
L'istituzione della comunità dell'Italofonia "contribuirà a rafforzare la collaborazione tra Italia e Croazia, in particolare culturale e scientifica". Lo ha dichiarato il primo ministro croato, Andrej Plenkovic, in un video-messaggio inviato alla prima conferenza sull'Italofonia in corso a Villa Madama. "Croazia e Italia oggi sono vicini di casa che vantano una cooperazione molto ricca ed estesa e mantengono un dialogo continuo", ha proseguito Plenkovic, sottolineando che "l'Italia è uno dei nostri partner economici più importanti". I due Paesi, ha aggiunto, lavorano a stretto contatto nell'Ue, nella Nato e in tutti gli altri organismi multilaterali.
Plenkovic ha quindi evidenziato che "in Croazia l'apprendimento dell'italiano è favorito e sostenuto", rimarcando che "la Croazia e l'Italia hanno stipulato un accordo bilaterale sui diritti delle minoranze. La comunità italiana è rappresentata in Croazia a livello di vice presidente del Parlamento. Per noi è importante che i membri delle minoranze preservino la loro identità ed il governo croato sta supportando la comunità italiana con ingenti risorse finanziarie".

"L'italiano è fonte di conoscenza e la nostra cultura affonda le sue radici in questa lingua. Nelle istituzioni europee il multilinguismo è uno dei punti fondamentali e l'italiano occupa un posto speciale che siamo determinati a tutelare".
Lo ha dichiarato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, in un video-messaggio inviato alla prima conferenza sull'Italofonia in corso a Villa Madama.
"L'italiano ha influenzato il mondo ben oltre i confini europei, si parla italiano dall'America all'Africa fino all'Asia, la lingua italiana continua a prosperare collegata alle comunità che ne portano avanti la sua conoscenza con orgoglio", ha aggiunto Metsola, secondo cui l'italiano è "un simbolo di cultura ed unità europea ed un patrimonio di chi lo ama e lo parla nel mondo".

“Noi vogliamo che l'italiano possa essere anche lingua della crescita economica. L'Italia è un paese industriale, molti paesi che interloquiscono con noi sono paesi industriali, molti sono paesi in via di sviluppo che vogliono conoscere il nostro saper fare, ma hanno materie prime, quindi si possono fare accordi utili per entrambi". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel suo intervento alla prima conferenza sull'Italofonia in corso a Villa Madama.
La comunità dell'Italofonia "deve essere veramente uno strumento attivo, non è soltanto uno strumento certamente culturale, ma è molto di più, è un modo per tenere legami", ha proseguito Tajani, secondo cui "nel documento che approveremo - ed è la prima volta che tutti insieme facciamo una scelta di questo tipo - non ci saranno vincoli, non ci saranno impegni di tipo economico, è una scelta di libertà quindi un percorso aperto a tutti quanti i Paesi che ne vorranno fare parte".
Secondo il titolare della Farnesina, l'italiano deve diventare anche uno "strumento, soprattutto per quanto ci riguarda, di pace. In un momento in cui si parla spesso di erigere muri, la comunità dell'Italofonia è invece un modo nuovo per costruire ponti". Per Tajani, "oggi noi non organizziamo soltanto una conferenza per dire alcune cose, non è una tantum, è l'inizio di una nuova stagione. Oggi teniamo a battesimo la nascita di una comunità internazionale" composta da "tutti coloro che parlano, tutti coloro che amano, tutti coloro che conoscono e anche coloro che vogliono studiare la lingua italiana. Quindi è una giornata molto importante per tutti quanti noi".

"La lingua italiana, in diverse declinazioni, rappresenta un elemento di coabitazione, di mediazione tra diverse identità culturali. La lingua italiana credo abbia proprio questa natura: quella di essere una sorta di filo dorato, dorato perché rappresenta tante cose". Lingua che crea "un'unica grande trama, un ecosistema, una grande bellezza, un grande ordito che rappresenta le radici del nostro futuro". Lo afferma la ministra dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini nel suo discorso alla prima conferenza sull'italofonia.
"Quello che ci ha insegnato una vicenda atroce come il Covid è che l'essere umano non vive più di confini, ma di connessioni. Abbiamo imparato a comunicare in maniera diversa, studiare, imparare, ricercare in maniera diversa. Abbiamo ricercato le nostre radici per rimanere ancorati a un senso della vita che per certi versi aveva cominciato a sfuggirci. E quindi - prosegue Bernini - questo senso di comunità che abbiamo cominciato a sentire così profondamente, abbiamo cominciato a risentire così profondamente, è parte di un'identità che ci unisce indipendentemente dai confini".
Una lingua che, spiega ancora il ministro "è insieme ricerca, scienza e umanesimo. È tecnologia e innovazione e insieme arte. ça lingua italiana e tutto ciò che la lingua italiana rappresenta non ha e non avrà confini, siamo noi a stabilire attraverso la nostra scelta di donare contenuto e senso a quello che stiamo facendo, attraverso il collegamento con tutte le nostre nazionalità".

Mentre gli attacchi russi contro l'Ucraina proseguono, Axios - che cita funzionari Usa e russi, afferma che la Casa Bianca e Mosca avrebbero lavorato segretamente a una proposta per porre fine alla guerra.
L'inviato speciale statunitense Steve Witkoff e l'inviato russo Kirill Dmitriev avrebbero discusso approfonditamente il piano di pace in 28 punti, ha affermato un funzionario statunitense anonimo. Dmitriev ha descritto con ottimismo l'accordo di pace segreto, affermando che, a differenza del passato, “riteniamo che la posizione russa sia davvero ascoltata”.
Il piano di pace segreto in 28 punti
L'accordo di pace segreto si concentra, secondo quanto riferito, sulla pace in Ucraina, la sicurezza in Europa, le garanzie di sicurezza e le relazioni future degli Stati Uniti con Kiev e Mosca.
Dmitriev ha incontrato Witkoff e altri membri di alto livello dell'amministrazione della Casa Bianca a Miami dal 24 al 26 ottobre, ha riferito il funzionario russo ad Axios. “In realtà si tratta di un quadro molto più ampio, che sostanzialmente parla di come fare finalmente a mettere in sicurezza in modo duraturo l'Europa, e non solo l'Ucraina’”, ha affermato Dmitriev.
Le due parti sperano di produrre un documento scritto prima del prossimo incontro tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin, ha detto Dmitriev, aggiungendo che un vertice a Budapest rimane ancora fuori discussione.
Kharkiv sotto attacco
Alle prime ore di oggi l'intero territorio ucraino si trovava in stato di allerta aerea: anche le autorità di diverse città della parte occidentale del Paese hanno invitato i loro cittadini a prestare la massima attenzione. "Il nemico sta attaccando l'Ucraina occidentale con droni. Non ignorate l'allarme! Restate nei rifugi," ha scritto il sindaco di Leopoli, su Telegram.
A est, Kharkiv è stata colpita da un "attacco massiccio" secondo quanto riferito dalla polizia che ha contato 36 feriti. I droni sono stati indirizzati contro i distretti di Slobidsky e Osnovyansky della città. L'attacco ha danneggiato "più di dieci palazzi", secondo un messaggio pubblicato su Telegram.
Secondo il governatore Oleg Synegoubov, le forze russe hanno diretto 19 droni contro questa città vicino al confine russo, la seconda più popolosa del Paese prima dell'invasione lanciata da Mosca nel febbraio 2022, e "un edificio di nove piani è stato colpito e poi ha preso fuoco".
La polizia di Kharkiv ha dichiarato che l'ultimo attacco notturno ha danneggiato più di 10 edifici residenziali, una scuola, un supermercato e un deposito di ambulanze. Due bambini di nove e tredici anni sono tra i feriti, ha riferito la polizia, aggiungendo che "i medici hanno diagnosticato nei minori reazioni acute da stress". Soccorritori e polizia hanno evacuato 48 persone, inclusi tre bambini, dall'ingresso pieno di fumo di un grattacielo, riporta il portavoce regionale dei servizi di emergenza Yevgen Vasylenko.

“Il Santo Padre invia il suo ben augurante saluto ed esprime apprezzamento per il significativo evento. Sua Santità auspica che tale momento d'incontro, volto a valorizzare e a diffondere all'estero la lingua, la cultura e le imprese italiane, possa favorire la cooperazione e lo scambio formativo tra società civile rinsaldando i perenni valori cristiani della solidarietà e dell'impegno umanitario, divenendo operatori di pace e di fraternità tra i popoli”. Questo il messaggio inviato dal cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, per la prima conferenza sull’italofonia.
Nel messaggio, “Papa Leone XIV incoraggia a perseverare nella promozione di una cultura saggia e coraggiosa, che rafforzi mente e cuore di ciascuno; e nell'invocare la materna protezione della vergine Maria, Sede Sapientie, affida tutti all'intercessione dei santi patroni d'Italia, Francesco d'Assisi e Caterina da Siena, inviando la desiderata benedizione apostolica”.

"La promozione della lingua e della cultura italiana all'estero è un investimento strategico, non meno importante della promozione della nostra offerta economica o industriale". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un video-messaggio inviato alla Conferenza sull'Italofonia in corso a Villa Madama a Roma. "Oggi -ha detto il premier- firmiamo una dichiarazione comune fatta di impegni concreti e iniziative operative. Gettiamo le fondamenta di una nuova comunità da costruire e da alimentare insieme, lo faremo potendo contare prima di tutto sull'energia, la passione e il senso di appartenenza degli italiani all'estero, che da sempre rappresentano gli ambasciatori nel mondo del lavoro per la nostra patria, la nostra lingua, la nostra cultura. Perché la lingua italiana è un film, in cui ogni parola è una scena e ogni frase un capolavoro".
"Questa è un'iniziativa nella quale crediamo molto perché si pone un obiettivo di fondo, rispondere alla sempre crescente domanda d'Italia che c'è nel mondo". Meloni ricorda la "lingua di Dante, Leonardo, Michelangelo, dei più grandi artisti di tutti i tempi, la lingua del belcanto e della grande opera lirica, da poco riconosciuta patrimonio immateriale dell'umanità, la lingua della cucina più famosa del mondo, apprezzata e stimata ogni giorno per la sua eccellenza e la sua qualità". Una lingua straordinariamente ricca, tanto antica quanto moderna, che sprigiona la sua missione culturale in ogni angolo del pianeta", aggiunge.
"Fuori dai confini nazionali l'italiano è parlato da oltre 80 milioni di persone e si conferma una delle lingue più studiate al mondo, anche grazie al prezioso lavoro di promozione che portano avanti gli istituti di cultura e le scuole all'estero -scandisce- . L'italiano ci identifica, racconta ciò che siamo, racconta la nostra storia e il nostro stile di vita ed è grazie all'italiano, alla sua bellezza, alla sua ricchezza, se il nostro popolo ha saputo farsi strada nel mondo". "Se ci hanno ascoltato è anche grazie alla nostra lingua, germogliata dalla sintesi di classicità e cristianesimo, resa viva nelle università, nei castelli, nei monasteri, sulle vie dei pellegrini", conclude.

Jannik Sinner continua a guadagnare, in campo e fuori, ma quanto paga di tasse? Il trionfo alle Finals di Torino, dove ha battuto Carlos Alcaraz in finale, è valso oltre 5 milioni di euro, 5.07 per la precisione, il premio più alto mai messo in palio nella storia Atp. Ma non ci sono soltanto i guadagni di campo, arrivati a 17 milioni tra tornei e cachet di esibizioni come il ricchissimo Six Kings Slam, a far crescere il patrimonio finanziario di Sinner, che sta utilizzando i proventi delle sue imprese tennistiche per investire anche nel settore immobiliare.
Il tennista azzurro ha la sua residenza fiscale nel Principato di Monaco, ma cosa avviene a livello fiscale per le somme vinte da Sinner con gli Atp Finals di Torino? "In Italia, i premi sportivi sono soggetti a una ritenuta alla fonte a titolo d’imposta del 20%", aveva spiegato in passato ad Adnkronos/Labitalia Matteo De Lise, commercialista e presidente di Aiecc 'Associazione Italiana Esperti della Composizione della Crisi'.
Oltre ai premi dei tornei, Sinner ha stipulato contratti con vari sponsor di prestigio[1], tra cui Nike, Lavazza, Fastweb e Gucci. Secondo Forbes, nel 2024 ha guadagnato circa 20 milioni di euro dalle sponsorizzazioni. Ma come verrebbero tassate se il campione avesse la residenza in Italia? "I guadagni derivanti da sponsorizzazioni sono considerati redditi da lavoro autonomo e sono soggetti all’Irpef secondo gli scaglioni previsti. Per i redditi oltre i 50.000 euro, l’aliquota massima è del 43%", aveva sottolineato De Lise.
Secondo l'esperto, "se Sinner ha già pagato imposte su premi vinti all’estero, potrebbe beneficiare di crediti d’imposta in Italia per evitare la doppia imposizione, in base alle convenzioni internazionali". "La gestione fiscale di un atleta professionista come Sinner - aveva spiegato De Lise - è complessa e richiede una pianificazione accurata per ottimizzare il carico fiscale e rispettare le normative vigenti. In sintesi, oltre ai guadagni derivanti dai tornei, Sinner ha ottenuto entrate significative dalle sponsorizzazioni, che sono soggette a tassazione in Italia secondo le aliquote Irpef applicabili".

È arrivato il momento di tornare nel magico mondo di Oz. Da oggi esce nei cinema 'Wicked - Parte 2', con Ariana Grande, Cynthia Erivo e Jonathan Bailey. Sequel di 'Wicked', uscito nel 2024, si tratta dell'adattamento del secondo atto del musical teatrale che ha incantato Broadway.
La trama
Elphaba (Cynthia Erivo), ormai demonizzata come la Strega Malvagia dell'Ovest, vive in esilio nella foresta di Oz, continuando la sua lotta per la libertà degli animali di Oz e cercando disperatamente di rivelare la verità sul Mago (Jeff Goldblum). Glinda, nel frattempo, è diventata l'emblema della bontà per tutta Oz, vive nel palazzo della Città di Smeraldo e gode dei vantaggi della fama e della popolarità. Sotto le direttive di Madame Morrible (il premio Oscar Michelle Yeoh), Glinda viene scelta come brillante punto di riferimento per il popolo di Oz, rassicurando le masse che tutto va bene sotto il governo del Mago.
Mentre la celebrità di Glinda (Ariana Grande[1]) cresce e si prepara a sposare il Principe Fiyero (il vincitore del premio Olivier e candidato agli Emmy e ai SAG Jonathan Bailey[2]) in uno spettacolare matrimonio oziano, è tormentata dalla separazione da Elphaba. Tenta una riconciliazione tra Elphaba e il Mago, ma i suoi sforzi falliranno, allontanando ulteriormente Elphaba e Glinda. Le conseguenze trasformeranno Boq (il vincitore del Tony Ethan Slater) e Fiyero per sempre, e metteranno in pericolo la sicurezza della sorella di Elphaba, Nessarose (Marissa Bode), quando una ragazza del Kansas si intrometterà nelle loro vite. Mentre una folla inferocita si solleva contro la Strega Malvagia, Glinda ed Elphaba dovranno riunirsi un'ultima volta. Con la loro singolare amicizia al centro del loro futuro, dovranno confrontarsi con sincerità ed empatia, se vorranno cambiare se stesse, e tutta Oz, per sempre.
Le canzoni
Oltre ai brani già noti dal musical teatrale, questo secondo film contiene due inediti: 'No Place Like Home', interpretato da Cynthia Erivo/Elphaba, e 'The Girl in the Bubble', interpretato da Ariana Grande/Glinda. Entrambi sono stati scritti da Stephen Schwartz, autore della colonna originale del musical. Ecco l'elenco completo dei brani:
"Every Day More Wicked"
"Thank Goodness/I Couldn't Be Happier"
"No Place Like Home"
"The Wicked Witch of the East"
"Wonderful"
"I'm Not That Girl" (Reprise)
"As Long as You're Mine"
"No Good Deed"
"March of the Witch Hunters"
"The Girl in the Bubble"
"For Good"
"A Wicked Good Finale"
In che lingua è il film al cinema
'Wicked - Parte 2', diretto da John M. Chu, sarà disponibile al cinema in lingua inglese con sottotitoli in italiano e nella versione doppiata in italiano, con canzoni in inglese sottotitolate in italiano.
I temi dell'amicizia e del cambiamento
Nella versione originale il titolo del film è 'For Good', che richiama il brano più famoso del secondo atto del musical fantasy, ma che vuole anche sottolineare il tema principale della storia: l'amicizia capace di cambiare le persone e indirizzarle su nuove strade.

Nuovo appuntamento con 'Chi l'ha visto?', in onda stasera, mercoledì 19 novembre, alle 21.20 su Rai 3. Gli scavi sotto la Casa del Jazz a Roma, costruita sul bene sequestrato a Enrico Nicoletti: potrebbero esserci tracce del giudice Paolo Adinolfi o di Emanuela Orlandi? Per entrambe le scomparse si è indagato a lungo su un possibile coinvolgimento della Banda della Magliana. Tra gli argomenti della puntata di oggi.
E poi Antonio e Stefano Maiorana, padre e figlio scomparsi 18 anni fa dal cantiere dove lavoravano a Isola delle Femmine (Palermo): la ex moglie di Antonio e mamma di Stefano, Rossella Accardo - in studio in diretta a "Chi l'ha visto?"- chiede che si riaprano le indagini.
Infine, la scomparsa di Alessandro Venturelli: ancora segnalazioni da Torino ma finora nessun riscontro. Ma la storia di Alessandro ha permesso a una mamma di riconoscere suo figlio tra i giovani scambiati per lui: "Mi ha avvisato un'amica che stava guardando Chi l'ha visto?: tuo figlio è a Torino...sono scoppiata a piangere. Erano cinque mesi che non avevo sue notizie".

Nell'Italia che si prepara a esordire in Coppa Davis ci sono due assenze pesanti. Oggi, mercoledì 19 novembre, gli azzurri di capitan Volandri sfidano l'Austria ai quarti di finale delle Final Eight di Bologna senza Jannik Sinner e Lorenzo Musetti. I due migliori tennisti, ranking alla mano, dell'Italia bicampione in carica, dopo i successi 2023 e 2024, hanno dato forfait per motivi diversi, rinunciando alla chiamata della Nazionale e chiamando su di sé, soprattutto Sinner, critiche e polemiche.
Sinner e il no alla Davis, i motivi
Ad annunciare il no di Jannik Sinner alla convocazione in Coppa Davis è stato, lo scorso ottobre, il capitano dell'Italia Filippo Volandri: "Sinner non ha dato la sua disponibilità per il 2025 - ha spiegato a Supertennis -. La Coppa Davis è, e resterà, sempre casa sua e sono certo che Jannik tornerà presto a far parte della squadra".
A spiegare invece i motivi della sua decisione ci ha pensato lo stesso Sinner, in un'intervista a SkySport: ""L'importante è partire bene nel 2026 con l'Australian Open e una settimana in più di preparazione cambia. E' stata una scelta difficile rinunciare alle Finals di Coppa Davis, di sicuro il fatto di averla vinta già due volte ha avuto un suo peso".
Il forfait di Musetti
La decisione di Lorenzo Musetti invece è arrivata alla fine delle Atp Finals di Torino. Dopo la sconfitta con Carlos Alcaraz nell'ultima partita del girone, che ha decretato l'eliminazione dell'azzurro, Musetti, reduce da un tour de force nell'ultima parte della stagione volto proprio a conquistare i punti necessari a volare a Torino, ha spiegato il suo no.
"Vista la mia condizione fisica e la mia situazione fuori dal campo, anche familiare (è in arrivo il suo secondo figlio, ndr), ho parlato con Volandri e non giocherò la Coppa Davis. C’è dispiacere, purtroppo quest’anno non farò parte della squadra”, ha detto Musettiin conferenza stampa.

Nell'Italia che si prepara a esordire in Coppa Davis ci sono due assenze pesanti. Oggi, mercoledì 19 novembre, gli azzurri di capitan Volandri sfidano l'Austria ai quarti di finale delle Final Eight di Bologna senza Jannik Sinner e Lorenzo Musetti. I due migliori tennisti, ranking alla mano, dell'Italia bicampione in carica, dopo i successi 2023 e 2024, hanno dato forfait per motivi diversi, rinunciando alla chiamata della Nazionale e chiamando su di sé, soprattutto Sinner, critiche e polemiche.
Sinner e il no alla Davis, i motivi
Ad annunciare il no di Jannik Sinner alla convocazione in Coppa Davis è stato, lo scorso ottobre, il capitano dell'Italia Filippo Volandri: "Sinner non ha dato la sua disponibilità per il 2025 - ha spiegato a Supertennis -. La Coppa Davis è, e resterà, sempre casa sua e sono certo che Jannik tornerà presto a far parte della squadra".
A spiegare invece i motivi della sua decisione ci ha pensato lo stesso Sinner, in un'intervista a SkySport: ""L'importante è partire bene nel 2026 con l'Australian Open e una settimana in più di preparazione cambia. E' stata una scelta difficile rinunciare alle Finals di Coppa Davis, di sicuro il fatto di averla vinta già due volte ha avuto un suo peso".
Il forfait di Musetti
La decisione di Lorenzo Musetti invece è arrivata alla fine delle Atp Finals di Torino. Dopo la sconfitta con Carlos Alcaraz nell'ultima partita del girone, che ha decretato l'eliminazione dell'azzurro, Musetti, reduce da un tour de force nell'ultima parte della stagione volto proprio a conquistare i punti necessari a volare a Torino, ha spiegato il suo no.
"Vista la mia condizione fisica e la mia situazione fuori dal campo, anche familiare (è in arrivo il suo secondo figlio, ndr), ho parlato con Volandri e non giocherò la Coppa Davis. C’è dispiacere, purtroppo quest’anno non farò parte della squadra”, ha detto Musettiin conferenza stampa.

La Russia tenta la 'mossa a tenaglia'. Tra sforzi diplomatici in corso e nuovi pacchetti di aiuti all'Ucraina, continua la dura battaglia con la Russia per il controllo di Pokrovsk, la città chiave dell'oblast di Donetsk. E le truppe russe, stando ai resoconti di Kiev, sarebbero arrivate anche nella periferia nord nel tentativo di creare un accerchiamento.
Secondo quanto riferisce Kiev, truppe russe sono intanto state avvistate anche fuori dalla periferia settentrionale, mentre il rapporto pubblicato dal Settimo Corpo di reazione rapida delle Forze aeree d'assalto ucraine conferma che l'esercito russo, inizialmente entrato a Pokrovsk da sud in ottobre, è ora probabilmente penetrato in tutte le aree della città, anche se l'effettivo controllo territoriale resta difficile da stabilire. "Diversi fanti nemici hanno tentato di penetrare e di mettere piede in una delle strutture agricole", si legge nel documento. "Il nemico è stato annientato".
La battaglia di Pokrovsk, uno dei principali punti caldi dell'ultimo anno di guerra su vasta scala della Russia, è ancora in corso nonostante le truppe russe si siano infiltrate in gran numero nella città nel mese di novembre. Secondo il Settimo Corpo, a novembre 314 soldati russi sono stati uccisi in azione a Pokrovsk e nei dintorni, mentre altri 71 sono rimasti feriti.
Oltre ai tentativi di invadere l'area urbana di Pokrovsk, le forze russe continuano a impegnarsi per creare un accerchiamento operativo attorno alla città gemella di Myrnohrad, dove le brigate ucraine hanno resistito nonostante le loro rotte logistiche fossero bloccate dalle avanzate russe da terra e dal controllo dei droni in cielo. Pokrovsk, che probabilmente sarà il più grande centro abitato ucraino a cadere nelle mani delle forze russe da quando Bakhmut, nell'oblast' di Donetsk, fu conquistata due anni e mezzo fa, ha assunto una particolare importanza politica per entrambe le parti.
Negli ultimi giorni, le forze russe hanno intensificato ulteriormente gli sforzi per completare la conquista della città, nella speranza di avanzare oltre Pokrovsk e conquistare la città di Hryshyne, ha affermato il Settimo Corpo. Nonostante la minaccia di accerchiamento attorno a Myrnohrad, Kiev ha raddoppiato gli sforzi per rafforzare la difesa di Pokrovsk, con il presidente Volodymyr Zelensky che ha visitato personalmente la zona a novembre.

Telemarketing molesto e martellante, addio. Dalla mezzanotte di oggi mercoledì 19 novembre è scattato infatti il blocco previsto dall'Agcom alle chiamate da parte dei call center effettuate attraverso finti numeri di telefono mobili dall'Italia, creati con la tecnica dello spoofing, cioè con quella tecnologia capace di modificare l'informazione che trasporta l’identità del chiamante, generando numeri telefonici del tutto identici a quelli dei cellulari italiani.
Cosa cambia da oggi
A partire da oggi, spiega il Codacons, con il nuovo 'scudo' anti-spoofing le chiamate provenienti dall’estero che utilizzano una numerazione mobile italiana "subiranno una verifica tecnica immediata che consentirà di capire se quel numero esiste veramente, a chi è assegnato e dove è collocato. Il sistema infatti accerterà sia a quale operatore appartiene il numero chiamante, attraverso il database nazionale della portabilità, sia la posizione effettiva di quella numerazione, ovvero se la chiamata proviene legittimamente in roaming all'estero o se il numero è stato falsificato. Le telefonate che non supereranno tali controlli saranno automaticamente bloccate".
Interessate dal provvedimento Agcom sono "le numerazione relative ai servizi mobili e personali specializzati, come ad esempio quelli satellitari o dedicate ai servizi di comunicazione tra dispositivi cosiddetti machine-to-machine, dall’altro prevede il blocco delle chiamate provenienti dall’estero per quegli operatori mobili che non hanno realizzato le misure (previste dalla delibera n. 106/25/Cons) che consentono di verificare se il numero chiamante corrisponde a un utente effettivamente in roaming internazionale. In conseguenza di tale blocco, il servizio di roaming all’estero offerto da tali operatori risulterà sospeso, per le chiamate destinate in Italia, fino alla realizzazione delle misure previste".
Secondo i consumatori tuttavia, nonostante il nuovo blocco "le chiamate indesiderate diminuiranno, ma non scompariranno totalmente. Continueranno infatti ad arrivare a destinazione le chiamate provenienti da call center legali che operano dall’Italia, quelle provenienti dall’estero con numerazione non italiana, quelle che utilizzano finte numerazioni italiane ma che partono effettivamente dal territorio nazionale, e le telefonate da numeri fissi stranieri realmente esistenti. Infine, vanno considerate le contromisure che saranno adottate dai call center illegali, i quali utilizzano tecnologie sempre più sofisticate per aggirare blocchi e divieti e colpire gli utenti".
La stretta sui numeri fissi
Il blocco in vigore da oggi segue quello dello scorso 19 agosto, che aveva interessato le sole false numerazioni fisse. Secondo i primi risultati che l'Agcom aveva pubblicato l'11 settembre scorso, quindi dopo meno di un mese dall'introduzione del primo stop allo spoofing, erano state circa 43 milioni le chiamate filtrate, con una media di 1,3 milioni di telefonate al giorno. L'autorità l'aveva definita "cifra considerevole", calcolando ha rappresentato circa il 5,47% del totale delle chiamate ricevute dagli italiani nel periodo preso in esame. Il tasso di spoofing, aveva comunque rimarcato l'Agcom, "in un primo periodo aveva raggiunto soglie del 60%". L'autorità, nel pubblicare i dati, aveva messo anche in guardia dal'evoluzione "più probabile del fenomeno", ovvero "lo spostamento verso Cli mobili italiani o verso Cli internazionali di Paesi terzi". Ma tra pochi giorni, con il nuovo stop, anche passare ai numeri di cellulare finti sarà vietato.
La proposta Fdi: prefisso unico call center per le chiamate di telemarketing
Dopo lo stop imposto dall'Agcom alle false numerazione nazionali fisse e mobili, arriva intanto un emendamento alla manovra a firma Fratelli d'Italia che prevede l'introduzione di un "prefisso numerico unico nazionale" che i call center dovranno adottare per le telefonate che avranno finalità "pubblicitaria, promozionale o di vendita diretta". Un numero "riconoscibile e richiamabile" che verrà definito l'autorità garante delle comunicazioni. Il prefisso sarà obbligatorio, indica l'emendamento, in quanto la norma introduce "il divieto di effettuare comunicazioni promozionali o commerciali utilizzando numerazioni prive del prefisso unico o numerazioni non riconducibili a soggetti registrati nel Registro degli operatori di comunicazione o nel Registro pubblico delle opposizioni".
La proposta di modifica alla legge di Bilancio prevede che sia appunto l'Agcom a definire, con proprio regolamento, "la struttura del prefisso numerico unico nazionale; le modalità tecniche di assegnazione e utilizzo; le sanzioni amministrative per l’inosservanza degli obblighi". L’utilizzo di numerazioni diverse da quelle conformi al prefisso unico nazionale, prevede infine l'emendamento, "è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 10.000 a euro 500.000, nonché con la sospensione temporanea dell’attività di telemarketing fino alla regolarizzazione della posizione".

Un bambino di otto anni è stato ritrovato morto in una abitazione di Calimera, in provincia di Lecce. La sua morte potrebbe essere stata traumatica. Poco prima quello di una donna, la madre del piccolo, era stato trovato in mare da un sub. Sui fatti indagano i carabinieri.
"Le ultime ore hanno profondamente sconvolto la nostra comunità", scrive il sindaco Gianluca Tommasi su Facebook. "La tragedia che ci ha colpiti, il ritrovamento in mare del corpo di una nostra concittadina e, poco dopo, quello del figlio nella loro abitazione, rappresenta un dolore immenso e difficile da comprendere. In questo momento così duro, desidero esprimere, a nome mio e dell’intera Amministrazione, la più sincera vicinanza alla famiglia e a tutti coloro che conoscevano e volevano bene queste due vite spezzate. Un pensiero particolare va ai bambini e ai ragazzi del nostro paese, che più di tutti rischiano di essere colpiti dalla paura e dalla confusione".
"Come comunità abbiamo il dovere di proteggerli, accompagnandoli con attenzione e con il giusto linguaggio, senza esporli a informazioni o commenti che possano generare ulteriore ansia", aggiunge. Poi chiede di lasciare spazio al lavoro delle forze dell'ordine, "evitando la diffusione di voci, supposizioni o ricostruzioni non verificate, che rischiano solo di aumentare lo smarrimento e il dolore. Oggi più che mai dobbiamo restare uniti. Raccogliamoci nel silenzio, nella vicinanza reciproca e nel rispetto. La nostra comunità ha sempre saputo reagire con dignità nei momenti più difficili, e anche questa volta sapremo farlo, insieme".

L’Ucraina è alla ricerca di una nuova spinta diplomatica per far ripartire i colloqui con Mosca, mentre la guerra entra in una fase critica e s'intensificano i bombardamenti russi sulle infrastrutture energetiche. E' proprio di ieri l'annuncio di Kiev di aver utilizzato missili Atacms per colpire la Russia.
Intanto, alla vigilia del viaggio di Volodymyr Zelensky oggi in Turchia, la Spagna ha annunciato aiuti militari a Kiev per 615 milioni di euro, mentre gli Stati Uniti preparano nuove e pesanti sanzioni contro l’industria petrolifera russa. Annuncio arrivato dopo l'accordo storico di lunedì scorso con la Francia[1] per la fornitura di circa 100 caccia Rafale.
Zelensky in Turchia con Witkoff: "Incontrerò Erdogan". Russia dà forfait
Zelensky sarà oggi a Istanbul insieme all’inviato speciale americano Steve Witkoff per tentare di "ravvivare le negoziazioni" con la Russia e rilanciare gli scambi di prigionieri. Incontrerà il presidente turco Recep Tayyip Erdogan: "Parlerò con lui delle possibilità più ampie per garantire all'Ucraina una pace giusta. Credo che sarà una conversazione piuttosto approfondita", ha dichiarato durante una conferenza stampa con il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez. Il capo dello Stato ucraino ha sottolineato di avere buoni rapporti con il presidente della Turchia: "Abbiamo alcuni segnali dagli Stati Uniti", ha aggiunto.
Il Cremlino ha confermato che non invierà alcun rappresentante ai colloqui, ma Kiev insiste sulla necessità di riaprire un canale politico. "Abbiamo elaborato soluzioni che proporremo ai nostri partner. Fare tutto il possibile per avvicinare la fine della guerra è la priorità dell’Ucraina", ha scritto su X il presidente alla vigilia del vertice. La Turchia, che quest’anno ha già ospitato gli unici colloqui con risultati concreti sul fronte dei prigionieri, punta ora a riportare Washington al centro del processo.
Dopo il forfait annunciato da Mosca, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha spiegato che "questi contatti si svolgono senza la partecipazione russa", aggiungendo che la Russia, "attende informazioni su cosa verrà effettivamente affrontato a Istanbul". Quindi l'attacco contro la Francia. "In alcun modo Parigi sta contribuendo alla pace, mentre invece alimenta le spinte militariste e belliciste".
Il pacchetto di aiuti dalla Spagna
La tappa in Turchia segue la missione europea di Zelensky: dopo aver fatto tappa ad Atene e Parigi, ieri è stata la volta di Madrid. Nella capitale spagnola il presidente ucraino ha incontrato la presidente del Congresso Francina Armengol, il presidente del Senato Pedro Rollán, re Felipe VI e il premier Sánchez il quale ha annunciato un "nuovo pacchetto di aiuti" militari all'Ucraina del valore di 615 milioni di euro a partire dal "mese prossimo" per aiutare l'esercito di Kiev ad affrontare l'invasione russa su larga scala in corso dal febbraio 2022. "Ho informato il presidente Volodymyr Zelensky che il prossimo mese la Spagna mobiliterà un nuovo programma di sostegno militare all'Ucraina per un importo di 615 milioni di euro", ha dichiarato in apertura di una conferenza stampa dei due leader a Madrid.
A Madrid Zelensky ha visto anche i rappresentanti dell’industria bellica spagnola, sottolineando la necessità di "radar avanzati, tecnologie per droni ed equipaggiamenti essenziali" per rafforzare la difesa del Paese. "Ogni giorno l’Ucraina deve ottenere risultati nei rapporti con i suoi alleati", ha scritto su X.
Ue valuta tre opzioni per finanziare Kiev
Intanto la Commissione Europea sta valutando "tre" opzioni per finanziare l'Ucraina nei prossimi anni e aiutarla a resistere contro la Russia, tra le quali il prestito Ue basato sui beni russi congelati, ma ancora non ha deciso se presentare una proposta giuridica prima o dopo il Consiglio Europeo di dicembre. Lo hanno spiegato i portavoce dell'esecutivo Ue Paula Pinho e Balasz Ujvari, ieri durante il briefing con la stampa a Bruxelles.
Nella lettera inviata dalla presidente Ursula von der Leyen ai capi di Stato e di governo, spiega Ujvari, "abbiamo esposto in dettaglio le tre opzioni che abbiamo in mente e che abbiamo identificato in risposta all'invito del Consiglio Europeo".
Una opzione è, continua Ujvari, "un sostegno basato su prestiti che verrebbero erogati dagli Stati membri. La seconda opzione si baserebbe su prestiti congiunti a livello Ue, mentre la terza opzione sarebbe una soluzione basata sui beni russi immobilizzati all'interno della giurisdizione dell'Ue".
La lettera, ricorda Ujvari, arriva dopo "molti mesi di duro lavoro su questo argomento. Siamo pronti a continuare a interagire con gli Stati membri. Ci sono 4 principi che sono alla base delle tre opzioni che abbiamo identificato. Prima di tutto, il sostegno deve essere disponibile rapidamente, cosa molto importante. In secondo luogo, la sostenibilità del debito dell'Ucraina deve essere salvaguardata".
In terzo luogo, prosegue, "il finanziamento deve mantenere la flessibilità richiesta in condizioni incerte e, in quarto luogo, l'approccio deve essere basato su una giusta condivisione degli oneri con i partner internazionali".
Alla domanda se la Commissione presenterà una proposta prima del Consiglio Europeo di dicembre oppure dopo, la portavoce capo Paula Pinho ha replicato dicendo che "non ho una risposta a questa domanda: vi diremo di più una volta che ci arriveremo". Prima di presentare ai capi di Stato e di governo le tre opzioni, preannunciate da von der Leyen in un discorso alla miniplenaria la settimana scorsa, la Commissione ha consultato anche la Bce, come tutti gli attori coinvolti, ha spiegato infine Pinho.

"Vi ringrazio con il cuore (anche se malandato) per la vostra vicinanza e per il vostro affetto. Vi faccio questo video un po' cosi, per rispondere a tutti i messaggi (non riuscirei a scrivere a tutti) domani con più lucidità vi racconterò cosa è accaduto oggi!". Così Mario Cipollini in un post pubblicato su Instagram che accompagna il video girato dopo l'operazione ad Ancona per problemi cardiaci.
Era stato ieri lo stesso ex corridore ad informare dell'intervento[1].
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"Sono un po' sbattuto, è stata una giornata veramente complicata - dice nel video - Non sono ancora in grado di raccontarvi quello che è successo, lo farò domani, ma volevo tranquillizzarvi, è andato tutto a posto anche se con delle variazioni del percorso. Spero domani di riuscire a raccontarvi quello che è successo ma non si molla di un millimetro". Era stato ieri lo stesso ex corridore ad informare dell'intervento[3].

Maria De Filippi torna nello studio di Belve per interrogare Francesca Fagnani sulla... chiesa. Per la terza volta 'Queen Mary', come viene chiamata sui social e come l'ha definita anche la conduttrice del programma di Rai 2, è stata ospite nello studio di 'Belve' e ha fatto spostare Francesca Fagnani sullo sgabello degli intervistati per metterla alla prova.
"Io so che lei è stata bocciata", attacca De Filippi. La Fagnani nega: "A scuola mai". Maria De Filippi insiste e chiarisce: "È stata bocciata in una chiesa". "Al catechismo, vero... ma ingiustamente. Ho cambiato chiesa".
Ma ancora oggi, Francesca Fagnani non si rassegna e non sa per quale motivo è stata bocciata: "Alla fine la comunione l'ho fatta". La conduttrice De Filippi, a quel punto, decide di verificare la sua preparazione e la mette alla prova, chiedendole di recitare alcune preghiere. Fagnani effettivamente le conosce, anche l'Ave Maria in latino: "È giusto che mi abbiano bocciato? No vero?". Fagnani ribalta la situazione e mette alla prova De Filippi, chiedendole di recitare l'atto di dolore, ma Maria non la conosce: "Non me l'hanno mai chiesto, non la conosco".
Fagnani ci riprova e chiede a De Filippi di ripetere almeno tre comandamenti. Compito portato a casa: Maria De Filippi, con qualche esitazione, riesce a dirne tre. Poi l'appuntamento a martedì prossimo, Maria De Filippi tornerà ancora per dialogare con Francesca Fagnani.

Con le ultime sfide di qualificazione si è completato il quadro delle 16 squadre che prenderanno parte ai play-off europei che metteranno in palio gli ultimi quattro pass per i Mondiali 2026. Qualificate come seconde nei gironi Slovacchia, Kosovo, Danimarca, Ucraina, Turchia, Irlanda, Polonia, Bosnia-Erzegovina, Italia, Galles, Albania e Repubblica Ceca, alle quali si aggiungono, via Nations League, Romania, Svezia, Irlanda del Nord e Macedonia del Nord.
La ripartizione delle fasce vede in prima Italia, Danimarca, Turchia e Ucraina. In seconda Polonia, Galles, Repubblica Ceca e Slovacchia. In terza Irlanda, Albania, Bosnia ed Erzegovina e Kosovo. In quarta Romania, Svezia, Irlanda del Nord e Macedonia del Nord. Il sorteggio è in programma giovedì alle 13 a Zurigo per definire le sfide delle semifinali (26 marzo) e delle finali (31 marzo).
Le squadre di prima e seconda fascia saranno accoppiate rispettivamente con quelle di quarta e terza, giocando la semifinale in casa, mentre la sede della finale sarà decisa dal sorteggio. L'Italia quindi incontrerà in semifinale una tra Svezia, Romania, Macedonia del Nord e Irlanda del Nord.

Eva Herzigova a Belve non convince il pubblico. La supermodella è stata ospite oggi, martedì 18 novembre, per sottoporsi alle domande incalzanti di Francesca Fagnani, alle quali ha spesso faticato a rispondere.
Il ritratto che ne è venuto fuori è quello di un'intervista segnata da lunghi silenzi e risate fragorose, "fastidiose", per citare alcuni utenti su X. Un'intervista che non ha incontrato il favore del pubblico. Proprio su X diversi utenti hanno criticato la supermodella per le sue risposte giudicate "poco sensate". Più volte Fagnani ha posto delle domande a Herzigova senza ottenere una risposta diretta. E sui social c'è chi si è chiesto, ironicamente, se la modella fosse stata costretta a rilasciare l'intervista: "Miss simpatia", "È andata a Belve per ammazzarsi dalle risate e non dire niente". "Non ha dato una risposta di senso compiuto", si legge sulla piattaforma.
Alcuni hanno paragonato la sua presenza a quella di altre modelle ospiti in passato, come Carla Bruni: "Pensavo che Bruni fosse la classica modella snob, invece si è rivelata un'altra persona ma Herzigova...". Premiata invece la capacità di Francesca Fagnani di riuscire a mantenere alto il livello dell'intervista nonostante le evidenti difficoltà.

Fratelli d'Italia stabile, il Pd cala. Novità nel duello tra i primi due partiti secondo il sondaggio dell'istituto Noto per 'Porta a Porta' sulle intenzioni di voto degli italiani in caso di elezioni oggi 18 novembre. Fratelli d'Italia si conferma ampiamente primo partito. La formazione guidata da Giorgia Meloni è al 30,5% proprio come lo scorso 5 novembre. Il Pd di Elly Schlein, invece, cede l'1% e scende al 22%.
Il Movimento 5 stelle resta all'11,5%. Stabile anche forza Forza Italia al 9,5%, mentre la Lega perde lo 0,5% e si attesta al 7,5%. Alleanza verdi e sinistra è al 6%, come nella scorsa rilevazione. Azione guadagna mezzo punto (+0,5%) ed è al 4,5%, come Italia Viva-Casa riformista al 3% (+0,5%). Infine stabili Noi moderati all’1,5%, + Europa e Udc, entrambi all’1%.
In generale, il centrodestra, comprensivo dell'Udc, scende al 50% (-0,5%), come il campo largo al 43,5% (-0,5%). La stima dell’affluenza resta al 56%.

Un turista statunitense di circa 70 anni è morto oggi in serata dopo essere precipitato dal quarto piano nella tromba delle scale del B&B in cui soggiornava.
La tragedia è avvenuta intorno alle 20 in via Caffaro. Sul posto sono intervenuti il 118 e la Croce Verde Genovese, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Sull’accaduto indagano i carabinieri.
Al momento non è chiaro se si tratti di un incidente, di un gesto volontario o di altre circostanze: tutte le ipotesi restano aperte. Dai primi elementi raccolti, sembrerebbe che l’uomo abbia perso l’equilibrio poco dopo essere uscito dalla sua stanza.
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