(Adnkronos) - Hamas è pronto ad avviare "immediatamente" colloqui su una proposta di cessate il fuoco con Israele a Gaza, dopo aver tenuto consultazioni con altre fazioni palestinesi. "Il movimento è pronto a impegnarsi immediatamente e seriamente in un ciclo di negoziati sul meccanismo per mettere in atto" i termini di una bozza di proposta di tregua ricevuta dai mediatori, ha dichiarato il gruppo militante in un comunicato.
In precedenza, l'emittente qatariota al-Araby aveva reso noto che Hamas avrebbe accettato il piano elaborato dall'inviato americano Steve Witkoff, per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi rapiti in Israele, seppur con ''lievi e formali modifiche''.
Secondo l'emittente del Qatar, Hamas ha accettato tutte le questioni chiave contenute del testo elaborato dagli Usa e ha richiesto solo piccole modifiche nella formulazione del documento.
La bozza di accordo è stata approvata all'inizio di questa settimana dal ministro israeliano per gli Affari strategici Ron Dermer durante la sua visita a Washington.
Otto ostaggi vivi rilasciati il primo giorno del cessate il fuoco, altri due il cinquantesimo. E' quanto prevede la bozza di accordo formulata dal Qatar in base alla proposta di Witkoff, secondo quanto scrive il quotidiano israeliano Haaretz che ne ha visionato una copia. Per quanto riguarda invece la consegna dei corpi degli ostaggi morti, la bozza prevede anche in questo caso una gradualità. Ovvero cinque il settimo giorno del cessate il fuoco, altri cinque il trentesimo giorno e gli ultimi otto il sessantesimo.
La bozza prevede che sia il presidente americano Donald Trump a dare l'annuncio che è stato raggiunto l'accordo sul cessate il fuoco tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza. "Gli Stati Uniti e il presidente Trump si impegnano a lavorare per garantire che i negoziati in buona fede continuino fino al raggiungimento di un accordo definitivo", afferma il documento. "Il presidente è serio riguardo all'impegno delle parti nei confronti dell'accordo di cessate il fuoco e insiste affinché i negoziati durante il cessate il fuoco temporaneo si concludano con successo con un accordo tra le parti", aggiunge.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il capo di stato maggiore delle Idf Eyal Zamir si sono scontrati ieri sera durante un incontro a porte chiuse tra i responsabili della sicurezza e i ministri sui futuri piani militari per la Striscia di Gaza. Lo riporta l'emittente israeliana Chanel 12, secondo la quale Netanyahu avrebbe ordinato a Zamir di preparare un piano per trasferire la stragrande maggioranza della popolazione nella parte meridionale di Gaza.
"Volete un governo militare? Chi governerà due milioni di persone?", gli ha risposto Zamir. "L'Idf e Stato di Israele", ha risposto Netanyahu alzando la voce contro Zamir. "Non voglio un governo militare, ma non sono disposto a lasciare spazio a Hamas in alcun modo. Non lo permetterò", ha sottolineato il premier israeliano. Netanyahu ha detto che l'alternativa al piano di evacuazione è quella di prendere il controllo dell'intera Striscia di Gaza, comprese le aree in cui le Idf non hanno operato fino ad ora per paura di mettere a rischio gli ostaggi.
"L'alternativa all'evacuazione verso sud è quella di attraversare l'intera Striscia e catturarla tutta, e questo significa uccidere gli ostaggi, cosa che non voglio e non sono disposto a fare", ha affermato il premier israeliano, secondo quanto ha riferito l'emittente. Zamir ha risposto a Netanyahu che un piano del genere potrebbe portare a una perdita di controllo. "Dobbiamo parlarne, non abbiamo ancora accettato. Controllare queste persone affamate e arrabbiate potrebbe portare a una perdita di controllo e, di conseguenza, potrebbero rivoltarsi contro le Idf", ha avvertito Zamir.
Netanyahu ha respinto le sue preoccupazioni e ha tagliato corto: "Preparate un piano di evacuazione: voglio vederlo quando torno da Washington", dove lunedì incontrerà il presidente americano Donald Trump.
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