
(Adnkronos) - Sofia Coppola torna alla Mostra del Cinema di Venezia con un ritratto intimo sullo stilista Marc Jacobs. Anzi, il documentario fuori concorso 'Marc by Sofia' potrebbe definirsi una lettera d'amore al suo caro amico: "Quando mi hanno chiesto di fare un film su Marc, ho pensato: 'No, non posso farlo. La pressione sarebbe troppa'", ammette la regista al Lido. I due sono amici da 30 anni: "Ci siamo conosciuti negli Anni 90, condividiamo lo stesso linguaggio artistico e le stesse vulnerabilità". Il doc, infatti, non è solo "è un ritratto intimo del grande stilista" ma anche di "un amico attraverso il mio sguardo. Lui è una spalla su cui posso sempre contare".
'Marc by Sofia' "mi ha anche permesso di tornare indietro nel tempo a quando avevo 20 anni e giravo con la mia telecamera. Ed è stato questo lo spirito con cui ho lavorato a questo progetto, volevo che avesse quell’aspetto artigianale e personale". La regista di 'Lost in Translation', 'Marie Antoinette' e 'Priscilla' voleva che "fosse un film intimo, ma c’era un equilibrio da mantenere, perché non volevo che parlasse di me". Desiderava "trasmettere il senso della nostra amicizia e far capire che era stato realizzato da un’amica, attraverso il mio sguardo", ma "volevo anche che il pubblico si sentisse coinvolto".
Per Jacobs è stato "facilissimo accettare di far parte di questo documentario. Mi ha entusiasmato il suo approccio non convenzionale al documentario. L'ho trovato spontaneo e naturale e questo mi ha permesso di sentirmi a mio agio e parlare di tutto", anche delle fragilità e dipendenze. Sulla moda, Coppola dice di "amarla da sempre, mi ispira e mi entusiasma". Alla domanda 'realizzerai altri documentari?', la regista risponde: "Al momento no, ma sono rimasta sorpresa da come questa esperienza sia stata divertente e stimolante".
Leggi tutto: Venezia 2025, Sofia Coppola racconta Marc Jacobs: "Non un biopic ma un ritratto umano"

(Adnkronos) - Paura per un appassionato di meteo del collettivo Arezzo Meteo. L'uomo è uscito in giardino per cercare il suo gatto durante un temporale e un fulmine è caduto a circa 10 metri di distanza. A condividere il video dell'accaduto e a raccontare i dettagli è proprio Arezzo Meteo sui propri canali social.
Uscito con un ombrello di ferro in giardino, l'uomo "ovviamente ha preso pure una bella scossa dal manico, infatti nel video cerca di liberarsi dell’ombrello ma non ci riesce perché la scossa gli ha chiuso la mano", si legge sulla pagina Facebook.
Arezzo Meteo sottolinea anche che il membro del collettivo "è vivo per un soffio". Proprio ieri un 65enne è morto a Castelfiorentino (Firenze) mentre dava da mangiare al proprio cane, folgorato dalla scarica elettrica di fulmine che potrebbe aver colpito prima un filo di ferro usato per stendere la biancheria e che poi sarebbe rimbalzata sulla ciotola del cibo del cane, sempre metallica.
Leggi tutto: Esce in giardino per cercare il gatto, un fulmine cade a pochi metri

(Adnkronos) - Sarà Chloe Malle la nuova direttrice di Vogue Us dopo che Anna Wintour ha lasciato l’incarico di editor-in-chief, con un annuncio arrivato nel giugno scorso. La 39enne, figlia dell’attrice Candice Bergen e del regista francese Louis Malle, ha scalato i ranghi della redazione negli ultimi 14 anni fino a diventare direttrice di Vogue.com e poi conduttrice del podcast della rivista 'The Run Through'. Chloe Malle assumerà le redini della rivista nel ruolo di Head of Editorial Content. La sua nomina segna una nuova era per il magazine, ancora oggi tra le riviste di moda più famose e influenti del mondo.
In un discorso al suo team, Anna Wintour ha spiegato: “La moda è l’arte di abbracciare il cambiamento ma alcuni cambiamenti sono più vicini al cuore di altri. Quando si è trattato di scegliere chi avrebbe diretto l’edizione americana di Vogue, permettendomi così di concentrarmi con maggiore intensità sulla crescita multiforme di Vogue a livello globale - tra pubblico, pubblicazioni ed eventi come il Met Gala e Vogue World - sapevo di avere una sola possibilità per fare la scelta giusta. Chloe Malle sarà la nuova Head of Editorial Content della nostra edizione statunitense, guidando il magazine americano e orientandone la copertura digitale”.
Con la nomina di Malle, Wintour lascia il suo incarico dopo 37 anni ma manterrà il ruolo di Global Editorial Director di Vogue e Chief Content Officer per Condé Nast.
Leggi tutto: Chloe Malle prende il posto di Anna Wintour: è la nuova direttrice di Vogue Us

(Adnkronos) - Pronto a rispondere sì all'appello per la candidatura in Regione Puglia, Marcello Gemmato coordinatore regionale di Fdi, sottosegretario alla Salute, in odore di promozione a viceministro. "Se la coalizione dovesse convergere sul mio nome per sfidare il centrosinistra per il dopo Emiliano direi che 'ci sono'". "Io - dice raggiunto dall'AdnKronos - ragiono da dirigente di partito e militante, non vorrei e non potrei dire di no a una sfida così importante" ma certo, si tratterebbe "di un esito finale, la mia corsa in regione potrebbe concretizzarsi solo se fosse condivisa dal tavolo dei leader nazionali". Tavolo atteso, secondo rumors, tra giovedì e venerdì.
I meloniani in Puglia, a chi dice che Gemmato sarebbe un coniglio tirato fuori dal cilindro per far fronte alla mancanza di classe dirigente locale, replicano con i numeri: "Qui abbiamo - viene sottolineato - 12 parlamentari nazionali, 3 eurodeputati e ben 6 consiglieri in regione". Gemmato comunque è pronto a fare la sua parte. E già si fa sentire contro quello che potrebbe essere il suo sfidante, se alla fine il centrodestra scegliesse lui: "La mia, candidato o no, è una posizione seria, una assunzione di responsabilità - scandisce - Ben lontana dalle pantomime di Decaro, che tardivamente si rende conto del livello dei personaggi con cui ha governato per 20 anni. Pare di accorgersi solo ora di Emiliano e Vendola, solo al 92esimo, a partita alla fine...". Poi si chiede: "Ammesso che rompa con chi gli ha dato pure i voti e l'appoggio per fare il sindaco a Bari, cosa farà poi rispetto ai tanti cacicchi di provincia, sarà spietato come dice a parole di voler essere con Emiliano e Vendola?".
L'eventuale candidatura per la regione Puglia potrebbe portare Gemmato, da sempre molto vicino a Giorgia Meloni, a lasciare il ruolo di sottosegretario alla Salute. Per lui resta per ora 'congelata' l'ipotesi di upgrade a viceministro, di cui si è parlato negli ultimi mesi: "Il lavoro che faccio da sottosegretario - dice - mi permette di essere pienamente operativo sui temi importanti: sulle liste d'attesa, sull'universalismo del servizio sanitario, e queste sono le mie vere priorità al governo".
Agli arresti domiciliari un 48enne di Sorso...
Contagiata una donna di 76 anni... 
(Adnkronos) - C'è preoccupazione per le sorti di Emilio Fede, 94 anni compiuti lo scorso 24 giugno, da tempo ricoverato in una residenza sanitaria alle porte di Milano. A quanto apprende l'Adnkronos, le condizioni di salute dell'ex direttore del Tg4 si sono aggravate negli ultimi giorni.
Leggi tutto: Apprensione per Emilio Fede, si aggravano le condizioni di salute

(Adnkronos) - Avrebbe 45 anni e risiederebbe a Firenze l'uomo che, secondo gli investigatori, starebbe attualmente dietro il sito Phica, finito al centro delle denunce di decine di donne italiane. Lo scrive il Domani che fa anche il nome dell'uomo, spiegando che sarebbe lui oggi "l'amministratore del sito www.phica.eu". Il sito ora è chiuso dopo essere finito nella bufera per le foto rubate di donne, anche attrici e politiche, pubblicate online con commenti offensivi.
Qualche giorno fa è stata inviata dalla polizia postale alla Procura di Roma una prima informativa. Non è escluso che informative vengano inviate anche ad altre procure italiane, anche alla luce del numero di denunce che stanno arrivando alla polizia postale per foto rubate e commenti sessisti apparsi su siti e forum online. Gli utenti, una volta identificati, rischiano l’accusa di diffusione non autorizzata di immagini sessualmente esplicite (art. 612 ter del codice penale), reato per il quale le vittime hanno 6 mesi di tempo per presentare denuncia. Ora gli investigatori della postale si aspettano che le denunce possano aumentare, vista anche la mediaticità che ha assunto la vicenda.
Leggi tutto: Foto su siti sessisti, individuato l'amministratore di 'Phica.eu'

(Adnkronos) - Per la prima volta in Italia, due sistemi autonomi di gestione degli imballaggi si alleano per offrire alle aziende del settore beverage un servizio congiunto per il recupero, il riciclo e il riuso, esteso non solo alle bottiglie in Pet, ma anche al film in plastica che le avvolge nei fardelli e copre i pallet utilizzati nel trasporto.
L’accordo sperimentale prevede che Coripet - consorzio riconosciuto per la gestione e il riciclo degli imballaggi in Pet (polietilene tereftalato) per liquidi alimentari - nel pieno rispetto dell’autonomia industriale e commerciale delle singole imprese consorziate, segnali a queste ultime la possibilità di utilizzare il film riciclato fornito da P.A.R.I.- sistema volontario per il recupero del film flessibile in Ldpe (polietilene a bassa densità) -. P.A.R.I., da parte sua, si rende disponibile a fornire film con un contenuto minimo del 50% di plastica riciclata post-consumo, con possibilità di arrivare fino al 90%, garantendo il riciclo di almeno il 60% degli imballaggi immessi sul mercato. L’intesa nasce dalla volontà di dare nuovo impulso al principio della responsabilità estesa del produttore (Epr- Extended Producer Responsibility) introdotto a livello europeo e recepito in Italia dal decreto legislativo 152/2006, che attribuisce alle imprese l’onere e la facoltà di organizzare autonomamente la gestione del fine vita degli imballaggi immessi sul mercato, anche attraverso sistemi alternativi rispetto ai consorzi di filiera tradizionali.
La sperimentazione permetterà di integrare la filiera “bottle-to-bottle” di Coripet - che già da inizio anno garantisce ai propri soci l’impiego del 25% di Rpet riciclato - con quella di P.A.R.I., valorizzando anche il film utilizzato per i fardelli e i cappucci copripallet. In questo modo le imprese consorziate potranno contare su un sistema efficiente e trasparente per la gestione dell’intero sistema di confezionamento in plastica, dall’imballo primario a quello terziario. Nel 2024 Coripet – che consorzia i principali marchi italiani di acque minerali e soft drink - ha raccolto oltre 165mila tonnellate di bottiglie Pet, pari a oltre la metà dell’immesso a consumo nazionale.
“L’accordo con Coripet ci permette di estendere ulteriormente i principi dell’economia circolare anche per gli imballaggi secondari e terziari, valorizzando l’integrazione verticale della filiera e la rigenerazione di bottiglie e film potenzialmente all’infinito”, spiega Michele Petrone, responsabile di P.A.R.I. e amministratore delegato di Aliplast, la società del Gruppo Hera che ha il sviluppato il sistema.
“Questa iniziativa rappresenta un passo concreto nella direzione indicata dalla normativa europea, dalla direttiva sulla plastica monouso (Sup, Single Use Plastics) al nuovo Regolamento imballaggi (Ppwr, Packaging and Packaging Waste Regulation) approvato lo scorso gennaio», commenta Corrado Dentis, presidente di Coripet. “Come consorzio, continuiamo a promuovere soluzioni operative replicabili e pienamente aderenti agli obiettivi comunitari di riciclo e sostenibilità”.
La fase sperimentale, valida fino al 31 dicembre 2028, prevede un monitoraggio continuo delle performance ambientali, tecniche e industriali, con l’obiettivo di rinnovare l’accordo e definire un modello replicabile anche in altri settori produttivi.

(Adnkronos) - Lorenzo Musetti 'innamorato' di New York. Tra una partita e l'altra agli Us Open 2025, dove domani, mercoledì 3 settembre, il tennista toscano affronterà Jannik Sinner nel derby azzurro dei quarti di finale dello Slam americano, l'ultimo della stagione, Musetti si sta concedendo di ammirare le bellezze della città che ospita il torneo, tra grattacieli e scorci mozzafiato.
"Per chi non è mai stato a New York, sembra di essere in un film. Specialmente se ci cammini. Ci hanno girati talmente tanti film, magari cresci con qualche pellicola che è stato girato qui e te ne accorgi", ha detto Musetti in conferenza stampa dopo la vittoria contro Munar agli ottavi degli Us Open, "non solo a Manhattan, ma basta girare per Central Park, Times Squadre, mille zone, anche Little Italy. Penso che New York sia la città più usata nel panorama cinematografico, forse arriva anche da quello il fatto che mi rilassa".
"A me in generale non piace camminare, sono abbastanza pigro", ha rivelato Musetti, "ma qua a New York lo faccio volentieri, mi rilassa e mi sento a mio agio. C'è talmente tanto caos in giro che non vieni considerato, e a me questa cosa mi affascina".
Leggi tutto: Musetti 'innamorato' di New York: "Sembra di stare in un film"

(Adnkronos) - Folgorato da un fulmine mentre stava dando da mangiare al suo cane. Così sabato scorso un uomo di 65 anni è morto a Castelfiorentino (Firenze). A rinvenire il cadavere dell'uomo è stata una vicina di casa. La Procura di Firenze ha disposto gli accertamenti e l'autopsia. Dai primi riscontri è emerso che il fulmine avrebbe prima colpito un filo di ferro usato per stendere la biancheria, poi la, scarica elettrica sarebbe rimbalzata sulla ciotola del cibo del cane, sempre metallica, e infine avrebbe folgorato il 65enne.
Leggi tutto: Folgorato da fulmine mentre porta da mangiare al cane, muore 65enne nel Fiorentino
La sentenza attesa domani a Tempio Pausania...
"Serve una marcia in più, le altre città stanno correndo"...
E' ancora ricoverato al Gemelli di Roma ma sta meglio...
Sardegna con vicepresidente Meloni chiede 200 milioni per 2025...
Al via il progetto 'Soglie' della Fondazione Mont'e Prama... 
(Adnkronos) - "Una grande stagione per la sicurezza in spiaggia e sui laghi delle unità cinofile Sics, Scuola italiana cani salvataggio. Decine i salvataggi effettuati e soprattutto molta prevenzione. Come ogni anno, anche quest'estate, grazie ai nostri cani da salvataggio si soccorrono e si e mettono in salvo molte vite , oltre a una grandissima operazione di prevenzione". Lo dice all'Adnkronos/Labitalia Ferruccio Pilenga, che oltre 36 anni fa ha fondato la Sics e che nel tempo è diventata un punto di riferimento a livello internazionale per la formazione di unità cinofile da salvataggio nautico.
"Si sta concludendo la stagione estiva - sottolinea - ma i cani sono pronti a cominciare i corsi di formazione. Da settembre a maggio, giugno la Scuola italiana cani salvataggio è impegnata tutti i fine settimana per la formazione dei migliori cani. Dal primo Terranova Mas, ora centinaia di Labrador e Golden oltre ai Terranova presidiano le nostre spiagge al mare e sui laghi. La scuola grazie ai suoi corsi forma grandi unità cinofile in Italia, USA e Europa. Questi cani trasmettono coraggio, sicurezza, positività e felicità. Tutto l’anno vanno a trovare i bambini negli ospedali con dandogli un appuntamento in spiaggia".
"Una 'scuola cani salvataggio' - ricorda - fa riferimento alla formazione di unità cinofile (conduttore-cane) per il salvataggio in acqua. L'addestramento copre sia le discipline a terra che quelle in acqua e mira a formare volontari in grado di operare sulle spiagge e in altre situazioni di soccorso nautico. Le razze più comuni sono Terranova, Labrador e Golden Retriever, ma cani di altre razze possono partecipare se hanno ottime doti acquatiche e una corporatura adeguata".
Ma cosa fa la Sics? 1) Addestramento: formazione di unità cinofile per il salvataggio in acqua, con un focus sulla relazione tra cane e conduttore. 2) Servizio di volontariato: le unità cinofile Sics operano su spiagge, laghi e durante eventi per garantire la sicurezza. 3) Riconoscimenti: le unità cinofile Sics hanno un brevetto operativo che permette la collaborazione con la Guardia Costiera, anche imbarcati sui mezzi navali. 4) Tecniche avanzate: formazione per l'intervento in acqua, l'uso di mezzi di soccorso e persino l'elisoccorso.
"La Sics - ricorda Ferruccio Pilenga - ha centri di addestramento distribuiti in tutta Italia dove si può iniziare il percorso per diventare un'unità cinofila, iniziando con corsi di educazione e relazione. L'addestramento si basa sulla costruzione di un legame forte e una sintonia assoluta tra cane e conduttore. Dopo aver completato l'addestramento a terra e in acqua, si ottiene il brevetto di salvataggio Sics. Ma ciò che molti non sanno è che il celebre brevetto con cui le unità cinofile Sics collaborano con la Guardia Costiera e le Capitanerie di Porto, non è nato a tavolino. Non è il risultato di una semplice formalità o di un’idea astratta, ma il frutto di decenni di esperienza sul campo".
"Prima di pensare a un brevetto - sottolinea - ho lavorato con decine e decine di cani. Li ho provati nelle condizioni reali, li ho portati in volo sugli elicotteri, a bordo delle motovedette, nell’acqua gelida, nei laghi e nei mari. Ho viaggiato per l’Europa per osservare, confrontarsi, imparare facendo con Mas il brevetto di terzo grado francese, terzo grado svizzero e italiano, anche come giudice. Ho fatto esercitazioni, errori, aggiustamenti. Solo dopo aver maturato un bagaglio enorme di competenza e testato ogni dettaglio sul campo, ho messo nero su bianco ciò che era diventato un metodo affidabile, efficace e replicabile: il brevetto Sics".
"Ho inventato - racconta - la tecnica a Defino, frutto della prima esercitazione di elisoccorso nel 1991, la tecnica di sostentamento e quella dello squalo. Codificando le procedure operative per poter operare con le motovedette SAR classe 800, 300, 400, 200. Questo è il punto fondamentale: un brevetto di salvataggio si crea portando decine e decine di cani a uno standard unico. Serve la voglia di partire dal terreno, dal contatto diretto con il cane, con l’acqua, con i mezzi di soccorso e con i pericoli reali. Così nasce un brevetto che ha valore, che salva davvero vite umane e che viene riconosciuto dalle autorità competenti".
"Infatti - ricorda - alla prima sessione di esame uno dei tre giudici era il Comandante del SAR di Rimini, pilota degli Hh3F, il secondo era un esperto di elisoccorso. Il soccorso non è un esercizio di stile: è responsabilità, sacrificio e preparazione reale. E questo la Sics lo ha dimostrato con i fatti, le decine di salvataggi e la grande considerazione delle Autorità".
Leggi tutto: Sics, decine di salvataggi al mare e nei laghi grazie ai cani bagnino

(Adnkronos) - Anche Laura Pausini scende in campo in difesa della creatività umana e del diritto d'autore nell'era dell'Intelligenza artificiale. La cantante si unisce alla coalizione di oltre 30 artisti europei per esortare l'Ue a rimanere fedele all'Ai Act, la legge che regola lo sviluppo e l'uso dei sistemi di IA, garantendo che siano sicuri, etici e rispettosi dei diritti fondamentali.
"Gli sviluppi tecnologici sono in grado di dare una spinta eccezionale al progresso, però l'intelligenza artificiale generativa non può sostituire la creatività umana e non può rubare la musica", dice Laura Pausini nel filmato diffuso da FIMI (Federazione industria musicale italiana).
Pausini sottolinea l'urgenza di garantire agli artisti il controllo sulle proprie opere: "E poter verificare se la loro musica è stata utilizzata per addestrare modelli di intelligenza artificiale. Invito la Commissione europea a restare fedele alla legge e alla cultura", ha aggiunto la cantante lanciando l'appello. L'intervento si chiude: "Stay true to the Act, stay true to culture", con lo slogan simbolo della campagna, ripreso da tutti gli altri partecipanti.
Leggi tutto: Laura Pausini, l'appello all'Ue: "Intelligenza artificiale non può rubare la musica"

(Adnkronos) - Carlos Alcaraz saluta... baby Musetti. Momento dolce agli Us Open 2025, con il tennista spagnolo, atteso oggi, martedì 2 settembre, dal match degli ottavi di finale contro il ceco Jiri Lehecka, che ha incrociato il figlio dell'azzurro sui campi d'allenamento dello Slam americano, l'ultimo della stagione e a cui il rivale Jannik Sinner arriva da campione in carica.
Sceso in campo per allenarsi, Alcaraz ha incrociato Ludovico, nato nel 2024 dall'unione tra Musetti e la compagna Veronica Confalonieri, portato in braccio dal padre di Lorenzo. Il numero dieci del mondo, che sfiderà Sinner nel derby azzurro dei quarti di finale, è infatti a New York accompagnato dalla famiglia. Alcaraz ha subito sorriso al bambino, stringendogli la mano in un affettuoso, ricevendo per tutta risposta il sorriso di Ludovico.
Leggi tutto: Us Open, Alcaraz stringe la mano a... baby Musetti

(Adnkronos) - Insieme per avviare azioni concrete nel segno della prevenzione e del contrasto alla violenza di genere. È su questa affermazione che si basa il Protocollo d’Intesa siglato fra Coop e la Fondazione Giulia Cecchettin e che viene ufficializzato a Roma nei primi giorni di settembre 2025. In programma una serie di attività per affermare la cultura del rispetto, promuovere l’educazione agli affetti, affrontare e superare le criticità nelle relazioni di genere e valorizzare relazioni paritarie. Una collaborazione fra due realtà diverse, ma che hanno una identica finalità. Per Coop l’accordo entra a pieno titolo nella campagna sull’educazione alle relazioni “Dire, fare, amare” lanciata lo scorso marzo con una indagine svolta in collaborazione con Nomisma sul percepito dagli italiani sul tema e sulla necessità dell’obbligatorietà di questa educazione nella scuola su cui il 70% del campione intervistato si è espresso favorevolmente. Per la Fondazione Giulia Cecchettin un’occasione per allargare lo spettro delle sue collaborazioni già in essere avvicinandosi al mondo dell’impresa seppur particolare come è un’impresa cooperativa. Su tutto spicca la parola “prevenzione”, ovvero agire preventivamente costruendo progetti formativi, alimentando consapevolezza e sensibilità a ampio raggio. Ad essere coinvolti nell’operazione in prima istanza i dipendenti di Coop e a seguire i soci e i semplici consumatori nei propri punti vendita. I numeri sono significativi; Coop è una rete di 72 imprese cooperative indipendenti che complessivamente impiegano quasi 58.000 dipendenti e associano 6,2 milioni di soci consumatori. Gli oltre 2200 punti vendita di Coop sul territorio nazionale sono frequentati in media da 9 milioni di persone ogni settimana.
Il progetto pilota di formazione, in avvio il 30 settembre ha come piazza Padova, la città dove Giulia studiava, e la provincia e coinvolge circa 150 dipendenti che lavorano in 5 negozi dell’area padovana; la prima a impegnarsi è Coop Alleanza 3.0 che insieme a Coop Reno copre con la propria rete quel territorio. Si parte da una indagine preliminare che ha lo scopo di chiamare i partecipanti ad una riflessione individuale sondando le loro conoscenze e percezioni sulla violenza di genere. Seguiranno cinque moduli formativi in cui i formatori di Fondazione Giulia Cecchettin stimoleranno i partecipanti e dialogheranno con loro per diffondere una prima consapevolezza sul tema della violenza di genere, promuovere una cultura inclusiva, monitorare e segnalare eventuali criticità e imparare a riconoscere comportamenti inappropriati fino alle vere e proprie molestie. Un percorso rivolto alla persona più che al dipendente che si articola in vari step di avanzamento progressivo. Una sorta di test che servirà a costruire un modello replicabile e adattabile ad altre realtà cooperative fino a diventare un modello nazionale a disposizione di tutte le altre Cooperative ma, grazie a Fondazione Giulia Cecchettin, anche a disposizione di altre realtà nei territori. Infatti, da qui prende vita anche la costruzione di un “Manifesto contro la violenza di genere” frutto di un gruppo di lavoro partecipato del quale fa parte anche Coop e che sarà poi condiviso con qualsiasi altro ente, organismo, impresa voglia impegnarsi a tal proposito.
Ma il Protocollo contempla anche iniziative di sensibilizzazione rivolte a soci e consumatori e il mese di novembre 2025 sarà dedicato a una campagna di comunicazione ad hoc per sostenere i progetti e le attività della Fondazione con la diffusione nelle cooperative di quasi 90.000 borse di tela che riportano un disegno di Giulia concesso dalla Fondazione e di cui parte del ricavato andrà a loro favore per sostenere ulteriori nuove attività.
La presentazione del Protocollo d’intesa è stata anche l’occasione colta da Coop per annunciare il sostegno alla raccolta di firme necessarie a presentare la Proposta di Legge di Iniziativa Popolare per l’istituzione del servizio pubblico nazionale di psicologia (entro il 10 dicembre, obiettivo minimo 50.000 adesioni). La campagna di sostegno “Diritto a stare bene” arriverà nei punti vendita Coop a ottobre e vedrà i soci Coop a fianco dei volontari del Comitato Promotore per raccogliere firme partendo dal presupposto che l’assistenza psicologica è un diritto. In particolare, la collaborazione nasce perché la proposta di legge contempla la necessità dell’educazione alle relazioni nelle scuole obbligatoria e permanente garantita appunto dalla presenza dello psicologo. Una presenza che peraltro risulta particolarmente gradita da un genitore su due interpellato nella survey dello scorso febbraio “La scuola degli affetti” che immagina il percorso dell’educazione alle relazioni già dalla scuola elementare e affidato appunto a figure professionali le cui capacità e conoscenze sono riconosciute. E se volessimo avere la cartina tornasole tra coloro, seppur una minoranza, che non vogliono l’educazione alle relazioni come materia scolastica obbligatoria il motivo principale evidenziato nella stessa survey per il 49% è proprio il timore che possa essere trattata con superficialità. Tra i banchi, insomma, molte competenze richieste. Una fotografia della realtà che appare lontana dalle ultime disposizioni in materia promosse dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che non apre sul principio dell’obbligatorietà di questa materia (l’Italia è uno dei pochi Paesi europei a non averla) e introduce il vincolo dell’approvazione delle famiglie per quelle iniziative di formazione su questa materia peraltro a carattere puramente extracurricolare e dunque lasciate alla libera offerta dei singoli istituti scolastici.
"Siamo orgogliosi di presentare oggi l’accordo siglato con Fondazione Cecchettin che consideriamo un alleato importante nella nostra campagna 'Dire, fare, amare', parte del progetto 'Close the Gap' volto all’inclusione di genere", afferma Maura Latini, presidente Coop Italia: "Ci siamo adoperati per costruire assieme un percorso concreto di attività che coinvolga vari interlocutori in un’operazione complessa ma necessaria di sensibilizzazione che includa il mondo del lavoro e dunque la platea dei nostri dipendenti ma aprendoci anche grazie alla rete dei nostri punti vendita alla società civile. Diffondere una cultura contro la violenza di genere e agire in forma preventiva è fondamentale. Il dato agghiacciante del 2024 segnala 97 donne uccise da partner e familiari, una ogni 3,7 giorni. Non deve stupire nessuno che Coop si impegni in tal senso a fianco della Fondazione e che assieme al Comitato Promotore sostenga la Proposta di Legge di Iniziativa Popolare 'Diritto a stare bene' perché Coop è da sempre un soggetto collettivo in grado di coniugare logiche economiche e responsabilità sociale, in questo caso insieme a enti e soggetti collettivi che operano nei territori".
"La collaborazione con Coop per noi rappresenta un passo importante", afferma Gino Cecchettin, presidente di Fondazione Giulia Cecchettin. "Significa portare la voce e l’impegno della Fondazione nei luoghi di vita quotidiana, frequentati da migliaia di persone. Prevenzione e sensibilizzazione non possono restare parole astratte: devono tradursi in esperienze concrete e in gesti simbolici che lascino un segno. Con questo spirito avviamo la formazione per i dipendenti e condividiamo con soci e consumatori la campagna delle borse di tela con il disegno di Giulia. Solo attraverso alleanze ampie e trasversali possiamo costruire una società più consapevole, capace di riconoscere i segnali della violenza e di promuovere relazioni basate sul rispetto reciproco".
Leggi tutto: Violenza sulle donne, Coop e Fondazione Cecchettin insieme per educazione affettiva
Carabinieri recuperano filmati di telecamere e video... 
(Adnkronos) - Tempo di derby azzurro agli Us Open 2025, ma quando giocano? A New York andrà in scena la sfida dei quarti di finale tra Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, che si affronteranno sul cemento dello Slam americano, l'ultimo della stagione e a cui il numero uno del mondo arriva da campione in carica. Sinner arriva all'appuntamento dopo aver battuto Alexander Bublik negli ottavi, annientato in tre set con un 6-1, 6-1, 6-1, mentre Musetti ha eliminato lo spagnolo Jaume Munar superandolo in tre parziali 6-4, 6-0, 6-1.
Il derby azzurro, il primo dell'era Open ai quarti di uno Slam, tra Sinner e Musetti, è in programma domani, mercoledì 3 settembre, sul cemento di un Arthur Ashe Stadium che si annuncia tutto esaurito. Da stabilire ancora l'orario del match.
Leggi tutto: Sinner, quando gioca il derby con Musetti? Data e orario
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