"!ATTENZIONE! : IL VIRUS EBOLA E' ARRIVATO A CAGLIARI. Riscontrata eri in ospedale ad un senegalese. Hanno attivato il protocollo di sicurezza per info cliccare su questo link...."
Ecco il messaggio più diffuso del momento su Whatsapp e Facebook. Un testo virale di immediato impatto che porta a cliccare ad un link contente le "info". Ma invece è l'ennesima burlata cagliaritana, cliccando sul link (che evitiamo di pubblicare), appare la foto di un genitale maschile, non sappiamo se di un senegalese, ma di certo ben in forma.
Aggiornamento: Il Link ha suscitato un inutile clamore in quanto condiviso sui social senza nemmeno leggere il testo dell'articolo. C'è chi condivide la news insultando gli extracommunitari, chi insulta i politici o chi ancora vorrebbe uccidere tutti per "Salvarsi". Inutile ribadire, come ben specificato da subito, che si tratta di una burla diffusa in maniera virale (ovvero come una sorta di catena di Sant'Antonio) su Whatsapp. Quindi tranquilli, non c'è nessun malato di ebola a Cagliari, e non si tratta di un messaggio con Virus informatico. Sarebbe buona norma leggere tutto l'articolo prima di scrivere qualsiasi commento.
Svelato il mistero, a pochi metri dalla 554 arriva un nuovo China City.
Al posto del bricosarda fallito qualche anno fa, arriva un colosso del commercio al dettaglio Cinese.
L'immobile e il terreno antistante di 1.150 mq è stato venduto all'asta nel 2016 dal tribunale ordinario di Cagliari.
In questi giorni è stato completamente rimesso a nuovo per permettere l'apertura di nuovo centro commerciale Cinese.
China City è presente anche a Cagliari in Viale Elmas con vendita al dettaglio di abbigliamento, giocattoli, calzature, casalinghi e oggettistica varia.
Non vi è ombra di dubbio che le Awp, queste famigerate macchinette installate anche nei migliori casino online, alla fine facciano proprio da “agnello sacrificale” per il proseguire del mondo del gioco d'azzardo, affinchè lo stesso gioco diventi più equilibrato e sostenibile. Quindi, i gestori nei giorni a venire saranno chiamati a decidere della loro “vita o della loro morte” per ottemperare alle disposizioni di legge alla quale chi opera nel gioco lecito non si può, ovviamente, sottrarre.
Entro il 31 dicembre 2017 ogni rete telematica dovrà ridurre del 15% il numero dei nulla osta attivi, percentuale riferibile alla data del 31 dicembre 2016 in cui è scattata la “fotografia” del parco macchinette in capo ad ogni gestore. Poi si arriverà all'altra riduzione del 19,9% entro il 30 aprile 2018. Più “agnelli sacrificali” di così! E sperando, naturalmente, che tutto questo sacrificio porti all'obbiettivo che il Governo si è prefissato di rendere il gioco un settore più agevole e sostenibile e, sopratutto, un gioco lecito più accettabile sui vari territori.
Ma, in pratica, tutto questo cosa comporterà? La trasformazione dell'offerta del prodotto gioco porterà ad un mercato chiuso in determinati numeri, dove non esisterà la possibilità di crescere: il circuito delle Awp sarà, quindi, circoscritto all'interno delle reti telematiche che il mercato “vorrebbe premiare”, ma che in realtà con l'accordo sulla riforma sta penalizzando con i limiti concessi. Cosa si vuole in realtà dal gioco lecito? Si vuole un mercato protetto? Ma non certamente con questi interventi: con le nuove norme, assai probabilmente, si otterrà solo un “mercato vincolato” che limiterà unicamente la concorrenza per ragioni di tutela di interessi pubblici.
Sembra quasi inevitabile che le associazioni di categoria, che da anni “curano” i propri assistiti -operatori di gioco- si impegneranno con tutte le forze per garantire ai propri iscritti il diritto di potersi collocare all'interno di reti telematiche il cui modello di sviluppo contempli e tuteli il ruolo industriale del gestore. E questo tipo di obbiettivo mette il gestore nella possibilità di abbandonare quei circuiti che mirano solo ad espropriare gli asset dei proprietari di Awp: che potrebbe avvenire a mezzo dell'addebito della riduzione solo “ai parchi macchinette” di loro pertinenza, oppure penalizzando gli sviluppi aziendali che sono stati raggiunti nel corso dell'anno.
Saranno battaglie dure quelle che si presenteranno nei prossimi mesi per gli addetti ai lavori: in modo particolare per i gestori il cui ruolo risulta apparentemente rafforzato dall'accordo, ma che in realtà comprenderà responsabilità pesanti, difficili da gestire per il proprio futuro e per quello di quei punti che dovranno forzatamente essere “soppressi” per adempiere ai dictat del recente documento del Governo. Chi pensava che il “gioco” avesse un autuno sereno sbaglia di grosso, si presenta, invece, un “vecchio autunno caldo” come quello di tantissimi anni fa: il che non lascia presupporre assolutamente nulla di buono.
Ma quello che si spera è che tutta la “rivoluzione” e la “riforma” che è stata messa in atto di comune accordo tra Stato, Regioni ed Enti Locali non porti ancora più confusione nel gioco pubblico, più insoddisfazione e più incertezza, poiché di questi “sentimenti” il mondo del gioco pubblico “ha già fatto il pieno” negli scorsi due anni: e nella speranza che non si debba ancora una volta ricorrere ai vari Trar per venire a capo di altre questioni che si potranno creare a seguito del riordino.
E meno male che l'accordo sul riordino del gioco e sui casino online migliori è finalmente intervenuto, seppur tra mille peripezie, perché ciò -senza ombra di dubbio- porterà a monitoraggi e controlli ancor più severi da parte delle Autorità di Polizia! Proprio da una parte di questa, la Guardia di Finanza, in questi giorni sono stati pubblicati “i risultati” dei mille interventi effettuati sulle attività di gioco nel periodo estivo: la percentuale di irregolarità è altissima, il 28%. Questo non può far stare assolutamente tranquilli né i giocatori che il gioco cercano, né gli operatori leciti che, sino a quando avranno questa sorta di “concorrenza sleale”, non saranno mai sicuri della propria attività, e neppure lo Stato, considerato che queste “imprese irregolari” indubbiamente “schivano norme e tassazioni” per aumentare i propri illeciti guadagni.
Il dato importante e rilevante che è uscito da questi controlli, per quanto riguarda il fronte del gioco e delle scommesse, è che anche se gli interventi hanno toccato “piccoli pezzi di illegalità”, questi a prescindere dallo stroncare preventivamente “qualcosa magari di più importante”, a volte forniscono elementi utili per scoprire una sorta di “gioco criminale” molto più esteso ed impegnativo assai difficile da rintracciare e, sopratutto, da ricostruire. Non bisogna assolutamente dimenticare che questi controlli e queste violazioni che sono state riscontrate dalla Guardia di Finanza sono state eseguite per sostenere l'economia sana del nostro italico Paese, economia che spesso viene messa a rischio da queste “subdole forme di concorrenza sleale”, come detto poc'anzi.
I risultati, seppur frastagliati nel loro obbiettivo, possono però significare che le Autorità di Polizia e della Guardia di Finanza sono sulla strada giusta per la prevenzione della criminalità o della malavita che si insinuano -con una preferenza ormai consolidata- proprio nel mondo del gioco d'azzardo. Tutto questo, purtroppo, lo convoglia verso “quegli apprezzamenti negativi” che il gioco, poi, assume nei confronti della “normale opinione pubblica”, anche quella che magari frequenta l'ambiente del gioco, ma che naturalmente non vorrebbe che questo fosse “funestato” da questa presenza illecita.
Figuriamoci, poi, come si rapporta l'opinione pubblica “benpensante” con questi “fatti illeciti”: armano ancora di più la voglia di espulsione dai vari territori di qualsiasi attività ludica, assumendo così il “falso pretesto” che il gioco porta solo disgrazie e delinquenza. Ben vengano, di conseguenza, gli accessi della Guardia di Finanza, accessi ed interventi grandi o piccoli che siano, ma sempre “eliminatori” di una parte di illegalità che si continua a combattere strenuamente con il fine ben definito di estirparla dal territorio. É certamente un impegno difficile, ma serve come deterrente per non avere una presenza maggiore di irregolarità illecita o di criminalità organizzata all'interno del settore dei giochi, qualunque essi siano.
In ogni caso, per rendere “conto” dell'importanza degli interventi del corpo della Guardia di Finanza, si può dire che siano stati sequestrati 483 apparecchi e attrezzature per il divertimento illegali, segnalati 114 punti clandesini di scommesse, con la conseguente verbalizzazione di 368 persone, delle quali ben 62 denunciate all'Autorità giudiziaria: chi scrive non si rende conto se questo “risultato” sia grande o piccolo, ma tramutato in percentuale si può dire che il 28% di irregolarità del gioco non è certamente poco!
Un disegno-murales dello storico artista Cagliaritano “Foiso Fois”, a cui è stato titolato il maggiore Liceo Artistico isolano dove ha insegnato, è inciso direttamente nel muro, si trova a Sinnai nella vecchia scuola elementare di via Eleonora d’Arborea.
Attualmente il plesso ospita gli ambulatori dell’ASL.
In questo momento è transennato, i cornicioni e parte della struttura sono pericolanti ed il murales, in parte si sta rovinando.
Incredibilmente, sembra che nessuno si stia rendendo conto a Sinnai della gravità della situazione, una comunità determina la sua storia e la sua cultura se sa coltivare la sua specificità artistica, il murales/incisione nell’ambito della produzione artistica di Foiso Fois è unico nel suo genere.
Si tratta di un lavoro risalente al 1964, inno al lavoro nei campi e la sua convivenza “umanistica” con l’industrializzazione e l’urbanizzazione , il pezzo è titolato dallo stesso Fois “La Rinascita”, tre anni dopo sarebbe nato il Liceo Artistico e Musicale titolato a lui a Cagliari, non cancelliamo la Storia dell’Arte Isolana per non curanza, salviamo e preserviamo la memoria di un lavoro irripetibile del Maestro.
Fonte: CagliariArtMagazine
Tutti i parcheggi a ridosso della spiaggia di Solanas occupati selvaggiamente dalle Roulotte.
Una sosta non consentita che secondo quanto riportato dalla stampa locale e dai numerosi post sui social sta suscitando molto malumore fra i residenti.
"Una situazione che ci preoccupa - dice l'imprenditore turistico Lazzaro Asuni all'Unione Sarda - le roulotte pare che qui abbiano davvero trovato casa.
Parcheggiano nonostante non ci siano le condizioni di sicurezza e soprattutto igienico-sanitarie. Ho già informato il Comune di Sinnai. Ieri erano quaranta i mezzi in sosta.
L'altro giorno ne ho contato sessanta. Con tutte le conseguenze che ne possono derivare proprio perché il sito prescelto non è indicato per questo tipo di parcheggio".
Per oggi è atteso il sopralluogo dell'assessore Massimiliano Mallocci. Potrebbero arrivare anche i Vigili urbani per i provvedimenti del caso.
E se vi dicessimo che esiste un modo per guadagnare cospicue somme di denaro stando comodamente seduti davanti al pc, ci credereste? Da diversi anni ormai in Italia si è diffuso un innovativo mercato finanziario. Questo lavora a stretto contatto con internet e permette di guadagnare con operazioni di vario tipo, come l’acquisto e la vendita di valute. Stiamo parlando del trading online, grazie al quale, chi possiede un conto in banca o chi decide di investire in borsa, può effettuare la compravendita di strumenti finanziari comodamente da casa, tramite il pc o il proprio smartphone.
Come investire nel trading online?
Sul web esistono una infinità di strumenti per poter operare in questo settore. Per i meno esperti, oltre a cercare una guida al trading online, è necessario scegliere un broker con depositi minimi molto bassi per aprire un account di trading. Chi ha meno esperienza nel mondo finanziario, però, ha bisogno di informarsi sull’andamento dei mercati e su cosa li condiziona prima di cominciare ad investire nel mondo del trading online. Inoltre, è importante esaminare attentamente le commissioni e spread. Purtroppo investire on line non è gratis e i broker per garantire il loro servizio fanno pagare una serie di tasse. Queste spese sono in genere in base alle transazioni delle posizioni fatto. Ovviamente si tratta di commissioni che sono nell’ordine dei centesimi, quindi niente di cui preoccuparsi.
Grande parte dei broker di azioni, CFD, Forex, Binarie offrono un conto normale e un conto VIP. A seconda del quantitativo di denaro che si ha intenzione di investire, potrebbe essere a volte più vantaggioso investire grandi somme di denaro, in quanto le commissioni potrebbero diminuire all’aumento dei volumi scambiati.
Le opzioni binarie
Uno degli strumenti di maggior successo del trading online sono le opzioni binarie. Forse perchè consentono anche ai meno esperti di tentare la fortuna e guadagnare grazie al trading online. Le opzioni binarie sono caratterizzate da un rendimento fisso, ovvero ogni piattaforma offre le proprie percentuali di guadagno fisse conosciute dai trader prima di investire nell’operazione. Si tratta, dunque, di un investimento sulle oscillazioni di prezzo di un determinato asset che può essere una materia prima, chiamata anche commodities. Si può scegliere tra diverse come cotone, cacao, zucchero, ma anche oro, argento e petrolio.
Un’azione di una società quotata nel mercato borsistico. Ne sono un esempio i titoli azionari di Adidas, Google, Apple, Danone etc. Un indice di borsa importante, ad esempio il Nasdaq, il DAX o il FTSE MIB. Oppure, infine, una coppia di valute del mercato forex come Yen/Dollaro, Sterlina/Dollaro, Euro/Dollaro.
Confrontarsi con il trading
Oltre allo studio del mercato che caratterizza il trading, e la scelta del broker, è importante curare l’aspetto caratteriale che può rivelarsi un ottimo alleato per ottenere un profitto elevato. Innanzitutto è fondamentale mantenere la calma e saper gestire il rischio. Per prima cosa non bisogna essere compromessi emotivamente. Bisogna, invece, essere e agire sempre in modo razionale. Quindi è meglio evitare di farsi prendere la mano in caso di guadagni inaspettati, come è bene non farsi prendere dallo sconforto in caso di perdita. In questo caso, può essere di grande aiuto annotare quando si sbaglia o si impara qualcosa di nuovo all’interno del cosiddetto diario di trading.
Una delle foto più spettacolare del temporale a Cagliari
Fulmini che fanno paura...
Un cielo minaccioso a Cagliari.
Photo: @_andreamascia_
La quarta rivoluzione industriale corre veloce spinta da una corrente digitale in continua evoluzione. In questo scenario, nonostante le difficoltà economiche ed i dati poco confortanti sull’occupazione, le imprese italiane, soprattutto le Piccole e Medie Imprese, ed in particolar modo quelle della Sardegna, devono avere il coraggio di andare oltre ed investire a favore della digitalizzazione.
I voucher per la digitalizzazione delle PMI
Per gli esperti ai lavori, infatti, solo facendo questo grande passo verso la digitalizzazione le imprese italiane saranno in grado di competere con quelle dell’Europa e del Mondo. Le nuove tecnologie, infatti, sono in grado di ottimizzare i tempi ed i costi delle aziende, creando nuove figure professionali e nuove possibilità di guadagno. Per fare ciò sono in arrivo i voucher per la digitalizzazione delle PMI che faranno il loro debutto entro la fine dell’anno. Questi voucher, approvati con il Decreto Destinazione Italia, potranno essere utilizzati dalle micro, piccole e medie imprese che potranno utilizzare i 10 mila euro per l’acquisto di software, hardware e PC. Ci sono, infatti, strumenti che le nostre aziende hanno da sempre utilizzato, ma che si sono evoluti nel tempo. Un esempio? Il fax, diventato ormai digitale e disponibile sui vari dispositivi tecnologici. Per le aziende sarde è un addio, quindi, al caro vecchio fax inteso come supporto fisico da tenere in ufficio. Con il fax online è possibile inviare qualsiasi tipo di documento stando seduti comodamente al pc, usufruendo di un risparmio in termini di consumo elettrico, di acquisto del supporto fisico e della linea telefonica dedicata.
Come funzionano i voucher digitalizzazione PMI
I fondi a disposizione delle piccole e medie imprese per iniziare il processo di digitalizzazione è in totale di 100 milioni di euro. L’obiettivo del Ministero dello Sviluppo Economico è di incentivare le aziende a investire nella loro digitalizzazione. Questo perchè, come detto, per restare competitive in un mercato sempre più globale è necessario avere almeno un sito internet e aprire un e–commerce. Senza i software e l’hardware adatto, riuscire a vincere questa sfida è quasi impossibile. I voucher per la digitalizzazione sono rivolte alle micro, piccole e medie imprese di otto Regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Non è escluso, però, che nei prossimi mesi lo strumento venga reso disponibile per le Piccole e Medie Imprese di tutto il Bel Paese. Oltre al requisito territoriale, ci saranno altre regole da rispettare. I voucher digitalizzazione PMI, infatti, non sono rivolti a tutte le aziende. Sono infatti escluse quelle che operano nell’agricoltura, nella pesca e nell’acquacoltura. Inoltre non devono essere sottoposte a procedura fallimentare.
Con i voucher si potrà acquistare hardware, software o consulenze per avviare il processo di digitalizzazione della PMI o per la modernizzazione dell’impianto di produzione. Inoltre, si potranno acquistare computer per facilitare il telelavoro dei propri dipendenti, oltre che per realizzare degli e–commerce. Sono ammesse anche le spese per le infrastrutture tecniche per la banda larga e ultralarga. I voucher, infine, finanziano anche i corsi di formazione dei dipendenti delle Piccole e Medie Imprese.
Utonti, lettori, naviganti, chiamateli come volete! Ma è sempre maggiore il popolo dei social che continua a scrivere senza nemmeno leggere. Come il caso della fake news sotto riportata, dove si diceva chiaramente la natura della bufala (che neanche un bambino della scuola materna prenderebbe per vera) ma loro commentano, al grido di Bufala Bufala! come se già se l'articolo non fosse stato scritto appositamente per riportare la diffusione della foto sui social in maniera virale.
Cari Utonti, fin quando ci sarete voi, che si basano solo sul titolo di ogni link, le fake news continueranno a girare alimentando inevitabilmente il vostro grado di ignoranza.
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Sardegna, Canadair prende un sub per sbaglio. Sopravvissuto e ”miracolato” ci racconta la sua esperienza ai limiti dell’incredibilie.
La foto è stata rilanciata dalla pagina Platamona (PlataGREEN) ma si tratta di una Bufala rilanciata nei giorni scorsi da alcuni siti acchiappaclick
Come indicato sul sito Bufale.net si tratta di un goffo Photoshop di una sagoma di un sub inserita nella foto di un Canadair.
Sulla 125 Var per chi è diretto verso Villasimius / Costa Rei è finalmente disponibile una stazione di servizio all'altezza dello svincolo per Solanas.
La stazione di servizio si chiama "IL DELANO".
Attualmente il prezzo dei carburanti è di 1.359 per il Diesel e 1.499 per la Benzina
Oltre ai carburanti è disponibile un nuovo Bar Caffetteria.
Un punto di ristoro che mancava in questa parte della 125.
Finalmente Riapre la 554. Finiti slalom tra stradine di campagna e scorciatoie in mezzo alle vie di Flumini. Era stata chiusa all'inizio dell'anno per la frana al terzo chilometro, l'Anas ha nuovamente realizzato una bretella per consentire comunque la riapertura della superstrada e raggiungere le località turistiche della sardegna Sud Orientale in poco tempo. In questo video vi mostriamo la bretella che riduce la carreggiata a due corsie solo per un breve tratto (circa 400metri).
{youtube}a9GRENwE4AQ|auto|450|1{/youtube}
Video estratto dalla pagine youtube di Radio Fusion
Tour de France, fin dove può arrivare Aru?
Non era nei suoi programmi iniziali, ma alla fine Fabio Aru parteciperà al Tour de France. E lo farà con ambizioni importanti, come forse lui stesso non poteva sperare fino a un mese fa. Gli addetti ai lavori (in particolare Giuseppe Martinelli) sono fortemente convinti che quest’anno la Grand Boucle è più adatta alle caratteristiche del sardo rispetto al Giro d’Italia. Ciò che non avrebbe permesso il cuore è stato realizzato da un infortunio, che per ironia della sorte potrebbe proiettare il classe ’90 verso un risultato di valore.
Le carte in regola ci sono tutte, per il buon Fabio. L’inizio stagione travagliato è ormai alle spalle, come ha mostrato la recente vittoria del campionato italiano e soprattutto in vista del Tour la grande prestazione al Criterium du Dauphiné. Il quinto posto in classifica generale non rispecchia quanto mostrato sulla strada, in una corsa sempre all’attacco. Anche in appoggio a Jakob Fugslang, suo co-capitano in entrambe le corse francesi. In salita ha mostrato di averne più di Valverde e forse anche di Froome, a cronometro ha imparato a difendersi bene. E quest’anno i chilometri contro il tempo circa 36, tra il prologo di Dusseldorf e la frazione di Marsiglia. Non abbastanza da creare distacchi irrecuperabili in salita.
Dalla parte di Aru allora ci può essere il percorso del Tour de France. Con una piccola considerazione: la sua preparazione, decisamente differente rispetto a quella degli altri, potrebbe portarlo a raggiungere prima una condizione migliore, per poi rischiare di soffrire maggiormente nel finale. È una conseguenza inevitabile del suo programma, preparato per avere il primo picco di forma a maggio. L’inizio della corsa potrebbe vedere il portacolori dell’Astana correre sulla difensiva il prologo iniziale, non adatto alle sue caratteristiche. Già la quinta frazione, con arrivo su La Planche des Belles Filles, può stuzzicare la sua fantasia. Nella circostanza corridori con la sparata in salita (Martin, Valverde) si faranno trovare pronti, ma se dovesse esserci corsa dura Aru potrebbe sperare di avere una prima grande chance.
La tappa da segnare con il cerchietto rosso potrebbe però essere la nona, con i 181 km verso Chambèry che comprendono tre GPM Hors Categorie. L’ultimo, il Mont du Chat, è lungo 8,7 km e presenta una pendenza media del 10%. Si scollina a 26 km dall’arrivo, ma solo gli ultimi 13 sono pianeggianti. Il terreno è perfetto per le qualità di Aru, ottimo scalatore e buon discesista, con capacità di spingere in pianura. Se i big dovessero guardarsi un attimo di troppo, il sardo potrebbe sperare nel colpaccio. E perché no, anche nella maglia gialla.
Negli ultimi dieci anni, per cinque volte il leader della generale nella nona frazione è poi salito sul gradino più alto del podio parigino. Si sogna troppo? Forse, ma anche le settimane successive presentano salite adatte alle caratteristiche di Aru. Con la speranza che questa volta la sfortuna non si metta di mezzo. I favoriti Froome, Porte e Quintana sono avvisati, quest’anno per la maglia gialla c’è anche Aru. Non per niente anche i bookmakers lo hanno inserito tra i big, pagandolo come Valverde e appena più di Contador. Sarà la consacrazione definitiva? Chissà. Intanto, Parigi val bene una scommessa.
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