
Le cantanti di oggi? "Sono tutte brave. Manca la personalità. Spessore zero". Firmato, Enrico Ruggeri. Il 68enne artista milanese si esprime in una lunga intervista al Corriere della Sera, in cui affronta una serie di temi tra musica e attualità.
Di Medio Oriente e Palestina "ne ho scritto prima che diventasse una moda, prima che la bandiera palestinese finisse su poster e magliette come la faccia di Che Guevara. Prima che fosse un hype per giovani cantanti che fanno pezzi sul mojito e poi si scoprono democratiche", dice.
"Il problema -spiega Ruggeri- non è la voce, sono tutte brave. Manca la personalità. Spessore zero". E senza fare nomi, scandisce: "Non mi voglio avventurare. Ma posso dire che Françoise Hardy non ha mai fatto vedere neanche un gomito ed era infinitamente sexy".
Nel colloquio c'è spazio anche per un aneddoto su 'Quello che le donne non dicono', che il 68enne artista milanese scrisse per Fiorella Mannoia e che diventò uno dei più grandi successi dell'artista e della musica italiana. La Mannoia "era molto più rock all’inizio, non conosceva mezzi termini. Si è raffinata dopo", dice Ruggeri. E sul finale della canzone, rivela che inizialmente doveva essere 'Ti diremo ancora un altro... sì', ma si è trasformato in 'un altro...no'. "Un errore", scandisce il cantante, perché "questa è una canzone sulle speranze disattese. Le donne parlano ai loro uomini: non sei più come all’inizio del nostro amore, torna a essere com’eri e ti diremo ancora un altro sì. L’incertezza è già nel testo". Il motivo? "Mi sembra una forzatura dettata dalla cultura woke".
Enrico Ruggeri parla anche di quella che per lui è stata la più grande delusione. "Dopo aver contestato profondamente tutta la narrazione sul Covid sono stato messo in cantina per tre anni, senza mai affacciarmi in tv", dice senza mezzi termini. Da cosa dissentiva? "Dal pensiero dominante che ci portò ad esibire un green pass anche per andare a lavorare, peggio del ventennio fascista dove forse senza tessera qualcosa riuscivi a fare".

L'Italia attende di conoscere la prima avversaria nei playoff per i Mondiali 2026. Intanto, Curaçao scrive la storia e vola alla World Cup con un record. L'isola caraibica centra la qualificazione ai Mondiali 2026, diventando la nazione più piccola di sempre a centrare il prestigioso obiettivo.
La nazionale del ct Advocaat si assicura la qualificazione con il pareggio per 0-0 in trasferta a Kingston con la Giamaica, grazie al quale si aggiudicano il gruppo B delle qualificazioni mondiali della Concacaf. Curaçao si estende per 444 chilometri quadrati con una popolazione di 156.000 abitanti, l'equivalente degli abitanti di Ravenna. Per il centro-nord America volano al mondiale anche Panama, che batte 3-0 El Salvador e blinda il primo posto nel girone A, e Haiti, che vince 2-0 contro Nicaragua, si aggiudica il gruppo C e torna al Mondiale dopo 52 anni.
In Europa, con le ultime sfide di qualificazione si è completato ieri il quadro delle 16 squadre che prenderanno parte ai play-off europei che metteranno in palio gli ultimi quattro pass per i Mondiali 2026[1]. I sorteggi in programma domani definiranno il tabellone. L'Italia conosce già le potenziali rivali per la semifinale: la Nazionale del ct Rino Gattuso incontrerà in semifinale una tra Svezia, Romania, Macedonia del Nord e Irlanda del Nord.
Si sono qualificate come seconde nei gironi Slovacchia, Kosovo, Danimarca, Ucraina, Turchia, Irlanda, Polonia, Bosnia-Erzegovina, Italia, Galles, Albania e Repubblica Ceca, alle quali si aggiungono, via Nations League, Romania, Svezia, Irlanda del Nord e Macedonia del Nord.
La ripartizione delle fasce vede in prima Italia, Danimarca, Turchia e Ucraina. In seconda Polonia, Galles, Repubblica Ceca e Slovacchia. In terza Irlanda, Albania, Bosnia ed Erzegovina e Kosovo. In quarta Romania, Svezia, Irlanda del Nord e Macedonia del Nord. Il sorteggio è in programma giovedì alle 13 a Zurigo per definire le sfide delle semifinali (26 marzo) e delle finali (31 marzo).
Le squadre di prima e seconda fascia saranno accoppiate rispettivamente con quelle di quarta e terza, giocando la semifinale in casa, mentre la sede della finale sarà decisa dal sorteggio. L'Italia quindi sfiderà in semifinale una tra Svezia, Romania, Macedonia del Nord e Irlanda del Nord.
Sindacati: 'nessuna comunicazione dopo la riunione del Csf'... 
Si svolge oggi, mercoledì 19 novembre, alle 15, il question time trasmesso dalla Rai in diretta televisiva dall’Aula di Montecitorio, a cura di Rai Parlamento. Lo rende noto la Camera. Interrogati i ministri Schillaci, Zangrillo, Abodi e Locatelli.
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, risponde a interrogazioni sulle iniziative volte a rendere permanente il superamento del vincolo di esclusività per il personale del comparto sanità (Loizzo – Lega); sul ripristino di una gestione a livello centrale della sanità, anche attraverso la promozione della riforma del Titolo V della Costituzione (Marattin – Misto); sulle iniziative per la realizzazione delle case e degli ospedali di comunità nella regione Campania, anche attraverso l'eventuale esercizio di poteri sostitutivi (Lupi - Nm(N-C-U-I)M-CP); sulle iniziative di sostegno alle Regioni per l'abbattimento delle liste di attesa e la piena erogazione dei livelli essenziali di assistenza, al fine di evitare processi di privatizzazione della sanità pubblica (Quartini – M5S).
Il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, risponde a una interrogazione sulle iniziative per il rinnovo dei contratti collettivi nazionali del pubblico impiego (Tenerini - Fi-Ppe).
Il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, risponde a interrogazioni sulle iniziative volte a garantire trasparenza in merito ai costi per la realizzazione di alcune opere connesse ai giochi olimpici invernali di Milano Cortina 2026 (Zanella – Avs); sulla sicurezza degli impianti sportivi e sui ritardi infrastrutturali e logistici in relazione alle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali Milano Cortina 2026 (Pastorella - Az-Per-Re); sulle ulteriori iniziative volte ad incentivare la funzione sociale, civile ed educativa svolta dagli oratori, dalle parrocchie e dalle associazioni del terzo settore nell'ambito delle comunità locali (Bignami - Fdi).
La ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, risponde a interrogazioni sulle iniziative volte a garantire un adeguato supporto economico ai caregiver familiari, anche in considerazione dell'annunciato disegno di legge governativo (Faraone - Iv-C-Re); sull’annunciato disegno di legge governativo sui caregiver familiari al fine di garantire i principi di equità sociale (Furfaro – Pd-Idp).
Oltre 3mila clienti dalla pandemia, ma la cartomante prendeva il reddito di cittadinanza: denunciata

Come cartomante aveva ricevuto, dal periodo pandemico ad oggi, oltre 3mila clienti evadendo circa 150mila euro. Il tutto percependo il reddito di cittadinanza e l'assegno di inclusione. Per questo una bolognese di 56 anni è stata denunciata dalla guardia di finanza, scoprendo una frode fiscale per oltre 200mila euro.
I finanzieri hanno scoperto che la donna, attraverso un profilo falso, adescava una variegata tipologia di clienti e fasce di età, pubblicizzando un’attività di cartomanzia ed astrologia a pagamento nella sua casa. I finanzieri hanno scoperto che la sedicente maga avrebbe non solo evaso il fisco, ma che il suo nucleo familiare ha beneficiato, nel corso degli anni, sia del reddito di cittadinanza che dell’assegno di inclusione, per un importo pari a circa 40 mila euro.
Proseguono anche in mare le ricerche della 49enne a Calamosca... 
"L'intramoenia è uno degli strumenti che abbiamo dal 1999 per abbattere le liste d'attesa del Servizio sanitario nazionale. E io sono a favore di questa modalità - ovvero la possibilità di erogare prestazioni a pagamento all'interno di strutture/ospedali del Ssn a tariffe calmierate - purché vengano rispettate le regole. Mi riferisco al fatto che oggi per legge possiamo fare il 50% delle visite con il Ssn e il 50% in regime di intramoenia e su questa strada dobbiamo proseguire". Così all'Adnkronos Salute Antonio Magi, segretario generale del Sumai, il sindacato degli specialisti ambulatoriali, a margine della prima giornata a Roma degli Stati generali della salute del Lazio.
E sulle parole del ministro della Salute, Orazio Schillaci (ieri in un'intervista aveva dichiarato che "la libera professione è un diritto, ma non può negare la prestazione pubblica. Il problema nasce quando ci sono più prestazioni a pagamento che in Ssn, quando l'attesa pubblica è di 6 mesi e l'intramoenia di 2 settimane. Se lo sbilanciamento nega il diritto alle cure, è verosimile ipotizzare una sospensione temporanea"), Magi interviene: "Schillaci già ieri sera da Napoli aveva modificato la sua versione. Ne prendiamo atto. Il problema è che dal 1999 ad oggi si è ridotto il numero del personale sanitario ed è aumentata la richiesta di salute. Inoltre, l'intramoenia consente ai medici che non lavorano nel privato di arrotondare quelle risorse che lo Stato non dà loro".
"Questi Stati generali della salute del Lazio devono servire su i progetti messi a terra e quelli che ancora mancano. La sanità del Lazio soffre di una malattia cronica, come il resto del Paese. Non è che nel Lazio si stia peggio o meglio rispetto ad altre regioni. Dobbiamo fare il punto della situazione e cominciare a pensare che i cittadini italiani sono tutti uguali e ovunque sul territorio devono avere le stesse prestazioni sanitarie negli stessi tempi. E' un diritto costituzionale e va garantito".

E' stato il padre del piccolo di 8 anni, ritrovato morto in casa martedì pomeriggio a Calimera, in provincia di Lecce, a dare l'allarme. Poco prima un sommozzatore aveva trovato in mare a Torre dell'Orso il corpo senza vita della madre 35enne, N.M.. Sul corpo del piccolo i segni di una probabile morte traumatica. Su questo sono in corso le indagini dei carabinieri. I due vivevano separati. L'ipotesi è quella di omicidio-suicidio.
"Le ultime ore hanno profondamente sconvolto la nostra comunità", ha scritto ieri il sindaco Gianluca Tommasi su Facebook[1]. "La tragedia che ci ha colpiti, il ritrovamento in mare del corpo di una nostra concittadina e, poco dopo, quello del figlio nella loro abitazione, rappresenta un dolore immenso e difficile da comprendere".

L'Italia scende in campo nelle Final Eight di Coppa Davis. Oggi, mercoledì 19 novembre, gli azzurri capitanati da Filippo Volandri sfidano a Bologna l'Austria - in diretta tv e streaming - nei quarti di finale del torneo tennistico per Nazionali, a cui arrivano da bicampioni in carica dopo i successi del 2023 e 2024. Nonostante le assenze di Jannik Sinner, fresco vincitore delle Atp Finals, e di Lorenzo Musetti, gli azzurri vanno a caccia della qualificazione per sognare uno storico tris, contro una squadra, l'Austria, che è alla sua prima partecipazione assoluta nella fase finale della competizione.
Italia-Austria, orario e precedenti
La sfida tra Italia e Austria di Coppa Davis è in programma oggi, mercoledì 19 novembre, a partire dalle ore 16. Tra le due squadre c'è un solo precedente, che risale al febbraio del 2021, quando gli azzurri si imposero per 2-1.
Italia-Austria, dove vederla in tv
Italia-Austria, come tutte le partite di Coppa Davis, saranno trasmesse in diretta televisiva, in esclusiva e in chiaro, sui canali SuperTennis, mentre in streaming saranno disponibili sul sito web di SuperTennis e sulla piattaforma di SuperTenniX.
"La Svizzera senza l'Italia, senza la lingua italiana, non potrebbe essere la Svizzera. Ci sarebbe uno scontro costante tra tedeschi, tedescofoni e francofoni. Queste tre lingue ufficiali: tedesco, francese e italiano definiscono il paese di cui io sono membro del governo. Se non ci fosse questa definizione, questo paese, come oggi lo conosciamo, non potrebbe esistere”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri svizzero, Ignazio Cassis, in un punto stampa a margine della prima conferenza sull’Italofonia a Villa Madama.
“Oggi, in questo momento istitutivo della comunità dell'italofonia, ci riuniamo come partner naturali di un percorso culturale condiviso: un percorso che risale nei secoli, fino alle radici stesse della nostra eredità latina. Non stiamo soltanto celebrando la vitalità e la diffusione della lingua italiana nei diversi continenti: stiamo valorizzando uno spazio culturale dinamico, che unisce i cittadini, università, artisti, imprenditori e decisori politici in uno stesso spirito di dialogo e creatività”. Così la ministra degli Esteri della Romania Oana Toiu, nel suo intervento alla prima conferenza sull’italofonia.
La ministra, poi sottolinea i principi contenuti nella dichiarazione istitutiva della comunità dell’italofonia: “La promozione della lingua come vettore di cultura e solidarietà, la difesa della dignità umana, la convinzione che il dialogo culturale rafforzi la pace e democrazia sono anche i principi guida della diplomazia romena e della nostra visione per un'Europa connessa, inclusiva, orientata al futuro. La lingua e la cultura italiane hanno sempre occupato un posto speciale in Romania, dai nostri studiosi dell'ottocento che venivano a formarsi a Roma, alle molte generazioni di studenti e artisti che ancora oggi traggono ispirazione dalla creatività italiana".
"I legami tra i nostri popoli rappresentano una testimonianza viva della vitalità della nostra parentela latina. Le nostre due Nazioni - prosegue Toiu - sono da lungo tempo unite da amicizia, cooperazione e profondi legami interpersonali: oltre un milione di romeni vivono e lavorano in Italia, mentre l'italiano è ampiamente insegnato e parlato in Romania. Un chiaro segnale della forte vicinanza tra le nostre società. Nello stesso spirito, insieme ai nostri amici italiani, siamo preparando nel 2026 un ambizioso programma di diplomazia culturale che riunirà diverse forme d'arte e valorizzerà la multidisciplinarità e il dialogo interculturale”.
“In tale conferenza, la nascita di un nuovo spazio di collaborazione, uno spazio che collega l'Europa, il Mediterraneo e il mondo più ampio è uno spazio dove l'eredità linguistica incontra la creatività contemporanea e dove l'amicizia tra i popoli si traduce in una forza condivisa. In un momento in cui il nostro mondo appare troppo spesso diviso, l’italofonia offre un messaggio diverso: un messaggio di unità, attraverso la cultura, di forza attraverso la bellezza, di pace attraverso la comprensione. La Romania - conclude la ministra - è pronta a lavorare fianco a fianco con i membri di questa comunità nella convinzione che l’italofonia possa diventare un autentico laboratorio di diplomazia culturale, e un modello di come l’affinità linguistica possa favorire la pace, la cooperazione e lo sviluppo sostenibile”.
“Slovenia e Italia condividono una lunga storia di dialogo e di cooperazione: per questo la lingua italiana in Slovenia non è soltanto la lingua della minoranza, ma anche la lingua del nostro vicino. Una ricchezza culturale che vediamo come parte del nostro spazio europeo”.
Così il vice primo ministro e ministro per gli sloveni all’estero della Repubblica di Slovenia, Matej Arčon nel suo intervento alla prima conferenza sull’italofonia.
“Desidero sottolineare, con un particolare orgoglio, che la Repubblica di Slovenia assicura alla minoranza italiana sul suo territorio uno standard di tutela tra i più alti in Europa: la presenza italiana in Istria, delle nostre scuole in lingua italiana, delle istituzioni culturali e nei media è tutelata non solo dalla legge ma anche dal profondo rispetto che nutriamo verso coloro che con noi condividono questa regione e la sua storia. La lingua - prosegue - è un ponte, tra persone, tra regioni, tra Stati, soprattutto nelle zone di confine. Dove le lingue si incontrano, si rafforza la coesione europea, perché lì la diversità non è teoria ma vita quotidiana. Il vicino non è una minaccia ma un valore”.
Il vice primo ministro sloveno poi sottolinea come “la cura verso i nostri connazionali all'estero non è un gesto nostalgico, bensì un investimento nel futuro europeo. Siamo consapevoli che il contatto con le proprie radici crea europei sicuri di sé, persone che si integrano con successo nei Paesi in cui vivono, contribuendo al loro sviluppo e, allo stesso tempo, mantenendo il legame con la propria identità. E' con questo spirito che vediamo l’italofonia come un alleato naturale della Slovenia e, più in generale, di tutte le culture che arricchiscono il nostro continente. Non esiste un'Europa forte senza lingue forti, non esiste un domani europeo senza il rispetto di ogni identità, piccola o grande che sia la diversità europea. L'orgoglio per la propria lingua e la cultura non sono realtà in contrasto ma due elementi complementari dello stesso fondamento di valori su cui si regge l'Europa. Solo con il riconoscimento del valore del prossimo comprendiamo a pieno il valore di noi stessi”.

L'istituzione della comunità dell'Italofonia "contribuirà a rafforzare la collaborazione tra Italia e Croazia, in particolare culturale e scientifica". Lo ha dichiarato il primo ministro croato, Andrej Plenkovic, in un video-messaggio inviato alla prima conferenza sull'Italofonia in corso a Villa Madama. "Croazia e Italia oggi sono vicini di casa che vantano una cooperazione molto ricca ed estesa e mantengono un dialogo continuo", ha proseguito Plenkovic, sottolineando che "l'Italia è uno dei nostri partner economici più importanti". I due Paesi, ha aggiunto, lavorano a stretto contatto nell'Ue, nella Nato e in tutti gli altri organismi multilaterali.
Plenkovic ha quindi evidenziato che "in Croazia l'apprendimento dell'italiano è favorito e sostenuto", rimarcando che "la Croazia e l'Italia hanno stipulato un accordo bilaterale sui diritti delle minoranze. La comunità italiana è rappresentata in Croazia a livello di vice presidente del Parlamento. Per noi è importante che i membri delle minoranze preservino la loro identità ed il governo croato sta supportando la comunità italiana con ingenti risorse finanziarie".

"L'italiano è fonte di conoscenza e la nostra cultura affonda le sue radici in questa lingua. Nelle istituzioni europee il multilinguismo è uno dei punti fondamentali e l'italiano occupa un posto speciale che siamo determinati a tutelare".
Lo ha dichiarato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, in un video-messaggio inviato alla prima conferenza sull'Italofonia in corso a Villa Madama.
"L'italiano ha influenzato il mondo ben oltre i confini europei, si parla italiano dall'America all'Africa fino all'Asia, la lingua italiana continua a prosperare collegata alle comunità che ne portano avanti la sua conoscenza con orgoglio", ha aggiunto Metsola, secondo cui l'italiano è "un simbolo di cultura ed unità europea ed un patrimonio di chi lo ama e lo parla nel mondo".

“Noi vogliamo che l'italiano possa essere anche lingua della crescita economica. L'Italia è un paese industriale, molti paesi che interloquiscono con noi sono paesi industriali, molti sono paesi in via di sviluppo che vogliono conoscere il nostro saper fare, ma hanno materie prime, quindi si possono fare accordi utili per entrambi". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel suo intervento alla prima conferenza sull'Italofonia in corso a Villa Madama.
La comunità dell'Italofonia "deve essere veramente uno strumento attivo, non è soltanto uno strumento certamente culturale, ma è molto di più, è un modo per tenere legami", ha proseguito Tajani, secondo cui "nel documento che approveremo - ed è la prima volta che tutti insieme facciamo una scelta di questo tipo - non ci saranno vincoli, non ci saranno impegni di tipo economico, è una scelta di libertà quindi un percorso aperto a tutti quanti i Paesi che ne vorranno fare parte".
Secondo il titolare della Farnesina, l'italiano deve diventare anche uno "strumento, soprattutto per quanto ci riguarda, di pace. In un momento in cui si parla spesso di erigere muri, la comunità dell'Italofonia è invece un modo nuovo per costruire ponti". Per Tajani, "oggi noi non organizziamo soltanto una conferenza per dire alcune cose, non è una tantum, è l'inizio di una nuova stagione. Oggi teniamo a battesimo la nascita di una comunità internazionale" composta da "tutti coloro che parlano, tutti coloro che amano, tutti coloro che conoscono e anche coloro che vogliono studiare la lingua italiana. Quindi è una giornata molto importante per tutti quanti noi".

"La lingua italiana, in diverse declinazioni, rappresenta un elemento di coabitazione, di mediazione tra diverse identità culturali. La lingua italiana credo abbia proprio questa natura: quella di essere una sorta di filo dorato, dorato perché rappresenta tante cose". Lingua che crea "un'unica grande trama, un ecosistema, una grande bellezza, un grande ordito che rappresenta le radici del nostro futuro". Lo afferma la ministra dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini nel suo discorso alla prima conferenza sull'italofonia.
"Quello che ci ha insegnato una vicenda atroce come il Covid è che l'essere umano non vive più di confini, ma di connessioni. Abbiamo imparato a comunicare in maniera diversa, studiare, imparare, ricercare in maniera diversa. Abbiamo ricercato le nostre radici per rimanere ancorati a un senso della vita che per certi versi aveva cominciato a sfuggirci. E quindi - prosegue Bernini - questo senso di comunità che abbiamo cominciato a sentire così profondamente, abbiamo cominciato a risentire così profondamente, è parte di un'identità che ci unisce indipendentemente dai confini".
Una lingua che, spiega ancora il ministro "è insieme ricerca, scienza e umanesimo. È tecnologia e innovazione e insieme arte. ça lingua italiana e tutto ciò che la lingua italiana rappresenta non ha e non avrà confini, siamo noi a stabilire attraverso la nostra scelta di donare contenuto e senso a quello che stiamo facendo, attraverso il collegamento con tutte le nostre nazionalità".

Mentre gli attacchi russi contro l'Ucraina proseguono, Axios - che cita funzionari Usa e russi, afferma che la Casa Bianca e Mosca avrebbero lavorato segretamente a una proposta per porre fine alla guerra.
L'inviato speciale statunitense Steve Witkoff e l'inviato russo Kirill Dmitriev avrebbero discusso approfonditamente il piano di pace in 28 punti, ha affermato un funzionario statunitense anonimo. Dmitriev ha descritto con ottimismo l'accordo di pace segreto, affermando che, a differenza del passato, “riteniamo che la posizione russa sia davvero ascoltata”.
Il piano di pace segreto in 28 punti
L'accordo di pace segreto si concentra, secondo quanto riferito, sulla pace in Ucraina, la sicurezza in Europa, le garanzie di sicurezza e le relazioni future degli Stati Uniti con Kiev e Mosca.
Dmitriev ha incontrato Witkoff e altri membri di alto livello dell'amministrazione della Casa Bianca a Miami dal 24 al 26 ottobre, ha riferito il funzionario russo ad Axios. “In realtà si tratta di un quadro molto più ampio, che sostanzialmente parla di come fare finalmente a mettere in sicurezza in modo duraturo l'Europa, e non solo l'Ucraina’”, ha affermato Dmitriev.
Le due parti sperano di produrre un documento scritto prima del prossimo incontro tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin, ha detto Dmitriev, aggiungendo che un vertice a Budapest rimane ancora fuori discussione.
Kharkiv sotto attacco
Alle prime ore di oggi l'intero territorio ucraino si trovava in stato di allerta aerea: anche le autorità di diverse città della parte occidentale del Paese hanno invitato i loro cittadini a prestare la massima attenzione. "Il nemico sta attaccando l'Ucraina occidentale con droni. Non ignorate l'allarme! Restate nei rifugi," ha scritto il sindaco di Leopoli, su Telegram.
A est, Kharkiv è stata colpita da un "attacco massiccio" secondo quanto riferito dalla polizia che ha contato 36 feriti. I droni sono stati indirizzati contro i distretti di Slobidsky e Osnovyansky della città. L'attacco ha danneggiato "più di dieci palazzi", secondo un messaggio pubblicato su Telegram.
Secondo il governatore Oleg Synegoubov, le forze russe hanno diretto 19 droni contro questa città vicino al confine russo, la seconda più popolosa del Paese prima dell'invasione lanciata da Mosca nel febbraio 2022, e "un edificio di nove piani è stato colpito e poi ha preso fuoco".
La polizia di Kharkiv ha dichiarato che l'ultimo attacco notturno ha danneggiato più di 10 edifici residenziali, una scuola, un supermercato e un deposito di ambulanze. Due bambini di nove e tredici anni sono tra i feriti, ha riferito la polizia, aggiungendo che "i medici hanno diagnosticato nei minori reazioni acute da stress". Soccorritori e polizia hanno evacuato 48 persone, inclusi tre bambini, dall'ingresso pieno di fumo di un grattacielo, riporta il portavoce regionale dei servizi di emergenza Yevgen Vasylenko.

“Il Santo Padre invia il suo ben augurante saluto ed esprime apprezzamento per il significativo evento. Sua Santità auspica che tale momento d'incontro, volto a valorizzare e a diffondere all'estero la lingua, la cultura e le imprese italiane, possa favorire la cooperazione e lo scambio formativo tra società civile rinsaldando i perenni valori cristiani della solidarietà e dell'impegno umanitario, divenendo operatori di pace e di fraternità tra i popoli”. Questo il messaggio inviato dal cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, per la prima conferenza sull’italofonia.
Nel messaggio, “Papa Leone XIV incoraggia a perseverare nella promozione di una cultura saggia e coraggiosa, che rafforzi mente e cuore di ciascuno; e nell'invocare la materna protezione della vergine Maria, Sede Sapientie, affida tutti all'intercessione dei santi patroni d'Italia, Francesco d'Assisi e Caterina da Siena, inviando la desiderata benedizione apostolica”.

"La promozione della lingua e della cultura italiana all'estero è un investimento strategico, non meno importante della promozione della nostra offerta economica o industriale". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un video-messaggio inviato alla Conferenza sull'Italofonia in corso a Villa Madama a Roma. "Oggi -ha detto il premier- firmiamo una dichiarazione comune fatta di impegni concreti e iniziative operative. Gettiamo le fondamenta di una nuova comunità da costruire e da alimentare insieme, lo faremo potendo contare prima di tutto sull'energia, la passione e il senso di appartenenza degli italiani all'estero, che da sempre rappresentano gli ambasciatori nel mondo del lavoro per la nostra patria, la nostra lingua, la nostra cultura. Perché la lingua italiana è un film, in cui ogni parola è una scena e ogni frase un capolavoro".
"Questa è un'iniziativa nella quale crediamo molto perché si pone un obiettivo di fondo, rispondere alla sempre crescente domanda d'Italia che c'è nel mondo". Meloni ricorda la "lingua di Dante, Leonardo, Michelangelo, dei più grandi artisti di tutti i tempi, la lingua del belcanto e della grande opera lirica, da poco riconosciuta patrimonio immateriale dell'umanità, la lingua della cucina più famosa del mondo, apprezzata e stimata ogni giorno per la sua eccellenza e la sua qualità". Una lingua straordinariamente ricca, tanto antica quanto moderna, che sprigiona la sua missione culturale in ogni angolo del pianeta", aggiunge.
"Fuori dai confini nazionali l'italiano è parlato da oltre 80 milioni di persone e si conferma una delle lingue più studiate al mondo, anche grazie al prezioso lavoro di promozione che portano avanti gli istituti di cultura e le scuole all'estero -scandisce- . L'italiano ci identifica, racconta ciò che siamo, racconta la nostra storia e il nostro stile di vita ed è grazie all'italiano, alla sua bellezza, alla sua ricchezza, se il nostro popolo ha saputo farsi strada nel mondo". "Se ci hanno ascoltato è anche grazie alla nostra lingua, germogliata dalla sintesi di classicità e cristianesimo, resa viva nelle università, nei castelli, nei monasteri, sulle vie dei pellegrini", conclude.

Jannik Sinner continua a guadagnare, in campo e fuori, ma quanto paga di tasse? Il trionfo alle Finals di Torino, dove ha battuto Carlos Alcaraz in finale, è valso oltre 5 milioni di euro, 5.07 per la precisione, il premio più alto mai messo in palio nella storia Atp. Ma non ci sono soltanto i guadagni di campo, arrivati a 17 milioni tra tornei e cachet di esibizioni come il ricchissimo Six Kings Slam, a far crescere il patrimonio finanziario di Sinner, che sta utilizzando i proventi delle sue imprese tennistiche per investire anche nel settore immobiliare.
Il tennista azzurro ha la sua residenza fiscale nel Principato di Monaco, ma cosa avviene a livello fiscale per le somme vinte da Sinner con gli Atp Finals di Torino? "In Italia, i premi sportivi sono soggetti a una ritenuta alla fonte a titolo d’imposta del 20%", aveva spiegato in passato ad Adnkronos/Labitalia Matteo De Lise, commercialista e presidente di Aiecc 'Associazione Italiana Esperti della Composizione della Crisi'.
Oltre ai premi dei tornei, Sinner ha stipulato contratti con vari sponsor di prestigio[1], tra cui Nike, Lavazza, Fastweb e Gucci. Secondo Forbes, nel 2024 ha guadagnato circa 20 milioni di euro dalle sponsorizzazioni. Ma come verrebbero tassate se il campione avesse la residenza in Italia? "I guadagni derivanti da sponsorizzazioni sono considerati redditi da lavoro autonomo e sono soggetti all’Irpef secondo gli scaglioni previsti. Per i redditi oltre i 50.000 euro, l’aliquota massima è del 43%", aveva sottolineato De Lise.
Secondo l'esperto, "se Sinner ha già pagato imposte su premi vinti all’estero, potrebbe beneficiare di crediti d’imposta in Italia per evitare la doppia imposizione, in base alle convenzioni internazionali". "La gestione fiscale di un atleta professionista come Sinner - aveva spiegato De Lise - è complessa e richiede una pianificazione accurata per ottimizzare il carico fiscale e rispettare le normative vigenti. In sintesi, oltre ai guadagni derivanti dai tornei, Sinner ha ottenuto entrate significative dalle sponsorizzazioni, che sono soggette a tassazione in Italia secondo le aliquote Irpef applicabili".

È arrivato il momento di tornare nel magico mondo di Oz. Da oggi esce nei cinema 'Wicked - Parte 2', con Ariana Grande, Cynthia Erivo e Jonathan Bailey. Sequel di 'Wicked', uscito nel 2024, si tratta dell'adattamento del secondo atto del musical teatrale che ha incantato Broadway.
La trama
Elphaba (Cynthia Erivo), ormai demonizzata come la Strega Malvagia dell'Ovest, vive in esilio nella foresta di Oz, continuando la sua lotta per la libertà degli animali di Oz e cercando disperatamente di rivelare la verità sul Mago (Jeff Goldblum). Glinda, nel frattempo, è diventata l'emblema della bontà per tutta Oz, vive nel palazzo della Città di Smeraldo e gode dei vantaggi della fama e della popolarità. Sotto le direttive di Madame Morrible (il premio Oscar Michelle Yeoh), Glinda viene scelta come brillante punto di riferimento per il popolo di Oz, rassicurando le masse che tutto va bene sotto il governo del Mago.
Mentre la celebrità di Glinda (Ariana Grande[1]) cresce e si prepara a sposare il Principe Fiyero (il vincitore del premio Olivier e candidato agli Emmy e ai SAG Jonathan Bailey[2]) in uno spettacolare matrimonio oziano, è tormentata dalla separazione da Elphaba. Tenta una riconciliazione tra Elphaba e il Mago, ma i suoi sforzi falliranno, allontanando ulteriormente Elphaba e Glinda. Le conseguenze trasformeranno Boq (il vincitore del Tony Ethan Slater) e Fiyero per sempre, e metteranno in pericolo la sicurezza della sorella di Elphaba, Nessarose (Marissa Bode), quando una ragazza del Kansas si intrometterà nelle loro vite. Mentre una folla inferocita si solleva contro la Strega Malvagia, Glinda ed Elphaba dovranno riunirsi un'ultima volta. Con la loro singolare amicizia al centro del loro futuro, dovranno confrontarsi con sincerità ed empatia, se vorranno cambiare se stesse, e tutta Oz, per sempre.
Le canzoni
Oltre ai brani già noti dal musical teatrale, questo secondo film contiene due inediti: 'No Place Like Home', interpretato da Cynthia Erivo/Elphaba, e 'The Girl in the Bubble', interpretato da Ariana Grande/Glinda. Entrambi sono stati scritti da Stephen Schwartz, autore della colonna originale del musical. Ecco l'elenco completo dei brani:
"Every Day More Wicked"
"Thank Goodness/I Couldn't Be Happier"
"No Place Like Home"
"The Wicked Witch of the East"
"Wonderful"
"I'm Not That Girl" (Reprise)
"As Long as You're Mine"
"No Good Deed"
"March of the Witch Hunters"
"The Girl in the Bubble"
"For Good"
"A Wicked Good Finale"
In che lingua è il film al cinema
'Wicked - Parte 2', diretto da John M. Chu, sarà disponibile al cinema in lingua inglese con sottotitoli in italiano e nella versione doppiata in italiano, con canzoni in inglese sottotitolate in italiano.
I temi dell'amicizia e del cambiamento
Nella versione originale il titolo del film è 'For Good', che richiama il brano più famoso del secondo atto del musical fantasy, ma che vuole anche sottolineare il tema principale della storia: l'amicizia capace di cambiare le persone e indirizzarle su nuove strade.

Nuovo appuntamento con 'Chi l'ha visto?', in onda stasera, mercoledì 19 novembre, alle 21.20 su Rai 3. Gli scavi sotto la Casa del Jazz a Roma, costruita sul bene sequestrato a Enrico Nicoletti: potrebbero esserci tracce del giudice Paolo Adinolfi o di Emanuela Orlandi? Per entrambe le scomparse si è indagato a lungo su un possibile coinvolgimento della Banda della Magliana. Tra gli argomenti della puntata di oggi.
E poi Antonio e Stefano Maiorana, padre e figlio scomparsi 18 anni fa dal cantiere dove lavoravano a Isola delle Femmine (Palermo): la ex moglie di Antonio e mamma di Stefano, Rossella Accardo - in studio in diretta a "Chi l'ha visto?"- chiede che si riaprano le indagini.
Infine, la scomparsa di Alessandro Venturelli: ancora segnalazioni da Torino ma finora nessun riscontro. Ma la storia di Alessandro ha permesso a una mamma di riconoscere suo figlio tra i giovani scambiati per lui: "Mi ha avvisato un'amica che stava guardando Chi l'ha visto?: tuo figlio è a Torino...sono scoppiata a piangere. Erano cinque mesi che non avevo sue notizie".
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