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Tour de France, fin dove può arrivare Aru?

01 Ottobre 2019

Tour de France, fin dove può arrivare Aru?

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Non era nei suoi programmi iniziali, ma alla fine Fabio Aru parteciperà al Tour de France. E lo farà con ambizioni importanti, come forse lui stesso non poteva sperare fino a un mese fa. Gli addetti ai lavori (in particolare Giuseppe Martinelli) sono fortemente convinti che quest’anno la Grand Boucle è più adatta alle caratteristiche del sardo rispetto al Giro d’Italia. Ciò che non avrebbe permesso il cuore è stato realizzato da un infortunio, che per ironia della sorte potrebbe proiettare il classe ’90 verso un risultato di valore.

Le carte in regola ci sono tutte, per il buon Fabio. L’inizio stagione travagliato è ormai alle spalle, come ha mostrato la recente vittoria del campionato italiano e soprattutto in vista del Tour la grande prestazione al Criterium du Dauphiné. Il quinto posto in classifica generale non rispecchia quanto mostrato sulla strada, in una corsa sempre all’attacco. Anche in appoggio a Jakob Fugslang, suo co-capitano in entrambe le corse francesi. In salita ha mostrato di averne più di Valverde e forse anche di Froome, a cronometro ha imparato a difendersi bene. E quest’anno i chilometri contro il tempo circa 36, tra il prologo di Dusseldorf e la frazione di Marsiglia. Non abbastanza da creare distacchi irrecuperabili in salita.

Dalla parte di Aru allora ci può essere il percorso del Tour de France. Con una piccola considerazione: la sua preparazione, decisamente differente rispetto a quella degli altri, potrebbe portarlo a raggiungere prima una condizione migliore, per poi rischiare di soffrire maggiormente nel finale. È una conseguenza inevitabile del suo programma, preparato per avere il primo picco di forma a maggio. L’inizio della corsa potrebbe vedere il portacolori dell’Astana correre sulla difensiva il prologo iniziale, non adatto alle sue caratteristiche. Già la quinta frazione, con arrivo su La Planche des Belles Filles, può stuzzicare la sua fantasia. Nella circostanza corridori con la sparata in salita (Martin, Valverde) si faranno trovare pronti, ma se dovesse esserci corsa dura Aru potrebbe sperare di avere una prima grande chance.

 

La tappa da segnare con il cerchietto rosso potrebbe però essere la nona, con i 181 km verso Chambèry che comprendono tre GPM Hors Categorie. L’ultimo, il Mont du Chat, è lungo 8,7 km e presenta una pendenza media del 10%. Si scollina a 26 km dall’arrivo, ma solo gli ultimi 13 sono pianeggianti. Il terreno è perfetto per le qualità di Aru, ottimo scalatore e buon discesista, con capacità di spingere in pianura. Se i big dovessero guardarsi un attimo di troppo, il sardo potrebbe sperare nel colpaccio. E perché no, anche nella maglia gialla.

tourdefrance Sarda News - Notizie in Sardegna

 

Negli ultimi dieci anni, per cinque volte il leader della generale nella nona frazione è poi salito sul gradino più alto del podio parigino. Si sogna troppo? Forse, ma anche le settimane successive presentano salite adatte alle caratteristiche di Aru. Con la speranza che questa volta la sfortuna non si metta di mezzo. I favoriti Froome, Porte e Quintana sono avvisati, quest’anno per la maglia gialla c’è anche Aru. Non per niente anche i bookmakers lo hanno inserito tra i big, pagandolo come Valverde e appena più di Contador. Sarà la consacrazione definitiva? Chissà. Intanto, Parigi val bene una scommessa. 

"Cazzi loro che sono africani" Grazie a Dio noi siamo nati nel continente giusto...

01 Ottobre 2019

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di Giulio Lobina

I nostri figli non attraversano il Mar Mediterraneo in gommone con l'odore della nafta addosso, scalzi, con lo stomaco pieno d'acqua salata e la paura del buio.

I nostri figli non abbandonano una terra per non farci mai più ritorno. Non vanno via per non tornare mai più. Non si affidano ai trafficanti di uomini. Non vengono violentati, nè uccisi per il traffico degli organi, nè vengono offerti in pasto a chi sfrutta la prostituzione e il lavoro minorile.

I nostri figli non rimangono sul fondo del mare con i polmoni pieni d'acqua e morte.

Grazie a Dio noi siamo nati nel continente giusto. Quello che ha il "diritto" di decidere chi merita di sopravvivere e chi invece può anche morire perché è solo un migrante economico.

Noi siamo quelli che: "cazzi loro che sono africani". Abbiamo perso il senso dell'educazione alla Pace, abbiamo dimenticato la Convenzione di Ginevra e non abbiamo capito nulla dei Diritti Umani.

Noi siamo quelli che possono permettersi di insultare i migranti sui social perché tanto "loro" non ci rispondono e nonostante da noi sia garantita l'istruzione elementare e universitaria anche ai meno abbienti, l'assistenza sociale e le cure mediche agli indigenti, le pensioni di invalidità civile, di reversibilità, e il reddito di inclusione sociale...siamo ancora convinti che, siccome siamo italiani, e paghiamo le tasse, abbiamo o dobbiamo avere privilegi.

Siamo quelli che si lamentano per 4 miliardi di euro spesi per l'accoglienza dei migranti ma se ne fregano totalmente dei 270 miliardi di euro d'evasione fiscale.

Eravamo un popolo di inventori e navigatori...e ora stiamo diventando un popolo di creduloni e ignoranti che parlano e scrivono solo per sentito dire e che, senza i correttori automatici, non siamo in grado di scrivere una frase grammaticalmente corretta.

Però le nostre fonti sono sempre attendibili: "L'ho letto su Facebook".

I nostri figli hanno la possibilità di essere diversi da noi. Devono avere la possibilità di studiare. Studiare per avere coscienza della Verità e non della menzogna. Devono saper distinguere il senso dall'apparenza.

E che vogliano essere al servizio della Giustizia sociale, del lavoro fonte di dignità e della vita nostra e di chi al buio naviga verso la salvezza e la felicità con i polmoni ancora pieni d'aria.

Dall'altra parte del muro c'è il cielo. Ora è bianco, nel mio cortile, per scriverci pensieri d'Amore e libertà.

Slot e casinò: cresce la voglia di giocare on line anche in Sardegna

01 Ottobre 2019

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Slot e casinò: cresce la voglia di giocare on line anche in Sardegna

L’argomento del casinò on line, negli ultimi tempi continua ad avere sempre più consensi. Anche in Sardegna cresce di giorno in giorno il numero di utenti che decidono di tentare la fortuna affidandosi ai vari casinò on line. Il sud Italia infatti (Sicilia e Sardegna) è il posto dove si gioca di più.  Pare che i sardi preferiscano giocare dal proprio dispositivo mobile o pc, invece che recarsi fisicamente nei locali con slot machine, anche perchè si può giocare ovunque anche comodamente in spiaggia con uno smartphone! Come rinunciare alla bellezza della Sardegna dopo che è stato dichiarato proprio oggi il mare più bello Nella classifica di Legambiente e Touring Club.

Giocare on line ha anche tanti altri vantaggi, poter giocare senza dover rendere conto fisicamente a nessuno e avere una scelta molto più ampia con tantissimi siti e giochi a disposizione. I siti da prendere in considerazione sono ovviamente che contengono giochi d’azzardo legalizzati nel nostro Paese. Diverse sono le piattaforme disponibili in Italia con regolare licenza AAMS come ad esempio Netbetcasino un sito che presenta tantissime modalità di gioco sia da pc che smartphone o tablet. Slot, Jackpot, roulette, Blackjack, giochi da tavolo, videopoker e tanti altri sono disponibili per l'utente che registrandosi al sito ottiene un bonus di 10 euro anche senza deposito.

 

Cagliari: la società programma la prossima Serie A per migliorarsi

01 Ottobre 2019

cagliariseriea Sarda News - Notizie in Sardegna

Per una neo promossa chiudere il campionato di Serie A all’undicesimo posto, senza mai correre il rischio retrocessione, è un vero successo. È quanto accaduto nel campionato appena trascorso al Cagliari di mister Massimo Rastelli, capace di dare alla propria squadra un’identità di gioco ben precisa che ha portato gli isolani a portare al termine un campionato senza particolari patemi, cercando di imporre il proprio gioco su ogni campo, anche quelli più difficili. Lo sperano soprattutto i tifosi e gli appassionati di scommesse Italia che vorrebbero vedere i propri beniamini che possano partire magari favoriti anche nei match con squadre più blasonate. 

I programmi per la prossima stagione 

La società sarda ha intenzione di migliorare l’undicesimo posto raggiunto nell’ultimo campionato di Serie A. Per farlo si è messa già al lavoro per consegnare nelle mani di mister Rastelli una rosa competitiva, in grado di riproporre quanto di buono fatto nel campionato 2016/17 e migliorare quelli che si sono mostrati i punti deboli della squadra rossoblù. Il primo passo, però, è quello di confermare gran parte dell’organico che tanto bene ha fatto nell’ultima stagione. In questa direzione vanno i rinnovi di Fabio Pisacane e Marco Sau. Il terzino napoletano, autore di una stagione di grandi livelli, ha rinnovato fino al giugno 2018, mentre il fantasista sardo ha firmato un contratto che lo legherà ai rossoblù fino al 30 giugno 2019. Stesso discorso per il tecnico Massimo Rastelli che ha appena firmato il rinnovo contrattuale con la società sarda fino al giugno del 2019.

Per rinforzare il club rossoblù ha sondato il terreno per l’uruguayano Avenatti della Ternana e per Francesco Nicastro del Perugia. L’esterno ha ben figurato nell’ultima stagione con gli umbri e potrebbe rappresentare una valida alternativa a Joao Pedro. Per il centrocampo le attenzioni sembrano essere tutte sull’ex Napoli Luca Cigarini. Il centrocampista è reduce da una stagione tutt’altro che entusiasmante con la maglia della Sampdoria e cerca il riscatto. Il Cagliari potrebbe rappresentare un’ottima possibilità per l’ex Atalanta che piace tanto al tecnico Massimo Rastelli. Da ricordare che nel prossimo campionato il tecnico dei rossoblu dovrà fare a meno di Tachtsidis, tornato al Torino, e di Davide Di Gennaro, al quale non è stato rinnovato il contratto. Altro calciatore che sembra destinato all’addio è il difensore Bruno Alves. Il portoghese è ad un passo dagli scozzesi dei Rangers di Glasgow.

Questione Sardegna Arena

La società del Cagliari sta per compiere un passo importante verso la propria crescita: la Sardegna Arena. Finito il campionato di Serie A, infatti, sono entrati nel vivo i lavori al cantiere del nuovo stadio temporaneo che ospiterà il Cagliari a partire dalla prossima stagione sportiva. In queste settimane gli operai si sono concentrati in particolare sulla Main Stand. Ormai quasi completata la posa delle gradinate in legno lamellare, si lavora al montaggio della copertura della tribuna. Sono già pronte le prime pannellature, che presumibilmente saranno posizionate già nei prossimi giorni. A pochi passi dallo stadio temporaneo, la Sardegna Arena, una squadra di operai ha iniziato a smontare la Curva Sud dello stadio Sant’Elia. Insomma, il futuro del Cagliari Calcio sembra essere roseo e la società punta a migliorarsi anno dopo anno. 

 

Tragedia a Kal’e Moru, morto giovane Sub di Sinnai durante un'immersione

01 Ottobre 2019
massimo Sarda News - Notizie in Sardegna

Un giovane sub è stato trovato senza vita questo pomeriggio nelle acque di Kal'è Moru, in località Geremeas, nel territorio comunale di Quartu.

Si tratta di Massimo Orrù, 33 anni di Sinnai.

La notizia si è diffusa rapidamente a Sinnai dove il giovane era amato e stimato da tutti. 

E' stato un bagnante ad accorgersi dell'uomo a quaranta metri dalla riva.

Sul posto le forze dell'ordine e i soccorritori del 118 che nulla hanno potuto fare per il sub, stroncato probabilmente da un malore durante un'immersione. 

Devolvi il tuo 5x1000 ad un associazione di Sinnai, Maracalagonis e Settimo San Pietro. Ecco l'elenco

01 Ottobre 2019

5xmillesinnai Sarda News - Notizie in Sardegna

C'è un modo semplice e gratuito per aiutare concretamente le associazioni di volontariato della nostra zona: Devolvere il 5x1000 nella dichiarazione dei redditi. Farlo è semplice, basta inserire il codice fiscale di una delle associazioni nel modello 730 o darlo al caf di zona, assieme a tutta la documentazione da detrarre, oppure indicarlo durante la procedura del precompilato online sul sito delle entrate.

Pensiamo sia essenziale che i soldi del 5x1000 vadano ad una delle associazioni che operano a Sinnai-Settimo e Maracalagonis, è un modo per aiutarle e forse anche per ringraziarle, per il servizio svolto nella nostra comunità.

Ricordiamo che donare il 5x1000 non costa nulla: è una quota d'imposta a cui lo Stato rinuncia a favore degli Enti accreditati, a sostegno della loro opera sociale, culturale e di ricerca scientifica e se non verrà devoluto a nessuna Associazione sarà incamerato dallo Stato.

Questa la lista completa dei soggetti che hanno chiesto di accedere al beneficio del 5 per mille di Sinnai e Dintorni.

VAB SINNAI - SARDA AMBIENTE - VIA SEGANTINI 20 - SINNAI CF: 92182070927

AVIS COMUNALE SINNAI  - VIA SOLEMINIS 15/B - SINNAI CF: 92193660922

S.S.C. LA PINETA ASD VIA S.ISIDORO SNC SINNAI CF: 01504070929

7 FRADIS RUGBY CLUB ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA VIA ORTOBENE 8 SINNAI CF: 02387680925

SINNAI CALCIO A11 ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA V OLIMPIA LOC SANT ELENA C/O STADI SINNAI CF: 03492910926

IMPARA CON NOI COOPERATIVA SOCIALE ONLUS VIA FIUME 17 SINNAI CF: 01735960922

ANTEROS SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE A R. L .ONLUS VIA SERRI 26 SINNAI CF: 02308090923

HELIOS SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE VIA FARINA N 2/B SINNAI CF: 03080090925

ASSOCIAZIONE MUSICALE G.VERDI VIA PERRA 61 SINNAI CF: 92018860921

ASSOCIAZIONE MA.SI.SE A.R.V.P.C. "ONLUS" VIA DELLA LIBERTA 139 SINNAI CF: 92036100920

FRATERNITA' DI MISERICORDIA DI SINNAI PIAZZA CHIESA 7 SINNAI CF: 92039740920

IS ANGELUS VIA BELLAVISTA 73 SINNAI CF: 92126110920

SUB SINNAI ASD ,PROTEZIONE CIVILE,SOCCORSO A MARE,OPERATIVITA'SPECIALE VIA DELLA LIBERTA' N 143 SINNAI CF: 92000860921

ASSOCIAZIONE MADIBA SINNAI VIA DELLE GINESTRE 8 SINNAI CF: 92218290929

ASSOCIAZIONE LE MANI TESE VIA TIEPOLO 28 SINNAI CF: 92224720927

UN MARE DI MANI PER MANUEL VIA CORDA 4 SINNAI CF: 92230950922


AVAS KALAGONIS ONLUS - 
VIA OMERO 1 - MARACALAGONIS CF: 03030190924

ASD IL SOGNO DELLE GIOVANI PROMESSE DI MARACALAGONIS - VIA ROMA 12 - MARACALAGONIS CF: 92216840923

ASD ATLETICO SETTIMO VIA LAZIO 1/A SETTIMO SAN PIETRO CF: 92221770925

A.S.D. BODYFREE VIA SPINELLI ALTIERO SNC SETTIMO SAN PIETRO CF: 92231710929

ASSOCIAZIONE PUNTO A CAPO ONLUS VIA GRAZIA DELEDDA N 17 SETTIMO SAN PIETRO CF: 02540500929

BAU-CLUB SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS LOCALITA' STAINI SECCHE LEPRIS SETTIMO SAN PIETRO CF: 03168550923

CONFRATERNITA DI MISERICORDIA DI SETTIMO SAN PIETRO VIA ALDO MORO 41 SETTIMO SAN PIETRO CF: 92169210926

ASSOCIAZIONE "AMICI DEL BRANCO" ONLUS VIA VENETO 7 SETTIMO SAN PIETRO CF: 92176280920

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO PIAZZA GIANNI RODARI 1 SETTIMO SAN PIETRO CF: 92183150926

ASD SCUOLA BEACH TENNIS SARDEGNA VIA GARIBALDI N 124 SETTIMO SAN PIETRO CF: 92231440923

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Lutto nel mondo della musica: E’ morto Robert Miles

01 Ottobre 2019

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Una notizia che arriva nel cuore della notte. Una brutta malattia ha portato via poche ore fa Roberto Concina, da tutti conosciuto come Robert Miles. Aveva 47 anni.

A dare la notizia il sito djmagitalia

Dj e produttore di assoluto livello, Miles aveva raggiunto il successo mondiale con “Children”, un capolavoro senza tempo, nel cuore di tutti noi. L’album “Dreamland” aveva contribuito a definire un nuovo suono definito “progressive”, aggiudicandosi diversi dischi di platino e d’oro in tutto il mondo. Da solo “Children” ha superato i 5 milioni di copie.

Da molti anni abitava a Ibiza dove si stava dedicando con passione alla sua più grande passione, la musica, in tutte le sue forme, dalla produzione alla radio.

La testimonianza di un amico e caro collega, Joe T Vannelli: “La tragica notizia della scomparsa di un grande talento e artista del nostro tempo, mi rende incredulo e sconvolto. Con lui se ne va anche una parte della mia vita di produttore artista. Mi mancheranno i litigi, le risse, le critiche, i giudizi ma sopratutto il tuo talento nel trovare suoni e melodie impareggiabili”.

Settimo San Pietro, tamponamento a catena al semaforo: Ferite due ragazze a bordo di una Porsche

01 Ottobre 2019

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Tamponamento a catena, al semaforo di Settimo San Pietro in Via San Salvatore questo pomeriggio poco prima delle 17.00.

A restare coinvolte nel sinistro un Alfa Mito, una Porsche e un furgone.

Secondo una prima ricostruzione pare che il Furgone sia andato contro il Porsche che a sua volta si è scontrato con l'Alfa Mito.

 L’impatto è stato piuttosto violento, tanto che nel Porsche in cui viaggiavano due ragazze si sono aperti gli airbag.

Le due giovani sono rimaste ferite in maniera lieve, illese le altre persone coinvolte nell'incidente.

settimoporshe2 Sarda News - Notizie in Sardegna

Sulla bici, al posto della borraccia una bottiglia di Birra Ichnusa - Foto dal Giro d'Italia in Sardegna

01 Ottobre 2019

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Dopo la foto delle donnine di Oliena, oggi ci trasferiamo a Solanas dove in occasione del 100 giro d'Italia, in tanti hanno atteso l'arrivo della carovana.

Nella foto siamo nei pressi del Bar sulla litoranea per Villasimius dove ad un palo è stata posizionata una bicicletta rosa con un simpatico particolare.

Al posto della borraccia una bottiglia di Birra Ichnusa.

La foto del giorno: Mandorli in fiore nelle Campagne di Sinnai

01 Ottobre 2019

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I primi mandorli in fiore a Sinnai si sono visti già da Febbraio, ma è ora che mostrano tutto il loro fascino.

In questa foto, scattata dalla nostra lettrice Valentina, un tripudio di colori ravvivano i colori delle campagne di Sinnai in Zona Pineta.

Se vuoi inviarci le tue foto scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  

E' uscito "Chiaro di Venere" il nuovo libro del docente Cagliaritano Claudio Demurtas

01 Ottobre 2019

 

ChiaroDiVeneredemurtasclaudio Sarda News - Notizie in Sardegna

Il tema principale di questo romanzo è il processo di maturazione sentimentale politica e religiosa di Federico, un giovane studente universitario di giurisprudenza, che rispecchia pienamente le contraddizioni e le problematiche di un’epoca di transizione dal boom economico dei primi anni sessanta a un mondo nuovo che metteva in contestazione, col sessantotto, idee, valori e comportamenti del passato.

L’arco narrativo è compreso infatti dalla guerra del Vietnam nel 1963 con tutte le sue atrocità, all’ascesa prima e alla fine drammatica, poi, di Salvador Allende nel Cile a opera di Pinochet nel 1973: periodo storico ridondante di dibattiti, discussioni, assemblee politico culturali anche accesi che sono forieri di nuovi modi di pensare di agire e di fare a tutti i livelli nei paesi di cultura occidentale, a cui si sente estraneo, all’inizio, il nostro protagonista, che, pur provando disagio per questo rimescolio di valori, si dedica invece a tutt’altro mondo, quello del calcio. La sua principale, se non unica lettura, infatti, è quella del Corriere dello sport per seguire con maniacale passione le vicende della sua squadra del cuore. Tale disagio però, lo rende insoddisfatto della sua vita, spingendolo a cercare un filo conduttore che gli permetta di realizzarsi compiutamente nella ricerca del sé. Si rivela provvidenziale, così, la proposta della zia Marietta, impiegata del Provveditorato agli studi, di accettare la nomina di insegnante di lettere in una scuola media di uno sperduto paesino della Sardegna, dove i presidi erano costretti a chiamare in cattedra come supplenti annuali gli studenti universitari per carenza di docenti laureati, giacché in quegli anni era stata approvata la riforma della scuola dell’obbligo, limitata prima solo alle elementari.

Fare il professore gli consente, con le sue 67.000 lire al mese, di acquistare una certa autonomia economica e soprattutto di iniziare il percorso di emancipazione dalla sua famiglia di estrazione borghese nella quale gli era difficile comunicare o instaurare un autentico dialogo. Dietro la cattedra, invece, diventa un punto di riferimento di sguardi e sorrisi di mille ragazzini che lo apprezzano per la passione istintiva che mette nell’insegnare parte delle sue reminiscenze liceali. Come punture di spillo bucano la sua coscienza, cominciando a scalfire la corazza della sua indifferenza al sociale e lo porteranno a iniziare quel percorso di formazione e di crescita che costituirà il primo passo verso il mondo degli altri.

A fine novembre dello stesso anno 1963 avviene un provvidenziale incontro con Luisella, una matricola che si azzarda a entrare negli androni della facoltà di giurisprudenza nonostante fosse periodo di caccia ai nuovi iscritti che erano costretti a subire scherzi anche pesanti da parte degli studenti più anziani. Federico coglie al volo l’occasione per avvicinarla, forte dei suoi quattro bollini, ergendosi a nume tutelare del suo status matricularis, uscendo insieme a lei dall’università e sottraendola perciò al rischio di essere presa di mira dai suoi colleghi. A lui, in realtà, la ragazza piace e nasce improvvisa l’idea di farla diventare la sua ragazza, anche perché in passato non ne aveva avuta nessuna, legato com’era all’ideale del grande amore tipo dolce stil novo. Non era certo quella la donna bellissima e angelicata che li occhi no l’ ardiscon di guardare; però, come esperienza temporanea, lei poteva bastare.

Federico riesce nel suo intento di avere una ragazza, ma il rapporto tra i due non è sempre facile, anzi è particolarmente difficile, non solo perché lei spesso riesce a prendere il sopravvento soprattutto nelle discussioni politiche, in quanto capace di buone letture e di costante informazione, ma anche perché proveniente da un ambiente sociale vicino a quello operaio, molto diverso dal suo. Discussioni che si infittiscono, dati gli avvenimenti storici di quegli anni, sessantotto compreso, acuendo sempre più spesso la sua irritazione e la sua rabbia per non avere argomentazioni sufficienti a tenerle testa a causa della sua pertinace scarsità di letture e visioni adeguate ai tempi.

Arriva per tutti e due la laurea, la loro relazione continua, ma non si evolve verso qualcosa di più solido, rimanendo precaria e con tutte le sue contraddizioni impregiudicate, finché una sera, in mezzo ai mandorli fioriti, finiscono per lasciarsi. Il contraccolpo per Federico è una grande malinconia aggravata da un profondo senso di solitudine, anche perché, grazie a Luisella, ha finalmente iniziato a leggere libri su libri e giornali su giornali, dismettendo così, dopo tanto, il burattino di legno e diventando carne e sangue. Cadono, con questa metamorfosi, i tanti pregiudizi che l’avevano condizionato negativamente in campo politico sociale e perfino religioso. In seguito ai dialoghi serrati con don Marino, capisce perfino, con sua grande meraviglia, il vero significato della parola compagno, dal tardo latino cum panis (chi mangia il pane con un altro), evocante invece, per lui, immagini di carri armati e di Gulag.

Poi viene una notte di stelle e di calura e in un night inaspettatamente rivede, dopo tanto, la sua ex ragazza ballare con un altro: subbuglio della mente e del cuore. Riesce a fuggire senza farsi vedere da lei e sul ciglio di un promontorio spenzolato sul mare, in perfetta solitudine, capisce con cruda lucidità di averlo avuto vicino a se per tanti anni, senza rendersene conto, quel grande amore tanto agognato, ma in modo assolutamente sterile idealizzato.
Il romanzo si può dividere in due sequenze: nella prima Federico si presenta come una monade isolata dal resto del mondo e i suoi primi timidi tentativi di spezzare questo isolamento denotano per intero tutta la sua fragilità emotiva e concettuale; nella seconda sequenza arriva a buon fine quel processo di formazione di cui si è già parlato, pur attraverso un tunnel di fasi alterne e spesso non coerenti che ha pagato con angoscia e depressione.

Attorno al protagonista ruotano altri personaggi che sono secondari, ma funzionali alla tematica scelta dall’autore, in primis i ragazzini della scuola media di Pariano, Luisella, che assume un fondamentale ruolo maieutico, don Marino e i vari amici che appaiono però come sfocati e privi di vera consistenza.

La storia si svolge in una cornice che sotto traccia rivela una Sardegna onirica, ma non per questo meno vera, che cela sotto nomi di fantasia paesaggi di Cagliari, Carbonia, Ilbono e della mitica Arbatax dalle rocce rosse. La fisicità di questi spazi viene descritta in modo intenso e per certi aspetti lirico che, però non appare fine a se stesso, ma congeniale a stati d’animo e sentimenti del protagonista del romanzo.

Lo stile non è mai banale rivelando buona padronanza della lingua, varietà di registri e originali caratterizzazioni espressive.

In conclusione, gli avvenimenti e la tematica del romanzo, pur con le dovute e immancabili differenze temporali e storiche e quindi comportamentali, riflettono bene i travagli, le sofferenze, le emozioni dei giovani di ogni tempo nella ricerca del sé.

 

Un assaggio del libro:
"....La littorina entrò in stazione fermandosi bruscamente. Federico scese fischiettando: non vedeva l’ora di conoscere la risposta del preside. La prospettiva di stare dietro una cattedra gli suscitava grande fiducia nel futuro. Si sarebbe potuto comprare presto la Seicento, naturalmente di seconda mano, ottimo biglietto da visita con le ragazze. Sotto casa, comprò Il Gazzettino poi s’avventò per le scale del palazzo più alto di via dei Mille, una via angusta, buia, tutta di case antiche che si rovesciavano addosso esili balconi in ferro e panni stesi. La sua stanza si trovava proprio al centro di quel quartiere medioevale che guardava dall’alto Civitanuova. Solo il sole di mezzogiorno riusciva a penetrare in quel groviglio scuro di vicoli disegnando nappe gialline e solo grazie a esso cardelli e canarini si rinfrancavano e perfino i gerani rinvigorivano nei davanzali. Andò dritto in camera sua e disfece la valigia appoggiando le cose alla rinfusa sul letto d’ottone, gonfio per il doppio materasso e sul tavolino, come sempre coperto da una spessa tovaglia scura. Fece il numero della zia; nessuno rispose. Contrariato, spalancò la finestra lasciando planare la vista su un mare di tetti, sui terrazzini e le ringhiere, sugli abbaini accovacciati, sui gatti, e giù giù fino alla scia delle navi e al cielo striato sopra i monti lilla. Poi acchiappò il giornale. Un titolo a nove colonne urlava in prima pagina: Iniziato il blocco contro Cuba dopo un drammatico monito a Mosca. Sotto c’era una eloquente immagine del presidente Kennedy che parlava corrucciato alla Nazione....."

Note sull'autore:
Claudio Demurtas nasce nel 1942 a Mores in provincia di Sassari. I primi anni del dopoguerra li trascorre tra Ilbono presso i nonni paterni, Palermo dove vivono i nonni materni e Carbonia dove il padre si trasferisce per lavoro. Viene quindi a contatto con persone, lingua, ambienti diversi e talvolta incapaci di comunicare tra loro. Queste culture così lontane e portatrici di diversi valori sono fondamentali nella sua formazione e nella sua attività di scrittore. Infatti, la mancanza di un’identità legata a un territorio storicamente definito suscita in lui un’angoscia esistenziale che è la molla principale per la scrittura e nello stesso tempo gli permette di superare i limiti imposti dall’ambiente mettendo ali all’immaginario.

Trasferitosi a Cagliari, consegue la maturità classica e si iscrive alla facoltà di giurisprudenza più per tradizione di famiglia che per vera attitudine agli studi giuridici. Dopo la laurea, conseguita nel 1967, accetta l’incarico di assistente volontario del professore di Istituzioni di Diritto Romano che ha apprezzato la sua tesi, ma poi passa all’insegnamento nella scuola media, attirato com'è dalle problematiche giovanili che ha già avuto modo di conoscere durante gli studi universitari. Insegna quindi Diritto ed Economia Politica per più di 40 anni senza rimpianti e ripensamenti, avendo sempre come modello la scuola di Barbiana di don Milani. Inizia giovanissimo a scrivere poesie e testi per canzoni, e si avvicina al romanzo quasi per caso.

Quattro i romanzi che ha scritto: Chiaro di Venere, Via dei Misteri Gloriosi, pubblicato da Todariana di Milano e che ha vinto il premio letterario Città di Atella nel 1989 con un giuria presieduta da Domenico Rea (poi completamente rielaborato e diventato L’altra metà del cielo), La mariposa, pubblicato da Cocco di Cagliari, e Uno sconosciuto amore. Attualmente sta lavorando al quinto romanzo.

 

I dieci motivi per scegliere una fidanzata sarda: il post di Laura Laccabadora diventa virale

01 Ottobre 2019

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Altro che ragazze dell'est! Dopo le polemiche dei giorni scorsi sulla puntata della trasmissione di Rai Uno “Parliamone sabato” in cui tra sessismo e razzismo si parlava del perché le donne dell’est fossero le donne perfette da sposare, la nota pagina facebook "Laura Laccabadora" propone "I dieci motivi per scegliere una fidanzata sarda". Il simpatico post è virale, in poche ore migliaia di condivisioni. Abbiamo realizzato questa infografica per riassumerli tutti, inserendo anche l'11 simpatico motivo, aggiunto da un follower della pagina. 

Leggi tutto: I dieci motivi per scegliere una fidanzata sarda: il post di Laura Laccabadora diventa virale

Assemini: Da oltre tre mesi queste lastre di eternit inquinano le campagne

01 Ottobre 2019

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Assemini: Continuano a far bella mostra di sè da oltre tre mesi, al centro di una strada sterrata in via Su Launaxi in zona Matroxiu Su Moru (proseguimento via Piave) e hanno iniziato pericolosamente a sbriciolarsi considerando che i mezzi in transito ci passano sopra.

Le lastre di eternit abbandonate da oltre tre mesi, continuano a rimanere nello stesso punto dove qualcuno, in spregio alle norme di sicurezza e di tutela della salute, ha deciso di abbandonarle. A nulla sono valse le segnalazioni degli agricoltori locali ai vigili urbani e alla polizia barracellare. 

Ora inizia il pericolosissimo stato di sbriciolamento dell’eternit, tra l’altro nelle vicinanze di aziende agricole, con il pericolo che i residui finiscano nelle nostre tavole.

Sdegnati gli agricoltori locali come Stefano che commenta sulla pagina social "ASsemini in Comune"

"Benissimo! Dopo oltre 3 mesi NESSUNO si è degnato di fare qualcosa. Non solo non hanno portato via quei residui inquinanti come da mia richiesta ai vigili urbani e alla polizia barracellare e come scritto nel mio messaggio del 2 Dicembre (proprio qua sopra che nessuno si è cagato manco di striscio), NESSUNO SI è ADOPERATO PER circondare l'area PER EVITARE CHE QUALCUNO CI PASSASSE SOPRA ed ad oggi il risultato è quello che avevo previsto (sono proprio un veggente!). Ci sono passati sopra e piano piano quelle eternit diventeranno polvere. A due passi c'è la mia azienda ed altre pure. Pensate che i residui non viaggino attraverso le falde acquifere? Anche voi, nel vostro piccolo mangerete roba inquinata!
COMUNE LATITANTE E OMERTOSO, COLPEVOLE TANTO QUANTO GLI INCIVILI CHE HANNO GETTATO L'ETERNIT."

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