
(Adnkronos) - Stop a Clothoff, l’app che spoglia le persone: il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto, in via d’urgenza e con effetto immediato, la limitazione provvisoria del trattamento dei dati personali degli utenti italiani nei confronti di una società, con sede nelle Isole Vergini Britanniche, che gestisce l’app Clothoff.
"Clothoff offre un servizio di AI generativa che rende possibile - gratuitamente e a pagamento - la generazione di immagini di 'deep nude', ovvero foto e video falsi che ritraggono persone reali in pose nude o sessualmente esplicite o, addirittura, pornografiche - osserva il Garante - L’applicazione consente a chiunque, inclusi i minorenni, di creare fotografie e realizzare video partendo da immagini, anche ritraenti minori, in assenza di qualsiasi accorgimento che permetta di verificare il consenso della persona ritratta e senza apporre alcuna segnalazione circa il carattere artificiale di foto e video".
Il blocco del Garante, che comunque ha avviato un’attività di indagine finalizzata a contrastare tutte le app di nudificazione, si è reso necessario "a causa degli elevati rischi che tali servizi possono comportare per i diritti e le libertà fondamentali, con particolare riguardo alla tutela della dignità della persona, ai diritti di riservatezza e di protezione dati personali dei soggetti coinvolti in queste tipologie di trattamenti, specie se coinvolgono ragazzi minorenni". "Lo confermano i numerosi e recenti fatti di cronaca nazionale italiana, dai quali emerge come l’abuso di immagini in tal modo artefatte stia ormai generando un vero e proprio allarme sociale", osserva ancora il Garante.
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(Adnkronos) - Il Festival di Sanremo 2026 sarà l'ultimo per Carlo Conti? Possibile, se non probabile. In un'intervista al Corriere della Sera parla dei suoi quarant'anni in Rai, il conduttore traccia un bilancio della sua carriera fa il punto sulla sua nuova 'avventura', la quinta, al timone del Festival di Sanremo al via il prossimo febbraio.
Cinque edizioni "è un bel numero, un ottimo obiettivo, possono bastare", dice Conti che appare scettico sulla possibilità di guidarne un'altra anche come fare direttore artistico. "Nel preparare un Festival l’impegno più grosso è proprio la direzione artistica, la conduzione è la punta dell’iceberg, è niente rispetto a quello che c’è sotto. A quel punto — se sei un conduttore — tanto vale abbinare i due aspetti".
Il conduttore si sofferma sul lavoro che sta svolgendo per la prossima edizione. Sono arrivate, dice, "tante" canzoni. "Quest’estate ogni tanto mi mettevo le cuffie e ascoltavo i primi brani. Ma è ancora presto, il grosso arriverà da qui a novembre. Sono sempre convinto che 26 sia il numero giusto di canzoni, ma all’ultimo Festival ho sforato: questa volta devo imparare a essere più severo e 'cattivo' per togliere 4 canzoni: la scelta non mi fa dormire!".
Quanto agli ospiti, fissi o a rotazione e al fatto che l’amministratore delegato della Rai ha apertamente invitato Celentano, Conti dice: "Ora la concentrazione è sulla parte musicale, poi verranno le idee su quella televisiva. Celentano? A chi non piacerebbe averlo sul palco...". Parlando poi della sua carriera, Conti sottolinea che la scelta recente più difficile è stata quella di "Lasciare L’Eredità: il programma quotidiano è quello che ti dà grande popolarità, che ti fa entrare tutti i giorni nelle case delle famiglie. Sette anni fa ho fatto una scelta di vita: ho abbandonato l’impegno giornaliero per dedicare la maggior parte del tempo alla mia di famiglia". La sua carriera, racconta più in generale, è stata scandita da "una crescita, lenta ma costante, gradino per gradino, una scalata continua che mi ha dato sempre più professionalità e mestiere. La conduzione è un lavoro che si impara con le ore di volo, senza correre, ogni programma è arrivato nel momento giusto, dalla tv dei ragazzi fino a Sanremo".
Conti, tornato ora in onda con 'Tale e Quale Show', (funziona "per la capacità di regalare momenti di leggerezza e svago a un pubblico largo") replica al fatto che spesso lo definiscono 'democristiano' e dice: "Non è un’offesa. Sono cristiano perché sono cattolico e sono democratico perché lascio spazio e rispetto tutti. Forse semplicemente intendono dire che sono diplomatico". Un ultimo accenno è per Stefano De Martino e sul fatto che, col tempo, possa diventare il nuovo Baudo: "Stefano ha tempi, presenza, disciplina e regole che gli vengono dal ballo: ha tutte le caratteristiche per fare bene come sta già dimostrando. Credo che di personaggi come Baudo, Corrado, Mike e Tortora non possano esserci eredi: loro sono i senatori che hanno insegnato a tutti noi".
Leggi tutto: Ultimo Sanremo per Carlo Conti? "Cinque edizioni possono bastare"

(Adnkronos) - Ruggisce la Ferrari a Singapore. Oggi, venerdì 3 ottobre, Fernando Alonso su Aston Martin si è aggiudicato le prime prove libere del Gran Premio di Singapore, seguito subito a ruota dalla Ferrari guidata da Charles Leclerc ad appena 150 millesimi di distacco. Terzo Max Verstappen su Red Bull, giù dal podio, al quarto posto, l'altra Ferrari in mano a Lewis Hamilton.
Per la seconda sessione di prove libere, e avere nuove indicazioni sui miglioramenti delle Ferrari in vista degli appuntamenti del weekend, che culminerà nella gara di domenica 5 ottobre, bisognerà aspettare il pomeriggio. L'appuntamento in pista è fissato per le 15 ora italiana.
Leggi tutto: Formula 1, ruggito Ferrari nelle prime libere: Leclerc secondo, Hamilton quarto

(Adnkronos) - Al via la fase due di sperimentazione di Telepass Mare, iniziativa di Telepass dedicata alla mobilità costiera con l’obiettivo di contribuire a una gestione più efficiente e sostenibile del turismo, offrendo alle amministrazioni elementi informativi utili alla pianificazione e alla protezione degli ecosistemi ambientali.
Lanciato nel luglio scorso a Ponza, Telepass Mare è il servizio digitale, che consente di pagare il ticket ambientale, previsto dal comune di Ponza, per l’ormeggio delle imbarcazioni a Ponza e Palmarola direttamente via smartphone. L’app dedicata calcola in automatico l’importo dovuto in base ai dati dell’imbarcazione - come lunghezza e tipologia - e al periodo stagionale, consentendo un pagamento immediato e sicuro. Il sistema è accessibile a tutti, anche a chi non è cliente Telepass, e garantisce trasparenza, semplicità e velocità.
Ieri, durante la tavola rotonda ‘Turismo nautico sostenibile e tutela ambientale. Telepass Mare Ponza: come la digitalizzazione contribuisce alla crescita della blue economy’, sono stati illustrati i risultati della prima fase della sperimentazione, aprendo un confronto operativo con istituzioni e stakeholder sui modelli digitali di gestione dei flussi nautici a supporto della tutela dell’ambiente marino-costiero e della qualificazione dell’offerta turistica nelle isole minori e lungo le coste italiane.
L’obiettivo di Telepass è mettere a fattor comune le esigenze delle isole e creare un modello digitale replicabile a livello nazionale e, in prospettiva, esportabile al bacino del Mediterraneo per creare una rete interoperabile del mare che mette in connessione isole, porti e marine. Solo in Italia si contano oltre mezzo milione di imbarcazioni e più di centomila ormeggi; se allarghiamo al Mediterraneo, si stimano 48 milioni di potenziali utilizzatori del servizio.
“Stiamo affrontando una nuova sfida che è quella del mare - dichiara Luca Luciani, amministratore delegato di Telepass - La nostra logica è sempre la stessa: semplificare, rendere i pagamenti più affidabili ed efficiente la riscossione per le amministrazioni locali e per i porti molto più conveniente. Con Telepass Mare portiamo la stessa rivoluzione che abbiamo creato sulla strada anche in mare: fluidità, tecnologia e rispetto dell’ambiente. È un’opportunità concreta per rendere anche il turismo nautico più consapevole e rispettoso della natura e il primo passo verso una rete di mobilità costiera più sostenibile, intelligente e connessa, a beneficio sia dei viaggiatori che dei territori. Dopo Ponza, vogliamo replicare il modello su scala nazionale e, in prospettiva, aprirlo al bacino del Mediterraneo”.
Il sindaco di Ponza, Francesco Ambrosino, ha sottolineato come l’iniziativa stia contribuendo a valorizzare l’immagine dell’isola e ad agevolare i diportisti, offrendo loro un motivo in più per scegliere Ponza come destinazione. Ignazio Abrignani, presidente dell’Osservatorio parlamentare per il turismo, ha evidenziato il valore dell’iniziativa, sottolineando quanto sia importante riuscire a gestire e razionalizzare i flussi turistici e preservare determinate zone da flussi eccessivi in alcuni periodi dell’anno attraverso strumenti tecnologici, come Telepass Mare Ponza, al fine di rendere più competitiva e qualitativa l’offerta turistica del nostro paese.
Nel corso della tavola rotonda, Gian Piera Usai, segretaria nazionale Ancim, ha rimarcato come Ponza abbia svolto un ruolo da apripista, confermando l’avvio di un percorso comune con Telepass nella direzione della valorizzazione e della tutela delle isole minori, luoghi di pregio che tutti hanno il dovere di proteggere.
Armando Macali, responsabile della stazione biologica dell’isola di Ponza e ricercatore di Scienze ecologiche e biologiche dell’Università della Tuscia, ha spiegato che i dati raccolti in tempo reale sui flussi nautici sono fondamentali per il monitoraggio ambientale e per fornire supporto scientifico a politiche di tutela sempre più efficaci. Macali ha poi ribadito che, nel momento in cui il progetto verrà esteso, si potrà disporre di dati fondamentali per le politiche di conservazione degli ambienti marini, con un potenziale scientifico di ricerca ancora del tutto inesplorato.
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(Adnkronos) - 'Belve' sta per tornare. Il programma condotto da Francesca Fagnani tornerà su Rai2 da martedì 28 ottobre 2025, come annunciato dalla stessa conduttrice sui social.
A quanto apprende l'Adnkronos, la nuova edizione autunnale sarà di 7 puntate: cinque del format originale e due dello spin off 'Belve Crime', testato con successo sul finale dell'ultima edizione e dedicato ad interviste ai protagonisti di storie criminali che hanno particolarmente colpito l'opinione pubblica.
Leggi tutto: 'Belve' torna su Rai 2: Fagnani annuncia la nuova edizione dal 28 ottobre con 7 puntate

(Adnkronos) - Stefano De Martino compie oggi, venerdì 3 ottobre, 36 anni. Il conduttore di 'Affari Tuoi' sarà celebrato nel corso della puntata del game show di Rai 1 che andrà in onda stasera. A ricordare il compleanno in studio ci penserà Herbert Ballerina, l'ospite speciale.
Il ballerino nel frattempo ha voluto condividere un momento di autocelebrazione su Instagram: ha pubblicato una storia con una candelina poggiata su un croissant. In attesa, probabilmente, della vera torta che arriverà più tardi proprio durante la trasmissione.
Inoltre, a partire da sabato 4 ottobre, inoltre, Affari Tuoi torna ad accompagnare il pubblico tutti i giorni, andando in onda anche il sabato. Appuntamento, quindi, dal lunedì alla domenica alle 20.35, sempre su Rai 1.
Leggi tutto: Stefano De Martino compie 36 anni, festa in diretta ad 'Affari Tuoi'

(Adnkronos) - La Serie A Women è orgogliosa di accogliere Msd Italia, azienda biofarmaceutica multinazionale e leader mondiale nel settore delle Life Sciences, come Premium Partner per la prossima stagione calcistica. Una collaborazione, quella tra il massimo campionato professionistico femminile italiano e Msd Italia, che supera l'aspetto sportivo e si pone un obiettivo più alto di salute pubblica dando voce ai temi della prevenzione dei tumori Hpv-correlati (papillomavirus umano), attraverso una serie di iniziative che verranno proposte nel corso del campionato, al via domani, sabato 4 ottobre e che vedrà in campo 12 club.
Il mondo del calcio e dello sport da sempre sono sinonimo di benessere e rientrano nelle buone pratiche di prevenzione: è stata quindi naturale questa comunione d’intenti con l’obiettivo di promuovere il tema della prevenzione contro l’Hpv, un virus che in uomini e donne può essere causa di lesioni precancerose e tumori potenzialmente letali.
"Sono fermamente convinta che il calcio femminile debba farsi portatore di messaggi positivi - le parole della presidente della Serie A Women, Federica Cappelletti -. E, tra i messaggi che vogliamo dare, da oggi ce n'è uno legato alla prevenzione legata ai tumori Hpv-correlati, intesa come conoscenza delle patologie e come tutela della salute maschile e femminile grazie alle buone pratiche di prevenzione. Per questo siamo felici di poter contare su un partner così prestigioso e trasversale come Msd, che in tutto il mondo contribuisce alla crescita della cultura e alla diffusione delle conoscenze in campo sanitario, scientifico, sociale e culturale".
"Da sempre il calcio è la grande passione degli italiani e collaborare con la Serie A Women per una campagna di prevenzione ci riempie di orgoglio” – ha dichiarato Nicoletta Luppi, presidente e amministratrice delegata di Msd Italia - Questa iniziativa rappresenta una tappa significativa nel nostro impegno per la prevenzione del papillomavirus (Hpv), utilizzando canali innovativi per raggiungere un pubblico sempre più ampio. Siamo da sempre al fianco del nostro Servizio Sanitario Nazionale e di tutti gli attori coinvolti, con l’obiettivo di mettere la parola fine ai tumori Hpv-correlati, anche grazie a iniziative di comunicazione e sensibilizzazione. Siamo convinti che questa collaborazione con il massimo campionato di calcio femminile italiano ci avvicinerà a vincere la partita della prevenzione!”.
Con la partenza del campionato il 4 ottobre, la prima attività di questa collaborazione sarà il premio relativo alla 'parata del mese', che celebra la figura del portiere e che verrà scelta grazie anche alla community della Serie A Women, premiando il miglior gesto tecnico nel bloccare il pallone. Le portiere della Serie A Women difendono la propria porta dai tiri degli attaccanti così come la prevenzione contro l’Hpv può proteggere uomini e donne dal virus e dalle sue conseguenze.
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(Adnkronos) - La manovra 2026 finanzierà interventi per quasi 16 miliardi. "Tenuto conto che la manovra dello scorso anno - si legge nel Documento programmatico di finanza pubblica (Dpfp) approvato ieri dal Cdm - ha reso strutturali fondamentali misure quali quelle relative alla riduzione del carico fiscale sui redditi da lavoro, le missioni internazionali, il rinnovo dei contratti pubblici e ha finanziato, in misura rilevante, il livello del finanziamento del fondo sanitario nazionale e ha previsto la costituzione di fondi per gli investimenti e per la ricostruzione, la manovra 2026-2028 finanzierà interventi per un ammontare medio annuo di circa 0,7 punti percentuali di Pil" che equivalgono a quasi 16 miliardi di euro.
Nel Dpfp si legge che "concorrerà al finanziamento della manovra una combinazione di misure dal lato delle entrate e, per circa il 60%, di interventi sulla spesa" con "questi ultimi" che "tengono conto dell’andamento del monitoraggio e dei relativi cronoprogrammi di spesa".
Al fine di confermare il proprio supporto alla partecipazione e occupazione femminile, nonché alla crescita della natalità, è stata disposta un'integrazione di reddito mensile di 40 euro destinata alle lavoratrici madri nel 2025. Tale misura sarà confermata e potenziata.
Dalle pensioni alle famiglie, dai farmaci alla difesa, ma anche migranti, scuola e ippica: sono 40 i disegni di legge collegati attesi a completamento della prossima manovra di bilancio secondo quanto indicato nel Documento programmatico di finanza pubblica.
I temi al centro dei provvedimenti spaziano a 360 gradi, come la revisione del Testo unico degli enti locali; gli interventi in materia di disciplina pensionistica; le misure a sostegno delle politiche per il lavoro e delle politiche sociali; le politiche di contrasto alla povertà o quelle per il sostegno alle famiglie numerose, tra gli altri.
Tra le materie dei ddl attesi anche la sanità, incluso il personale sanitario e il riordino degli enti vigilati dal ministero della Salute. Troviamo poi i farmaci, i migranti, la difesa, la scuola, la filiera carbon capture and storage e lo sviluppo dell'idrogeno, i giudici e i commercialisti. Nell'elenco anche la riforma del settore ippico e il sostegno all'editoria libraria.
"Nel presente Documento gli obiettivi di spesa netta e di riduzione di deficit e debito enunciati nel Piano strutturale di bilancio e poi confermati nel Documento di finanza pubblica 2025 sono ancora una volta ribaditi, a conferma della tenacia e coerenza dimostrate da questo governo nel perseguimento del suo obiettivo di sostenibilità della finanza pubblica", sottolinea il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti nella relazione introduttiva al Dpfp che propone uno scenario programmatico che conferma un deficit stimato al 2,8% per l’anno 2026, al 2,6% per il 2027 e al 2,3% per il 2028 e "consente di rispettare il percorso della spesa netta concordato a livello europeo in quanto è coerente con la traiettoria".
"Pur essendo l’Italia un Paese con una molteplicità indiscutibile di inestimabili risorse", un "livello così elevato del rapporto debito/Pil, eredità di politiche economiche che per decenni hanno attribuito scarsa importanza a un uso accorto delle risorse pubbliche, costituisce un ostacolo allo sviluppo futuro del Paese e all’equità intergenerazionale", scrive Giorgetti. Questo ostacolo "deve essere affrontato per liberare spazi di manovra non solo per far fronte a eventuali nuovi shock in futuro, ma anche per rendere possibile il finanziamento di nuove priorità di politica economica".

(Adnkronos) - Spencer Elden, il neonato immortalato sulla celebre copertina dell'album Nevermind dei Nirvana, ha perso la sua battaglia legale contro la storica band grunge. Una corte federale statunitense ha stabilito che l'immagine in questione non costituisce pornografia infantile, rigettando le accuse mosse dall'uomo contro il gruppo musicale statunitense e il fotografo Kirk Weddle. Elden, oggi trentenne, apparve nel 1991 all'età di quattro mesi nella celebre fotografia subacquea, completamente nudo, mentre 'insegue' un biglietto da un dollaro legato a un amo da pesca. L'immagine divenne una delle copertine più iconiche della storia della musica, contribuendo al successo globale di Nevermind, considerato uno dei più grandi album di tutti i tempi.
La denuncia, inizialmente presentata nel 2021, sosteneva che l'immagine fosse una forma di "sfruttamento sessuale minorile" e che Elden avesse subito danni duraturi. I suoi legali avevano affermato che la diffusione globale della fotografia lo aveva legato per sempre a una forma di "esposizione sessuale non consensuale". Tuttavia, il giudice distrettuale di Los Angeles Fernando Olguin ha respinto l'accusa, affermando che "né la posa, né il punto focale, né il contesto suggeriscono un comportamento sessualmente esplicito". Olguin ha paragonato la fotografia a una comune immagine familiare di un bambino durante il bagnetto, sottolineando che la sola nudità infantile non è sufficiente per rientrare nei parametri della pornografia infantile secondo la legge statunitense.
"La nudità deve essere accompagnata da altri elementi che rendano la rappresentazione visiva lasciva o sessualmente provocatoria", ha scritto il giudice nella sua motivazione. Inoltre, sono stati considerati fattori determinanti la presenza dei genitori di Elden allo scatto, il fatto che il fotografo fosse un amico di famiglia e che Elden, negli anni, avesse più volte abbracciato pubblicamente la propria immagine sulla copertina, partecipando a eventi e ricostruzioni fotografiche, in alcuni casi a scopo promozionale.
Gli avvocati della band hanno accolto con favore la decisione: "Siamo lieti che il tribunale abbia posto fine a questa causa infondata, liberando i nostri clienti dalle false accuse", ha dichiarato un legale dei Nirvana. Dal canto loro, i legali di Elden hanno annunciato l'intenzione di presentare appello, ribadendo il loro impegno contro lo sfruttamento minorile nell’industria dell’intrattenimento. "Finché l'industria darà priorità ai profitti rispetto alla privacy e alla dignità dei minori, continueremo a lottare per maggiore consapevolezza e responsabilità", ha dichiarato James R. Marsh dello studio Marsh Law Firm. (di Paolo Martini)
Leggi tutto: Bambino di 'Nevermind' perde causa contro i Nirvana: "Non era foto oscena"


(Adnkronos) - Droni, a volontà, come 'tesoretto' per gli Stati Uniti. L'esperienza nella produzione in serie di droni a basso costo come 'regalo' passati mesi dal faccia a faccia incandescente nello Studio Ovale tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky. Una delegazione ucraina è a Washington oggi, venerdì 3 ottobre, per definire i dettagli di un accordo con l'Amministrazione Trump che prevede Kiev condivida con Washington la tecnologia sui droni, la grande esperienza acquisita in questi anni nella produzione e nell'impiego dei droni sul campo di battaglia, in cambio di compensi o altre forme di indennizzo. A scriverne è il Wall Street Journal che cita funzionari americani e ucraini e sottolinea come Trump e Zelensky siano favorevoli al potenziale accordo che potrebbe valere miliardi di dollari e ha un grande valore politico per Kiev che cerca di consolidare i rapporti con l'Amministrazione Trump dopo che per anni i militari ucraini hanno ricevuto armamenti dagli Usa.
I colloqui, secondo il Wsj, sono iniziati martedì a Washington con il coinvolgimento di ufficiali del Pentagono e funzionari del Dipartimento di Stato e una delegazione ucraina guidata dal vice ministro della Difesa, Sergiy Boyev. Un funzionario statunitense ha evidenziato come potrebbero volerci mesi per chiudere l'intesa. L'accordo sui droni potrebbe essere parte di un pacchetto che potrebbe includere la 'mega-intesa', con cui l'Ucraina spererebbe di acquistare armamenti per decine di miliardi di dollari dagli Usa, di cui ha parlato sabato scorso Zelensky. Kiev spera l'accordo sulle armi comprenda missili a lungo raggio.
Mentre ci sono aziende americane che fabbricano droni sofisticati, gli ucraini - evidenzia il quotidiano - sono 'avanti' sulla produzione di massa di droni più economici che si sono dimostrati efficaci sul campo di battaglia, con il conflitto innescato dall'invasione russa su vasta scala che va avanti da oltre tre anni. Così, secondo le fonti del Wsj, Stati Uniti e Ucraina lavorano per valutare diversi meccanismi che possano facilitare il trasferimento di tecnologia da Kiev agli Usa. C'è la possibilità che le aziende ucraine forniscano tecnologia e prototipi alle società americane in cambio di compensi o intese che prevedano l'apertura di filiali delle aziende ucraine per la produzione di droni negli Usa. E c'è anche l'ipotesi che droni vengano acquistati direttamente dall'Ucraina per essere destinati alle forze Usa.
In Ucraina sono più di 300 le aziende che fabbricano droni e nel 2024 l'Ucraina ne ha prodotti più due milioni, secondo dati ucraini citati dal Wsj che sottolinea come resti da risolvere il problema rappresentato dal fatto che è diffuso l'uso di componenti cinesi nei droni ucraini, componenti che le aziende Usa non possono utilizzare. A marzo il Washington Post scriveva che nel 2024 erano stati 1,2 milioni i droni prodotti dagli ucraini, sulla buona strada per arrivare a quota quattro milioni quest'anno, e Rahm Emanuel evidenziava in un editoriale come agli Usa servisse in realtà la tecnologia sui droni più che un accordo su minerali e terre rare con Kiev.
Intanto Londra e Kiev hanno annunciato a settembre un accordo per la condivisione di tecnologia e il progetto del sistema di difesa aerea 'Octopus', droni intercettori in grado di intercettare altri droni in volo, fabbricato nel Regno Unito. Inoltre, l'ucraina Skyeton, che produce Raybird, che afferma avere un'autonomia di 28 ore di volo, ha fatto sapere di essere impegnata in colloqui per l'avvio di un impianto nel sud dell'Inghilterra. E la Danimarca ha raggiunto un accordo con l'Ucraina per sostenere la produzione da parte di aziende ucraine di armi e altri armamenti in Danimarca.
Leggi tutto: Ucraina, droni per Trump. Delegazione Kiev a Washington per definire accordo

(Adnkronos) - Tenere insieme la sostenibilità, ambientale e sociale, con lo sviluppo economico, costruendo un futuro migliore senza compromettere il presente. Con soluzioni mirate in tutti i settori che garantiscano anche la competitività del tessuto produttivo: dall’energia ai trasporti e all’automotive, dall’industria del riciclo all’economia circolare. Sono i temi del nuovo appuntamento Adnkronos Q&A, 'Sostenibilità al bivio', in agenda giovedì 16 ottobre, al Palazzo dell'Informazione.
Moderato dai vicedirettori dell'agenzia Fabio Insenga e Giorgio Rutelli, l'evento richiamerà l'attenzione sulle scelte della politica economica, in Italia e in Europa, con la presenza di esponenti di governo - attesi tra gli altri, gli interventi del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, del ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, e del ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso - e di rappresentanti delle Istituzioni europee.
Top manager e rappresentanti del mondo accademico si confronteranno su tre tavoli tematici. 'Mobilità, un approccio realmente sostenibile': la sfida riguarda tutti i comparti, sia per le persone sia per le merci, il trasporto ferroviario, il trasporto via mare e l’automotive. 'Economia circolare, la sostenibilità che fa crescere': l’Italia vanta numeri da primato nell’economia circolare, diventando in diversi settori modello di riferimento. 'Le imprese, la sostenibilità nel core business': nonostante il contesto incerto, continuano a investire sulla sostenibilità in tutti i settori.
Saranno presentati i risultati di una rilevazione, effettuata da metà agosto a fine settembre sui sito e sui canali social Adnkronos, che fotografa la percezione degli utenti rispetto al Green deal, alla transizione energetica, alla diffusione dell'auto elettrica e alla comunicazione delle imprese in tema di sostenibilità.
Qui il link per la registrazione all'evento
Leggi tutto: 'Sostenibilità al bivio', il 16 ottobre l'evento Adnkronos Q&A


(Adnkronos) - Dal futuro di Darren Cahill fino al trionfo di Wimbledon e alla finale persa contro Carlos Alcaraz. Oggi, venerdì 3 ottobre, Simone Vagnozzi parla di Jannik Sinner, del suo futuro e non solo: "L'obiettivo per quest'anno era vincere Wimbledon e ci siamo riusciti. Spero di continuare ad allenare Jannik il più possibile, vediamo quanto andremo avanti. In un futuro lontano, uno potrei trovare uno stimolo nel rifare la stessa cosa con un altro giocatore, ma magari faccio 15 anni con Sinner e sarà lui il mio ultimo tennista. Lo spero!", ha detto l'allenatore del tennista azzurro in un'intervista al Corriere dello Sport.
In bilico, per ora, c'è ancora il futuro del supercoach Darren Cahill, che a inizio stagione aveva annunciato che quella in corso sarebbe stata la sua ultima stagione da allenatore, ma che poi ha fatto trasparire qualche speranze di continuare a lavorare con Sinner: "Io penso e spero che Darren possa restare con noi e continuare, non abbiamo pensato a nessuno al di fuori di lui. Al momento però non ci sono ufficialità", ha rivelato Vagnozzi.
Vagnozzi ha parlato della sconfitta agli Us Open contro Alcaraz: "La finale di New York per me non è così sorprendente. In quel momento Alcaraz stava fisicamente e mentalmente meglio di Jannik. Non dobbiamo dimenticarci che lui ha vissuto cinque mesi difficili, eppure oggi si prova a far passare Sinner come un giocatore in crisi dopo che in un anno ha vinto due Slam e fa finali in tutti i tornei tutte le settimane. Lui sta facendo cose straordinarie, ma noi, come tutti, vogliamo sempre migliorarci".
"A volte mi sorprendo di quanto si parli di determinate cose. In alcuni momenti delle cose funzionano, in altri meno, Negli Stati Uniti Jannik non ha servito benissimo e abbiamo preso degli accorgimenti: il movimento è cambiato un giorno prima di arrivare in Cina", ha raccontato Vagnozzi, "i primi giorni a Pechino si è adattato e poi ha cominciato a servire molto bene. Poi nel gioco è chiaro vada inserito sempre qualcosa di nuovo, altrimenti si diventa prevedibili. Questo non significa che Sinner debba diventare un tennista da serve & volley. Ci sono smorzate e slice, ma anche altre variazioni, che si tratti di prendere prima un lungolinea, rispondere più aggressivo, giocare un kick o andare al corpo. È semplicemente migliorarsi, non c'è nulla di sorprendente".
Ma chi può inserirsi nella rivalità tra Sinner e Alcaraz? "Sono tanti ad avere il potenziale, anche Tien lo ha. Ovviamente c'è Fonseca, anche se a me piace molto Mensik", ha detto Vagnozzi, "Poi ci sono fattori intangibili: pensiamo a Jannik, ora tutti fanno passare per normali le sue vittorie. Quando ho iniziato a lavorare con lui c'era gente che diceva che Rune era molto più avanti. Musetti? In campo sta facendo qualcosa di diverso, ha vissuto un'ottima stagione. Il talento c'è, sulla terra sono già tre anni che è pronto per fare un grandissimo risultato. Sull'erba aveva già fatto bene e ora è in crescita sul cemento. Il potenziale lo ha".
Leggi tutto: Sinner, Vagnozzi: "Spero di allenarlo per altri 15 anni. Cahill? Penso resterà"

(Adnkronos) - Robbie Williams parla della sindrome di Tourette con cui convive da anni: "È invadente", ha dichiarato la popstar britannica ospite del podcast 'I'm ADHD! No You're Not', in cui si parla della sindrome da deficit di attenzione ed iperattività (Adhd) e delle esperienze personali legate a questa condizione. Nell'intervista, ha ammesso di essersi sottoposto a un test per l'autismo, che è risultato negativo ma ha rivelato la presenza di "tratti autistici", a partire dall'ansia scatenata dall'abbandono di uno spazio sicuro come il suo letto. "Ovunque al di fuori di quel letto è la mia zona di disagio", spiega l'artista che convive "con pensieri invadenti", da cui non riesce a distrarsi "nemmeno in uno stadio pieno di persone che ti amano".
L'interprete di 'Angels' e 'Feel' - che in passato ha avuto problemi di dipendenza da alcol e droghe che lo hanno portato ad affrontare diversi periodi di riabilitazione - ha confessato di essere "terrorizzato di andare in tour" nonostante per decenni si sia esibito "davanti a stadi e arene sold out da solista e, prima ancora, come membro dei Take That". Anche se "tutti i giorni indosso una maschera, appaio pieno di sicurezza e questo ha funzionato perché la mia faccia finisce sui poster e la gente continua a comprare i biglietti, la realtà è che tutto questo mi danneggia", spiega Williams, che ora si dice "più consapevole della sua salute mentale, che sta migliorando", mentre prima "sono passato dal prendere le pillole al frantumarle e sniffarle".
Il cantante ricorda come nel periodo dei "20-30 anni sia stato orribile, ho iniziato a migliorare a 40 anni. Ma provo ancora disagio. Continuo ad indagare sulle motivazioni", conclude.
Leggi tutto: Robbie Williams parla della sindrome di Tourette: "Terrorizzato di andare in tour"


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