(Adnkronos) - ''Campania Mater nasce come spazio vivo di confronto, creatività e visione. Non è un appuntamento isolato, ma un percorso collettivo che vuole mettere al centro persone, competenze e passioni per costruire il modello agricolo del futuro''. Così l’assessore regionale all’Agricoltura, Nicola Caputo, ha presentato al Palazzo Reale di Napoli la due giorni dedicata al comparto agroalimentare campano, che ha registrato una partecipazione straordinaria con un’affluenza massiccia di pubblico, operatori e stakeholder provenienti da tutta la regione.
Caputo ha spiegato che l’obiettivo di Campania Mater è duplice: da un lato riflettere sulle grandi sfide del settore, dall’altro trasformare ricerca e idee in proposte concrete, innovative e sostenibili. «C’è tanto da raccontare di questa straordinaria Campania, con la sua biodiversità e l’instancabile attivismo dei suoi imprenditori agricoli. Vogliamo dare dignità a un settore che oggi vive un momento di grande complessità, ma che ha tutte le carte in regola per essere protagonista».
L’assessore ha ricordato che il forum è il frutto di mesi di lavoro di un’équipe multidisciplinare e si articola in tre aree tematiche: ''È un’occasione straordinaria per guardare avanti, coinvolgendo non solo gli operatori agricoli, ma anche stakeholder, esperti e imprenditori. La straordinaria partecipazione di queste giornate conferma che la Campania agricola è viva, coesa e pronta a dettare l’agenda per il futuro del settore. Abbiamo alzato la voce di fronte a sfide cruciali – dal cambiamento climatico alle crisi determinate dalle guerre, fino alla volatilità dei prezzi – grazie anche alle quattro associazioni di categoria che hanno accompagnato questo percorso di crescita. Oggi la Campania può diventare un modello replicabile: dalla gestione sostenibile delle risorse alla capacità di raccontare e valorizzare le proprie eccellenze nel mondo''.
Caputo ha poi rivolto un messaggio diretto al settore: ''Agli agricoltori vogliamo dire che c’è grande attenzione a livello europeo per voltare pagina, con la necessità di assicurare il reddito di chi lavora la terra. Occorre mettere in campo politiche, come avviene in altre parti del mondo, che garantiscano certezze e incentivino a proseguire questo mestiere''.
Tra i pilastri della manifestazione, l’assessore ha presentato la pubblicazione del volume “Campania Mater. Il Modello Campania per il cibo che verrà”, realizzato con Teresa Del Giudice e Alex Giordano: ''Abbiamo racchiuso i risultati dei gruppi di lavoro multidisciplinari in un volume di 400 pagine, in italiano e in inglese, che contiene dati, analisi di Nomisma e strategie per affrontare il cambiamento climatico, ridurre gli sprechi, tutelare la biodiversità e rafforzare la DOP Economy. È il manifesto con cui vogliamo proporre la Campania come laboratorio di eccellenza a livello nazionale ed europeo''.
(Adnkronos) - ''Sono impegnato al G20 in Africa e non ho potuto essere fisicamente presente, ma non volevo che mancasse il mio saluto e il mio augurio a Campania Mater. Queste giornate sono un’occasione preziosa per continuare a ragionare su come proteggere il nostro sistema produttivo legato al settore primario: agricoltori, allevatori, pescatori e tutto il comparto della trasformazione'' ha dichiarato in un video messaggio il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida in occasione dell’evento Campania Mater che si sta svolgendo a Palazzo reale a Napoli, promosso dall’assessorato regionale agricoltura e dedicato alle eccellenze agroalimentari campane.
''La Campania è una regione straordinaria, che regala al mondo qualità uniche. Dobbiamo saperle proteggere con iniziative concrete, come quelle già messe in campo dal governo e dalla presidente Giorgia Meloni. Siamo l’esecutivo che ha destinato al mondo agricolo più risorse di qualsiasi altro governo repubblicano in precedenza. Continueremo a incentivare e sostenere questo settore, difendendo un modello di sviluppo che punti a meno regole e più incentivi, non al contrario'', ha aggiunto.
Lollobrigida ha infine sottolineato l’impegno contro «l’apertura indiscriminata alle importazioni da Paesi che non rispettano i nostri standard su ambiente e diritti dei lavoratori». Concludendo, ha rivolto un augurio agli operatori riuniti a Napoli: ''Buon lavoro. Avremo presto altre occasioni per incontrarci e confrontarci su temi rilevanti per il settore, condividendo e valorizzando i prodotti straordinari delle nostre terre, in particolare quelli della Campania''.
(Adnkronos) - Un nuovo sistema dei pedaggi autostradali legati agli effettivi investimenti realizzati con un beneficio per l'utenza e una riduzione delle tariffe. Ad annunciare la novità è stato oggi il presidente dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti, Nicola Zaccheo. "Siamo certi di aver riequilibrato gli interessi in campo", bilanciando "la sostenibilità degli investimenti e la sostenibilità dei costi dell'utenza", ha detto in una conferenza stampa di presentazione della relazione annuale sull'attività svolta.
Ricordando come "i pedaggi devono essere sempre più commisurati agli investimenti effettivamente realizzati", Zaccheo ha ribadito che le nuove tariffe sono "una milestone che finalmente riequilibra gli interessi in campo che in passato non erano bilanciati e, soprattutto, non tutelavano come si doveva l'utenza finale".
Inoltre, ha annunciato, a breve verrà chiusa "la delibera per i rimborsi nel caso di non utilizzo pieno dell'infrastruttura, come nel caso di cantieri presenti. Stiamo definendo queste misure e quindi penso che nelle prossime settimane saremo in grado di chiudere questo procedimento, entro l'anno sicuramente", ha detto in conferenza.
"Bene, ottima notizia. Abbiamo partecipato alla consultazione pubblica, inviando nei mesi scorsi le nostre osservazioni rispetto a due importanti novità che l'Autorità dei trasporti si aggiunge a introdurre: l'aggiornamento del sistema tariffario di cui parla oggi Zaccheo e il rimborso del pedaggio che gli utenti avranno in caso di cantieri. In entrambi i casi si tratta di due miglioramenti significativi", afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, commentando le parole di Zaccheo.
"Auspichiamo che vengano accolti i nostri suggerimenti per potenziare ancor di più questi due provvedimenti. Abbiamo chiesto, ad esempio, che la penalità prevista nel caso i livelli qualitativi siano interiori a quelli previsti dall'Authority, salga rispetto al 2% previsto nella bozza iniziale, in modo che abbia un effetto di deterrenza e che la penalizzazione sia progressiva, con più soglie per ogni disservizio e con più percentuali di penalizzazione, per evitare che raggiunta la penalità massima del 2% non vi siano più incentivi a migliorare l'offerta" conclude Dona.
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(Adnkronos) - E' stato l'ebreo polacco Raphael Lemkin, sconvolto dal massacro degli armeni nell'impero ottomano, a dedicare la sua vita, sin dall'inizio degli anni Venti del Novecento, prima ancora che i nazisti lo costringessero a fuggire negli Stati Uniti, al riconoscimento del ''crimine senza nome'', come lo aveva descritto Wiston Churchill nel discorso del 24 agosto del 1941 di denuncia del progetto dei nazisti per la distruzione degli ebrei.
Fu solo dopo una lunga riflessione che Raphael Lemkin coniò il termine "genocidio" che venne accolto dalla comunità internazionale dopo molti anni ancora. Nel dicembre del 1948 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite riunita a Parigi approva l'introduzione della Convenzione sulla prevenzione e la punizione del crimine di genocidio, entrata in vigore nel gennaio del 1951, ratificata in Italia già nel 1952, negli Stati Uniti solo nel febbraio del 1986.
La lotta di Raphael Lemkin per il riconoscimento del termine
La storia di Raphael Lemkin e quella del termine genocidio inizia quando, studente di filologia a Leopoli legge dell'assassinio a Berlino, il 14 marzo del 1921, di Talaat Pascià l'ex ministro degli interni turco responsabile del massacro degli armeni, da parte di un sopravvissuto, Sogomon Tehlirian. 'E' reato per Tehlirian uccidere un uomo, ma non lo è per il suo oppressore uccidere più di un milione di uomini? Questo è quanto di più incoerente possa esistere'', cominciò subito a chiedere, inascoltato, Lemkin, prima di trasferirsi alla facoltà di legge, per diventare giurista e dedicarsi a tempo pieno alla questione dell'impunità di cui godevano i responsabili di assassini di massa.
Nel 1933, pubblico ministero per il Tribunale distrettuale di Varsavia, Lemkin presenta in una conferenza a Madrid il suo primo progetto per punire le pratiche di ''barbarie'' e ''vandalismo'', vale a dire la distruzione di gruppi di persone e di un patrimonio culturale, "l'essenza di quello che avrebbe poi definito genocidio" - come scrive Gariwo, la fondazione che opera per far conoscere e promuovere le storie di chi ha scelto il Bene, anche nei momenti più bui della storia - e di una legge che protegga i Paesi e le minoranze, un pensiero che il giurista inizia a maturare nei boschi in cui si rifugia dopo che i tedeschi bombardano il treno su cui era fuggito da Varsavia pochi giorni dopo l'invasione della Polonia da parte della Wermacht.
Una volta arrivato in America, Lemkin, che aveva denunciato ben prima del settembre del 1939 che l'Europa stava andando incontro a una catastrofe, porta avanti un'altra battaglia, per sollecitare l'intervento degli Stati Uniti, bloccare i nazisti e salvare le vite di milioni di civili innocenti.
L'ispirazione dalle memorie di George Eastman e il suo 'Kodak'
La sua formazione di filologo lo porta a capire l'importanza di scegliere con cura il termine con cui connotare lo sterminio di massa, ma anche la deportazione di massa e lo sfruttamento economico, la morte progressiva per inedia e la soppressione della cultura di un popolo e della sua trasmissione. Legge, con particolare attenzione le memorie di George Eastman, e di come coniò il termine 'Kodak' per dare nome alla sua nuova macchina fotografica, un termine che non poteva essere usato in altri contesti, esattamente come quello che cercava lui. Che era interessato pero' anche a una parola che fosse capace anche di raggelare il sangue, come ha ricostruito Samantha Power nel suo libro sulla storia dei genocidi "Voci dall'inferno" pubblicato nel 2002.
Da che deriva l'espressione genocidio
Fu così che nel 1946 Lemkin associò alla radice ''geno'' in greco significa razza, tribu', con il suffisso 'cidio'', dal tema del verbo latino tagliare, uccidere. Il primo ad accettare il nuovo termine fu il Webster's. Nel 1953 fu introdotto nell'Enciclopedia Larousse. L'Oxford English Dictionary lo fece nel 1955.
''Sembra incoerente con i nostri concetti di civiltà stabilire che vendere una droga a un individuo sia una questione di interesse mondiale, mentre gasare milioni di essere umani è un problema di esclusivo interesse interno" aveva scritto in una lettera inviata al New York Times, una delle moltissime missive che scrisse negli anni a quotidiani, governi, parlamenti, Presidenti, incluso Roosvelt. "Sembra anche incoerente con la nostra filosofia di vita che il rapimento di una donna a fini di prostituzione sia un crimine internazionale mentre la sterilizzazione di milioni di donne resta un affare di stato interno allo stato in questione''.
Chi era Raphael Lemkin
Lemkin è nato il 24 novembre dl 1900 a Wolkowysk, oggi in Bielorussia allora nell'impero russo. E' la madre, pittrice, linguista e studiosa di filosofia, a istruirlo, dal momento che agli ebrei è vietato studiare nelle città russe. Durante la prima guerra mondiale i Lemkin sono costretti a sotterrare libri e oggetti di valore e si nascondono in una foresta. Sopravvive, studia. Impara a parlare nove lingue, e riesce a leggerne 14. Dopo la laurea in legge e il brillante inizio di carriera come procuratore, viene costretto a dimettersi, accusato di voler fare gli interessi solo degli ebrei e non di tutti i polacchi con la sua proposta per l'introduzione dei crimini di guerra di barbarie e vandalismo.
Arriva negli Stati Uniti nel 1941. I nazisti sono responsabili della morte di 49 suoi parenti. Scrive il libro 'Axis Rule' in cui, in 712 pagine che avrebbero dovuto nelle sue intenzioni essere rivolto a tutti, raccoglie tutte le leggi anti semite in vigore nei 19 Paesi, occupati dalla Germania, e in cui per la prima volta compare il termine di genocidio.
Dopo il processo di Norimberga, opera con tutte le sue energie per fare approvare la Convenzione per la prevenzione e la repressione del genocidio all'Onu, "accampandosi ogni giorno tra i corridoi della sede alla ricerca di funzionari da convincere". Insiste nel sottolineare che il genocidio può avvenire anche in contesti di pace e non è associato esclusivamente allo sterminio fisico. Muore a 59 anni a New York il 28 agosto del 1959 "senza amici, senza un soldo e solo".
Gli articoli della Convenzione
La Convenzione è composta da 19 articoli, il primo dei quali "conferma che il genocidio, che sia commesso in tempo di pace o in tempo di guerra, è un crimine di diritto internazionale". Genocidio significa, spiega il secondo articolo della Convenzione, il compimento di almeno una delle seguenti azioni "con l'intento di distruggere, in parte o nel tutto, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso": l'uccisione di membri del gruppo, lesioni gravi all'integrità fisica o mentale di membri del gruppo, il fatto di sottoporre deliberatamente il gruppo a condizioni di vita intese a provocare la sua distruzione fisica, totale o parziale, misure miranti a impedire nascite all'interno del gruppo, il trasferimento forzato di minorenni da un gruppo a un altro.
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(Adnkronos) - "Al di là dello sviluppo del farmaco, per Ferring è importante essere il più vicino possibile ai clinici, alle società scientifiche e ai pazienti. Per questo abbiamo ritenuto estremamente utile affrontare il tema dell'aderenza terapeutica, che comporta problematiche importanti per i pazienti" con malattie infiammatorie croniche intestinali (Mici). "Grazie al lavoro di un board di 10 esperti - tra cui 8 clinici, il presidente e direttore generale dell'associazione Amici e uno psicologo esperto in materia - e al coinvolgimento di un panel di altri 33 esperti nelle Mici, sono state sviluppate delle raccomandazioni che sono poi confluite nel Consensus paper pubblicato sulla rivista 'Digestive and Liver Disease', poco prima dell'estate". Sono le parole di Tommaso Salanitri, direttore medico di Ferring Italia, oggi a Milano all'incontro con la stampa organizzato dall'azienda farmaceutica per presentare una guida pratica con le strategie volte a favorire l'aderenza terapeutica nelle malattie infiammatorie croniche intestinali e migliorare la gestione clinica con il coinvolgimento del paziente.
"Il problema di una mancata o scarsa aderenza terapeutica è molto importante: può comportare perdita di efficacia dei trattamenti terapeutici, ma anche un aumento dei costi sia per il paziente sia per il sistema sanitario nazionale - spiega Salanitri - La comunicazione medico-paziente riveste, a nostro avviso, un ruolo fondamentale nell'alleanza terapeutica. Un paziente ingaggiato, consapevole, che si fida del proprio medico, che sa come gestire la propria terapia e che ha un'ottima comunicazione con il medico - chiarisce - è un paziente che non solo partecipa attivamente alla gestione della propria terapia, ma è anche in grado di comprenderla perfettamente".
"La stesura del documento", sottolinea, è partita "dall'identificazione di una problematica molto sentita da parte dei pazienti e dei clinici", a cui è seguito "il coinvolgimento di clinici, pazienti e psicologi per definire le raccomandazioni e le migliori modalità di comunicazione medico-paziente: comunicare bene - conclude Salanitri - significa curare bene".
Leggi tutto: Salute, Mici, Salanitri (Ferring): "Con clinici e pazienti per aderenza terapeutica"
(Adnkronos) - Spray urticante alla cena elettorale della candidata di Fratelli d'Italia. E' accaduto ieri sera ad Ascoli Piceno. Come fa sapere lo staff di Francesca Pantaloni, assessore comunale e candidata di Fdi alle prossime elezioni regionali nelle Marche, "ignoti hanno diffuso spray urticante all’interno della sala" del ristorante Mister Ok, dove oltre 300 persone stavano partecipando all'evento elettorale organizzato per lei dal suo collega all'Urbanistica, l’assessore Gianni Silvestri. Lo spray ha generato "momenti di panico e un vero e proprio fuggi fuggi tra i presenti" e "alcuni partecipanti hanno accusato lievi sintomi di intossicazione, ma senza gravi conseguenze".
Sul posto sono intervenuti i carabinieri ma fondamentale è stato il pronto intervento dello staff del ristorante, che, spiegano dallo staff di Pantaloni, "ha gestito con professionalità la situazione, permettendo alla serata di proseguire". La cena si è dunque conclusa "tra applausi e parole di incoraggiamento, a dimostrazione che nessun atto di intimidazione può fermare la voglia di partecipazione e di rinnovamento che anima questo percorso".
“Quanto accaduto non è stato un semplice gesto sconsiderato. È chiaro che qualcuno voleva sabotarci, perché ha paura di questa nuova classe politica, di questo nuovo modo di fare politica: vicino alle persone, trasparente, senza compromessi. Noi non ci faremo intimidire: episodi come questo ci confermano che siamo sulla strada giusta e che il cambiamento che stiamo portando avanti è reale e fa paura a chi non vuole perdere vecchi privilegi”. Così Francesca Pantaloni commenta l'episodio.
Leggi tutto: Spray urticante a cena elettorale candidata Fdi con 300 persone, panico in sala
(Adnkronos) - Il 4 ottobre torna a essere festa nazionale? "Con il 2 giugno celebriamo la nascita della Repubblica, con il 25 aprile celebriamo la libertà riconquistata, con il 1° maggio celebriamo il lavoro e con il 4 ottobre celebreremo la pace, la fraternità, la solidarietà, la custodia del creato". Benvenuto, anzi, bentornato San Francesco nel gruppo delle principali festività nazionali. L'aula della Camera, come ha spiegato la relatrice Elisabetta Gardini (Fratelli d'Italia), si appresta a dare il via libera alla legge per l''Istituzione della festa nazionale di San Francesco d'Assisi'.
Il provvedimento, frutto di due testi presentati da Maurizio Lupi (Nm) e Lorenzo Malagola (FdI) e in parte modificati, verrà esaminato dopo la riforma della giustizia (che si vota domani alle 12) e poi dovrà passare al Senato. Ma sull'approvazione ci sono pochi dubbi, essendo una proposta della maggioranza. "Dare a quella data la piena dignità di festa nazionale, al pari del 2 giugno, del 25 aprile e del 1° maggio non è un gesto formale. Si tratta di riconoscere che i valori incarnati da San Francesco, la pace, la fraternità, la solidarietà, la cura degli ultimi, il rispetto per la natura sono oggi più che mai necessari e sono valori che parlano a tutti, credenti e non credenti", ha sottolineato ancora la Gardini.
La festa nazionale di San Francesco d'Assisi viene introdotta in occasione dell'ottavo centenario della morte, che cadrà nel 2026, e la legge ne precisa le finalità: la pace, la fraternità, la solidarietà e la tutela dell'ambiente. Per il santo patrono si tratta di un ritorno da protagonista nel calendario degli italiani. Attualmente il 4 ottobre è considerato 'solo' solennità civile, ma la disciplina specifica è cambiata diverse volte negli anni.
La legge che introduceva la solennità civile per san Francesco e Santa Caterina da Siena risale al '58, con tutti crismi del caso: imbandieramento degli pubblici edifici e, soprattutto, orario di lavoro ridotto. Nel '77, però, la riduzione dell'orario di lavoro per le solennità civili era stata rimossa, salvo alcuni casi. Una norma che aveva 'retrocesso' festività come l'Epifania, san Giuseppe, l'Ascensione, il Corpus domini, i santi Pietro e Paolo.
Il rientro di san Francesco tra i big del calendario non è, però, con effetti completi. La nuova legge prevede alcune eccezioni. "Le celebrazioni restano possibili, ma non obbligatorie", ha spiegato la relatrice aggiungendo: "La commissione Bilancio ha sottolineato con chiarezza che questo passaggio era imprescindibile: ha chiesto che le celebrazioni fossero esplicitamente indicate come facoltative e che non comportassero nuovi oneri a carico delle amministrazioni scolastiche o locali". Quindi, come prevede la legge, scuole, amministrazioni pubbliche e del Terzo settore possono "favorire l'organizzazione di eventi, di manifestazioni e di celebrazioni che promuovano i principi e gli insegnamenti di San Francesco d'Assisi" o comunque "iniziative culturali, sociali ed educative con particolare riguardo ai temi della pace, della fraternità tra i popoli, dell'inclusione sociale e della tutela dell'ambiente" oppure genericamente sulla figura di San Francesco.
Per finanziare la festa del patrono la relazione tecnica del governo ha quindi previsto un onere di 10.684.044 euro annui. Una cifra calcolata secondo il fabbisogno per indennità e straordinari. Nel dettaglio, si legge nella relazione, circa 8,8 milioni di euro per il comparto sanitario e 1,9 milioni di euro per Forze armate, Polizia, e Vigili del fuoco. Infine, un dettaglio tecnico: la copertura è prevista dal 2027. Il 4 ottobre 2026 cadrà, infatti, di domenica e lo Stato non dovrà coprire costi aggiuntivi.
Leggi tutto: San Francesco, il 4 ottobre torna festa nazionale: la proposta
(Adnkronos) - Allo scopo di proteggere il potere d’acquisto dei pensionati e garantire loro un tenore di vita adeguato e costante nel tempo, tutti i principali sistemi pensionistici internazionali prevedono adeguamenti degli assegni ai prezzi e/o ai salari. In Italia è dunque attuata la cosiddetta 'perequazione automatica', aumento periodico dell’assegno collegato all’inflazione, negli ultimi 30 anni oggetto di numerosi provvedimenti legislativi, che rappresentano di fatto e in negativo un unicum tra i Paesi Ocse; provvedimenti spesso perfino in contraddizione tra loro ma, in linea di massima, accumunati dal principio secondo il quale le pensioni di importo inferiore tendono a godere di un meccanismo più favorevole e, nella sostanza, economicamente più generoso.
Se, in alcuni periodi gli assegni non hanno quindi ricevuto alcuna perequazione, in altri hanno subito indicizzazioni di varia misura e applicate secondo criteri differenti, che si sono tramutate in una riduzione strutturale, e non più recuperabile, del valore delle prestazioni.
E' questa la fotografia scattata da Itinerari Previdenziali e Cida in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’Osservatorio sulla spesa pubblica e sulle entrate 'La svalutazione delle pensioni in Italia': studio che analizza gli effetti sulle rendite dei meccanismi di rivalutazione delle pensioni applicati negli ultimi trent’anni, concentrandosi soprattutto sulle novità introdotte dalle più recenti manovre finanziarie.
"Rispetto alle persone in età attiva - ha spiegato Alberto Brambilla, presidente del Centro studi e ricerche Itinerari Previdenziali e curatore dello studio - i pensionati hanno meno possibilità di difendersi dall’inflazione, tanto che il mantenimento del loro potere d’acquisto è affidato quasi esclusivamente ai meccanismi di indicizzazione: ecco perché sarebbe innanzitutto importante avere regole stabili nel tempo e, ancora di più, eque".
Eppure, come rilevato nel corso della conferenza stampa promossa da Cida, "malgrado l’avvicendarsi di esecutivi di varia appartenenza politica e tecnica, negli i anni tagli, blocchi e contributi di solidarietà si sono susseguiti in modo sistematico determinando una perdita crescente del potere d’acquisto anche del 10-12% nell’arco di un decennio, e soprattutto - ha specificato Cuzzilla - diventando più una leva contabile che uno strumento di giustizia previdenziale".
"Per le quote pensionistiche calcolate con il metodo contributivo, destinate a crescere nel tempo, il rallentamento o il congelamento, anche temporaneo, della rivalutazione è da considerarsi alla stregua di un’imposta. Con il pensionato che riceve così non solo meno di quanto gli spetterebbe ma anche meno di quanto gli sarebbe necessario per contrastare l’aumento dei prezzi al consumo", precisa Brambilla.
Leggi tutto: Pensioni, Itinerari previdenziali-Cida: perequazione lunga sequenza di tagli bipartisan
(Adnkronos) - Ha avvicinato un 14enne in un parco pubblico ancora molto frequentato, alle 19.30, e lo ha accoltellato per tre volte al petto e all'addome prima di dileguarsi. E' successo ieri in viale Terme, a Bologna. Sul posto i carabinieri della Stazione di Castel San Pietro Terme e i sanitari del 118 che hanno trasportato d’urgenza la vittima al pronto soccorso. Le ricerche hanno permesso di rintracciare il presunto responsabile, un 15enne, intorno alle 22, mentre si aggirava a piedi con un coltello da cucina nella cintura dei pantaloni. Disarmato e identificato, il ragazzino è stato accompagnato in caserma e successivamente arrestato per tentato omicidio. Accompagnato, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, in una struttura della giustizia minorile, è a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
Leggi tutto: Bologna, accoltella 14enne al parco: 15enne arrestato per tentato omicidio
(Adnkronos) - Christian Brueckner, cittadino tedesco di 49 anni e principale sospettato per la scomparsa della bambina britannica Madeleine McCann avvenuta il 3 maggio del 2007, è stato rilasciato dopo aver scontato una condanna a sette anni di carcere per un altro crimine. Ossia lo stupro di una donna americana di 72 anni commesso nel 2005 a Praia da Luz, località turistica nell'Algarve, la stessa regione del Portogallo meridionale dove Maddie era in vacanza con la famiglia e da dove è scomparsa.
Condannato per reati sessuali, si è rifiutato di essere interrogato dalla polizia britannica pochi giorni prima del suo rilascio dal carcere e ha sempre negato qualsiasi coinvolgimento nel caso Maddie. Ma secondo il pubblico ministero Hans Christian Wolters, che dirige l'indagine su Madeleine, Brueckner è ''molto pericoloso e presumiamo che ci sia il rischio che commetta nuovamente reati".
Sebbene Brueckner sia ancora formalmente sotto inchiesta per la scomparsa di Maddie, l'uomo non è mai stato accusato in relazione al caso e continua a negare qualsiasi coinvolgimento. Il sospettato, descritto come ''un vagabondo'' che si spostava tra il Portogallo e la Germania, ha precedenti penali per abusi sessuali su minori, furto, traffico di droga e falsificazione.
Il 27 ottobre Brueckner dovrà comparire in tribunale a Oldenburg, nella Germania nord-occidentale, per rispondere dell'accusa di comportamento offensivo nei confronti di una guardia carceraria e, se condannato, potrebbe tornare in cella. Un tribunale distrettuale della città lo ha già condannato a sei settimane di prigione in relazione al caso, ma la difesa ha presentato ricorso. Inoltre potrebbe anche dover affrontare un nuovo processo dopo l'appello presentato dal pubblico ministero contro la sua assoluzione, pronunciata lo scorso anno, per accuse non correlate di stupro e violenza sessuale su minori.
Bruckner è al centro dell'inchiesta sulla scomparsa di Maddie da quando i procuratori tedeschi lo hanno pubblicamente identificato come principale sospettato nel 2020, mentre era già in carcere. Secondo il pubblico ministero, le prove contro Brueckner nel caso Madeleine sono indiziarie: il suo telefono cellulare si trovava nelle vicinanze del resort dove i McCann erano in vacanza al momento della scomparsa della bambina, il giorno dopo ha reimmatricolato la sua auto, era un pedofilo già condannato e avrebbe confessato tutto a un amico. Questo stesso amico ha descritto Bruckner come ''molto pericoloso'' e ''un gran bugiardo'', affermando che probabilmente ''voleva svaligiare la stanza dei McCann, poi ha trovato la bambina e ha preso lei''. Non ci sono prove forensi che colleghino il sospettato al rapimento e, dopo 18 anni, le possibilità di trovarle sono remote.
Leggi tutto: Caso Maddie, chi è il sospettato numero uno tornato libero
(Adnkronos) - "Il monitoraggio dell’Ocse, chiamato Pension at a Glance, ci dice che Italia e Austria sono gli unici Paesi che arbitrariamente cambiano le regole del gioco in tema di pensioni. Il sistema pensionistico è il più grande patto intergenerazionale che un Paese può fare, cambiare le regole in continuazione significa mettere in dubbio l’intero sistema. Un problema sottovalutato dalla politica e dalla Corte costituzionale che può minare la coesione sociale". A dirlo Alberto Brambilla, presidente del Centro studi e ricerche Itinerari Previdenziali, in occasione della presentazione dell’Osservatorio sulla spesa pubblica e sulle entrate 'La svalutazione delle pensioni in Italia'. Con questo studio, realizzato da Itinerari Previdenziali e Cida, si vanno ad analizzare gli effetti sulle rendite dei meccanismi di rivalutazione delle pensioni applicati negli ultimi trent’anni, concentrandosi soprattutto sulle novità introdotte dalle più recenti manovre finanziarie.
"Dal 2012 al 2022 le mancate indicizzazioni, al netto dei contributi di solidarietà, abbiamo perso il 10% di potere d’acquisto per tutte le pensioni da 5 volte il minimo in su. L’inflazione dal 2022 ad oggi ha fatto perdere un ulteriore 10% col rischio di perdere un altro 5% nei prossimi 10 anni se l’inflazione restasse al 2%. Sono cifre che creano grandi disparità nei confronti dei pensionati", conclude Brambilla.
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