(Adnkronos) - Lutto nel mondo del motociclismo. È morto, a soli 20 anni, il pilota spagnolo Borja Gómez a causa di un grave incidente in allenamento in Francia. A dare la notizia il suo team sui social network: "Con tutto il dolore del nostro cuore, ci dispiace comunicare che Borja Gómez è deceduto sul circuito di Magny-Cours dopo un grave incidente durante il primo allenamento gratuito del campionato europeo di Stock".
"Al di là del suo eccezionale talento di pilota, - si legge ancora sulla pagina Instagram ufficiale del Team Laglisse - ricorderemo Borja come la grande persona che era. La sua simpatia e il suo sorriso saranno eterna. Lo porteremo sempre nei nostri cuori. Da parte di tutto il Team Laglisse, vogliamo porgere le nostre condoglianze a tutti i vostri familiari e amici in questi momenti difficili che stiamo attraversando. Ti vogliamo bene, Borja. Riposa in pace".
Tra coloro che ricordano Borja Gómez anche il connazionale Rafa Nadal. "Le mie più sentite condoglianze a tutta la famiglia e agli amici di Borja Gómez per il tragico incidente di Magny-Cours. Riposa in pace, Borja", scirve il tennista su X.
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(Adnkronos) - A Roma niente lavoro all'aperto nelle ore centrali della giornata e nuove misure contro il caldo estremo. Come fatto già da diverse regioni, tra cui anche il Lazio, Roma Capitale rafforza il proprio impegno nel contenimento degli effetti delle alte temperature.
In linea sia con il recente Protocollo quadro per l’adozione di misure di contenimento dei rischi lavorativi legati alle emergenze climatiche, sottoscritto dal Ministero del Lavoro, sia con l’Ordinanza regionale che vieta il lavoro all’aperto dalle 12.30 alle 16 nei settori agricolo, florovivaistico, edile e delle cave nei giorni più caldi, l’Amministrazione capitolina ha oggi definito due ulteriori azioni, spiega il Campidoglio in una nota.
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri - prosegue il comunicato - ha firmato una direttiva per garantire la massima diffusione dell’ordinanza regionale e fornire raccomandazioni a tutela dei lavoratori esposti al sole e impegnati in attività fisicamente intense. Tra le misure raccomandate: idratazione frequente, rimodulazione degli orari di lavoro, distribuzione di attrezzature idonee (es. nebulizzatori), e predisposizione di spazi di protezione collettiva (es. tende ombreggianti).
La direttiva si inserisce nel solco dell’ordinanza sindacale n. 74 del 16 maggio scorso, già orientata alla mitigazione degli effetti delle ondate di calore in vista anche del Giubileo. Per mercoledì 9 luglio, fanno sapere da Palazzo Senatorio, è stato inoltre convocato in Campidoglio un incontro con le organizzazioni sindacali. Parteciperanno il Direttore Generale di Roma Capitale, Albino Ruberti, e gli assessori Claudia Pratelli (Scuola, Formazione e Lavoro) e Ornella Segnalini (Lavori Pubblici e Infrastrutture). Al centro dell’incontro, la possibile definizione di un accordo attuativo – previsto dallo stesso Protocollo ministeriale – per rafforzare le misure di protezione dei lavoratori durante le ondate di calore.
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(Adnkronos) - Quanto stanno costando al Regno Unito le lacrime del Cancelliere dello scacchiere, ovvero il ministro delle Finanze del Regno Unito, Rachel Reeves? Molto, non solo in termini politici al governo guidato dal primo ministro e leader laburista Keir Starmer, ma anche all'economia del Paese, visto il deprezzamento della Sterlina e la risalita dello spread, immediate conseguenze delle immagini che hanno fatto rapidamente il giro del mondo.
Cosa è successo? Reeves, inquadrata dalle telecamere alle spalle di Starmer durante lo scontro alla Camera dei Comuni sulla riforma del welfare con la leader del'opposizione Tory Kemi Badench, è apparsa visibilmente provata, fino a non riuscire a nascondere le lacrime. Un'immagine che, rimbalzando oline e su tutti i media britannici, ha trasmesso ai mercati finanziari non solo la tensione personale del ministro da cui dipende la politica economica del Regno Unito ma anche, evidentemente, la fragilità del governo nel suo complesso.
Lacrime che vanno sempre rispettate, da qualsiasi punto di osservazione e soprattutto da quello umano, ma che hanno anche un peso politico e finanziario. I tabloid inglesi si sono lanciati in ricostruzioni che privilegiano interpretazioni diverse, che spaziano dai problemi personali alle presunte incomprensioni tra Reeves e il primo ministro Starmer.
Quali siano le ragioni reali, l'elemento che resta è che le lacrime in diretta tv diventano un fattore di destabilizzazione. Come se concedere spazio alle emozioni sia necessariamente un segnale di debolezza. Tornano alle memoria le immagini di Elsa Fornero quando, da ministro del Lavoro del governo Monti, dovette annunciare il blocco della rivalutazione delle pensioni. Allora l'Italia era da poco uscita dalla crisi che portò alle dimissioni di Silvio Berlusconi, con lo spread al suo record storico. Quel provvedimento serviva proprio ad allentare le tensioni sui mercati ma quelle lacrime di Elsa Fornero furono comunque contestate e discusse, come quelle di oggi di Rachel Reeves. (Di Fabio Insenga)
(Adnkronos) - Superlavoro per i medici di famiglia. "Nei nostri ambulatori la situazione è rovente, sotto tutti i punti di vista. Con l'ondata di calore, che ormai va avanti da 9 giorni, registriamo un aumento degli accessi del 40%. E non si tratta solo di anziani che devono rivedere la terapia, ma assistiamo anche giovani per ipotensione, ustioni da weekend al mare, malattie virali come il Covid e il norovirus, quest'ultimo preso magari in piscina". Così all'Adnkronos Salute Pier Luigi Bartoletti, vice segretario nazionale vicario della Fimmg (Federazione italiana dei medici di famiglia).
A preoccupare di più Bartoletti sono gli over 65: "Spesso hanno comorbidità e assumono per questo diversi farmaci che possono causare problemi ai reni. Nonostante questo, bevono poco, ma così i reni lavorano peggio. Negli ambulatori accedono per aggiustare la terapia per l'ipertensione, prendono infatti diuretici". Ma con 7-8 gradi in più sopra la media stagionale "vediamo di tutto: giovani che nel weekend si sono 'cotti' al sole e arrivano il lunedì con la pelle ustionata, piuttosto che con la diarrea causata dal norovirus preso magari in piscina perché il virus resiste anche a una temperatura di 60 gradi".
"Lavoriamo come nel mese di marzo. Nonostante in molti siano già andati in vacanza, chi resta in città ha febbre, malattie virali e presenta forti stati di ansia dovuti dal caldo", conclude il medico.
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(Adnkronos) - Juan Bernabé sbarca su Onlyfans. L'ex falconiere della Lazio ha dato l'annuncio con un video pubblicato sul proprio profilo Instagram oggi, giovedì 3 luglio: "Su OnlyFans - dice - mi vedrete completamente nudo. Vi mostrerò come funziona una protesi peniena. Per me nudità è normalità, non c'è niente di male in quello che faccio".
E ancora: "Voglio che tutti sappiano come funziona una protesi del genere. C'è curiosità, quindi parlerò del pre e del post operazione e della disfunzione erettile. Fate un passo avanti, tornate alla giovinezza sessuale".
L'ex falconiere ha dato l'annuncio a modo suo, condividendo uno scenografico video con il Colosseo sullo sfondo, in cui scorrono le foto degli articoli di giornali e siti web che negli ultimi mesi hanno raccontato la storia della sua protesi peniena, anche quella condivisa al tempo sui social con immediate reazioni. Bernabé era stato subito licenziato dalla Lazio e poi sfrattato da Formello (con provvedimento dello scorso 28 giugno). "Non ho fatto niente di male" aveva ripetuto più volte. "Il sesso fa bene e bisogna conoscere certi strumenti".
Nel video pubblicato oggi, Bernabé ha parlato anche del presidente della Lazio Claudio Lotito: "Questo personaggio che avete alle spalle ha distrutto la mia carriera e ha cambiato la mia vita a livello professionale ed emotivo".
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(Adnkronos) - Focolaio di legionella nel complesso delle case popolari di Milano. "I casi a oggi segnalati nel complesso di edilizia residenziale pubblica di via Rizzoli 77-87 sono 6, di cui 4 tuttora ricoverati - comunica l'Ats -. Un paziente è deceduto. I casi hanno un'età compresa tra 70 e 90 anni".
L'agenzia di tutela della salute pubblica spiega di avere "avviato le indagini finalizzate a individuare l'origine del contagio, in stretta collaborazione con MM e il Comune di Milano" concludono.
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(Adnkronos) -
Dopo le vacanze i romani troveranno una città con sempre più zone a 30 all'ora, più autovelox e da settembre più telecamere per controllare chi passa con il rosso: il tutto per affrontare quella che Eugenio Patané, Assessore alla Mobilità di Roma Capitale , all'Adnkronos definisce una "emergenza in materia di sicurezza stradale". "A Roma, nonostante una leggera riduzione del numero dei morti (55 nei primi 6 mesi contro i 64 dello stesso periodo del 2024) gli incidenti sono aumentati: abbiamo l'esigenza di ridurre in maniera drastica il numero di vittime sulle nostre strade, per questo stiamo lavorando a un programma che ne farà - in alcune zone una 'città a 30 all'ora'. L'obiettivo è di arrivare a 1000 strade locali e alcune aree urbanisticamente omogenee coperte da questo limite", dice Patané* illustrando le novità che si preparano per i cittadini della capitale, tutte nel segno della sicurezza stradale e della 'convivenza' fra mezzi diversi, dai veicoli commerciali ai monopattini elettrici.
"Ovviamente Roma è molto diversa. A Bologna la misura è stata applicata nel 70% del territorio comunale, noi non possiamo farlo dappertutto, ma puntiamo ad applicarla nelle strade locali, quelle di secondo livello, e nelle zone considerate urbanisticamente omogenee, come il Centro Storico, nella Ztl, dove sulle strade a scorrimento veloce, come Corso Vittorio, Via Nazionale o Via del Teatro Marcello, dove abbiamo avuto gravi incidenti e anche morti. A settembre dovremmo avere la delibera sulla trasformazione del centro storico a 'Zona 30' mentre entro agosto puntiamo a completare il posizionamento della segnaletica e le determine di traffico delle prime 52 strade locali che portiamo a 30 km/h".
"In alcuni casi, come abbiamo già fatto a Casal Monastero, vorremmo rifare l'assetto stradale, garantendo maggiore visibilità, restringere la carreggiata per limitare la velocità, mettere all'ingresso attraversamenti pedonali rialzati, così da chiarire che si sta entrando in una 'zona 30', insomma creare un ecosistema dei 30 km/h".
Ma quello che Patane' definisce 'il nostro Piano Marshall della sicurezza stradale' include anche nuovi strumenti di controllo. L'assessore ricorda che "la seconda parte del nostro lavoro riguarda le strade principali, quelle dove si transita a 50 o 70 km/h", traendo spunto dall'esperienza già fatta in alcuni punti "come la Galleria Giovanni XXIII, dove il tutor controlla la velocità media in 3 punti, e dove dopo l'introduzione di questo sistema abbiamo avuto una riduzione degli incidenti del 70%. Nel corso del tempo i cittadini si sono abituati al limite e da allora non abbiamo più avuto un solo incidente con vittime".
Sulle strade principali, continua, "vogliamo mettere in campo 60 fra autovelox e tutor fissi, oltre ai 20 velox mobili in dotazione alla Polizia locale". Il primo passo "a settembre quando inizieremo il sanzionamento su 3 strade importanti: la prima è la Tangenziale, dove i controlli verranno messi su entrambi i lati all'altezza dei Campi Sportivi, quindi altri due velox su Via Isacco Newton, e infine - molto importante - la messa in funzione del tutor riadeguato (sistemato ma mai utilizzato) sulla Via del Mare".
Patané ricorda che "sia le zone a 30 all'ora che i sistemi di controllo sono aspetti della sicurezza stradale legati alla velocità, ma stiamo lavorando anche ad altro, tenuto conto delle aggravanti previste dal nuovo Codice della Strada, come quella legata al passaggio con il rosso".
A Roma - spiega - "abbiamo montato già 11 Vista Red su altrettanti semafori. Stiamo posizionando telecamere che rilevano il passaggio con il rosso anche in altri 15 incroci così da controllare altre 38 piste: li abbiamo posti sugli incroci più 'larghi', quelli nei quali l'automobilista deve fare più metri per passare da una parte all'altra e quindi ha una potenzialità 'offensiva' maggiore. I lavori sono già iniziati e da novembre i Vista Red inizieranno a sanzionare".
Ma oltre alle misure restrittive, l'assessore vuole ricordare "una delle cose più importanti, ma anche impegnative che stiamo facendo", ovvero un censimento degli ultimi 30 mila incidenti a Roma, da quelli leggeri a quelli più gravi. "Stiamo analizzando i luoghi dove sono avvenuti, e questo ci ha permesso di identificare i 'black point' più pericolosi, sia per il numero di macchine in transito, sia per numero di sinistri che per costo sociale degli incidenti. Questa triste classifica ci ha mostrato 175 luoghi: abbiamo isolato i 75 più pericolosi e stiamo intervenendo sui primi 45, anche con contromisure ingegneristiche sulle infrastrutture". Patane' spiega che "in alcuni punti, ad esempio , certe traiettorie pur 'regolari' oppure le stesse fasi semaforiche possono rendere l'incrocio molto pericoloso. Ecco, la sistemazione di questi black point ha visto una riduzione sensibile dei casi, abbattendo gli incidenti anche del 100%". (di Massimo Germinario)
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(Adnkronos) - Attimi di terrore a Tampere, in Finlandia. Diverse persone sono state accoltellate nei pressi di un centro commerciale, riferiscono i media locali, precisando che una persona è stata arrestata. Tutto è avvenuto nei pressi del centro commerciale Ratina.
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(Adnkronos) - Mundys si è aggiudicato la nuova concessione della tratta autostradale Chacao-Chonchi, parte della Ruta 5 in Cile. Il gruppo leader nel settore delle infrastrutture a livello globale comunica che tramite la società controllata grupo Costanera (con Cppib come secondo azionista) ha presentato l'offerta vincente nella gara indetta dal ministero delle Opere pubbliche. Si tratta della terza gara vinta dal gruppo Mundys in Cile in meno di un anno, dopo l'aggiudicazione dell'asset Santiago-Los Vilos nell'agosto 2024, tramite ViasChile (Abertis), e la tratta Ruta 5 Temuco-Rio Bueno a marzo 2025, tramite Grupo Costanera. La concessione della nuova tratta è stata assegnata con una vita utile massima di 50 anni.
Con questa aggiudicazione, la rete autostradale del gruppo Mundys in Cile raggiunge quasi i 1.300 km, considerando anche le concessioni attualmente in costruzione, per un ebitda che supererà 1 miliardo di euro. La principale autostrada interurbana cilena che collega località strategiche.
Il tratto Chacao-Chonchi, lungo 126 km, fa parte della Ruta 5, la spina dorsale del Cile, e si trova nell’isola di Chiloé, nella regione di Los Lagos, passando per le città di Chacao, Castro e Chonchi e unendo l’isola con il resto del continente grazie anche al completamento del collegamento infrastrutturale Chacao, che sarà realizzato da Grupo Costanera entro il 2028. Il progetto sostiene lo sviluppo economico locale (pesca e acquacoltura) e il turismo, che costituiscono i principali motori dell’economia dell’isola. Chiloé è infatti una delle destinazioni turistiche più rinomate del Paese, nota per i suoi paesaggi naturali, le chiese in legno patrimonio Unesco e la comunità e cultura indigena degli Huilliche.
In linea con l’impegno del gruppo Mundys per la sostenibilità ambientale, il progetto prevede anche la realizzazione di 7 attraversamenti faunistici per garantire la sicurezza della fauna locale e ridurre la frammentazione degli habitat. Il progetto ha inoltre previsto un processo di consultazione pubblica e coinvolgimento attivo delle comunità indigene presenti sul territorio, culminato nella previsione di iniziative per la valorizzazione del patrimonio locale, tra cui la creazione di punti panoramici e centri di informazione turistica per arricchire l'esperienza dei visitatori e promuovere la cultura locale.
L'infrastruttura migliorerà anche la connettività con le altre regioni di Los Ríos e La Araucania, a sud del Cile, che insieme rappresentano oltre il 10% della popolazione totale del Paese. Questa operazione rappresenta la seconda iniziativa di Grupo Costanera nel sud del Paese dopo il tratto Temuco-Rio Bueno, dove Mundys è già presente da molti anni con la concessione dell'adiacente Ruta 5 Rio Bueno - Puerto Montt.
Grupo Costanera assumerà la gestione dell’infrastruttura nella seconda parte del 2025 e investirà oltre 700 milioni di euro in un periodo stimato di 7 anni per aumentarne la capacità, elevarne gli standard di sicurezza e di viabilità. Questi lavori di miglioramento saranno eseguiti grazie alla lunga e comprovata esperienza di Grupo Costanera nel settore. Parallelamente, Grupo Costanera ha recentemente completato con successo, attraverso la propria società Costanera Norte, due emissioni obbligazionarie, al 2030 e al 2038, per un totale di circa 420 milioni di euro.
"Lavoriamo a fianco delle nostre asset company per svilupparne la competitività industriale e la solidità finanziaria, continuando a crescere e investire'', ha dichiarato Elisabetta De Bernardi, chief asset management officer di Mundys. ''Questa nuova aggiudicazione è un’ulteriore dimostrazione della capacità di creare valore da parte del nostro Gruppo. Siamo orgogliosi che anche il Cile, un Paese con un sistema regolatorio solido e trasparente, consideri Mundys un partner credibile e affidabile, capace di farsi carico di progetti infrastrutturali complessi e di lungo termine. Ci impegneremo al massimo, insieme a Grupo Costanera, per gestire e sviluppare, con massima efficienza e attenzione alle istanze delle comunità locali, la nuova infrastruttura affidataci dal Governo cileno”, sottolinea De Bernardi.
Per l'amministratore delegato di grupo Costanera, Diego Savino, “questo progetto consolida la strategia di crescita di Grupo Costanera, partecipando a gare che permettano l’espansione della società nelle regioni di Los Rios e Los Lagos, dove già gestiamo due tratte della Ruta 5 e dove il ministero prevede di mettere a gara diversi altri progetti nei prossimi anni. Sappiamo di poter contare sull’esperienza del nostro azionista Mundys e della nostra società di costruzioni Gesvial”.
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