Tomaso Cocco sceglie di avvalersi della facoltà di non rispondere alle domande del gip Michele Contini e rimane rinchiuso nel carcere di Uta per associazione di stampo mafioso e associazione segreta. Il primario di Terapia del dolore del Binaghi rimane in cella e, a differenza di Gabriella Murgia, non rilascia nemmeno dichiarazioni spontanee. La sua legale, Rosaria Manconi, spiega il perché di queste scelte: “Il suo silenzio non significa assolutamente che sia colpevole, anzi. È pronto a dimostrare di essere innocente, provando la sua estraneità a tutti i fatti che gli vengono contestati anche nelle intercettazioni”. Nelle 407 pagine dell’ordinanza firmata dal gip ci sono numerose telefonate tra Cocco e...
Cabras
Primo incontro a Cabras sulla strategia di sviluppo locale del Gal Sinis
Amministratori locali, rappresentanti delle associazioni di categoria, di imprese e di agricoltori e pescatori hanno risposto in gran numero all’invito per la presentazione del percorso