
Una firma "storica", una svolta che arriva in un momento particolarmente difficile della guerra in corso con la Russia.La Francia e l’Ucraina hanno infatti siglato un accordo che prevede l’acquisizione da parte di Kiev fino a 100 caccia Rafale, oltre a droni, radar e sistemi di difesa aerea.
La firma, avvenuta alla base di Villacoublay durante la visita di Volodymyr Zelensky a Parigi, rappresenta il più significativo impegno francese nei confronti dell’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. I velivoli saranno consegnati nell’arco dei prossimi dieci anni, ha spiegato il presidente Emmanuel Macron, mentre la produzione dei droni e degli intercettori dovrebbe partire entro la fine dell’anno.
Per Zelensky l’accordo rafforzerà la capacità dell’Ucraina di resistere all’avanzata russa mentre il Paese affronta pressioni interne legate a recenti scandali di corruzione e nuove offensive nemiche nell’est.
L’intesa arriva alle porte di un inverno che si preannuncia difficile per Kiev, tra attacchi missilistici russi sempre più intensi e un fronte orientale in sofferenza. Macron ha confermato che Parigi attingerà al proprio bilancio e a strumenti di finanziamento europeo per sostenere l'accordo, mentre Francia e Regno Unito stanno preparando a Mont Valérien il quartier generale di una possibile forza multinazionale da dispiegare in Ucraina dopo un eventuale cessate il fuoco. Secondo Parigi, sono già 34 i Paesi che hanno offerto la propria partecipazione.
Zelensky ha definito quella di Parigi come "una delle visite più produttive dell'anno". Il leader ucraino ha quindi annunciato la consegna di radar francesi ad alta efficacia, nuovi sistemi di difesa aerea Samp/T, missili aria-aria e bombe aeree guidate. "La Francia sta preparando un nuovo pacchetto di supporto militare che avremo entro la fine dell’anno", ha aggiunto, sottolineando anche l'intenzione di rafforzare la cooperazione tra le industrie della difesa dei due Paesi.
I Rafale sono i velivoli più avanzati della flotta francese. Sviluppato da Dassault Aviation e operativo dai primi anni Duemila, il Rafale è un caccia multiruolo di "generazione 4.5", in grado di svolgere nella stessa missione combattimento aereo, attacchi al suolo, ricognizione e operazioni navali.
Dotato di radar Aesa, sistemi sofisticati di guerra elettronica e una vasta gamma di armamenti di precisione, unisce grande maneggevolezza, una velocità che può superare Mach 1,8 (oltre 2 mila km/h) e un’autonomia prolungata. Caratteristiche che lo hanno reso protagonista di numerose operazioni francesi in Medio Oriente, Africa e Afghanistan.
Per l’Ucraina, impegnata da oltre tre anni nella difesa contro l’invasione russa, l’arrivo dei Rafale, secondo analisti citati dal Kiyv Post, rappresenta un salto tecnologico significativo rispetto alla flotta di epoca sovietica ancora in uso.
Le loro capacità avanzate di individuazione dei bersagli, la protezione elettronica e l’efficacia tanto nel combattimento aereo quanto nell’intercettazione di missili e droni rispondono direttamente alle necessità operative di Kiev, che affronta attacchi quasi quotidiani e una crescente pressione sul fronte orientale. A ciò si aggiunge la piena compatibilità con gli standard Nato, elemento chiave per la trasformazione dell’aviazione ucraina in una forza moderna e interoperabile con gli alleati occidentali.
L’intesa con Parigi ha inoltre una forte valenza strategica di lungo periodo: il piano decennale punta a ricostruire e consolidare le capacità aeree ucraine dopo un eventuale cessate il fuoco, garantendo un livello di deterrenza sufficiente a scoraggiare future aggressioni.
Come ha ricordato Macron, una pace duratura richiede "un esercito ucraino capace di dissuadere qualsiasi nuova incursioni". Insieme agli F-16 forniti da diversi Paesi europei e ai Gripen svedesi già previsti, i Rafale diventeranno uno dei pilastri della futura aviazione ucraina, rafforzandone autonomia, resilienza e sicurezza negli anni a venire.

Un esercito pronto all'insurrezione e un'opposizione frammentata in grado di rappresentare una sfida seria. Ma anche una reazione politica interna negli Stati Uniti verso un presidente che aveva promesso nessun costoso coinvolgimento all'estero. Questo, secondo esperti citati dalla Cnn, potrebbe trovarsi ad affrontare il presidente americano Donald Trump se ordinasse attacchi all'interno del Venezuela volti a deporre Nicolas Maduro. Al momento non è stata ancora presa alcuna decisione, ma la Cnn ha riferito che Trump ha ricevuto un briefing nei giorni scorsi per valutare le opzioni per un'azione militare in Venezuela. Intanto, secondo esperti ed ex funzionari citati dalla stessa emittente, se Maduro dovesse fuggire dal Venezuela o venisse ucciso in un attacco mirato, il rischio è la presa del potere da parte dei militari o il rafforzamento di un altro dittatore simile. Oltre a Maduro, infatti, ci sono altri membri del chavismo venezuelano che potrebbero sottoporre il Paese a un regime ancora più duro.
"Maduro ha detto qualcosa del tipo: 'Volete sbarazzarvi di me? Pensate che le cose miglioreranno?[1]' E' qualcosa da considerare perché Maduro è un moderato all'interno del chavismo e qualcun altro potrebbe usurpare il potere al posto dell'opposizione con il sostegno dell'esercito", ha affermato Juan Gonzalez, ricercatore presso il Georgetown Americas Institute ed ex funzionario dell'amministrazione Biden specialista della regione. Un'altra possibilità è la presa del potere da parte dell'esercito. "Se l'esercito è ancora coeso, e non credo che ci siano prove del contrario, non crollerà perché Maduro verrà cacciato", ha affermato John Bolton, ex consigliere per la sicurezza nazionale di Trump durante il suo primo mandato. "Seguiranno la loro disciplina, affermeranno il controllo militare e reprimeranno chiunque scenda in piazza", ha stimato.
Maduro, la cui cerchia ristretta è composta sia da civili che da ufficiali militari spesso in competizione tra loro, è noto per esercitare uno stretto controllo sulla sua amministrazione e aver stabilizzato le fazioni rivali. Senza Maduro, queste spinte potrebbero lacerare la nazione, sfociando potenzialmente in una guerra civile, affermano gli esperti. "Che vi piaccia o no, Maduro è il garante dell'equilibrio", ha detto a condizione di anonimato un diplomatico occidentale che ha trascorso anni in Venezuela. "Tutti sanno che è politicamente morto dalle elezioni dell'anno scorso, ma se se ne va non c'è nessuno che possa mantenere lo status quo, quindi tutti si stringono attorno a lui", ha spiegato.
L'amministrazione Trump potrebbe sperare che l'opposizione venezuelana colmi il vuoto di potere creato dalla deposizione di Maduro, come già aveva provato a fare riconoscendo Juan Guaidò come legittimo leader del Venezuela nel 2019. Tra l'altro l'attuale leader dell'opposizione venezuelana, il candidato alla presidenza del 2024 Edmundo Gonzalez, afferma di avere un piano da 100 ore per il trasferimento del potere. Ma gli esperti ritengono che non sarebbe in grado di avere successo né a breve, né a lungo termine senza il sostegno degli Stati Uniti. "L'idea che un membro dell'opposizione possa governare quasi immediatamente è impossibile. Non c'è modo di garantire la sua sicurezza o la sua capacità di governare senza la garanzia degli Stati Uniti", ha detto Juan Gonzalez. "Tutti considerano la rimozione di Maduro come la fine, ma in realtà è solo l'inizio di quello che sarebbe un processo lungo e laborioso", ha aggiunto.
E questo perché, spiegano gli esperti alla Cnn, per mantenere al potere uno dei potenziali leader dell'opposizione venezuelana gli Stati Uniti dovrebbero fornire assistenza nella ricostruzione dell'esercito, nello scongelamento dei fondi del governo di Caracas e nell'addestramento delle forze di polizia. L'opposizione, secondo gli esperti, si troverebbe ad affrontare le ostilità dell'esercito venezuelano, dei gruppi paramilitari filogovernativi noti come colectivos, dell'Esercito di Liberazione Nazionale, un gruppo di guerriglia colombiano che attualmente ha trovato rifugio nel Paese e di altri gruppi criminali attivi. Non è chiaro quanto sostegno Trump sarebbe disposto a dare a un leader dell'opposizione che cercasse di spodestare Maduro dalla presidenza, ma tale sostegno dovrebbe essere costante, hanno affermato i funzionari, per evitare il fallimento di uno Stato.
Un coinvolgimento militare statunitense così esteso rischia però di far traballare la coalizione politica che ha sostenuto Trump alla presidenza con la promessa di tenere gli Usa fuori dalle guerre all'estero. "Il popolo americano non ha votato Trump perché trascinasse gli Stati Uniti in un conflitto prolungato in America Latina", ha detto alla Cnn un membro repubblicano del Congresso. Tuttavia, per alcuni potrebbe essere un'occasione persa per Trump rinunciare ora a provare a estromettere Maduro. "Trump definisce Maduro un narcoterrorista e un trafficante di droga, e ha radunato un'enorme armata. Se ora fa marcia indietro e Maduro sopravvive, spariranno tutti i discorsi sulla 'nuova Dottrina Monroe' e l'idea di essere sovrani nel nostro emisfero", ha affermato Elliott Abrams, ex alto funzionario del Dipartimento di Stato durante il primo mandato di Trump.

Nuova allerta maltempo in Friuli Venezia Giulia, dopo quanto accaduto ieri, che ha portato la Regione a dichiarare lo stato d'emergenza e chiedere la mobilitazione nazionale. La Protezione Civile ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse di livello arancione con possibili criticità idrogeologiche e idrauliche. Ieri le piogge incessanti hanno provocato una frana a Cormons nel Goriziano e c'è stato un morto e un disperso, dopo il crollo di tre edifici. Alcune persone si sono, poi, dovute rifugiare sui tetti delle case per l'esondazione del fiume Torre[1].
Pioggia in arrivo al Centro e al Sud
Un fronte perturbato di origine atlantica, dopo aver interessato l'Italia settentrionale e la Toscana, prosegue il suo transito scendendo sulle regioni del Centro-Sud, portando precipitazioni sparse, anche a carattere temporalesco, che nella giornata di oggi risulteranno più intense e abbondanti fra il basso Lazio, il Molise e i settori tirrenici meridionali della Penisola.
L'avviso prevede, dalle prime ore di oggi, precipitazioni a carattere di rovescio o temporale su Lazio meridionale, Molise e Campania, in successiva estensione a Basilicata e Calabria, specie sui relativi settori tirrenici. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Allerta gialla sull'intero territorio di Calabria, Molise e su settori di Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Abruzzo, Puglia, Campania, Basilicata e Sicilia.
In Toscana in particolare oggi saranno possibili precipitazioni sparse sul nord della regione, sulle province di Massa-Carrara, Lucca, Pistoia, Prato e alta provincia di Pisa, anche con temporali localmente forti. Sull'Appennino, oltre i 1200 metri, potranno verificarsi deboli nevicate.
L'assessore regionale Friuli Riccardi: "Miglioramenti, ma situazione resta delicata"
"L'allerta meteo" fino alle 12 di martedì 18 novembre "è arancione per l'Isontino, la Bassa Friulana e il Medio Friuli e gialla per l'Alto Friuli" dice l'assessore regionale con delega alla Protezione civile Riccardo Riccardi. "Seguiamo minuto per minuto la situazione e siamo sul terreno con le persone e i mezzi della Protezione civile - così Riccardi - in raccordo con i Vigili del fuoco, i Comuni, le forze dell'ordine e le forze del volontariato per i soccorsi e per alleviare al massimo le sofferenze della popolazione nelle aree più colpite che sono quelle di Brazzano di Cormons e di Versa".

E' il giorno del bonus elettrodomestici. A partire dalle 7.00 di oggi, martedì 18 novembre, si apre infatti il click day per la richiesta dell'incentivo per la sostituzione di apparecchi obsoleti con modelli ad alta efficienza energetica, che copre fino al 30% del costo d'acquisto.
Grazie al bonus, acquistare elettrodomestici ad alta efficienza non solo riduce i costi energetici, ma contribuisce anche alla sostenibilità ambientale, promuovendo un uso più consapevole dell’energia in casa.
A chi è destinato, a quanto ammonta, cosa si può comprare
Possono beneficiare del contributo le persone fisiche, maggiorenni, residenti in Italia, secondo le modalità di accesso previste, in particolare, dall’articolo 5 del decreto direttoriale 22 ottobre 2025. Il voucher ha un tetto massimo di 100 euro per nucleo familiare e di 200 euro per famiglie con Isee inferiore a 25.000 euro.
Ma cosa si può comprare? E' bene ricordare che sono ammessi esclusivamente gli elettrodomestici ad elevata efficienza energetica - come ad esempio lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi, forni, piani cottura -, distinti per categoria di prodotto. Qui la lista[1] di tutti gli elettrodomestici ammessi al contributo.
Come funziona e come fare domanda
Il contributo è spendibile presso il venditore per l’acquisto di un solo elettrodomestico per famiglia anagrafica. Il contributo sarà erogato fino ad esaurimento delle risorse disponibili e le richieste saranno gestite in ordine cronologico. Le eventuali richieste eccedenti le risorse disponibili confluiranno in una lista, in attesa delle possibili disponibilità dei fondi nell’ambito della misura.
Ma come si presenta la domanda? Gli utenti finali possono chiedere di aderire tramite l'app Io e la piattaforma Pari di Pagopa a cui è integrata o attraverso il sito web dedicato[2].
Per procedere, l'utente dovrà aggiornare l'app Io all'ultima versione disponibile, accedere alla sezione 'servizi', selezionare 'bonus elettrodomestici' e seguire la procedura indicata in app. In alternativa, sarà possibile fare richiesta del bonus accedendo con Spid o Cie.
Cosa fare in caso di esito positivo, i tempi
Gli utenti riceveranno un messaggio su Io con l'esito positivo della richiesta dopo la verifica dei requisiti. I tempi possono variare da poche ore a qualche giorno, in base al volume di richieste.
Se approvato, il bonus sarà disponibile nella sezione Portafoglio dell’app e dovrà essere speso entro 15 giorni dal messaggio di conferma dell’attivazione per acquisti presso i commercianti convenzionati. L’erogazione dei voucher sarà gestita fino a esaurimento fondi. Le richieste pervenute successivamente al termine delle risorse disponibili verranno automaticamente inserite in una lista d'attesa.
Cosa succede se non spendo il voucher?
In linea con le dinamiche dell'iniziativa, qualora i voucher precedentemente erogati non venissero spesi dai primi beneficiari entro il periodo massimo di 15 giorni dall'attivazione, i fondi torneranno disponibili e gli utenti in lista d'attesa riceveranno un messaggio tramite l’app Io che conferma il diritto al contributo.

Il centrodestra ancora alle prese con le 'correzioni' della manovra, in vista della giornata di oggi in cui scade il termine per la presentazione degli emendamenti 'segnalati' dei maggiori gruppi parlamentari. Confermato per giovedì, prima del Cdm convocato alle 17, il vertice tra i leader della maggioranza per fare il punto della situazione a partire proprio dal nodo delle nuove risorse per la legge di bilancio 2026.
Si tratta sull'oro
Quanto al 'pacchetto di emendamenti' al vaglio della coalizione (ogni partito punta a portare a casa i cosiddetti 'emendamenti di bandiera'), fonti parlamentari raccontano che sarebbero ancora in corso le trattative sull'ipotesi di una tassa sull'oro. Allo studio c'è un'aliquota agevolata del 12,5%, anziché quella del 26%, per chi decida entro il 30 giugno 2026 di rivalutare l'oro da investimento in proprio possesso. Tradotto: chi possiede lingotti, monete o gioielli senza documentazione d'acquisto, quindi, si vedrebbe tassata in caso di vendita solo la plusvalenza incassata.
Il governo Meloni intanto accelera sulla comunicazione in vista dell'iter parlamentare della legge di bilancio 2026. Su impulso dei vertici di Via della Scrofa, ai parlamentari di Fratelli d'Italia sono state inviate le slide ufficiali della manovra - un documento di 16 pagine intitolato "Dalla parte degli italiani" - pensato per illustrare in modo diretto gli interventi previsti. In copertina campeggia una foto della premier, sorridente, affiancata dal logo del partito.
I contenuti presentati nelle slide, che sintetizzano una manovra da 18,8 miliardi, si articolano in quattro assi principali: taglio delle tasse, sostegno a famiglie e natalità, imprese e sanità. Il pacchetto fiscale parte dalla riduzione dell'aliquota Irpef dal 35% al 33% per i redditi compresi tra 28 e 50 mila euro, accompagnata dalla detassazione delle retribuzioni accessorie e dall'abbassamento all'1% dell'imposta sui premi di produttività. Previsto anche il rafforzamento dei buoni pasto elettronici, che salgono da 8 a 10 euro.
Le misure sociali illustrate includono il potenziamento del Bonus Mamme, il raddoppio del congedo per malattia del figlio, gli incentivi all'assunzione di donne con tre figli e la revisione dei criteri dell'Isee, oltre alla conferma della Carta Dedicata a te. Sul fronte sanitario, le slide annunciano 2,4 miliardi aggiuntivi per stipendi e nuove assunzioni: fino a 3.000 euro l'anno in più per i medici, 1.630 per gli infermieri e l'ingresso complessivo di 7.300 nuovi professionisti.
Per le imprese vengono reintrodotti l'iper-ammortamento e gli incentivi alla transizione ecologica, mentre 4 miliardi rifinanziano il credito d'imposta per la Zes Unica. Le coperture derivano soprattutto dalla rimodulazione del Pnrr (5,1 miliardi) e dal contributo di banche e assicurazioni, che dovrebbe garantire oltre 4,4 miliardi di euro all'anno fino al 2028.

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha votato a favore del piano di pace di Donald Trump per Gaza, che include in particolare il dispiegamento di una forza internazionale. Tredici membri del Consiglio hanno votato a favore del testo, che l'ambasciatore statunitense alle Nazioni Unite Mike Waltz ha definito "storico e costruttivo". Russia e Cina si sono astenute.
La risoluzione statunitense, modificata più volte durante i negoziati, approva il piano del presidente americano che ha portato all'attuazione, il 10 ottobre, del cessate il fuoco tra Israele e Hamas nel territorio palestinese.
La bozza del piano di Trump ha finora consentito un fragile cessate il fuoco tra Israele e Hamas, entrato in vigore il 10 ottobre scorso nel territorio palestinese. In particolare, l'ultima parte della bozza autorizza dunque l'istituzione di una Forza di stabilizzazione internazionale (Isf). Tale forza opererebbe in coordinamento con Israele, l'Egitto e la polizia palestinese recentemente addestrata, con l'obiettivo di garantire la sicurezza delle aree di confine e procedere alla smilitarizzazione della Striscia di Gaza.
L'Isf si occuperebbe altresì del "disarmo permanente dei gruppi armati non statali", della tutela dei civili e della messa in sicurezza dei corridoi umanitari.
Gli Stati Uniti e diverse nazioni arabe e a maggioranza musulmana, tra cui Egitto, Arabia Saudita e Turchia, avevano chiesto nei giorni scorsi al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di adottare rapidamente la risoluzione.

I preti sposati plaudono alla scelta di don Luca Favarin che ha trovato l’amore e ora sogna un figlio: "Mi sono innamorato e sto con una donna a cui tengo molto. Ora è presto, ma vorrei anche un figlio", ha detto Luca Favarin, sacerdote padovano uscito dalla Chiesa ormai tre anni fa, raccontando la nuova fase della sua vita lontana dall’abito talare con una relazione sentimentale. Per il Movimento Internazionale dei Sacerdoti Sposati don Favarin "ha intrapreso in trasparenza una nuova scelta di vita. Ha fatto bene a tenere lontana dai riflettori la nuova compagna”.
Per i preti sposati italiani "l'amore e l'altare sono conciliabili. Il legame con Dio resta, anche se il rapporto con l'istituzione ecclesiastica è ostacolato da una normativa canonica che tiene lontani i preti sposati dal ministero sacerdotale". Da qui il nuovo appello: "La Chiesa e i vertici vaticani dovrebbero al più presto riaccogliere nella Chiesa reti sposati con le loro famiglie. Sono una grande ricchezza".

E' terminato il Consiglio supremo di difesa, riunitosi per oltre tre ore al Quirinale sotto la presidenza del capo dello Stato Sergio Mattarella. Tra i temi al centro, la guerra tra Ucraina e Russia, Medio Oriente, Nato, cybersicurezza e minaccia ibrida da Mosca.
Ucraina
Il Consiglio sottolinea che "il conflitto in Ucraina non mostra segnali di distensione" e osserva "con preoccupazione l’accanimento della Russia nel perseguire, ad ogni costo, i propri obiettivi di annessione territoriale. Kiev resta bersaglio di continui bombardamenti contro infrastrutture critiche e civili, con gravi interruzioni energetiche e numerose vittime; il prezzo sostenuto dalla popolazione è sempre più pesante e iniquo". Il Consiglio "ha confermato il pieno sostegno italiano all’Ucraina nella difesa della sua libertà. In questo senso si inquadra il dodicesimo decreto di aiuti militari. Fondamentale rimane la partecipazione alle iniziative dell’Unione europea e della Nato di sostegno a Kiev e il lavoro per la futura ricostruzione del Paese".
Il conflitto - si legge ancora nel comunicato diffuso al termine della riunione - ha mostrato una trasformazione nella condotta delle azioni militari soprattutto per quanto riguarda l’impiego di droni, che la Russia utilizza anche violando lo spazio areo della Nato e dei Paesi dell’Unione europea. Se da un lato tali azioni hanno confermato la prontezza dell’Alleanza atlantica, dall’altro evidenziano anche la necessità per l’Europa di adeguare le capacità ai nuovi scenari attraverso la definizione di progetti d’innovazione come quelli contenuti nel Libro bianco per la difesa 2030".
Medio Oriente
Il Consiglio supremo di difesa, inoltre, "sul fronte mediorientale valuta positivamente il raggiungimento del cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. Desta grande preoccupazione il perdurare di episodi di violenza che causano un alto numero di vittime tra i civili. Va ribadito che i sentimenti suscitati dagli avvenimenti a Gaza non possono confluire in quello ignobile dell’antisemitismo che oggi appare talvolta riaffiorare".
Il Consiglio sottolinea che "una pace duratura richiede un approccio regionale e multilaterale, capace di bilanciamento tra poteri locali e impegno internazionale, e deve necessariamente garantire il disarmo di Hamas. È indispensabile l’attuazione del piano di pace di Sharm el-Sheikh, mantenendo il rispetto del cessate il fuoco da ambo le parti, con l’obiettivo finale di giungere alla conclusione dell’occupazione militare delle forze israeliane nella Striscia di Gaza e di avviarne la ricostruzione. In questo senso l'Autorità nazionale palestinese è un interlocutore fondamentale per l'Italia e la Comunità internazionale".
"L’Italia è presente nell’assistenza umanitaria nella Striscia di Gaza e farà la sua parte anche per l’addestramento delle forze di Polizia palestinesi, e nella partecipazione alle iniziative dell’Unione europea e della comunità internazionale". Il Consiglio ribadisce che "una pace duratura nella regione è possibile solo attraverso il riconoscimento e la realizzazione della soluzione 'due popoli due Stati'".
Il Consiglio ha quindi "preso in esame la situazione nel Sud del Libano, dove il quadro di sicurezza continua ad essere fragile, con perduranti violazioni della risoluzione n. 1701 del 2006 e il ripetersi di inaccettabili attacchi da parte israeliana al contingente di Unifil, attualmente a guida italiana. Anche in relazione alle decisioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu di concludere la missione Unifil, resta ineludibile garantire la sicurezza della Linea Blu, favorendo l’incremento delle capacità delle Forze Armate libanesi".
Nato
Il Consiglio supremo di difesa ha poi affrontato "la situazione critica in Libia e nel Sahel. Si tratta di un’area cruciale per la sicurezza del continente europeo". Il Consiglio esprime "forte allarme per il perdurare della guerra civile in Sudan, causa di una gravissima crisi umanitaria. L’Italia rimane impegnata per la stabilizzazione dei Balcani, in cui emergono alcune forti tensioni bilaterali". Il Consiglio valuta che "le potenziali minacce derivanti da presenze ostili nel Mediterraneo meritino attenta considerazione anche da parte della Nato".
Cybersicurezza e minaccia ibrida dalla Russia
Affrontato anche "il tema della minaccia ibrida proveniente dalla Russia e da altri attori stranieri ostili, quale sfida complessa per la sicurezza dell’Europa e dell’Italia nonché per l’integrità dei processi democratici". Il Consiglio "ha evidenziato i gravi rischi di una minaccia in continuo incremento, basata sulla pervasività e diffusione di attività offensive fondate sulla velocità, sul volume e sull'ubiquità della tecnologia digitale, nonché sull’impiego malevolo dell’Intelligenza artificiale".
Il Consiglio ha espresso "preoccupazione per la manipolazione dello spazio cognitivo, attraverso campagne di disinformazione, interferenze nei processi democratici, costruzione di narrazioni polarizzanti e sfruttamento delle piattaforme digitali per indebolire la fiducia nelle istituzioni e minare la coesione sociale. A ciò si affiancano le operazioni cyber che possono avere come obiettivo le infrastrutture critiche, reti sanitarie, sistemi finanziari e piattaforme logistiche, con il fine di causare interruzioni, ritardi, frizioni e sfiducia sistemica".
Il Consiglio ha condiviso "la necessità, sottolineata anche in ambito europeo e dell’Alleanza atlantica, di mantenere alta la vigilanza sulla tutela delle infrastrutture critiche nazionali, nella difesa contro gli attacchi cyber e nella dimensione cognitiva. Alle dimensioni tradizionalmente note si aggiungono oggi anche il dominio spazio e la dimensione subacquea, due ambiti la cui importanza va crescendo in modo esponenziale. L’insieme di queste minacce rappresenta una sfida alla quale occorre reagire con necessaria tempestività e capacità, anche attraverso la definizione di nuovi strumenti".
Difesa
Il Consiglio supremo di difesa ha quindi espresso "sentimenti di intensa vicinanza e gratitudine per tutti i militari impegnati nelle varie operazioni in Italia e all’estero e, in particolare, per i militari italiani impegnati nella missione Unifil nel sud del Libano e in quelle nel fianco Est dell’Alleanza atlantica, aree particolarmente critiche, per l’esemplare professionalità manifestata nell’assolvimento del loro compito".
Alla riunione hanno preso parte il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni; i ministri degli Esteri, Antonio Tajani; della Difesa, Guido Crosetto; dell'Interno, Matteo Piantedosi; dell’Economia, Giancarlo Giorgetti; dello Sviluppo economico, Adolfo Urso; il capo di stato maggiore della Difesa, Luciano Portolano; il consigliere per gli Affari del Consiglio supremo di difesa, Francesco Saverio Garofani; il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano; il segretario generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti.

Da domani, martedì 18 novembre 2025, alle ore 7, si aprono i termini per la richiesta del Bonus Elettrodomestici, l'iniziativa promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) che incentiva la sostituzione di apparecchi obsoleti con modelli ad alta efficienza energetica, favorendo la transizione ecologica. L'accesso all'agevolazione è gestito attraverso l’app IO e la piattaforma PARI di PagoPA a cui è integrata.
Come richiedere e usare il Bonus con l'app IO
La richiesta del bonus sarà possibile da martedì 18 novembre alle 7 ed è aperta a tutti i maggiorenni residenti in Italia. Per procedere, l'utente - una volta scelto l'elettrodomestico obsoleto da smaltire tra le categorie ammesse - dovrà aggiornare l'app IO all'ultima versione disponibile, accedere alla sezione Servizi e selezionare 'Bonus Elettrodomestici'. A questo punto sarà sufficiente seguire la procedura guidata indicata in app per completare la richiesta e ricevere il relativo voucher.
In alternativa, sarà possibile fare richiesta del bonus accedendo con SPID o CIE al sito dedicato: https://bonuselettrodomestici.it/utente[1]. Per maggiori informazioni di dettaglio sull'iniziativa, è disponibile consultare il centro assistenza online sul sito dell’app IO.
Tempi e utilizzo sull'app IO
Gli utenti riceveranno un messaggio su IO con l'esito positivo della richiesta dopo la verifica dei requisiti. I tempi possono variare da poche ore a qualche giorno, in base al volume di richieste. Se approvato, il bonus sarà disponibile nella sezione Portafoglio dell’app e dovrà essere speso entro 15 giorni dal messaggio di conferma dell’attivazione per acquisti presso i commercianti convenzionati, il cui elenco è consultabile nella sezione dedicata sul sito https://bonuselettrodomestici.it/lista-punti-vendita[2].
Si specifica che l’erogazione dei voucher sarà gestita fino a esaurimento fondi. Le richieste pervenute successivamente al termine delle risorse disponibili verranno automaticamente inserite in una lista d'attesa. In linea con le dinamiche dell'iniziativa, qualora i voucher precedentemente erogati non venissero spesi dai primi beneficiari entro il periodo massimo di 15 giorni dall'attivazione, i fondi torneranno disponibili e gli utenti in lista d'attesa riceveranno un messaggio tramite l’app IO che conferma il diritto al contributo.
Questo sistema riflette il paradigma che sta alla base dell’ecosistema digitale formato dalle soluzioni tecnologiche in capo a PagoPA il cui obiettivo è mettere il cittadino al centro. Agli utenti è sufficiente una richiesta sull’app IO per attivare il beneficio, mentre l'infrastruttura digitale gestisce autonomamente la coda e si occupa di notificare l'utente non appena i fondi tornano disponibili. Un approccio abilitato dalla piattaforma PARI.
Il ruolo strategico di PARI
Il Bonus Elettrodomestici è gestito tramite PARI, la nuova soluzione digitale sviluppata da PagoPA che semplifica l'accesso ai bonus e agli incentivi pubblici. La piattaforma permette agli enti di gestire tutti gli incentivi in un unico luogo in modo standard e automatico, mentre i cittadini possono aderire e utilizzare il beneficio attraverso l'app IO e presso i commercianti convenzionati.

Sono morte insieme, unite così come hanno sempre vissuto. Le gemelle Kessler, che hanno scelto il doppio suicidio assistito per andarsene, avevano 89 anni ed entrambe non avevano avuto figli. A chi andrà, allora, l'eredità delle due icone della tv?
L'eredità delle gemelle Kessler, chi sono i beneficiari
A rivelarlo erano state le stesse Alice ed Ellen al giornale tedesco Munchner Merkur. Tra i beneficiari, sono diverse le associazioni benefiche e umanitarie che le due sorelle gemelle avevano deciso di nominare come eredi. "Non abbiamo figli, né nipoti. Quindi erediteranno Medici Senza Frontiere, la Christoffel Blind Mission, Gut Aiderbichl, l'Unicef e l'Ordine di Malta", avevano spiegato al quotidiano. La Christoffel Blind Mission è un’organizzazione che offre aiuto alle persone disabili, mentre la Gut Aiderbichl è un'associazione animalista.
Il ringraziamento di Msf alle gemelle Kessler
"Ringraziamo profondamente le gemelle Kessler, noi come organizzazione Medici Senza Frontiere non accettiamo fondi pubblici, il loro lascito ci permette di portare avanti i nostri progetti anche nel futuro", il commento all'Adnkronos Laura Perrotta, direttrice generale raccolta fondi Medici Senza Frontiere, commentando la morte di Alice ed Ellen Kessler, che avevano deciso di lasciare un fondo economico a beneficio dell'organizzazione.
"È un modo molto bello e tenero di starci vicini. Il significato di questa scelta -continua- è enorme. Hanno accettato la nostra richiesta di essere il volto di una campagna di raccolta fondi testamentari nel 2014 e l'hanno fatto in tv al programma Porta a Porta. Credo che poi siano apparse per la stessa questione anche su altri programmi".
"Per noi quello è stato un gesto molto importante, perché era giusto che fossero loro a dirlo al mondo, anche perché così tutti potevano capire l'importanza di un testamento solidale", spiega Perrotta. "Nel tempo hanno aggiunto anche altri eredi, ma noi siamo stati il primo amore e per questo saremo sempre grati alle gemelle Kessler", conclude.

Riuscirà l’Italia senza Jannik Sinner e Lorenzo Musetti a vincere la terza Coppa Davis consecutiva? Per i bookmaker - si legge su Agipronews - gli azzurri sono comunque secondi in lavagna offerti a 4 su William Hill e 4,50 su Sisal, preceduti solo dalla Spagna che invece schiererà Carlos Alcaraz, in pole tra 2,15 e 2,50 volte la posta. Chiudono il podio Francia e Germania a 6, seguite dalla Repubblica Ceca a 7,50 volte la posta. Remota invece per i bookmaker la possibilità che si impongano Belgio e Argentina, date a 33, con l’Austria, avversaria dell’Italia nei quarti di finale, ultima a quota 66.
Matteo Berrettini a due giorni dal match con l'Austria, valido per i quarti di finale di Coppa Davis, dice: "Stare qui e mettere questa tuta mi fa sentire sempre una grande energia". "Io il leader? Non so, di sicuro ho tanta voglia di stare qua, è sempre un piacere enorme. Capisco le scelte dei ragazzi, sono sempre stati presenti negli anni scorsi, ma noi andiamo avanti con un gruppo compatto e fortissimo, tanto che abbiamo lasciato a casa il numero 26 del mondo, Luciano Darderi".
"Io mi sento un tassello importante per il tennis italiano, il movimento è molto sano, siamo in tanti e ci stimoliamo a vicenda", sottolinea il finalista di Wimbledon 2021 al microfono di Sky Sport, prima di tornare sulla finale di ieri delle Atp Finals tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. "Sono destinati a giocarsi i tornei più grandi, lo hanno già fatto quest'anno. Noi siamo lì a guardare, a imparare e a provare a batterli quando sarà il caso".

Fratelli d'Italia cresce e aumenta il vantaggio sul Pd che cala e sul M5S che rimane stabile. E' il quadro del sondaggio Swg per il Tg La7 oggi 17 novembre, con le intenzioni di voto in caso di elezioni. Fratelli d'Italia si conferma sempre più primo partito.
La formazione guidata da Giorgia Meloni guadagna lo 0,1% e sale al 31,4%. Il Pd della segretaria Elly Schlein cede lo 0,2% e scende al 22%. Fermo il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, stabile al 12,8% sul terzo gradino del podio.
Forza Italia perde lo 0,1% e vale ora l'8%. Passo indietro anche per la Lega, che lascia sul terreno lo 0,2% e scivola al 7,8%. Crescono Verdi e Sinistra, che passano dal 6,7 al 6,9%. Più staccate Azione (3,2%), Italia viva (2,5%), +Europa (1,5%) e Noi Moderati (1,3%). Le altre liste, nel complesso, valgono il 2,6%.

La giornata di Carlo Verdone da sindaco di Roma si conclude con la consegna della Lupa Capitolina in Campidoglio. “Ho dormito poche ore, non mi sembra vero essere qui, grazie per avermi regalato una giornata che non dimenticherò mai”, dice Verdone, togliendosi la fascia tricolore “anche se non vorrei”. Nel giorno del suo 75esimo compleanno, il regalo più grande è stato “l’abbraccio caloroso delle persone”. È stata “una giornata impegnativa, ma bella. Sono andato nelle periferie ed ho trovato umanità, generosità e genuinità”. Spesso “sono abbinate alla parola ‘degrado’, ma io mi sentirei offeso”. Ma ha trovato anche “tanti giovani, che si stanno dando da fare riuscendo a intercettare le fragilità delle loro zone: da una libreria che stava chiudendo hanno improvvisamente creato una struttura con 25mila iscritti, da un garage una libreria. Un esempio di come la cultura crei aggregazione e condivisione: dobbiamo avere rispetto per loro senza la spocchia del centro”, racconta Verdone.
Un nome, un’istituzione per Roma: “Ho amato e amo tanto questa città e l’ho dimostrato già con il mio primo piccolo film nato grazie alla fiducia che mi ha dato Sergio Leone”. La nostalgia poi prende il sopravvento: “Un’atmosfera che non esiste più, una Roma in cui si parlava da finestra a finestra e ora non c’è più”. Ma “non bisogna pensare al passato con tristezza, dobbiamo pensare al futuro e a come svilupparlo nel migliore dei modi”, riflette Verdone, che ricorda un momento di commozione vissuto oggi: “Mi sono scese le lacrime quando sono arrivato a Villa Gordiani, ad attendermi c’erano 60-70 bambini che intonavano ‘buon compleanno’. Li ho abbracciati tutti, mentre cercavo un volto romano e, invece, mi sono trovato indiani, cinesi e pakistani che parlavano romano, nati e cresciuti qui”.
Se in tutti questi anni “ho cercato di fare bene il mio lavoro è anche merito delle persone che ho incontrato oggi e della benzina che mi hanno dato”. Verdone si dice “pedinatore di romani” grazie anche “alla sensibilità trasmessa dai miei genitori nel capire Roma”. Mamma e papà “mi hanno fatto capire l’importanza dall’apparato umano del mio quartiere, che era Ponte Sisto. Mi spingevano ad andare dal calzolaio o dal rigattiere. Quelle umanità mi hanno arricchito e le ho trasmesse nei film”.
Verdone, attorniato dall’affetto dei figli Paolo, Giulia, dal fratello Luca, dalla sorella Silvia con Christian De Sica, firma il Libro d’oro del Campidoglio su cui ha scritto: “Grazie per avermi fatto incontrare nelle periferie tanta umanità e tanta poesia. È stato un giorno indimenticabile, grazie”. Lo stesso libro che fu firmato da Alberto Sordi nel 2000 quando anche lui fu primo cittadino.

Si è tenuto oggi, nel Centro Studi Americani di Roma l’evento 'Il diritto alla ricerca della felicità dalla Dichiarazione d’Indipendenza ad oggi', organizzato nell'ambito del Festival della Cultura americana. “Lo scopo del Festival che inizia in questi giorni - ha affermato introducendo i lavori Francesco Clementi, dell'Università di Roma La Sapienza e direttore del Master in 'Scienze elettorali e del Governo - è quello di provare a ricostruire oggi, in un mondo in grande difficoltà, quegli elementi che consentono tutti insieme, ciascuno con le proprie ambizioni, di ritrovare il senso dell’essere una comunità, come modo diverso di stare insieme, un modo giusto per cercare quel diritto alla felicità di cui nei fatti ne abbiamo tutti davvero bisogno". Sono stati trattati temi come l’ordine pubblico, l’istruzione, la non discriminazione, la salute e il Welfare nell’ambito degli Stati Uniti d’America, ma anche in un discorso più ampio, che ha compreso ciascun individuo.
Oltre a Francesco Clementi, sono intervenuti Amedeo Arena, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, responsabile scientifico dell’Accademia Filangieri di Partenope, Renzo Pegoraro, presidente della Pontificia Accademia per la Vita (Pav), Patricia Thomas, giornalista e blogger statunitense, Associated Press Television News. Ha moderato Giorgio Bartolomucci, giornalista, Fondatore e Segretario Generale del Festival della Diplomazia.
L'Aou di Sassari ha organizzato una serie di iniziative... 
Una donna di 60 anni di origine egiziana si è cosparsa di alcol e ha minacciato di darsi fuoco con un accendino. E' accaduto alle 14.45 di oggi a Ostia, all'incrocio tra via Costanzo Casana e Via Arduino Forgiarini. Secondo quanto apprende l'Adnkronos, è stato un passante a toglierle l'accendino che aveva in mano, scongiurando così più gravi conseguenze. Sul posto sono giunti i carabinieri e i poliziotti del distretto Lido. La donna è stata poi portata in codice rosso psichiatrico all'ospedale G. B. Grassi di Ostia.

Le gemelle Alice ed Ellen Kessler avevano scelto loro la data della morte, avvenuta oggi lunedì 17 novembre. A rivelarlo è il giornale tedesco Munchner Merkur, citando un portavoce dell'associazione per il suicidio assistito a cui si erano rivolte oltre sei mesi fa.
L'iter per il suicidio assistito delle due gemelle
Le gemelle Kessler, secondo il quotidiano bavarese, avrebbero in particolare contattato la Deutsche Gesellschaft für Humanes Sterben (DGHS), un'associazione con sede a Berlino. Un medico e una legale dell'associazione avrebbero quindi incontrato le due artiste per un colloquio e verificare le condizioni per avviare l'iter.
Alice e Ellen Kessler avrebbero poi scelto la data, attuando il programma definito. Le due donne, scrive ancora il Munchner Merkur, avrebbero azionato il dispositivo per l'infusione endovenosa con cui hanno assunto la dose di anestetico per produrre un arresto cardiocircolatorio.
La legge
In Germania, la "morte assistita" è consentita a determinate condizioni: la persona deve, tra le altre cose, "agire in modo autonomo e di propria spontanea volontà", autosomministrandosi il farmaco letale, oltre ad essere maggiorenne e avere capacità giuridica. L'assistenza non può eseguire l'atto letale: questa sarebbe "eutanasia attiva", che è invece vietata.

"Mavacamten è stato sviluppato per il trattamento della cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva sintomatica, e in Italia sarà rimborsabile proprio per questa indicazione. Il farmaco agisce a livello molecolare in modo molto mirato: interviene sui meccanismi che, in queste forme genetiche di cardiomiopatia, determinano l’ostruzione all’efflusso del ventricolo sinistro. Riducendo questa ostruzione – che è la causa principale dei sintomi – il farmaco migliora in modo significativo la qualità di vita dei pazienti. Questo dato emerge sia dagli studi clinici sia dalla nostra esperienza diretta. Mavacamten aumenta la capacità di esercizio, riduce in modo evidente l’ipertrofia del cuore e migliora anche il profilo dei biomarcatori che misurano lo stato di compenso cardiaco". Così all’Adnkronos Salute, Iacopo Olivotto, professore ordinario di Cardiologia e direttore Cardiologia pediatrica Aou Meyer di Firenze; direttore Servizio Cardiomiopatie Aou Careggi di Firenze, durante l’annuncio – oggi a Roma – dell’approvazione di Aifa alla rimborsabilità di mavacamten per il trattamento della cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva (Cmio) sintomatica (classe II-III secondo la classificazione NYHA) in pazienti adulti nei quali la terapia standard risulta insufficiente.
La cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva è una malattia "genetica che può manifestarsi a qualsiasi età: in genere viene diagnosticata tra i 30 e i 50 anni, ma può colpire anche bambini e anziani. In questa condizione – spiega Olivotto - il cuore è ispessito in modo anomalo e, oltre all’ipertrofia, è presente un’ostruzione che ostacola l’uscita del sangue dal ventricolo sinistro. Il risultato è che il cuore deve lavorare a pressioni molto elevate, un po' come se ci fosse una valvola ristretta, anche se l’ostruzione è in realtà sotto la valvola. Questo meccanismo può favorire aritmie anche gravi e, soprattutto, determina una limitazione funzionale importante, che pesa molto sulla vita quotidiana, sociale e lavorativa, soprattutto nei pazienti più giovani e attivi".
La prognosi complessiva è generalmente buona, ma la malattia comporta una morbidità significativa: episodi di fibrillazione atriale, ricoveri, necessità di dispositivi cardiaci e una qualità di vita spesso compromessa. Finora era, di fatto, una patologia 'orfana': gli strumenti terapeutici a disposizione erano limitati e in molti casi insufficienti. Mavacamten sembra finalmente colmare questa lacuna. La risposta clinica, nella maggior parte dei pazienti, è nettamente superiore rispetto ai trattamenti tradizionali" conclude.
Quattro mensilità arretrate dalla Regione per 872mila euro... 
"Era già finito il mio matrimonio. Con DiCaprio c’è stato un incontro, simpatico, dai…". Risponde così Eva Herzigova, ospite di 'Belve' nella puntata in onda domani 18 novembre alla domanda di Francesca Fagnani ("Ora può dirlo, c'è stato un amore?") su un presunto flirt della ex modella con Leonardo DiCaprio, che secondo i tabloid sarebbe stato causa della fine del suo matrimonio con il batterista di Bon Jovi, Tico Torres.
E ancora: sulle foto, esplicite, del marito con una ragazza, Fagnani domanda: “Ha saputo superare e anche perdonare?”. “Trovo che, soprattutto se ci sono dei figli, uno deve combattere. Per foto così non vale la pena rompere qualcosa di più importante” risponde Herzigova. “Certo, più delle foto era quello che raccontavano. Il tradimento è un’ipotesi che lei contempla in una relazione?” aggiunge Fagnani. “È la donna che sceglie sempre di stuzzicare e l’uomo in quel momento è debole” dice Herzigova. “Però - interviene subito Fagnani - la donna tentatrice e l’uomo vittima della tentazione non corrisponde” alla realtà!
Fagnani ricorda poi che lei è stata protagonista di una stagione straordinaria e di un gruppo di modelle ancora oggi riconoscibili anche solo dal nome “Cindy, Linda, Naomi, Claudia, Kate e lei. Top model insuperate?” chiede la giornalista. “Le modelle di oggi non sono modelle di Instagram” la risposta netta di Herzigova. Quanto alla nota pubblicità di un reggiseno che l’ha resa famosa in tutto il mondo, Fagnani chiede se all'epoca aveva capito il grande successo che le stava arrivando addosso, ed Herzigova ammette: “Non ti rendi conto quando sta succedendo. Però mi sono resa conto che quell’immagine sarebbe stato difficile toglierla di dosso”. “E questo le dispiace?” insiste Fagnani. “Era difficile uscire da questo aspetto molto commerciale” rivela la modella.
La puntata andrà in onda alle 21,25 su Rai2 e on demand su RaiPlay domani, martedì 18 novembre.

"Il 25 novembre ricorre la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, un fenomeno odioso, intollerabile che questo governo sta combattendo con ogni mezzo, potenziando strumenti, stanziando più risorse, prevedendo pene più severe e nuovi reati come l'introduzione nel nostro ordinamento del reato autonomo di femminicidio. Ma è una sfida che passa anche e soprattutto attraverso l'attività di sensibilizzazione, il coinvolgimento dell'opinione pubblica, l'educazione". Così la premier Giorgia Meloni, in un videomessaggio trasmesso in vista della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
"Ecco perché abbiamo deciso quest'anno di organizzare un'iniziativa innovativa rispetto al passato. Si chiama 'Corri Libera' ed è un percorso di cinque chilometri contro la violenza che parte dal Colosseo e si conclude ai Fori imperiali dopo aver attraversato il cuore di Roma. L'appuntamento - spiega la presidente del Consiglio - è per domenica 23 novembre alle ore 10 al Colosseo per dire tutti insieme no alla violenza, sì alla libertà. Non serve essere sportivi, non serve avere chissà quale preparazione fisica per partecipare. Bastano un paio di scarpe comode e la voglia di stare insieme per una buona causa", conclude Meloni nel video, invitando a cliccare sul sito www.corrilibera.com per l'iscrizione.

"L’inibitore tirosin chinasico orale quizartinib, nel suo studio pivotale Quantum-First, ha dimostrato di ridurre il rischio di mortalità del 22% con una sopravvivenza mediana globale di 31,9 mesi verso i 15,1 mesi del braccio di controllo a base di sola chemioterapia. Un raddoppio in termini di sopravvivenza globale ad un follow-up mediano molto lungo, pari a 39,2 mesi". Così Gilda Ascione, Medical Director e Head of Oncology Medical Affairs di Daiichi Sankyo Italia, al media briefing organizzato oggi dalla farmaceutica a Milano in occasione della rimborsabilità della nuova opzione terapeutica per la leucemia mieloide acuta (Lma) Flt3-Itd positiva di nuova diagnosi, una forma aggressiva associata a un rischio maggiore di recidiva e a una prognosi sfavorevole. "Quizartinib riceve l'indicazione e la rimborsabilità in Italia per i pazienti con leucemia mieloide acuta Flt3-Itd positiva - precisa Ascione - in associazione a chemioterapia di induzione standard a base di citarabina e antraciclina e chemioterapia di consolidamento standard a base di citarabina, seguite da monoterapia di mantenimento per un massimo di 36 cicli nei pazienti con lma di nuova diagnosi positiva per la mutazione Flt3-Itd".
Questo "inibitore tirosin chinasico", di seconda generazione, "altamente potente e selettivo, agisce direttamente sul recettore Flt3 che, quando mutato, è costitutivamente attivo a livello cellulare. Nel momento in cui quizartinib entra all'interno della cellula attraverso la membrana cellulare - illustra Ascione - si lega al dominio Itd e va a bloccare la cascata chinasica a valle del recettore che è responsabile di un blocco della proliferazione delle cellule leucemiche". Si tratta di "un'azione favorente la differenziazione cellulare in cellule attive e ‘fisiologiche’ e una induzione dell'apoptosi, ovvero della morte cellulare delle cellule leucemiche stesse", conclude.
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