
(Adnkronos) - Quelle reumatologiche non sono 'malattie per vecchi'. E non risparmiano i vip: dall'attrice e popstar Selena Gomez che ha più volte raccontato la sua convivenza con il lupus eritematoso sistemico, a Lady Gaga costretta a cancellare dei concerti per la fibromialgia, a Dan Reynolds, frontman degli Imagine Dragons, bloccato dalla spondilite anchilosante, fino all'attrice Kathleen Turner che ha lasciato il cinema a causa dell'artrite reumatoide.
Sono solo alcuni esempi delle circa 200 patologie che colpiscono 350 milioni di persone nel mondo, fino a 6 milioni e mezzo in Italia, su cui si accendono i riflettori oggi, domenica 12 ottobre, Giornata mondiale delle malattie reumatologiche. Una galassia: dalle patologie autoimmuni sistemiche, alle artriti infiammatorie, per arrivare alle forme degenerative. Spesso croniche, le malattie reumatologiche non interessano solo le articolazioni, ma anche muscoli, tendini, ossa e a volte gli organi interni. E possono avere un pesante impatto sulla quotidianità di chi ne soffre.
Prevenzione attiva, diagnosi precoce e innovazione terapeutica possono concorrere in modo sostanziale alla riduzione dell'incidenza delle malattie reumatologiche, alla possibilità di intercettarle per tempo e di migliorare la qualità di vita dei pazienti, spiegano gli specialisti della Sir (Società italiana di reumatologia), che ha collaborato all'incontro 'Giornata mondiale delle malattie reumatologiche 2025: serve un cambio di paradigma. Con prevenzione, diagnosi precoce e innovazione terapeutica un nuovo futuro è possibile', promosso dalla senatrice Maria Cristina Cantù con il patrocinio del Senato - che ha ospitato la conferenza il 9 ottobre - e della Camera.
"Nell'immaginario collettivo sono ancora molte le false credenze che circondano le malattie reumatologiche - afferma Andrea Doria, presidente Sir -. Prima fra tutte quella secondo cui interesserebbero solo pazienti anziani. In realtà possono colpire anche persone giovani-adulte, nel pieno della loro vita attiva, donne in età riproduttiva, bambini. Altro ingombrante falso mito è quello secondo cui sarebbero 'ineluttabili'. Sebbene la componente genetica rivesta un ruolo importante in molte malattie reumatologiche, è possibile cercare di prevenirle. Ma gran parte della popolazione non lo sa, non è consapevole del fatto che alcuni semplici comportamenti, come non fumare, avere una sana alimentazione, fare esercizio fisico, tenere sotto controllo il peso e proteggersi dalle infezioni con i vaccini, possono ridurre il rischio di sviluppare le malattie reumatologiche o ritardarne la comparsa, soprattutto se in famiglia c'è già qualcuno che ne soffre. I familiari dei pazienti, infatti, hanno un rischio aumentato del 10% di ammalarsi. Proprio per favorire una maggiore consapevolezza su questo fronte, la Sir ha realizzato una brochure divulgativa con diversi consigli di prevenzione, rivolgendosi anche a chi una malattia ce l'ha già, per cercare di rallentarne la progressione e conviverci al meglio".
Nei casi in cui scongiurare le malattie reumatologiche non è possibile, queste patologie dovrebbero essere individuate per tempo con una diagnosi precoce: l'innovazione degli ultimi anni, in particolare il dosaggio di alcuni biomarcatori, come gli auto-anticorpi, consente infatti di intercettarle addirittura prima che inizino a produrre sintomi. Ma questo spesso non avviene, sottolinea la Sir. "Sono necessari in media 7 anni per scoprire di soffrire di artrite psoriasica, 5 per la spondilite anchilosante, 3 per la sclerosi sistemica e 2 per l'artrite reumatoide - elenca Gian Domenico Sebastiani, past president della società scientifica -. Se non diagnosticate e trattate precocemente, queste malattie possono portare a danni irreversibili, con conseguenti costi sanitari (trattamenti farmacologici, ricoveri ospedalieri e riabilitazione) e sociali (giorni lavorativi persi, riduzione del reddito, necessità di sussidi di disoccupazione e invalidità). Solo l'artrite reumatoide in Italia ha un costo complessivo annuo di oltre 2 miliardi di euro. Il problema del ritardo diagnostico è legato alla mancanza di specialisti reumatologi sul territorio, il cui numero andrebbe incrementato, e all'assenza di reti che consentano di prendere in carico i pazienti nel setting di cura più adeguato a seconda della complessità del singolo caso. Resta cruciale la formazione dei medici di medicina generale, che devono essere sensibilizzati all'individuazione delle nostre patologie, perché sono loro i primi referenti dei pazienti e hanno la possibilità di intercettare i possibili campanelli d'allarme. E occorre realizzare Pdta", percorsi diagnostico terapeutici assistenziali, "che definiscano un iter appropriato, secondo le linee guida, al fine di garantire al paziente la miglior assistenza possibile".
Una volta confermata la diagnosi, il paziente dovrebbe essere preso in carico dal reumatologo e iniziare le terapie. Prima questo avviene, precisa la Sir, e maggiori probabilità ci sono di tenere sotto controllo le malattie reumatologiche affinché non provochino danni irreversibili. Con l'impiego precoce dei farmaci oggi a disposizione, dai nuovi immunosoppressori, più maneggevoli, ai biologici che possono cambiare il decorso della malattia, la remissione è sempre più spesso possibile, anche per periodi prolungati. "Negli ultimi 15 anni l'armamentario farmacologico per le malattie reumatologiche si è arricchito moltissimo, grazie a una conoscenza più approfondita dei meccanismi che stanno alla loro base - evidenzia Roberto Caporali, presidente eletto della Sir -. Oggi la nuova frontiera si chiama medicina personalizzata e consiste nel provare a definire il farmaco giusto, per il paziente giusto, al momento giusto. Attraverso indagini precise, l'analisi dei biomarcatori e quella dei tessuti, possiamo cercare di trovare il farmaco migliore per ogni singolo paziente, riducendo il più possibile la quota di coloro che non rispondono alla terapia. E' un approccio già utilizzato in altre aree terapeutiche, che sta iniziando a essere percorribile anche in reumatologia".
Nella Giornata mondiale delle malattie reumatologiche, la Società italiana di reumatologia rinnova la sua richiesta alle istituzioni per "un'azione concreta nel contrasto a quest'emergenza sanitaria. Tra le priorità più rilevanti: campagne di prevenzione e informazione sui sintomi e sui corretti stili di vita; diagnosi precoce e accesso equo alle terapie innovative nei Lea, i livelli essenziali di assistenza; potenziamento della telemedicina e di un approccio multidisciplinare nella gestione dei pazienti; maggiore formazione dei medici e dei farmacisti, per intercettare i casi sin dai primi segnali e migliorare l'aderenza ai trattamenti. Solo così - concludono gli specialisti - sarà possibile costruire un futuro in cui le malattie reumatologiche non significhino più limitazioni, ma possibilità di cura, remissione e qualità di vita per tutti i pazienti. E il disegno di legge n. 946 sulla riforma dell'assistenza reumatologica" per la Sir "va proprio nella direzione auspicata".

(Adnkronos) - Domenica In torna oggi, domenica 12 ottobre, dalle 14 alle 17.10, con una nuova puntata su Rai 1, in diretta dagli Studi 'Fabrizio Frizzi' di Roma. Alla guida Mara Venier, affiancata alla conduzione da Tommaso Cerno, Teo Mammucari ed Enzo Miccio, per un pomeriggio ricco di ospiti.
Al centro della puntata, la testimonianza di Evelina Sgarbi, figlia del critico d'arte Vittorio Sgarbi, che parlerà apertamente del delicato rapporto con il padre, offrendo uno sguardo personale su una vicenda che ha suscitato grande attenzione mediatica. Le condizioni di salute di Sgarbi saranno approfondite nel talk condotto da Venier e Cerno, con gli interventi in studio di Barbara Alberti, Simona Izzo e Vladimir Luxuria, e il collegamento da Milano con il giornalista Vittorio Feltri.
Spazio anche ai grandi protagonisti dello spettacolo: Enrico Montesano, che ha festeggiato 80 anni lo scorso giugno, si racconterà a Mara Venier attraverso aneddoti di carriera e vita privata, mentre Rita Rusic ripercorrerà i momenti più significativi del suo percorso personale e professionale in un'intervista intensa e confidenziale.
A rendere il pomeriggio ancora più coinvolgente ci penserà Teo Mammucari, protagonista di un momento magico insieme al leggendario Mago Silvan, ed Enzo Miccio, che racconterà il mito di Patty Pravo, icona di stile e rivoluzione degli anni '70.
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(Adnkronos) - Cerca di sedare una rissa, provando a salvare un ragazzo da un pestaggio, ma viene ucciso a colpi di pistola. E' accaduto nella notte nella zona della movida di Palermo, a pochi passi dal Teatro Massimo. La vittima è un ragazzo di 21 anni, Paolo Taormina, figlio dei titolari del locale in cui è avvenuto il pestaggio. Indagano i carabinieri, alla ricerca del killer.
Secondo una prima ricostruzione, il giovane, poco dopo le 3, avrebbe notato il pestaggio a sangue di un coetaneo da parte di un gruppo di persone, quando è intervenuto per sedare la rissa. All’improvviso uno dei membri del branco avrebbe estratto la pistola e avrebbe esploso un colpo a distanza ravvicinata puntando alla fronte. Il giovane che ha sparato si è poi dileguato a bordo di uno scooter con gli altri componenti del gruppo.
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(Adnkronos) - Toscana al voto oggi, domenica 12 ottobre, per le elezioni regionali 2025. I seggi resteranno aperti fino alle 23 mentre domani, lunedì 13 ottobre, sarà possibile votare dalle 7 alle 15. Lo scrutinio si svolgerà immediatamente dopo, nel corso del pomeriggio, mentre l'eventuale turno di ballottaggio è previsto per domenica 26 ottobre e lunedì 27 ottobre.
Sono circa 3 milioni - per l'esattezza 3.007.106 - i toscani chiamati alle urne per eleggere il presidente della Toscana e i 40 consiglieri della Regione. I diciottenni al voto sono circa 17 mila. 3.922 le sezioni in tutta la regione, tra cui 29 ospedaliere.
A contendersi la carica di governatore della Toscana tre candidati. Il presidente della Regione uscente, candidato del campo largo di centrosinistra, Eugenio Giani, per il centrodestra il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi e Antonella Bundu con il sostegno di Toscana Rossa, la lista che mette insieme Rifondazione comunista, Potere al Popolo e Possibile. Se nessuno raggiungerà almeno il 40 per cento dei voti si andrà tra due settimane al ballottaggio: un’eventualità che nessuna delle legge elettorali delle altre Regioni contempla.
Ai seggi occorre presentarsi con un documento di identità e la tessera elettorale. Se smarrita, un duplicato può essere richiesto in Comune. Gli uffici elettorali saranno per questo aperti anche oggi.
I toscani che vivono all’estero (o anche in un’altra regione) dovranno tornare a casa se vorranno votare. Sono previsti rimborsi per il viaggio: fino a 103 euro per chi arriva da un Paese europeo, 206 per chi si muove da un altro continente, autostrade gratuite ed agevolazioi su treni, aerei e traghetti.
Tra le province con più elettori c’è in testa quella fiorentina (781 mila), seguita da Lucca (quasi 356 mila, ma un settimo vive all’estero), Pisa (341 mila), Livorno (287 mila), Arezzo (quasi 274 mila) e Pistoia (quasi 247 mila). Le province con meno elettori sono Siena (208 mila), Prato (182 mila), Grosseto (177 mila) e Massa-Carrara (quasi 171 mila).
Firenze, tra i 273 comuni toscani, è quello con il maggior numero di iscritti nelle liste elettorali (288 mila). Sul podio, uniche altre città con più di centomila elettori, ci sono anche Livorno (137 mila) e Prato (132 mila).
Tra i comuni con meno elettori il primato va a Capraia Isola (368 all’ultima revisione semestrale di giugno) e Sassetta (378): ambedue in provincia di Livorno, si scambiano nelle posizione rispetto a cinque anni fa. Terzultimo si conferma Montemignaio (460) in provincia di Arezzo. Sono tutti comuni con una sola sezione elettorale, come Orciano Pisano, Fosciandora, Ortigiano Raggiolo, Chitignano, Careggine, Guardastallo e Casale Marittimo.
Cinque anni fa, alle consultazioni regionali del 2020, con poco meno di tre milioni di elettori chiamati alle urne a votare furono 1.870.283 toscani (il 62,6%): nel 2015 l’affluenza più bassa nei cinquant’anni di storia della Regione, poco oltre il 48 per cento, ben lontana dal 95,9 per cento del 1970 quando le Regioni sono nate.
Dal 1970 ad oggi è la dodicesima volta che i toscani sono chiamati ad eleggere i loro rappresentanti in Consiglio regionale. Dal 2005 eleggono direttamente anche il presidente della giunta. Di presidenti ce ne sono stati finora otto.
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(Adnkronos) - Cambiano da oggi, domenica 12 ottobre, le regole per i controlli alle frontiere europee con l'entrata in vigore, in 29 Paesi, del nuovo sistema digitale di gestione Entry/Exit System (Ees) che acquisisce i dati biometrici di cittadini extra-Ue e Schengen.
Ees registrerà digitalmente entrate e uscite, oltre ai dati del passaporto, impronte digitali e immagini facciali dei cittadini extra-Ue (esclusi quelli di Islanda, Lichtenstein, Norvegia e Svizzera) che viaggiano per brevi soggiorni negli Stati membri dell'Ue e nello spazio Schengen.
Il sistema, spiega il Consiglio europeo, "rafforzerà la sicurezza dell'area Schengen e contribuirà a prevenire la migrazione irregolare": registrando in formato digitale le informazioni del passaporto e i dati biometrici, "può offrire informazioni in tempo reale sul rispetto del periodo di soggiorno autorizzato", oltre a contribuire anche a "ridurre significativamente" le frodi di identità.
"Dobbiamo fare tutto il possibile per impedire a terroristi e migranti irregolari di entrare illegalmente nello spazio Schengen", commenta Rasmus Stoklund, ministro danese per l'Immigrazione e l'Integrazione, sottolineando come sia "fondamentale mantenere un controllo efficace" sui cittadini di Paesi terzi che entrano nell'area di libera circolazione europea "in modo da poter rafforzare la sicurezza alle frontiere esterne. Con un sistema informatico a livello Ue, diventerà più facile monitorare chi attraversa i nostri confini", conclude.
Il sistema verrà introdotto gradualmente, con i Paesi che potranno decidere di avviare l'implementazione in determinati valichi di frontiera e con funzionalità ridotte, con la completa operatività in programma tra sei mesi, il 10 aprile 2026.

(Adnkronos) - Nemmeno quattro ore in Israele domani per Donald Trump, poi via in Egitto per la firma sull'accordo per Gaza al vertice di pace a Sharm el-Sheikh. Cerimonia alla quale, però, Tel Aviv e Hamas non parteciperanno. Nel mezzo, l'incognita sui tempi esatti di rilascio dei rapiti che, presumibilmente e stando a quanto riportano media locali, dovrebbe avvenire in concomitanza con la presenza del tycoon in Medio Oriente.
Sarà quindi breve la visita di domani di Trump nello Stato ebraico. Il presidente americano, che arriverà alle 9.20 (ora locale) e ripartirà alle 13, si fermerà meno di quattro ore per incontrare il premier israeliano Benjamin Netanyahu, le famiglie degli ostaggi israeliani e per un discorso alla Knesset, come anticipa Channel 12. Il magnate sarà accolto all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv da una breve cerimonia, quindi si dirigerà subito alla Knesset, dove il suo intervento è previsto per le 11. Prima incontrerà Netanyahu per un colloquio che si svolgerà nel suo ufficio in Parlamento e poi, con lui vedrà le famiglie degli ostaggi nel salone Chagall.
L’accordo su Gaza sarà quindi firmato domani pomeriggio a Sharm el-Sheikh. A siglarlo Trump e i mediatori (Egitto, Qatar e Turchia), mentre non ci sarà alcun rappresentante israeliano e di Hamas, apprende l’Adnkronos da fonti informate secondo cui l’accordo “si basa sulle lettere di principio fornite separatamente da Israele, Hamas e i mediatori".
Alla cerimonia sono stati invitati tra i Paesi europei Italia ( ci sarà la premier Giorgia Meloni), Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Grecia e Ue. Per i Paesi arabi e islamici presenti invece Arabia Saudita, Turchia, Qatar, Emirati arabi, Egitto, Giordania, Pakistan, Indonesia. Tra i presenti, anche il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.
Secondo Barak Ravid di Axios, gli Stati Uniti avrebbero invitato, anche Giappone, Azerbaigian, Armenia, Ungheria, India, El Salvador, Cipro, Bahrein, Kuwait e Canada. Secondo una fonte citata da 'Axios', anche l'Iran sarebbe stato invitato.
Il presidente Trump e il suo omologo egiziano Abdel Fattah al-Sisi presiederanno il vertice di pace, ha quindi spiegato la presidenza egiziana. L'incontro si terrà lunedì pomeriggio "con la partecipazione di leader di oltre venti paesi", si legge nella dichiarazione.
L'incontro avrà l'obiettivo di "porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza, intensificare gli sforzi per raggiungere la pace e la stabilità in Medio Oriente e inaugurare una nuova era di sicurezza e stabilità regionale".
Resta intanto un'incognita l'orario preciso del rilascio dei rimanenti 20 ostaggi vivi ancora trattenuti nella Striscia di Gaza e la dinamica del loro trasferimento coordinato dalla Croce rossa internazionale. Quello che sembra ormai certo, è che l'attuazione della prima fase del piano è attesa per domani mattina e non nella notte tra domenica e lunedì, come spiegato a Channel 12 da fonti israeliane.
Secondo il primo punto dell'accordo fra Hamas e Israele per la tregua a Gaza, gli ostaggi devono essere rilasciati entro le 12.30 di lunedì (ora locale). "Ma a Israele non sono chiari tutti i dettagli sui tempi", ha poi spiegato una fonte, precisando che l'incertezza scaturisce dai preparativi logistici da parte di Hamas e non da uno slittamento intenzionale. Sarà solo poche ore prima dell'effettivo rilascio che si potrà quindi stabilire l'ora precisa.
Gli ostaggi saranno portati via o tutti insieme, dopo che saranno stati riuniti in un unico punto della Striscia - come sembra preferire Hamas in questo momento - o con trasferimenti multipli simultanei da ognuno dei punti in cui saranno rilasciati.
"In base all'accordo firmato, lo scambio di prigionieri inizierà lunedì mattina come concordato e non ci sono nuovi sviluppi al riguardo", ha dichiarato Osama Hamdan, alto funzionario di Hamas, in un'intervista all'Afp.
Dopo il ritorno dei prigionieri da Gaza, Israele procederà quindi al rilascio di circa 2.000 detenuti palestinesi dalle sue prigioni, secondo i termini della prima fase dell'accordo di cessate il fuoco firmato dalle due parti con la mediazione degli Stati Uniti.
Anche il coordinatore israeliano per gli ostaggi e le persone scomparse, Gal Hirsh, ha detto alle famiglie dei rapiti che i funzionari israeliani stimano che il processo di rilascio inizierà lunedì mattina. "A partire da venerdì alle 12 è iniziato il conteggio delle 72 ore in base all'accordo", ha scritto Hirsh nel suo messaggio alle famiglie secondo quanto riferisce Haaretz. "In base all'accordo gli ostaggi vivi ci saranno consegnati e ci aspettiamo che i resti degli ostaggi ci vengano restituiti". Hirsh ha aggiunto che i preparativi per ricevere gli ostaggi sono stati completati.
Secondo Hirsh, il team internazionale incaricato di localizzare i corpi degli ostaggi che non vengono restituiti inizierà il suo lavoro dopo le prime 72 ore. "Chiediamo, ci aspettiamo e stiamo lavorando per garantire uno sforzo al 100% da parte di Hamas, con l'assistenza della forza internazionale, per adempiere al compito e riportare tutti gli ostaggi deceduti sul suolo israeliano", ha scritto.
Il presidente americano ha assicurato ieri che Hamas sta radunando gli ostaggi da liberare, con alcuni che si trovano "in posti abbastanza difficili". Trump si è detto convinto che il cessate il fuoco reggerà perché Israele e Hamas "sono stanchi di combattere".
Intanto anche il servizio penitenziario israeliano ha iniziato il trasferimento dei detenuti palestinesi di massima sicurezza che dovranno essere rilasciati nell'ambito dell'accordo. Secondo quanto riporta la televisione Kan, guardie carcerarie e membri dell'unità di élite Nahshon stanno trasferendo da diverse prigioni nel penitenziario di Ketziot i detenuti che saranno rilasciati a Gaza attraverso il valico di Rafah. Mentre quelli che saranno rilasciati in Cisgiordania vengono trasferiti nella prigione di Ofer, spiega l'emittente.
Ecco chi sono gli ultimi 20 ostaggi israeliani (presumibilmente) vivi:
- Il Sottufficiale Matan Angrest, 22 anni, è stato catturato a bordo del suo carro armato ai margini della Striscia di Gaza dopo aver tentato di impedire l'infiltrazione di commando di Hamas vicino alla base di Nahal Oz. Gli altri tre membri dell'equipaggio del carro armato sono stati uccisi e i corpi di due di loro sono a Gaza. In un video diffuso dalla sua famiglia nell'aprile 2025 si vede il momento in cui viene prelevato dal suo carro armato e linciato.
- Gali e Ziv Berman, 28 anni, sono gemelli e sono stati rapiti nel quartiere giovanile del kibbutz Kfar Aza, incendiato dai commando di Hamas. I due fratelli lavoravano insieme in ambito musicale. I genitori e il fratello maggiore sono sopravvissuti all'attacco.
- Elkana Bohbot, 36 anni, era uno dei produttori del Nova Festival, insieme ai suoi amici Michael e Osher Waknin, uccisi il 7 ottobre insieme a quasi 370 persone che partecipavano al festival. Un video che lo ritrae ammanettato e ferito al volto mentre viene portato via dai suoi rapitori. E' sposato con una donna israeliana di origine colombiana, Rebecca Gonzalez. Padre di un figlio, viveva a Mevasseret Tzion, vicino a Gerusalemme. Il presidente colombiano Gustavo Petro gli ha concesso la cittadinanza colombiana nel novembre 2023. Sua moglie a metà febbraio ha ricevuto una "prova di vita" da Ohad Ben Ami, un ex ostaggio rilasciato l'8 febbraio e trattenuto insieme al marito. A maggio è apparso in un video diffuso da Hamas, insieme a un altro ostaggio, Yossef-Haim Ohana.
- Rom Braslavski, 21 anni, originario di Gerusalemme e anche cittadino tedesco, si occupava della sicurezza al festival Nova. I sopravvissuti hanno raccontato che è rimasto sul posto per aiutare numerosi partecipanti al festival durante l'attacco, rimanendo ferito a entrambe le mani durante l'attacco. Nell'agosto scorso la Jihad Islamica ha pubblicato un video che mostra Braslavski parlare sotto costrizione, molto debole ed emaciato.
- Il soldato Nimrod Cohen, 21 anni, era di stanza il 7 ottobre 2023 vicino al kibbutz di Nahal Oz con la sua unità di veicoli blindati. E' stato tirato fuori dal suo carro armato, che era in panne, dai miliziani insieme ad altri tre membri dell'equipaggio, secondo i video diffusi da Hamas. I suoi tre compagni di unità, Omer Neutra, Oz Daniel e Shaked Dahan, sono morti il 7 ottobre e i loro corpi sono stati portati a Gaza. Nimrod Cohen è di Rehovot, a sud di Tel Aviv. I suoi genitori, Yehouda e Viki Cohen, partecipano a tutte le manifestazioni con cartelli e foto che chiedono il rilascio degli ostaggi.
- David e Ariel Cunio, 35 e 28 anni, sono due fratelli israelo-argentini rapiti insieme alla loro famiglia allargata mentre si nascondevano nella stanza di sicurezza nel kibbutz Nir Oz. Per liberarli, gli aggressori hanno appiccato il fuoco alla casa. La loro era la famiglia con il maggior numero di ostaggi, otto. Sharon Aloni Cunio, 34 anni, moglie di David Cunio, e le loro figlie gemelle di tre anni, così come Danielle Aloni, 44 anni, sorella di Sharon Aloni Cunio, e la figlia di cinque anni, sono state rilasciate durante la tregua del novembre 2023. La fidanzata di Ariel Cunio, Arbel Yehoud, 28 anni, è stata rilasciata il 30 gennaio. Il regista israeliano Tom Shoval ha presentato il film "Lettera a David" alla Berlinale a febbraio, un omaggio a David Cunio.
- Evyatar David, 24 anni, è stato rapito al Nova Film Festival con il suo amico d'infanzia Guy Gilboa Dalal, che si presume sia ancora vivo nella Striscia di Gaza. La sua famiglia è di Kfar Saba, nel centro di Israele. Appassionato di musica, stava lavorando in un bar per raccogliere soldi per un viaggio in Thailandia. Nell'agosto 2025 Hamas ha pubblicato un video che mostrava Evyatar David gravemente malnutrito e visibilmente indebolito.
- Guy Gilboa Dalal, 24 anni, stava partecipando al suo primo rave party con tre amici quando è stato rapito al festival Nova. La sua famiglia ha saputo del rapimento dopo aver visto un video di lui e del suo migliore amico, Evyatar David, legati in un tunnel a Gaza. Guy Gilboa Dalal ed Evyatar David sono stati visti in un video di Hamas a febbraio, mentre assistevano a una delle cerimonie di rilascio degli ostaggi a Gaza prima di essere chiusi in macchina, implorando di essere rilasciati. Appare in un video di Hamas il 5 settembre. Viene filmato con un altro ostaggio, Alon Ohel, in un tunnel.
- Maxim Herkin, 37, è un russo-israeliano che vive a Tirat Carmel, nel nord di Israele, ed è padre di una bambina di cinque anni che vive con la madre in Russia. E' immigrato con la madre dall'Ucraina. Nella primavera del 2025, il braccio armato di Hamas ha pubblicato un video in cui Herkin appare sdraiato, con la testa e il braccio sinistro coperti da bende con macchie marroni.
- Eitan Horn, 39 anni, è stato rapito dalla casa del fratello maggiore Yair Horn nel kibbutz Nir Oz. Anche lui rapito il 7 ottobre, il fratello diabetico è stato rilasciato nel febbraio 2025. Prima del rilascio del fratello maggiore, i due fratelli erano stati tenuti prigionieri insieme. La famiglia Horn era emigrata dall'Argentina anni prima. Educatore, Eitan Horn ha lavorato a lungo con diversi movimenti giovanili, per i quali ha prestato servizio in Perù.
- Segev Kalfon, 27 anni, vive a Dimona (sud), lavorava con il padre nel panificio di famiglia ad Arad, nel deserto del Negev. E' stato rapito dal festival Nova, mentre si nascondeva in un cespuglio lungo la Route 232, che collega i kibbutz al confine con Gaza, come ha testimoniato un suo amico. Uno degli ostaggi rilasciati a febbraio ha raccontato di essere stato tenuto prigioniero con lui per un certo periodo.
- Bar Kuperstein, 23 anni, prima di essere rapito al festival Nova ha salvato i partecipanti al festival che erano stati colpiti. Medico dell'esercito, non era in servizio quel giorno, ma faceva parte dello staff del festival. I video che lo mostrano legato poco dopo il suo rapimento. E' di Holon, vicino a Tel Aviv. Suo padre, Tal Kuperstein, paramedico volontario, è rimasto disabile, incapace di parlare o muoversi, a seguito di un incidente.
- Omri Miran, 48 anni, massaggiatore con nazionalità anche ungherese, è stato rapito dal kibbutz Nahal Oz, dove viveva, in presenza della moglie Lichay Miran-Lavi e delle loro due figlie piccole, lasciate libere. Suo padre, Dani Miran, si sta facendo crescere la barba in attesa del ritorno del figlio, dopo averlo visto con la barba in un video pubblicato da Hamas nell'aprile 2024, convinto che se suo figlio non può radersi, non si raderà nemmeno lui. Parlando sotto costrizione, Miran ha descritto in un video "una situazione difficile" a causa dei "numerosi bombardamenti israeliani" sulla Striscia di Gaza.

(Adnkronos) - Spuntano gli 'omini verdi' al confine tra Estonia e Russia. E Tallinn teme una provocazione di Mosca. La definizione 'omini verdi' - in inglese Little Green Men - descrive soldati con uniformi anonime, prive di mostrine e segni distintivi per il riconoscimento. Il gruppo di militari, come mostrano le immagini dell'emittente estone ERR, è stato avvistato al confine tra il paese baltico e la Russia. La presenza dei militari ha fatto scattare misure temporanee sulla base delle segnalazioni delle guardie di frontiera estoni: "Abbiamo osservato gruppi di uomini armati, apparentemente impegnati in attivistà sospette. Non si tratta di elementi delle guardie di frontiera, la situazione rappresenta una minaccia", il resoconto delle guardie estoni.
A ridimensionare l'allarme, nella tarda serata, il messaggio pubblicato su X da Marko Mikhelson, presidente della Commissione Affari Esteri del parlamento estone: "Mantenete la calma, la compostezza e la concentrazione. Abbiamo il totale controllo della situazione".
In passato, la presenza di 'omini verdi' ha caratterizzato la fase iniziale delle operazioni che hanno portato la Russia ad invadere la Crimea nel 2014. Militari privi di divise identificabili presero il controllo dell'aeroporto di Simferopoli e di basi militari. Un copione simile è andato in scena anche in Donbass, con il sospetto che tra gli 'omini verdi' abbiano operato anche elementi delle forze speciali.
Leggi tutto: Estonia, allarme per 'omini verdi': provocazione della Russia?

(Adnkronos) - Standing ovation per Barbara D'Urso. L'esibizione della conduttrice televisiva e del suo partner di ballo, Pasquale La Rocca, questa sera ha conquistato tutti, giuria inclusa.
Barbara D'Urso è stata la terza concorrente a esibirsi questa sera, sabato 11 ottobre, a Ballando con le stelle con un 'Freestyle' che ha superato ogni aspettativa. Solo complimenti da parte della giuria e anche da Alberto Matano che si è detto colpito: "Una performance eccezionale, complimenti davvero...".
Ivan Zazzaroni, Fabio Canino e Carolyn Smith non hanno nascosto l'entusiasmo e hanno elogiato il cambiamento mostrato in pista: "Ti sei spogliata, bravissima. Completamente libera da ogni emozione, veramente complimenti", ha detto Smith.
Più misurata ma comunque positiva la valutazione di Selvaggia Lucarelli, che ha voluto lanciare una riflessione: "Sono sempre stati molto bravi. Una media altissima sempre. È tutto molto lineare al momento. Va tutto bene, non succede niente. Grandi aspettative ma per ora lo show è solo il ballo", ha detto la giornalista lasciando col dubbio Barbara D'Urso: "Cosa dovrei fare? Rompermi qualcosa?", ha replicato la conduttrice con ironia.
Il punteggio finale premia la coppia. La conduttrice ha concluso la terza puntata con un totale di 47 punti.
Leggi tutto: Ballando, standing ovation per Barbara D'Urso. Lucarelli: "Per ora tutto piatto..."

(Adnkronos) - A tifare per Fabio Fognini questa sera, sabato 11 ottobre, a Ballando con le stelle c'è un collega speciale: Flavio Cobolli. L'ex tennista italiano, in coppia con Giada Lini, è stato il primo a esibirsi nella terza puntata del dance show di Rai 1 con una travolgente esibizione di Boogie-woogie.
Alla fine della sua performance la conduttrice Milly Carlucci ha fatto notare a Fabio Fognini la presenza in studio di Cobolli: "Un grande amico è venuto a fare il tifo per te", ha detto. E il tifo di Cobolli non è passato inosservato: il tennista ha mimato un "10" con le mani, applaudendo con entusiasmo il collega.
Ed effettivamente Fognini questa sera ha sorpreso tutti, pubblico e giuria. ricevendo complimenti inaspettati persino da Selvaggia Lucarelli: "Stasera per la prima volta sembravi divertito e rilassato, come se avessi abbandonato quella tensione che avevi nelle puntate precedenti. è stato il tuo miglior ballo, miglior performance". E il risultato dei punti totale parla chiaro: 36.

(Adnkronos) - Non ce l’ha fatta la bambina di pochi mesi soccorsa dal 118 di Azienda Zero nel pomeriggio di oggi a Moncalieri, in provincia di Torino. La piccola è deceduta poco dopo l’arrivo in ospedale nonostante i tentativi dei sanitari di salvarle la vita. A dare l'allarme, intorno alle 18, era stato il padre della bambina che l’aveva trovata nel letto in arresto cardiocircolatorio. Giunti sul posto i sanitari del 118 dopo aver effettuato le manovre di rianimazione e poi avevano trasportato la piccola in codice rosso in all'ospedale a Torino. Ora sono in corso gli accertamenti per capire la causa del decesso.
Leggi tutto: Trovata nel lettino in arresto cardiaco, muore bimba di pochi mesi

(Adnkronos) - I Maneskin di nuovo insieme, almeno per una sera. Victoria, Thomas ed Ethan non hanno voluto mancare alla prima data romana del tour solista del loro frontman, Damiano David, presentandosi a sorpresa tra il pubblico del Palazzo dello Sport di Roma per sostenerlo.
Un gesto che arriva in un momento cruciale per la band, al centro da mesi di insistenti voci su una possibile reunion. I tre musicisti sono stati avvistati e fotografati sotto il palco, poco prima dello show di Damiano, impegnato nel suo primo tour mondiale senza la band.
Sebbene non si tratti di una reunion ufficiale sul palco, la presenza compatta della band a sostegno del cantante potrebbe rappresentare un buon auspicio per un futuro ritorno insieme alimentando le speranze dei fan.
Leggi tutto: Maneskin, ‘reunion’ di una notte al concerto di Damiano

(Adnkronos) - Tragica scoperta stasera in un'abitazione in via Nobel a San Pietro Vernotico, in provincia di Brindisi, dove un anziano di 98 anni e la badante rumena di 44 anni sono stati trovati morti dopo un incendio. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri e il 118. Nulla è stato possibile fare per salvare la vita alle due vittime.
Secondo una prima ricostruzione, i due erano in stanze diverse, entrambi senza vita. Da accertare la causa dell'incendio, si ipotizza il corto circuito di una stufetta elettrica che avrebbe provocato un incendio. L'anziano e la badante potrebbero essere stati uccisi dalle esalazioni, si tende ad escludere che la causa della morte sia stato il fuoco. Si indaga per ricostruire compiutamente la dinamica. I vigili del fuoco sono stati allertati dalla chiamata di un parente che non riusciva a mettersi in contatto con l'anziano e con la donna che lo assisteva.
Leggi tutto: Incendio in casa, trovati morti anziano e badante: uccisi da esalazioni tossiche

(Adnkronos) - Con il suo stile inconfondibile - cappello a tesa larga, cravatte e pantaloni oversize - Diane Keaton ha lasciato un'impronta indelebile nella storia del cinema. Prima stella della saga Il Padrino e poi musa di Woody Allen, l'attrice premio Oscar è morta in California all'età di 79 anni, come ha riportato People Magazine, che non ha fornito ulteriori dettagli sulle cause del decesso. Hollywood perde non solo una straordinaria interprete, ma anche una donna capace di rivoluzionare il concetto stesso di femminilità sul grande schermo: è stata simbolo di intelligenza, ironia e stile anticonformista.
Nata a Los Angeles il 5 gennaio 1946 con il nome di Diane Hall, ha adottato il cognome da nubile della madre, Keaton, agli inizi della sua carriera, per distinguersi nel mondo dello spettacolo. Dopo aver studiato recitazione al Neighborhood Playhouse di New York, fece il suo debutto teatrale a Broadway con Hair (1968), prima di imporsi nel panorama cinematografico grazie al ruolo di Kay Adams, la riservata ma fondamentale moglie di Michael Corleone (Al Pacino), nella trilogia de Il Padrino (1972, 1974 e 1990) diretta da Francis Ford Coppola. Un personaggio che accompagnò lo spettatore lungo tutta l'evoluzione del protagonista, offrendo un punto di vista femminile e disilluso sulla parabola mafiosa della famiglia Corleone.
Ma fu il sodalizio artistico - e sentimentale - con l'attore e regista Woody Allen a consacrarla definitivamente come star. I due si conobbero alla fine degli anni Sessanta e intrapresero una relazione che si trasformò presto in un legame artistico destinato a lasciare il segno. Dopo Provaci ancora, Sam (1972), Keaton divenne la protagonista di alcuni dei più celebri film del regista newyorkese: Il dormiglione (1973), Amore e guerra (1975), Interiors (1978), Manhattan (1979), Radio Days (1987) e Misterioso omicidio a Manhattan (1993). Ma fu con Io e Annie (1977) che il connubio raggiunse l'apice: Allen scrisse per lei un ruolo su misura – quello di una donna eccentrica, vulnerabile e affascinante – ispirato alla loro storia personale. Il film rivoluzionò il genere della commedia romantica americana e valse a Keaton l'Oscar come miglior attrice protagonista, oltre a un Golden Globe e un Bafta.
Negli anni, Diane Keaton ha saputo reinventarsi, spaziando tra ruoli drammatici e commedie leggere. La sua carriera è costellata da interpretazioni memorabili in pellicole come In cerca di Mr. Goodbar (1977), dramma oscuro che le fece abbandonare temporaneamente la vena brillante; Reds (1981), diretto da Warren Beatty, con cui ebbe anche una relazione, che le portò la seconda nomination all’Oscar; Spara alla luna (1982); Fuga d'inverno (1984); Crimini del cuore (1986); La stanza di Marvin (1996), al fianco di Meryl Streep e Leonardo DiCaprio, che le valse la terza candidatura agli Oscar.
Il pubblico più ampio, però, l'ha amata anche per i suoi ruoli da madre anticonvenzionale e brillante in pellicole come Baby Boom (1987), Il padre della sposa (1991) e Il padre della sposa 2 (1995), Il club delle prime mogli (1996), fino al grande successo di Tutto può succedere – Something's Gotta Give (2003), commedia diretta da Nancy Meyers, dove duettava con un irresistibile Jack Nicholson, conquistando una quarta nomination all'Oscar.
Tra i suoi lavori più recenti si ricordano La neve nel cuore (2005), Perché te lo dice mamma (2007), 3 donne al verde (2008), Mai così vicini (2014), Book Club - Tutto può succedere (2018) e Book Club - Il capitolo successivo (2023). Nel 2016 Paolo Sorrentino la scelse per interpretare Suor Mary nella miniserie internazionale The Young Pope, accanto a Jude Law. Gli ultimi film dei suoi 74 titoli sono Arthur's Whisky di Stephen Cookson (2024) e Summer Camp di Castilel Landon (2024).
Il suo stile unico, spesso composto da abiti presi direttamente dal proprio guardaroba, è diventato simbolo di indipendenza e originalità, ispirando generazioni di donne. La rivista "Premiere" ha inserito la sua interpretazione in Io e Annie tra le 100 migliori performance cinematografiche di tutti i tempi. Keaton stessa ha dichiarato di ispirarsi a Katharine Hepburn, icona di forza e raffinatezza, nonché antesignana di uno stile maschile e ribelle.
Nel corso della sua lunga carriera, Keaton ha ricevuto numerosi riconoscimenti: oltre all'Oscar, ha ottenuto un David di Donatello come miglior attrice straniera per Reds nel 1982 e un premio alla carriera nel 2018. Fu anche candidata a tre Golden Globe per Reds, Spara alla luna e Baby Boom, e vinse nuovamente il Globo d'Oro nel 2004 per Tutto può succedere.
Dietro le quinte, Diane Keaton ha dimostrato altrettanta creatività: è stata regista di film (Avviso di chiamata, 2000), documentari, videoclip musicali (tra cui Heaven Is a Place on Earth di Belinda Carlisle), fotografa apprezzata e scrittrice. Ha pubblicato volumi di memorie, libri fotografici e saggi sul restauro architettonico, passione che l'ha portata a dedicarsi al recupero di case storiche in California.
Keaton non si è mai sposata. "Non ho mai avuto voglia di condividere la mia vita quotidiana con un uomo per sempre", disse in un'intervista. Ha però adottato due figli: Dexter, nel 1995, e Duke, nel 2000, scegliendo consapevolmente la maternità da single in età matura. (di Paolo Martini)
Leggi tutto: Il cinema perde Diane Keaton, addio al simbolo di ironia e anticonformismo

(Adnkronos) - L'attrice americana Diane Keaton è morta all'età di 79 anni. Il decesso è avvenuto in California ma non sono stati diffusi altri dettagli. I suoi cari hanno chiesto il rispetto della privacy.
Keaton era stata lanciata negli anni Settanta grazie al suo ruolo nel Padrino e alle sue collaborazioni con Woody Allen. Nel 1977 aveva vinto l'Oscar come miglior attrice per Annie Hall (Io e Annie). Era nata a Los Angeles nel 1946 come Diane Hall, la maggiore di quattro figli, il padre ingegnere civile e la madre casalinga. Aveva iniziato a fare l'attrice al liceo e aveva studiato teatro al college. Che aveva presto abbandonato per trasferirsi a New York, dove aveva preso il cognome della madre, Keaton, dal momento che c'era già una Diane Hall registrata nel registro degli attori. Nel 1968 debutta a Broadway, con una parte in Hair. Poi in Play it Again Sam, di Allen, sempre a Broadway, nel 1069. La svolta della sua carriera è stata il ruolo di Kay Adams, la fidanzata di Michael Corleone nel Padrino del 1972, che manterrà per il Padrino II di due anni dopo e anche nel Padrino III degli anni Novanta. Lavorerà poi anche nel film "Provaci ancora Sam", del 1972. Non guardava mai i film in cui lavorava. Per insicurezza.
Nel 1977 arriva il ruolo da protagonista di Io e Annie e l'Oscar. Diventò icona di stile. L'abbigliamento di Annie rispecchiava il suo: pantaloni maschili, camice ampie. La storia "ha elementi" tratti dalla sua relazione con Allen, come lei stessa ammise in una intervista molti anni dopo. Collaborò di nuovo con Allen in Interiors e in Manhattan Murder Mistery. E difese il regista quando fu accusato di abusi dalla figliastra Dylan Farrow. Lavorò anche nella "La Tamburina". Non si è mai sposata.
Leggi tutto: È morta Diane Keaton, l'attrice musa di Woody Allen aveva 79 anni

(Adnkronos) - Nessun '6' né '5+1' al concorso del Superenalotto di oggi, sabato 11 ottobre 2025. Centrati invece otto '5' che vincono 23.713,82 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 64,1 milioni di euro.
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro.
L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
Questa la combinazione vincente del concorso di oggi del Superenalotto: 28, 51, 55, 62, 80, 90. Numero Jolly: 68. Numero Superstar: 90.
Leggi tutto: Superenalotto, numeri combinazione vincente oggi 11 ottobre 2025

(Adnkronos) - Non si hanno più notizie di Leo Artin Boschin, un giovane di 21 anni scomparso a Roma dalla notte del 9 ottobre, dopo essere uscito di casa a Trastevere alle due del mattino. Le ricerche si sono estese in tutta Italia: il ragazzo si sarebbe dovuto recare a Padova con alcuni amici. Non solo l'associazione Penelope Lazio, anche il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV ha lanciato un appello sui social per ritrovare Leo, mentre la famiglia sta vivendo queste ore con "forte preoccupazione".
Capelli castani, occhi verdi, alto 1,90 e dal peso di 80 chili, Leo, figlio del proprietario di una storica libreria romana, la 'Libreria Del Viaggiatore', non ha segni particolari, nessun tatuaggio. Porta con sé uno zainetto nero. Il suo cellulare risulta sempre spento. L'ultima segnalazione, ricevuta questa mattina dal Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV, colloca il ragazzo in un supermercato di Arezzo. Prima ancora Leo era stato visto in stazione sempre nella città toscana. La polizia di Arezzo è in continuo contatto con le associazioni che hanno lanciato l'avviso di scomparsa, ma, sottolineano dal Comitato, "il problema è che il giovane potrebbe spostarsi facilmente da un luogo all'altro".
Da Facebook il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV lancia un appello a chi possa aver visto il ragazzo: "Vi chiediamo di contattare immediatamente il 112 se lo vedete o il nostro numero: 388 189 4493". A sua volta l'associazione Penelope Lazio: "Stiamo cercando Leo, aiutateci a condividere questo appello. Per info e segnalazioni Pronto Penelope 339 6514799".
Leggi tutto: Scomparso da Roma il 21enne Leo Artin Boschin, sui social gli appelli per trovarlo

(Adnkronos) - Italia in campo a Tallinn contro l'Estonia oggi 11 ottobre per il match valido per il Gruppo I nelle qualificazioni ai Mondiali 2026. Gli azzurri, con 9 punti dopo 4 partite, devono vincere per proseguire il cammino almeno verso i playoff. Il primo posto nel girone, con conseguente qualificazione diretta, appare saldamente nelle mani della Norvegia, capolista a punteggio pieno a quota 18 dopo 6 gare.
L'Italia tornerà in campo martedì 14 ottobre a Udine contro Israele.
Leggi tutto: Estonia-Italia, diretta match qualificazioni Mondiali 2026

(Adnkronos) - Italia in campo a Tallinn contro l'Estonia oggi 11 ottobre per il match valido per il Gruppo I nelle qualificazioni ai Mondiali 2026. Gli azzurri, con 9 punti dopo 4 partite, devono vincere per proseguire il cammino almeno verso i playoff. Il primo posto nel girone, con conseguente qualificazione diretta, appare saldamente nelle mani della Norvegia, capolista a punteggio pieno a quota 18 dopo 6 gare.
L'Italia tornerà in campo martedì 14 ottobre a Udine contro Israele.
Leggi tutto: Estonia-Italia 0-1, diretta match qualificazioni Mondiali 2026

(Adnkronos) - Italia in vantaggio 2-0 a Tallinn contro l'Estonia oggi 11 ottobre per il match valido per il Gruppo I nelle qualificazioni ai Mondiali 2026. A segno Kean al 5' e Retegui al 38'.
Gli azzurri, con 9 punti dopo 4 partite, devono vincere per proseguire il cammino almeno verso i playoff. Il primo posto nel girone, con conseguente qualificazione diretta, appare saldamente nelle mani della Norvegia, capolista a punteggio pieno a quota 18 dopo 6 gare.
L'Italia tornerà in campo martedì 14 ottobre a Udine contro Israele.
Leggi tutto: Estonia-Italia 0-2, diretta match qualificazioni Mondiali 2026

(Adnkronos) - Camminare fa bene. Camminare velocemente, ancora meglio. La classica passeggiata può aiutare, ma gli effetti positivi sono ridotti rispetto ad una sessione di 'fast walking' che quotidianamente richiede un impegno limitato e garantisce risultati rilevanti, a giudicare dallo studio coordinato dal professor Wei Zheng, direttore del Vanderbilt Epidemiology Center, e pubblicato sull'American Journal of Preventative Medicine.
Il menù ideale comprende 150 minuti di attività moderata nell'arco di una settimana per ottenere benefici tangibili in relazione alla propria salute. Si tratta, in sostanza, di camminare per 2 ore e mezza nell'arco di 7 giorni. Il dato viene fuori dall'analisi di dati relativi a 85mila persone, interpellate tra il 2002 e il 2009 sulle proprie attività fisiche, il tempo mediamente dedicato agli allenamenti, la velocità di camminata e le condizioni generali di salute.
L'analisi dei risultati, cominciata nel 2023, ha portato ad un verdetto non proprio sorprendente: camminare velocemente può produrre maggiori benefici rispetto ad una sessione di 'walking' lento.
Occhio al cronometro
Zheng, coadiuvato in particolare dalla professoressa Anne Potter Wilson, ha indicato il 'numero' ideale: per vedere risultati positivi, è necessario camminare velocemente almeno 15 minuti al giorno.
In media, i soggetti che camminano velocemente per un quarto d'ora al giorno vedono ridurre del 20% il rischio di morte prematura rispetto al 4% che caratterizza chi cammina lentamente anche per 3 ore al giorno.
Ma cosa significa camminare velocemente? Il parametro può variare da persona a persona in base a età, peso, condizioni fisiche generali. Viene in soccorso una 'regola' indicata dal National Health Service nel Regno Unito: se si riesce a parlare ma non a cantare, si sta camminando ad una 'velocità' più elevata del solito.
"In realtà sappiamo da tempo che la velocità di camminata è correlata ai risultati: questo significa che più si cammina velocemente, meglio è. E ha certamente senso, perché, come potete immaginare, una persona in pessime condizioni di salute probabilmente non sarà in grado di camminare molto velocemente", dice professor Andrew Freeman, direttore del reparto di prevenzione cardiovascolare e benessere presso il National Jewish Health di Denver, come riporta la Cnn.
Camminare produce benefici ben noti: consente di gestire il peso e i livelli degli zuccheri, contribuisce a ridurre il rischio di cancro, allevia dolori articolari e favorisce il rafforzamento del sistema immunitario. Camminare velocemente è associato a specifici effetti positivi, come la riduzione del rischio di insufficienza cardiaca, aritmie e diabete di tipo 2.
Secondo recenti ricerche, aggiunge la Cnn, camminare quotidianamente può anche ridurre il rischio di demenza o declino cognitivo nelle persone predisposte a sviluppare l'Alzheimer.
"L'attività fisica ha un effetto molto significativo sulla pressione sanguigna, che è uno dei fattori di rischio più esponenziali che abbiamo: un aumento della pressione di circa 20 punti rispetto al valore massimo di 120 comporta un rischio doppio di evento cardiaco", riassume Freeman. "E' un fattore di rischio estremamente potente ed esponenziale, sappiamo che l'esercizio fisico regolare lo riduce".
Leggi tutto: Camminare veloce è una 'medicina', lo studio: bastano 15 minuti al giorno

(Adnkronos) - Quattro persone sono rimaste uccise e 12 ferite in una sparatoria scoppiata la notte scorsa nel centro di Leland, dopo una partita di football della scuola superiore della località del Mississippi, di appena 4mila abitanti. Il sindaco John Lee ha detto che la sparatoria è avvenuta intorno alla mezzanotte e che quattro dei feriti sono stati trasportati in elicottero in ospedale. Non sono stati fatti arresti ed è in corso un'indagine per ricostruire la dinamica dei fatti.
Secondo il sito della scuola, la squadra della Leland High School aveva giocato la partita di "homecoming" contro la squadra della Charleston High School, riporta la Cbs.
Leggi tutto: Mississippi, sparatoria dopo partita football: 4 morti e 12 feriti

(Adnkronos) - "La mia vita è precipitata, è stato un anno difficile". Michela Miti ospite oggi, sabato 11 ottobre, a Verissimo ha parlato delle difficoltà economiche che hanno cambiato la traiettoria della sua vita nell'ultimo anno.
Dopo la morte del compagno, Michela ha perso tutto: "La sua famiglia mi ha mandato via dalla casa in cui vivevamo. Perdere lui è stato terribile, da quel momento è cominciata la depressione. Dall'anca al ginocchio, ho avuto anche diversi problemi di salute che non ho potuto affrontare nei migliori dei modi per le mie difficoltà economiche", ha spiegato l'attrice italiana.
Tra 15 giorni Michela deve lasciare la sua casa perché è stata sfrattata: "Spero che il peggio sia passato. L'anno scorso non avevo più nulla, ho venduto tutto quello che avevo, anche i ricordi del mio compagno. Non avevo più risorse", ha aggiunto.
"La fede mi ha dato la forza di reagire, di uscire da questa situazione. C'è un parroco che sta cercando di trovarmi una sistemazione, e un medico meraviglioso che si è offerto di curarmi senza ricevere nulla in cambio", ha ammesso l'ex diva degli anni '80 che nonostante le difficoltà pensa solo a non arrendersi.
Leggi tutto: Michela Miti a Verissimo: "Ho dovuto vendere tutto, non ho più una casa"
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