
(Adnkronos) - Una persona ha aperto il fuoco nella piazza del mercato di Giessen, in Germania, provocando il ferimento di diverse persone, ha reso noto un portavoce della polizia locale. I colpi sono stati esplosi poco dopo le tre del pomeriggio. L'assalitore, che avrebbe aperto il fuoco contro le persone che si trovavano in una agenzia di scommesse, è riuscito a fuggire.
Un portavoce della polizia ha detto che non sembrano esserci pericoli per gli abitanti della cittadina dell'Assia, anche se l'assalitore non è stato ancora fermato.
Leggi tutto: Germania, spari nella piazza del mercato a Giessen: assalitore in fuga

(Adnkronos) - Erling Haaland come Artem Dovbyk. L'attaccante del Manchester City ha sbagliato due rigori consecutivi durante il match di oggi, sabato 11 ottobre, tra la sua Norvegia e Israele, partita valida per le qualificazioni al Mondiale 2026 e seguita con interesse dall'Italia, in campo stasera contro l'Estonia. Dopo appena cinque minuti di gioco Berg viene atterrato in area da un difensore avversario e l'arbitro concede calcio di rigore.
Sul dischetto va Haaland, che calcia alla destra del portiere, ma il suo tiro viene respinto da Peretz. L'estremo difensore israeliano però non nessun piede sulla linea e quindi il penalty viene fatto ripetere. L'attaccante del Manchester City prende il pallone con personalità e calcia nuovamente, questa volta cambiando angolo, ma anche in questo caso il suo tentativo viene respinto.
Un episodio che ha ricordato quanto successo nella seconda giornata di Europa League tra Roma e Lille. In quel caso l'attaccante giallorosso Dovbyk aveva sbagliato due rigori consecutivi, con il tentativo che era stato fatto ripetere per la parata irregolare del portiere dei francesi, e Soulé aveva sprecato anche la terza chance.
Leggi tutto: Haaland come Dovbyk, sbaglia due rigori consecutivi in Norvegia-Israele


(Adnkronos) - "Mio padre era malato di schizofrenia, ha ucciso mia madre brutalmente". Andrea Carnevale ospite oggi, sabato 11 ottobre, a Verissimo ha parlato del dolore per la perdita della mamma e del dramma familiare vissuto a causa del padre Gaetano, un uomo che lui stesso ha definito "un mostro".
Le parole di Andrea Carnevale: "Le serate nella mia famiglia erano drammatiche. Lui era convito che mia mamma lo tradisse. Non sono fiero di essere suo figlio. Gaetano Carnevale è stato un uomo brutale, mi ha portato via la mia mamma quando io avevo solo 14 anni e lo ha fatto in una maniera bruttissima, l'ha ammazzata in un fiume, stava lavando i panni. L'ha uccisa brutalmente. Un dramma familiare terribile".
"Non ho perso solo una madre, ma anche un padre. Siamo rimasti orfani in 7, un momento davvero drammatico", ha spiegato l'ex calciatore italiano. Andrea ha spiegato di aver provato a denunciare le violenze del padre alle forze dell'ordine, senza però ottenere successo: "Senza spargimenti di sangue non possiamo fare nulla", ha detto Andrea ricordando le parole del maresciallo di quel tempo. Dopo la morte della madre, Carnevale ha preso i resti del cervello della madre e l'ha portato in caserma e rivolgendosi al maresciallo ha detto "volevate una prova di sangue? Eccola qua".
Il padre si è suicidato davanti ad Andrea: "Ero quasi contento. La fine di un uomo malato, ci siamo liberati di un uomo violento".
Leggi tutto: Verissimo, Andrea Carnevale: "Mio padre ha ucciso mia madre, un dolore ancora vivo"

(Adnkronos) - Joe Biden ha iniziato una radioterapia per il cancro alla prostata che è stato diagnosticato all'ex presidente lo scorso maggio. Lo ha reso noto oggi il suo portavoce, dichiarando che "nell'ambito del trattamento per il cancro alla prostata, il presidente Biden è al momento viene sottoposto alla radioterapia e a una cura ormonale". Le sedute di radioterapia si svolgeranno in un periodo di tempo di cinque settimane, ha detto ancora il portavoce, riporta la Nbcnews, spiegando che si tratta di un nuovo trattamento, rispetto alla cura ormonale.
Lo scorso maggio era stato annunciato che all'ex presidente, che ha 83 anni, era stata diagnosticata una forma aggressiva di cancro alla prostata, con metastasi alle ossa. Lo scorso settembre, Biden era stato sottoposto a un intervento per rimuovere cellule cancerogene sulla pelle.
Leggi tutto: Joe Biden, l'ex presidente Usa sottoposto a radioterapia per il cancro alla prostata

(Adnkronos) - "Se pensiamo di isolarli siamo dei coglioni, non trovo altra definizione". Così Massimo D'Alema, alla Festa del Foglio, a proposito della foto che lo ritrae a Pechino con i partecipanti alle celebrazioni degli ottanta anni dalla fine della Seconda guerra mondiale, tra cui Putin e Kim Jong-un.
"Se si sfugge alla semplificazione - afferma l'ex presidente del Consiglio - si vede che la maggior parte delle persone presenti nella foto proviene da Paesi democratici. Non hanno la visibilità di Putin e del dittatore nord coreano, ma lì c'era il presidente del Parlamento della Corea del Sud, il primo ministro dell'Indonesia, il rappresentante del governo indiano. Se li mettiamo insieme, e io mi offro per un corso di formazione professionale, se facciamo i conti di quante persone sono rappresentati lì, si tratta dell'80% del genere umano.

(Adnkronos) - Choc a Ravenna, dove un ragazzo di 14 anni è stato arrestato dalla polizia per tentato omicidio pluriaggravato nei confronti dei genitori. La vicenda alla periferia della città: nel cuore della notte il giovane, mentre i genitori dormivano, li ha aggrediti con un taglierino. Sul posto sono intervenute, verso le 3 del mattino dello scorso 9 ottobre, le volanti della polizia di Stato: padre e madre, entrambi con ferite da arma da taglio ma non in pericolo di vita, sono stati medicati dal personale del 118.
Gli agenti hanno sequestrato due coltelli e un telefono cellulare, all’interno del quale sarebbero stati rinvenuti contenuti e ricerche online che fanno ipotizzare una premeditazione dell’aggressione. Il 14enne è stato quindi accompagnato nel carcere minorile.
Leggi tutto: Aggredisce con un taglierino i genitori mentre dormono, arrestato 14enne

(Adnkronos) - L'Italia potrebbe essere 'condannata' ai playoff già al termine delle prossime due partite di qualificazione ai Mondiali 2026. La Nazionale allenata dal ct Gennaro Gattuso sfiderà l'Estonia oggi, sabato 11 ottobre, mentre è attesa dal match contro Israele martedì 14. Gli azzurri si trovano al momento al secondo posto del girone I a quota 9 punti dietro la Norvegia, prima con 15 e una partita in più.
Proprio il destino degli scandinavi, che nella prima giornata del gruppo hanno battuto l'Italia allora allenata da Spalletti 3-0, si incrocia inevitabilmente con quello degli azzurri. Haaland e compagni potrebbero infatti staccare la qualificazione diretta ai Mondiali 2026, in programma la prossima estate negli Stati Uniti, in Canada e Messico, vincendo la propria partita contro Israele, in programma stasera, ma non solo.
Perché ciò accada l'Italia dovrebbe non vincere nessuna delle prossime due partite, quindi né con l'Estonia né con Israele. In questo caso la Norvegia volerebbe direttamente ai Mondiali, mentre per gli azzurri rimarrebbe 'soltanto' la speranza di qualificarsi attraverso i playoff, a cui accederanno le seconde classificate di tutti i gironi più le quattro migliori squadre della Nations League 2024/25 non ancora qualificate.
Leggi tutto: Italia ai playoff dopo Estonia e Israele? La combinazione che 'spaventa' Gattuso

(Adnkronos) - Roberta Rei ospite oggi, sabato 11 ottobre, a Verissimo ha parlato dell'aborto e del dolore vissuto per la perdita del suo bambino. "È stato il periodo più difficile di sempre", aveva scritto Roberta Rei, giornalista e volto de 'Le Iene', in uno sfogo condiviso su Instagram nel giorno del suo 40esimo compleanno.
Oggi nel salotto di Silvia Toffanin ha spiegato: "Io ho scritto quelle parole sui social perché speravo di dare un aiuto alle donne che stavano vivendo la mia stessa esperienza. In tantissime mi hanno scritto di averla vissuta. Credo che sull'aborto ci sia ancora ideologia e poca concretezza e sensibilità", ha esordito la giornalista.
E poi, lo sfogo: "Quello che io ho vissuto in ospedale poteva essere vissuto in maniera diversa. È stata una violenza, avrei voluto non vedere e non ascoltare alcune frasi dopo il mio risveglio. Io spero che sia stato compreso il senso del post, io vorrei dire a tutte che non è normale. Se state male è un vostro diritto dirlo, non si è troppo lamentosi o eccessivamente emotivi. È un momento delicatissimo".
"So che gli ospedali sono al collasso - spiega anche Roberta - ma questa fase va gestita in una maniera più delicata e con più rispetto. Il dolore c'è sempre, ma io volevo sottolineare la gestione. È stata una doppia violenza. Io non ho nulla di cui vergognarmi. Oggi mi prendo più tempo per me stessa, da sempre faccio terapia. Hai bisogno di aiuto in questi momenti e io ho imparato a chiederlo", ha concluso.

(Adnkronos) - Virginia Mihajlovic ospite oggi, sabato 11 ottobre, a Verissimo ha ricordato il papà Sinisa, scomparso nel 2022 causa di una grave forma di leucemia. La secondogenita di Sinisa e Arianna Rapaccioni ha parlato della sua famiglia e del battesimo del secondo figlio, Leone Sinisa, nato nel 2024 dall'amore con il compagno Alessandro Vogliacco.
"Quando perdi una persona così importante, tutte le cose belle della vita portano sempre molta più malinconia di quella che già vivi nella vita quotidiana. Vivi cose bellissime mai sa che non la puoi condividere con una persona fondamentale della tua vita, che nel mio caso è mio papà", ha detto Virginia ricordando il giorno del battesimo del secondogenito.
Nel salotto di Silvia Toffanin, Virginia ha spiegato il significato del nome del bambino: "Sinisa Leone mi ricorda in tutto mio papà. Lui è stato un leone per noi, ho scelto subito di chiamarlo così perché volevo che portasse un nome importante, quello di mio padre, sperando che prenda il suo stesso carattere forte".
E sulla mamma Arianna, Virginia ha detto: "La mamma si sente sola ogni tanto ma è forte, fortissima. Anche mio padre lo diceva sempre, l'aveva scelta proprio per la sua forza. Sta bene, ma i momenti di solitudine ci sono. Loro sono stati un grande esempio di famiglia per noi", ha aggiunto. L'insegnamento più bello di papà Sinisa? "Senza subbio quello di lottare per qualsiasi cosa, di non mollare mai. Grazie a lui mi sento una donna sicura forte e coraggiosa".
Leggi tutto: Virginia Mihajlovic ricorda papà Sinisa: "Nei momenti belli ci manca ancora di più"

(Adnkronos) - Sospiro di sollievo per il Milan. I rossoneri si prepano a riabbracciare Christian Pulisic, fermatosi per infortunio durante il ritiro della Nazionale statunitense. L'esterno rossonero non si era allenato alla vigilia dell'amichevole contro l'Ecuador, terminata 1-1, che ha visto invece fermarsi Estupinan. Pulisic, ha rivelato il ct Mauricio Pochettino, ha sofferto per il riacutizzarsi di un problema alla caviglia, che si era gonfiata durante l'ultimo allenamento.
Il problema però sembra rientrato, con l'attaccante del Milan che è entrato al 73' e preso parte quindi al match. Dovrebbe dunque essere a disposizione per la ripresa del campionato, quando i rossoneri di Allegri affronteranno nella settima giornata di Serie A, la Fiorentina a San Siro.
Leggi tutto: Milan, sospiro di sollievo per Pulisic: in campo dopo infortunio alla caviglia

(Adnkronos) - Anita Mazzotta ha abbandonato la casa del Grande Fratello. Oggi, sabato 11 ottobre, i canali ufficiali del reality show di Canale 5 hanno diffuso la notizia svelando il motivo per cui la concorrente ha deciso di lasciare la casa, almeno per il momento.
Secondo quanto riportato sul sito ufficiale del Grande Fratello, Anita ha abbandonato la casa per "motivi familiari", senza svelare tuttavia ulteriori dettagli. Non è chiaro al momento se la 26enne tornerà a essere una concorrente ufficiale del programma condotto da Simona Ventura.
Nei primi giorni nella casa, Anita aveva parlato del rapporto speciale che ha con la madre, che da poco tempo ha scoperto di avere una malattia, insorta in seguito a una complicazione di un intervento. "Sono qui per mia madre, sono qui per sua volontà. Cerco di coinvolgerla in tutto", aveva raccontato ricevendo conforto dai suoi coinquilini.
Leggi tutto: Grande Fratello, Anita Mazzotta ha abbandonato la casa: cosa è successo

(Adnkronos) -
Milano, Bologna, Torino. L'accordo tra Israele e Hamas sulla prima fase del piano di Donald Trump per Gaza non ferma le manifestazioni in solidarietà con la Palestina nelle principali città italiane. Sono tre i cortei in corso che sfilano tra slogan, bandiere, sostegno alla Flotilla e cartelli contro il presidente Usa e il premier israeliano Benjamin Netanyahu.
Al via il corteo pro Pal a Milano. Alcune centinaia di persone sono in marcia da porta Venezia, direzione piazza della Scala. All'associazione dei palestinesi italiani si sono uniti, in coda al corteo, gli studenti della Statale. Lo slogan: "Milano lo sa da che parte stare Palestina libera dal fiume fino al mare".
Tantissime bandiere della Palestina, alcune di Potere al popolo. Non mancano cartelli contro il governo e Israele: in uno compare Yahya Sinwar, uno dei leader Hamas responsabile del progrom del 7 ottobre ucciso poi dalle Idf.
Dal megafono qualcuno arringa: "Quando i giornalisti mi chiedono se condanno il 7 ottobre, io rispondo: voi condannate tutti gli anni di occupazione? In ogni caso non festeggiamo il 7 ottobre, ma festeggeremo quando la Palestina sarà libera". Sul piano Trump: "Vogliamo la pace, ma c'è pessimismo". Nel mirino, sempre dal megafono, le 'bugie' dei giornalisti e nessun grazie all'Occidente: "Ha armato i nazisionisti".
Dal megafono del carro che guida la testa della manifestazione c'è chi prende la parola, esalta la Palestina 'dal fiume fino al mare' e prende di mira Netanyahu: "È un criminale, lo aspetta la Corte penale internazionale: il mio sogno è vedere Netanyahu giustiziato con la testa volare".
A Bologna il corteo a sostegno della Palestina è partito da piazza dei Martiri a Bologna. Intervengono alla manifestazione anche alcuni membri della Global Sumud Flotilla: il presidente dell'Ucoii Yassine Lafram, le bolognesi Sara Masi e Irene Soldati e la portavoce italiana della missione umanitaria Maria Elena Delia. Presenti a livello locale anche Pd, Cgil, Fiom, Usb, Anpi e Potere al Popolo.
"Sono state settimane belle, intense tra mare e sostegno da terra. È incredibile la mobilitazione che siamo riusciti tutti insieme a creare per la Palestina. Questo era sempre stato, diciamo, l'obiettivo della Global Sumud Flotilla - ha dichiarato Irene Soldati -. Noi con il nostro gesto abbiamo messo a disposizione le nostre capacità sia di attivismo che di navigazione per provare a rompere l'assedio".
"Per una pace giusta - è questo il senso che Yassine Lafram attribuisce alla manifestazione di oggi -. Gli accordi sono un primo passo, per una speranza reale e concreta di una pace giusta di cui ha bisogno il popolo palestinese. Ma una firma non può fermare il dolore, la sofferenza. Certo hanno fermato le bombe, ma nessuno può fermare quel dolore che stanno provando le famiglie, che adesso torneranno alle loro macerie. Siamo davanti a una tragedia umana e umanitaria che non possiamo pensare di chiudere con una firma. Siamo in un mondo malato in cui dobbiamo ringraziare Trump per aver fermato un genocidio, che ha finanziato dal primo momento. Quindi dobbiamo rimanere vigili e attenti rispetto a quello che succede in Palestina".
“Sappiamo quanta contraddizione ci sia in questa pace, ma è comunque una vittoria enorme per la resistenza palestinese e il dato importante da ricordare è quell’immagine bellissima che abbiamo visto, la bandiera italiana sventolare accanto a quella palestinese. E’ stata una bella immagine perché è un successo ottenuto non per merito del governo italiano, ma grazie al popolo italiano sceso in piazza in queste settimane imperterrito a fianco della resistenza palestinese”. Così dal microfono i manifestanti pro Palestina riuniti in piazza Castello a Torino prima di partire in corteo dietro lo striscione ‘Il Piemonte sa da che parte stare. Palestina libera! Ora e sempre resistenza’.
“Quello che è successo - hanno proseguito - ci dimostra ancora una volta che non sono i governi, non è il diritto internazionale che è stato violato più volte, la resistenza, la liberazione, si ottengono con le mobilitazioni, si ottengono con l'unione dei popoli in rivolta in tutta l'Europa, in tutto il mondo, e adesso sappiamo che la Palestina ha più che mai bisogno che il mondo, che l'Europa, che tutti i popoli che si sono mossi a sostegno, continuino a farlo, per raggiungere l’obiettivo di una Palestina libera dal fiume fino al mare, libera dall’occupazione di Israele”.
Poi il riferimento alle misure cautelari eseguite ieri nel capoluogo piemontese. “Le operazioni di polizia che arrivano dopo manifestazioni oceaniche ci dimostrano che siamo dalla parte giusta, la repressione non ci fa paura e continueremo ad andare avanti fino a che tutti i complici del genocidio non verranno colpiti dalla giustizia”.


(Adnkronos) - "Ti amerò per sempre". Con queste parole, condivise in una Instagram story, Bianca Guaccero dice addio al papà Ettore, morto ieri, venerdì 10 ottobre, all’età di 81 anni. Oggi, come riporta il Corriere di Bari, alle 16, si svolgeranno i funerali nella parrocchia di San Leone Magno di Bitonto.
Bianca Guaccero ha sempre parlato del rapporto speciale che aveva con il papà. Durante la sua partecipazione a Ballando con le stelle nella scorsa edizione, l’attrice ha voluto dedicare la sua prima performance al genitore: “Io e mio papà abbiamo un rapporto bellissimo, lui ha sempre creduto in me e mi ha dato la forza di affrontare tantissimi ostacoli nella mia vita”, aveva spiegato la conduttrice.
Bianca aveva parlato di un periodo difficile legato ai problemi di salute del padre: “Io vivevo a Milano per lavoro. Un giorno chiamai i miei genitori e chiesi a mia mamma di passarmi mio papà ma lei mi disse perché non c'era: l'avevano trasportato d'urgenza in ospedale perché aveva avuto delle complicanze al cuore”. "Dopo questa notizia - aveva ricordato Guaccero - lasciai Milano e partii subito per tornare a Bitonto. Ho pianto per tutte le 14 ore del viaggio e continuavo a chiamare l'ospedale per avere notizie di papà. Quando arrivai, entrai nella sala dov'era ricoverato e lo vidi pieno di fili e tubicini e questa immagine non la dimenticherò mai. Papà, poi, si riprese e ora sta benissimo. Io non glielo dico spesso ma lo amo e lo ringrazierò per sempre per tutto ciò che ha fatto per me”. Questo il racconto della conduttrice.
Leggi tutto: Bianca Guaccero, è morto il papà Ettore: "Ti amerò per sempre"

(Adnkronos) - Roei Shalev, un sopravvissuto al massacro del Nova Festival compiuto ha Hamas in cui fu uccisa anche la sua compagna Mapal Adam, si è tolto la vita la scorsa notte. Lo riportano diversi media israeliani e internazionali, dando conto di un messaggio che aveva pubblicato sui suoi social media poco prima della sua morte in cui scriveva di "non poter più andare avanti" e chiedendo perdono. Le telecamere a circuito chiuso hanno mostrato il ventinovenne in una stazione di servizio mentre riempiva una tanica con carburante. La sua auto è stata trovata in fiamme all'uscita di un'autostrada nei pressi dei Netanya, e i vigili del fuoco hanno successivamente trovato il suo corpo nel veicolo. La polizia ha aperto un'indagine sull'accaduto.
Il 7 ottobre 2023 Shalev e Adam stavano ballando con la loro amica Hilly Solomon, 26 anni, quando il rumore dei razzi ha sovrastato la musica e il trio è fuggito, scrive Sky News. In seguito si sono nascosti sotto un'auto, ma sono stati avvistati e colpiti diverse volte. Shalev ha raccontato di aver aspettato sette ore "strazianti" con due proiettili nella schiena, con la sua compagna e la sua amica morte accanto a lui, fino all'arrivo dell'esercito israeliano. Sua madre si è tolta la vita pochi giorni dopo il massacro. "In una sola settimana, ho perso tre delle donne più importanti per me al mondo", aveva scritto su una pagina di raccolta fondi per i sopravvissuti e le loro famiglie. "Quel giorno è stato il più buio che abbia mai conosciuto. Nei mesi successivi, ho faticato a farcela. I flashback e l'ansia mi hanno consumato, e il sonno è diventato un ricordo lontano".
I suoi amici hanno riferito che non si è mai ripreso dal trauma o dalla perdita di Adam, scrive il Times of Israel. La famiglia Shalev ha confermato la sua morte in un comunicato, chiedendo "di astenersi dal contatto", mentre l'organizzazione Nova Tribe Community, che rappresenta i sopravvissuti e le famiglie delle vittime del massacro, afferma in una dichiarazione di "chinare il capo con i cuori infranti in mille pezzi, nel più profondo dolore per la morte prematura del nostro amato amico". "Roei era uno dei pilastri della nostra comunità, e la sua morte è una perdita incomprensibile", si apprende dal comunicato, che esorta a ricordarlo "nei suoi momenti più belli - il suo coraggioso sostegno alla comunità, la sua leadership come capitano della squadra di basket Nova Tribe e la sua dedizione nell'aiutare gli amici nei loro momenti più difficili".

(Adnkronos) - Roei Shalev, un sopravvissuto al massacro del Nova Festival compiuto ha Hamas in cui fu uccisa anche la sua compagna Mapal Adam, si è tolto la vita la scorsa notte. Lo riportano diversi media israeliani e internazionali, dando conto di un messaggio che aveva pubblicato sui suoi social media poco prima della sua morte in cui scriveva di "non poter più andare avanti" e chiedendo perdono. Le telecamere a circuito chiuso hanno mostrato il ventinovenne in una stazione di servizio mentre riempiva una tanica con carburante. La sua auto è stata trovata in fiamme all'uscita di un'autostrada nei pressi dei Netanya, e i vigili del fuoco hanno successivamente trovato il suo corpo nel veicolo. La polizia ha aperto un'indagine sull'accaduto.
Il 7 ottobre 2023 Shalev e Adam stavano ballando con la loro amica Hilly Solomon, 26 anni, quando il rumore dei razzi ha sovrastato la musica e il trio è fuggito, scrive Sky News. In seguito si sono nascosti sotto un'auto, ma sono stati avvistati e colpiti diverse volte. Shalev ha raccontato di aver aspettato sette ore "strazianti" con due proiettili nella schiena, con la sua compagna e la sua amica morte accanto a lui, fino all'arrivo dell'esercito israeliano. Sua madre si è tolta la vita pochi giorni dopo il massacro. "In una sola settimana, ho perso tre delle donne più importanti per me al mondo", aveva scritto su una pagina di raccolta fondi per i sopravvissuti e le loro famiglie. "Quel giorno è stato il più buio che abbia mai conosciuto. Nei mesi successivi, ho faticato a farcela. I flashback e l'ansia mi hanno consumato, e il sonno è diventato un ricordo lontano".
I suoi amici hanno riferito che non si è mai ripreso dal trauma o dalla perdita di Adam, scrive il Times of Israel. La famiglia Shalev ha confermato la sua morte in un comunicato, chiedendo "di astenersi dal contatto", mentre l'organizzazione Nova Tribe Community, che rappresenta i sopravvissuti e le famiglie delle vittime del massacro, afferma in una dichiarazione di "chinare il capo con i cuori infranti in mille pezzi, nel più profondo dolore per la morte prematura del nostro amato amico". "Roei era uno dei pilastri della nostra comunità, e la sua morte è una perdita incomprensibile", si apprende dal comunicato, che esorta a ricordarlo "nei suoi momenti più belli - il suo coraggioso sostegno alla comunità, la sua leadership come capitano della squadra di basket Nova Tribe e la sua dedizione nell'aiutare gli amici nei loro momenti più difficili".

(Adnkronos) - Una mediazione Usa per arrivare alla pace anche tra Russia e Ucraina. E' quella invocata oggi, sabato 11 ottobre, da Volodymyr Zelensky in una telefonata con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Nel corso della telefonata il presidente ucraino ha esortato l'omologo statunitense a mediare la pace in Ucraina come ha fatto in Medio Oriente. "Mi sono congratulato con il presidente Donald J. Trump per il suo successo e per l'accordo in Medio Oriente che è riuscito a garantire, che è un risultato straordinario", ha scritto Zelensky in un post sui social, aggiungendo che "se una guerra può essere fermata in una regione, allora sicuramente anche altre guerre possono essere fermate - compresa la guerra russa".
Leggi tutto: Ucraina, Zelensky a Trump: "A Gaza risultato straordinario, ora fermi la guerra russa"

(Adnkronos) - Arthur Rinderknech ha battuto Daniil Medvedev nella seconda semifinale di Shanghai e raggiunge il cugino Valentin Vacherot all'ultimo atto del Masters 1000 cinese. Oggi, sabato 11 ottobre, il tennista monegasco si è imposto in tre set in rimonta con il punteggio di 4-6, 6-2, 6-4 in due ore e 31 di gioco.
Rinderknech, 54esimo del ranking Atp, raggiunge così la prima finale della carriera in un Masters 1000 e si giocherà il titolo domani con il cugino Vacherot, numero 204 del mondo e arrivato dalle qualificazioni, che ha eliminato Novak Djokovic.
Leggi tutto: Finale tra cugini a Shanghai: Rinderknech batte Medvedev e raggiunge Vacherot

(Adnkronos) - Arthur Rinderknech ha battuto Daniil Medvedev nella seconda semifinale di Shanghai e raggiunge il cugino Valentin Vacherot all'ultimo atto del Masters 1000 cinese. Oggi, sabato 11 ottobre, il tennista monegasco si è imposto in tre set in rimonta con il punteggio di 4-6, 6-2, 6-4 in due ore e 31 di gioco.
Rinderknech, 54esimo del ranking Atp, raggiunge così la prima finale della carriera in un Masters 1000 e si giocherà il titolo domani con il cugino Vacherot, numero 204 del mondo e arrivato dalle qualificazioni, che ha eliminato Novak Djokovic.
Subito dopo il match point trasformato grazie al doppio fallo di Medvedev, che ha ceduto al nervosismo con tanto di polemiche con il giudice di sedia, il primo a congratularsi con Rinderknech è stato proprio Vacherot, che stava assistendo alla sfida sugli spalti. Il monegasco è entrato in campo e ha abbracciato a lungo il cugino, in una scena diventata subito virale.
"Nei nostri sogni più belli non avremmo potuto comunque immaginarlo", ha detto Rinderknech dal cemento di Shanghai parlando della finale che lo attende contro il cugino, "non posso nemmeno dire che sia un sogno. Non credo che nemmeno una persona nella nostra famiglia l'abbia sognato. È un sogno che è spuntato dal nulla e abbiamo iniziato a crederci, forse dai quarti in poi".
"Pensavo: 'Chi lo sa? È molto dura. Forse uno o tutti e due potremmo uscire, ma può succedere qualsiasi cosa'", ha detto il francese, "ora siamo qui. Abbiamo combattuto così tanti incontri. In qualche modo siamo entrambi rimasti in piedi fino alla fine. Semplicemente incredibile".
Leggi tutto: Finale tra cugini a Shanghai: Rinderknech batte Medvedev e abbraccia Vacherot

(Adnkronos) - Giuseppe Sempio, padre di Andrea, ha voluto spiegare nel corso della puntata di Quarto Grado il significato di alcuni bigliettini, perquisiti nella loro abitazione dagli inquirenti che stanno indagando su un possibile caso di corruzione nei confronti dell’ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti, che nel 2017 archiviò la posizione del figlio.
Nel corso del servizio trasmesso, a ogni immagine mostrata, Giuseppe Sempio ha dato una motivazione: sulla prima nota riportava ‘Venditti Gip archivia X 20-30 euro’ che per la Procura di Brescia sarebbero 20-30 mila euro: "La storia dei 20-30 euro bisogna sfatarla un po'. Stanno mischiando tutte le cose. Se ci fosse stato scritto 20, 30, 40 o 200mila euro…ma c'era scritto un'altra cifra. Riguardava qualcosa con gli avvocati, adesso non so se fosse quello che dicono loro, le marche da bollo o altre cose".
Nella seconda annotazione 'Cosa succede se i Giarda presentano un'istanza di revisione a Brescia fatta bene?'. Su questo Giuseppe Sempio spiega: "Dato che non sapevo cosa potesse succedere, quella lì era una cosa da chiedere sicuramente agli avvocati". In un altro appunto si legge: 'Pensiero del papà, il soggetto ha un nome e un cognome per la legge italiana. Si chiama Sempi-Andrè'. Questa la spiegazione di Giuseppe Sempio: "Secondo me, quella roba lì l'ho tirata fuori da qualche giornale. Io, in casa, mi appuntavo qualche frase, ma senza darci peso, insomma".
Nel nuovo bigliettino con scritto '4 febbraio 2016. Gip Venditti, procuratore di Pavia. Se archivia l'indagine, dovrebbe mettere il nome del soggetto sull'archiviazione, (Sempio Andrea). Così non può essere indagato per lo stesso motivo il Dna'. Giuseppe Sempio su queste frasi dichiara: "Io Gip, Gup o quelle robe lì, ancora adesso non riesco a capire che mansione ha". E, infine, sempre su questo bigliettino, un'altra annotazione: "L'accusa di Stasi verso i Sempio, perché sono loro che hanno fatto seguire mio figlio Andrea, accusandolo con il Dna; quindi, non è una difesa ma un'accusa verso la mia famiglia' Giuseppe Sempio chiarisce: "Sono cose che io in casa mi appuntavo se leggevo qualche frase sul giornale".
Leggi tutto: Caso Garlasco, la verità del padre di Sempio sui 'pizzini': gli appunti e cosa ha detto
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