
(Adnkronos) - Jannik Sinner torna in campo. Oggi, giovedì 30 ottobre, il fuoriclasse azzurro sfida Francisco Cerundolo al terzo turno del Masters 1000 di Parigi. Il numero due del ranking Atp arriva dall'agile vittoria contro Bergs, mentre l'argentino arriva dal successo contro Kecmanovic. Il match inizierà intorno alle 19.
Dove vedere la partita? Sinner-Cerundolo sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali SkySport. Il match sarà visibile anche in streaming sull'app SkyGo, su NOW e Tennis Tv
Sono cinque i precedenti tra i due: Jannik è avanti 3-2 e ha vinto l'ultima sfida, agli ottavi di finale degli Internazionali di Roma.
Leggi tutto: Parigi, oggi Sinner-Cerundolo al terzo turno - Il match in diretta

(Adnkronos) - "Ci sono vittorie che arrivano tardi, forse troppo tardi, ma che restano grandi e decisive. Quella di oggi è la vittoria di mio padre, Silvio Berlusconi". E' quanto ha detto la presidente di Fininvest, Marina Berlusconi, commentando il via libera definitivo della riforma della Giustizia in Senato. "Sono la sua forza, il suo coraggio, la sua determinazione e, purtroppo, anche la sua sofferenza, ad aver reso possibile una giornata che segna un passo avanti importante per la democrazia e per la verità in questo Paese" conclude.

(Adnkronos) - “Il libro nasce dall’esigenza di raccontare e condividere le esperienze maturate in quasi dieci anni di attività del Banco dell’Energia. Non si tratta solo di un intervento immediato a sostegno delle famiglie in difficoltà, ma di un impegno strutturato che spazia dal ricambio degli elettrodomestici all’educazione al risparmio energetico, fino alla creazione di comunità energetiche rinnovabili solidali”. Lo ha dichiarato Roberto Tasca, presidente Banco dell’energia e A2A, intervenuto alla presentazione del volume "Povertà energetica e accesso equo all'energia: una riflessione sulla società contemporanea" presso l’Università Luiss.
“In questi anni abbiamo distribuito oltre 13 milioni di euro su tutto il territorio nazionale, raggiungendo più di 17 mila persone e attivando quasi 10 comunità energetiche solidali" ha continuato Tasca che ha ricordato come il Banco dell’Energia lavori a stretto contatto con le associazioni del Terzo Settore per promuovere progetti concreti di inclusione e sostenibilità energetica in tutto il Paese.

(Adnkronos) - Cresce in Italia il numero delle famiglie colpite dalla povertà energetica: sono oggi 2,36 milioni, pari al 9% del totale, con un aumento significativo soprattutto nelle Isole e nel Nord Ovest. Il fenomeno interessa in modo più marcato i piccoli centri e le aree suburbane rispetto alle grandi città, evidenziando un divario territoriale sempre più profondo. Allo stesso tempo, il 77% degli italiani si dice preoccupato per l’aumento dei costi dell’energia e del gas e teme di non riuscire a sostenere le bollette nei prossimi anni, mentre due cittadini su tre ritengono che, senza interventi strutturali, la povertà energetica sia destinata ad aggravarsi. I dati, elaborati da Oipe e Ipsos, sono al centro del primo volume dedicato a questo tema nel nostro Paese: “Povertà energetica e accesso equo all’energia: una riflessione sulla società contemporanea”, realizzato dalla Fondazione Banco dell’energia in collaborazione con l’Università Luiss e pubblicato dalla casa editrice Luiss University Press.
Il volume. Presentato oggi nel Campus dell’Ateneo in viale Pola, il libro intreccia dati, testimonianze ed esperienze, analizzando il fenomeno – per la prima volta – non come fatto isolato ma come cartina tornasole delle diseguaglianze che attraversano la nostra società, attraverso tre prospettive complementari che collegano storia, economia e società. Nel capitolo Fuoco invisibile, il saggista e scrittore Cesare Alemanni ricostruisce l’evoluzione del rapporto tra civiltà ed energia, mostrando come l’accesso a quest’ultima resti oggi una misura concreta di giustizia sociale e di inclusione, portando come esempio il modello della Fondazione Banco dell’energia.
Con L’elettrificazione delle disuguaglianze, il Professore di Economia Politica Cesare Pozzi analizza invece le cause economiche strutturali della povertà energetica, evidenziando come l’aumento delle disparità di reddito e ricchezza incida sull’accesso ai beni essenziali e sul rischio di esclusione. La Professoressa Paola Valbonesi, Presidente dell’Oipe - Osservatorio italiano sulla povertà energetica e Nando Pagnoncelli, Presidente Luiss School of Government e Ipsos, infine, restituiscono il quadro nazionale e la percezione del fenomeno tra i cittadini, confermando come il contrasto alla povertà energetica rappresenti oggi una delle principali sfide sociali da affrontare. Il volume si propone così come uno strumento di conoscenza e sensibilizzazione, capace di unire rigore scientifico e testimonianze concrete per promuovere un accesso all’energia più equo e condiviso, stimolare il dibattito pubblico e contribuire a delineare nuove prospettive di intervento in un campo che tocca da vicino la vita quotidiana di migliaia di famiglie.
Fondazione Banco dell’energia e Luiss insieme per raccontare la povertà energetica. Indispensabile per la realizzazione del volume è stata la collaborazione tra Fondazione Banco dell’energia e l’Università Luiss che nasce proprio dal desiderio di creare un ponte tra conoscenza e azione, tra il mondo della ricerca e quello della solidarietà concreta. Da questo incontro di visioni, infatti, è maturata l’idea di realizzare un libro capace di raccontare la povertà energetica non solo attraverso i numeri, ma attraverso le storie, le riflessioni e le esperienze di chi la affronta ogni giorno.
“Tra le missioni dell’università vi è anche quella di trasformare la conoscenza in impatto concreto, costruendo ponti tra ricerca, istituzioni, imprese e società civile. La transizione energetica equa e sostenibile rappresenta una sfida complessa e urgente, che richiede il contributo di tutti gli attori. Questo volume, pubblicato dalla nostra casa editrice e frutto della collaborazione con la Fondazione Banco dell’energia, offre una riflessione autorevole e innovativa, capace di analizzare il fenomeno della povertà energetica in Italia in profondità e da prospettive diverse e complementari”, ha affermato Paolo Boccardelli, Rettore dell’Università Luiss.
“La povertà energetica è una delle sfide sociali più importanti del nostro tempo: conoscere il fenomeno è fondamentale per poterlo affrontare e individuare soluzioni in grado di aiutare molte famiglie a vivere con serenità e sicurezza” - ha commentato Roberto Tasca, Presidente di Banco dell’energia - “Abbiamo realizzato questo libro insieme alla Luiss per fare informazione e tenere alta l’attenzione su un tema di interesse sovranazionale, che richiede l’impegno congiunto di istituzioni, imprese e terzo settore. In questi anni Banco dell’energia ha raccolto più di 13 milioni di euro a sostegno di circa 17mila persone; solo nel 2024 abbiamo destinato oltre 4 milioni di fondi ad iniziative concrete. Continueremo a lavorare per rafforzare questa rete solidale, promuovendo progetti diffusi che uniscono supporto economico, educazione e responsabilità collettiva”.
L’evento. Presso la Sala delle Colonne del Campus Luiss, a Roma, oltre al Rettore Paolo Boccardelli e al Presidente della Fondazione Banco dell’energia Roberto Tasca sono intervenuti gli autori del volume Cesare Alemanni, scrittore e saggista, Nando Pagnoncelli, Presidente Luiss School of Government e Ipsos, Cesare Pozzi, Professore di Economia Politica alla Luiss e Paola Valbonesi, Presidente Oipe. Ha moderato l’incontro Massimo Sideri, inviato ed editorialista del Corriere della Sera e docente Luiss.
Banco dell’energia e il Manifesto. Nata su iniziativa del Gruppo A2A, la Fondazione Banco dell’energia ha come missione quella di contrastare la povertà energetica tutelando il diritto all’accesso all’energia. Con il Manifesto “Insieme per contrastare la povertà energetica”, lanciato nel 2021 come appello aperto a imprese, istituzioni e società civile, il Banco ha dato vita a una rete di oltre 100 firmatari - tra aziende, enti del terzo settore, fondazioni e istituti di ricerca - impegnati in interventi concreti su tutto il territorio nazionale. Nel tempo sono stati sviluppati progetti capillari di sostegno ai cittadini vulnerabili, contribuendo al pagamento delle bollette e alla sostituzione di elettrodomestici obsoleti, ma anche promuovendo azioni di lungo periodo come l’efficientamento energetico degli enti partner e la creazione di Comunità energetiche rinnovabili e solidali. In questi anni Banco dell’energia ha raccolto oltre 13 milioni di euro a sostegno di più di 17mila beneficiari e oltre 4 milioni di fondi impegnati in azioni concrete nel solo 2024.
Leggi tutto: Fondazione Banco Energia e Luiss presentano primo volume povertà energetica
La Asl 1 potenzia la propria rete assistenziale territoriale...
L'iniziativa due volte al mese nel porto di Golfo Aranci... 
(Adnkronos) - L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale ha approvato il bilancio di previsione per l’anno 2026. Il via libera è arrivato dal Commissario Straordinario Raffaele Latrofa, che ha esercitato i poteri del Presidente e del Comitato di Gestione. Il documento è stato presentato ieri all’Organismo di Partenariato della Risorsa Mare, appena ricostituito, che ha espresso il proprio consensus all’unanimità. Il bilancio, costruito con criteri di prudenza e selettività, prevede entrate correnti per 56,5 milioni di euro e spese correnti per 46,1 milioni. Gli investimenti in conto capitale ammontano a 1,68 milioni, mentre il saldo positivo atteso di 2,165 milioni garantisce la tenuta degli equilibri finanziari.
"Questo Organismo non è un adempimento formale - ha sottolineato Latrofa nella prima seduta dell'Organismo da lui presieduta - ma la sede stabile di confronto con gli stakeholder del cluster marittimo-portuale per costruire insieme le scelte strategiche. Il metodo che propongo è semplice e vincolante: trasparenza, tempestività, calendarizzazione e tracciabilità. Avviamo questo percorso con un atto concreto: la presentazione del bilancio di previsione 2026".
Il bilancio punta su investimenti essenziali, sostenibilità, digitalizzazione e qualità dei servizi portuali. “Abbiamo scelto un’impostazione sobria e operativa - ha aggiunto Latrofa - che privilegia ciò che è realmente cantierabile e utile per rafforzare la macchina amministrativa. Spendere dove serve, quando serve e con procedure trasparenti: è questa la direzione che intendiamo seguire per garantire risultati misurabili e servizi migliori per operatori, lavoratori e comunità locali”.

(Adnkronos) - Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno dichiarato che i resti di due ostaggi sono stati trasferiti alla Croce rossa a Gaza, dopo che Hamas aveva annunciato che avrebbe consegnato i corpi. "Secondo le informazioni fornite dalla Croce rossa, due bare contenenti gli ostaggi deceduti sono state trasferite alla loro custodia e sono in viaggio verso le truppe Idf nella Striscia di Gaza", si legge in una dichiarazione dell'esercito israeliano e dell'agenzia di sicurezza.
Promettendo il disarmo di Hamas e la demilitarizzazione di Gaza, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato: "Se lo faranno forze straniere, benissimo. Se non lo faranno, lo faremo noi". "Decidiamo e agiamo", è il messaggio recapitato in apertura della cerimonia di laurea dei cadetti dell’Accademia militare Bahad 1, nel sud di Israele, da Netanyahu che ha sottolineato: "Israele ha ancora molto lavoro da fare. Se Hamas continuerà a violare esplicitamente il cessate il fuoco, subirà attacchi potenti come quelli di due giorni fa e di ieri".
"Decidiamo, e agiamo ogni volta che è necessario per rimuovere minacce immediate dalle nostre truppe", ha aggiunto. Le dichiarazioni del premier israeliano sono arrivate mentre crescono in patria le critiche per le restrizioni statunitensi che, secondo alcuni, avrebbero limitato la risposta israeliana agli attacchi di Hamas contro i soldati dell’Idf.
Gli Stati Uniti nel frattempo stanno conducendo colloqui riservati con diversi Paesi per formare una forza internazionale di stabilizzazione da dispiegare a Gaza nelle prossime settimane. A rivelarlo è Axios, citando fonti coinvolte nel processo. Il piano, promosso dall'amministrazione di Donald Trump, prevede la creazione di una nuova forza di polizia palestinese - addestrata e controllata da Stati Uniti, Egitto e Giordania - affiancata da contingenti militari provenienti da Paesi arabi e musulmani come Indonesia, Azerbaigian, Egitto e Turchia.
Nell'idea degli organizzatori, la International Stabilization Force (Isf) rappresenterebbe la condizione necessaria per un ulteriore ritiro israeliano da Gaza e avrebbe il compito di proteggere i confini impedendo il traffico di armi. "Se non avremo una sicurezza e una governance affidabile a Gaza, rischiamo che Israele torni ad attaccare in continuazione", ha spiegato una fonte vicina ai negoziati. Ma l'iniziativa presenta dei nodi difficili da sciogliere per le diplomazie: la partecipazione turca è fortemente osteggiata da Israele, e il dispiegamento dell'Isf necessita del consenso di Hamas, a cui viene chiesto di rinunciare almeno parzialmente al controllo del territorio e delle armi.
Un alto funzionario americano ha sottolineato che "è meglio muoversi lentamente e farlo bene, perché non ci sarà una seconda possibilità". Washington sta lavorando a una risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che offra una base legale alla missione, pur mantenendo il comando operativo in mano statunitense. "Nessuno vuole restare fuori da un’iniziativa di Trump - ha ammesso una delle fonti - ma chi conosce la storia di questo conflitto sarebbe folle a non essere scettico".
"Si prevede che gli intensi combattimenti nella Striscia di Gaza finiranno, ma ci attendono ancora molte sfide su diversi fronti e non cesseremo di agire finché non le avremo vinte., ha detto il ministro della Difesa israeliano Israel Katz intervenendo alla cerimonia di laurea dei cadetti dell'Idf alla scuola ufficiali Bahad 1 nel sud di Israele. "Non ci fermeremo finché non realizzeremo gli obiettivi generali che ci siamo prefissati ha aggiunto - la smilitarizzazione di Gaza e lo smantellamento delle armi di Hamas, insieme alla completa distruzione dei tunnel del terrore".
"Israele insisterà sulla piena attuazione dell'accordo - ha detto ancora - e non si fermerà finché non saranno tornati a casa, per la sepoltura in Israele, tutti gli ostaggi caduti, oltre ai comandanti e ai soldati". Riguardo agli Houthi sostenuti dall'Iran nello Yemen, Katz ha avvertito che "gli Houthi pagheranno un prezzo elevato per i loro tentativi di colpire il fronte interno israeliano negli ultimi due anni. Non abbiamo ancora detto l'ultima parola".

(Adnkronos) - Changemaker e iniziative che stanno trasformando le disuguaglianze in opportunità per milioni di persone in Brasile, Repubblica Democratica del Congo, Nigeria e Turchia sono stati premiati durante l’ottava edizione della cerimonia 'Heroes of Tomorrow: Un Sdg Action Awards', tenutasi a Roma ieri sera. La cerimonia è stata accompagnata da esibizioni dal vivo del cantautore italiano pluripremiato Diodato e dell’artivista nigeriana Cill. Selezionati tra oltre 5.500 candidature provenienti da 190 paesi, i vincitori sono stati scelti tra nove finalisti in tre categorie: Creatività, Resilienza e Changemaker. 'Heroes of Tomorrow: Un Sdg Action Awards', programma di punta della Un Sdg Action Campaign', è reso possibile grazie al partenariato con il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci) e il ministero Federale Tedesco per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo (Bmz).
In un raro ex aequo, il 'Premio Changemaker - Celebrare coloro che plasmano un mondo più equo e pacifico' di quest’anno onora due persone la cui determinazione ha ridefinito il significato di cambiamento duraturo. La prima vincitrice è Julienne Lusenge, attivista per i diritti umani, che ha dedicato decenni alla difesa delle donne, alla lotta contro la violenza e alla costruzione della pace nella Repubblica Democratica del Congo, trasformando l’avversità in cambiamento e il coraggio in forza collettiva. "Ringrazio la Un Sdg Action Campaign a nome di tutte le donne, ragazze, uomini e ragazzi congolesi che ogni giorno lottano per la pace, la giustizia e la dignità", ha dichiarato Sandrine Lusamba per conto di Julienne Lusenge.
L'altra vincitrice è Jîn Dawod che, costretta a fuggire dalla guerra in Siria, ha fondato una piattaforma di salute mentale che offre supporto psicologico a migliaia di persone sfollate, dimostrando che la cura può superare ogni confine. "Vorrei aver potuto dire alla me più giovane che avrebbe trovato la luce e trasformato il dolore in scopo. A chi si trova nel punto più buio della propria vita direi: io sono il tuo messaggio dal futuro. Questo premio non è la fine, è l’inizio", ha detto Jîn Dawod.
Il 'Premio Creatività - Celebrare immaginazione, innovazione e potere della narrazione' è andato a Smartel che in Nigeria, dove 33 milioni di persone affrontano insicurezza alimentare acuta, utilizza sistemi idroponici - un metodo di coltivazione senza suolo - per creare nuove opportunità di lavoro per donne, giovani e piccoli agricoltori. "A ogni giovane sognatore che mi ascolta oggi, ricordate che siamo il ponte tra i fallimenti del passato e le benedizioni del futuro. Ora è il momento migliore per agire. Svegliatevi, costruite con sensibilità, innovate con amore e affrontate le sfide più grandi del mondo, perché potete farlo", ha affermato Smart Israel, fondatore di Smartel Agri-Tech.
Il 'Premio Resilienza - Onorare coraggio, solidarietà e forza di ricostruire' è stato attribuito a Cufa-Central Única das Favelas, una realtà nata in Brasile che trasforma le favelas in vivaci centri di talento, creatività e innovazione, coinvolgendo milioni di persone nel mondo e ridefinendo lo sviluppo dalla comunità, per la comunità. "Cufa significa Centrale Unificata delle Favelas. Si tratta di offrire supporto e opportunità a comunità, bambini, donne e uomini. Vogliamo che tutti vivano senza povertà e disuguaglianza", ha spiegato Marcus Vinícius Athayde, presidente di Cufa.
Inoltre, la Campagna #IBelong dell’Unhcr ha ricevuto la Menzione d’onore per il suo movimento globale decennale volto a porre fine all’apolidia per milioni di persone. Maha Mamo, rappresentante della Campagna #IBelong, ha commentato: "Sono stata apolide per 30 anni. L’apolidia è una gabbia invisibile. Hai sogni, potenziale, tanto da offrire, ma ti vengono negati diritti fondamentali: istruzione, sanità, libertà di movimento. La campagna #IBelong dell’Unhcr mi ha dato identità, cittadinanza e una casa".
In riconoscimento dei vincitori Marina Ponti, direttrice globale della Un Sdg Action Campaign, ha dichiarato: "Tutti possiamo essere eroi di domani. Non lasciamoci paralizzare dal peso delle disuguaglianze. Lasciamoci ispirare dal potere delle possibilità. Perché il futuro non è qualcosa che ereditiamo, è qualcosa che costruiamo insieme".
Diodato ha aperto e chiuso la cerimonia con due brani: una versione di ‘Us and Them’ dei Pink Floyd e la sua composizione originale ‘L’atto di Rivoluzione’, entrambi incentrati sul tema della serata: changemaker che costruiscono ponti tra realtà parallele.
"Tutti possono cambiare il mondo con le azioni. Stasera siamo con persone che lo stanno facendo, lavorando per il pianeta e per le persone, grazie di cuore", ha detto Diodato.
Leggi tutto: 'Un Sdg Action Awards 2025', annunciati i vincitori

(Adnkronos) - Dieci proposte per migliorare la gestione delle emoglobinopatie nel nostro Paese. E' il cuore del documento 'Strategie e proposte per migliorare la gestione delle emoglobinopatie in Italia', presentato oggi a Roma e realizzato da The European House - Ambrosetti con il contributo non condizionante di Vertex Pharmaceuticals. "Parlare oggi di emoglobinopatie, e in particolare di beta-talassemia e drepanocitosi, è importante e lo è particolarmente per l'Italia, un'area storicamente endemica per queste malattie - ha sottolineato Rossana Bubbico, Senior Consultant di The European House - Ambrosetti - Parlarne significa affrontare una sfida che riguarda non solo la salute, ma anche l'equità e l'organizzazione del nostro sistema sanitario. Il documento elaborato insieme alle società scientifiche di riferimento, come Site, Aieop e Gitnmo, rappresenta un passo importante verso la costruzione di un nuovo modello nazionale di governance, capace di garantire uniformità di accesso e qualità nelle cure".
Attualmente, gli unici dati epidemiologici disponibili sulle emoglobinopatie in Italia sono frutto di stime di prevalenza o rilevazioni parziali da parte dei singoli centri, ricorda una nota. Secondo gli ultimi dati disponibili, circa 7mila italiani sono affetti da beta-talassemia, e a questi si aggiungono oltre 2.300 (fino a 4.500 secondo altre fonti) che soffrono di malattia drepanocitica. Gli impatti sanitari e sociali della patologia sono di gran lunga superiore se si considera che il 6,5% della popolazione italiana è portatore di una forma di difetto ereditario di emoglobina. Per monitorare l'evoluzione epidemiologica a livello nazionale e programmare al meglio l'assistenza sanitaria per questi pazienti, già nel 2017 è stato istituito un Registro nazionale delle talassemie e delle emoglobinopatie, che tuttavia non è ancora attivo.
"L'Italia rappresenta uno dei principali bacini endemici europei e globali per le emoglobinopatie - evidenzia Gian Luca Forni, presidente di ForAnemia Foundation Ets, Genova - I flussi migratori degli ultimi anni, da aree ad alta incidenza di emoglobinopatie, hanno significativamente aumentato il numero dei pazienti e dei portatori diffondendo queste patologie a tutto il territorio nazionale. Il numero dei pazienti delle varie forme di sindromi talassemiche e falcemiche, dai dati ricavati da una survey della Società italiana talassemie ed emoglobinopatie (Site), si attesta intorno ai 10mila pazienti. E' tuttavia evidente la necessità che il Registro nazionale delle emoglobinopatie sia finalmente reso operativo, così da avere dati utili per la pianificazione delle strategie di cura e degli interventi di prevenzione".
Con un decreto ministeriale del 2023 - continua la nota - è stata istituita anche la Rete nazionale talassemia e altre emoglobinopatie, con l'obiettivo di coordinare i centri di riferimento e definire linee guida e criteri per l'identificazione delle strutture. Diverse Regioni - tra cui Emilia Romagna, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna - hanno formalizzato una rete regionale specifica, mentre in altre, come Veneto e Piemonte, le emoglobinopatie sono integrate nelle reti ematologiche o emato-oncologiche pediatriche regionali. In parallelo, molte hanno adottato specifici percorsi (Pdta) per garantire continuità tra ospedale e territorio e standard di cura uniformi. Attualmente, secondo una recente indagine pubblicata sulla rivista 'Haematologica', sono oltre 130 le strutture sanitarie e ospedaliere che hanno in cura almeno un paziente con emoglobinopatia. La distribuzione regionale dei centri rilevati risulta relativamente omogenea rispetto agli abitanti, ma disomogenea guardando ai pazienti seguiti: il numero di centri per 100 pazienti è significativamente inferiore nelle regioni in cui la prevalenza è più alta, come Sardegna e Sicilia, ma anche Lombardia.
"La rete nazionale e le collaborazioni tra gli esperti delle diverse reti regionali e delle reti di società scientifiche sono il motore di una presa in carico efficace e omogenea dei pazienti", afferma Raffaella Colombatti, coordinatore del gruppo di lavoro Patologia del globulo rosso dell'Associazione italiana di ematologia e oncologia pediatrica (Aieop). "L'inclusione di numerosi centri hub regionali come centri di eccellenza della European Reference Network (Ern ) dedicata alle malattie ematologiche rare Ern-EuroBloodNet sottolinea l'opportunità presente nell'attuale momento storico di condivisione di protocolli e definizione di Pdta comuni che consentono di superare le disuguaglianze territoriali e di assicurare un accesso tempestivo e appropriato alle cure. Accanto alle reti servono programmi informativi per medici e pazienti, perché solo una conoscenza diffusa può rendere la prevenzione, la diagnosi precoce e la presa in carico multidisciplinare realmente efficaci".
Se negli anni Sessanta i pazienti con talassemia major non sopravvivevano oltre i 10-15 anni, oggi l'aspettativa di vita può superare i 60 anni. Ciononostante, permangono difformità territoriali nella disponibilità e nella qualità delle prestazioni. La scarsa presenza di modelli organizzativi strutturati si ripercuote soprattutto sui centri più grandi, che hanno in carico circa il 70% dei pazienti. Inoltre, a causa della carenza di personale - riporta la nota - circa il 20% dei centri specialistici dispone di un solo medico, un fattore fortemente ostativo alla corretta presa in carico e gestione dei pazienti.
"L'esperienza italiana nella gestione delle emoglobinopatie è un esempio di eccellenza clinica e scientifica, costruita su ricerca, prevenzione e presa in carico multidisciplinare - osserva Filomena Longo, componente del Comitato direttivo Site - Oggi, tuttavia, la diversità dei modelli regionali impone un impegno comune per armonizzare criteri e organizzazione dei centri, così da assicurare a ogni paziente un accesso equo, una continuità assistenziale efficace e standard di cura omogenei su tutto il territorio nazionale".
La disponibilità di nuove terapie chiede "nuovi paradigmi: l'innovazione terapeutica apre possibilità straordinarie, ma la crescente complessità dello scenario clinico richiede modelli di presa in carico sempre più integrati - rimarca Mattia Algeri, responsabile Unità clinica del Gruppo italiano per il trapianto di midollo osseo, cellule staminali emopoietiche e terapia cellulare (Gitmo) - Solo l'evoluzione dei percorsi assistenziali, basata sul lavoro del team multidisciplinare e sul dialogo costante tra specialisti, può tradurre il potenziale delle nuove cure in benefici concreti per ogni paziente. In questo contesto, il trapiantologo rappresenta una figura chiave nel coordinare l'interazione tra le diverse figure e nel ridisegnare le strategie di cura". L'innovazione terapeutica e organizzativa non può prescindere da una revisione dei programmi formativi, a partire dall'inserimento in pianta stabile di insegnamenti o moduli specifici in tema di emoglobinopatie all'interno dei programmi dei corsi di laurea di Medicina e Chirurgia e delle professioni sanitarie, così come delle scuole di specializzazione di area medica.
Alla presentazione del documento sono intervenuti anche: Francesco Zaffini, presidente della Commissione Affari sociali, Sanità del Senato della Repubblica; Luca Castagna, vice presidente Gitmo; Ilenia Malavasi, componente della Commissione Affari sociali, Camera dei deputati; Francesca Masiello, referente del monitoraggio della terapia trasfusionale ai pazienti talassemici del Centro nazionale sangue, Iss; Angela Mastronuzzi, presidente Aieop; Raffaella Origa, presidente Site; Raoul Russo, componente della Commissione Bilancio, Senato.
Leggi tutto: Emoglobinopatie, le 10 priorità per una gestione equa ed efficace

(Adnkronos) - ''Ancora novità sul caso Garlasco: Giuseppe Sempio, il padre di Andrea è indagato per corruzione''. E' quanto si legge sui canali social del Tg1.
Il 37enne Andrea Sempio è indagato per l'omicidio in concorso di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007.
Leggi tutto: Caso Garlasco, "padre Andrea Sempio indagato per corruzione"

(Adnkronos) - Giuseppe Sempio, padre di Andrea, indagato per corruzione. Ancora novità sul caso garlasco oggi, giovedì 30 ottobre.
Il 37enne Andrea Sempio è indagato per l'omicidio in concorso di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007.
"Alcuni elementi trovati durante la perquisizione dell'abitazione avvenuta lo scorso 26 settembre e un altro insieme di cose ci fanno ritenere che, se c'è stato un passaggio di denaro, lo ha orchestrato lui". Così una fonte qualificata spiega all'Adnkronos la scelta odierna di iscrivere nel registro degli indagati Giuseppe Sempio, padre di Andrea, con l'accusa di corruzione.
Per la Procura di Brescia sarebbe stato Giuseppe Sempio ad avere un ruolo nella presunta corruzione dell'ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti che nel 2017 chiese rapidamente l'archiviazione di Andrea Sempio, ora nuovamente indagato per l'omicidio in concorso di Chiara Poggi. Oltre al famoso biglietto scritto a mano trovato in casa Sempio, ci sarebbero anche altri elementi contro il nuovo indagato. Giuseppe Sempio ha sempre sostenuto che i soldi di cui si parla in alcune intercettazioni sono serviti per pagare in contanti (e senza ricevuta) il vecchio pool difensivo.
Leggi tutto: Caso Garlasco, il padre di Andrea Sempio indagato per corruzione

(Adnkronos) - Maria Rosaria Boccia è indagata per interferenze illecite nella vita privata dell'ex ministro dei Beni culturali Gennaro Sangiuliano. Il gip di Roma ha disposto oggi, giovedì 30 ottobre, il sequestro preventivo del file audio relativo a una conversazione privata tra Sangiuliano e la moglie dai profili social di Boccia e da una testata online campana. A eseguire il provvedimento, con la contestuale rimozione del file, sono stati i carabinieri del nucleo investigativo di Roma nell’ambito di una nuova inchiesta aperta dai pm di piazzale Clodio a seguito dell’esposto presentato dall’ex ministro. Nel procedimento Boccia è indagata in concorso con un giornalista della testata online per fatti avvenuti ad agosto.
Intanto per Boccia il prossimo 9 febbraio è stata fissata l’udienza preliminare sul procedimento, coordinato dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini e dalle pm Giulia Guccione e Barbara Trotta, nato dall’esposto presentato dall’ex ministro in cui vengono contestati i reati di stalking aggravato, lesioni, interferenze illecite nella vita privata, diffamazione e una contestazione relativa a false dichiarazioni nel curriculum in relazione all’organizzazione di eventi. Boccia già un anno fa fu oggetto di una perquisizione da parte dei carabinieri del nucleo investigativo che sequestrarono materiale informatico tra cui i suoi telefoni.
Leader Uil a Cagliari, 'manovra? Questa volta c'è stato dialogo'... 
(Adnkronos) - "Ci sono venti forti in Asia, è un volo complicato. Potevamo aspettare un'ora...". Donald Trump torna negli Stati Uniti dopo il tour in Asia ma il volo di ritorno a bordo dell'Air Force One è complicato dalle turbolenze. Il presidente, come abitudine, si affaccia nel settore dell'aereo che ospita i giornalisti per rispondere alle domande dei media. La parentesi, circa un quarto d'ora, è disturbata dalle evidenti oscillazioni dell'AF One che sorprendono tutti. Trump ironizza più volte, rimanendo aggrappato allo stipite di una porta mentre risponde alle domande sull'incontro con il presidente cinese Xi Jinping.
"Sono condizioni complicate per le interviste. Vedranno il presidente Trump che 'balla' e penseranno 'non sta troppo bene, ha i tremori'. Io non ho tremori, ma la gente lo penserà", dice Trump. "Le interviste sono già complicate senza tutto questo", aggiunge.
Leggi tutto: L'Air Force One 'balla', Trump: "Volo complicato ma non tremo"

(Adnkronos) - La giudice per l'udienza preliminare di Milano Rossana Mongiardo ha deciso di archiviare oggi, giovedì 30 ottobre, l'indagine per violenza sessuale che vedeva indagati Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato Ignazio, e l'amico deejay Tommaso Gilardoni.
Dopo l'udienza di opposizione all’archiviazione, avanzata all’avvocato Stefano Benvenuto, il quale tutela la ventiduenne che ha sporto denuncia, arriva la decisione della giudice che accoglie la richiesta della Procura.
L'indagine
Al centro dell’indagine quanto accaduto la notte tra il 18 e il 19 aprile del 2023, quando i tre si ritrovarono a casa di Leonardo Apache dopo aver trascorso insieme la serata in un locale esclusivo del centro di Milano. La mattina la giovane si svegliò nel letto dell’ex amico di liceo senza ricordare nulla. Per il legale della giovane, le condizioni fisiche della ragazza accertate da una consulenza medica e i video recuperati nel cellulare dei due indagati mostrerebbe che le condizioni della sua assistita non erano tali da prestare consenso.
Di opposto avviso invece la Procura e ora, con la decisione di archiviare, anche la giudice Mongiardo sembra far proprie le conclusioni contenute nella richiesta della procuratrice aggiunta Letizia Mannella e della pm Rosaria Stagnaro. Le due rappresentanti dell'accusa scriveva "Non vi è in atti la prova che gli indagati, pur consapevoli dell'assunzione di alcuni drink alcolici da parte della ragazza, abbiano percepito, in modalità esplicita o implicita, la mancanza di una valida volontà della ragazza".
Leonardo Apache La Russa e l’amico restano indagati per il filone che riguarda il revenge porn, ossia la diffusione di immagini senza il consenso della vittima. Il prossimo 13 novembre si tornerà, per la seconda volta, davanti alla giudice per le indagini preliminari di Milano Alessandra Di Fazio. Secondo l’accusa, il figlio del presidente del Senato il 19 maggio 2023 avrebbe filmato e inviato al deejay, tramite whatsapp, "un video a contenuto sessualmente esplicito, destinato a rimanere privato" che ritraeva la giovane senza il suo "consenso", si legge nell'avviso di conclusione indagini. A Gilardoni viene invece contestato l'aver inoltrato - nell'agosto successivo - un video a un amico estraneo ai fatti. Il 26enne, "dopo averlo realizzato", avrebbe inoltrato il contenuto su whatsapp. Immagini "a contenuto sessualmente esplicito" diffuse, per la procura, "senza il consenso della ragazza".
Leggi tutto: Milano, giudice: "Sì all'archiviazione per La Russa jr accusato di violenza sessuale"

(Adnkronos) - La giudice per l'udienza preliminare di Milano Rossana Mongiardo ha deciso di archiviare oggi, giovedì 30 ottobre, l'indagine per violenza sessuale che vedeva indagati Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato Ignazio, e l'amico deejay Tommaso Gilardoni.
Dopo l'udienza di opposizione all'archiviazione, avanzata all’avvocato Stefano Benvenuto, il quale tutela la ventiduenne che ha sporto denuncia, arriva la decisione della giudice che accoglie la richiesta della Procura.
Al centro dell’indagine quanto accaduto la notte tra il 18 e il 19 aprile del 2023, quando i tre si ritrovarono a casa di Leonardo Apache dopo aver trascorso insieme la serata in un locale esclusivo del centro di Milano. La mattina la giovane si svegliò nel letto dell’ex amico di liceo senza ricordare nulla. Per il legale della giovane, le condizioni fisiche della ragazza accertate da una consulenza medica e i video, recuperati nel cellulare dei due indagati mostrerebbe che le condizioni della sua assistita non erano tali da prestare consenso.
Di opposto avviso, invece, la Procura e ora, con la decisione di archiviare, anche la giudice Mongiardo sembra far proprie le conclusioni contenute nella richiesta della procuratrice aggiunta Letizia Mannella e della pm Rosaria Stagnaro. Le due rappresentanti dell'accusa scriveva "Non vi è in atti la prova che gli indagati, pur consapevoli dell'assunzione di alcuni drink alcolici da parte della ragazza, abbiano percepito, in modalità esplicita o implicita, la mancanza di una valida volontà della ragazza".
Leonardo Apache La Russa e l’amico restano indagati per il filone che riguarda il revenge porn, ossia la diffusione di immagini senza il consenso della vittima. Il prossimo 13 novembre si tornerà, per la seconda volta, davanti alla giudice per le indagini preliminari di Milano Alessandra Di Fazio. Secondo l’accusa, il figlio del presidente del Senato il 19 maggio 2023 avrebbe filmato e inviato al deejay, tramite WhatsApp, "un video a contenuto sessualmente esplicito, destinato a rimanere privato" che ritraeva la giovane senza il suo "consenso", si legge nell'avviso di conclusione indagini. A Gilardoni viene invece contestato l'aver inoltrato - nell'agosto successivo - un video a un amico estraneo ai fatti. Il 26enne, "dopo averlo realizzato", avrebbe inoltrato il contenuto su WhatsApp. Immagini "a contenuto sessualmente esplicito" diffuse, per la procura, "senza il consenso della ragazza".
Leggi tutto: Archiviate le accuse di violenza sessuale per La Russa jr e l'amico Tommaso Gilardoni

(Adnkronos) - Dopo due intense giornate di competizione, ieri sera Ardy Ferguson è stato proclamato vincitore della 'S.Pellegrino young chef academy competition' 2024-25, sesta edizione del concorso internazionale, durante la cerimonia al Castello Sforzesco di Milano. In gara con altri 14 talenti provenienti da tutto il mondo, Ferguson ha conquistato la giuria con il suo piatto 'Archipelago Celebration'.
La S.Pellegrino young chef academy è una comunità globale che sostiene i giovani chef più promettenti, offrendo impareggiabili opportunità di formazione, mentorship e networking con figure di riferimento della scena gastronomica internazionale. Dopo due anni di rigorose selezioni e competizioni in 55 Paesi e 15 regioni, la competizione ha celebrato la creatività, la tecnica e la visione della nuova generazione di cuochi, incoronandone il vincitore.
Dopo due anni di sfide regionali e internazionali, il signature dish di Ardy Ferguson è stato scelto come vincitore da una grand jury composta da sette rinomati chef - Christophe Bacquié, dalla Francia, del ristorante due stelle Michelin Le table des amis; Jeremy Chan, co-fondatore del ristorante londinese Ikoyi (due stelle Michelin); Antonia Klugmann, chef del ristorante una stella Michelin L’Argine a Vencò, Italia; Niki Nakayama, chef del ristorante una stella Michelin n/naka a Los Angeles; Elena Reygadas, chef e proprietaria del ristorante una stella Michelin Rosetta a Città del Messico e fondatrice della Elena Reygadas Scholarship; Julien Royer, chef del ristorante tre stelle Michelin Odette a Singapore; e Mitsuharu Tsumura, del ristorante Maido a Lima, nominato miglior ristorante al mondo da The world’s 50 best restaurants. La giuria ha elogiato Ferguson, seguito durante tutto il percorso dalla sua mentore Vicky Lau, per l’eccezionale precisione tecnica, la distinta visione creativa e la profonda connessione personale con il suo piatto.
'Archipelago Celebration' si è distinto per l’equilibrio tra innovazione e autenticità, incarnando perfettamente i valori della competizione, abilità, passione e scopo: "Sono profondamente onorato di essere stato nominato vincitore della S.Pellegrino young chef academy competition 2025 -afferma Ardy Ferguson-. Rappresentare l'Asia su un palcoscenico di tale portata è stata un’esperienza indimenticabile. Creare il mio piatto, 'Archipelago Celebration', mi ha permesso di condividere la ricchezza e la vitalità delle tradizioni culinarie indonesiane che mi hanno ispirato profondamente Questo percorso mi ha sfidato e fatto crescere, permettendomi di entrare in contatto con chef straordinari provenienti da tutto il mondo. Sono immensamente grato alla mia mentore, Vicky Lau, per il suo sostegno, e a S.Pellegrino per aver creato una piattaforma così preziosa per i giovani chef".
Durante la cerimonia di premiazione, tenutasi al Castello Sforzesco di Milano, gli ospiti hanno potuto vivere un’esperienza gastronomica d’eccezione, una cena ideata da due protagoniste assolute della scena contemporanea: Pía León, chef e proprietaria di Kjolle, Lima, nono ristorante nella classifica The world's 50 best restaurants 2025 e Jessica Rosval, head chef di Casa Maria Luigia e Al Gatto Verde. In cucina anche Nelson Freitas, vincitore della S.Pellegrino young chef academy competition 2022-2023, che, dopo la sua esperienza di mentoring con l'Academy, oggi è parte del team di León, a testimonianza delle opportunità concrete di crescita e connessione professionale generate dall’'Academy.
La serata di gala ha visto anche la proclamazione dei vincitori dei premi collaterali della S.Pellegrino young chef academy competition. La chef Zanté Neethling (Africa, Medio Oriente e Asia meridionale) ha ricevuto il S.Pellegrino social responsibility award per il suo piatto 'Tribute to the Khoi-Khoin Tara', elogiato per aver rappresentato al meglio l’utilizzo di pratiche sostenibili.
Lo chef Noah Wynants (Europa del Nord) e la sua interpretazione vegetale di un classico globale, il Dutch 'Rendang', sono stati nominati vincitori dell’Acqua Panna Connection in Gastronomy Award, che celebra il giovane chef il cui piatto d’autore riflette al meglio l’armonia tra tradizione e innovazione. Infine, lo chef Nicolás A. López (Stati Uniti) si è aggiudicato il Fine dining lovers food for thought award, l'unico premio della competizione assegnato tramite voto del pubblico, che riconosce il giovane chef il cui piatto esprime al meglio i propri valori e le proprie convinzioni personali. López è stato elogiato per il suo piatto 'Pork with hints of the sea'.
La S.Pellegrino young chef academy rappresenta un’incredibile opportunità per i giovani talenti del settore di accedere ai più alti livelli di conoscenza ed esperienza. Con questa vittoria, Ardy Ferguson si unisce ora ai grandi nomi della gastronomia mondiale per contribuire in modo positivo al futuro della cucina e della comunità nel suo insieme. I momenti salienti della S.Pellegrino young chef academy competition 2024-25 sono disponibili sui canali ufficiali di S.Pellegrino Academy e Sanpellegrino. Per scoprire di più sulla competizione, visitare sanpellegrinoyoungchefacademy.com.
Leggi tutto: S.Pellegrino, Ardy Ferguson vince 'Young chef academy award 2025'

(Adnkronos) - "Circa i due terzi dei tumori al seno metastatici (mBc) sono ormonosensibili e Her2 negativi. Questo significa che una larga parte delle donne affette da cancro alla mammella metastatico può essere trattata con terapie anti-ormonali associate a farmaci biologici in prima linea. Purtroppo, nel tempo le cellule tumorali sviluppano una resistenza a tali trattamenti. Per le pazienti, fortunatamente, aumentano le opzioni terapeutiche contro questa neoplasia sempre più 'aggredibile' e trattabile rispetto al passato, identificando mutazioni azionabili attraverso la biopsia liquida, per la paziente un semplice prelievo di sangue. E' fondamentale garantire alle pazienti l'accesso a questo test minimamente invasivo". Lo ha detto Paolo Marchetti, presidente della Fondazione per la medicina personalizzata (Fmp), intervendo a 'Breastision', summit nazionale sulle terapie di precisione nel tumore al seno metastatico (mBc) Hr+/Her2-, in corso a Firenze e promosso da Menarini Stemline, azienda del Gruppo Menarini dedicata all'onco-ematologia.
Il tumore al seno Er+, Her2- rappresenta circa il 70% di tutti i casi di questa neoplasia. Le mutazioni di Esr1 interessano oltre 2mila pazienti l'anno in Italia. Tali mutazioni possono essere riscontrate fino al 50% delle pazienti testate al momento della progressione della malattia durante la terapia endocrina in fase metastatica. Si aprono nuove possibilità per le persone che in Italia vivono con questo tipo di mBc, perché ora esiste un trattamento approvato che ha come bersaglio le mutazioni di Esr1, che possono essere rilevate tramite un esame del sangue noto anche come biopsia liquida. Questo rappresenta un cambio di paradigma radicale nel trattamento della malattia: invece di affidarsi a un approccio terapeutico 'uguale per tutti', i clinici possono ora personalizzare il trattamento in base alle caratteristiche biologiche del tumore.
Dai lavori del congresso, che coinvolge i massimi esperti nazionali di cancro al seno, è emerso che oggi è possibile personalizzare i trattamenti per le pazienti con mBc identificando mutazioni azionabili attraverso la biopsia liquida. La prima di queste terapie personalizzate, elacestrant, è stata approvata dall'Agenzia italiana del farmaco l'estate scorsa ed è ora disponibile in tutte le regioni italiane per il trattamento di donne in post-menopausa e uomini con cancro al seno localmente avanzato o metastatico positivo ai recettori per gli estrogeni (Er+) e negativo al recettore 2 del fattore di crescita epidermico umano (Her2-), che presenta una mutazione attivante del gene Esr1 e che hanno mostrato una progressione della malattia dopo almeno una linea di terapia endocrina che abbia incluso un inibitore delle cicline Cdk4/6.
"Stiamo trasformando il tumore della mammella in una patologia sempre più trattabile e, in una percentuale crescente di casi, cronica - sottolinea Marchetti - La svolta è la capacità di 'leggere' ripetutamente il profilo biologico del tumore dopo ogni progressione. Oggi possiamo identificare driver specifici, come le mutazioni nel gene Esr1, che possono essere riscontrate alla progressione della malattia in contesto metastatico, portando a una prognosi sfavorevole. Grazie a farmaci orali di nuova generazione come elacestrant, il primo approvato da Aifa per questo bersaglio biologico, possiamo offrire un'opzione terapeutica mirata ed efficace, che può posticipare il ricorso alla chemioterapia". Questa innovazione terapeutica è accessibile attraverso la diagnostica molecolare avanzata. Per questo motivo l'uso della biopsia liquida è ora fondamentale nella pratica clinica. E' un test minimamente invasivo che dovrebbe essere ripetuto a ogni progressione della malattia, in grado di catturare un'istantanea dettagliata delle caratteristiche biologiche del carcinoma.
"Elacestrant ha dimostrato di essere efficace per le pazienti con mutazioni Esr - evidenzia Valentina Guarneri, direttrice dell'Unità di Oncologia 2 presso l'Istituto oncologico veneto e professoressa di Oncologia medica all'università di Padova - Inoltre, le linee guida europee (Esmo) raccomandano elacestrant in questa popolazione di pazienti e specificano che la decisione sul trattamento di seconda linea richiede una valutazione di biologia molecolare tramite biopsia liquida. Pertanto, le possibilità di trattamento per la neoplasia più frequente e diffusa nel nostro Paese sono in crescita. Con le nuove armi a nostra disposizione, possiamo assicurare migliori possibilità di cura e sopravvivenza".
"L'efficacia e la sicurezza di elacestrant sono state valutate nello studio clinico di fase 3 Emerald, che ha confrontato elacestrant con lo standard di cura, consistente nei trattamenti ormonali 'tradizionali', ovvero fulvestrant o inibitori dell'aromatasi - aggiunge Grazia Arpino, professore associato presso l'università di Napoli Federico II in Oncologia medica e presso lo Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine, Temple University Philadelphia - Sono state arruolate 478 pazienti. Nella popolazione con mutazioni di Esr1, elacestrant ha dimostrato una riduzione del 45% del rischio di progressione o morte. Un'analisi di sottogruppo ha dimostrato che la durata del precedente trattamento con inibitori di Cdk4/6 era positivamente associata a una sopravvivenza libera da progressione più lunga con elacestrant. Grazie a questo studio, elacestrant è diventato il nuovo standard di cura per le persone con cancro al seno metastatico Er+, Her2-, con mutazioni di Esr1".
"Questi risultati, e quelli futuri in diversi stadi della malattia, sono possibili grazie al costante impegno nella ricerca biologica e clinica volta a nuove frontiere, ai pazienti e agli operatori sanitari che partecipano alla ricerca per creare nuove importanti opzioni per la comunità oncologica, e alla collaborazione scientifica tra istituzioni, centri di ricerca e aziende farmaceutiche nel disegnare e condurre studi che rispondano a bisogni clinici insoddisfatti", dichiara Alessandra Balduzzi, direttrice medica di Menarini Stemline Italia.
Nello studio clinico Emerald - riporta una nota - gli eventi avversi più comuni di tutti i gradi osservati (presentati come elacestrant vs. standard di cura) sono stati: dolore muscoloscheletrico (41% vs 39%), nausea (35% vs 19%), vomito (19% vs 9%), diarrea (13% vs 10%), stipsi (12% vs 6%), dolore addominale (11% vs 10%), indigestione o mal di stomaco (10% vs 2,6%), affaticamento (26% vs 27%), diminuzione dell'appetito (15% vs 10%), cefalea (12% vs 12%) e vampate di calore (11% vs 8%).
Leggi tutto: Cancro seno metastatico, più trattabile con terapie target e biopsia liquida

(Adnkronos) - "Non solo terapie a bersaglio molecolare, immunoterapie e terapie mirate. Oggi contro il tumore al seno metastatico (mBc) abbiamo un'opportunità ancora più grande: quella di riuscire attraverso un semplice prelievo di sangue a identificare delle alterazioni a carico di uno specifico gene, che ci consente di trattare i nostri pazienti con terapie mirate, molto ben tollerate. Quindi da una goccia di sangue si apre una nuova opportunità per le pazienti con mBc. Tuttavia, i metodi oggi disponibili possono non riconoscere la mutazione del gene Esr1 nel 40-45% delle pazienti pur portatrici di mutazioni, i cosiddetti falsi negativi". Lo ha detto Paolo Marchetti, presidente della Fondazione per la medicina personalizzata (Fmp), intervendo a 'Breastision', summit nazionale sulle terapie di precisione nel tumore al seno metastatico Hr+/Her2- in corso a Firenze e promosso da Menarini Stemline, azienda del Gruppo Menarini dedicata all'onco-ematologia.
"Il nostro sforzo come società scientifica e comunità oncologica nazionale - spiega Marchetti - è quello di utilizzare con sempre maggiore precisione non solo il farmaco, ma anche il test che serve a mettere in evidenza queste alterazioni". Le pazienti con cancro al seno metastatico "con mutazione Esr1 sono circa 2mila attualmente stimate con le metodologie più diverse - sottolinea l'oncologo - quindi probabilmente un numero che sarà destinato anche a incrementare".
"Il farmaco per le donne con la mutazione Esr1 è disponibile sicuramente in tutte le regioni - conclude Marchetti - Dobbiamo tuttavia ricordare che vi è una grande disparità di accesso a metodologie più sensibili (Ngs), tra cui la stessa biopsia liquida nelle sue forme più avanzate, nonostante il test fornisca alle nostre pazienti risposte sempre più accurate e precise nel miglioramento non solo della malattia, ma anche della loro qualità della vita. Per incrementare l'utilizzo della biopsia liquida, occorre centralizzare il prelievo presso centri che hanno questa opportunità per garantire alle pazienti uguali opportunità di accesso".
Leggi tutto: Cancro seno metastatico, da una goccia di sangue nuove possibilità di cura

(Adnkronos) - La pm Gabriella Dotto ha terminato la lunga requisitoria per il processo sul delitto di Nada Cella, avvenuto il 6 maggio 1996 a Chiavari, chiedendo l'ergastolo per Anna Lucia Cecere, accusata di omicidio, e quattro anni per il commercialista Marco Soracco, accusato di favoreggiamento. E' stato "un delitto d'impeto, commesso con lucida follia da una persona incapace di contenere la rabbia", ha detto la pm secondo la quale Cecere avrebbe “un'indole instabile che combacia con la follia omicida”.
Per Cecere, ex insegnante originaria di Cuneo, la pm ha chiesto che vengano riconosciute le aggravanti dei futili motivi e della crudeltà, escludendo invece le attenuanti legate all’infanzia difficile: "Il delitto è avvenuto quando l’imputata era ormai adulta – ha spiegato Dotto in aula – La distanza temporale da quei momenti difficili e i comportamenti persecutori successivi per conservare l’impunità impediscono l’attenuazione della pena".
La pm ha sottolineato inoltre che Cecere non ha mai partecipato al processo, né accettato di essere interrogata: "Si è sempre sottratta all’esame, così come Soracco. Di lui abbiamo solo dichiarazioni spontanee contraddittorie, che non avrebbero retto a un confronto approfondito".
Secondo la procura, i futili motivi vanno individuati nella sproporzione tra le ragioni del gesto e la violenza esercitata: "Non si tratta di rivalità sul lavoro o di gelosia in senso stretto – ha detto Dotto –. Alla base vi è l’invidia, la frustrazione per i riconoscimenti ottenuti da Nada Cella e negati all’imputata. Il raptus nasce dall’instabilità e dalla mancanza di autocontrollo che hanno dato sfogo alla furia omicida". Quanto alla crudeltà, la pm ha richiamato la giurisprudenza che definisce l’aggravante come la volontà di infliggere un dolore aggiuntivo alla vittima: "Nada non muore subito, si difende fino all’ultimo. L’omicida usa strumenti diversi – calci, pugni e un oggetto contundente come una pinzatrice – per colpirla anche a terra. È la dimostrazione di una volontà di fare più male".
Quanto a “Soracco non fa niente, non ferma l'assassino, neanche si avvicina alla vittima, rimane agghiacciato perché vede una scena agghiacciante”, afferma Dotto aggiungendo: “Quando arriva ha il tempo per capire cosa fare e predisporre il tempo necessario per dire di non essersi accorto di niente, recuperando il tempo perduto”. “Ha avuto paura di quella donna, aveva la piena consapevolezza che l'accusa nei suoi confronti avrebbe comportato un'accusa reciproca, perché lei avrebbe detto ‘è stato lui, non io, lui aveva rapporti con Nada’. Più motivi hanno indotto Soracco al silenzio, fa parte della sua personalità: incapace di aiutare la vittima e fermare l'assassino ma capace di fare ragionamenti, lui sa che era portatore di un possibile movente. Queste sono informazioni arrivate nel processo”., sottolinea la pm.
Nei confronti di Soracco, difeso dall’avvocato Andrea Vernazza, la pm ha chiesto il massimo della pena prevista per il reato di favoreggiamento: "La sua condotta è gravissima – ha affermato Dotto –. Ha mentito sempre, contribuendo in modo determinante a garantire per anni l’impunità di Cecere". Soracco, datore di lavoro della vittima, era stato indagato per omicidio nel 1996 e poi prosciolto due anni dopo. Secondo l’accusa, avrebbe coperto Cecere, con la quale avrebbe intrattenuto un rapporto di amicizia o frequentazione, in un contesto nel quale la donna avrebbe sperato di “sistemarsi”. Dopo decenni di silenzio, l’inchiesta è stata riaperta nel 2021 grazie a nuovi elementi e al lavoro della criminologa Antonella Delfino Pesce e si è trasformata nel processo tuttora in corso davanti alla Corte d’Assise di Genova, iniziato lo scorso febbraio. La sentenza è prevista a settembre.
Leggi tutto: Delitto Nada Cella, dopo 30 anni chiesto ergastolo per Anna Lucia Cecere
Altri articoli …
- Malattie rare: famiglie Duchenne in attesa del rimborso di vamorolone
- Riforma della Giustizia, Schlein: "Meloni ha chiarito che serve per avere mani libere"
- Farmaci: Report Atmp Forum, 15 terapie avanzate in Italia e altre 13 entro il 2027
- Greta Thunberg ospite a 'Che Tempo Che Fa', l'annuncio di Fabio Fazio
- Imprese, Sace: "'Energie per il futuro dell'export’ va al cuore del tessuto imprenditoriale"
- Start Cup 2025, studenti nuoresi vincono con Purple Peach
- Arianna David: "Calvario dopo operazione al seno, sono disperata"
- Burioni lascia i social: "Dopo 10 anni tempo di evolvere, clima non più costruttivo"
- Riforma della giustizia, Forza Italia festeggia in piazza con maxi foto di Berlusconi: "Vittoria storica"
- "Barbara d'Urso non mi saluta", la stoccata di Belen
- Percorso in sicurezza in aree interdette cimitero di Bonaria
- The Adecco Group lancia 'Talent House', members club per l'innovazione
- Real Madrid e Superlega contro Uefa, chiesti danni per 4 miliardi
- Vicenzaoro january 2026, community internazionale si ritrova nella capitale del gioiello
- L'Aquila, spiava gli affittuari con mini webcam nascoste nei bagni: denunciato 56enne
- Bce mantiene tassi fermi: "Economia Eurozona continua a crescere"
- Libri, con 'Dai forma al tuo talento' viaggio verso la mentalità vincente
- Eicma 2025, 'MotoLive' festeggia 20 anni di adrenalina con leggende del Motorsport
- Roma, bus in fiamme: nessun passeggero ferito
- Scannapieco (Cdp): "Risparmio e fiducia parole inscindibili"
Pagina 1 di 870
Leggi Tutte le Notizie di oggi in Sardegna
Sarda News - Notizie in Sardegna
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Per proporre i tuoi feed o un contenuto originale, scrivici a info@sardanews.it
Per tutti gli aggiornamenti seguici su TELEGRAM
o su Facebook https://www.facebook.com/sardanotizie



