi epidemiologica classica, lo studio ha svolto - tramite approccio integrato - un approfondimento genomico includendo tutti i dati a disposizione presenti nelle banche dati. “Il risultato? La genetica ci dice che, dove le coperture vaccinali calano, il virus non solo si diffonde, ma diventa più vario, più resiliente, e potenzialmente più difficile da fermare - spiega Scarpa - L’insegnamento è chiaro: integrare il sequenziamento genomico nella sorveglianza sanitaria non è solo utile, ma indispensabile per prevenire il ritorno di malattie che pensavamo ormai sconfitte”.
I risultati dello studio sono stati possibili grazie al lavoro continuo e interdisciplinare del gruppo 'Gabie', che si è distinto negli ultimi anni per la sua capacità di intervenire rapidamente su numerosi focolai epidemici, combinando competenze in epidemiologia, biostatistica, bioinformatica e genetica. A ogni emergenza sanitaria — dal Covid-19 all’aviaria H5N1, dal vaiolo delle scimmie (Mpox) a focolai regionali di virus emergenti — 'Gabie' attiva un sistema integrato di raccolta, armonizzazione e analisi dei dati clinici, epidemiologici e molecolari. Questo approccio integrato consente a 'Gabie' di offrire una risposta scientificamente solida e tempestiva in contesti complessi e in continua evoluzione, supportando strategie di contenimento più efficaci, personalizzate e basate su evidenze locali. Non a caso, il gruppo è parte integrante del Global outbreak alert and response network (Goarn) e contribuisce attivamente a delineare le traiettorie evolutive di virus ad alto impatto pandemico.
“Senza dati granulari e interoperabili non si fa prevenzione: si rincorrono i casi - conclude Branda - Il nostro auspicio è che questo studio serva da stimolo per rafforzare le infrastrutture di sorveglianza anche in Italia, con un investimento concreto nella digitalizzazione dei sistemi di sanità pubblica".
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