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Trump dice di aver convinto Coca-Cola a usare zucchero canna al posto di sciroppo mais

17 Luglio 2025
Lattine di Coca-Cola

(Adnkronos) - La Coca-Cola sembra aver accolto la proposta di Donald Trump. La misteriosa ricetta della bevanda gasata cambia. Al posto dello sciroppo di mais, ad alto contenuto di fruttosio, sarà usato quello di canna, ha reso noto il presidente americano che è notoriamente un grande consumatore della Diet Coke.  

"Ho iniziato a parlare all'azienda dell'uso di vero zucchero di canna nella Coca-Cola negli Usa e hanno accettato di sostituirlo", ha scritto il presidente americano su Truth, ringraziando i vertici della multinazionale. "E' un passo molto positivo da parte loro. Vedrete. Sarà solo migliore". L'azienda ha ringraziato a sua volta Trump in un comunicato in cui non conferma il cambio di ingredienti, ma sottolinea "l'entusiasmo del presidente per il nostro iconico brand Coca-Cola" e anticipa che presto offrirà "nuovi dettagli sulle nuove offerte innovative nella gamma dei prodotti offerti".  

Lo zucchero di canna viene già impiegato nella bevanda distribuita in Paesi come il Canada e il Messico, dove il prodotto è noto come MexiCoke, distribuito ora anche in alcune zone del Texas. Ma negli Usa è ancora lo sciroppo a dare sapore al soft drink. Era stato il segretario alla Salute, Robert Kennedy, a denunciare l'impiego di sciroppo di mais a cui ha ricondotto parte delle cause dell'epidemia di obesità. La Coca-Cola ha iniziato a usare lo sciroppo di mais nei suoi prodotti nel 1980 in seguito a un aumento del costo dello zucchero.  

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Infezione da West Nile: cos'è la malattia, sintomi e raccomandazioni

17 Luglio 2025
Virus West Nile, provette - 123RF

(Adnkronos) - Nel Lazio si sono registrati nella provincia di Latina i primi 2 casi autoctoni di infezione da virus West Nile, e altri 2 casi - sempre nella stessa area geografica - sono in corso di accertamento. La Regione, impegnata per la sorveglianza e il monitoraggio del focolaio, ricorda gli elementi fondamentali sull'infezione, i sintomi e la prevenzione. Ecco cosa serve sapere.  

E' una malattia infettiva trasmessa dalle zanzare, in particolare del genere Culex pipiens, che colpisce soprattutto gli uccelli selvatici. Le zanzare si infettano pungendo gli uccelli e a volte trasmettono il virus anche a ospiti accidentali come il cavallo e l'uomo. La zanzara che trasmette il virus West Nile non è la zanzara tigre, bensì la nostra zanzara comune notturna, che punge dal tramonto all'alba. Altre possibili vie di trasmissione comprendono la trasfusione di sangue e il trapianto di organi da donatori infetti e ancor più raramente sono state segnalate infezioni congenite trasmesse dalla madre al feto attraverso il latte umano. 

La maggior parte delle persone infette non ne mostra nessuno. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta disturbi leggeri come febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell'età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave. I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell'1% delle persone infette (1 su 150) e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti. 

Consulta il tuo medico se presenti febbre superiore 38,5°C, dolori muscolari e alle articolazioni, cefalea, confusione, eruzione cutanea. La misura più efficace per proteggersi dal virus è quella di ridurre al minimo il rischio di essere punti da zanzare, raccomanda la Regione Lazio.  

Usare repellenti cutanei per uso topico e insetticidi per uso domestico ed esterno; esporsi all'aperto solo con abbigliamento adeguato (indumenti di colore chiaro, pantaloni e maniche lunghe); evitare l'esposizione non protetta durante le ore a maggiore rischio (alba e tramonto). 

 

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MotoGp, si corre a Brno: programma e dove vedere Gp Repubblica Ceca in tv

17 Luglio 2025
Marc Marquez - Ipa/Fotogramma

(Adnkronos) - La MotoGp torna in pista con il Gran Premio della Repubblica Ceca. Venerdì 18 lugllio inizia il weekend del Gp di Brno, dodicesima prova della stagione - in diretta tv e streaming. Si riparte dal successo in Germania, al Sachsenring, di Marc Marquez, sempre più leader della classifica del Mondiale Piloti con 344 punti davanti al fratello Alex (261) e al compagno di squadra Pecco Bagnaia (197). Ecco il programma del weekend, gli orari e dove vedere prove libere, qualifiche, sprint e gara a Brno.  

 

Ecco il programma del Gp della Repubblica Ceca, sul circuito di Brno, da venerdì 18 luglio a domenica 20 luglio:  

Venerdì 18 luglio  

10.45 Prove Libere 1 

Sabato 19 luglio  

10.10 Prove Libere 2 

10.50 Qualifiche (Q1) 

11.15 Qualifiche (Q2) 

15 Gara Sprint 

Domenica 20 luglio  

14 Gara 

 

Tutti gli appuntamenti del Gran Premio di Repubblica Ceca di MotoGp saranno trasmessi in diretta televisiva sui canali Sky Sport. In chiaro su TV8 saranno visibili in diretta qualifiche e la gara Sprint, mentre la gara sarà trasmessa in differita a partire dalle ore 17.05. La MotoGp si potrà seguire anche in streaming sull'app SkyGo e su NOW, oltre che, per gli appuntamenti disponibili, sulla piattaforma web di TV8. 

 

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Frank Matano, il talento del giudice di Italia's Got Talent: "Tutti i Paesi del mondo in meno di 60 secondi"

17 Luglio 2025
Frank Matano - Fotogramma/IPA

(Adnkronos) - "Tutti i Paesi del mondo in meno di 60 secondi". Una vera e propria esibizione da palcoscenico, quella di Frank Matano durante la conferenza stampa della nuova edizione di Italia’s Got Talent , che si è tenuta oggi, giovedì 17 luglio, a Milano.  

Il comico e giudice del talent show ha sorpreso tutti recitando a memoria, e senza mai perdere lucidità, l’elenco completo di tutti i Paesi del mondo... in meno di un minuto. Un talento che, a suo dire, lo farebbe entrare di diritto come concorrente dello show di cui lui stesso è giudice. L’intera sala ha fatto il tifo per Matano, culminando in un’ovazione collettiva al momento della conclusione del suo ‘numero’ impeccabile. 

A incitarlo, il nuovo volto della giuria Alessandro Cattelan, che al contrario di Matano, ha ironizzato sulla difficoltà di trovare un proprio talento: "Mi addormento sempre e comunque, quando voglio e ovunque mi trovi. E sono invisibile ai sensori dei rubinetti", ha scherzato. 

Non sono mancati siparietti anche dagli altri giudici. Elettra Lamborghini ha raccontato con orgoglio: "Sono la regina dell’idropulitrice. Mio marito (Afrojack, ndr) lo sa bene: l’unico momento in cui non rispondo ai messaggi è quando pulisco. Devo essere impeccabile." 

Mara Maionchi ha invece rivendicato il suo talento per il burraco: "Ho giocato con partner vecchissime che mi fanno sembrare una ragazzina".  

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Cybersicurezza, Iezzi: "Con operazione Eastwood compromessa operatività hacker filorussi NoName057"

17 Luglio 2025
Hacker - Fotogramma /Ipa

(Adnkronos) - "Da ieri i guerriglieri senza nome del cyberspazio hanno un volto, un’identità e un indirizzo, anche all’interno dei nostri confini. L’operazione Eastwood che ha smantellato la rete hacker filorussa NoName057(16), responsabile di centinaia di attacchi informatici in Europa contro i sostenitori della causa Ucraina, è infatti un colpo ben assestato a uno strumento di cyberwarfare del Cremlino e al contempo un messaggio importante a tutti coloro che, per denaro o per simpatia, finora hanno pensato di poter agire nell’anonimato garantito dalle chat Telegram in cui vengono diramati da Mosca gli ordini di sabotaggio alle infrastrutture digitali occidentali. La folla digitale dietro cui si nascondevano i militanti occidentali della guerra ibrida orchestrata dai comandi russi si è improvvisamente diradata, lasciando scoperto chi finora agiva con la sicurezza di non lasciare traccia". A dirlo è Pierguido Iezzi, direttore Cybersecurity di Maticmind. 

"La presenza di infiltrati all’interno di NoName057(16), che fa emergere le avanzate capacità investigative e cyber-offensive dei corpi di polizia postale europei, dimostra quanto le campagne di hacktivismo fondate su community distribuite e l’ingaggio di volontari siano estremamente vulnerabili a penetrazioni, monitoraggio e azioni sotto copertura. Nelle ultime settimane - prosegue Iezzi - i segnali sono stati ripetuti, con l’arresto di diversi cittadini britannici responsabili di atti di sabotaggio fisico contro infrastrutture civili nel Regno Unito ingaggiati dal Gru tramite Telegram, ma ora c’è un elemento in più che non si può trascurare: tra i soggetti identificati vi sono anche cittadini italiani. Questo conferma quanto la minaccia sia ormai endogena e radicata nel nostro tessuto digitale, non più solo importata dall’esterno. Tutto questo avviene all’interno di una vera e propria 'bolla tattico-militare' digitale: un ambiente operativo parallelo dove civili e volontari vengono arruolati, coordinati e attivati da centri di comando remoti, con regole e obiettivi tipicamente militari. Il rischio concreto è che questa bolla sia già radicata nel nostro tessuto digitale e pronta a essere riattivata a seconda degli sviluppi geopolitici. Sul piano strategico, l’operazione Eastwood non si limita a rispondere a un’ondata di attacchi, ma dimostra esplicitamente la capacità cyber-offensiva degli Stati europei e dei partner alleati. Il messaggio è forte, chiaro e diretto: oggi esiste una capacità reale di colpire, infiltrare e neutralizzare le infrastrutture e i network degli avversari, e chiunque scelga di partecipare a campagne cyber ostili deve mettere in conto il rischio concreto di essere identificato e perseguito. È deterrenza, nella sua forma più brutale. Una dichiarazione d’intenti: non staremo a guardare, anzi, abbiamo l’arsenale, fisico e digitale, per mettere in campo la rappresaglia o, in casi più estremi, colpire al di fuori dei confini". 

"A livello operativo, l’operazione ridisegna i confini del possibile: con un solo colpo di mano viene neutralizzata una botnet ostile, si chiudono server in 19 Paesi, si sequestrano asset digitali, vengono identificati diversi simpatizzanti. In questo modo viene seriamente compromesso l’intero modello operativo dei gruppi hacktivisti filorussi e non solo, che ora dovranno rivedere profondamente la loro percezione di sicurezza e anonimato. Accanto alla capacità cyber-offensiva dimostrata, per contrastare la 'bolla tattico-militare' ostile diventa tuttavia indispensabile l’adozione di una logica analoga anche sul fronte difensivo. Urge predisporre una Defensive Bubble, sia a livello nazionale che europeo, per garantire la protezione degli asset importanti ed essenziali, come richiesto dalla Nis2. In questo scenario, le aziende di interesse nazionale non sono più soltanto possibili bersagli, ma diventano infrastrutture strategiche, pilastri di resilienza e continuità operativa. Il loro ruolo evolve: da semplici destinatari delle norme a veri abilitatori di ecosistemi digitali protetti, in cui sicurezza, innovazione e resilienza sono integrate in modo nativo. Gli operatori digitali di settore assumono un nuovo ruolo. Sono chiamati oggi a progettare, mantenere e difendere queste nuove “bolle difensive”, divenendo parte attiva e imprescindibile dell’architettura digitale in ottica di difesa nazionale ed europea. Il vero potere oggi - conclude Iezzi - si gioca nella capacità di costruire, gestire e difendere questi spazi digitali: chi crea e controlla la propria bolla informativa decide regole, accessi e, di fatto, il proprio futuro". 

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Sinner, il 'consiglio' di Navarro per US Open: "Devi migliorare a rete"

17 Luglio 2025
Jannik Sinner ed Emma Navarro - Ipa/Fotogramma

(Adnkronos) - Emma Navarro 'consiglia' Jannik Sinner in vista degli US Open 2025. La tennista statunitense, numero 11 del ranking Wta, parteciperà al torneo di doppio misto dello Slam americano, l'ultimo della stagione, in coppia con l'azzurro, fresco vincitore di Wimbledon. In vista del torneo però Navarro ha voluto dedicare oggi, giovedì 17 luglio, un messaggio proprio a Sinner e dargli qualche consiglio, dopo aver assistito al trionfo di Londra, dove Jannik ha battuto Carlos Alcaraz in finale: "Intanto mi volevo congratulare con te per la vittoria del titolo a Wimbledon. Ho visto molte delle tue partite, ho visto la finale e hai giocato davvero un ottimo tennis", inizia così il video messaggio di Navarro, dal tono ironico, pubblicato sui canali ufficiali degli US Open. 

"A dire il vero però mi sto un po' preoccupando perché non ho visto molto gioco a rete da parte tua. A un certo punto hai fatto un tweener, che è stato molto bello da vedere ma non penso conti", ha spiegato Navarro, "avrò bisogno che ti alleni un po' a rete sui campi di doppio nel prossimo mese, così spero che riuscirai a migliorare questa parte del tuo gioco". 

"Io mi sto allenando molto nel doppio praticamente tutti i giorni, quindi ho bisogno che alzi un po' il livello del tuo gioco e raggiungi il mio. Mettiamoci al lavoro, amico", ha concluso la tennista statunitense con un sorriso. 

 

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Incendio nel Medio Campidano, arrivano due Canadair

17 Luglio 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAUn rogo anche nel parco alle porte di Cagliari...

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Sanità, in aumento malattie sessualmente trasmesse, solo 30% italiani fa test

17 Luglio 2025
Sanità, in aumento malattie sessualmente trasmesse, solo 30% italiani fa test

(Adnkronos) - Le infezioni sessualmente trasmesse (Ist) continuano a registrare un aumento preoccupante, sia a livello europeo che nazionale. Eppure sono ancora troppo poche le persone che fanno i test. Nonostante l'87% della popolazione conosca queste patologie e l'80% sia a conoscenza dell'esistenza dei test diagnostici, solo 3 persone su 10 ne hanno effettivamente fatto uno. Tra coloro che non hanno mai fatto un esame, quasi la metà (48%) non saprebbe a quale struttura rivolgersi. E seppure sono disponibili strumenti all'avanguardia per diagnosi rapide ed efficienti, il 90% dei casi è diagnosticato dopo l'infezione. Sono alcuni dati del report 'Infezioni sessualmente trasmesse: Barriere e soluzioni della diagnosi precoce', presentato a Roma oggi alla Camera, in un incontro realizzato su iniziativa dell'onorevole Mauro D'Attis in collaborazione con l'onorevole Gian Antonio Girelli. 

Nel rapporto, partendo da due sondaggi, vengono individuate possibili azioni: maggiore informazione, interventi di prevenzione e diagnosi precoce, formazione degli operatori sanitari, un modello hub&spoke sul territorio. Il report rappresenta la fase finale del progetto omonimo, coordinato da Ls Cube con il contributo di Hologic Italia e realizzato in collaborazione con un focus group multidisciplinare. I due sondaggi che compongono il documento sono anonimi e simultanei. Uno è stato rivolto a un campione di operatori sanitari (microbiologi, dermatologi, ginecologi, infettivologi) e l'altro a un campione della popolazione generale. "Questa duplice prospettiva ha permesso di analizzare le criticità che ostacolano l'utilizzo dei test diagnostici per queste malattie; valutare il livello di conoscenza e consapevolezza della popolazione sui temi della prevenzione, diagnosi e gestione delle patologie; individuare aree prioritarie di intervento e formulare raccomandazioni concrete per migliorare l'accesso ai test e contenere la diffusione delle Ist", si legge in una nota. 

Dai risultati emerge, tra l'altro, la carenza di test gratuiti e l'inadeguatezza delle informazioni, con i clinici che indicano anche barriere medico/scientifiche e normative/regolatorie. Vi è poi poca chiarezza sul medico di riferimento: il 60% della popolazione identifica lo specialista (ginecologo/andrologo) come principale punto di riferimento per la prescrizione dei test, sebbene non esista una figura predominante. Quasi il 60% della popolazione si dichiara insoddisfatta delle informazioni ricevute dal proprio medico sulla salute sessuale, mentre per il 90% non si parla a sufficienza delle malattie sessualmente trasmesse a nessun livello. 

Partendo dai dati, il focus group ha elaborato raccomandazioni su quattro direttrici principali, per contenere la diffusione delle malattie sessualmente trasmesse e migliorare la salute pubblica e la sostenibilità del Ssn. Il punto di partenza sono gli interventi di informazione soprattutto tra giovani e famiglie per aumentare la consapevolezza e il coinvolgimento dei cittadini. In secondo luogo, servono interventi di prevenzione e diagnosi precoce per ridurre la diffusione delle infezioni e garantire equità di accesso ai test. Terzo punto: sono necessari piani di formazione rivolti agli operatori sanitari per incentivare un approccio proattivo nel sensibilizzare i pazienti. Infine, la costruzione di un modello hub&spoke per rafforzare il contributo del sistema sanitario. 

"I dati di prossima pubblicazione dell'Istituto superiore di sanità relativi al 2023 attestano un aumento complessivo delle malattie sessualmente trasmesse rispetto al 2022 del 9% e del 17% rispetto al 2021", sottolinea Barbara Suligoi, direttrice Centro operativo Aids dell'Iss. "Si assiste - aggiunge - a una crescita continua rispetto al periodo pre-Covid, a cui bisogna aggiungere un sommerso delle Ist batteriche (clamidia, gonorrea, trichomonas) che ammonta al 25% di persone che hanno l'infezione: queste persone sono asintomatiche, ma hanno scoperto l'infezione durante altri accertamenti clinici; un dato che per la sifilide raggiunge il 50%".  

Questi dati indicano, continua Suligoi, che "è necessaria una maggiore capillarizzazione dei centri Ist sul territorio, una formazione del personale sociosanitario, un rafforzamento dei centri del terzo settore come i check-point per arrivare a quelle persone che altrimenti più difficilmente andrebbero a fare il test. Una diagnosi precoce è fondamentale per avviare subito il trattamento e prevenire complicanze gravi. La sifilide, ad esempio, può colpire il sistema nervoso centrale. La clamidia può compromettere la fertilità o provocare complicanze in gravidanza. Il gonococco può causare faringiti e gravidanze ectopiche e, non ultimo, tutti sono associati ad un maggior rischio di Hiv". 

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Europa Donna, 'oltre mille adesioni a campagna per accesso equo a screening seno'

17 Luglio 2025
Europa Donna,

(Adnkronos) - Ha già raccolto oltre mille firme, a un mese dall'avvio, la campagna nazionale 'La fortuna costa, la sfortuna di più', promossa da Europa Donna Italia e attiva fino a ottobre. E' un segno dell'interesse e della crescente consapevolezza delle donne dell'importanza della prevenzione senologica, sottolinea l'associazione. Nel nostro Paese - ricorda Europa Donna in una nota - oggi ci sono cittadine 'fortunate' perché risiedono nelle poche Regioni (appena 6 su 20) che hanno adottato la piena estensione della fascia d'età dello screening mammografico dai 45 ai 74 anni, e cittadine 'sfortunate' perché abitano in Regioni in cui tale estensione è solo parzialmente attiva o non lo è del tutto. Il programma di screening per la prevenzione del cancro al seno, infatti, in alcune Regioni inizia a 45 anni e in altre solo dai 50, in alcune arriva fino ai 69 anni e in altre si estende fino ai 74.  

"Sono disparità che non possiamo accettare - dichiara Rosanna D'Antona, presidente di Europa Donna Italia - perché disattendono le linee guida europee che, fin dal 2017, chiedono di ampliare la fascia di età dello screening mammografico dai 45 ai 74 anni. Queste disomogeneità, inoltre, creano disuguaglianze che si traducono in possibilità di salute, e di salvezza, negate a oltre 2 milioni di donne nel nostro Paese. Per queste ragioni abbiamo avviato la campagna 'La fortuna costa, la sfortuna di più'. Il fatto che in appena 4 settimane abbiamo raccolto oltre mille adesioni conferma quanto il tema sia sentito dalle donne. Porteremo la loro voce alle istituzioni nazionali e regionali - assicura - perché il diritto alla prevenzione del tumore che più le colpisce sia uguale per tutte".  

La campagna resterà attiva sul sito di Europa Donna Italia fino a ottobre, mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno. A campagna conclusa i risultati saranno presentati a Roma in una sede istituzionale e, a seguire, nelle Regioni che devono ancora attuare o completare l'ampliamento dello screening dove sono previste azioni di advocacy mirate dirette ai decisori istituzionali.  

"Con oltre 53.600 nuove diagnosi registrate nel 2024 - evidenzia Paola Mantellini, direttrice dell'Osservatorio nazionale screening - in Italia il tumore al seno si conferma il più frequentemente diagnosticato tra le donne e, purtroppo, anche il più frequente per mortalità. Se viene intercettato agli esordi, però, tutto cambia: si può curare con terapie meno invasive e più efficaci, interventi chirurgici più conservativi e una sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi che nel nostro Paese supera ormai il 90%. Per questo lo screening può essere un salvavita, e l'estensione della sua fascia di età, come anche documentato dalle linee guida europee e italiane, è cruciale per garantire maggiore quantità e qualità di vita. Per questo motivo è importante, inoltre, dare una formalizzazione a questa proposta introducendo l'ampliamento nei livelli essenziali di assistenza, facilitando quindi l'allargamento anche nelle Regioni in cui vigono i piani di rientro". 

"Il programma di screening mammografico organizzato - afferma Silvia Deandrea, presidente della Federazione delle associazioni degli screening oncologici e del Gruppo italiano screening mammografico - chiama periodicamente le donne a effettuare una mammografia, garantendo che l'esame venga eseguito in modo totalmente gratuito, secondo parametri certificati di qualità ed efficacia. Le immagini radiologiche sono interpretate 'in doppio cieco' da 2 radiologi indipendenti, per massimizzare l'accuratezza diagnostica, e i centri in cui viene svolto lo screening sono direttamente collegati alle Breast Unit, strutture multidisciplinari specializzate che assicurano una presa in carico tempestiva e completa in caso di diagnosi". 

"Ampliare la fascia di età in cui lo screening viene garantito - osserva D'Antona - rappresenta certamente un costo per il Servizio sanitario nazionale, ma non farlo sarebbe un clamoroso autogol. A pagarne le conseguenze sarebbero in primo luogo le donne, private della possibilità di intercettare per tempo una malattia che, se diagnosticata precocemente, può essere curata. Ma a perdere è anche l'intera collettività: investire nella prevenzione significa infatti evitare i costi, ben più alti, che si sosterrebbero a curare tumori scoperti in fase avanzata a causa di diagnosi tardive. Ci teniamo a sottolineare che, quando parliamo di costi, non ci riferiamo solo a quelli economici, ma anche a quelli sociali, lavorativi, psicologici e, non ultimi, affettivi: quando una donna si ammala - conclude - tutto il sistema di relazioni e affetti intorno a lei ne è colpito". 

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Italia's Got Talent, Alessandro Cattelan giudice: tutto sulla nuova edizione

17 Luglio 2025
Italia

(Adnkronos) - Sinergia tra i giudici, effetto sorpresa e divertimento assicurato: sono queste le premesse della nuova edizione di Italia’s Got Talent, al via dal 5 settembre in esclusiva su Disney+.  

Il celebre talent show prodotto da Fremantle Italia tornerà con una puntata nuova ogni settimana, fino alla grande finale in diretta streaming prevista per il 31 ottobre, una prima assoluta per un programma di intrattenimento sulla piattaforma. 

Tra le novità più attese c’è l’arrivo di Alessandro Cattelan al tavolo dei giudici: per la prima volta nel ruolo, il conduttore si unirà alla cantante Elettra Lamborghini, alla storica talent scout e volto televisivo Mara Maionchi, all’attore e comico Frank Matano, confermati anche per questa edizione. Alla conduzione tornano invece Aurora Leone e Fru, dei The Jackal. 

Durante la conferenza stampa di presentazione, che si è tenuta oggi, giovedì 17 luglio, a Milano, è stato mostrato in anteprima un estratto della prima puntata, che ha svelato il primo ‘Golden Buzzer’ della stagione. Bocche cucite sul concorrente che ha dato via alla nuova edizione, ma possiamo confermare che è riuscito a conquistare la giuria – in particolare proprio Cattelan, che in pochi minuti di anticipazione ha dimostrato grande naturalezza nel nuovo ruolo. "Condurre davanti ad Alessandro - ha scherzato Fru, elogiando il collega -è stata una sfida, un po’ come cucinare davanti a Cracco. O come guidare con tuo padre accanto". 

Particolarmente entusiasta Frank Matano, ormai alla nona edizione consecutiva come giudice: “Sono felicissimo di aver fatto una cosa per così tanto tempo perché di solito in palestra dura un mese – ha scherzato – facendo i conti sono cinque anni di elementari, tre di medie, ora sto al primo anno di liceo, sto facendo lo sviluppo".  

E un piccolo spoiler: "Quest’anno c’è un concorrente davvero esilarante... un cane che ulula solo alla voce di Damiano David e ignora tutti gli altri cantanti”, ha anticipato, ridendo.  

Comicità, talento e colpi di scena, Italia’s Got Talent si prepara a un’edizione sorprendente. 

La nuova edizione sarà suddivisa in nove puntate, tra cui sei sono di 'Audition', due saranno le semifinali e l'ultima, in diretta streaming, la finale in cui si decreterà il vincitore di questa nuova edizione.  

Al termine di ogni puntata di 'Audition', che vede esibirsi talenti di ogni genere e disciplina, ci sarà il 'Selection Time' dove i giudici dovranno scegliere i concorrenti, tra quelli che avranno ottenuto almeno 3 sì, che avranno accesso alle semifinali.  

Come la scorsa edizione, anche quest’anno il pubblico in sala avrà la possibilità di assegnare due 'Golden buzzer', uno per semifinale, che gli permetterà di mandare due concorrenti in finale. Qui sarà il voto del pubblico da casa a decretare il vincitore di Italia’s Got Talent che si aggiudicherà un premio di 100 mila euro. 

 

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Giovani, Filippi (Heineken Italia): "Sono sempre più alla ricerca di socialità"

17 Luglio 2025
Giovani, Filippi (Heineken Italia):

(Adnkronos) - “Siamo partiti andando ad approfondire le tematiche della socialità, da sempre al centro dei nostri valori, e abbiamo capito come i consumatori, soprattutto i giovani, siano sempre di più alla ricerca di socialità. Lo ha detto all’Adnkronos Michela Filippi, Marketing Director di Heineken Italia, commentando i risultati di una ricerca condotta con AstraRicerche nell’ambito della campagna ‘Together’ volta ad esplorare come Gen Z e Millennials vivono oggi la socialità.  

Dall’indagine emerge il desiderio dei giovani di vivere una dimensione sociale sempre autentica. Oltre 3 intervistati su 4 prediligono socializzare in luoghi fisici. Tuttavia, non sempre la socialità è sempre vissuta da tutti con serenità. I giovani sono spesso “quasi chiusi in una bolla sociale che non si riesce a espandere, un po’ per il timore del giudizio degli altri, un po’ per la carenza di tempo”, sottolinea Filippi.  

In questo contesto Heineken, che da sempre riconosce il valore delle connessioni genuine in una società permeata dalla tecnologia, con i suoi brand si impegna a creare esperienze che vadano oltre il semplice consumo, valorizzando i momenti di condivisione e rafforzando il ruolo sociale della birra nella vita quotidiana. “Basti pensare a Birra Moretti, che da sempre mette al centro la socialità - ricorda Filippi - quella convivialità informale in cui si può essere se stessi senza filtri, naturalmente intorno alla tavola. Perché il connubio tra birra, cibo e socialità informale è quello che rende unica questa esperienza che deve essere autentica, senza filtri sociali. Ma anche una marca internazionale globale come Heineken ha un ruolo fondamentale in questo - specifica - Basti pensare a iniziative come The Boring Phone, lo scorso anno, un cellulare noioso che potesse solo fare o ricevere telefonate. Un modo per stimolare i giovani a riscoprire la socialità più reale, autentica. O il Bar Dating, pochi mesi fa - aggiunge - Il bar è da sempre, nella cultura italiana, un luogo di confronto e di socialità in cui anche generazioni diverse possono scambiare connessioni reali. Abbiamo quindi creato una app che permette ai giovani consumatori di scoprire bar nuovi, così da poter arrivare anche a persone nuove. Modi diversi di utilizzare la socialità insieme alla parte digitale. Perché il digitale può aiutare a costruire una connessione sociale nuova - conclude - e una connessione autentica di socialità”. 

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Giovani, Pratolongo (Heineken Italia): "Oggi vince la socialità fisica su quella virtuale"

17 Luglio 2025
Giovani, Pratolongo (Heineken Italia):

(Adnkronos) - “La società è cambiata negli ultimi anni a causa delle iper connessioni, a causa della tecnologia, a causa di molti mutamenti sociali. Dalla ricerca condotta con AstraRicerche emerge un punto chiaro: vince la socialità fisica su quella virtuale”. Riassume così Alfredo Pratolongo, Corporate Affairs Director di Heineken Italia, il dato più significativo emerso dall’indagine condotta nell’ambito della campagna Together per esplorare come Gen Z e Millennials vivono oggi la socialità. Una ricerca che evidenzia una crescente voglia di riscoprire il valore dei momenti condivisi dal vivo per il 76,5% del campione intervistato.  

“C'è un desiderio di verità, di spontaneità e di informalità nelle connessioni - commenta Pratolongo - e questo si raggiunge quando ci si congiunge, quando si sta insieme e non davanti a uno schermo - specifica - In Heineken abbiamo un purpose: creare il piacere di stare insieme per ispirare un mondo migliore. La togetherness, lo stare insieme nelle connessioni è il nostro territorio”. 

  

Tra gli intervistati, quasi l’80% di Gen Z e Millennials indica la birra quale presenza ricorrente nei propri momenti trascorsi con gli amici. In generale, per il 55% “dei giovani adulti fra i 18 e i 45 anni, il desiderio più importante è mangiare e bere insieme, quindi la convivialità - evidenzia Pratolongo - All'interno di questo contesto la birra è un po’ la regina indiscussa, perché ogni tanto facilita le connessioni e in alcuni casi, le migliora anche”, conclude.  

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Ex Ilva, annuncio di Urso: "Approvata autorizzazione integrata ambientale, stabilimento è salvo"

17 Luglio 2025
Ex Ilva (Fotogramma/Ipa)

(Adnkronos) - L’autorizzazione integrata ambientale per l’ex Ilva di Taranto “è stata rilasciata pochi minuti fa. Taranto continuerà, lo stabilimento è salvo. La siderurgia italiana è salva, l’industria italiana può ancora avere l’acciaio”. Lo ha annunciato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel suo intervento alla seconda giornata del XX Congresso della Cisl, affermando di aver appena “ricevuto il messaggio” sulla decisione della conferenza dei servizi. 

L’autorizzazione, aveva spiegato poco prima il ministro, è una sorta di “ponte” in attesa che si giunga al “piano di decarbonizzazione che deve essere approvato perché io non posso imporre la nave rigassificatrice al comune di Taranto, né posso fare una gara se il Comune si oppone ad un fattore abilitante. Nessuno investe se non ha certezza che l’investimento si realizzi”.  

Intanto però “incombe la sentenza del Tribunale di Milano” che potrebbe disporre la chiusura degli impianti, mandando così “a casa tutti i lavoratori dell’Ilva, sia a Taranto che al Nord, con una ricaduta esplosiva anche sull’indotto, che conta circa 25mila lavoratori”. E quindi “per evitare questo, il governo si assume la responsabilità, attraverso gli organi tecnici competenti, di rilasciare un’Aia che consenta di tenere aperti gli stabilimenti”, aveva affermato Urso. 

 

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