
Un piano pensato in aereo, quasi per caso, e presentato 'a sorpresa' in una telefonata. Sembra quasi la trama di un film, invece è - secondo il sito americano Axios - il percorso che ha portato gli Stati Uniti a elaborare il piano in 28 punti per porre fine alla guerra tra Ucraina e Russia: Donald Trump lo ha spedito a Kiev convinto di poter ottenere la fine del conflitto.
L'Ucraina lo ha rispedito al mittente chiedendo sostanziali modifiche, ancora oggi in discussione. Per comprendere la vicenda - spiega Axios sulla base di interviste con sei funzionari statunitensi, due funzionari ucraini e un'altra fonte informata - bisogna riavvolgere il nastro fino al 22 ottobre.
Chi ha avuto l'idea
In quella data, sullo stesso aereo di trovano Jared Kushner, genero di Trump, e Steve Witkoff, inviato speciale del presidente. Dall'accordo di Gaza, il duo passa ad occuparsi di Ucraina con lo stesso approccio: elaborare un piano, presentarlo e capire come raggiungere un'intesa.
Il 25 ottobre, Witkoff e Kushner incontrano a Miami l'inviato del presidente Vladimir Putin, Kirill Dmitriev. I colloqui con Dmitriev servono a definire la bozza iniziale del documento destinato a diventare il piano. "Witkoff e Kushner non avrebbero avviato colloqui con russi e ucraini su un nuovo piano senza il via libera di Trump", dice un funzionario statunitense, delineando il quadro nel quale il segretario di Stato Marco Rubio e il vicepresidente JD Vance vengono aggiornati passo dopo passo.
I contatti con l'Ucraina
Nella ricostruzione di Axios, Witkoff e Kushner incontrano nello stesso periodo anche Rustem Umerov, consigliere di Zelensky, grazie anche alla mediazione di un alto funzionario del Qatar che vanta buoni rapporti con gli inviati statunitensi, con Umerov e con Vladimir Putin.
Umerov suggerisce modifiche che apparentemente vengono prese in considerazione e propone che il piano venga illustrato al presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il colloquio telefonico finisce per creare un equivoco enorme: Witkoff e Kushner "hanno parlato e cercato di spiegare al presidente i punti del piano, ma non è possibile farlo al telefono", dice un funzionario ucraino, fortemente contrario al piano e alla modalità di presentazione.
Il piano finisce sui media
I due emissari di Trump attaccano il telefono convinti di aver ottenuto una sostanziale approvazione da Kiev. Witkoff, non a caso, programma un viaggio in Turchia per incontrare Zelensky il 19 novembre. Si arriva all'ultima settimana. Il 18 novembre Axios 'spoilera' il piano di Trump con alcune condizioni durissime per Kiev: Donbass alla Russia, niente truppe Nato in Ucraina, esercito ridotto a 600mila uomini. A Mosca verrebbe garantita l'eliminazione delle sanzioni e il rientro nel G8. Un trionfo per Putin.
Il no di Kiev
Il no dell'Ucraina prende forma, il meeting in Turchia non c'è. Come si è arrivati a questo gelo? Secondo funzionario ucraino citato da Axios, si è trattato di un problema di comunicazione: il team di Zelensky riteneva che Witkoff e Kushner stessero solo offrendo idee iniziali, gli americani ritenevano di aver presentato una proposta formale.
Diplomazia all'opera
Per ricucire lo strappo, Washington invia a Kiev il segretario dell'Esercito, Dan Driscoll. Intanto, i dettagli del piano diventano pubblici: l'impianto giudicato 'pro-Russia' provoca la reazione di molte cancellerie europee. Il Dipartimento di Stato, davanti alle richieste di chiarimenti, secondo due diplomatici spiega che il piano "non è di Trump". Il presidente però lo timbra e chiede la firma di Zelensky entro il 27 novembre per celebrare alla grande il Thanksgiving. In realtà, secondo il Washington Post, il numero 1 della Casa Bianca non è interessato ai dettagli del documento.
L'accelerazione auspicata da Washington non c'è. Zelensky ascolta Driscoll, il piano per Kiev può essere una base di discussione ma non di più. Arriva venerdì 21 novembre e il presidente ucraino rivolge un drammatico discorso alla nazione: "Rischiamo di perdere la dignità o il sostegno di un partner strategico".
Disgelo?
Nell'amministrazione Trump c'è chi boccia l'approccio di Driscoll: troppa fretta. Risultato? "Gli ucraini dicono che li stiamo costringendo a firmare un accordo favorevole alla Russia", la sintesi di un funzionario. La vicenda si complica e Trump deve inviare il segretario di Stato Marco Rubio ai colloqui di Ginevra, domenica 23 novembre.
Tra Washington e Kiev torna parzialmente il sereno, almeno pubblicamente: gli Stati Uniti definiscono il piano "un'offerta non definitiva", l'Ucraina usa toni positivi per descrivere il dialogo. La scadenza fissata da Trump non è più perentoria, Rubio si augura che l'intesa arrivi "il più presto possibile". L'Europa elabora una propria proposta, gli Usa sembrano dare più ascolto all'Ucraina: il piano di Trump viene rivisto, i punti scendono da 28 a 19. E si continua a trattare.

Puntavano a invadere l'isola di Gonave, nei Caraibi, per uccidere tutti gli uomini e trasformare le donne in schiave del sesso. Il progetto di due giovani del Texas, il ventunenne Gavin Weisenburg e il ventenne Tanner Thomas, è stato sventato negli Stati Uniti. I due cittadini americani, come si legge negli atti depositati in tribunale, "hanno condotto ricerche, ricognizioni, reclutamenti, pianificazioni e hanno cercato di garantirsi addestramento per attuare il loro piano. L'obiettivo della cospirazione era prendere il controllo militare dell'isola di Gonave assassinando tutti gli uomini e catturando tutte le donne". Gonave si trova ad una trentina di miglia a nordovest di Port-au-Prince, capitale di Haiti, e ospita circa 87mila persone.
I due giovani sono accusati di cospirazione per omicidio o rapimento di persone in un paese straniero e di produzione di materiale pedopornografico. Rischiano l'ergastolo se condannati per l'accusa di cospirazione. L'accusa di pornografia infantile prevede una pena detentiva fino a 30 anni.
Il piano, per quanto folle, era stato parzialmente attuato con inquietante razionalità. I procuratori federali sostengono che Thomas si sia arruolato nell'Aeronautica Militare degli Stati Uniti nel gennaio 2025 per ottenere un addestramento militare che "sarebbe stato utile per portare a termine l'attacco armato".
Nell'agosto 2024, Weisenburg si è iscritto alla North Texas Fire Academy di Rockwall, in Texas, per ricevere un addestramento speciale: il suo progetto però è naufragato nel giro di 6 mesi.
Entrambi hanno seguito corsi di lingua creola haitiana e hanno svolto ricerche su munizioni e armi, compresi fucili di tipo militare. Secondo l'atto d'accusa, i due avevano pianificato di trasportare armi da fuoco, munizioni ed esplosivi a bordo di una barca a vela. Weisenburg si sarebbe recato in Thailandia per iscriversi a una scuola di vela in preparazione all'acquisto della barca a vela e in vista del viaggio verso l'obiettivo.

Brigitte Bardot nuovamente ricoverata. Il quotidiano Var Matin riferisce che l'attrice francese, 91 anni, è in ospedale da una decina di giorni. BB si troverebbe all'ospedale Saint-Jean di Tolone.
La diva era stata ricoverata anche un mese fa e dopo 2 settimane aveva fatto ritorno a casa a Saint-Tropez. Secondo Var Matin, a ottobre Brigitte Bardot era stata sottoposta a un intervento chirurgico "per una grave malattia".
L'attrice aveva dovuto smentire le voci circolate sui social media che annunciavano la sua morte. "Sto bene", il post su X. "Non so quale idiota abbia diffuso questa 'fake news' sulla mia scomparsa, ma sappiate che sto bene e non ho alcuna intenzione di andarmene".

Tre persone sono state ferite a Madrid da un 18enne in quello che è stato definito un "attacco jihadista". Lo ha riferito il giornale OkDiario, secondo cui l'aggressione è avvenuta sabato intorno alle 14 nel centro della capitale spagnola.
Gli agenti hanno trovato il sospetto, identificato come "maghrebino", a casa sua, dopo essere stati allertati dal fratello, preoccupato per il "comportamento aggressivo". Gli agenti dell'unità antiterrorismo hanno tentato dapprima di immobilizzare con il taser il 18enne, armato di machete, che urlava "Allah akbar", poi hanno aperto il fuoco, ferendolo in modo grave. Il giovane è ricoverato in ospedale, mentre le autorità hanno aperto un'inchiesta per "attentato jihadista".

Matteo Renzi è entrato nel consiglio di amministrazione di Enlivex Therapeutics, biotech israeliana quotata al Nasdaq di Wall Street e alla borsa di Tel Aviv. Lo si legge in una nota. L'ex presidente del Consiglio, attuale senatore e leader di Italia viva, seguirà lo sviluppo di un progetto legato alla blockchain.
"Desidero dare il benvenuto a Matteo Renzi nel Consiglio di Amministrazione di Enlivex e non vedo l'ora di lavorare insieme a lui per creare valore per gli azionisti di Enlivex", ha dichiarato Shai Novik, presidente del Consiglio di Amministrazione di Enlivex.
"Sono felice di entrare a far parte del consiglio di amministrazione di Enlivex, un'azienda biotecnologica con una visione strategica per il futuro", dice il leader di Italia Viva. "Vedo un potenziale reale nelle tecnologie blockchain e nell'emergere di modelli basati sulla previsione che incoraggiano una maggiore chiarezza, partecipazione, trasparenza e visione a lungo termine".

Il Como batte 5-1 il Torino nel primo dei due posticipi di oggi, lunedì 24 novembre, della 12/a giornata di Serie A, disputato allo stadio Olimpico-Grande Torino. Per gli ospiti doppietta di Addai, al 36' e al 52' e gol di Ramon al 72', Nico Paz al 78' e Baturina all'86', per i padroni di casa rete del momentaneo pareggio di Vlasic su rigore al 47' del primo tempo. In classifica i lariani salgono al sesto posto con 21 punti scavalcando la Juventus, mentre i granata restano fermi a quota 14 in undicesima posizione insieme alla Cremonese.

Terremoto all'Olimpia Milano: il coach Ettore Messina si è dimesso e la squadra è stata affidata a Peppe Poeta. A dare l'annuncio ufficiale il club meneghino con una nota sul proprio sito web. Messina lascia dopo la sconfitta sul campo di Trieste, con l'Olimpia ottava in classifica a 10 punti, a -6 dalla vetta. In Eurolega, Milano è undicesima con 6 vittorie e 6 sconfitte.
"La Pallacanestro Olimpia Milano comunica che Ettore Messina ha lasciato l’incarico di Capo Allenatore della prima squadra. Questa decisione è stata presa di comune accordo con il Presidente Leo Dell’Orco, anticipando così la transizione con Peppe Poeta, che assume il ruolo di Capo Allenatore. Ettore Messina continuerà a far parte dell’organizzazione nel suo ruolo dirigenziale, garantendo così continuità e competenza nel club grazie all’esperienza maturata negli anni", rende noto la società.
"Desidero esprimere il mio più sincero ringraziamento a Ettore Messina per i successi raggiunti insieme, dai campionati vinti, alle Coppe Italia e Supercoppe, oltre a aver raggiunto la Final Four nel 2021 -dice Dell'Orco-. Con la stessa convinzione, auguro il meglio a Peppe Poeta, sicuro che saprà guidare la squadra con passione e determinazione".
Biologi ER,Marche e Sardegna contro il presidente.Raccolta firme...
'Città viva e accogliente non può presentare serrande abbassate... 
Gran finale, ieri sera, nella capitale del Kazakistan Astana, di 'Silk Way Star', primo grande concorso vocale asiatico. La competizione canora, che si potrebbe definire l'Eurovision asiatico, è stata vinta dalla cantante mongola Michelle Joseph, come riporta l'agenzia di stampa kazaka Qazinform. La manifestazione si propone di "promuovere il dialogo culturale tra i Paesi asiatici e di ampliare i legami umanitari tra i popoli", come ha sottolineato il presidente del Kazakistan, Kassym-Jomart Tokayev, nel suo discorso letto dal Consigliere di Stato della Repubblica del Kazakistan, Erlan Karin.
La finale, caratterizzata da produzioni sceniche articolate e numeri musicali di alto livello, ha riunito sette concorrenti provenienti da Armenia, Georgia, Kazakhstan, Cina, Mongolia e Uzbekistan. Ogni interprete ha presentato un brano nella propria lingua trasformando il palco in una mappa musicale dell'Asia.
Truzzu: 'palese disparità di trattamento con resto personale'... 
"Esserci, ogni giorno, con il corpo, la mente e il cuore". Questo significa "prendersi cura di una persona con sclerosi multipla". Così Paolo Bandiera, direttore Affari generali e Relazioni istituzionali dell’Associazione italiana sclerosi multipla (Aism), in un articolo pubblicato sul sito livinglikeyou.com/it, descrive il ruolo cruciale dei caregiver — in gran parte donne tra i 50 e i 60 anni — che "troppo spesso restano invisibili, pur rappresentando una presenza fondamentale nella vita di chi convive con la malattia".
Secondo i dati del Barometro della Sclerosi multipla 2025 - riporta l’articolo - quasi l’80% delle persone con disabilità grave e circa la metà di chi presenta una disabilità moderata necessita di assistenza a domicilio. "In molti casi è un familiare ad occuparsene (39,7%) mentre oltre la metà integra l’aiuto con personale a pagamento. Solo il 17% può contare sui servizi pubblici", evidenzia Bandiera, rilevando come "i numeri raccontino quanto il peso della cura ricada ancora soprattutto sulle famiglie".
Si tratta di un carico che non è solo emotivo, ma anche economico. "Il costo medio dell’assistenza pagato direttamente dalle famiglie è di circa 1.560 euro all’anno, ma arriva a 5mila quando la persona ha disabilità grave, e supera gli 11mila euro per il 10% delle famiglie più esposte", spiega il direttore Aism. A ciò si aggiunge la perdita di produttività. "Un caregiver su 5 è costretto a lasciare il lavoro, molti riducono le ore o rinunciano a opportunità professionali - chiarisce - Nel caso di chi assiste persone con Sm e disabilità grave questa perdita supera i 10mila euro l’anno". Un impatto che si somma alla "fatica di conciliare tutto, alla solitudine, alla mancanza di supporto psicologico e formativo. Un impegno che logora, ma - rimarca - che nasce dall’amore".
In questo scenario, Aism ricorda di essere "da oltre 55 anni accanto anche ai caregiver", riconosciuti come parte integrante dei percorsi di cura e inclusione. "La Carta dei Diritti e l’Agenda della Sclerosi multipla 2025 lo affermano con chiarezza: sostenere chi si prende cura è una priorità", rimarca Bandiera. Tra i progetti attivi, il direttore cita ‘Family caregivers 2.0’, avviato dalla Fondazione Aism e finanziato con il 5 per 1000, con l’obiettivo di "approfondire la conoscenza dei bisogni dei caregiver familiari e offrire risposte concrete e mirate", attraverso supporto psicologico, formazione e strumenti operativi. Il programma prevede anche lo sviluppo di uno "strumento di screening innovativo, in grado di individuare con precisione i bisogni specifici dei caregiver".
Sul fronte istituzionale, l’associazione è impegnata "nei tavoli tecnici promossi dal ministro per le Disabilità - continua Bandiera - e dal ministro del Lavoro per ottenere il riconoscimento giuridico del caregiver", oltre che nelle azioni regionali per valorizzarne il ruolo nei Pdta, Percorsi diagnostico terapeutici assistenziali. Aism promuove inoltre misure concrete come lavoro agile, part-time reversibile e il riconoscimento dei giovani caregiver, riferisce l’articolo.
Resta però aperta la questione normativa. L’assenza di un "quadro organico", osserva Bandiera. Questo rappresenta "una grande lacuna". Per questo Aism, insieme a Fish- Federazione italiana per il superamento dell’handicap e ad altri partner, "continuerà a impegnarsi per arrivare a un Testo unico capace di garantire diritti e tutele in modo strutturale, stabile e uniforme su tutto il territorio nazionale". A tale proposito, per l’Associazione, una legge nazionale è necessaria "per riconoscere e valorizzare davvero il ruolo del caregiver, coinvolgendolo nella valutazione multidimensionale e nella definizione del budget di progetto". L’articolo completo è su livinglikeyou.com/it.

Un piano di pace per l'Ucraina più asciutto e con minori concessioni alla Russia. Dopo i colloqui di Ginevra[1] che hanno visto al tavolo i negoziatori di Stati Uniti e Ucraina, la bozza di 28 punti di Donald Trump per porre fine alla guerra, si è ridotta a 19. Tuttavia, secondo quanto riferito da alcuni funzionari al Washington Post, sulla versione 'rivista e corretta' del documento non ci sarebbe ancora un'intesa.
Oleksandr Bevs, un consigliere di Andriy Yermak che ha guidato la delegazione ucraina, ha scritto su Facebook che il piano in 28 punti "nella formulazione che tutti hanno visto, non esiste più, alcuni punti sono stati rimossi, alcuni cambiati. Nessun rilievo da parte dell'Ucraina è rimasto senza risposta".
Alla base dei colloqui ha continuato a essere la proposta originaria americana, e non la bozza separata europea del documento circolata nel weekend. Le stesse fonti aggiungono che i suggerimenti europei sono stati "utili", ma gli americani rimangono concentrati sul loro documento iniziale come cornice per le discussioni.
Il piano europeo
Anche la controproposta europea si è basata sul piano Usa lavorando di cesello ai 28 punti proposti da Trump - anche per non irritare l'amministrazione Usa rischiando di restare fuori dai negoziati - contenendo tuttavia sostanziali differenze col piano americano a partire dalle concessioni territoriali alla Russia previste dalla bozza Usa e non menzionate nella versione europea. Non solo. Il documento europeo stempera anche i toni rispetto ai confini dell'azione Nato non escludendo neppure totalmente la possibilità dell'adesione di Kiev all'Alleanza e aumenta a 800mila (rispetto ai 600mila indicati dal piano Trump) il numero dei militari ucraini. Quanto alle sanzioni l'Europa lega lo stop alla firma dell'accordo di pace da parte di Mosca e prevede risarcimenti all'Ucraina con i beni russi congelati.
La bocciatura del Cremlino
Una versione che non piace affatto al Cremlino. La controproposta europea sembra "a prima vista poco costruttiva'' e ''per la Russia non funziona'', ha dichiarato il consigliere per la politica estera, Yuri Ushakov, dicendosi invece più ottimista rispetto al piano Trump per la fine della guerra tra la Russia e l'Ucraina. ''Non tutte, ma molte indicazioni di questo piano ci sembrano del tutto accettabili'', ha affermato Ushakov sottolineando che "intorno al piano di pace per l'Ucraina ci sono molte speculazioni" ma che "la Russia crede solo alle informazioni ricevute direttamente dagli Stati Uniti".
Ushakov presume che gli Stati Uniti "entreranno presto in contatto con la Russia per discutere di persona i dettagli del piano di pace, al momento non ci sono accordi concreti".

Jannik Sinner non paga le tasse in Italia? Non è proprio così. Il fuoriclasse azzurro è residente a Montecarlo e può beneficiare di alcuni vantaggi, ma ha vinto nell'ultimo anno circa 5 milioni di euro nei tornei disputati in Italia e ha versato circa 1,5 milioni di euro al fisco italiano. Una cifra importante, tutto secondo le norme fiscali nazionali. A questi si aggiungono poi le imposte legate ai tanti contratti di sponsorizzazione, agli eventuali redditi da attività svolte sul territorio e agli immobili di proprietà sulla penisola. La stima pubblicata da ItaliaOggi porta così Jannik a essere "tra i maggiori contribuenti 'persona fisica' in Italia".
Sinner vive a Montecarlo dal 2020 e in questo la sua decisione non è diversa da quella di tanti altri campioni di livello internazionale, visti i vantaggi dal punto di vista fiscale che ci sono nel Principato. Cosa diversa, però, dal dire che l'azzurro non paghi le tasse in Italia. A dimostrarlo, ci sono i numeri. E i versamenti al fisco, come quelli (molto importanti) del 2025.
Nella scuola Medaglia Miracolosa attività e servizi per famiglie... 
Trend positivo per i primi due mesi di campagna vaccinale antinfluenzale partita ad inizio ottobre. Ancora presto per capire se si riuscirà ad invertire la rotta rispetto alla scorsa stagione e far risalire le coperture che si erano fermate al 19,6% della popolazione generale e al 52,5% per gli over 65, soprattutto quest'ultimo dato in calo, visto che nella stagione 2023-2024 la copertura per gli anziani era stata del 54,3%. "La campagna vaccinale 2025-2026 sembra partita con il piede giusto. Probabilmente in alcune regioni, meglio che in altre, hanno risposto bene gli anziani abituati ad immunizzarsi, lo zoccolo duro che fa l'antinfluenzale ad ottobre e novembre. Ora il passo decisivo per far aumentare le coperture è portare gli indecisi a vaccinarsi, coloro che ad oggi hanno rimandato. Per farlo, da qui a Natale, molte realtà punteranno sugli open day e ad incrementare l'offerta". Così all'Adnkronos Salute Enrico Di Rosa, presidente della Siti (Società italiana di Igiene, Medicina preventiva e sanità pubblica).
"In Liguria mai così bene le vaccinazioni antinfluenzali, abbiamo fatto 200mila immunizzazioni nelle prime tre settimane. Abbiamo lavorato come si faceva con il Covid", con un'offerta "gratuita per tutti, da zero a 100" anni d'età. "Partendo dagli anziani e i fragili, la campagna ora è aperta a tutti. Poi faremo gli open day nelle aziende partecipate dei Comuni, prima delle partite di calcio di Genoa e Sampdoria, poi anche nei supermercati e nelle piazze", afferma l'infettivologo Matteo Bassetti, coordinatore del Consiglio superiore di sanità della Liguria. E nelle altre regioni? "La sensazione - continua Bassetti - è che ci sia stato un incremento delle persone che si sono immunizzate e che diverse regioni siano partite meglio dello scorso anno, quando - ricordo - ci sono stati 15 mln di casi" di infezioni respiratorie acute in totale. "Spero che per l'influenza sia arrivato il momento della svolta sulle vaccinazioni, ci sono regioni come la Lombardia o la Liguria che fanno bene e altre meno. Ma i cittadini devono avere la stessa possibilità di cura in tutte le regioni".
La prevenzione è partita con numeri superiori allo scorso anno anche nel Lazio: secondo il monitoraggio della campagna antinfluenzale 2025-2026 della Regione, al 21 novembre sono state registrate 1.012.124 vaccinazioni (843.791 dai medici di famiglia; 67.982 dai pediatri di libera scelta; 40.246 nei servizi vaccinali; 60.105 in farmacia. Lo scorso anno erano nello stesso periodo 977.718: 833.571 dai medici di famiglia; 54.017 dai pediatri; 43.802 nei servizi vaccinali; 46.328 nelle farmacie.
In Lombardia, al 19 novembre, "sono state somministrate 1.830.861 dosi, circa 80.000 in più rispetto allo stesso periodo del 2024. Due terzi sono state effettuate dai medici e pediatri, il 20% dalle farmacie e il restante da centri vaccinali, ospedali e Rsa", ricordava la Regione Lombardia nell'ultimo aggiornamento.
Nell'ambito della campagna vaccinale promossa dalla Regione Toscana, nei territori dell'Asl Toscana centro sono state somministrate, dal primo ottobre al 7 novembre, 247.899 dosi di vaccino antinfluenzale, "registrando un aumento, rispetto allo stesso periodo del 2024, di 22.624 vaccinazioni. L'incremento è dovuto, in particolare, alla maggiore adesione della popolazione over 80, considerata la fascia più a rischio per le complicanze in caso di influenza", puntualizzava l'Asl Toscana centro.

Condannato in appello a 13 anni e tre mesi per tentato omicidio Fabio Salandri, protagonista del brano ‘Amico del Quore’ di Achille Lauro. I giudici della prima sezione penale della Corte di Appello di Roma hanno ridotto la condanna per il cugino, Marco Antoniucci, con una pena di 13 anni rispetto ai 15 del primo grado. I fatti risalgono al febbraio 2023 e i due, arrestati nel giugno dello stesso anno, sono accusati di tentato omicidio e porto d’armi abusivo perché “dopo aver fatto irruzione nell’abitazione” di Marco Canali al Tufello gli avrebbero sparato “numerosi colpi di pistola” alle gambe “colpendolo alle arterie femorali, sedi vascolari vitali” come si legge nel capo di imputazione, “così compiendo atti idonei a cagionarne la morte”.
Salandri era protagonista del video della hit ‘Amico del Quore’, brano del 2016 che gli aveva dedicato Achille Lauro, del tutto estraneo alle indagini. “Attendiamo di leggere le motivazioni e valuteremo ricorso in Cassazione” commenta all’Adnkronos l’avvocato Emilio Losso, che difende i due cugini.
Confindustria, bene in agricoltura e servizi alla persona...
Murru e Meloni:uccise non perché fragili ma perché lasciate sole... 
"Alberto Stefani sarà il nuovo Presidente della Regione Veneto. Una vittoria frutto del lavoro, della credibilità e della serietà della nostra coalizione. A lui vanno i miei complimenti e i migliori auguri per le sfide che lo attendono". Così sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, postando una sua foto con il neo governatore veneto.
"Congratulazioni anche ad Antonio Decaro in Puglia e a Roberto Fico in Campania per la loro elezione - aggiunge - Che possano svolgere al meglio il loro mandato, nell'interesse dei cittadini che andranno a rappresentare".
"Un ringraziamento a Edmondo Cirielli, a Luigi Lobuono, a tutti i candidati e a tutti gli uomini e le donne del centrodestra che si sono impegnati in questa tornata elettorale", conclude la premier.

"Alberto Stefani sarà il nuovo Presidente della Regione Veneto. Una vittoria frutto del lavoro, della credibilità e della serietà della nostra coalizione. A lui vanno i miei complimenti e i migliori auguri per le sfide che lo attendono". Così sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, postando una sua foto con il neo governatore veneto.
"Congratulazioni anche ad Antonio Decaro in Puglia e a Roberto Fico in Campania per la loro elezione - aggiunge - Che possano svolgere al meglio il loro mandato, nell'interesse dei cittadini che andranno a rappresentare".
"Un ringraziamento a Edmondo Cirielli, a Luigi Lobuono, a tutti i candidati e a tutti gli uomini e le donne del centrodestra che si sono impegnati in questa tornata elettorale", conclude la premier.

Anche gli infermieri in campo per dire no alla violenza contro le donne. La Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi) annuncia l'adesione alla campagna Unite 2025 - Orange the World, promossa dalla Nazioni Unite: 16 giorni di attivismo per dire insieme '#NoExcuse, basta alla violenza contro le donne'. Dal 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, fino al 10 dicembre (Giornata dei diritti umani) milioni di persone si mobiliteranno in tutto il mondo - spiega Fnopi in una nota - Insieme a loro, gli infermieri di tutta Italia, attraverso gli Ordini territoriali, "opportunamente sensibilizzati dalla Federazione nazionale".
In particolare, informa la federazione, durante il Forum Risk Management ai nastri di partenza ad Arezzo (25-28 novembre) lo stand animato dalla Fnopi e dagli Ordini della Toscana ospiterà materiale promozionale della campagna, insieme a numerosi gadget color arancione, per consentire a cittadini e professionisti sanitari di scattare foto e postarle sui social media usando gli hashtag suggeriti dalle Nazioni Unite: '#NoExcuse' e '#OrangeTheWorld'.
"La Federazione nazionale Infermieri - conclude la Fnopi - ribadisce la propria contrarietà a tutte le forme di violenza fisica e verbale nei confronti delle donne, dentro e fuori il luogo di lavoro".
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