Anas, prosegue la fase finale dei lavori...
In un talk l'esperienza del Legends Collection Pictures... 
"Aurora chi ti fa il botox? Dacci informazioni". È questa la domanda che un utente ha rivolto genuinamente ad Aurora Ramazzotti sui social, spingendo così l'influencer a chiarire pubblicamente la questione e a smentire ogni voce di ritocchini estetici.
"Lo prendo come un enorme complimento", ha esordito la figlia di Michelle Hunziker ed Eros Ramazzotti e poi ha spiegato: "Mai fatto niente. Neanche mezza punturina o trattamento medico estetico". Poi ha chiarito la sua posizione sulla chirurgia estetica: "Non sono contro, anzi... ma mi fa un po' paura iniettarmi cose". Poi promette massima trasparenza sui social, se mai deciderà di fare qualcosa al viso lo dirà pubblicamente.
Ma per ora l'obiettivo è rimanere naturale "più a lungo possibile" e spera "di aver ereditato i geni della Hunziker", facendo riferimento alla madre che a 48 anni sfoggia una forma invidiabile.

"Ci siamo presi una pausa, un momento di riflessione". Così Antonella Elia ha annunciato ospite oggi, venerdì 7 novembre, a La volta buona che non sposerà più Pietro delle Piane. Almeno per il momento. Antonella e Pietro hanno deciso di prendersi una pausa dalla loro relazione poco dopo aver annunciato il matrimonio qualche settimana prima proprio nel salotto di Caterina Balivo.
"È dipeso da tutti e due non solo da me. Ognuno ha le sue parti di colpe", ha ammesso la showgirl. Antonella, con ironia, ha rivelato: "Pratico l’astinenza sessuale, mi prendo alcuni mesi di pausa per cercare di elevarmi dal primo al settimo chakra e raggiungere il divino".
Approvato all'unanimità lo studio propedeutico al progetto... 
Una giovane modella è stata aggredita da un 26enne su un treno regionale tra le stazioni di Carnate e Arcore, in provincia di Monza e Brianza. A salvarla, ha raccontato, lo spray al peperoncino dal momento che le persone presenti "guardavano senza provare ad aiutarmi".
A raccontare l'accaduto è la donna, Stephanie. "Minuti infiniti di aggressione fisica, mentre provavo a scappare", racconta sui social. "L'unica cosa che mi ha salvato la vita è stato il mio spray al peperoncino, perché le persone guardavano senza provare ad aiutarmi", riferisce la modella, che è stata visitata all'ospedale di Monza e dimessa con una prognosi di cinque giorni per le lesioni causatele dall'aggressore, un 26enne gambiano, con permesso di soggiorno scaduto e già noto alle forze dell'ordine per episodi simili, riconosciuto mercoledì nella stazione di Carnate dagli addetti alla security di Trenord, che hanno allertato la Polfer.
"Oggi sono riuscita a scappare, però ci sono tante ragazze che vengono uccise da tipi come questo", mette in guardia Stephanie, riferendosi anche all'omicidio della 23enne rifugiata ucraina Iryna Zarutska[1], a bordo di un treno a Charlotte, negli Stati Uniti. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Arcore, che indagano sull'accaduto, il 26enne avrebbe avvicinato la modella a bordo del treno, per poi aggredirla verbalmente e fisicamente, nonostante il tentativo della giovane di difendersi con uno spray urticante. Nel video dell'ultima parte dell'aggressione girato in treno, si sente la ragazza venire criticata da altri passeggeri per aver usato lo spray a bordo. "Fa male", si lamenta un uomo. "Lo sento anche io", ma "mi ha dato un pugno in faccia", si difende lei, che non fa in tempo a chiedersi "ma se una donna non ha uno spray come questo...", che viene nuovamente aggredita.
Quando il treno, che viaggiava lungo la tratta Ponte San Pietro – Milano Porta Garibaldi, è arrivato nella stazione di Arcore, il 26enne ne ha approfittato per scendere e allontanarsi. L'uomo è stato denunciato per lesioni personali aggravate dai carabinieri della stazione di Arcore, che hanno raccolto la denuncia della giovane vittima. Già destinatario di un foglio di via obbligatorio per quattro anni emesso dal questore di Palermo (città in cui aveva minacciato con un coltello una ragazza all’interno di un bar), l'uomo è stato accompagnato nel cpr di Torino, in attesa del rimpatrio nel Paese di origine.
Criticità idrogeologiche nel Campidano, Oristanese e Nuorese...
L'uomo, 60 anni, si è costituito in questura a Nuoro...
Tregua del sindacato Cimo dopo l'incontro in prefettura... 
"Sono allibita e mortificata dall’ostinazione con cui Sigfrido Ranucci continua a sostenere che fosse 'fondamentale', per il diritto di cronaca, mandare in onda la mia voce. Per l’informazione pubblica, poteva essere di interesse la notizia, non certo la mia sofferenza. Invece Report ha scelto di 'offrire' al pubblico il dolore di un momento intimo e privato, che nulla aggiungeva". E' quanto scrive Federica Corsini, moglie di Gennaro Sangiuliano, in una lunga lettera aperta in cui ritorna sull'audio della telefonata con l'ex ministro mandato in onda a Report[1].
"Le dichiarazioni di Ranucci, le sue esternazioni, peraltro continue e su ogni mezzo di informazione -prosegue Corsini- non fanno altro che aggiungere umiliazione ad umiliazione, perché continua ad affermare che era legittimo esporre il mio dramma con la mia voce e insinuando che il provvedimento del Garante della Privacy sia frutto di pressioni, favoritismi o peggio. Comprendo la sua necessità di difendersi in quanto lo scorso febbraio la Procura di Roma gli ha inviato un avviso di garanzia per il reato previsto dall’art. 615 bis comma 2 (interferenze illecite nella vita privata), quale autore del servizio giornalistico andato in onda in data 08.12.2024 nel corso della trasmissione televisiva Report. Peraltro, mi chiedo se e quando Ranucci abbia comunicato alla Rai di essere indagato".
"Inoltre, Ranucci sapeva - già dal 14 aprile scorso - di essere sottoposto ad indagine del Garante della Privacy per effetto della mia segnalazione e che rischiava la sanzione. Quello che non capisco -rimarca Corsini- è perché Ranucci abbia deciso di iniziare un’inchiesta sul Garante della Privacy[2] utilizzando la sua trasmissione, i mezzi e gli strumenti della Rai (ente pubblico) per difendere se stesso, in aperto conflitto di interessi poiché coinvolto in prima persona e peraltro senza dar conto al pubblico di Report della sostanza della sua condotta. E la Rai, se avesse saputo che Ranucci era indagato, non avrebbe dovuto consentirglielo".
"Ranucci non poteva e non doveva difendersi utilizzando la Rai, continuando a rimarcare la mia pubblica mortificazione e avanzando anche indirettamente su di me sospetti di favoritismo. Ci sono prove che Ranucci ha contattato direttamente colei che aveva abusivamente registrato l’audio, audio che era già stato offerto ad altri giornalisti e testate che ne avevano rifiutato la diffusione per etica, rispetto della deontologia e della legge, in quanto carpito illegalmente. E risulta perfino che chi ha registrato era consapevole della illiceità ('non è legale') della registrazione", sottolinea.
"Illiceità nota anche Ranucci perché era ben spiegato nella diffida inviata prima della messa in onda della trasmissione. Diffida in cui chiedevo di non mandare in onda la mia voce, ma che non impediva di dare in altro modo la notizia. Inorridisco nel leggere - negli atti del procedimento - i messaggi tra Ranucci e chi oggi è imputato di stalking aggravato: con lei parla di 'imbastire il nostro lavoro'; è incredibile la solidarietà che le esprime. Visti i sistemi fin qui utilizzati da Report e Ranucci, mi aspetto che proporranno al pubblico anche un’inchiesta sulla mia persona, per screditarmi e ridurmi al silenzio con sospetti, pedinamenti, audio, mail e chissà cos’altro".
"Tutti possiamo sbagliare, anche in buona fede, ma Report ha compiuto un atto di violenza contro di me e doveva riconoscerlo, senza nascondersi dietro il servizio pubblico. Da dipendente e giornalista Rai sono sempre stata profondamente aziendalista, non traggo alcun vantaggio né soddisfazione dal sapere che - per le condotte che ho subito - l’azienda sia stata sanzionata per 150 mila euro. Il Garante della Privacy ha stabilito quella cifra, ma anche un solo euro sarebbe bastato: ciò che conta per me - e per tutti coloro che potrebbero subire ciò che io ho subito da Report - è il principio del rispetto della dignità e della privacy di ogni persona, di ogni donna. Continuerò a tutelare la mia dignità e i miei diritti nelle sedi competenti confidando nelle istituzioni, nella Legge e nel rispetto della deontologia professionale e del codice etico Rai", conclude Corsini.

I pazienti "devono essere considerati" nel loro complesso, cioè come "persone che affrontano un percorso di malattia e di sofferenza". Lo ha detto Vincenzo Mirone, consigliere nazionale della Società italiana di urologia, in occasione del Congresso nazionale Siu in corso a Sorrento, illustrando i temi all'attenzione degli specialisti. "Il compito dell'urologo deve essere proprio quello di entrare in diretta connessione con la persona che si trova ad affrontare un percorso" per la diagnosi di "una patologia oncologica o di una patologia di altro ordine urologico". Il medico deve "creare soprattutto una interconnessione emozionale - sottolinea - E' fondamentale" a tale proposito "una crescita degli stessi urologi nel concetto di counseling, cioè del parlare con le persone. Da questo tipo di comunicazione può nascere solo un percorso meno sofferto con soluzioni più accettabili".
Tra i congressisti sono inoltre argomento di dibattito le novità delle "piattaforme robotiche", ma anche l'impatto della componente maschile nella denatalità. "Bisogna concentrarsi molto non solo sulla donna, ma anche sul maschio - avverte Mirone - perché il 50% della responsabilità di un bambino che non arriva è proprio legato anche alla componente maschile". L'esperto spera che dal congresso possano arrivare "buone notizie".

"La chirurgia robotica in urologia è altamente utilizzata. Il 54% delle procedure robotiche in Italia è" in ambito "urologico". Con la robotica si "cura il tumore della prostata, del rene e della vescica. La ricerca in tale ambito nei prossimi anni andrà ad analizzare le numerose piattaforme robotiche che stanno uscendo in commercio e che quindi avranno bisogno di essere valutate in termini di fattibilità e di risultati". Così Andrea Minervini, consigliere nazionale della Società italiana di urologia, al Congresso nazionale Siu in corso a Sorrento, illustra le ultime novità sui tumori urologici.
"In ambito di oncologia medica - continua Minervini - ci sono risultati importanti usciti dal congresso europeo Esmo nel trattamento del tumore della vescica. Sono risultati" che stanno "cambiando di molto la tipologia del trattamento, che nei prossimi anni si svilupperà ad includere farmaci di nuova generazione che daranno dei risultati più importanti, per allungare la vita di questi pazienti, e che si integreranno con la terapia chirurgica che è sempre più sviluppata in ambito robotico".

"Uno dei temi più importanti che sono stati trattati nel corso del 98esimo Congresso della Società italiana di urologia è senza dubbio la sostenibilità della chirurgia robotica". Così Vincenzo Ficarra, consigliere nazionale della Siu, illustra le ultime novità della chirurgia robotica, tra gli argomenti più dibattuti tra gli specialisti all'evento nazionale in corso a Sorrento.
"Oggi la chirurgia robotica rappresenta la nuova frontiera della chirurgia mini-invasiva ed è applicabile nella terapia di numerosissime patologie urologiche - spiega Ficarra - Uno dei punti negativi può essere rappresentato dal suo costo, teoricamente più alto rispetto alla chirurgia 'open', ma ci sono sicuramente delle evidenze che la chirurgia robotica possa ridurre le degenze ospedaliere, anche i costi indiretti e, sostanzialmente, diventare di fatto sostenibile per il nostro sistema sanitario. Allo stesso tempo - aggiunge - riteniamo che non sia corretto poter rinunciare a una chirurgia mini-invasiva così di precisione quale è la chirurgia robotica. La sfida per il futuro - conclude - è collegare l'efficienza e l'efficacia della chirurgia robotica con la sua sostenibilità nell'ambito del nostro sistema sanitario".

Furto in casa di Alessandro Bastoni mercoledì sera, mentre il difensore dell'Inter era impegnato a San Siro nella sfida contro il Kairat.
Almeno quattro i ladri entrati nell'abitazione, vuota in quel momento, di Castelli Calepio, in provincia di Bergamo. Sono bastati pochi minuti per svaligiarla di oggetti di valore, tra cui due orologi Rolex, e darsi alla fuga.
Sono in corso le indagini, affidate ai carabinieri del comando provinciale di Bergamo, per risalire agli autori del furto.
Messaggio dal sito: mancano suoi silenzi, ma continua a parlarci... 
Flora Tabanelli salterà le Olimpiadi di Milano Cortina 2026? Da qualche ora, è questo il grande dubbio per tutti gli appassionati italiani di sport invernali. La stella azzurra del freestyle, 17 anni, ha riportato una lesione al crociato dopo una brutta caduta in allenamento in Austria. "L'abbiamo visitata all'istituto clinico San Siro e abbiamo scelto con lei, nella stagione dell'anno olimpico, di iniziare a fare un trattamento riabilitativo e conservativo e di rivalutarla tra una mese" ha spiegato oggi il dottor Andrea Panzeri, presidente della commissione medici della Fisi.
Come sta Flora Tabanelli
Panzeri ha aggiunto: "L'instabilità del ginocchio ci dava la possibilità di prenderci questo mese di tempo per poi poter valutare tra un mese se, come già successo in casi di atleti di alto livello, di poter partecipare alle Olimpiadi, ovviamente con tutti i criteri di sicurezza. Nessuno vuole rischiare niente soprattutto in un'atleta di 17 anni. Oppure se tra un mese o anche prima ci accorgiamo che la situazione del ginocchio non ci consente di avere queste sicurezze, questo mese ci servirà per farla arrivare all'intervento chirurgico nelle migliori condizioni possibili. Quindi tutto è rimandato di un mese. Già da lunedì inizierà a lavorare con Marta (Bassino, ndr) e Federica (Brignone, ndr) a Torino. La rivaluteremo per prendere la decisioni finale con lei, i tecnici e la famiglia visto che ha solo 17 anni".
Buonfiglio: "Agli atleti non servono pressioni"
L'infortunio della baby campionessa azzurra, vincitrice nell'ultima stagione della Coppa del Mondo generale femminile, degli X-Games e dell’oro ai Mondiali, è stato commentato anche dal presidente del Coni Luciano Buonfiglio a margine di un evento a Milano: “Ero seduto accanto al presidente Roda, mi ha letto in diretta l’esito della visita. Vista la giovane età, non bisogna pensare solo al risultato ma alla salute. Farà questo mese di intensa terapia anche con un tutore, poi si vedrà la reazione fisica. Con la testa c’è”. Il numero uno del Coni ha aggiunto: “Se l'ho sentita? No, anche perché guai a fare troppa pressione agli atleti e alle atlete. Noi dobbiamo fare in modo che tutto funzioni e anche quello è un dettaglio".

Alleanza tra Lombardia e Catalogna sul tema strategico dell’industria chimica. Oggi a Barcellona l’assessore di Regione Lombardia allo Sviluppo economico, Guido Gudesi, e il ministro della Generalitat de Catalunya alle Imprese e al Lavoro, Miquel Sàmper, hanno concordato di collaborare per intensificare le relazioni tra i due ‘ecosistemi’, attivare progetti condivisi e unire le forze rispetto ai rapporti con l’Unione Europea. Lombardia e Catalogna, motori economici del Continente, fanno parte dell'European Chemical Regions Network (Ecrn), la rete europea delle Regioni leader nell’industria chimica e ufficialmente riconosciuta come interlocutore da Bruxelles.
Allo stesso modo le Regioni sono protagoniste dell’Esra (European Semiconductor Regions Alliance), la rete delle Regioni europee leader nell’ambito dei semiconduttori, di cui la Catalogna assumerà la presidenza dal 1* gennaio 2026 e dei 'Quattro Motori d'Europa', a testimonianza della forza economia di Lombardia e Catalogna. L’obiettivo dell'accordo avvenuto nella capitale catalana consiste nel rafforzare questa cooperazione, prevedendo gruppi di lavoro che coinvolgano le strutture tecniche dei rispettivi governi regionali, le associazioni di categoria, il mondo dell'innovazione delle due Regioni, oltre a due incontri bilaterali annui a Milano e Barcellona. In quest’ottica, la missione lombarda in Catalogna ha visto la partecipazione anche di Acció con una propria delegazione, di Federchimica con il vice presidente Aram Manoukian, del Professore del Politecnico di Milano Pierangelo Metrangolo e del Direttore della rete Ecrn Folco Ciulli. Saranno sviluppate ogni anno almeno due priorità comuni che riguardano aspetti come la formazione, la ricerca, la sostenibilità ambientale, l’impegno congiunto a livello comunitario e incontri tra le imprese catalane e lombarde per creare sinergie collaborazioni e opportunità di business.
“Lombardia e Catalogna – ha detto Guidesi – sono due Regioni affini dal punto di vista economico e sociale e contribuiscono in maniera determinante al pil europeo. Collaborare in modo strutturale significa potenziare il sostegno ai rispettivi comparti della chimica, settore vitale per la manifattura e in generale per la competitività internazionale dei nostri territori. Implementiamo il lavoro già in atto con la rete Ecrn a tutela di imprese, occupazione e know-how”. “Il settore chimico in Catalogna è un settore di grande rilevanza per la nostra economia industriale. Questo ci unisce alla Lombardia, che, come noi, vanta un intero ecosistema chimico frutto della migliore collaborazione pubblico-privato. Ora più che mai, possiamo certamente unirci in un'Alleanza che ci consente di moltiplicare le sinergie nel contesto europeo, lo dichiara il ministro della Generalitat de Catalunya alle Imprese e al Lavoro, Miquel Sàmper.
Ecrn sta assumendo sempre più importanza in Europa come 'voce dei territori ad elevata impronta chimica': le posizioni dell’alleanza delle regioni sono state infatti inserite dalla Commissione Europea all’interno del ‘terms of reference’ della Critical Chemical Alliance, il documento che descrive gli obiettivi da raggiungere in un determinato settore, citando la stessa associazione come esempio virtuoso di rete territoriale.
Nel settore la Lombardia è tra le prime cinque regioni europee per numero di addetti (45.000) e la terza per la chimica fine e specialistica a uso industriale. Regione, in particolare, mette a disposizione strumenti di sostegno e lavora per agevolare le connessioni tra imprese, università e aziende di impiantistica e servizi avanzati. A questo si aggiunge il lavoro politico-istituzionale promosso dall’assessore Guidesi, a livello europeo, per consolidare il ruolo della Lombardia come attore politico ed economico in grado di incidere sui tavoli di Bruxelles e di cogliere nuove opportunità attraverso l’interazione con altre regioni d’Europa. Anche per la Catalogna il settore chimico è strategico e prioritario e questo lo si evince dell'elevata densità di imprese del settore presente sul territorio.
Nell’ambito della missione a Barcellona, Guidesi ha partecipato anche all’assemblea dell’Esra (European Semiconductor Regions Alliance), la rete delle Regioni europee leader nell’ambito dei semiconduttori, ci cui la Lombardia fa parte. Un’occasione per ribadire il ruolo lombardo nel settore della microelettronica, con Regione che sta lavorando per valorizzare i distretti territoriali: un esempio da questo punto di vista è il distretto della microelettronica di Pavia, individuato come primo caso di studio per la sperimentazione delle Zis (Zone di Innovazione e Sviluppo), il nuovo strumento di Regione pensato per sostenere le aggregazioni spontanee di soggetti pubblici e privati che condividono una vocazione produttiva-economica ben definita in un determinato territorio.

E' il 98° Congresso nazionale della Società italiana di urologia (Siu) in corso all'Hilton Sorrento Palace a ospitare la prima presentazione ufficiale in Italia del sistema robotico da Vinci 5, nuova e quinta generazione della piattaforma chirurgica più conosciuta e diffusa al mondo, prodotta da Intuitive e distribuita in Italia da ab medica. Una presenza - riferisce l'azienda distributrice in una nota - che nasce dalla volontà congiunta di offrire alla comunità urologica italiana l'occasione di confrontarsi in anteprima con l'ultima frontiera della chirurgia robotica, sempre più digitale, integrata e sostenibile. L'appuntamento è per domani, sabato 8 novembre, alle 18.30 presso lo spazio Tech Suite (Stand 48) dove Giuseppe Carrieri, presidente Siu, accompagnerà i presenti nella scoperta del nuovo da Vinci 5.
"Con da Vinci 5 - afferma Francesca Cerruti, Ceo di ab medica – si apre una nuova era della chirurgia robotica, dove intelligenza artificiale, sensorialità e dati accompagnano il chirurgo in ogni fase dell'intervento. Per ab medica, che ha portato in Italia il primo sistema da Vinci oltre vent'anni fa e ha seguito ogni tappa della sua evoluzione, questa presentazione ufficiale, su un palco così importante come quello della Siu, rappresenta la chiusura di un cerchio e la conferma di un ruolo che ci vede partner del sistema sanitario nell’innovazione tecnologica a favore di medici e pazienti".
Il nuovo da Vinci 5 - informa l'azienda - è stato concepito per trasformare la pratica chirurgica attraverso il miglioramento dei risultati clinici, l'aumento dell'efficienza operativa e la generazione di dati oggettivi che permettano di ottimizzare il processo decisionale e ridurre i costi complessivi dell'assistenza. Il potenziamento dei sensi del personale chirurgico, la maggiore efficienza operativa, una piattaforma intelligente con una potenza di elaborazione 10mila volte superiore sono solo alcune delle innovazioni più significative che la nuova generazione consentirà. Attualmente sono più di 9 mila le piattaforme da Vinci distribuite nel mondo. Dopo gli Stati Uniti, in cui sono presenti più di 5 mila sistemi robotici, l'Europa rappresenta il secondo mercato, con più di 1.500 installazioni. In Italia sono più di 240 i sistemi da Vinci distribuiti sul territorio. Nel 2024, nel nostro Paese, i pazienti che hanno potuto beneficiare della chirurgia robotica da Vinci sono stati più di 50mila.
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"Per chi ha una diagnosi di cancro e deve curare la malattia, le liste d'attesa sono umanamente difficili da accettare. Una delle maggiori sfide all'interno della Rete oncologica regionale è proprio la tempestività della presa in carico dei pazienti. Per questo motivo dobbiamo cercare di migliorare le liste d'attesa. Quando sono troppo lunghe, infatti, rappresentano uno dei grandi determinanti del danno economico per i pazienti, perché aspettare per un tempo lungo la prestazione nel servizio pubblico se si ha un tumore è umanamente difficile da accettare, e quindi proprio il cancro è il motivo per cui si mette mano alla tasca se l'attesa è troppo lunga". Così all'Adnkronos Saute Francesco Perrone, presidente nazionale dell'Associazione italiana oncologia medica, oggi a Roma a margine dell'apertura del XXVII Congresso nazionale Aiom, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Le liste d'attesa "sono sicuramente una materia sulla quale c'è grande allerta in tutto il Servizio sanitario nazionale, in tutte le strutture oncologiche - spiega Perrone - Siamo ancora in attesa di vedere l'impatto positivo dei recenti provvedimenti di tipo nazionale, ma non dimentichiamo che in Italia in termini organizzativi vale il meccanismo dei Servizi sanitari regionali. Quindi in realtà per dare una risposta seria bisognerebbe sempre poter fare un'analisi differenziata per regione. Ci sono contesti nei quali le reti oncologiche regionali funzionano e funzionano bene. Io sono fiero di vivere in Campania, una regione che sul piano dell'efficienza della Rete oncologica regionale sta facendo passi da gigante".

La Fiorentina ha annunciato che "Paolo Vanoli è il nuovo allenatore della Prima Squadra viola. Vanoli, nato a Varese il 12 Agosto del 1972, ha allenato in carriera le Nazionali Giovanili Azzurre Under 16, Under 18 e Under 19, lo Spartak Mosca, con cui ha vinto una Coppa di Russia, il Venezia ed il Torino. Il nuovo allenatore gigliato dirigerà il suo primo allenamento al Viola Park nel pomeriggio di oggi".
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