(Adnkronos) - Gerardina Trovato buon complean...no. La cantante catanese che oggi, martedì 27 maggio, compie 58 anni, ospite nel salotto di Caterina Balivo a 'La volta buona' è stata sorpresa con una torta speciale che, purtroppo, non ha potuto mangiare. Il motivo? Si è rovesciata per terra... letteralmente.
"La torta, la torta! Chi ce la porta?", ha esclamato Caterina Balivo tra applausi e sorrisi, mentre in studio entrava Carolina Rey. La conduttrice televisiva, infatti, aveva il compito di portare il dolce su un carrellino. Ma il momento di festa è durato ben poco: le ruote si sono incastrate nel divano e la torta si è ribaltata sul pavimento.
Caos in studio. L'incidente ha suscitato l'ilarità tra gli ospiti che tentavano di sdrammatizzare. Ci ha provato la padrona di casa: "Allora, calmi tutti", ha detto Balivo, cercando di rimediare al danno. "Torta caduta, festeggiata fortunata... si dice così", ironizza e conclude "bastava il pensiero sicuramente".
Carolina Rey, visibilmente dispiaciuta per l'imprevisto, ha invitato Gerardina Trovato nel suo nuovo programma, UnoMattina Estate, con la promessa di festeggiare insieme il compleanno con una nuova torta e con una certezza "questa volta non la porterò io".
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(Adnkronos) - La sedicesima tappa del Giro d’Italia 2025 non toglie la maglia rosa a Isaac Del Toro ma modifica la classifica generale. La prima tappa di montagna fa le prime vittime con Primoz Roglic che saluta la corsa dopo l'ennesima caduta e Juan Ayuso (Uae Team Emirates XRrg) che salta. Del Toro soffre ma resiste: il suo vantaggio in classifica scende.
CLASSIFICA GENERALE (maglia rosa)
1. Isaac Del Toro in 61h31’56”
2. Simon Yates a 26″
3. Richard Carapaz a 31″
4. Derek Gee a 1’31”
5. Damiano Caruso a 2’40”
6. Egan Bernal a 3’23”
7. Michael Storer a 3’31”
8. Antonio Tiberi a 4’07”
9. Giulio Pellizzari a 4’36”
10. Adam Yates a 5’08”
CLASSIFICA A PUNTI (maglia ciclamino)
1. Mads Pedersen 240 punti
2. Olav Kooij 135 punti
3. Wout Van Aert 98 punti
4. Casper Van Uden 88 punti 5. Isaac Del Toro 80 punti
CLASSIFICA MIGLIOR SCALATORE (maglia azzurra)
1. Lorenzo Fortunato 319 punti
2. Christian Scaroni 125 punti
3. Juan Ayuso 54 punti
4. Manuele Tarozzi 50 punti 5. Pello Bilbao 38 punti
CLASSIFICA MIGLIOR GIOVANE (maglia bianca)
1. Isaac Del Toro in 61h31’56”
2. Antonio Tiberi a 4’07”
3. Giulio Pellizzari a 4’36”
4. Davide Piganzoli a 7'19''
5. Max Poole a 7'34''
Christian Scaroni vince la sedicesima tappa del Giro d'Italia, la Piazzola sul Brenta-San Valentino (Brentonico) di 203 km. L'italiano dell'Xds Astana Team va in fuga con altri 22 ciclisti arrivando insieme al compagno di squadra e maglia blu in quanto leader della classifica scalatori Lorenzo Fortunato. I due arrivano insieme all'arrivo, posto a 1315 m d'altezza, con Fortunato che dopo aver vinto tutti i gran premi della montagna della tappa controlla il compagno, per poi passare il traguardo insieme dopo essersi tenuti per mano dai 100 metri all'arrivo. Grande lavoro del team con Giulio Pellizzari, Red Bull-Bora-Hansgrohe, che arriva terzo al traguardo con 55'' di distacco. Il 2003 è il nuovo uomo classifica del team dopo il ritiro di Primoz Roglic anche se ha già detto quanto sia impossibile fare classifica, nonostante oggi abbia scalato 9 posizione portandosi al 9° posto.
Leggi tutto: Giro d’Italia 2025, Del Toro soffre ma rimane in rosa: la classifica aggiornata
(Adnkronos) - Non si placa la battaglia di Trump contro l'Università di Harvard. L'amministrazione Usa ha deciso di annullare tutti i contratti federali rimanenti con l'ateneo, per un valore stimato di 100 milioni di dollari. A rivelarlo è il New York Times, che ha potuto visionare una lettera inviata dalla Casa Bianca alle agenzie federali, in cui si chiede di "trovare fornitori alternativi" per i servizi futuri, segnando una rottura definitiva nei rapporti tra il governo e l'ateneo.
Il provvedimento si inserisce in una serie di attacchi del governo Trump contro Harvard, accusata di non rispettare la decisione della Corte Suprema - risalente al 2023 - che vieta l'uso del fattore razziale nei processi di ammissione, oltre a tollerare episodi di antisemitismo e promuovere un'ideologia ostile ai valori nazionali. Già il mese scorso erano stati congelati 3,2 miliardi di fondi pubblici destinati all'università, e bloccata la possibilità di accettare nuovi studenti internazionali.
Il presidente di Harvard, Alan Garber, ha denunciato la misura come "illegale e ingiustificata", avvertendo che "mette a rischio il futuro di migliaia di studenti e studiosi". L'univeristà ha avviato diverse cause legali per ottenere il ripristino dei fondi e del diritto di accogliere studenti stranieri, parzialmente riottenuto grazie a un'ordinanza del giudice federale Allison D. Burroughs.
Tra i contratti colpiti dall'ultima decisione dell'amministrazione, figurano collaborazioni con nove agenzie federali, tra cui uno studio sugli effetti del caffè per conto del National Institute of Health e un programma di formazione per dirigenti del Dipartimento della Sicurezza Interna. La lettera del governo cita anche la recente assegnazione di una borsa di studio da parte della Harvard Law Review a uno studente coinvolto in un episodio controverso durante una protesta Pro-Pal.
E dopo l'ennesimo attacco all'ateneo il presidente di Harvard ha risposto nuovamente alle misure dell’amministrazione Trump contro l’università. In un’intervista a Npr, Garber ha definito le azioni del governo "sconcertanti" e "dannose non solo per Harvard, ma per l’intero Paese", sottolineando che "i finanziamenti per la ricerca non sono un regalo: sono risorse assegnate per lavori considerati prioritari dal governo federale".
Garber ha riconosciuto che esistono problemi da affrontare, in particolare legati alla libertà di espressione e alla diversità di opinioni politiche nel campus, ma ha messo in dubbio il legame tra le misure punitive e la lotta all’antisemitismo. "Perché tagliare i fondi alla ricerca? Non aiuta a risolvere il problema dell’antisemitismo, ma danneggia il progresso scientifico di cui beneficia tutto il Paese", ha dichiarato. Ha inoltre respinto le accuse secondo cui Harvard avrebbe rifiutato di collaborare con il governo sulla questione degli studenti stranieri: "Per quanto ne so, non è vero. Abbiamo fornito tutte le informazioni previste dalla legge".
Di fronte alla possibilità che l’azione dell’amministrazione sia un monito per tutte le università statunitensi, Garber ha lanciato un appello alla comunità accademica: "Dobbiamo essere fermi nei nostri principi. Siamo qui per produrre e diffondere conoscenza, per educare cittadini che servano il mondo. Se falliamo in questo compito, possiamo aspettarci di essere attaccati. Ma la risposta non deve essere il cedimento: dobbiamo raddoppiare il nostro impegno per il bene della nazione e del mondo".
(Adnkronos) - Massimo Ferrero è tra gli ospiti di Francesca Fagnani a 'Belve' nella puntata che andrà in onda questa sera, martedì 27 maggio alle 21:20 su Rai 2. Un fiume in piena, "Aho', Fagnani ma chi ce tornava a fasse sbranà ancora da te", dice subito Ferrero accomodandosi sullo sgabello: "La gente è 'nvidiosa, io so' un maschio Scarface, so' bello e uncino" aggiunge il Viperetta che rivela: "Il mio sogno era compramme la Roma".
Un'intervista divertente, sorprendente ma che attraverso le domande di Fagnani racconta in profondità le mille sfaccettature del 'Gatto di Testaccio' che di sé dice: "So' un riccio, si me dai fastidio te puncico. So' invidiatissimo, a 70 anni vado ancora de moda".
L'ex patron della Sampdoria rivela con il suo forte accento romano: "Il mio sogno era compramme la Roma". Dopo questa confessione, Fagnani lo incalza sui 7 anni alla guida della società ligure e gli dice: "È stato uno dei presidenti più odiati dal popolo blucerchiato". "Non hanno mai accettato la mia romanità. So' andato via e gli ho detto 'me rimpiangerete' e mo' me rimpiangono pe' davero. I tifosi non sono i padroni delle squadre", risponde. "Ma lei gli aveva detto che il loro inno era brutto!", lo provoca Fagnani e Ferrero taglia corto: "Beh, due p… Devi partire alla riscossa in campo, co' quella noia ma come fai, voi mette quello della Roma??".
Sulla vicenda giudiziaria, che lo ha visto arrestato nel 2021 e poi prosciolto, Ferrero confessa: "Hanno voluto fermarmi. Ero circondato de ladroni. Non ci credevo, mi è crollato il mondo. Ai miei figli ho detto che era tutto un film. Nella stessa vicenda fu coinvolta anche sua figlia Vanessa, "si è sentito responsabile?" domanda Fagnani: "No, perché non sono responsabile delle cazzate degli altri".
"Vabbè ma qualche errore come imprenditore lo avrà fatto, no?", incalza Fagnani e Ferrero: "Sbaja chi lavora". Spassoso siparietto quando Fagnani ricorda a Ferrero quando disse a Moratti 'caccia via quer filippino' riferendosi all'allora proprietario dell'Inter, Thohir "che però è indonesiano" osserva la giornalista. "Si è scusato con l'Inter e con la gente delle Filippine alla quale, dice lei, è legato da un rapporto bellissimo. Ma quale?" domanda Fagnani. "Perché ce l'avevo dentro casa un filippino" la battuta di Ferrero.
"È invidiato?" chiede Fagnani. "Tantissimo. Io la mattina me svejo e canto, la gente invece è invidiosa", la risposta di Ferrero che aggiunge: "Sono ingombrante perché dico quello che penso e la verità fa male". La giornalista ricorda le parole dell'ex allenatore della Sampdoria Marco Giampaolo che lo definì "un rancoroso dio del Vecchio Testamento". "Magari, se ero Dio nun stavo qua" scherza Ferrero che poi aggiunge: "Questa frase l'ha letta da qualche parte perché quello mica ce l'ha tutta sta intelligenza!".
Leggi tutto: Belve, Massimo Ferrero confessa: "Il mio sogno era comprarmi la Roma"
(Adnkronos) - Un paziente paraplegico di 33 anni torna a camminare grazie a un neurostimolatore, dopo che quattro anni fa una grave lesione midollare gli aveva paralizzato le gambe. Si chiama Andrea il protagonista di un caso clinico unico al mondo, pubblicato su 'Med - Cell Press' da un team multidisciplinare del Mine Lab composto da medici, fisioterapisti e ricercatori dell'Irccs ospedale San Raffaele di Milano e dell'università Vita-Salute San Raffaele, insieme ai bioingegneri della Scuola superiore Sant'Anna di Pisa coordinati da Silvestro Micera.
Luigi Albano, neurochirurgo e ricercatore San Raffaele, è il primo autore dello studio che descrive "l'incredibile recupero" del giovane, immobilizzato da "una lesione midollare traumatica a livello toracico basso (T11-T12) estesa al cono midollare, la porzione terminale del midollo spinale". Un incidente sul lavoro gli aveva prodotto "un grave deficit motorio dovuto al danno del sistema nervoso sia centrale che periferico", spiegano da via Olgettina. "I ricercatori, dopo aver impiantato chirurgicamente un neurostimolatore midollare nello spazio epidurale, hanno applicato protocolli specifici di stimolazione e riabilitazione, migliorando significativamente forza muscolare, deambulazione e controllo motorio".
Il lavoro - illustra una nota - si inserisce in un percorso di ricerca avviato con il primo intervento di impianto di un neurostimolatore midollare nel 2023, eseguito da un team guidato da Pietro Mortini, primario di Neurochirurgia del San Raffaele e ordinario di Neurochirurgia dell'ateneo Vita-Salute. Il percorso è proseguito con la pubblicazione, su 'Science Translational Medicine' nel 2025, dei primi risultati ottenuti su 2 pazienti impiantati che dimostrano l'efficacia del protocollo innovativo di stimolazione elettrica epidurale (Epidural Electrical Stimulation, Ees) nel trattamento delle lesioni del midollo spinale.
"Con questo case study - afferma Albano - abbiamo dimostrato, per la prima volta, l'efficacia dell'Ees stimolazione elettrica epidurale coadiuvata dalla riabilitazione nel ripristinare le funzioni motorie degli arti inferiori in un paziente affetto da paraplegia a causa di una lesione grave estesa al cono midollare, consentendogli di raggiungere la stazione eretta e di deambulare per brevi distanze. Oltre al recupero motorio, la stimolazione ha determinato un miglioramento clinicamente rilevante del dolore neuropatico e della qualità della vita complessiva del paziente", aggiunge il neurochirurgo. "I risultati di questo studio - dichiara Mortini - offrono nuove speranze ai pazienti con lesioni midollari gravi che hanno vissuto un lungo periodo di immobilità, offrendo la possibilità di recuperi impensabili fino a poco tempo fa grazie all'integrazione della neuromodulazione avanzata e della riabilitazione personalizzata".
Il cono midollare è la parte finale del midollo spinale, collocata indicativamente tra la prima e la seconda vertebra lombare (L1-L2). In quest'area il sistema nervoso centrale si fonde funzionalmente con quello periferico, quindi una lesione in questa regione può compromettere sia le funzioni motorie e sensitive degli arti inferiori sia il controllo autonomico di funzioni vitali come minzione, defecazione e sessualità, illustrano i medici. I traumi del cono midollare possono essere causati da incidenti stradali, cadute o eventi violenti, e rappresentano una quota significativa - oltre il 50% - delle lesioni spinali che coinvolgono la giunzione tra midollo e radici spinali.
"Proprio per la complessità anatomica e funzionale di questa zona - evidenzia Albano - tali lesioni risultano tra le più difficili da trattare e spesso comportano una combinazione di paraplegia, dolore neuropatico severo e disturbi sfinterici. Il quadro clinico può variare da paziente a paziente, ma nella maggior parte dei casi si osservano deficit motori e sensitivi gravi e persistenti che impattano profondamente sulla qualità della vita e sull'autonomia. Le opzioni terapeutiche tradizionali sono limitate e si concentrano soprattutto sulla riabilitazione, ma i margini di recupero sono generalmente modesti. È in questo contesto che l'applicazione della stimolazione elettrica epidurale rappresenta un potenziale punto di svolta, aprendo nuove prospettive di trattamento anche per le lesioni più complesse".
Lesioni come quelle di Andrea. Classificata come 'incompleta' (grado C secondo la scala Asia dell'American Spinal Injury Association), aveva però compromesso profondamente la sua capacità di movimento. Nonostante 2 cicli intensivi di riabilitazione eseguiti dopo l'incidente, il giovane non era più in grado di camminare né di stare in piedi. Gli esami avevano anche evidenziato un danno alle radici nervose che collegano il midollo spinale ai muscoli delle gambe (da L4 a S1), segno che, oltre al sistema nervoso centrale, era coinvolto anche quello periferico. Una condizione descritta come particolarmente difficile da trattare, perché le terapie tradizionali raramente danno risultati quando i circuiti nervosi sono danneggiati a più livelli. Per offrire una nuova possibilità, il paziente è stato incluso nel trial clinico Neuro-SCS-001 che valuta gli effetti della stimolazione elettrica epidurale combinata con un programma di riabilitazione personalizzato.
"Abbiamo impiantato un sistema di stimolazione midollare con 32 elettrodi, posizionandolo tra T11 e L1 - riferisce Mortini - La stimolazione, una volta attivata, ha consentito di riaccendere alcuni circuiti nervosi residui, in particolare quelli che controllano i muscoli del tronco e i flessori dell'anca, essenziali per il recupero della postura e della camminata. Dopo una fase iniziale di calibrazione, il paziente ha seguito un programma riabilitativo innovativo che integra esercizi in ambiente di realtà virtuale, utilizzando feedback sensoriali e motori".
Grazie al programma di riabilitazione innovativa seguito dai fisioterapisti del San Raffaele, "i miglioramenti sono stati sorprendenti", si legge nella nota. "In soli tre mesi - riporta Daniele Emedoli, fisioterapista ricercatore dell'Unità di Riabilitazione disturbi neurologici-cognitivi-motori dell'Irccs milanese - il paziente ha manifestato un incremento significativo dell'escursione articolare dell'anca, con un conseguente potenziamento della mobilità degli arti inferiori; ha inoltre migliorato il controllo posturale del tronco in posizione seduta, permettendo lo spostamento del baricentro senza perdita di equilibrio; infine, si è osservato un ampliamento dell'angolo di flessione del tronco, riscontrabile esclusivamente con lo stimolatore attivo".
Nel tempo Andrea ha gradualmente ridotto il supporto necessario per camminare: da esercizi su tapis roulant con scarico del peso corporeo è passato a camminare con l'ausilio di un deambulatore e tutori. Alla dimissione era già in grado di percorrere 58 metri in 6 minuti e completare il test dei 10 metri in poco più di 40 secondi, e a sei mesi dall'intervento il giovane ha camminato autonomamente per 1 chilometro con il solo ausilio di deambulatore e tutori. Il 4 maggio scorso Andrea ha partecipato all'edizione meneghina della Wings For Life World Run, manifestazione benefica internazionale, il più grande evento podistico del mondo.
"Il successo di questo percorso dimostra quanto sia fondamentale il lavoro di squadra tra fisioterapisti, fisiatri, neurologi, neurochirurghi e ingegneri", commenta Sandro Iannaccone, direttore del Dipartimento di Riabilitazione del San Raffaele. "Solo grazie a una stretta collaborazione e a un approccio multidisciplinare, che integra tecniche avanzate di neuromodulazione con la riabilitazione tecnologica e personalizzata - rimarca - è stato possibile raggiungere risultati così significativi nel recupero motorio del paziente".
"Le persone con lesioni del midollo spinale interessate a
valutare un percorso di diagnosi e trattamento con stimolazione
elettrica epidurale possono rivolgersi all'Irccs ospedale San
Raffaele", è il messaggio che la struttura indirizza ai pazienti.
"Il team multidisciplinare composto da neurochirurghi, neurologi e
fisioterapisti valuta ogni caso in modo personalizzato, anche
nell'ambito di studi clinici in corso. Per informazioni è possibile
scrivere all'indirizzo e-mail:
(Adnkronos) - 'Mai più i contadini saranno poveri, perché producono la ricchezza più grande: il cibo'. Recita così il testo del Manifesto per l'introduzione del 140° articolo della Costituzione italiana lanciato da Mario Grillo, presidente di Turismo Verde-Cia, organizzazione agrituristica della Cia-Agricoltori italiani.
Come spiega ad Adnkronos/Labitalia Mario Grillo, che ha lanciato la proposta dal palco dell'Etica Bio Festival di Caulonia, "nel cuore dell'Italia che lavora, custodisce e rigenera la terra, vivono e operano donne e uomini che, attraverso l'agricoltura, assicurano il nutrimento, la salute e la biodiversità del nostro Paese. Eppure, per troppo tempo, i contadini sono stati marginalizzati, impoveriti e considerati come forza lavoro a basso costo, nonostante producano la ricchezza essenziale per la vita: il cibo". Secondo Grillo, "come insegnava Aristotele, è nell'equilibrio e nella virtù che si costruisce la giustizia: equilibrio tra uomo e natura, tra innovazione e tradizione, tra reddito dignitoso e accessibilità del cibo".
Chiari gli obiettivi della proposta: "Riconoscere costituzionalmente il ruolo fondamentale del contadino nella società, garantire un reddito equo e stabile a chi lavora la terra, promuovere modelli agricoli sostenibili, etici e rispettosi del territorio, favorire la sovranità alimentare e il diritto al cibo sano per tutti, contrastare ogni forma di sfruttamento nel settore agricolo". Secondo Grillo, "questa proposta non vuole essere solo un'aggiunta formale alla Costituzione, ma un cambio di paradigma. Invitiamo ciascuno a riflettere sul valore dell'agricoltura etica e sulla dignità del lavoro contadino". "Riconoscere questo principio fondamentale significa costruire una società più giusta, sana e consapevole. Perché il futuro si coltiva con dignità, virtù ed equilibrio", conclude.
(Adnkronos) - Lunetta Savino sarà ospite oggi, martedì 27 maggio, a Belve. Un'intervista divertente e a tutto tondo, in cui la ‘regina delle fiction’ attraverso le domande di Fagnani svela una personalità inedita e irresistibile.
L'attrice nota per aver interpretato Cettina Gargiulo in 'Un medico in famiglia' ripercorre la sua lunga carriera, e si toglie anche qualche sassolino: "Il cinema italiano non dà molto spazio alle donne, la televisione molto di più", ha detto.
Lunetta Savino è un’attrice italiana, nota la grande pubblico soprattutto per il ruolo di Cettina Gargiulo nella serie televisiva ‘Un medico in famiglia’.
È nata a Bari il 2 novembre del 1957 dai genitori Gino Savino e Gigliola De Donato, entrambi docenti scolastici. Dopo aver frequentato il liceo scientifico si è iscritta e laureata al DAMS a Alma Mater Studiorum - Università di Bologna. E sempre a Bologna, consegue il diploma presso la Scuola di teatro Alessandra Galante Garrone.
Nel 1981 debutta con Macbeth e successivamente esordisce al cinema con Grog, diretto da Francesco Laudadio. Ottiene diversi ruoli in rappresentazioni teatrali, ma nel 1998 arriva la svolta nella sua carriera: interpreta Cettina Gargiulo in ‘Un medico in famiglia’, ruolo che interpreta fino al 2007. Torna, come guest star in un episodio della sesta stagione, per l'ultima volta.
Parallelamente recita in ‘In bello delle donne’, serie di Canale 5 dove ha interpretato il ruolo di Agnese Borsi. Savino divide la sua carriera da attrice tra spettacoli teatrali, film e serie TV e nel 2015 vince il Premio Flaiano come migliore interprete femminile per il ruolo di Vincenzina Mennea nel film-tv ‘Pietro Mennea – La freccia del Sud’.
È volto protagonista nel film TV di Rai 1 Felicia Impastato, nel ruolo della madre di Peppino Impastato, in onda nel maggio del 2016, e che le fa ottenere applausi dalla critica. Dal 2021 partecipa al cast della serie televisiva poliziesca ‘Le indagini di Lolita Lobosco’, interpretando il ruolo di Nunzia, madre della protagonista Lolita. Nel 2024 è protagonista della serie Libera su Rai 1.
A Fagnani, Savino ha confessato di aver un cattivo rapporto con le scene erotiche. "Anche i baci non li sopporto sul set". "Chi è stato il peggiore e chi il miglior baciatore?" indaga Fagnani. "Brignano pessimo, un buon baciatore è stato Solfrizzi. E Massimo Ghini una volta sul set ha voluto un bacio bacio...".
Lunetta Savino è stata sposata con l’attore Franco Tavassi dal 1988 fino al 1994, dove la coppia ha divorziato. Dal loro amore è nato Antonio. Sul set di Felicia Impastato, l’attrice ha conosciuto il giornalista Saverio Lodato con cui oggi è legata sentimentalmente.
Leggi tutto: Lunetta Savino chi è, l'attrice ospite oggi a Belve: la carriera e la vita privata
(Adnkronos) - Massimo Ferrero sarà ospite oggi, martedì 27 maggio, a Belve. Dalla vicenda giudiziaria nella quale venne arrestato nel 2021 al suo sogno più grande, quello di comprarsi "la Roma".
L’ex presidente della Sampdoria offre un’intervista divertente, ma che attraverso le domande di Fagnani racconta anche in profondità le mille sfaccettature del ‘Gatto di Testaccio’ che di sé dice: "So’ un riccio, si me dai fastidio te puncico. So’ invidiatissimo, a 70 anni vado ancora de moda”".
Massimo Ferrero è un produttore cinematografico e imprenditore italiano. È nato il 5 agosto del 1951 a Roma e dopo aver raggiunto la maggior età ha iniziato a lavorare come segretario di produzione e factotum di Agostino Pane. Nel 1983 raggiunge la qualifica di organizzatore generale prima e produttore esecutivo successivamente come nel film Ultrà di di Ricky Tognazzi, nel quale interpreta anche un piccolo cameo.
Nel 1998 fonda la casa di produzione Blu Cinematografica, che tuttavia non ottiene il successo desiderato. Con il Ferrero Cinemas Group gestisce circa 30 sale nel centro di Roma, tra i quali lo storico teatro Adriano.
Ferrero si è sempre dichiarato un grande appassionato di calcio, in particolare tifoso della Roma, e ospite a Belve ha ammesso: “Il mio sogno era comprarmi la Roma”. Nel 2014 acquista la Sampdoria a titolo gratuito da Edoardo Garrone. Francesca Fagnani proprio sui 7 anni da presidente della Sampdoria dice: “È stato uno dei presidenti più odiati dal popolo blucerchiato”. “Non hanno mai accettato la mia romanità. Sono andato via, ho detto ‘mi rimpiangerete’. E ora mi rimpiangono davvero” replica Ferrero.
Nel 2021 venne arrestato, con l'accusa di reati societari e bancarotta fraudolenta, (e poi prosciolto nel 2024). A Francesca Fagnani, Ferrero confessa: “Hanno voluto fermarmi. Non ci credevo, mi è crollato il mondo. Ai miei figli, per proteggerli, ho detto che era tutto un film”. Nella stessa vicenda fu coinvolta anche sua figlia Vanessa, “si è sentito responsabile?” domanda Fagnani: “No, perché non sono responsabile delle cazzate degli altri”.
Il 30 maggio 2023, dopo 9 anni di presidenza, Ferrero lascia la Sampdoria e viene annunciato il passaggio della storica società genovese nelle mani di Andrea Radrizzani Matteo Manfredi. Oggi Ferrero conduce la trasmissione 'Non solo Sport' su Radio Cusano.
Massimo Ferrero si è sposato due volte. Con Paola, il nome della prima moglie, Ferrero è diventato papà di due figlie: Vanessa e Michela. Successivamente conosce e si innamora di Laura Sini e dalla loro unione è nata la figlia Emma. Dopo la fine del secondo matrimonio, Massimo Ferrero ha conosciuto Manuela Ramunni, che oggi è la sua attuale compagna. Dal loro amore sono nati due figli: Rocco Contento e Oscar.
(Adnkronos) - “Finale Champions? È una partita comunque difficile, è una finale, incideranno tantissimi fattori. Credo che le due squadre in qualche modo si equivalgano, sono due squadre molto forti. L'Inter ha superato due grandi scogli, il Bayern Monaco e il Barcellona, quindi arriva alla finale con grande entusiasmo e credendo in sé stessa. Però è una finale, è una partita che spero sia divertente anche da vedere e spero che poi l'Inter possa portarla a casa”. Così l’ex difensore dell’Inter Andrea Ranocchia sulla prossima finale di Champions League tra i nerazzurri e il Psg di Luis Enrique.
“Aver ‘perso’ lo scudetto può incidere negativamente sulla squadra oppure c'è una voglia di rivalsa? Non penso possa incidere negativamente sulla squadra. Delusione c’è sicuramente, però questa è una finale. Quello che è successo prima inciderà pochissimo a livello mentale, i giocatori arriveranno pronti, sono giocatori anche con la giusta esperienza, con le giuste partite nelle gambe e credo che non inciderà il fatto di non aver vinto lo scudetto”, ha aggiunto Ranocchia a margine del secondo Torneo dell'Armonia Sportiva al centro tecnico federale “Don Alberto Seri” a Solomeo. La competizione voluta dal padrone di casa Brunello Cucinelli vedrà impegnate le tre seconde squadre: Milan Futuro, Juventus Next Gen e Atalanta U23 in occasione dell’evento dell’European Golden Boy. “Molto importanti saranno le difese, l'Inter comunque difende bene e anche il Paris Saint-Germain. Hanno due ottimi portieri. Io sono un grande amico di Barella, quindi spero che riesca a incidere in maniera positiva”.
L'ex difensore ha parlato anche del futuro del tecnico dell'Inter. “Se mi auguro che Inzaghi resti? Ma io sì, al mister voglio bene. Al di là di come andrà anche questa finale, il percorso di Inzaghi è incredibile negli ultimi anni, cioè due finali di Champions, vincere lo scudetto, il ventesimo scudetto, arrivare sempre lì, giocare tante partite, e comunque quello che mi piace è l'entusiasmo che è riuscito a trasmettere anche ai tifosi, alla tifoseria, questo è molto importante, quindi io mi auguro che possa rimanere”.
“Cosa deve dare consapevolezza a questa squadra? L'Inter può farcela perché secondo me se la gioca la pari, insomma sono due squadre che si equivalgono in qualche modo, sia nei singoli che anche nel gioco di squadra. Però ripeto, è una finale, inciderà il momento, inciderà anche la gestione dell'emozione, del prepartita, dei giorni prima e poi anche gli episodi, perché sicuramente non credo che sarà una partita aperta, come è stata con il Barcellona, però negli episodi speriamo che l'Inter sia favorita. Con chi guarderò la partita? Credo che vado su a vederla, partiamo un po' di ex, un po' di amici, quindi sì”, ha aggiunto sorridendo Ranocchia.
“L'azione di Acerbi che ha trascinato l’Inter contro il Barcellona? È iconica, è un'azione storica, che rimarrà per tantissimi anni, da tante generazioni verrà ricordata. Speriamo che l'Inter riesca a vincere perché sarà ricordata ancora di più, perché prenderà ancora più importanza. Anche Spalletti l'avrà vista e l'ha riconvocato in nazionale? Sì, quest'anno Acerbi ha fatto un grandissimo campionato, ha un'età avanzata per un calciatore, però dopo l'anno che ha fatto sarebbe stato un peccato non sfruttare questo momento”, ha concluso l'ex difensore nerazzurro.
Leggi tutto: Ranocchia: "L'Inter crede in se stessa e può portarsi la Champions a casa"
(Adnkronos) - Si è svolta oggi a Milano la cerimonia di premiazione delle Ibsa Foundation Fellowship 2024, nell'ambito dell'evento 'Ricerca, Giovani e Futuro: l'impegno di Ibsa Foundation per la scienza', un'occasione di confronto sul valore della scienza e sul ruolo delle nuove generazioni nello sviluppo della conoscenza scientifica. Nate per sostenere giovani ricercatori sotto i 40 anni provenienti da università e istituti di tutto il mondo, le Ibsa Foundation Fellowship incentivano da 12 anni la ricerca indipendente e innovativa in 5 aree scientifiche: dermatologia, endocrinologia, fertilità/urologia, medicina del dolore/ortopedia/reumatologia e healthy aging/medicina rigenerativa. Un programma che, nel tempo, si è consolidato come un punto di riferimento internazionale per le nuove generazioni di scienziati. Ciò è ben dimostrato dall'edizione 2024, che ha registrato un record assoluto di partecipazione con 259 candidature da 45 Paesi: l'Italia si conferma al primo posto con 95 progetti, seguita da Stati Uniti (30) e Spagna e Svizzera (25).
"Sostenere il talento dei giovani ricercatori rappresenta per Ibsa Foundation un investimento strategico per il progresso scientifico e per la costruzione di una società più consapevole e preparata ad affrontare le sfide del futuro - ha dichiarato Silvia Misiti, direttrice di Ibsa Foundation per la ricerca scientifica - Ciò che rende particolari le nostre Fellowship è la scelta di puntare sulla ricerca di base, un ambito spesso trascurato dai grandi finanziamenti, ma fondamentale per ogni avanzamento realmente innovativo nel campo biomedico. Il metodo e le tempistiche rigorose di valutazione del nostro autorevole board scientifico sono metriche fondamentali per rispondere ai progetti innovativi presentati e per distribuire in maniera corretta le risorse, favorendo progetti che si distinguono in originalità, fattibilità e prospettive di sviluppo".
I 6 progetti vincitori sono stati selezionati in base alla loro qualità scientifica, originalità e impatto potenziale, e saranno sostenuti ciascuno da una borsa di studio del valore di 32mila euro. Tra i premiati figura anche una ricercatrice italiana, Ilaria Chiaradia della Sapienza Università di Roma, per un progetto nell'ambito della fertilità. Un risultato che conferma la solidità della scuola scientifica italiana e il rilevante contributo nazionale all'iniziativa: dal 2012 a oggi, 25 dei 58 ricercatori premiati sono italiani, un dato che colloca l'Italia al primo posto per numero di beneficiari, seguita da Spagna e Cina con 5 vincitori ciascuna.
Il ruolo delle realtà filantropiche è stato sottolineato anche durante la tavola rotonda moderata dal giornalista scientifico Luca Carra, con cui si è aperto l'incontro odierno. Ospiti dell'evento sono stati Alberto Mantovani, direttore scientifico emerito di Irccs Istituto clinico Humanitas, presidente di Fondazione Humanitas per la ricerca e professore emerito di Humanitas University; Irene Bozzoni, professore emerito di Biologia molecolare alla Sapienza Università di Roma, e alcuni membri del board scientifico di Ibsa Foundation: Andrea Alimonti, Antonio Musarò e Domenico Salvatore.
"Pur investendo meno di un terzo in ricerca scientifica rispetto agli altri Paesi europei, l'Italia riesce a formare giovani ricercatori tra i più competitivi in Europa, un risultato che evidenzia la qualità del nostro sistema formativo e il talento delle nuove generazioni - ha rimarcato Mantovani - Un programma come quello delle Fellowship di Ibsa rappresenta non solo un segnale tangibile di fiducia nella ricerca, ma anche un supporto fattivo e sostenibile per i ricercatori che da anni possono accedervi con continuità e flessibilità potendo infatti cumulare queste borse di studio con altri finanziamenti e proseguire il lavoro presso il proprio centro di ricerca o intraprendere esperienze in centri internazionali".
"Il contributo crescente del settore privato e delle organizzazioni non profit svolgono un ruolo fondamentale attraverso il finanziamento di borse di studio e programmi di mobilità, strumenti essenziali per sostenere la ricerca indipendente e promuovere il percorso di crescita delle nuove generazioni di scienziati - ha commentato Bozzoni - Questo è un aspetto estremamente importante in Italia, dove la ricerca scientifica si muove in un panorama complesso, segnato da eccellenze ma anche da criticità strutturali, come la carenza di investimenti, la debole collaborazione tra pubblico e privato e le difficoltà nel trattenere i talenti migliori".
I vincitori dell'edizione 2024 sono: Ilaria Chiaradia - Sapienza Università di Roma, Italia | Fertilità/Urologia; Masami Ando Kuri - Wellcome Sanger Institute, Cambridge, UK | Dermatologia; Enchen Zhou - University of California San Diego, Usa | Endocrinologia; Prach Techameena - Karolinska Institutet, Svezia | Medicina del dolore/Ortopedia/Reumatologia; Sergio Perez Diaz - Karolinska Institutet, Svezia | Healthy aging/Medicina rigenerativa; Vanessa Lopez Polo – University of California San Francisco, Usa | Healthy aging/Medicina rigenerativa.
Nel corso dell'evento è stata inoltre annunciata l'apertura del bando Fellowship 2025, che conferma 6 borse di studio da 32mila euro, di cui una destinata all'area scientifica che riceverà il maggior numero di candidature. Tra le novità dell'edizione l'Ibsa Foundation Research Equity Prize, un premio da 5mila euro dedicato al miglior progetto presentato da ricercatori attivi in Paesi in via di sviluppo, con l'obiettivo di promuovere una maggiore equità nell'accesso alle risorse per la ricerca. Le candidature per l'edizione 2025 sono aperte fino al 31 gennaio 2026, attraverso la piattaforma dedicata sul sito di Ibsa Foundation.
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