(Adnkronos) - Tre voci e una chitarra. Biagio Antonacci, Tananai e Blanco si stanno godendo le vacanze estive e hanno deciso di farlo nel modo più naturale per loro... cantando. I tre artisti si sono ritrovati a sorpresa all'isola d'Elba, nella villa di Rio Marina di proprietà di Antonacci, per un pranzo estivo.
A immortalare il momento, un video pubblicato sui social, che ha mandato in visibilio i fan. Nelle immagini si vedono i tre cantautori intonare 'Sognami', storico brano scritto e interpretato dallo stesso Antonacci, con lui alla chitarra e con Tananai e Blanco a condividere voce, emozione e divertimento.
"Cosa ci dobbiamo aspettare da voi 3 insieme?", ha scritto un utente tra i commenti. L'incontro, inaspettato e spontaneo, è stato accolto con entusiasmo dai fan che ora sognano una possibile collaborazione tra i tre artisti. Una semplice giornata d'estate tra amici e musica o, viste le premesse, un featuring in arrivo?
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(Adnkronos) - Femminicidio a Poggiridenti, in provincia di Sondrio. Oggi, sabato 2 agosto, i carabinieri della compagnia di Lecco hanno proceduto al fermo di polizia giudiziaria di R. M., 65enne di Poggiridenti, indiziato dell’omicidio della moglie N.E., di 76 anni.
Durante un controllo notturno in città, l'uomo ha confessato di aver accoltellato e ucciso la moglie nella nottata di venerdì 1 agosto. Tutto è successo nella sua abitazione, da cui si è poi allontanato in direzione Lecco. Portato in caserma, l’uomo ha fornito ai carabinieri ulteriori dettagli che hanno permesso ai militari del comando provinciale di Sondrio di trovare il cadavere della donna e di recuperare, poco distante dal luogo dell’omicidio, anche l'arma e i vestiti utilizzati durante il delitto.
Sempre in nottata, il 65enne è stato sottoposto a interrogatorio. Oggi verrà depositata al gip la richiesta di convalida del fermo e di applicazione di misura cautelare.
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(Adnkronos) - Nonostante moniti e ultimatum in arrivo ormai quasi ogni giorno da Donald Trump, il presidente russo Vladimir Putin non si ferma e - anzi - tira dritto rilanciando la strategia del Cremlino per la guerra in Ucraina. E lo fa rivelando nuovi particolari e spiegando che la Russia ha avviato la produzione dei suoi nuovi missili ipersonici e ha confermato i suoi piani di schierarli in Bielorussia entro la fine dell'anno.
"I lavori preparatori sono in corso e molto probabilmente li concluderemo prima della fine dell'anno", ha affermato Putin, come riporta la Cnn, aggiungendo che la prima serie di Oreshnik e dei relativi sistemi è stata prodotta ed è entrata in servizio. In visita con il presidente bielorusso e alleato, Alexander Lukashenko, a Valaam, Putin ha affermato che l'esercito ha già selezionato i siti di dispiegamento in Bielorussia per il missile balistico a raggio intermedio Oreshnik.
Già nella giornata di ieri, il leader russo aveva messo in chiaro di non voler rinunciare agli obiettivi dell'Operazione speciale. "Avanziamo su tutta la linea del fronte", aveva detto, proseguendo con la strategia consolidata: indispensabile una pace duratura con garanzie di sicurezza per Mosca mentre le sue forze armate cercano la spallata decisiva nella guerra.
Le richieste del presidente americano Trump perché si trovi una soluzione al conflitto fra Russia e Ucraina non sono quindi ancora state ascoltate. E nemmeno le annunciate sanzioni americane a Mosca sembrano spaventare il Cremlino. Il copione, sul campo, appare consolidato. L'esercito russo ha accelerato la sua incursione in territorio ucraino per il quarto mese consecutivo, portando a termine a luglio la sua più ampia avanzata da novembre, come emerge da un'analisi realizzata dall'Afp sulla base dei dati dell'Isw, Institute for the stuydy of war.
In un mese le forze di Mosca hanno conquistato 713 Km quadrati in territorio ucraino, contro i 79 recuperati da Kiev, per una progressione netta di 634 km quadrati. A giugno la conquista netta era stata di 588 km quadrati, 507 a maggio, 379 ad aprile e 240 a marzo.
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(Adnkronos) - Non solo le zanzare e le infezioni che trasmettono. Quest'estate è tornato a rialzare la testa anche il Covid, non certo nuovo a periodiche risalite che non hanno mai risparmiato nemmeno la bella stagione. Guardando ai dati del monitoraggio ministero della Salute-Istituto superiore di sanità, da fine giugno a fine luglio il coronavirus Sars-CoV-2 - che continua a circolare anche se l'emergenza pandemica sembra ormai un ricordo lontano - ha fatto registrare casi in crescita: dai circa 300 a fine giugno (305, da bollettino, nella settimana dal 19 al 25) a circa 500 a fine luglio (513 nel periodo 24-30).
Restano pochissimi i decessi settimanali, benché ancora presenti. L'indice di positività è salito dall'1,3% al 2,8%, associato però a un crollo dei tamponi (da 23.766 della settimana 19-25 giugno a 18.002 del 24-30 luglio). Nessun problema negli ospedali, dove i tassi di occupazione legati al virus risultano bassi e stabili, sia in area medica sia in terapia intensiva (0,9% e 0,3%%). Ferma anche l'incidenza (1 caso ogni 100mila abitanti); più vario l'indice di trasmissibilità Rt calcolato sui casi con ricovero ospedaliero, sempre nei dintorni dell'1 e in lieve calo nell'ultima rilevazione disponibile.
Costa sta succedendo? "Nell'ultimo mese c'è stata effettivamente un'ondina di risalita", spiega all'Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco, che torna alla "mia famosa metafora del sasso nello stagno: onde a digradare che si ripetono periodicamente, non su base stagionale, bensì legate all'instabilità del virus e allo sviluppo di nuove varianti. Covid è una presenza con cui dovremo convivere", ripete il direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva dell'Università Statale di Milano. Ma i bollettini, ormai, sono sempre meno indicativi della situazione reale: "Con così pochi tamponi - precisa l'esperto - i casi sono ovviamente molto sottostimati".
Leggi tutto: Covid, casi in aumento a luglio: anche il Sars-CoV-2 ha rialzato la testa
(Adnkronos) - I casi umani di infezione da virus West Nile registrati in Italia dalla sorveglianza ufficiale sono ormai un centinaio, considerando gli ultimi aggiornamenti regionali che si sommano al bilancio più recente dell'Istituto superiore di sanità (89 casi segnalati al 30 luglio). Ma quanti sono davvero i contagiati? Un conto si può fare? "Il sommerso è possibile stimarlo soltanto in modo molto grossolano", risponde all'Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco, che in base alla statistica calcola però "fino a 100 o anche 150 casi in più rispetto ai circa 100 noti a oggi". Quindi "almeno 10mila casi, in questo momento, è la stima più pessimistica", precisa l'esperto.
Ecco il ragionamento all'origine del dato, secondo Pregliasco. "Come ormai noto - spiega il direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva dell'università Statale di Milano - l'80% dei casi di West Nile è asintomatico, mentre il 20% è in qualche modo sintomatico: il 19% degli infettati ha manifestazioni di intensità diversa, con febbre, dolori muscolari, disturbi gastroenterici o altro, sintomi a volte difficili da ricondurre in modo specifico al virus; l'1% ha invece anche una manifestazione neurologica, più facilmente correlabile all'infezione da virus West Nile. E' quindi più probabile che questo 1% venga conteggiato nelle statistiche ufficiali. Dunque, considerando lo scenario peggiore, ossia che emerga solo la punta più alta dell'iceberg, cioè questo 1%, si può calcolare che per ogni caso clinicamente evidente ce ne siano in realtà 100-150. Questo ci dice la statistica: 1 caso evidente su 100-150 reali", ripete il virologo. "Ma come ho premesso si tratta di un calcolo grossolano - puntualizza - perché tutto dipende dalla capacità diagnostica, dall'attenzione che si presta alle infezioni sospette".
In altre parole, dal farsi venire il dubbio che i sintomi lamentati da un paziente potrebbero essere legati a West Nile. "In un periodo come questo, in cui dell'infezione si parla molto, l'attenzione è maggiore - sottolinea Pregliasco - vengono più facilmente intercettati anche i quadri più sfumati, e quindi questo rapporto 1 a 100-150 potrebbe essere inferiore e i casi reali un pochino meno rispetto allo scenario peggiore stimato".
Cosa aspettarci in futuro? "Modelli matematici - prosegue il medico - dicono che il picco sarà nella seconda-terza settimana di agosto, quindi siamo ancora in una fase di crescita, simile a quella degli scorsi anni, ma con un'estensione geografica maggiore. Anche i dati degli Ecdc, i Centri europei per la prevenzione e il controllo delle malattie, indicano che la problematica West Nile si sta evidenziando in diversi Paesi": al momento 5, con l'Italia in testa seguita da Grecia, Romania, Bulgaria e Francia.
Il virus del Nilo occidentale, che ha come serbatoio principale gli uccelli selvatici e viaggia attraverso le punture di zanzara Culex (quella comune serale-notturna), "mostra anche in Europa una diffusione in aumento - rimarca Pregliasco - E quando la diffusione parte, fermarla è difficile".
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(Adnkronos) - Thomas Ceccon chiude all'ottavo posto la finale dei 100 farfalla ai Mondiali di nuoto di Singapore oggi sabato 2 agosto. L'azzurro, vicecampione del mondo dei 100 dorso, parte bene nella sua gara ed è secondo nella virata, ma crolla nei secondi 50 e chiude ultimo. Oro per il francese Grousset con 49''62, nuovo record europeo, argento per Noe Ponti e bronzo per Kharun. I sorrisi della mattinata azzurra, dopo il bronzo nei tuffi di Chiara Pellacani, arrivano dalle semifinali dei 50 rana ai Mondiali di Singapore. Benedetta Pilato, che aveva chiuso ottava in batteria, ha vinto la sua semifinale in 30.20. Si qualifica per la finale di domani anche l'altra azzurra Anita Bottazzo, quarta nella seconda semifinale dominata da Meilutyte con 29.54.
La gara più veloce dei mondiali di nuoto di Singapore, i 50 stile libero, va invece all'australiano Cameron McEvoy che vince l'oro in 21.14. Argento al britannico Benjamin Proud in 21.26 e bronzo allo statunitense Jack Alexy in 21.46. Peccato per l'azzurro Leonardo Deplano, che finisce ai piedi del podio, in quarta posizione con il crono di 21.52. L'azzurra Silvia Di Pietro ha chiuso al settimo posto la finale dei 50 farfalla. La 32enne romana ha toccato in 25"64, terminando a due decimi dal bronzo che è andato alla belga Roos Vanotterdijk (25"43). Oro alla statunitense Gretchen Walsh in 24"83 e argento all'australiana Perkins in 25"31.
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(Adnkronos) - Thomas Ceccon chiude all'ottavo posto la finale dei 100 farfalla ai Mondiali di nuoto di Singapore oggi sabato 2 agosto. L'azzurro, vicecampione del mondo dei 100 dorso, parte bene nella sua gara ed è secondo nella virata, ma crolla nei secondi 50 e chiude ultimo. Oro per il francese Grousset con 49''62, nuovo record europeo, argento per Noe Ponti e bronzo per Kharun. I sorrisi della mattinata azzurra, dopo il bronzo nei tuffi di Chiara Pellacani, arrivano dal quarto posto con record europeo di Simona Quadarella negli 800 stile libero e dalle semifinali dei 50 rana ai Mondiali di Singapore. Benedetta Pilato, che aveva chiuso ottava in batteria, ha vinto la sua semifinale in 30.20. Si qualifica per la finale di domani anche l'altra azzurra Anita Bottazzo, quarta nella seconda semifinale dominata da Meilutyte con 29.54.
Gara fenomenale anche di Simona Quadarella nella finale degli 800 stile libero. L'azzurra chiude con un clamoroso record europeo di 8'12"81 dietro alla statunitense Ledecky (8’07″29), all'australiana Pallister e alla canadese McIntosh. Secondo primato continentale per Simona, dopo quello centrato nei 1500 stile libero (in cui aveva vinto la medaglia d'argento).
La gara più veloce dei mondiali di nuoto di Singapore, i 50 stile libero, va invece all'australiano Cameron McEvoy che vince l'oro in 21.14. Argento al britannico Benjamin Proud in 21.26 e bronzo allo statunitense Jack Alexy in 21.46. Peccato per l'azzurro Leonardo Deplano, che finisce ai piedi del podio, in quarta posizione con il crono di 21.52. L'azzurra Silvia Di Pietro ha chiuso al settimo posto la finale dei 50 farfalla. La 32enne romana ha toccato in 25"64, terminando a due decimi dal bronzo che è andato alla belga Roos Vanotterdijk (25"43). Oro alla statunitense Gretchen Walsh in 24"83 e argento all'australiana Perkins in 25"31. Delusione per Sara Curtis: l'azzurra, fresca di record italiano nei 50 sl, chiude la sua semifinale al quinto posto (24"48) e resta fuori dalla finale di domani per soli 3 centesimi.
(Adnkronos) - A quanto si apprende la pellegrina 18enne egiziana, a Roma per il Giubileo dei giovani, è morta ieri sera dopo essere stata colta da un malore mentre si trovava in autobus, insieme ad altri pellegrini connazionali, in viaggio verso Artena per alloggiare in una struttura parrocchiale. Nonostante sia intervenuto il personale sanitario per rianimarla e trasportarla all'ospedale di Colleferro, per la giovane non c'è stato nulla da fare. In ospedale sono intervenuti anche i carabinieri.
Da una prima ricostruzione, la ragazza già ieri mattina, mentre si trovava al Circo Massimo, si era sentita male in maniera lieve, ma si era ripresa e aveva deciso di proseguire le attività.
I familiari della giovane sarebbero stati avvertiti dalla tragedia proprio da mons. Jean-Marie Chami, vescovo di titolare di Tarso e Ausiliare della Chiesa Patriarcale di Antiochia dei Greco-Melkiti per l’Egitto, il Sudan e il Sud Sudan. Il vescovo è stato contattato dal Papa che ha espresso la sua spirituale vicinanza anche ai parenti della 18enne.
“Il Santo Padre ha appreso con profondo dolore la notizia dell’improvvisa scomparsa della giovane diciottenne Pascale Rafic, in viaggio verso Roma dall’Egitto per partecipare al Giubileo dei Giovani”, fa sapere la segreteria di Stato del Vaticano.
Papa Leone XIV - informa ancora il Vaticano, “ha contattato mons. Jean-Marie Chami, Vescovo di titolare di Tarso e Ausiliare della Chiesa Patriarcale di Antiochia dei Greco-Melkiti per l’Egitto, il Sudan e il Sud Sudan, per esprimere la Sua spirituale vicinanza ai familiari della giovane e all’intera comunità. Nella tarda mattinata di oggi, incontrerà in Vaticano il gruppo di pellegrini, compagni di viaggio della giovane Pascale”.
“L’incontro, segnato da profonda commozione, sarà occasione di preghiera e di conforto spirituale per i giovani, ancora scossi dal doloroso evento. Nel partecipare al dolore di quanti sono colpiti da questo tragico episodio, il Santo Padre assicura preghiere di suffragio e invoca dal Signore conforto e consolazione per i familiari, gli amici e tutti coloro che ne piangono la perdita”, spiega il Vaticano.
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(Adnkronos) - Rocio Munoz Morales torna in pubblico dopo la burrascosa vicenda che ha coinvolto lei e il suo ex compagno Raoul Bova. Ospite al Magna Graecia Film Festival a Soverato, l'attrice spagnola parla della Calabria, terra a cui è profondamente legata e dove sta trascorrendo le vacanze insieme alle figlie, Luna e Alma, e alla mamma.
"Per me è una grandissima emozione tornare in Calabria, in questo luogo mi sento a casa, riconosco anche le persone. Da giorni giro anche in posti che non conoscevo con le mie bambine, con mia mamma e ritrovo sempre gente bella, sorrisi belli e luoghi che mi sorprendono quindi sono molto felice", dice l'attrice accolta dal calore del pubblico.
Un vero inno d'amore alla regione che la sta ospitando: "La Calabria è una terra che mi arriva nuda, nelle cose belle e nelle cose brutte. Accoglie, non ha paura di essere se stessa".
Durante l'incontro, l'attrice ha anche parlato di se stessa e del suo approccio alla vita: "Io amo le sfide, le cose scontate mi annoiano, sono fatta così", dice Rocio. Parole che hanno, inevitabilmente, suscitato un lungo applauso di incoraggiamento da parte del pubblico. "Ma che vi applaudite? Non ho detto niente di speciale", ha replicato l'attrice, sorridendo.
Questa è stata la prima apparizione pubblica di Rocio dopo il caso di Raoul Bova e le chat private con la modella Martina Ceretti, finite online, sotto gli occhi di tutti, lo scorso 21 luglio nel podcast 'Falsissimo' di Fabrizio Corona. Il caso è ora oggetto di indagine della procura di Roma.
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