
La 'maledizione dei Kennedy' continua. Tatiana Schlossberg, nipote 35enne del presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy assassinato a Dallas nel 1963, ha rivelato sul 'The New Yorker' di soffrire di una leucemia mieloide acuta con una mutazione rara - l'inversione del cromosoma 3 - che secondo i medici le lascerà meno di 1 anno di vita nonostante le cure ricevute, con chemioterapie intensive e due trapianti di midollo osseo.
Cos'è la leucemia mieloide acuta
Con oltre 2mila casi registrati in Italia nel 2024 stando agli ultimi dati dell'Airtum (Associazione italiana registri tumori) riportati sul sito di Fondazione Airc per la ricerca sul cancro, la leucemia mieloide acuta (Lma) rappresenta il 25% di tutte le leucemie nell'adulto, con una sopravvivenza del 30% circa a 5 anni dalla diagnosi. E' la seconda leucemia più diffusa, si legge in un approfondimento dell'Ematologia di Pavia, in cui si specifica che le leucemie caratterizzate da alterazioni dei cromosomi 3, 5 o 7 sono considerate ad alto rischio.
Tatiana, seconda dei 3 figli di Caroline Kennedy ed Edwin Schlossberg, giornalista, ha raccontato che 10 minuti dopo aver dato alla luce la sua seconda figlia nel maggio del 2024 i medici hanno notato nei suoi esami del sangue un numero anomalo di globuli bianchi. Poco dopo le è stata diagnosticata una leucemia mieloide acuta con inversione 3. "Avevo un figlio che amavo più di ogni altra cosa e un neonato di cui dovevo prendermi cura", scrive. Assistita al Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, dopo le cure, i trapianti e diversi studi clinici il suo medico le ha detto che avrebbe potuto tenerla in vita "forse per 1 anno", confessa la giovane. "Per tutta la vita - continua - ho cercato di essere una brava studentessa, una brava sorella e una brava figlia, di proteggere mia madre e di non farla mai arrabbiare o turbare". Ma "ho aggiunto un'altra tragedia alla sua vita, a quella della nostra famiglia, e non posso fare nulla per impedirlo".
La 'maledizione dei Kennedy'
Dopo la morte del padre Jfk, mamma Caroline perse anche lo zio Robert Kennedy assassinato nel 1968 durante la campagna per la nomination democratica. Sua madre Jacqueline Kennedy Onassis morì nel 1994 a 64 anni per un linfoma non-Hodgkin. E suo fratello, John F. Kennedy Jr., perse la vita in un incidente aereo al largo delle coste del Massachusetts nel 1999.
Nel suo articolo Tatiana esprime lo sgomento della sua famiglia per la nomina e la conferma del cugino, Robert F. Kennedy Jr., a segretario della Salute e dei Servizi umani nell'amministrazione di Donald Trump. Un gesto di rottura in una dinastia democratica, seguito da discusse scelte definite da più parti antiscientifiche e di stampo no vax. La giovane cita in particolare i tagli per circa 500 milioni di dollari alla ricerca sui vaccini a mRna, nonché ai finanziamenti per i National Institutes of Health. Gli ultimi mesi che la attendono saranno dedicati alla sua famiglia, ai figli e al marito medico George Moran. "In questo momento - conclude - cerco soprattutto di vivere e di stare con loro".
Subito al lavoro per la Juventus, poi Roma e Atalanta...
'Le bonifiche non possono fermarsi, a rischio l'ambiente'... Sostenibilità, Simon (Deloitte): "Fare la differenza con impatti positivi e duraturi per la società"

“Per noi, come Deloitte, è fondamentale e molto significativo sponsorizzare il Rewriters Fest. Infatti siamo impegnati da anni, attraverso diverse attività e collaborazioni, attraverso il nostro programma di volontariato aziendale, a promuovere la sostenibilità economica, sociale e ambientale all’interno del nostro Paese, l’Italia. Questo entra propriamente in linea con il nostro purpose aziendale, Making impacts on matters, ovvero fare la differenza generando un impatto positivo e duraturo per la società, per le nostre persone, per i nostri clienti e per le generazioni future”. Lo ha detto Chrystelle Simon, Diversity, Equity & Inclusion Leader di Deloitte, a margine del panel “Le organizzazioni alla guida della sostenibilità sociale italiana” al Rewriters Fest 2025, in corso alla Mondadori Bookstore della Galleria Alberto Sordi, a Roma.
Simon è intervenuta con uno speech dal titolo “Un futuro sostenibile: cultura, ambiente e inclusion”, prima del dibattito “Oltre l’impresa, riscrivere la comunità”, che ha visto protagonisti Diego Pisa, Ceo Tp Italia, Gianluca Bilancioni, Direttore Hr Tp Italia, e don Alessandro Argentero, parroco della Chiesa SS. Angeli Custodi di Taranto.
L’evento, dedicato alla sostenibilità sociale e ai temi dell’inclusione, dei diritti e della responsabilità collettiva, ha riunito professionisti, istituzioni e associazioni impegnate a “riscrivere” visioni e pratiche della contemporaneità nel cuore della capitale.

È Anlaids il vincitore dell’edizione 2025 del Reward Prize for Social Sustainability, il primo premio europeo dedicato a progetti di sostenibilità sociale rivolti a organizzazioni profit e non profit che generano impatti positivi su persone e territori. La giuria, presieduta da Enrico Giovannini, ex ministro e co-fondatore di ASviS, ha assegnato due premi ex aequo a Dire, Fare, Cambiare e Deloitte, mentre Tp Italia si è classificata al secondo posto, ricevendo un riconoscimento per l’impegno nella trasformazione sostenibile dei propri processi e luoghi di lavoro. Il vincitore Anlaids ha ricevuto un’opera dell’artista italiano Marco Lodoli.
A margine del panel “Oltre l’impresa, riscrivere la comunità” al Rewriters Fest 2025, in corso alla Mondadori Bookstore della Galleria Alberto Sordi a Roma, è intervenuto il Ceo di Tp Italia Diego Pisa: “Tp è una realtà human-intensive, abbiamo più di duemila persone in Italia e 500 mila nel mondo, quindi lavoriamo con le persone: sono il nostro asset più importante. Per noi farle lavorare in un contesto sostenibile è il punto di partenza, è stata anche la parte centrale della rivoluzione aziendale che abbiamo fatto in Italia. La collaborazione con Rewriters Festival è stata naturale: abbiamo implementato il concetto di sostenibilità sociale in un contesto diffuso come i nostri uffici, quindi è sembrato naturale essere parte di questo festival”.
Il festival, dedicato alla sostenibilità sociale e alla trasformazione culturale, riunisce aziende, istituzioni, artisti e realtà del terzo settore impegnate a ripensare le relazioni tra comunità, organizzazioni e contemporaneità.

Addio a Udo Kier, attore tedesco e icona di culto che ha collaborato con personaggi di spicco, da Andy Warhol a Lars von Trier a Madonna: è morto domenica mattina a Palm Springs all’età di 81 anni.
La notizia del decesso è stata data dal suo compagno, l'artista Delbert McBride. Tra gli oltre 200 film in cui è apparso, quelli più celebri sono frutto delle collaborazioni con Warhol. Kier ha interpretato i suoi ruoli più importanti in 'Frankenstein' del 1973 e 'Dracula di sangue' del 1974. Entrambi diretti da Paul Morrissey e prodotti da Warhol, i film sono rivisitazioni sovversive e sensuali dei classici mostri hollywoodiani, con Kier che offre un'interpretazione inquietante ma comicamente inetta dei personaggi principali.
Quei due film resero famoso Kier, che trascorse i successivi vent'anni lavorando in Europa e collaborando con il leggendario sceneggiatore e regista Rainer Werner Fassbinder a film come 'La moglie del capostazione', 'La terza generazione' e 'Lili Marleen'. Poi, al Festival di Berlino, Kier incontrò il futuro regista due volte candidato all'Oscar Gus Van Sant, a cui Kier attribuisce il merito di avergli procurato un permesso di lavoro americano.
Nel 1991, Van Sant presentò Kier al pubblico americano con il suo dramma di formazione 'Belli e dannati', liberamente ispirato all''Enrico IV' di Shakespeare. Kier recitò in un ruolo secondario al fianco di River Phoenix e Keanu Reeves. Più o meno nello stesso periodo, Kier iniziò la sua collaborazione che durò tutta la vita con Lars von Trier. A partire dalla fine degli anni '80 con 'Epidemic', Kier è apparso nel film 'Europa' del 1991, prima di apparire in diversi episodi della longeva serie horror-thriller di von Trier 'The Kingdom' per tutti gli anni '90 e 2000. Le loro altre collaborazioni cinematografiche includono 'Le onde del destino', 'Dancer in the Dark', 'Dogville', 'Melancholia' e 'Nymphomaniac: Vol. II'.
Gli anni '90 hanno visto Kier anche in diversi ruoli secondari in importanti produzioni hollywoodiane, come 'Ace Ventura: l'acchiappanimali', 'Armageddon' e 'Blade'. È apparso anche nel celebre libro erotico di Madonna 'Sex' nel 1992, e nei suoi video musicali per 'Erotica' e 'Deeper and Deeper' dal suo album 'Erotica'. Più recentemente, Kier è apparso nel film di Kleber Mendonça Filho, acclamato dalla critica, 'The Secret Agent'. Il film è valso alla star Wagner Moura il premio come Miglior attore al Festival di Cannes del 2025.
Udo Kier, all’anagrafe Udo Kierspe, era nato a Colonia, in Germania, in un ospedale bombardato dalle forze alleate. Si era trasferito a Londra a 18 anni dopo aver incontrato Fassbinder in un bar. "Mi piaceva l'attenzione, per questo sono diventato attore", aveva confessato a ‘Variety’ in un'intervista del 2024. Dopo aver lavorato tra l'Europa e gli Stati Uniti per molti decenni, Kier si era stabilito tra Los Angeles e Palm Springs, coltivando i suoi interessi per l'arte, l'architettura e il collezionismo.

“È più facile essere bravi genitori o nonni piuttosto che buoni antenati, perché si tratta di prendersi cura di persone che non si incontreranno mai. È un po’ questa la frase che ha ispirato cinque anni fa il Rewriters Fest, il primo festival europeo dedicato alla sostenibilità sociale”. Lo ha detto Eugenia Romanelli, direttrice del Rewriters Fest 2025, a margine dell’iniziativa inaugurata oggi alla Mondadori Bookstore della Galleria Alberto Sordi, nel cuore di Roma.
Romanelli ha spiegato come il festival affronti oltre metà degli obiettivi dell’Agenda 2030 dedicati alle persone: “In questo festival, attraverso ospiti, istituzioni, organizzazioni profit e non-profit, si prende in carico la felicità di tutte le persone, cercando di trasformare una visione ecologica in una visione ecologica”. All’apertura sono attesi l’assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio, Enrica Battaglia, e le madrine del festival Violante Placido e Chiara Francini. La direttrice ha descritto l’atmosfera della Galleria, animata da volontari e partecipanti: “Sono tantissime le persone che hanno deciso, a titolo volontario, di inondare la Galleria Sordi di pensieri, domande, contributi, professionalità, stand-up comedy, concerti”.
Il festival adotta registri diversi — dalle tavole rotonde alla comicità — per affrontare temi come violenza contro le donne, cyberbullismo, potere dei dati e dei media: “Vi aspettiamo nel cuore pulsante dell’Italia, nel cuore della capitale, a Piazza Colonna, a Roma”, ha concluso Romanelli.

Siamo passati da un mite autunno a una condizione di gelo precoce nell'arco di pochissimi giorni: l'aria artica si è letteralmente impossessata del Bacino del Mediterraneo. La domanda che tutti si pongono è: quanto durerà ancora questa situazione?
Federico Brescia, meteorologo de iLMeteo.it,[1] conferma che l’Italia sta vivendo una fase decisamente fredda con temperature sotto la media dopo tanto tempo e sta per arrivare un'altra settimana ricca di dinamiche atmosferiche complesse. L'avvio della settimana sarà segnato dalla presenza di una nuova perturbazione associata a un vortice depressionario. Questo sistema si posizionerà con il suo cuore pulsante sull'Italia, innescando una fase di maltempo marcato che colpirà duramente il settore tirrenico.
Le regioni centrali e meridionali saranno le più esposte agli effetti di questo passaggio perturbato. Si prevedono precipitazioni anche intense, con un'attenzione particolare rivolta a Lazio e Campania, dove i fenomeni potranno assumere carattere di temporale.
Le condizioni meteo saranno aggravate da venti forti di Libeccio e Ponente, che soffieranno con raffiche sostenute, e dalla conseguente minaccia di mareggiate lungo le coste esposte.
Una volta che il vortice si sarà spostato e la perturbazione avrà abbandonato la penisola, subentrerà un nuovo e significativo cambiamento. A partire dalla metà settimana, si assisterà a un miglioramento ma anche a un richiamo di aria fredda continentale proveniente direttamente da Nord. Questo flusso causerà un ulteriore, deciso calo termico su tutto il territorio nazionale.
Il calo termico post-frontale riporterà le temperature notturne e del primo mattino su valori gelidi, specialmente nelle aree interne. Si preannunciano importanti gelate che interesseranno ampie porzioni delle pianure del Nord e le vallate interne del Centro.
Nel periodo compreso tra domenica sera e martedì mattina, le Alpi saranno protagoniste di abbondanti nevicate. L'aria fredda in arrivo garantirà fiocchi a quote insolitamente basse per il periodo, con la neve che potrà spingersi fino a circa 700-800 metri sulle Alpi, con accumuli importanti sulle aree di confine.
Nella giornata di lunedì 24 un fenomeno meteorologico particolarmente insidioso da monitorare sarà il Gelicidio (pioggia che gela al contatto col suolo) nelle zone più fredde dei bassi strati del Nord-Ovest.
Il Gelicidio sarà la conseguenza diretta di una marcata inversione termica. Uno strato d'aria più calda in quota impedirà alla neve di raggiungere la pianura. Tuttavia, mantenendo la temperatura al suolo intorno o appena sotto gli zero gradi, la pioggia che cadrà gelerà istantaneamente sulle superfici, creando una pericolosa patina di ghiaccio trasparente.
NEL DETTAGLIO
Lunedì 24. Al Nord: cielo coperto, piovaschi, neve a bassa quota. Al Centro: nuova perturbazione con rovesci e temporali. Al Sud: piogge sparse specie in Campania.
Martedì 25. Al Nord: migliora con nubi sparse. Al Centro: maltempo intenso sul Lazio, piogge altrove. Al Sud: nubifragi su Campania e Calabria tirrenica.
Mercoledì 26. Al Nord: qualche pioggia al Nord-Est, sole altrove. Al Centro: instabilità sparsa, meglio in Toscana. Al Sud: molto nuvoloso con piogge sui settori tirrenici.
Tendenza: alta pressione in rimonta, ma freddo intenso al mattino e la notte.

Maxi operazione dei Carabinieri a Roma: smantellata una banda accusata di 46 furti e rapine, oltre, in alcuni casi, di sequestro di persona, ricettazione, danneggiamento e incendio. Diciotto persone sono destinatarie di un’ordinanza di arresto dopo un’indagine della Procura, che avrebbe ricostruito l’attività del gruppo criminale legato al campo nomadi di via dei Gordiani, responsabile, secondo gli inquirenti, di colpi in abitazioni, bar, sale giochi e perfino episodi di sequestro di persona. Nonostante gli arresti, eseguiti nel corso dell’indagine, gli indagati si riorganizzavano con estrema velocità, reclutando nuove leve.
Le rapine in abitazione hanno visto spesso coinvolti anziani, svegliati di soprassalto, oppure sorpresi mentre guardavano la tv, minacciati, in una circostanza anche con una pistola, e costretti a consegnare tutto quello che possedevano, per lo più in ore pomeridiane o serali. Diversamente, alcuni degli indagati sono accusati di furti in sale giochi o bar tabacchi.
Durante i colpi, gli indagati rimanevano in costante contatto telefonico consentendo ai carabinieri che li intercettavano di ascoltare in sottofondo anche le strazianti voci e urla delle vittime indifese. Durante le indagini è emerso anche come alcuni colpi fossero stati organizzati nei minimi dettagli con la regia telefonica di un uomo, anche lui rom, detenuto nel carcere romano di Regina Coeli.

Una donna di 42 anni di Isola Capo Rizzuto, nel Crotonese, è stata arrestata dai carabinieri della locale Tenenza in seguito a una condanna passata in giudicato. La donna dovrà scontare una pena complessiva a 8 anni di reclusione, per reati che vanno dalla violenza sessuale in danno di minori ai maltrattamenti in famiglia. Le indagini hanno permesso di far emergere come in diverse occasioni avrebbe abusato dei propri figli minori costringendoli a praticare atti sessuali nei suoi confronti e a subire continue vessazioni, terminate solo con l'intervento dei carabinieri. Anche a Scandale i carabinieri hanno arrestato un uomo, 52enne del posto, in seguito a una condanna passata in giudicato: dovrà scontare una pena a tre anni di reclusione per il reato di maltrattamenti in famiglia.

Usa e Ucraina "hanno messo a punto un quadro di pace aggiornato e perfezionato". E' quanto si legge nella dichiarazione congiunta diffusa dalla Casa Bianca dopo l'incontro di ieri tra rappresentanti di Stati Uniti e Ucraina a Ginevra "per colloqui sulla proposta di pace Usa", che sono stati "costruttivi, mirati e rispettosi, sottolineando l'impegno condiviso ad arrivare a una pace giusta e duratura", con la determinazione a proseguire i contatti. "Entrambe le parti hanno concordato che le consultazioni sono state molto produttive - si legge - Dai colloqui sono emersi progressi significativi verso un allineamento delle posizioni, individuando prossimi passi chiari. Hanno riaffermato che qualsiasi accordo futuro dovrà rispettare pienamente la sovranità dell'Ucraina e garantire una pace giusta e sostenibile".
La delegazione ucraina "ha ribadito la sua gratitudine per l'impegno determinato degli Stati Uniti e di Donald Trump, per i loro sforzi incessanti volti a porre fine alla guerra e alla perdita di vite umane". Ucraina e Stati Uniti "hanno concordato di proseguire nei prossimi giorni un lavoro intenso su proposte congiunte" e "resteranno in stretto contatto con i partner europei". "Le decisioni finali", viene sottolineato, saranno dei "presidenti di Ucraina e Stati Uniti", con il riaffermato impegno a "continuare a lavorare insieme per una pace che garantisca sicurezza, stabilità e ricostruzione dell'Ucraina".
I progressi di Givevra e la controproposta europea
Quella di ieri è stata una domenica di intensi negoziati a Ginevra[1]. "Non c'è mai stato un incontro più produttivo", ha detto Rubio, spiegando che il piano di pace Usa in 28 punti, limato nei negoziati, verrà sottoposto alla Russia. La Casa Bianca vorrebbe il sì ucraino al piano per giovedì 27 novembre, per celebrare al top il Giorno del Ringraziamento.
Sul tavolo, però, prende forma anche una proposta europea. Anche in questo caso, afferma la Cnn, il testo in 24 punti è estremamente fluido: l'obiettivo è ottenere eventuali modifiche nel piano americano in una sorta di manovra diplomatica tra vasi comunicanti. Le differenze sostanziali tra il piano europeo e quello di Trump sarebbero numerose[2]. Nel documento verrebbero sfumati i toni rispetto ai confini dell'azione Nato: il piano americano esclude senza mezze misure la presenza di militari dell'Alleanza in Ucraina, quello europeo non contempla un dispiegamento permanente e non cancella totalmente la possibilità dell'adesione di Kiev all'Alleanza anche se non c'è accordo tra i membri del Patto Atlantico al momento.
Il tema delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina è centrale: in caso di nuovo attacco russo, scatterebbe un meccanismo paragonabile all'articolo 5 della Nato, che prevede l'intervento dell'Alleanza in difesa di un membro aggredito.
Il documento europeo non fa riferimento a concessioni territoriali. Washington, invece, considera sostanzialmente russi e riconosciuti come tali Crimea, Donetsk e Luhansk. Kiev, poi, non dovrebbe ritirarsi dalle città controllate nel Donbass.
Attacco a Kharkiv: 4 morti e 17 feriti
Intanto continuano i raid. E' di almeno quattro morti e 17 feriti il nuovo bilancio delle vittime dell'attacco russo che ieri sera ha colpito Kharkiv. Lo denunciano le autorità locali, come riporta The Kyiv Independent. Fra i feriti vi sono due bambini di 11 e 12 anni, ha denunciato il governatore Oleh Syniehubov.

Qual è la miglior posizione per dormire? Ognuno di noi ha, da sempre, la propria preferenza, ma la scienza offre indicazioni chiare su quali siano le posizioni migliori per il nostro corpo nella fase di riposo. La posizione può infatti influenzare la qualità stessa del sonno, fondamentale per rigenerare e ricaricare l'organismo.
La posizione giusta
Secondo quanto riporta Mayo Clinic, la posizione migliore in cui dormire è girati su un fianco. Questa postura aiuta a prevenire il collasso delle vie respiratorie e può ridurre anche il russare. "Dormire su un fianco, magari con la testa leggermente sollevata, purché sia una posizione comoda, è un ottimo modo per dormire", la spiegazione della dottoressa Lois Krahn.
Dormire sul fianco è consigliato anche, e soprattutto, per le donne in gravidanza. E' la scelta migliore è dormire sul fianco sinistro, perché questa soluzione consente ridurre la pressione sugli organi interna e favorisce la corretta circolazione del sangue, fondamentale per il feto. Anche secondo la Sleep Foundation dormire su un fianco è la posizione migliore, soprattutto per chi soffre di dolori a collo e schiena. In questo caso si consiglia di posizionare un cuscino tra le gambe.
Dormire a pancia su o giù
Sconsigliata invece una delle posizioni più comuni: dormire sulla schiena. "Per molti è comodo perché non grava sulle articolazioni", illustra la dottoressa Krahn, "ma dormire sulla schiena significa che lingua e mascella possono cadere verso il basso e ostruire le vie respiratorie. E molte persone russano di più". Il rischio in questo caso quindi è per l'ostruzione delle vie respiratorie, mentre dormire a pancia in giù mette a dura prova collo e colonna vertebrale.
Chi dorme a pancia sotto, invece, potrebbe sottoporre ad uno stress eccessivo la colonna vertebrale e il collo.

Milano saluta oggi, lunedì 24 novembre, Ornella Vanoni, scomparsa venerdì scorso all'età di 91 anni. I funerali della cantante si terranno alle 14.45 nella chiesa di San Marco nel quartiere Brera.
A Milano oggi è stato proclamato il lutto cittadino. "Doveroso", ha detto il sindaco Beppe Sala, mentre l'amministrazione già riflette su come ricordare l'artista. Il desiderio, espresso ancora in vita da Vanoni, di avere un’aiuola dedicata, “faceva parte della sua ironia"[1]. "Lo diceva scherzando, ma lo diceva anche perché aveva piacere che questo legame con Milano fosse per sempre e lo sarà", ha assicurato l'assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi.
L'ultimo saluto, dopo che la camera ardente della cantante, è stata aperta da domenica fino a oggi, dalle 10 alle 13, al Piccolo Teatro Grassi, in via Rovello, uno dei luoghi simbolo della cultura milanese.
Tra le volontà di Vanoni c’era il desiderio della musica del trombettista jazz Paolo Fresu al suo funerale[2]. Lo stesso musicista, storico amico della cantante, intervistato dal Tg dell’emittente sarda 'Videolina', alla domanda se suonerà al funerale di Ornella Vanoni ha risposto: "Devo".
Ricordando la richiesta che gli arrivò dalla stessa Vanoni nel maggio del 2020, Fresu ha poi spiegato: "Scherzosamente, quando me lo chiese, io le dissi ‘va bene, ma se muoio prima io tu devi cantare al mio funerale’. Ne abbiamo parlato spesso" ma "per me resta qualcosa di davvero intimo e che rappresenta la grande stima e amicizia che tra noi c’è stata. Mi colpì molto questo suo rigore di pensare a un domani".

I benefici di un'alimentazione equilibrata per il cuore, il mantenimento del peso ideale o la riduzione della pressione sanguigna sono noti. Lo stesso vale per l'importanza di assumere cibi utili per controllare glicemia e colesterolo. Si tende a trascurare, a volte, il ruolo che le scelte alimentari hanno per mantenere occhi sani e preservare la qualità della vista, soprattutto con l'avanzamento dell'età. E' il tema che affronta la professoressa Mona Kaleem, oftalmologa del Wilmer Eye Institute, nell'ambito della facoltà di Medicina della Johns Hopkins University.
La 'dieta per gli occhi'
La 'dieta per gli occhi' comprende in particolare alimenti che contengono le vitamine A, C ed E, ricche di antiossidanti, nutrienti che rimuovono dall'organismo gli agenti ossidanti potenzialmente dannosi e legati all'invecchiamento e alla morte delle cellule. Per la Johns Hopkins, la ricetta vincente si identifica con i pilastri della dieta mediterranea.
Le vitamine A, C ed E: cosa le contiene
La vitamina A, il retinolo, produce i pigmenti nella retina degli occhi ed è fondamentale per i fotorecettori, responsabili della qualità della vista in condizioni di scarsa illuminazione. La vitamina A è contenuta nei prodotti di origine animale, ma il nostro organismo la può 'produrre' convertendo alcuni nutrienti vegetali. Tra le fonti di vitamina A spiccano tuorli d'uovo, latticini, fegato, spinaci e altre verdure a foglia verde scuro, carote.
La vitamina C è collegata alla funzionalità del fluido che si trova davanti al cristallino dell'occhio ed è ritenuta un antiossidante chiave per prevenire la cataratta legata all'età. L'assunzione di vitamina C è legata al consumo di broccoli, peperoni, arance.
La vitamina E è costituita da composti chiamati tocoferoli e tocotrienoli, che proteggono gli acidi grassi essenziali dall'ossidazione e svolgono un ruolo di tutela per la vista. La carenza di vitamina E non è la norma. E' comunque reperibile in mandorle, semi di girasole e avocado.
L'importanza dei composti
Con le vitamine non si esaurisce la 'ricetta' utile alla vista. E' opportuno assumere alimenti che contengono carotenoidi, pigmenti vegetali che hanno un'importante funzione antiossidante e fotoprotettiva. Due carotenoidi in particolare sono rilevanti per gli occhi: la luteina e la zeaxantina, presenti nel tessuto fotosensibile della retina, nella parte posteriore dell'occhio. Per assumerli, bisogna assumere bieta, spinaci, lamponi, pesche.
Menzione speciale per i flavonoidi, composti presenti in diversi vegetali e collegati a un miglioramento della funzionalità dei neuroni che collegano la retina alle sezioni del cervello destinati ad elaborare gli input visivi. I flavonoidi presenti nel tè caldo con caffeina possono ridurre il rischio di sviluppare glaucoma primario ad angolo aperto (POAG), la forma più comune di glaucoma. Le fonti alimentari di flavonoidi comprendono cioccolato fondente, vino rosso, frutti di bosco, agrumi, tè.
Il selenio
La salute degli occhi, secondo la Johns Hopkins, è legata anche all'assunzione di selenio, antiossidante che previene varie patologie oculari, tra cui la degenerazione maculare legata all'età (AMD) e la cataratta. Le fonti alimentari di selenio includono latticini, uova, frutti di mare, frutta secca.
Gli Omega-3
L'elenco comprende anche gli acidi grassi Omega-3, antinfiammatori che giocano un ruolo nella 'costruzione' delle membrane cellulari degli occhi e supportano la funzione visiva. L'assunzione degli Omega-3 riduce il rischio di alcune patologie, come la degenerazione maculare senile e il glaucoma. Sono contenuti nel salmone, nello sgombro, nelle sarde e nelle noci.

Passi avanti sul piano degli Stati Uniti per la pace tra Ucraina e Russia. Mentre l'Europa lavora al 'piano B' molto diverso rispetto alla proposta inviata da Donald Trump e articolata in 28 punti, il dialogo tra Kiev e Washington produce risultati.
I colloqui andati in scena a Ginevra tra le delegazioni ucraina e americana vengono commentati con soddisfazione, al momento, dalle parti in causa. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky definisce "sostanziali" i risultati. "Molte cose stanno cambiando, stiamo lavorando in maniera accurata sui passi necessari per porre fine alla guerra", dice il leader di Kiev, che sui social esprime gratitudine per il sostegno mostrato da Trump.
Il presidente ucraino disinnesca così, o almeno ci prova, il malumore manifestato dal presidente americano in un post sul social Truth: "La 'leadership ucraina' non ha espresso alcuna gratitudine per i nostri sforzi". Zelensky si definisce "personalmente grato" al numero 1 della Casa Bianca e spegne le polemiche.
Kiev e Washington: "Bilancio positivo"
"La diplomazia è stata attivata. La priorità è una pace affidabile, sicurezza garantita, rispetto per il nostro popolo e per chiunque abbia difeso l'Ucraina dall'aggressione russa sacrificando la propria vita", aggiunge alla fine della giornata caratterizzata da colloqui con il presidente francese Emmanuel Macron, con il cancelliere tedesco Friedrich Merz e con i premier di Canada, Croazia e Lussemburgo. Sullo sfondo, l'ipotesi di prossimi contatti - non è ancora chiaro se al telefono o di persona - con Trump.
Il bilancio degli Stati Uniti è affidato al segretario di Stato, Marco Rubio. I colloqui, dice, sono stati "molto positivi" e anche Trump è "soddisfatto". La Casa Bianca vorrebbe il sì ucraino al piano per giovedì 27 novembre, per celebrare al top il Giorno del Ringraziamento. "Vogliamo che l'obiettivo venga raggiunto il più presto possibile - dice Rubio - e saremmo felici se fosse giovedì. Ma se fosse giovedì o venerdì, oppure mercoledì o lunedì della settimana successiva... Basta che succeda in fretta perché la gente muore".
Il piano americano, nella versione iniziale, presenterebbe elementi giudicati sostanzialmente inammissibili da Kiev. "Il documento è vivo, cambia ogni giorno con i contributi. Le questioni aperte non sono ostacoli insormontabili. Abbiamo solo bisogno di più tempo", dice Rubio senza scendere nei dettagli. Arriverà poi il momento di presentare il documento alla Russia: "Dovremo presentare alla parte russa ciò che abbiamo elaborato, se riusciamo a raggiungere l'accordo con la parte ucraina".
Il piano europeo, le differenze rispetto alla proposta di Trump
Sul tavolo, però, prende forma anche una proposta europea. Anche in questo caso, afferma la Cnn, il testo in 24 punti è estremamente fluido: l'obiettivo è ottenere eventuali modifiche nel piano americano in una sorta di manovra diplomatica tra vasi comunicanti.
Le differenze sostanziali tra il piano europeo e quello di Trump sarebbero numerose. Nel documento verrebbero sfumati i toni rispetto ai confini dell'azione Nato: il piano americano esclude senza mezze misure la presenza di militari dell'Alleanza in Ucraina, quello europeo non contempla un dispiegamento permanente e non cancella totalmente la possibilità dell'adesione di Kiev all'Alleanza anche se non c'è accordo tra i membri del Patto Atlantico al momento.
Il tema delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina è centrale: in caso di nuovo attacco russo, scatterebbe un meccanismo paragonabile all'articolo 5 della Nato, che prevede l'intervento dell'Alleanza in difesa di un membro aggredito.
Il documento europeo non fa riferimento a concessioni territoriali. Washington, invece, considera sostanzialmente russi e riconosciuti come tali Crimea, Donetsk e Luhansk. Kiev, poi, non dovrebbe ritirarsi dalle città controllate nel Donbass. L'Europa richiede un cessate il fuoco prima di affrontare il tema di scambi territoriali e fissa l'attuale linea del fronte come punto di partenza per ogni eventuale discussione.
Dopo la firma dell'accordo di pace, potrebbe iniziare l'iter per rimuovere le sanzioni adottate nei confronti della Russia e per riportare Mosca al tavolo del G8.
Capitolo elezioni in Ucraina: per gli Usa, il voto deve tenersi entro 100 giorni dalla fien della guerra. Per i paesi europei, invece, non c'è una scadenza definita con tale precisione: le elezioni devono svolgersi il più presto possibile dopo la firma dell'accordo di pace, ma non viene indicata una deadline.
Nel documento europeo non ci sono riferimenti a investimenti russo-americani: sotto i riflettori vengono posti i danni prodotti dalla Russia e i risarcimenti che verrebbero versati all'Ucraina con i beni russi congelati. Spazio poi all'esercito di Kiev. Il piano di Trump prevede 600mila uomini nelle forze armate dell'Ucraina. Troppo pochi, secondo l'Europa: il paese dovrebbe contare su 800mila soldati in tempo di pace. Quindi, la centrale nucleare di Zaporizhzhia: l'impianto - nella proposta europea - verrebbe affidato all'Agenzia internazionale per l'energia atomica che dividerebbe l'energia prodotta tra Ucraina e Russia.

Arriva la tempesta d'inverno sull'Italia con l'arrivo di pioggia nelle prossime 48 ore da Milano a Roma: il maltempo scenderà progressivamente verso il Meridione. L'inizio della settimana sarà caratterizzato anche dalla neve, che cadrà soprattutto nelle aree alpine tra Val d'Aosta, Piemonte, Lombardia.
La nuova perturbazione dalla giornata di oggi, lunedì 24 novembre, raggiungerà il nostro Paese. Sarà caratterizzata da intense correnti di aria umida e temperata, favorirà precipitazioni da sparse a diffuse, anche temporalesche, in particolar modo sui settori tirrenici, le due isole maggiori e parte del nord Italia.
Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte, alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati, ha emesso un nuovo avviso di condizioni meteorologiche.
L'avviso prevede dalle prime ore di oggi, lunedì 24 novembre, precipitazioni, anche a carattere di rovescio o temporale, su Toscana ed Emilia-Romagna, in estensione, dal primo mattino, al Lazio, specie sui settori meridionali, Umbria, Abruzzo e Molise, specie sui rispettivi settori occidentali, e alla Campania.
I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Sempre dalle prime ore di oggi, attesi venti da forti a burrasca sud-occidentali, su Emilia-Romagna, in estensione, dal pomeriggio, a Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia settentrionale, specie sui settori appenninici, e Sicilia, in particolar modo sui settori occidentali, con mareggiate lungo le coste esposte.
Previste, inoltre, nevicate, mediamente al di sopra dei 100-1200 metri, sulla Valle d’Aosta, con apporti al suolo generalmente moderati, fino ad abbondanti a quote superiori. Sulla base dei previsti e in atto è stata valutata per la giornata di oggi, lunedì 24 novembre, allerta gialla su parte di Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna, su gli interi territori di Toscana, Umbria, Lazio, Molise e Campania, su alcune aree di Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria e Sardegna.

Oltre dodicimila chilometri separano Johannesburg da Ginevra. Ma mentre nella città sudafricana cala il sipario sul primo G20 ospitato in Africa, è in Svizzera - dove si incontrano delegazioni americane, europee e ucraine - che si gioca una delle partite decisive sul futuro di Kiev. Giorgia Meloni segue costantemente gli sviluppi, in contatto con il suo consigliere diplomatico Fabrizio Saggio, rappresentante dell'Italia al summit. E dopo la chiusura dei lavori del G20 ha incontrato la stampa italiana nell'hotel che ospita la delegazione di Roma, nel cuore della metropoli sudafricana, per fare il punto della situazione. Da qui la premier è ripartita per Luanda, in Angola, dove oggi prenderà parte al vertice Ue-Unione africana.
La telefonata sul piano in 28 punti di Trump
Al centro delle domande c'è, soprattutto, il controverso piano in 28 punti firmato Donald Trump[1], che negli ultimi giorni ha alimentato non pochi malumori nelle capitali europee. Per la premier quel documento resta tuttavia la base da cui avviare qualsiasi discussione futura. E mentre si rincorrono le indiscrezioni su una controproposta europea in 24 punti[2], Meloni è chiara: "Non penso che si debba parlare di una totale controproposta" rispetto alla bozza Trump, perché "molti punti sono condivisibili e anche per un fatto di tempo ed energia, conviene concentrarci sulla proposta che c'è e sulle questioni dirimenti".
La premier conferma una "telefonata abbastanza lunga" con l'ex presidente americano, durante la quale ha "trovato disponibilità da parte del presidente Trump" a rivedere alcuni passaggi del piano di pace; una conversazione avvenuta alla presenza anche del finlandese Stubb. E aggiunge che il lavoro degli sherpa a Ginevra "segue questo intendimento". Proprio da Ginevra, intanto, arrivano segnali di ottimismo da parte americana: il segretario di Stato Marco Rubio ha detto ai giornalisti di aver avuto "l'incontro più produttivo e significativo finora in tutto questo processo", riferendosi al faccia a faccia con il negoziatore ucraino Andrij Yermak sui contenuti del piano Trump, aggiungendo che le delegazioni proseguiranno le discussioni nelle prossime ore.
Il ruolo dell'Ue
Sul fronte europeo, Meloni richiama la Ue a "una prova di maturità". E rivendica i risultati, ottenuti finora nella partita ucraina: "Noi abbiamo costruito sul campo quella deterrenza che oggi consente di parlare di pace" e la proposta americana "va letta con questa lente". Nella bozza statunitense Meloni individua elementi significativi: "Ci sono anche molti punti che io considero particolarmente positivi, in tema soprattutto di garanzie di sicurezza, dove è messo nero su bianco un coinvolgimento diretto degli Stati Uniti" sul modello dell'articolo 5 Nato, come l'Italia propone da tempo. Da qui l'obiettivo di arrivare "a un documento il più possibile vicino a quello che serve per avere la pace". Insieme ai partner europei "consideriamo" la bozza Trump "un punto di partenza e siamo pronti a lavorare per migliorare la proposta", spiega ancora, ricordando la linea emersa dal coordinamento dei cosiddetti "volenterosi", che ieri, al termine della riunione che si è svolta a margine del G20, hanno diffuso un comunicato in cui si ribadiva che "i confini non devono essere modificati con la forza", ed esprimevano "preoccupazione per le limitazioni proposte alle forze armate ucraine, che lascerebbero l'Ucraina vulnerabile a futuri attacchi".
Sul fronte interno, Meloni sgonfia l'ipotesi di tensioni con il vicepremier Salvini, in particolare rispetto ai distinguo sugli aiuti all'Ucraina all'interno della coalizione di centrodestra: "Non lo considero un controcanto, penso che noi siamo una coalizione, non siamo una caserma". Anzi, sottolinea, il confronto aperto "aiuta anche me a ragionare". Sulla corruzione in Ucraina, Meloni riconosce che il tema "chiaramente incide", anche sul dibattito pubblico in Europa e in Italia, ma rivendica la capacità di Kiev di reagire: "L'Ucraina ha dimostrato di avere gli anticorpi". E aggiunge che Salvini "dice una cosa corretta", perché "i soldi degli italiani non possono andare a finire nelle mani di persone corrotte", pur ribadendo che "mi pare che il governo ucraino abbia dimostrato di avere piena volontà di combattere eventuali fenomeni di corruzione".
Il punto sull'attività diplomatica
Quanto al programma Purl (che prevede l'acquisto di armi dagli Usa per mandarle a Kiev) Meloni precisa che sull'adesione "non abbiamo una deadline" e che l'Italia è impegnata su altre priorità, tra cui "un undicesimo pacchetto di aiuti". Fermo il giudizio su Mosca: la premier ribadisce di "pensare da tempo che Putin non abbia una reale volontà di chiudere la guerra", sostenendo che "questo bluff si debba andare a vedere". Ricorda inoltre che "qui tutti stiamo dimostrando dall'inizio la nostra buona volontà, salvo i russi", ai quali tocca "dare qualche segnale concreto di volere effettivamente arrivare alla pace". Un primo passo sarebbe rappresentato da "un cessate il fuoco per fermare temporaneamente i bombardamenti delle infrastrutture civili strategiche".
Il fronte diplomatico resta in pieno movimento: "Tutti parlano con tutti, tutti si incontrano", osserva la premier, anticipando che "probabilmente faremo un punto in serata all'esito di quello che accade a Ginevra". Oggi, prima del vertice Ue-Unione africana a Luanda, è previsto "un coordinamento" con i leader europei, presenti all'incontro Europa-Africa, mentre martedì si terrà "una riunione della coalizione dei volenterosi" in videoconferenza. Un passo alla volta, nella faticosa ricerca della pace. (dall'inviato Antonio Atte)

Cristiano Ronaldo e una rovescia da urlo. Il fuoriclasse portoghese, oggi in Arabia Saudita all'Al Nassr, è andato a segno nel 4-1 con cui la sua squadra ha travolto il malcapitato Al Khaalej in Saudi Pro League, in cui ha già siglato dieci gol e un assist in nove partite. Ma quello di Ronaldo non è stato un gol qualsiasi. Al 96', in pieno recupero, l'ex Real Madrid e Juventus ha ricevuto un cross dalla destra e si è cimentato con un gesto atletico che, soprattutto i tifosi juventini, ricordano bene.
Ronaldo, 40 anni, ha infatti colpito il pallone in rovesciata, dopo il buco di un difensore avversario, centrando l'incrocio dei pali. Un gol da favola, che CR7 ha festeggiato con il solito 'Sium'.

Jannik Sinner esulta con l'Italia. Il tennista azzurro, che ha rinunciato alla chiamata di capitan Volandri, ha fatto i complimenti alla Nazionale, che oggi, domenica 23 novembre, ha battuto la Spagna in finale di Coppa Davis: "Complimenti per questa vittoria incredibile", ha scritto Sinner con tanto di emoticon tricolori in una storia pubblicata sul proprio profilo Instagram.
A tirare in ballo il numero due del mondo, che al momento del 'gran rifiuto' alla Davis aveva generato molte polemiche, è stato il presidente della Fitp Angelo Binaghi: "Aveva ragione Sinner, potevamo vincerla anche senza di lui", aveva detto ai microfoni Rai pochi minuti dopo il trionfo.
Il riferimento è all'intervista concessa dal numero due del mondo a SkySport, in cui Sinner ricordava come l'Italia avesse una squadra forte anche senza di lui e che poteva vincere comunque il torneo. Una profezia diventata realtà.

L'Italia vince la Coppa Davis, ma Simone Bolelli... la rompe. Durante le celebrazioni di rito, quando i protagonisti del trionfo azzurro si sono passati di mano in mano il trofeo, l'Insalatiera d'argento è arrivata al doppista, che l'ha sollevata. A quel punto però il trofeo si è letteralmente diviso in due pezzi, con Berrettini che ha dovuto aiutare il compagno di Nazionale a rimetterla insieme.
La parte superiore del trofeo è stata quindi reinserita in quello inferiore e l'insalatiera, che per la terza volta consecutiva si tinge d'azzurro, è tornata come nuova. Poi Bolelli, tra sorrisi e risate, l'ha alzata al cielo per l'ovazione di Bologna.

Lorenzo Musetti esulta per la vittoria dell'Italia in Coppa Davis. Il tennista azzurro, che ha deciso di rinunciare alla chiamata di capitan Volandri dopo le Atp Finals, ha seguito la finale di oggi, domenica 23 novembre, contro la Spagna, battuta 2-0 grazie alle vittoria di Berrettini e Cobolli nei due singolari e ha condiviso la sua gioia su Instagram. "Che braviii!!! Avete fatto la storia!", ha scritto in una storia riprendendo il match point di Cobolli.
A fare i complimenti agli azzurri anche Carlos Alcaraz, grande assente della Spagna sconfitta in finale dall'Italia. In una storia pubblicata su Instagram, il tennista spagnolo ha pubblicato la foto del trionfo azzurro scrivendo: "Complimenti all'Italia per un'altra Davis", ha condiviso con tanto di bandiera italiana, "molto orgoglioso della squadra, avete un cuore davvero grande".
La decisione di Lorenzo Musetti, che aveva già vinto la Coppa Davis nel 2023 e 2024, era arrivata alla fine delle Atp Finals di Torino. Dopo la sconfitta con Carlos Alcaraz nell'ultima partita del girone, che ha decretato l'eliminazione dell'azzurro, Musetti, reduce da un tour de force nell'ultima parte della stagione volto proprio a conquistare i punti necessari a volare a Torino, ha spiegato il suo no.
"Vista la mia condizione fisica e la mia situazione fuori dal campo, anche familiare (è in arrivo il suo secondo figlio, ndr), ho parlato con Volandri e non giocherò la Coppa Davis. C’è dispiacere, purtroppo quest’anno non farò parte della squadra”, ha detto Musettiin conferenza stampa.

Il grande giorno del derby di Milano è arrivato. Oggi, domenica 23 novembre, si gioca a San Siro il big match Inter-Milan, valido per la 12esima giornata di Serie A. La squadra di Chivu arriva all'appuntamento con 24 punti, ma deve riportarsi al primo posto della classifica, con il sorpasso della Roma arrivato nel pomeriggio grazie alla vittoria di Gasperini contro la Cremonese. I rossoneri di Allegri inseguono invece a quota 22.
Nel prossimo turno di campionato, l'Inter sfiderà il Pisa in trasferta, mentre il Milan ospiterà la Lazio a San Siro.
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