
"Mio marito è morto il giorno di Natale per un infarto". Ambra Orfei ospite oggi, sabato 12 dicembre, a Verissimo ha parlato per la prima volta del dolore per la scomparsa del marito Gabriele Piemonti, avvenuta il 25 dicembre 2022.
"Un minuto prima parlava con me - ha raccontato - e un minuto dopo diceva di avere la nausea, poi giramenti di testa e di chiamare un'ambulanza". La prima persona a soccorrere il marito è stata la stessa Ambra: "Penso di aver fatto tutto quello che ho potuto: dal massaggio cardiaco alla respirazione bocca a bocca. Sono stati i 20 minuti più terribili della mia vita".
Orfei ha raccontato che l'ambulanza è arrivata solo dopo mezz'ora: "Ho dovuto insistere per farmi mandare l'ambulanza, mi dicevano: 'Ma è Natale. Ho dovuto dire a un certo punto: 'Cosa devo dirvi per farvi venire qua? Che mio marito sta morendo?' Poi hanno iniziato a darmi indicazioni su come fare il massaggio cardiaco e su come fare la respirazione bocca a bocca".
Un incubo che ancora oggi Orfei ricorda con sofferenza: "Quando è arrivata l'ambulanza, l'hanno portato via. Il giorno dopo mi hanno detto che aveva superato la notte, ma che aveva l'elettroencefalogramma piatto e che quindi dopo otto ore avrebbero dovuto staccare le macchine. È stato come perderlo due volte".
Sul palco la notte di San Silvestro anche J-Ax... 
Alla moglie aveva detto di essere impegnato in una cena di lavoro, ma in realtà l'appuntamento a tavola era con un'altra donna. Una bugia scoperta dalla consorte grazie a un video promozionale del locale, girato proprio mentre il marito era nel locale. Il filmato, pubblicato sui profili social del ristorante, mostrava chiaramente il cliente seduto al tavolo con l’altra donna. La moglie, riconoscendolo, ha immediatamente scoperto la verità: ne è nata una crisi che ha portato alla rottura del matrimonio e all’allontanamento dell’uomo da casa. A rendere noto il caso, avvenuto a Catania, è il Codacons a cui l'uomo si è rivolto, essendo stato ripreso senza essere informato né aver espresso alcun consenso.
L'associazione dei consumatori sta valutando le iniziative da intraprendere, sia in sede civile sia davanti al garante per la protezione dei dati personali, per accertare eventuali responsabilità del locale e ottenere un adeguato risarcimento per i danni derivanti dalla diffusione non autorizzata dell’immagine. "È inammissibile che un ristorante riprenda i clienti senza un consenso chiaro e diffonda le immagini sui social, esponendo le persone a conseguenze imprevedibili - dice Francesco Tanasi, giurista e segretario nazionale Codacons -. La normativa sulla privacy impone obblighi precisi a chi tratta dati personali, soprattutto quando si diffondono contenuti che consentono l’identificazione diretta degli interessati. In questa vicenda, la pubblicazione del video ha prodotto una frattura familiare e un rilevante pregiudizio alla vita privata del cittadino e ciò rende necessario accertare le responsabilità del locale e ottenere un risarcimento proporzionato ai danni subiti", conclude Tanasi.

Niente carne rossa e niente burro. E meglio evitare il vino. Le regole del professor Silvio Garattini a pochi giorni dal Natale per un'alimentazione sana che favorisca la longevità sono troppo rigide? Sì, secondo il professor Matteo Bassetti. "E' giusto dare il messaggio che una corretta alimentazione migliora la nostra vita, ma si deve evitare di essere troppo rigidi. Perché poi il rischio è che non si rispetti nessuna regola", dice il direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova all'Adnkronos Salute. Garattini, presidente e fondatore dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, a La volta buona nella puntata di venerdì ha sintetizzato il suo decalogo: "Mangiare poco, no alla carne rossa e burro. E vino contiene alcol, cancerogeno"[1].
"Ci vogliono invece alcune 'nome' semplici, dicendo alle persone che vanno evitati alcuni cibi, che si deve fare movimento - come dice sempre Garattini - che si deve evitare l'abuso di alcuni cibi", dice Bassetti. "Ma in un momento così importante per l'Italia con la celebrazione della nostra cucina patrimonio dell'Unesco, e soprattutto a pochi giorni del Natale - dove l'Italia è punto di riferimento per la buona tavola - forse dovremmo essere meno rigidi", aggiunge.
"Vivere una vita troppo morigerata è anche triste: a Natale si può anche trasgredire magari per il cenone o il pranzo. Io me lo sono sempre concesso e credo che possano farlo anche gli italiani", prosegue l'infettivologo.
"Molti pensano che la soluzione a un problema sia semplice come una negazione: vietare, punire, proibire. È un riflesso istintivo, umano, quasi primitivo. Ma se ci fermiamo a guardare i dati, la realtà ci racconta una storia diversa, fatta di paradossi, ribellioni e – soprattutto – inefficacia", conclude.
Travolti dal crollo di un rudere, gip respinge la richiesta dei
legali... 
Un'auto telecomandata, trasformata in una bomba, è stata trovata in un box di via Franco Enriquez, nel quartiere Fidene, a Roma. L'ordigno, ad alto potenziale esplosivo e in grado di uccidere, era contenuto in un involucro ed era composto da una parte di un'auto giocattolo radiocomandata con motorino elettrico e tre artifici esplosivi, una testina elettrica di accensione fuochi e un radiocomando a forma di piccolo volante con quattro batterie. Il ritrovamento è avvenuto ieri a opera dei poliziotti della squadra mobile di Roma che stavano eseguendo una perquisizione per droga.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e gli artificieri che hanno messo in sicurezza la zona e disinnescato l'ordigno che è stato poi sequestrato. Sono in corso gli accertamenti della Polizia Scientifica. All'interno del box sono stati inoltre sequestrati un trolley e una borsa di grosse dimensioni contenenti 16 chili di droga tra hashish e marijuana, materiale per il confezionamento e bilancini di precisione. Sono in corso le indagini per chiarire chi abbia realizzato l'ordigno e come avrebbero voluto utilizzarlo.

Dalla gravidanza difficile al rapimento. Mercedesz Henger e la mamma Eva sono state ospiti oggi a Verissimo per un'intervista di famiglia, in cui la figlia ha parlato di un momento delicato che ha passato recentemente durante la sua gravidanza. Mercedesz infatti diventerà presto mamma della piccola Aurora.
La gravidanza di Mercedesz Henger non è stata facile all'inizio: "Sono stata poco bene. Ho avuto un’infezione all’appendice. In gravidanza è una cosa importante. Fortunatamente siamo riusciti a combatterla con l’uso degli antibiotici e mangerò in bianco fino a febbraio", ha detto Mercedesz. La mamma Eva ha confessato di aver avuto molta paura: "Mi sono spaventata perché eravamo insieme quando ha iniziato a sentire dolori così forti, le ho detto di andare subito in ospedale".
"A due anni Mercedesz è stata rapita. L’abbiamo cercata per 5 ore, una giornata orribile, pensavo di non rivederla più, ero incinta di Riccardino e sono finita in ospedale perché sono stata male a causa dello choc", ha raccontato Eva Henger a Verissimo ricordando il brutto episodio.
Alla fine si è scoperto che: "Una vicina di casa, mamma di due maschietti, ha preso per mano Mercedesz perché era innamorata di lei e avrebbe voluto avere anche lei una figlia femmina". Fortunatamente, Mercedesz non ricorda nulla di quel brutto episodio: "Mi ricordo che mi hanno messo a giocare a videogioco, poi sono diventata intrattabile perché ero lì da tanto tempo e volevo la mamma".
Tra le novità tariffe più economiche e più fasce orarie... 
Mosca adotterà misure in risposta al congelamento dei beni da parte dell'Unione Europea. E' l'avvertimento, lanciato oggi, sabato 13 dicembre, dalla portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova. ''La nostra risposta sarà immediata. La Banca di Russia ha pubblicato una nota dettagliata sulla questione'' e ''misure concrete sono già in fase di attuazione", ha dichiarato Zakharova citata dalla Ria Novosti.
Salvini: "L'Europa scherza con il fuoco"
"Non siamo in guerra contro la Russia. Allora, o stanotte qualcuno a Bruxelles, a Parigi, a Berlino ha dichiarato guerra alla Russia, oppure a me sembra che a Bruxelles qualcuno stia scherzando col fuoco" dice il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, rispondendo a chi gli chiedeva cosa ne pensasse della proposta di congelare gli asset russi in Europa[1]. "Personalmente lo ritengo un azzardo, un'imprudenza. E bene ha fatto il governo italiano a mettere i puntini sulle I. Noi - ha ribadito Salvini - non siamo in guerra contro la Russia; confiscare beni, soldi, negozi ha come controindicazione che i russi faranno altrettanto. Ricordo che noi abbiamo 314 aziende italiane in Russia che fanno fatturato, che danno lavoro. A me sembra che a Bruxelles qualcuno stia scherzando col fuoco".
L'incontro a Berlino
Si terrà, intanto, domani a Berlino un nuovo round di colloqui sul piano di pace per l'Ucraina[2]. Vi prenderanno parte i consiglieri per la politica estera di diversi Paesi, fra cui Stati Uniti, Ucraina ed europei, hanno confermato fonti del governo tedesco all'agenzia di stampa 'Dpa'. L'inviato della Casa Bianca Steve Witkoff domenica e lunedì incontrerà Volodymir Zelensky, Emmanuel Macron, Friedrich Merz e Keir Starmer (fonte Wall Street Journal). Lunedì Merz incontrerà Zelensky, "molti altri leader europei", fra cui Macron e Starmer, e i vertici di Unione europea e Nato, come rende noto Berlino. Alle discussioni sul piano di pace lunedì prenderà parte anche il presidente della Finlandia, Alexander Stubb.
Durante l'incontro di Berlino si tornerà a discutere anche del possibile utilizzo da parte dell'Unione europea dei beni russi, congelati venerdì scorso a tempo indeterminato, per sostenere Kiev. Un tema che sarà centrale anche al Consiglio europeo del 18 e 19 dicembre a Bruxelles, quando i Ventisette dovranno decidere se usare quegli asset come garanzia per nuovi finanziamenti a supporto dell'Ucraina.
Axios: "Usa pronti a garanzia basata su art. 5 Nato con voto Congresso"
"Progressi significativi" si sono registrati nei negoziati sulle garanzie di sicurezza che l'Ucraina otterrebbe da Usa ed Europa. Ne scrive Axios che cita un funzionario Usa di alto livello secondo il quale l'Amministrazione Trump è disposta a dare all'Ucraina "una garanzia basata sull'articolo 5 della Nato".
"Vogliamo dare agli ucraini una garanzia di sicurezza che non sia un assegno in bianco ma che sia sufficientemente forte - ha detto la fonte - Siamo disposti a sottoporla al Congresso per il voto". Se approvata, la clausola sarebbe vincolante.

Mosca adotterà misure in risposta al congelamento dei beni da parte dell'Unione Europea. E' l'avvertimento, lanciato oggi, sabato 13 dicembre, dalla portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova. ''La nostra risposta sarà immediata. La Banca di Russia ha pubblicato una nota dettagliata sulla questione'' e ''misure concrete sono già in fase di attuazione", ha dichiarato Zakharova citata dalla Ria Novosti.
Salvini: "L'Europa scherza con il fuoco"
"Non siamo in guerra contro la Russia. Allora, o stanotte qualcuno a Bruxelles, a Parigi, a Berlino ha dichiarato guerra alla Russia, oppure a me sembra che a Bruxelles qualcuno stia scherzando col fuoco" dice il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, rispondendo a chi gli chiedeva cosa ne pensasse della proposta di congelare gli asset russi in Europa[1]. "Personalmente lo ritengo un azzardo, un'imprudenza. E bene ha fatto il governo italiano a mettere i puntini sulle I. Noi - ha ribadito Salvini - non siamo in guerra contro la Russia; confiscare beni, soldi, negozi ha come controindicazione che i russi faranno altrettanto. Ricordo che noi abbiamo 314 aziende italiane in Russia che fanno fatturato, che danno lavoro. A me sembra che a Bruxelles qualcuno stia scherzando col fuoco".
L'incontro a Berlino
Si terrà, intanto, domani a Berlino un nuovo round di colloqui sul piano di pace per l'Ucraina[2]. Vi prenderanno parte i consiglieri per la politica estera di diversi Paesi, fra cui Stati Uniti, Ucraina ed europei, hanno confermato fonti del governo tedesco all'agenzia di stampa 'Dpa'. L'inviato della Casa Bianca Steve Witkoff domenica e lunedì incontrerà Volodymir Zelensky, Emmanuel Macron, Friedrich Merz e Keir Starmer (fonte Wall Street Journal). Lunedì Merz incontrerà Zelensky, "molti altri leader europei", fra cui Macron e Starmer, e i vertici di Unione europea e Nato, come rende noto Berlino. Alle discussioni sul piano di pace lunedì prenderà parte anche il presidente della Finlandia, Alexander Stubb.
Durante l'incontro di Berlino si tornerà a discutere anche del possibile utilizzo da parte dell'Unione europea dei beni russi, congelati venerdì scorso a tempo indeterminato, per sostenere Kiev. Un tema che sarà centrale anche al Consiglio europeo del 18 e 19 dicembre a Bruxelles, quando i Ventisette dovranno decidere se usare quegli asset come garanzia per nuovi finanziamenti a supporto dell'Ucraina.
Axios: "Usa pronti a garanzia basata su art. 5 Nato con voto Congresso"
"Progressi significativi" si sono registrati nei negoziati sulle garanzie di sicurezza che l'Ucraina otterrebbe da Usa ed Europa. Ne scrive Axios che cita un funzionario Usa di alto livello secondo il quale l'Amministrazione Trump è disposta a dare all'Ucraina "una garanzia basata sull'articolo 5 della Nato".
"Vogliamo dare agli ucraini una garanzia di sicurezza che non sia un assegno in bianco ma che sia sufficientemente forte - ha detto la fonte - Siamo disposti a sottoporla al Congresso per il voto". Se approvata, la clausola sarebbe vincolante.

In tanti stanno mettendo da parte la bottiglia di vino 'buona' per le feste di Natale, quella da aprire per l'occasione giusta. Da mostrare e degustare con gli amici e la famiglia. Il brindisi è d'obbligo, ma meglio non esagerare. Quanto si può bere? Qual è il limite? Il vino "nonostante il suo valore culturale, l'effetto sul corpo umano è inestricabilmente legato al suo componente principale: l'alcol etilico", osserva all'Adnkronos Salute l'immunologo clinico Mauro Minelli, docente di Nutrizione umana alla Lum. "L'alcol è classificato come cancerogeno di Gruppo 1 dall'Iarc e comporta rischi concreti di tossicità per il fegato e per l'insorgenza di vari tumori (colon-retto e seno), oltre a indurre dipendenza e ad essere assolutamente vietato in gravidanza", evidenzia.
Storicamente, si sono attribuiti al vino rosso, grazie soprattutto ad alcuni polifenoli in esso contenuti, presunti benefici cardiovascolari e antiossidanti. "Tuttavia, il consenso scientifico più recente ha smentito questi vantaggi, stabilendo che non esiste una soglia di consumo di alcol priva di rischi. Anche il consumo moderato può comportare rischi significativi per la salute - evidenzia Minelli - Di conseguenza, mentre la ragionevolezza riconosce il ruolo del vino come piacere culturale e motore economico, la consapevolezza sanitaria impone certamente cautela. La decisione di bere deve essere informata e responsabile. Le linee guida del ministero della Salute indicano un consumo a basso rischio (1-2 bicchieri al giorno a seconda della fascia demografica: massimo 1 bicchiere al giorno per donne e over 65, massimo 2 per gli uomini adulti) ma la scelta più salubre è ridurne il consumo. Di fronte a occasioni sociali come il Natale, la decisione di bere si sposta dalla 'sicurezza assoluta' alla responsabilità individuale".
In sintesi secondo l'immunologo, "l'uso responsabile del vino significa riconoscere i suoi benefici sociali ed economici pur mantenendo la massima aderenza alla moderazione. Come dire, in altri termini che il vino non è intrinsecamente un veleno ma nemmeno una panacea; è una bevanda che richiede disciplina. I rischi di tossicità ci sono - conclude - e possono superare i possibili vantaggi se non si aderisce rigorosamente alle regole della moderazione".

Lo Sport Director del Cio Pierre Ducrey è stato in visita oggi, sabato 13 dicembre, al Milano Ice Park, il cluster milanese del ghiaccio che comprende le strutture dell’hockey su ghiaccio e del pattinaggio di velocità in pista lunga, la Milano Rho Ice Hockey Arena e il Milano Speed Skating Stadium: "È stato davvero entusiasmante essere qui a Rho Fiera a Milano, e poter assistere alle partite di hockey dal vivo, e rendersi conto di come questa sarà una sede di gara fantastica dove, tra pochi giorni, si sfideranno i migliori giocatori del mondo" ha spiegato dopo aver assistito all’incontro tra Estonia e Polonia, prima partita della quarta giornata del Mondiale Under 20 di Prima Divisione B, in corso in questi giorni.
Ducrey ha aggiunto: "Abbiamo discusso delle condizioni con la Federazione Internazionale e con gli esperti. Tutti sono molto soddisfatti della qualità del ghiaccio, un aspetto fondamentale che ci permette di guardare con grande fiducia a un torneo di altissimo livello. Abbiamo inoltre colto l’occasione per visitare anche la venue del pattinaggio in pista lunga e, in linea con quanto visto durante l’evento test di due settimane fa, si tratta di un impianto eccellente. L’atmosfera dei Giochi sta prendendo forma, si respira sempre di più un vero spirito olimpico".
I Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026 inizieranno tra 55 giorni: "Siamo in una fase emozionante - ha concluso lo Sport Director del Cio - perché finalmente possiamo vedere lo sport prendere vita all’interno degli impianti su cui lavoriamo da così tanti anni. Manca poco e non vediamo l'ora".
In mattinata, Ducrey aveva parlato del sopralluogo agli impianti ai microfoni di Sky Sport. Tanti i temi toccati, tra cui la grande attesa per il ritorno dei giocatori della Nhl ai Giochi Invernali: "Alle Olimpiadi ci aspettiamo sempre di vedere i migliori atleti del mondo e sappiamo che i migliori atleti desiderano partecipare. È esattamente ciò che accadrà. Qui a Milano assisteremo al ritorno dei giocatori Nhl ed è un momento estremamente emozionante per tutto il mondo olimpico e per l’intero movimento dell’hockey su ghiaccio. Per quanto riguarda il ghiaccio, è chiaro che vogliamo garantire le migliori condizioni possibili sul campo di gara"

"La Juve fa parte della mia famiglia da 102 anni, nel vero senso della parola. Nel corso di un secolo, quattro generazioni l'hanno resa forte, accudita nei momenti difficili e festeggiata nei momenti felici. La Juve fa parte di una famiglia molto più grande, la famiglia bianconera, fatta di milioni di tifosi nell'Italia e nel mondo, che amano la Juve come si amano le persone care". Con queste parole, diffuse in un video sui canali ufficiali della Juventus, il presidente e ad di Exor (azionista di maggioranza del club) John Elkann ha chiarito la posizione della società relativamente all'offerta d'acquisto di Tether, colosso delle criptovalute.
Elkann ha continuato: "Proprio pensando a questa passione, a questa storia d'amore che ci unisce da oltre un secolo, come famiglia continuiamo a sostenere la nostra squadra e a guardare al futuro, per costruire una Juve vincente. La Juventus, la nostra storia e i nostri valori non sono in vendita".

Scarcerati in Bielorussia 123 detenuti politici dopo che il presidente Aleksandr Lukashenko ha concesso loro la grazia, scrive l'agenzia ufficiale Belta. Fra loro ci sono Maria Kolesnikova e Ales Bialiatsky, rendono noto fonti dell'opposizione.
Kolesnikova è una delle figure più importanti del movimento di protesta del 2020 contro la rielezione di Lukahenko e Bialiatsky è il fondatore dell'ong per la difesa dei diritti umani Viasna, Premio Nobel per la pace nel 2022.
La co-fondatrice dell'associazione FreeBelarusPrisoners, Tatiana Khomich, ha parlato in una video chiamata con Kolesnikova, sua sorella, che si trova già fuori dalla Bielorussia. "E' libera!", ha scritto. Viasna ha invece reso noto il rilascio di Bialiatsky: anche lui è stato costretto a lasciare il Paese. Kolesnikova, 43 anni, condannata nel 2021 a 11 anni di carcere, aveva lavorato con la leader dell'opposizione, ora all'estero, Sviatlana Tsikhanouskaya, per la sua campagna elettorale ed era stata arrestata nel mese di settembre del 2020, nel quadro della violenta repressione delle proteste contro le frodi alle elezioni.
Le scarcerazioni sono avvenute "nell'ambito degli accordi raggiunti con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e su sua richiesta, in relazione alla revoca delle sanzioni contro i fertilizzanti introdotte dall'amministrazione del precedente presidente degli Stati Uniti Biden", ha reso noto l'ufficio del presidente.
"Questo gesto è stato compiuto anche in relazione alle richieste di altri Capi di Stato e sulla base di principi umanitari e valori universali e familiari. L'obiettivo è accelerare le dinamiche positive dello sviluppo delle relazioni con i Paesi partner della Repubblica di Bielorussia e nell'interesse della stabilizzazione della situazione nella regione europea nel suo complesso".
Bialiatsky, rilasciato dal carcere di Horki, è stato in carcere in totale 4 anni e cinque mesi. Nel 2023 era stato condannato a dieci anni di carcere. Era stato arrestato nel 2021. In carcere, scrive la sua ong, rimangono ancora tre attivisti di Viasna. I negoziati per la loro scarcerazione sono stati portati avanti dall'inviato degli Usa John Cole ieri. Fra gli oppositori scarcerati, c'è anche l'ex candidato alla presidenza alle elezioni del 2020 Viktar Barbarika.
Kolesnikova aveva rifiutato di lasciare la Bielorussia e di andare in esilio. Aveva gettato il passaporto alla frontiera con l'Ucraina ma era infine stata arrestata per violazione della sicurezza nazionale e per cospirazione per assumere il potere. Bialiatsky, che ha 63 anni, era stato condannato per aver finanziato attività in violazione dell'ordine pubblico. Barbarika, 62 anni, ex banchiere, era stato arrestato mesi prima dell'apertura delle urne e condannato a 14 anni di carcere per frode e riciclaggio. A rendere noto il suo rilascio è stato il sito di notizie dell'opposizione all'estero Zerkalo.
A oggi rimangono in Bielorussia 1224 detenuti politici, scrive Viasna, precisando che oltre a Bialiatsky è stato rilasciato anche un altro esponente dell'organizzazione, l'avvocato ed ex vice presidente della Federazione internazionale per i diritti umani, Uladzimir Labkovich. Entrambi sono stati costretti a lasciare il Paese per la Lituania.

Scarcerati in Bielorussia 123 detenuti politici dopo che il presidente Aleksandr Lukashenko ha concesso loro la grazia, scrive l'agenzia ufficiale Belta. Fra loro ci sono Maria Kolesnikova e Ales Bialiatsky, rendono noto fonti dell'opposizione.
Kolesnikova è una delle figure più importanti del movimento di protesta del 2020 contro la rielezione di Lukahenko e Bialiatsky è il fondatore dell'ong per la difesa dei diritti umani Viasna, Premio Nobel per la pace nel 2022.
La co-fondatrice dell'associazione FreeBelarusPrisoners, Tatiana Khomich, ha parlato in una video chiamata con Kolesnikova, sua sorella, che si trova già fuori dalla Bielorussia. "E' libera!", ha scritto. Viasna ha invece reso noto il rilascio di Bialiatsky: anche lui è stato costretto a lasciare il Paese. Kolesnikova, 43 anni, condannata nel 2021 a 11 anni di carcere, aveva lavorato con la leader dell'opposizione, ora all'estero, Sviatlana Tsikhanouskaya, per la sua campagna elettorale ed era stata arrestata nel mese di settembre del 2020, nel quadro della violenta repressione delle proteste contro le frodi alle elezioni.
Le scarcerazioni sono avvenute "nell'ambito degli accordi raggiunti con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e su sua richiesta, in relazione alla revoca delle sanzioni contro i fertilizzanti introdotte dall'amministrazione del precedente presidente degli Stati Uniti Biden", ha reso noto l'ufficio del presidente.
"Questo gesto è stato compiuto anche in relazione alle richieste di altri Capi di Stato e sulla base di principi umanitari e valori universali e familiari. L'obiettivo è accelerare le dinamiche positive dello sviluppo delle relazioni con i Paesi partner della Repubblica di Bielorussia e nell'interesse della stabilizzazione della situazione nella regione europea nel suo complesso".
Bialiatsky, rilasciato dal carcere di Horki, è stato in carcere in totale 4 anni e cinque mesi. Nel 2023 era stato condannato a dieci anni di carcere. Era stato arrestato nel 2021. In carcere, scrive la sua ong, rimangono ancora tre attivisti di Viasna. I negoziati per la loro scarcerazione sono stati portati avanti dall'inviato degli Usa John Cole ieri. Fra gli oppositori scarcerati, c'è anche l'ex candidato alla presidenza alle elezioni del 2020 Viktar Barbarika.
Kolesnikova aveva rifiutato di lasciare la Bielorussia e di andare in esilio. Aveva gettato il passaporto alla frontiera con l'Ucraina ma era infine stata arrestata per violazione della sicurezza nazionale e per cospirazione per assumere il potere. Bialiatsky, che ha 63 anni, era stato condannato per aver finanziato attività in violazione dell'ordine pubblico. Barbarika, 62 anni, ex banchiere, era stato arrestato mesi prima dell'apertura delle urne e condannato a 14 anni di carcere per frode e riciclaggio. A rendere noto il suo rilascio è stato il sito di notizie dell'opposizione all'estero Zerkalo.
A oggi rimangono in Bielorussia 1224 detenuti politici, scrive Viasna, precisando che oltre a Bialiatsky è stato rilasciato anche un altro esponente dell'organizzazione, l'avvocato ed ex vice presidente della Federazione internazionale per i diritti umani, Uladzimir Labkovich. Entrambi sono stati costretti a lasciare il Paese per la Lituania.

La tredicesima si conferma il perno dei consumi di dicembre. Secondo le stime di Confesercenti, quest’anno l’iniezione di liquidità aggiuntiva, grazie all’aumento dell’occupazione, arriverà a 52,5 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 51,3 dello scorso anno. Una spinta rilevante per le spese natalizie in una fase in cui molte famiglie restano caute e selettive negli acquisti. È quanto emerge dal consueto sondaggio Confesercenti-Ipsos sull’utilizzo della mensilità aggiuntiva, in arrivo per circa 36 milioni di italiani pensionati e dipendenti tra la prima e la terza settimana di dicembre.
I dati dell’indagine mostrano una dinamica doppia, con molti italiani che si comportano da 'cicale' e concentrano sulla tredicesima una parte importante del Natale, mentre aumentano anche le 'formiche', cioè quelli che scelgono di proteggersi destinandone una quota a risparmio e spese non rinviabili. La voce di spesa principale resta il Natale “classico”: il 50% indica i regali come destinazione prioritaria, con una punta nel Mezzogiorno (59%). Accanto ai doni, tengono le altre spese festive (22%) e i viaggi (23%). Ma cresce anche la componente prudenziale: il 31% userà la tredicesima per incrementare il risparmio e il 20% la destinerà a bollette e pagamenti arretrati. A questa linea di cautela si affiancano altre spese obbligate e voci di gestione del bilancio: l’11% la userà per pagare mutui o finanziamenti e il 14% per la salute. Restano poi quote non trascurabili di utilizzo “funzionale”: il 21% indica spese per la casa, il 18% altri acquisti di beni o servizi e il 9% la destinerebbe a investimenti. Anche i saldi entrano già nei piani: il 27% prevede acquisti a gennaio usando risorse della tredicesima. Una quota del 5% dichiara infine di non aver ancora deciso.
“La tredicesima - è l’analisi di Confesercenti - resta il motore del Natale e anche quest’anno darà energia ai consumi, ma cresce la quota di famiglie che usa questa entrata per mettere in sicurezza i bilanci domestici: risparmio, rate, salute, bollette e spese non rinviabili. Tiene insieme due Italie: quella che fa partire le spese di fine anno e quella che prova a mettere ordine nei conti. È un segnale chiaro: l’aumento dell’occupazione, da solo, non basta se i redditi reali restano compressi e il lavoro, dipendente e autonomo, continua a impoverirsi. Per rimettere in moto i consumi in modo stabile bisogna accelerare il recupero potere d’acquisto, riducendo il peso fiscale e sostenendo la contrattazione di qualità”.

La tredicesima si conferma il perno dei consumi di dicembre. Secondo le stime di Confesercenti, quest’anno l’iniezione di liquidità aggiuntiva, grazie all’aumento dell’occupazione, arriverà a 52,5 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 51,3 dello scorso anno. Una spinta rilevante per le spese natalizie in una fase in cui molte famiglie restano caute e selettive negli acquisti. È quanto emerge dal consueto sondaggio Confesercenti-Ipsos sull’utilizzo della mensilità aggiuntiva, in arrivo per circa 36 milioni di italiani pensionati e dipendenti tra la prima e la terza settimana di dicembre.
I dati dell’indagine mostrano una dinamica doppia, con molti italiani che si comportano da 'cicale' e concentrano sulla tredicesima una parte importante del Natale, mentre aumentano anche le 'formiche', cioè quelli che scelgono di proteggersi destinandone una quota a risparmio e spese non rinviabili. La voce di spesa principale resta il Natale “classico”: il 50% indica i regali come destinazione prioritaria, con una punta nel Mezzogiorno (59%). Accanto ai doni, tengono le altre spese festive (22%) e i viaggi (23%). Ma cresce anche la componente prudenziale: il 31% userà la tredicesima per incrementare il risparmio e il 20% la destinerà a bollette e pagamenti arretrati. A questa linea di cautela si affiancano altre spese obbligate e voci di gestione del bilancio: l’11% la userà per pagare mutui o finanziamenti e il 14% per la salute. Restano poi quote non trascurabili di utilizzo “funzionale”: il 21% indica spese per la casa, il 18% altri acquisti di beni o servizi e il 9% la destinerebbe a investimenti. Anche i saldi entrano già nei piani: il 27% prevede acquisti a gennaio usando risorse della tredicesima. Una quota del 5% dichiara infine di non aver ancora deciso.
“La tredicesima - è l’analisi di Confesercenti - resta il motore del Natale e anche quest’anno darà energia ai consumi, ma cresce la quota di famiglie che usa questa entrata per mettere in sicurezza i bilanci domestici: risparmio, rate, salute, bollette e spese non rinviabili. Tiene insieme due Italie: quella che fa partire le spese di fine anno e quella che prova a mettere ordine nei conti. È un segnale chiaro: l’aumento dell’occupazione, da solo, non basta se i redditi reali restano compressi e il lavoro, dipendente e autonomo, continua a impoverirsi. Per rimettere in moto i consumi in modo stabile bisogna accelerare il recupero potere d’acquisto, riducendo il peso fiscale e sostenendo la contrattazione di qualità”.

"LA Juve non è in vendita". Exor ha annunciato oggi, sabato 13 dicembre, che "il proprio Consiglio di Amministrazione ha respinto all’unanimità la proposta non sollecitata presentata da Tether Investments, S.A. de C.V. (“Tether”) per l’acquisizione tutte le azioni di Juventus Football Club S.p.A. detenute da Exor". Exor "ribadisce quanto già dichiarato più volte in precedenza, ovvero che non ha alcuna intenzione di cedere alcuna quota in Juventus a terzi, inclusa, ma non solo, la società salvadoregna Tether", la spiegazione affidata a un comunicato.
Il comunicato di Exor si conclude con le motivazioni alla base della decisione: "La Juventus è un club storico e di successo, di cui Exor e la famiglia Agnelli sono azionisti stabili e orgogliosi da oltre un secolo, che continuano ad essere pienamente impegnati nei confronti del Club, supportando il nuovo management team nell'attuazione di una chiara strategia volta a ottenere importanti risultati sia sul campo che fuori".

L'apparizione di Leo Messi a Calcutta, in India, scatena caos e disordini allo stadio, con panico e intervento della polizia. Il fuoriclasse argentino dell'Inter Miami, fresco di trionfo nella MLS, è impegnato in un tour nel paese. A Calcutta la prima tappa, programmata per l'inaugurazione di una statua di oltre 20 metri dedicata al calciatore, si è rivelata un disastro. Messi è sceso sul terreno di gioco circondato da un cordone di sicurezza. La sua apparizione è durata pochi minuti e molti spettatori, dagli spalti, non hanno visto praticamente nulla. Migliaia di persone, quindi, hanno divelto seggiolini che sono stati lanciati in campo e hanno invaso il terreno di gioco, distruggendo le porte e provocando danni assortiti.
La Chief Minister del Bengala Occidentale, Mamata Banerjee, ha espresso le proprie scuse per la "cattiva gestione" dell'evento. "Sono profondamente turbata e scioccata dalla cattiva gestione a cui ho assistito oggi al Salt Lake Stadium", ha scritto sui social scusandosi con Messi e con gli spettatori. La Chief Minister ha annunciato l'istituzione di un comitato con il mandato di "condurre un'indagine dettagliata sull'incidente, individuare le responsabilità e raccomandare misure per prevenire tali eventi in futuro".
Il tour denominato "GOAT India Tour" prevede la presenza di Messi a Kolkata, Hyderabad e Mumbai, con conclusione a Nuova Delhi. Il fuoriclasse a Calcutta era accompagnato dai suoi compagni di squadra Luis Suárez e Rodrigo De Paul.

I bambini della famiglia nel bosco "non sanno leggere". E' la tutrice dei minori, Maria Luisa Palladino, a fare il punto sul percorso educativo dei 3 bambini, figli di Nathan e Catherine Trevallion. Il padre è rimasto da solo nel casolare nel bosco di Palmoli, in Abruzzo. I bambini - una bambina di 8 anni e due fratellini di 6 - da circa un mese sono stati trasferiti in una casa famiglia dove risiede anche la madre, che condivide con i figli una parte della giornata.
"Non sanno leggere, stanno imparando l'alfabeto", spiega, come riferisce il Messaggero. "La bambina più grande, sotto dettatura, sa scrivere solo il suo nome. Nella struttura colorano, fanno i puzzle, interagiscono con gli altri coetanei e stanno capendo che le attività che stanno facendo sono per il loro interesse", aggiunge.
"Tuttavia, si stanno incastrando tasselli positivi. La mia relazione sarà redatta nell'interesse dei minori", dice, evidenziando che "si sta lavorando per permettere al padre di trascorrere più tempo con i figli: martedì, giovedì e sabato potrebbero diventare giornate regolari di incontro", afferma in vista del prossimo step: il 16 novembre, presso la Corte d'appello dell'Aquila, è in programma l'udienza per il ricorso contro l'ordinanza emessa dal tribunale dei minori.
Lo scorso 4 dicembre il tribunale per i minorenni dell’Aquila si è riservato la decisione sulla richiesta di revoca dell’ordinanza di allontanamento presentata dai legali della coppia. La decisione potrebbe arrivare giovedì prossimo.

“Personalmente lo ritengo un azzardo, un'imprudenza. E bene ha fatto il governo italiano a mettere i puntini sulle I. Perché siamo in un libero mercato e non siamo in guerra contro la Russia. Allora, o stanotte qualcuno a Bruxelles, a Parigi, a Berlino ha dichiarato guerra alla Russia, oppure a me sembra che a Bruxelles qualcuno stia scherzando col fuoco”. Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, arrivando al circolo bocciofilo della Martesana, a Milano, dove era atteso per un'iniziativa del Carroccio, rispondendo a chi gli chiedeva cosa ne pensasse della proposta di congelare gli asset russi in Europa[1]. Ieri l'Unione europea ha detto sì al congelamento indeterminato degli asset.
“Noi - ha ribadito Salvini - non siamo in guerra contro la Russia; confiscare beni, soldi, negozi ha come controindicazione che i russi faranno altrettanto. Ricordo che noi abbiamo 314 aziende italiane in Russia che fanno fatturato, che danno lavoro. A me sembra che a Bruxelles qualcuno stia scherzando col fuoco”.
Il discorso, ha chiarito poi il leader della Lega, vale anche per il rinnovo del pacchetto di aiuti all’Ucraina[2]. “Noi - ha puntualizzato - chiediamo una discontinuità rispetto agli anni passati, perché nel frattempo sono arrivate due novità: un tavolo di trattative aperto grazie a Trump, magari boicottato da qualcuno in Europa, e una corruzione dilagante in Ucraina. Quindi è chiaro che noi continuiamo a sostenere un popolo in guerra, però chiediamo prudenza, accortezza, responsabilità. E sono convinto che saremo ascoltati”.

Il leader di Hamas Raad Saad è stato ucciso nel raid condotto dalle Idf a Gaza City e denominato ''l'Ultima cena''. Lo hanno confermato le Idf in una nota spiegando che Saad aveva ''un ruolo chiave'' all'interno di Hamas a Gaza City. L'esercito israeliano ha spiegato che negli ultimi mesi Saad "era stato coinvolto in tentativi di ripristinare e fabbricare le armi del gruppo".
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