17 della maggioranza, 'addio ci sorprende ma riapriamo dialogo'...
In Aula l'esame della pl 146, per i comitati 'non giova a nulla'... 
Si è tenuta volutamente lontana dai riflettori sin dalla vittoria a sorpresa delle primarie democratiche del marito Zohran Mamdani, Rama Duwaji l'artista nata 28 anni fa in Texas in una famiglia siriana che diventerà la nuova 'first lady' di New York. Non ha fatto campagna elettorale in questi mesi al fianco del marito, né apparizioni televisive o interviste. Nelle scorse ore era sotto i riflettori al Brooklyn Paramount Theater.
Sui suoi social, l'illustratrice e fumettista promuove il suo lavoro incentrato sulle donne in Medio Oriente e le sofferenza dei palestinesi. Nell'Election Day, dopo aver votato con Mamdani, su Instagram ha pubblicato una foto con la scritta "Let's go NYC". In un post su Instagram, dove sfiora i 270mila follower, nel giorno della vittoria alle primarie lo scorso giugno di Mamdani affermava "non potrei essere più orgogliosa". Ci sono poi le foto, assolutamente newyorkesi pubblicate da Mamdani sui social, del matrimonio della coppia, all'inizio dell'anno alla City Hall, con le immagini della sposa in abito bianco corto, stivali e un mazzo di fiori, lo sposo in abito da cerimonia indiano, in un vagone della metropolitana.
"Rama non è solo mia moglie, è un'artista incredibile che merita di essere nota per quello che fa", scriveva Mamdani, replicando a chi l'accusava di nascondere la moglie, dell'artista laureata alla School of Visual Arts di New York. Prima del matrimonio civile la coppia si è sposata in una cerimonia religiosa a Dubai, dove vive la famiglia Duwaji. Duwaji sarà la first lady newyorkese esponente della Gen Z, che tradizionalmente si trasferisce a Gracie Mansion, la residenza del sindaco di New York.

Roberta Morise ed Enrico Bartolini sono diventati genitori per la seconda volta. La coppia ha annunciato l'arrivo di un maschietto con una storia condivisa su Instagram: "Ieri mattina alle 8 in punto è arrivato Geremia. La sua vita è un dono, e io la mamma non vediamo l'ora di viverla insieme". Queste le parole a corredo di una foto in bianco e nero che ritrae la manina del neonato mentre stringe le dita dei due genitori.
Roberta Morise ed Enrico Bartolini sono diventati genitori di Gianmaria il 24 maggio del 2024. E pochi mesi dopo si sono uniti in matrimonio. La showgirl, in un’intervista rilasciata a Gente, aveva confidato le sue sensazioni riguardo la seconda gravidanza: “Sono stata assalita dalle sensazioni. Prima dallo stupore, poi da smarrimento e paura. Ero felice, certo, ma anche spaventata. Forse non mi sentivo pronta ad avere un altro bambino. Guardavo Gianmaria così piccino...", aveva detto Roberta Morise.
La conduttrice aveva condiviso alcuni scatti sui social che annunciavano la gravidanza: "Papà, mi prendo cura della mamma mentre tu sei via. Tengo d'occhio anche quel simpatico birbante di mio fratello Gianmaria. Ci manchi, ti aspettiamo, tuo Enea", recitava la didascalia. Inizialmente, infatti, il bambino avrebbe dovuto chiamarsi Enea, ma la coppia deve aver cambiato idea scegliendo poi di chiamare il bambino Geremia.

Si chiama doxiciclina ed è un antibiotico ad ampio spettro comunemente usato per trattare diverse infezioni batteriche e l'acne. Secondo una nuova ricerca, questo farmaco comunemente prescritto potrebbe contribuire a ridurre il rischio di schizofrenia in alcuni giovani. Gli esperti che firmano lo studio pubblicato sull''American Journal of Psychiatry' - scienziati dell'Università di Edimburgo, in collaborazione con l'Università di Oulu e l'University College di Dublino - hanno scoperto che i pazienti dei servizi di salute mentale per adolescenti trattati con doxiciclina avevano "significativamente meno probabilità di sviluppare la schizofrenia in età adulta rispetto ai pazienti trattati con altri antibiotici".
Gli esperti affermano che i risultati evidenziano il potenziale di riutilizzare un farmaco esistente e già ampiamente usato come intervento preventivo per gravi malattie mentali, come appunto la schizofrenia, che in genere si manifesta nella prima età adulta ed è spesso associata ad allucinazioni e convinzioni deliranti.
Lo studio
Per comprendere meglio i possibili modi per prevenire questa condizione, i ricercatori hanno applicato modelli statistici avanzati ai dati di registri sanitari su larga scala provenienti dalla Finlandia. Il team ha analizzato nel dettaglio le informazioni relative a oltre 56mila adolescenti a cui erano stati prescritti antibiotici e che si rivolgevano ai servizi di salute mentale, e ha rilevato che quelli trattati con doxiciclina avevano un rischio di sviluppare schizofrenia inferiore del 30-35% rispetto ai coetanei che avevano ricevuto altri antibiotici. Quale potrebbe essere il meccanismo alla base di questo risultato? I ricercatori hanno ipotizzato che l'effetto protettivo potrebbe essere collegato all'impatto della doxiciclina sull'infiammazione e sullo sviluppo del cervello.
I risultati
Studi precedenti suggerivano già che questa molecola può ridurre l'infiammazione nelle cellule cerebrali e influenzare la potatura sinaptica (o pruning), un processo naturale in cui il cervello affina le sue connessioni neurali. Un pruning eccessivo è stato associato allo sviluppo di schizofrenia. "Circa la metà delle persone che sviluppano schizofrenia aveva precedentemente frequentato servizi di salute mentale per l'infanzia e l'adolescenza per altri problemi di salute mentale - evidenzia Ian Kelleher, responsabile dello studio e professore di psichiatria infantile e adolescenziale all'Università di Edimburgo - Al momento non disponiamo di interventi noti per ridurre il rischio di sviluppare la schizofrenia in questi giovani.
Questo rende i risultati dello studio d'interesse. Poiché è uno studio di natura osservazionale non possiamo trarre conclusioni definitive sulla causalità, ma è un segnale importante per indagare ulteriormente l'effetto protettivo della doxiciclina e di altri trattamenti antinfiammatori nei pazienti psichiatrici adolescenti come un modo per ridurre potenzialmente il rischio di sviluppare gravi malattie mentali in età adulta".
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Ridurre le emissioni climalteranti dell'Ue del 90% nel 2040 rispetto ai livelli del 1990. Questo l'obiettivo dell'accordo raggiunto dai ministri dell'Ambiente sulla revisione della legge climatica. Lo riferiscono fonti Ue, prima che il testo sia disponibile.
L'intesa - che prevede che il contributo nazionalmente determinato (Ndc nel gergo climatico) alla riduzione delle emissioni climalteranti che l'Ue presenterà alla Cop30 di Belèm, in Brasile, è nella forchetta precedentemente annunciata, tra il 66,25% e il 72,5% al 2035 - è arrivta dopo oltre 20 ore di Consiglio.
Questo obiettivo potrà essere raggiunto con una riduzione dell'85% delle emissioni interne e con un 5% di crediti internazionali di alta qualità per la riduzione delle emissioni climalteranti effettuate da altri Paesi extra Ue. Ieri la ministra francese Monique Barbut ha spiegato che è una clausola utile, dato che l'Ue oggi conta appena per il 6% delle emissioni globali, quota destinata a scendere al 4% tra qualche anno: quindi, anche se l'Ue azzererà le sue emissioni climalteranti, l'impatto sul riscaldamento globale sarà pressoché "nullo", ragion per cui ha senso lavorare sulle emissioni di altri Paesi.
La Commissione, inoltre, valuterà la possibilità per gli Stati membri di utilizzare ulteriori crediti internazionali fino al 5% per i loro obiettivi successivi al 2030. La ministra del Clima spagnola Sara Aagesen ha sottolineato che l'obiettivo del 90% "resta giuridicamente vincolante" e che le clausole di revisione potrebbero anche portare a obiettivi "più ambiziosi". La Spagna ha "combattuto per un testo più ambizioso", ma quello sul tavolo è comunque "molto buono", anche se "non è perfetto", trattandosi di un compromesso.
Viene rinviata di un anno, quindi al 2028, l'entrata in vigore dell'Ets 2, il sistema di scambio di quote di emissione che estenderà l'Ets anche al riscaldamento domestico e ai carburanti per veicoli, aumentando i prezzi al consumatore finale in entrambi i casi (era previsto che entrasse in vigore nel 2027: è già legge).
L'Ets 2 è stato concepito per penalizzare i carburanti più inquinanti, ma prima dell'invasione russa dell'Ucraina, che ha provocato forti rincari nell'energia in Europa, cosa che ha penalizzato sia le imprese che i cittadini. Per il primo ministro polacco Donald Tusk, che è stato presidente del Consiglio europeo, se l'Ets 2 entrerà in vigore, "tutti i governi europei cadranno. Vedete voi se ne vale la pena", aveva ammonito a Strasburgo all'inizio della presidenza polacca. Viene riconosciuta la necessità di garantire l'accesso alle tecnologie innovative in tutti gli Stati membri, tenendo conto dell'"equilibrio geografico". Inoltre, la Commissione terrà conto del ruolo dei carburanti "a zero emissioni, a basse emissioni e rinnovabili" nella decarbonizzazione dei trasporti. Viene prevista la possibilità di applicare un "freno di emergenza", ma solo dopo la prima revisione (le revisioni cadono ogni cinque anni).
Ogni cinque anni, in sede di revisione, la Commissione europea può valutare la possibilità di consentire agli Stati membri di utilizzare il 5% per raggiungere gli obiettivi post 2030. Questo 5% aggiuntivo non rappresenterebbe il 5% delle emissioni totali dell'Ue, ma solo quelle coperte dagli obiettivi degli Stati membri, ovvero una quota inferiore. È volontario, quindi gli Stati membri possono utilizzarne una quota ancora inferiore.
Per la ministra svedese al Clima, Romina Pourmokhtari, la situazione era "molto difficile" e per Stoccolma quello che contava era avere un obiettivo "giuridicamente vincolante" di riduzione del 90% delle emissioni al 2040. "Abbiamo dimostrato che l'Ue non discute se raggiungere gli obiettivi, ma come raggiungerli", conclude la ministra.
Per l'Italia l'accordo trovato al Consiglio Ambiente sulla revisione della legge sul clima è un "buon accordo", un "buon compromesso", che riconosce le "istanze" presentate dal nostro Paese. Così il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, al termine del lunghissimo Consiglio che ha consentito di chiudere, dopo oltre venti ore di lavori, un'intesa sulla revisione della legge sul clima, dalla quale discende il contributo dell'Ue alla riduzione delle emissioni per la Cop30 (Ndc in gergo) che inizierà a giorni a Belèm, in Brasile.
"Abbiamo approvato sia la legge clima che l'Ndc per la Cop 30 - dice il ministro - è stata una trattativa intensa: la Commissione ha riconosciuto che le istanze che portavamo avanti come Italia, e come gruppo di Paesi uniti all'Italia, erano rilevanti ed erano importanti, equilibrate. Ha riconosciuto le istanze che riguardavano lo slittamento di un anno dell'Ets 2". Inoltre, "per la prima volta", vengono citati nella normativa "i biofuel, i biocarburanti".
Inoltre, continua Pichetto, "ha dato disponibilità non solo a passare dal 3 al 5% dei crediti di carbonio internazionali, ma anche di inserire poi, in fase di revisione, un ulteriore 5% a valere su quelli che sono i crediti domestici". C'è poi "tutta una serie di altre valutazioni che riguardano la parte di commercio internazionale" che erano emerse nel "Consiglio Europeo". Insomma, per il ministro "le istanze che sono pervenute dai vari Paesi sono state accolte, pertanto si è trovato un buon accordo".
L'Ets 2, continua il ministro Pichetto, "dovrà essere anticipato finanziariamente perché parte del fondo clima". I biocarburanti, prosegue, "li abbiamo inseriti nella proposta che va al trilogo della legge clima. Naturalmente dovranno essere inseriti nella discussione, che partirà i primi giorni di dicembre. L'ipotesi è il 10 dicembre". E poi, conclude il ministro, "è una questione di equilibri, di trattative tra 27 Paesi che dovranno andare avanti".

"Allo stato attuale Markus Kirchler e Marco Di Marcello risultano ancora ufficialmente dispersi e continuano le ricerche per il loro soccorso": a renderlo noto sono fonti della Farnesina parlando della tragedia sulle vette himalayane del Nepal, dove valanghe improvvise hanno travolto diverse spedizioni internazionali causando almeno nove morti, la maggior parte dei quali italiani.
"Il Consolato Generale a Calcutta ha inoltre ricevuto conferma del decesso del connazionale Paolo Cocco, il cui corpo è stato recuperato", precisano.
Cosa è successo
Nella giornata di lunedì, una valanga ha investito un gruppo di dodici persone presso il campo base del picco Yalung Ri[1], nel Nepal centrale, in prossimità del confine con la Cina. In questa tragica circostanza, sette persone hanno perso la vita tra cui Paolo Cocco[2]. Secondo Phurba Tenjing Sherpa, rappresentante dell'organizzatore di spedizioni Dreamers Destination, gli italiani morti sarebbero 5. Sherpa, la cui compagnia aveva curato l'organizzazione della spedizione per parte del gruppo, ha confermato di aver "visto tutti e sette i corpi". I restanti membri del gruppo sono stati tratti in salvo e trasportati in elicottero nella capitale Kathmandu nella mattinata di oggi, come riferito da Gyan Kumar Mahato, alto funzionario di polizia del distretto di Dolakha.
Farronato e Caputo morti sul Panbari
In un altro incidente, avvenuto venerdì 31 ottobre durante il tentativo di scalata della montagna Panbari, hanno perso la vita Stefano Farronato e Alessandro Caputo.[3] Il loro decesso è stato confermato dalla Farnesina. I due alpinisti, che sono stati trovati nella loro tenda sepolti da tre metri di neve, facevano parte di una spedizione di tre membri. Il capocordata, che si trovava al campo base, è stato salvato domenica da un elicottero.

Il mondo dei motori è in lutto per la scomparsa di Andrea de Adamich, ex pilota di Formula 1 e celebre telecronista, morto all'età di 84 anni. A dare la triste notizia è Sportmediaset sul proprio sito ufficiale.
Il friulano, che aveva debuttato nelle competizioni automobilistiche nel 1962, ha avuto una carriera ricca di successi. Prima come pilota Alfa Romeo: dopo il titolo italiano di Formula 3 nel 1965, fu ingaggiato dall'Alfa Romeo, con cui vinse due Campionati Europeo Turismo (1966-67) a bordo della Giulia GTA. E poi l'esperienza in Formula 1 e Prototipi: disputò cinque stagioni in F1 a partire dal 1968, correndo per scuderie di prestigio come Ferrari, McLaren, March, Surtees e Brabham. Alternò la massima categoria al Mondiale Prototipi, ottenendo due vittorie con l'Alfa Romeo.
Ritiratosi nel 1974, de Adamich divenne un noto volto televisivo di Mediaset per i motori, ricoprendo il ruolo di telecronista dal 1978 al 2009 insieme a Guido Schittone. Nel 1991 fondò il Centro Internazionale Guida Sicura, proseguendo la sua storica collaborazione con Alfa Romeo. Per i suoi meriti, il 2 giugno 2022 era stato nominato Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana.

È stato senza dubbio re Carlo a decidere di privare il fratello, l'ex principe Andrea, dei suoi titoli reali. Ma il monarca ha avuto il sostegno dell'intera famiglia, coinvolta attivamente nelle discussioni che hanno portato alla decisione. Buckingham Palace ha rilasciato l'annuncio ufficiale il 30 ottobre, affermando: "Sua Maestà ha avviato oggi un procedimento formale per rimuovere lo stile, i titoli e gli onori del principe Andrea". Tuttavia, una fonte ha detto a People di ipotizzare che la regina Camilla e Kate Middleton fossero più che coinvolte nella decisione. "E' stata una decisione di famiglia, ma penso che la Regina abbia avuto un ruolo in tutto questo - ha detto al tabloid - Ci sarebbe stata una spinta da parte di Camilla e Catherine, e c'è stata pressione da parte di William, che non avrebbe voluto ereditare il grattacapo".
"William è stato molto forte e sono stato molto orgoglioso quando l'ho sentito. Le Loro Maestà desiderano chiarire che i loro pensieri e la loro massima solidarietà sono stati e rimarranno rivolti alle vittime e ai sopravvissuti di ogni forma di abuso", ha aggiunto la fonte riferendosi alle accuse di molestie sessuali contro Andrew Mountbatten Windsor, da lui ripetutamente negate, e al suo noto legame con il condannato per reati sessuali Jeffrey Epstein. Una fonte che conosce il re, a proposito della decisione del monarca, ha affermato: "Ne sarebbe stato davvero esasperato. Ad Andrea erano state date così tante possibilità e opportunità per fare la cosa giusta, e lui sarebbe stato esasperato dal dover prendere una decisione difficile al suo posto. Prenderla è stato molto doloroso".
La Regina è da tempo sostenitrice di cause legate alla violenza domestica, allo stupro e alle aggressioni. Qualche tempo fa ha rivelato di essere stata vittima di violenza sessuale da adolescente, ha scritto una lettera personale alla sopravvissuta allo stupro francese Gisèle Pelicot e ha parlato con le vittime di violenza domestica e sessuale in un potente documentario del 2024. Hetti Barkworth-Nanton, presidente dell'organizzazione benefica 'Refuge', ha elogiato le conversazioni della Regina con le donne che hanno sofferto di abusi nel documentario intitolato 'Her Majesty The Queen: Behind Closed Doors'. "Non c'è prezzo per quello che fa per le vittime, perché le aiuta e le fa andare avanti. È incredibile", ha detto con entusiasmo. "Le aiuta a capire che possono andare a testa alta, che non hanno bisogno di vergognarsi. Tutto questo fa parte del processo di riparazione".
Tre persone sono state arrestate per l'omicidio di Stefano Cena, il giostraio 65enne di Capena, comune alle porte di Roma, morto il 14 ottobre dopo una violenta aggressione subita nella notte tra il 5 e 6 ottobre.
A eseguire un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due 19enni e un 24enne italiani, gravemente indiziati del reato di omicidio volontario aggravato in concorso, i carabinieri della compagnia di Monterotondo, sotto la direzione e il coordinamento dalla procura di Tivol.
I tre sono considerati responsabili, insieme ad altre persone non ancora identificate, del pestaggio di Stefano Cena, deceduto una decina di giorni dopo l'aggressione.
Secondo quanto emerso, l’episodio violento sarebbe scaturito da futili motivi, preceduti già nel pomeriggio da una prima discussione tra la vittima e uno degli aggressori. Nella serata, la situazione è degenerata, coinvolgendo il nucleo familiare della vittima, fino a culminare nella violenta e fatale aggressione ai danni di Cena.
L’uomo in un primo momento è stato circondato e colpito ripetutamente da un gruppo di giovani, tra cui i tre indagati, tutti collaboratori nella giostra gestita dal fratello della vittima. Nonostante le numerose percosse, la vittima è riuscita inizialmente ad allontanarsi, ma, notando la moglie in pericolo, ha cercato di allontanarsi per soccorrerla, subendo una nuova e violenta aggressione, cadendo in terra e venendo colpito ripetutamente e brutalmente in parti vitali. Solo l’intervento tempestivo dei Carabinieri, allertati da alcuni presenti, ha permesso di evitare ulteriori gravi conseguenze, bloccando l’inseguimento che i presunti aggressori avevano intrapreso anche nei confronti del figlio della vittima, accorso in aiuto dei genitori.
Gli arrestati sono stati trasferiti nella Casa circondariale di Rebibbia, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Le indagini continuano per individuare tutti i partecipi al gravissimo episodio di sangue.

'La Notte nel Cuore' su Canale 5 è stato il programma più visto del prime time di ieri, con 2.361.000 telespettatori e uno share del 16,6%. Al secondo posto la programmazione di Rai1 che ha visto in onda, prima 'La Forza che Unisce', il programma dedicato alla Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate (visto da 2.419.000 telespettatori con uno share dell’11,5%) e, a seguire, la replica de 'Il Commissario Montalbano' (1.989.000 telespettatori e il 13,1% di share). Testa a testa per il terzo posto tra 'Belve' che su Rai2 ha interessato 1.367.000 telespettatori (share del 9%) e 'DiMartedì' che su La7 ha realizzato 1.377.000 telespettatori e l’8,4% di share.
A seguire, tra gli altri ascolti di prime time: su Italia1 il programma 'Le Iene' è stato seguito da 1.140.000 telespettatori (share del 9,3%) mentre su Rai3 'Amore Criminale' ha totalizzato 639.000 telespettatori e il 3,4%. Su Tv8 'X Factor' ha realizzato 611.000 telespettatori e il 4,2% mentre su Retequattro 'È Sempre Cartabianca' ha interessato 496.000 telespettatori pari al 3,8% di share. Sul Nove 'Only Fun – Comico Show' è stato visto da 339.000 telespettatori (share del 2%).
Nell'access prime time su Canale5 'La Ruota della Fortuna' ha ottenuto 5.543.000 telespettatori pari al 25,9% battendo 'Affari Tuoi' che su Rai1 ha realizzato 4.454.000 spettatori (20,7% di share). Ancora su Rai1 'Cinque Minuti' è stato seguito da 3.975.000 spettatori pari al 19,2% di share.

“Vediamo che i veicoli elettrici sono sempre più importanti. Abbiamo sempre creduto in questo settore e negli ultimi anni abbiamo raddoppiato il volume di vendita di motorizzazione elettrica. I nostri veicoli sono particolarmente adatti all’elettrico perché leggeri, limitati in velocità e utilizzati molto nei centri urbani”. Così Tom Faget, Direttore Generale di Aixam Mega Italia durante l’82esima edizione di Eicma.
Aixam, leader europeo nella produzione di minicar, partecipa ad Eicma per la seconda volta presenta le novità del 2025 tra cui il modello e-City GTO che rappresenta un’opzione di mobilità sostenibile ideale per il segmento giovane, grazie alle sue prestazioni elevate e alla possibilità di scegliere l’ABS come optional, disponibile anche per altri modelli elettrici.
“Vediamo che la clientela si diversifica - spiega Faget - non solo i ragazzi, ma anche adulti e professionisti che cercano delle soluzioni agili per muoversi in città. Il segmento minicar sta crescendo e seduce sempre più clienti. Si tratta un mezzo molto sicuro e anche per questo motivo viene scelto. Notiamo la progressiva “democratizzazione” del quadriciclo rispetto alle due ruote”.
Aixam, in Italia da oltre 30 anni, sta vivendo un 2025 ricco di soddisfazioni: “Nel 2025 avremo una crescita del 15%, una quota di mercato di quasi il 30% e venderemo più di 4.500 veicoli, il numero più alto che abbiamo mai raggiunto in Italia. Siamo cresciuti più del doppio rispetto a 5 anni fa. Per questo siamo molto felici della performance del nostro marchio sul mercato italiano” conclude.

Terminata l’estate, con l’avvicinarsi del periodo autunnale – caratterizzato da un’ondata di shipping che parte da Black Friday e Cyber Monday e che culmina con le spese per Natale – aumentano esponenzialmente gli acquisti e la corretta gestione delle spedizioni di prodotti ingombranti e di valore diventa cruciale, per i rivenditori ma soprattutto per i clienti finali. Un mercato in crescita che richiede un servizio specializzato. Il mercato dell'e-commerce continua a crescere e molte più persone, oggi, prediligono l'acquisto online anche di beni grandi e costosi – pensiamo, ad esempio, agli elettrodomestici, alle attrezzature sportive o ai prodotti di arredo – che richiedono professionalità e cura nel trasporto perché non basta far arrivare un oggetto a destinazione, è indispensabile farlo nei tempi concordati e in modo sicuro. In un momento in cui la qualità e l'affidabilità della consegna possono fare la differenza tra un cliente soddisfatto ed un reso, offrire un servizio impeccabile è sempre più un’esigenza imprescindibile, molto più importante del suo costo.
“Chi acquista prodotti di valore o particolari – precisa Raffaele Ghedini, economista e presidente di Oikyweb, azienda specializzata nella gestione e movimentazione di prodotti grandi e di valore, da oltre 25 anni nel settore dell’home delivery – si aspetta che nel movimentarli ci sia una grandissima cura e che il servizio rispetti (e, se possibile, superi) le sue aspettative. Per Oikyweb è fondamentale garantire un’esperienza di consegna di alto livello e, per questo motivo, l’azienda si occupa di tutto: consegna all’interno dell’abitazione, montaggio, installazione, collaudo del prodotto, assistenza tecnica post-sale ed estensioni di garanzia. L’impegno quotidiano è che l’esperienza di acquisto si concluda nel migliore dei modi. In tutti questi anni sul campo, Oikyweb ha sviluppato un modello operativo che crediamo sia la chiave del suo successo: personale altamente qualificato, sistemi e tecnologie sempre alla frontiera, tutti rigorosamente sviluppati internamente, e gestione meticolosa di ogni fase del processo”, continua.
In previsione del grande shopping autunnale, Oikyweb ha preparato una guida per aiutare i consumatori a non commettere errori e a scegliere il partner giusto a cui affidare i propri acquisti, indipendentemente da cosa si compra, in quale negozio (online e offline) e dove debba essere consegnato. Pianificare tutto nel dettaglio, scegliendo il partner logistico più adeguato alle esigenze specifiche che si hanno.
Non fidarsi semplicemente, come fa la maggior parte dei privati, del servizio messo a disposizione dal venditore. Prima di effettuare qualsiasi acquisto, controllare bene le caratteristiche tecniche dei prodotti e le condizioni richieste dalla loro movimentazione, e scegliere un partner logistico che offra garanzie rispetto ad esse. Selezionare il partner logistico è molto facile: sottoporre semplicemente alcune domande permette di valutare, nelle risposte, la competenza dell’operatore.
La tecnologia è importante per avere informazioni sempre aggiornate e puntuali, ma la relazione umana lo è di più: avere la possibilità anche di interfacciarsi con operatori competenti che possano supportare i clienti in ogni esigenza è un plus importante, soprattutto quando si sta aspettando un oggetto particolare o di valore elevato che, di certo, non può essere lasciato a bordo strada. Fare attenzione ai picchi di acquisto. Durante i momenti ad alta densità di shopping, eventuali ritardi possono aumentare a causa dell'elevato volume totale dei flussi. Meglio muoversi per tempo, se possibile.
Quando si riceve un prodotto, è fondamentale verificare lo stato dell’imballaggio e, se non è perfetto, apporre una riserva sul modulo di accettazione che viene fatto firmare. O, meglio ancora, si può chiedere al partner logistico la garanzia sull’integrità del prodotto all’arrivo. Assicurarsi sul mantenimento di temperatura e umidità. Quando i prodotti che si ricevono sono sensibili a temperatura e/o umidità, è importante assicurarsi che siano stati mantenuti in luoghi idonei e movimentati con mezzi dotati di adeguati sensori. In caso contrario, si rischia di ricevere un prodotto compromesso.
“Abbiamo sviluppato piattaforme proprietarie – conclude Ghedini – perfettamente integrabili con i vari tool aziendali presenti sul mercato e normalmente utilizzati dai dealers, che mettiamo a disposizione delle imprese e dei gestori di e-commerce per la gestione complessiva del processo di acquisto: dall’acquisizione dell’ordine alla gestione del magazzino, dalla spedizione alla consegna in casa del cliente con tracciamento in tempo reale di ogni singola operazione. Non si tratta soltanto di portare a destinazione un prodotto, ma di trasformare il concetto di spedizione: da semplice trasferimento di un oggetto da un luogo ad un altro, a servizio integrato di altissima qualità sulla sua movimentazione. E subito, per le aziende che ci credono e ci investono, ciò che fino a ieri era un problema diventano un’opportunità e un punto di forza straordinari”.
Il 29 dicembre Raf in concerto,il 30 i rapper Kid Yugi e Low-Red... 
Ciro Solimeno è il nuovo tronista di 'Uomini e Donne'. La proposta di Maria De Filippi è arrivata dopo l’atteso confronto tra Martina De Ioannon, Ciro Solimeno e Gianmarco Steri nella puntata andata in onda ieri, martedì 4 novembre.
Cosa era successo
Il trono di Martina si era concluso con la scelta di Ciro, lasciando fuori Gianmarco, che in seguito era diventato tronista e aveva coronato la sua esperienza con Cristina Ferrara. Tuttavia, a pochi mesi dalle rispettive scelte, entrambe le coppie si dicono addio. Martina è tornata a frequentare Gianmarco e la loro relazione è ormai ufficiale. Ma secondo molti utenti, Martina e Gianmarco avrebbero iniziato a frequentarsi già prima della rottura con Ciro, insinuando un tradimento, smentito più volte dalla stessa Martina.
Il confronto
“Non c’è mai stato un tradimento da parte mia”, ha insistito lei più volte in puntata. “Ho sbagliato i modi, le tempistiche, ti ho mancato di rispetto spettacolarizzando sui social. Ti chiedo scusa per questo”, ha detto Martina rivolgendosi a Ciro. Il confronto si è concluso con un abbraccio tra i due, ma la vera sorpresa è arrivata dopo, quando Maria De Filippi ha proposto il trono a Ciro. Ciro, in lacrime, ha accettato senza esitazioni.

E' morto questa mattina a Roma a 85 anni il giurista ed ex presidente della Corte costituzionale Annibale Marini. Nato a Catanzaro il 5 dicembre 1940, già professore ordinario di Istituzioni di diritto privato, è stato eletto dal Parlamento a Palazzo della Consulta il 18 giugno 1997. Giura il 9 luglio 1997. Termina il mandato il 9 luglio 2006.

Lidl Italia annuncia che Massimiliano Silvestri, dopo 24 anni in azienda di cui gli ultimi 6 da ceo, ha rassegnato le proprie dimissioni per intraprendere nuove sfide personali e professionali. Massimiliano Silvestri, in carica fino al 30 novembre 2025, ha dato un contributo straordinario alla crescita dell’Insegna in Italia. Sotto la sua guida, infatti, l’azienda, che oggi conta più di 780 punti vendita e oltre 23 mila collaboratori, ha vissuto una fase di crescita continua, consolidando il proprio ruolo di protagonista nel settore della gdo.
Nello scorso esercizio fiscale, Lidl Italia ha registrato un fatturato di 7,5 miliardi di euro, in crescita del 4% rispetto all’anno precedente. Uno sviluppo sostenuto da un piano di investimenti costanti, superiori a 400 milioni di euro all’anno, che ha permesso di ampliare la rete dei punti vendita rendendoli sempre più moderni e sostenibili.
A partire dal 1 marzo 2026, il suo successore sarà Martin Brandenburger, in Lidl da 18 anni, che ha maturato un’esperienza internazionale significativa: dopo un periodo in Croazia e in Svizzera, nel 2017 è entrato a far parte del board di Lidl Italia in veste di amministratore delegato vendite e logistica e successivamente ha consolidato le competenze, sempre in ambito logistica, presso la casa madre. Dal 2021 il manager svizzero ricopre il ruolo di ceo di Lidl Grecia e Lidl Cipro, due realtà che, grazie alla sua impronta, hanno avuto uno sviluppo costante. In particolare, in soli 4 anni, ha portato Lidl Grecia a diventare la seconda azienda gdo del Paese.

Con oltre 40.000 Amway Partner in Italia e una maggioranza femminile pari al 61,4%, Amway, la più grande azienda di vendita diretta al mondo, festeggia il suo 40° anniversario nel Bel Paese. Sin dal 1985 la filiale italiana supporta migliaia di persone nella costruzione di attività indipendenti, promuovendo uno stile di vita sano, equilibrato e sostenibile.
Oggi si posiziona come primo mercato della regione Esan (Europa, Sudafrica, Australia e Nuova Zelanda) e rappresenta un pilastro strategico per l’azienda a livello globale. Nel 2024 l’area Esan ha infatti registrato vendite per 424 milioni di dollari (+5% anno su anno), trainata dalle performance del mercato italiano, che continua a distinguersi per resilienza, innovazione e centralità del network imprenditoriale.
“Celebrare 40 anni di Amway in Italia significa rendere omaggio all’impegno e alla passione di decine di migliaia di persone che ogni giorno contribuiscono a generare un impatto positivo nelle comunità in cui vivono e lavorano. Questo anniversario non è solo un traguardo, ma un nuovo inizio guardando al futuro con la promessa di continuare a innovare, sostenere e crescere insieme per molti anni ancora”, afferma Jon Voskuil, Managing Director di Amway Esan.
Eccellenza e innovazione sono le caratteristiche che contraddistinguono i prodotti delle linee di Amway: Nutrilite™, il brand n.1 al mondo nella vendita di vitamine e integratori alimentari ; Artistry™, la linea premium di skincare che combina ingredienti di origine vegetale con tecnologie cosmetiche avanzate per soluzioni personalizzate e performanti; eSpring™, sistema di trattamento dell’acqua leader mondiale.
A conferma del suo costante impegno nell’innovazione, Amway lancia Artistry LongXevity™, la nuova collezione skincare più avanzata, che stimola l’energia naturale della pelle aiutandola a rinnovarsi e a contrastare i segni del tempo. Grazie a una combinazione di estratti botanici e ingredienti scientificamente testati, tra cui cellule staminali di argan e cardo mariano, LongXevity favorisce un rinnovamento cutaneo completo per una pelle visibilmente più giovane. I tre prodotti - Crema Ricca Nutriente, Essenza Tonificante e Crema Contorno Occhi - migliorano idratazione, luminosità e compattezza, restituendo un aspetto più disteso e vitale.
Con la stessa attenzione all’equilibrio e al benessere, l’azienda amplia la propria offerta dedicata alle donne con Women’s 40+ Support Nutrilite™, un integratore alimentare formulato per supportare le donne durante la fase della peri/menopausa, contribuendo ad alleviare i sintomi più comuni, come vampate di calore, sudorazioni notturne e sbalzi d’umore, e fornendo allo stesso tempo un sostegno alla salute delle ossa.
Nel suo 40° anniversario, Amway Italia rafforza l’impegno verso le comunità locali attraverso AmGive, il programma di responsabilità sociale dedicato che amplifica la missione di Amway di generare un impatto positivo nel mondo. Il programma è pensato per valorizzare ed estendere la portata dei progetti già sostenuti dai dipendenti e dagli Amway Partner, favorendo al contempo la collaborazione con organizzazioni locali per creare valore condiviso e coesione sociale in tutta Italia e nella regione Esan.
Nella sua prima edizione, il programma ha ricevuto oltre 50 candidature provenienti da 15 Paesi della regione, tra cui l’Italia. In totale, 17 organizzazioni non-profit sono state selezionate per ricevere un contributo economico a supporto del loro prezioso lavoro in ambito educativo, di inclusione e di assistenza diretta. Con l’apertura ufficiale delle candidature per l’anno 2026, AmGive continua a rappresentare la concreta testimonianza dell’impegno costante di Amway nel sostenere le comunità e favorire un cambiamento positivo nel mondo.
Amway Italia si proietta, quindi, verso il futuro, ispirata dalla sua missione di sempre: aumentare l’impatto positivo nella vita delle persone attraverso l’innovazione, prodotti di qualità e una comunità imprenditoriale solida e inclusiva. Il 40° anniversario rappresenta non solo un traguardo importante ma soprattutto un nuovo punto di partenza. Con lo sguardo rivolto al domani, Amway Italia si impegna a creare nuove opportunità, promuovere lo sviluppo sostenibile e favorire una crescita condivisa, ponendo sempre al centro le persone e i loro bisogni, per affrontare insieme le sfide dei prossimi decenni.

Alessia Pifferi è una persona "egocentrica, che tende a occuparsi delle proprie esigenze. Ha piena, totale, capacità di intendere e di volere e questo dovrebbe porre fine a tante questioni che hanno agitato questo processo. L’accertata imputabilità non può che coincidere con la colpevolezza, sono le sue condotte, il suo non garantire questioni primordiali della vita umana" alla figlia Diana a determinarne la sua morte. E' uno dei passaggi della requisitoria della sostituta procuratrice generale di Milano Lucilla Tontodonati nel processo d'appello che vede alla sbarra Alessia Pifferi condannata in primo grado all'ergastolo per la morte della figlia, abbandonata nel suo appartamento e lasciata morire di stenti a soli 18 mesi nell'estate 2022. "Nessuna patologia al mondo può far ritenere che la mente si disconnetta a tratti", spiega in aula la rappresentante dell'accusa che ricorda la tendenza "alle bugie e alle menzogne" dell'imputata.
"E' un nostro retaggio culturale pensare che una madre non possa sopprimere la sua bambina, ma accade perché è uno dei tanti aspetti della natura umana", dice Tontodonati in uno dei passaggi della requisitoria.
"E' difficile pensare che una madre possa decidere che non le importi o le importi poco o nulla di sua figlia, ma questo accade e dobbiamo partire da questo presupposto. In questo caso la condotta è particolarmente raccapricciante perché è una condotta omissiva: non è una madre che butta la figlia dalla finestra ma la lascia per cinque giorni a soffrire, per cinque giorni da sola nel caldo di Milano", aggiunge la pg.
"E' una vicenda dolorosissima, direi tragica, atroce. Alessia Pifferi lascia la figlia Diana in un lettino da campeggio con un biberon di latte e una bottiglietta d’acqua", ricorda la rappresentante dell'accusa che ricostruisce l'abbandono della bimba e il quadro psicologico e clinico dell'imputata. "Non dobbiamo dimenticare che abbiamo ben due perizie d’ufficio, oltre le consulenze di parte, che concludono per la piena e totale capacità di intendere e di volere di Alessia Pifferi", conclude.

Sabbia, moto, foto e video unici. La Dakar arriva all'Eicma di Milano. È stata inaugurata ieri sera “Desert Queens”, la grande mostra dedicata alla più iconica e avventurosa competizione rallystica del mondo, all’interno dell’82ª edizione del salone, aperta al pubblico da giovedì 6 fino al 9 novembre a Fiera Milano Rho.
Per la prima volta in Italia, la mostra racconta oltre quarant’anni di storia della Dakar attraverso 31 motociclette uniche: dalla Yamaha XT500di Thierry Sabine, ideatore della leggendaria corsa, fino alla moto vincitrice dell’ultima edizione, il percorso svela la nascita, l’evoluzione e il futuro del rally più celebre del pianeta. Frutto della collaborazione tra Eicma e Aso (Amaury Sport Organisation), partner dell’iniziativa e organizzatore della Dakar, “Desert Queens” è uno dei contenuti speciali di questa edizione, che consolida la piena trasformazione di Eicma da fiera di settore a evento espositivo anche esperienziale, culturale e immersivo.
L'esposizione è stata allestita nell’area esterna MotoLive, e si sviluppa in una tendostruttura trasparente di oltre 900 metri quadrati, che ricrea un bivacco dakariano. Il percorso accompagna i visitatori in un viaggio cronologico e tecnologico attraverso sezioni tematiche sull’evoluzione dell’abbigliamento e dei sistemi di sicurezza, fino a mostrare il progresso degli strumenti di navigazione. L’allestimento comprende anche memorabilia originali, roadbook, caschi, documenti d’archivio e, di grande interesse, il trofeo originale della Dakar. Uno schermo centrale proietta poi filmati e testimonianze che ripercorrono le tappe più iconiche della Dakar: dalle prime sabbie africane ai paesaggi sudamericani, fino ai tracciati sauditi. Tra i contenuti multimediali, anche approfondimenti video in quattro specifici corner dedicati a figure leggendarie come Thierry Sabine e i piloti Fabrizio Meoni, Danilo Petrucci e Aldo Winkler.
“Desert Queens - ha dichiarato l'ad di Eicma Paolo Magri - è un omaggio al sogno, alla fatica e alla grandezza della Dakar. È la celebrazione di uomini e macchine che hanno sfidato il deserto e i propri limiti, spinti dalla passione e dal desiderio di andare oltre. Portare questa leggenda a Milano, dentro Eicma, significa far incontrare due mondi che condividono la stessa anima: quella dell’avventura e dell’innovazione espressa dall’industria. Insieme ad Aso, abbiamo voluto creare un’esperienza immersiva, in una location incredibilmente suggestiva, ricca di contenuti di grande valore che uniscono spettacolo, memoria e tecnica, confermando il ruolo di Eicma come piattaforma internazionale capace di valorizzare ogni sfumatura del mondo delle due ruote”.
Nel programma della mostra Desert Queens anche un palinsesto di due appuntamenti quotidiani condotti dal giornalista Alberto Porta, attraverso cui ascoltare, dalla voce diretta dei protagonisti, le storie di vita più interessanti scaturite dall’esperienza dakariana e dall’incontro col deserto. Sono attesi, tra gli altri, Cyril Neveu, Ciro De Petri, Claudio Terruzzi, Danilo Petrucci, Beppe Gualini, Aldo e Andy Winkler, Tiziano Internò, Andrea Gava, Cesare Zacchetti, Paolo Lucci, Maurizio Gerini, Manuel Lucchese.
“La Dakar - ha poi sottolineato David Castera, direttore della Dakar - è molto più di una gara: è un’avventura umana, un laboratorio tecnico e una sfida che da quasi mezzo secolo unisce culture, passioni e generazioni di piloti. Con Desert Queens abbiamo voluto condividere questo spirito con il pubblico internazionale e, in particolare, con quello italiano, che da sempre vive il motociclismo con entusiasmo autentico e profondo. Essere qui a EICMA, insieme a chi rappresenta l’eccellenza mondiale delle due ruote, significa rendere omaggio alla storia del rally e, allo stesso tempo, guardare al suo futuro. È un piacere e un onore vedere la Dakar raccontata con tanta passione, cura e rispetto per i suoi protagonisti”.
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