(Adnkronos) - D'estate relax, viaggi e ritmi più lenti cambiano la routine, ma la cura di sé non può andare in vacanza, come ricorda la Giornata internazionale del Self-care, che si celebra il 24 luglio. Si tratta di "una componente essenziale di un sistema sanitario sostenibile, poiché rafforza il ruolo attivo del cittadino nella tutela della propria salute. Prendersi cura di sé non significa soltanto curarsi quando si sta male, ma soprattutto prevenire, ascoltare il proprio corpo e saper scegliere, ogni giorno, ciò che fa stare bene - afferma Paolo Levantino, farmacista clinico e segretario nazionale Fenagifar, Federazione nazionale associazione giovani farmacisti - Durante le vacanze questo approccio diventa ancora più importante, in quanto cambiano i ritmi, le abitudini e spesso si tende a trascurare l'ascolto del proprio corpo. Come sempre, anche durante l'estate, il farmacista si conferma un alleato prezioso, fornendo consigli utili, soluzioni semplici, ma efficaci, ai piccoli disturbi, che possono evitare di rovinare un periodo dedicato al relax".
Le farmacie "sono la rete sanitaria più vicina ai cittadini - sottolinea Levantino - Secondo il Pgeu Annual Report 2024, in Europa ci sono oltre 200mila farmacie comunitarie, in grado di offrire supporto concreto in ogni contesto, anche lontano da casa. A conferma di questa centralità, il Rapporto Federfarma-Censis 2025 evidenzia che oltre il 90% dei cittadini italiani ritiene che ci sia sempre una farmacia vicina e aperta, riconoscendone il valore come punto di riferimento affidabile, anche nei momenti di maggiore mobilità. E' proprio questa combinazione di prossimità, continuità, competenza e fiducia a rendere la farmacia un alleato fondamentale per promuovere un self-care consapevole, responsabile e sostenibile, in ogni fase dell'anno".
Prendersi cura di sé - ricorda in una nota Haleon, azienda di riferimento nel settore del Consumer Healthcare - richiama l'attenzione sull'importanza di una consapevolezza che continua anche quando le abitudini cambiano e si perdono i consueti punti di riferimento nella gestione della salute quotidiana. Tuttavia, non tutti dispongono delle informazioni e delle competenze necessarie per fare scelte consapevoli nella gestione della propria salute. Secondo il report Vintura 2021, sebbene circa l'80% delle persone desideri prendersi cura della propria salute, solo 2 su 10 ritengono di avere le competenze per farlo in modo efficace. Questo divario rappresenta una barriera significativa al self-care, sottolineando l'importanza di fornire supporto e informazioni accessibili.
"Rafforzare la capacità di ciascuno di prendersi cura di sé in modo consapevole e continuo significa promuovere equità. Le persone informate fanno scelte migliori, riducono i rischi per la salute, vivono meglio e restano attive - osserva Davide Fanelli, General Manager Southern Europe e Italia di Haleon - Non si tratta solo di prevenzione, ma di empowerment: fornire strumenti, conoscenze e fiducia per compiere scelte informate e responsabili. Abituare le persone a rivolgersi alla farmacia per la gestione dei piccoli disturbi o per misure preventive contribuisce a favorire un approccio più autonomo alla cura di sé e, allo stesso tempo, a ridurre il carico sul Servizio sanitario nazionale. Un cambiamento che genera benefici tangibili per i cittadini e un impatto positivo sulle comunità nella loro interezza".
Secondo i dati della fase 3 del Global Health Inclusivity Index, uno studio appena pubblicato e realizzato da Economist Impact e supportato da Haleon - informa la nota - ridurre del 25% la percentuale di popolazione con bassi livelli di alfabetizzazione sanitaria (la capacità delle persone di comprendere e utilizzare le informazioni sanitarie per prendere decisioni sulla propria salute) potrebbe far risparmiare 303 miliardi di dollari all'anno in 40 Paesi nel mondo. In Italia il risparmio si attesterebbe a oltre 9 miliardi di euro. L'indice ha inoltre analizzato i benefici economici e sanitari derivanti dalla riduzione delle lacune nell'inclusione sanitaria in 40 Paesi, considerando 7 patologie comuni e concentrandosi su 4 gruppi di persone fragili per: scarsa alfabetizzazione sanitaria, a basso reddito, donne e anziani. I dati emersi dimostrano che le persone con scarsa alfabetizzazione sanitaria spesso hanno difficoltà a comprendere le informazioni mediche, a orientarsi nei sistemi sanitari e a prendere decisioni informate sulle proprie cure. Ciò si traduce in maggiori costi sanitari derivanti da ritardi nelle cure, un maggiore ricorso ai servizi di emergenza e un aumento dei ricoveri ospedalieri.
L'analisi mostra che in Italia le spese sanitarie annuali per una persona con bassa alfabetizzazione sanitaria sono quasi 3 volte superiori rispetto a chi ha un livello alto di alfabetizzazione sanitaria: 3.902 euro contro 1.406 euro; per il 70% si tratta di spese legate al ricorso ai farmaci, per il 27% a visite mediche. "Una buona alfabetizzazione sanitaria - aggiunge Levantino - permette alle persone di accedere, comprendere e utilizzare in modo efficace le informazioni utili a promuovere la salute e il benessere, per se stesse, per la propria famiglia e per l'intera comunità. Non si tratta solo di favorire il benessere individuale, ma di attivare una leva strategica per la sostenibilità del sistema sanitario: significa ridurre visite mediche inappropriate, accessi non necessari al pronto soccorso e contenere la spesa pubblica, grazie a un uso più consapevole dei farmaci e a una gestione più consapevole e autonoma della propria salute", conclude.
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(Adnkronos) - "Le autorità francesi hanno avviato un’indagine penale di natura politica nei confronti di X per la presunta manipolazione del suo algoritmo e la presunta 'estrazione fraudolenta di dati'. X respinge categoricamente queste accuse". È quanto si legge in un post diffuso dal team di Affari governativi globali della piattaforma di Elon Musk, che accusa Parigi di "minare gravemente il diritto fondamentale di X al giusto processo" e "mettere a rischio i diritti degli utenti alla privacy e alla libertà di espressione", rigettando l'accusa secondo cui l'algoritmo del social può essere utilizzato da potenze straniere per interferire nei processi democratici del Paese come "completamente falsa".
La piattaforma si scaglia contro la figura del parlamentare francese Eric Bothorel, "istigatore" dell'indagine stando al team di X, e la richiesta di accesso all’algoritmo di raccomandazione e ai dati in tempo reale relativi a tutti i post degli utenti sulla piattaforma da parte delle autorità francesi. Stando al social, gli esperti che avrebbero analizzato i dati sarebbero di parte. Il post cita David Chavalarias, già promotore di una campagna che incitava gli utenti ad abbandonare la piattaforma, e Maziyar Panahi, autore di progetti di ricerca condotti insieme a Chavalarias che "dimostrano un’aperta ostilità nei confronti di X". "Il coinvolgimento di questi individui solleva gravi dubbi sull’imparzialità, l’equità e le motivazioni politiche dell’indagine, per usare un eufemismo; un risultato predeterminato non può essere considerato equo", scrivono gli autori del post.
Il team di Affari governativi globali di X critica anche la classificazione del social come "banda organizzata" ai fini dell’indagine, definizione "solitamente riservata a cartelli della droga o gruppi mafiosi" "che consente alla polizia francese di utilizzare ampi poteri investigativi previsti dalla legge francese, inclusa l’intercettazione dei dispositivi personali dei dipendenti di X". La piattaforma "rimane all’oscuro circa le accuse specifiche" mosse contro di essa ma evidenzia che, sulla base di quanto emerso finora, l'indagine sta "distorcendo la legge francese per servire un’agenda politica e, in ultima analisi, limitare la libertà di espressione. Per questi motivi, X non ha acconsentito alle richieste delle autorità francesi, come ha il diritto legale di fare. Questa non è una decisione presa alla leggera. Tuttavia, in questo caso, i fatti parlano da soli. X è impegnata a difendere i propri diritti fondamentali, proteggere i dati degli utenti e resistere alla censura politica", conclude il post.
(Adnkronos) - Importi mensili inferiori rispetto al dovuto e un quadro normativo in continua evoluzione, con prospettive incerte e poco chiare. Il sistema pensionistico italiano è di nuovo al centro del dibattito. Tra annunci di riforme, bonus e ipotesi di uscite anticipate o posticipate, chi è già in pensione e chi deve andarci è disorientato e in apprensione.
Il network legale Consulcesi & Partners, negli ultimi due mesi, ha registrato – sul fronte dell’assistenza previdenziale – un aumento delle richieste del 28% rispetto al 2024. Nello specifico, attraverso il nuovo sito del servizio OK Pensione, sono aumentate: del 33% le richieste di verifica degli importi delle pensioni; del 25% le domande sul riscatto della laurea; con un vero boom per il servizio Calcolo Pensione Futura, che segna un +41%, a testimonianza dei timori crescenti legati all’uscita dal mondo del lavoro.
In questo scenario, Consulcesi & Partners ha ulteriormente rafforzato e rinnovato la sua storica presenza nell’ambito previdenziale con il lancio di 'OK Pensione': un servizio digitale (www.okpensione.it) ideato per aiutare i cittadini a fare chiarezza sulla propria posizione previdenziale, presente e futura.
Il servizio Ricalcolo Pensione è riservato a chi è già in quiescenza e desidera verificare la correttezza degli importi ricevuti. Un team legale e previdenziale analizza la documentazione, evidenzia eventuali errori e assiste nella richiesta di ricalcolo e nel recupero degli arretrati, anche con azioni legali laddove necessario. Secondo una stima dei partner previdenziali di C&P, oggi in Italia sei pensioni su dieci sono errate. Spesso si tratta di importi inferiori di almeno 200–300 euro al mese, con la possibilità, dunque, di ottenere una somma maggiore e recuperare anche gli arretrati. Come nel caso di un medico assistito da C&P che, di recente, ha ottenuto un risarcimento di oltre 70.000 euro, tra arretrati e Tfr non versato correttamente.
Attraverso il servizio 'Calcolo Pensione Futura', chi è ancora in attività (dipendenti pubblici e privati, ma anche autonomi) può programmare e valorizzare al meglio la propria uscita dal mondo del lavoro, grazie a un mix di competenze specifiche, tecnologie avanzate e algoritmi esclusivi.
“OKPensione – spiega Bruno Borin, responsabile del team legale di Consulcesi & Partners – pur avvalendosi delle tecnologie più avanzate, non è un semplice calcolatore automatico, ma un servizio professionale pensato per offrire analisi su misura e supporto legale qualificato. È un’ancora di chiarezza in un sistema normativo complesso e mutevole, che combina la forza legale del nostro network con l’esperienza di una rete di consulenti e partner previdenziali capaci di fare la differenza. La tecnologia ci aiuta, ma la vera differenza la fanno le persone, l’ascolto e la competenza”.
(Adnkronos) - I migranti di un centro Ice di Miami sarebbero stati ammanettati, con mani legate dietro la schiena, e costretti a inginocchiarsi per mangiare da piatti di polistirolo "come cani".
Lo rivela il The Guardian in un approfondimento sulle condizioni di tre strutture sovraffollate per la detenzione di migranti irregolari in attesa di espulsione, nel sud della Florida. Decine di uomini sarebbero stati stipati in una cella di detenzione per ore, secondo il rapporto pubblicato, e gli sarebbe stato negato il pranzo fino alle 19 circa, rimanendo incatenati a guardare del cibo riposto su alcune sedie davanti ai loro occhi. "Dovevamo mangiare come animali", racconta un detenuto di nome Pedro al The Guardian. I presunti abusi sarebbero stati commessi nelle carceri gestite dall'Immigration and customs enforcement agency (Ice), come hanno denunciato anche associazioni come Human rights watch, che ha reso pubbliche alcune interviste esclusive ai detenuti.
La notizia arriva dopo che Il Tampa Bay Times, quotidiano della Florida, aveva pubblicato un elenco di oltre centinaia di detenuti, tra cui due italiani , trattenuti ad Alligator Alcatraz, il nuovo controverso centro di detenzione per migranti irregolari (in attesa di espulsione) voluto dall’amministrazione Trump per rispondere al sovraffollamento delle altre carceri.
Alligator Alcatraz, costruito in solo otto giorni nella regione paludosa delle Everglades, in Florida, è stato inaugurato lo scorso 3 luglio ed è finito al centro delle polemiche per i presunti abusi e le violenze perpetrate nei confronti dei migranti. Ma non sarebbe l’unico caso. Nel centro di detenzione di Krome North, nella zona ovest di Miami, rivela il The Guardian, le detenute venivano costrette a usare i bagni sotto gli occhi di guardie e detenuti uomini, senza alcuna privacy. Inoltre, veniva loro negato l'accesso a cure, docce e cibo. Secondo quanto riferito da alcuni ex detenuti, il carcere era talmente sovraffollato che alcuni sono stati trattenuti per più di 24 ore in un autobus fermo in un parcheggio della struttura. “Venivamo liberati solo quando qualcuno doveva usare l'unico bagno a disposizione, che si intasava rapidamente”, ha rivelato l'ex detenuto che ha aggiunto: “qualcuno ha defecato sull’autobus che emanava un forte odore di feci”.
Quando il gruppo di detenuti è stato finalmente ammesso nella struttura, molti avrebbero trascorso oltre 12 giorni stipati in una gelida stanza di accoglienza soprannominata la hierela (la ghiacciaia), senza biancheria da letto e vestiti di ricambio, dormendo sul pavimento di cemento.
Secondo il rapporto, a metà giugno, oltre 56.400 persone al giorno sarebbero state trattenute nei centri Ice, di cui circa il 72% senza precedenti penali. I migranti affermano che gli abusi documentati riflettono le condizioni disumane all'interno delle strutture federali per l'immigrazione, peggiorate significativamente dall'insediamento alla Casa Bianca del presidente americano, Donald Trump, il 20 gennaio scorso e dopo la nuova stretta sulle deportazioni. Tutte le strutture erano gravemente sovraffollate, hanno affermato gli ex detenuti, un fattore che ha accelerato la costruzione della controversa prigione di "Alligator Alcatraz" nelle Everglades, destinata a ospitare oltre 5.000 migranti senza documenti in attesa di deportazione.
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(Adnkronos) - Donald Trump è tornato a "divertirsi" con l'intelligenza artificiale, e ha pubblicato oggi, lunedì 21 luglio, sul suo social 'Truth' un video che mostra l’ex presidente Barack Obama mentre viene arrestato dall’Fbi. Nel filmato, Obama viene ammanettato nello Studio Ovale e poi rinchiuso in una cella, con addosso una tuta arancione da detenuto. Il montaggio è accompagnato dalla canzone Ymca dei Village People. Il video si apre con dichiarazioni di esponenti democratici - tra cui Obama, Joe Biden e Nancy Pelosi - che affermano: "Nessuno è al di sopra della legge".
Il post arriva due giorni dopo che Tulsi Gabbard, direttrice dell’intelligence nazionale nominata da Trump, ha accusato l’amministrazione Obama di aver "fabbricato e politicizzato" prove sull’interferenza russa nelle elezioni del 2016, con l’obiettivo - secondo Gabbard - di "sovvertire la presidenza Trump". In un rapporto reso pubblico venerdì scorso, Gabbard ha annunciato di voler trasmettere il dossier al Dipartimento di Giustizia per una possibile incriminazione di Obama e di alcuni suoi ex collaboratori, tra cui James Comey e John Brennan.
"Si tratta di un complotto per minare la volontà degli americani e attuare un colpo di Stato contro un presidente regolarmente eletto", ha detto Gabbard a Fox News, promettendo nuove rivelazioni nei prossimi giorni. L’uscita del video da parte di Trump sembra rimarcare questa linea, e arriva mentre il presidente repubblicano cerca di contenere le critiche ricevute dal suo stesso elettorato sulla gestione del caso Epstein.
I democratici hanno respinto il rapporto di Gabbard come infondato e strumentale. "Non c’è un solo giudice che prenderebbe sul serio queste accuse - ha commentato il deputato Jim Himes, capogruppo democratico della commissione Intelligence alla Camera - Questo è un tentativo di riscrivere la storia e distrarre da altre questioni più scomode per il presidente".
Leggi tutto: Trump arresta Obama... con l'IA: "Nessuno è al di sopra della legge"
(Adnkronos) - Un addio straziante. "Lo stavo filmando mentre decollava, senza sapere che quello sarebbe stato l'ultimo volo della sua straordinaria vita". Con queste parole Mihaela Radulescu ha voluto ricordare il compagno Felix Baumgartner, base jumper e paracadutista austriaco di 56 anni, morto in un tragico incidente in Italia lo scorso 17 luglio, pubblicando il video degli ultimi istanti prima dell’incidente.
Per oltre 12 anni Mihaela è stata al suo fianco in ogni impresa: "A ogni decollo e atterraggio, dal paracadutismo al parapendio, dai voli in elicottero al paramotore, fino agli spettacoli acrobatici. E quando non potevo essere presente per qualche volo in elicottero, usavamo il codice WLC - 'la chiamata di atterraggio della moglie'. Non ne ho mai perso uno", racconta.
"Tranne... questo", ha aggiunto Mihaela condividendo con il mondo il suo dolore per la perdita del compagno. "Ora Felix Baumgartner torna a casa, lassù, dove è stato più felice che mai. Grazie a tutti per il vostro sostegno e per aver mantenuto alta la sua eredità unica. Quest'uomo era davvero speciale, sotto tanti aspetti, e farò in modo di continuare a raccontare la sua storia".
Un dolore immenso quello di Mihaela che ora deve fare i conti con la quotidianità: "Devo affrontare lo shock, il dolore, le albe in cui posso preparare solo un caffè, non due...".
Baumgartner, noto per il suo salto dalla stratosfera, era in vacanza nelle Marche e, durante un lancio con il parapendio, verosimilmente, è stato colto da un malore ed è precipitato in una struttura ricettiva di Porto Sant'Elpidio, in provincia di Fermo. Nell'impatto ha urtato una ragazza, un'animatrice del villaggio turistico che è rimasta ferita lievemente. Sul posto il personale sanitario e le forze dell'ordine.
"Saluti vacanze volanti da Fermo Italia. Dove vai in vacanza quest'anno?", aveva scritto Felix Baumgartner su Facebook pochi giorni fa.
"Una tragica fatalità che ci addolora. Esprimo tristezza per l'evento che ha colpito Felix Baumgartner, il base jumper e paracadutista più famoso al mondo, mentre era in vacanza nel nostro territorio. Tutta la comunità si stringe attorno ai suoi familiari", dice all'Adnkronos Massimiliano Ciarpella, sindaco di Porto Sant'Elpidio, spiegando che si tiene costantemente in contatto, in queste ore, sia con lo staff della struttura ricettiva dove è caduto il parapendio, sia con i carabinieri che stanno ricostruendo la dinamica dell'incidente "al momento ancora poco chiara: probabilmente è stato un malore, ma non è esclusa l'ipotesi di un problema meccanico o di una manovra di emergenza".
Dopo l'incidente, "mi sono subito messo in contatto con la struttura ricettiva anche per avere informazioni sulle condizioni dell'animatrice del villaggio turistico urtata nell'impatto: dopo gli accertamenti del caso, mi è stato riferito che non ha nulla di grave", ha aggiunto il sindaco.
Una vita all'insegna dell'adrenalina quella di Felix Baumgartner. Nato a Salisburgo, in Austria, il 20 aprile del 1969, Baumgartner è soprattutto noto per il Red Bull Stratos, il progetto che lo ha portato, il 14 ottobre del 2012, a lanciarsi dallo spazio, a 38.969,4 metri di altezza, e conquistare tre record mondiali: quello dell'altezza massima raggiunta da un pallone aerostatico con equipaggio, quello relativo all'altezza maggiore di un lancio da pallone aerostatico e, infine, quello della velocità massima raggiunta da un uomo in caduta libera, di ben 1.357,6 chilometri orari.
La carriera di Baumgartner però comincia giovanissimo, quando inizia a lanciarsi con il paracadute a soli 16 anni. Nel 1988 avvia la collaborazione con il brand Redbull, diventandone presto e per lungo tempo l'atleta più famoso. Dagli anni '90 poi si cimenta anche nel base jumping, il lanciarsi nel vuoto da grattacieli, rilievi naturali, ponti. E anche qui conquista diversi primati e 14 record del mondo: l'austriaco infatti è, nel 1999, il primo a lanciarsi dalle Petronas Tower di Kuala Lumpur, in Malesia, e dalla statua del Cristo Redentore di Rio de Janeiro, in Brasile. Nel 2004 si lancia dal viadotto di Millau, in Francia, e, nel 2006, dal grattacielo Turning Torso in Svezia. Poi nel 2007 Baumgartner si lancia per primo dalla Taipei 101, che gli costerà il divieto di ingresso nel Paese. Nel 2003 poi diventa il primo uomo ad attraversare in volo con una wingsuit il canale della Manica.
Dopo l'impresa Stratos, Baumgartner inizia a effettuare voli commerciali con gli elicotteri e con aerei acrobatici, con cui coniuga il suo impegno per il sociale: ambassador di Wings 4 Life, fondazione per la ricerca sulle lesioni al midollo spinale, stava sviluppando una sua fondazione, Fly 4 Life. Nel 2014 spazio anche per la sua altra passione, l'automobilismo: partecipa con la squadra Audi race experience, a bordo di una R8, alla 24 ore del Nurburgring, piazzandosi con il suo team in nona posizione.
Leggi tutto: Baumgartner, la compagna pubblica ultimo volo prima della tragedia
(Adnkronos) - La chiusura di Techeteche TopTen, in onda su Rai1 e condotto da Bianca Guaccero, ha scatenato un'ondata di reazioni contrastanti sui social. In molti hanno esultato, supponendo che il programma fosse stato chiuso in anticipo per il 'flop' dovuto al cambio del format. Ma la realtà è ben diversa. A chiarire la situazione è stata la stessa conduttrice che su Instagram ha condiviso un video per ringraziare il pubblico e per smentire le voci.
"Volevo ringraziarvi tutti per l’affetto che mi dimostrate, ma in questa circostanza per i ricordi che avete condiviso con me, le emozioni che ci siamo scambiati", ha esordito Guaccero e ha aggiunto: "Per quello che riguarda il resto non ho molto da aggiungere, l’unica verità è stata spiegata ampiamente dal nostro direttore". Il programma, come sottolinea la conduttrice, non è stato cancellato, ha semplicemente concluso la sua programmazione. Infatti, poi promette: "Ci rivediamo molto presto".
Anche Andrea Delogu, conduttrice televisiva e radiofonica, era intervenuta con un lungo sfogo condiviso su X per criticare l'atteggiamento degli haters: "Techeteche TopTen non chiude semplicemente erano finite le puntate", ha puntualizzato Delogu, che poi ha continuato, "ogni volta che chiude un programma che magari non vi piace qui su X (non è questo il caso, ma voi pensate che sia stato chiuso) esultate. Esultate come se aveste vinto voi, personalmente, dei soldi".
"Vi spiego cosa c'è dietro un programma, anche piccolo. Ci sono persone come voi, che lavorano, che devono arrivare alla fine del mese, che hanno le bollette da pagare, la spesa da fare, che hanno un capo a cui rispondere. Persone con famiglie, genitori, figli da mantenere", ha spiegato Delogu, "Voi esultate. Io mai nella vita esulterei se qualcuno di voi perdesse il lavoro, mai. Mi spiacerebbe e ve lo giuro su quello che ho di più caro, mi spiacerebbe sinceramente".
"Un programma può non piacervi, è lecito, ma esultare per la chiusura è spregevole. E ripeto, non è il caso di Techetechetetopten perché è andato benissimo di ascolti e non chiude, è solo finito", ha concluso Delogu, "spero ci ragioniate se dovesse accadere un'altra volta".
Leggi tutto: Techeteche TopTen chiude, Guaccero replica alle polemiche: "Ci rivediamo presto"
(Adnkronos) - Una stima di crescita per la crocieristica, nel 2025, del +9,4% e del +6,6% rispettivamente nel numero di passeggeri movimentati e di accosti nel porto di Palermo. Mille e cento unità di lavoro direttamente impiegate nel maritime tourism a Palermo; oltre 100 milioni di euro la spesa diretta associata ai turismi del mare nel 2024; 170 i lavoratori attivati direttamente da un accosto cruise. Sono alcuni dei dati emersi dallo studio 'Palermo tutto l’anno. Il contributo dell’AdSP del Mare di Sicilia occidentale alla vitalità economica, turistica e non solo della città' commissionato dall’Authority alla società Risposte Turismo e presentato oggi, nel capoluogo siciliano, durante il 'Blue Economy Forum' del Secolo XIX. Un lavoro volto a raccontare cosa accade nell’arco di dodici mesi nel porto e nella città di Palermo, grazie alla presenza di barche e yacht, navi e passeggeri, e cosa significhi per un territorio.
Quattro i report, ognuno dedicato a un macro tema legato al maritime tourism – stagionalità, occupazione, accoglienza, investimenti – cui si aggiunge un documento che sintetizza i risultati di una indagine campionaria su oltre 1.200 turisti del mare (440 crocieristi di cui 340 in transito e 100 in imbarco-sbarco; 400 passeggeri di ferry e aliscafi; 400 turisti nautici), giunti nel capoluogo siciliano nel corso del 2024. Condotta anche un’indagine sui porti turistici e marina palermitani (Circolo Nautico V. Florio, Marina Adorno & Giacalone, Marina Arenella, Marina Fratelli Galizzi, Marina Si.Ti.Mar., Marina Villa Igiea, Società Canottieri Palermo) con l’obiettivo di conoscere le caratteristiche dell’offerta, nonché il punto di vista degli operatori sulla domanda di diporto nautico presente a Palermo. Sono stati ascoltati, inoltre, più di 50 gestori e operatori di negozi della città, grazie alla collaborazione di Confcommercio e Confesercenti, e sono state realizzate numerose interviste con i principali stakeholder pubblici e privati coinvolti nelle dinamiche del maritime tourism nel porto e nella città di Palermo.
“Abbiamo lavorato con passione, competenza e senso di responsabilità per dare a Palermo un volto nuovo, più moderno, accogliente e in linea con le sue straordinarie potenzialità - commenta il presidente dell’AdSP del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti - Le nuove infrastrutture e le strutture ricettive che oggi arricchiscono un ambito portuale sottoposto a interventi strategici e innovativi, sono il frutto di un impegno costante e di una visione chiara: abbiamo sempre creduto in un’idea di sviluppo sostenibile e condiviso, capace di valorizzare la bellezza e l’identità di Palermo. Vedere oggi questi risultati concreti ci riempie di orgoglio e soddisfazione”.
“Per la prima volta – spiega Francesco di Cesare, presidente di Risposte Turismo - abbiamo avuto la possibilità, grazie alla volontà e collaborazione della AdSP del Mare di Sicilia Occidentale, di esaminare lungo tutto l’arco dell’anno che cosa accada in una destinazione interessata dai flussi di maritime tourism. È stato un esercizio prezioso, capace di far emergere non solo i valori complessivi di economia ed occupazione collegati a tali dinamiche, ma di comprenderne la distribuzione temporale, il raggio di coinvolgimento di imprese e territori a partire da quanto accade nei porti della città, il necessario impegno che tutti dovrebbero garantire per valorizzare al meglio il vantaggio di essere una città sul mare e interessata da arrivi e partenze di crocieristi, passeggeri ferry e turisti nautici. Da questo lavoro crediamo possano essere tratte utili indicazioni strategiche per accompagnare i prossimi investimenti pubblici e privati”.
Ecco alcuni dati. Secondo lo studio, per il 2025, per la crocieristica, è stimata una crescita del +9,4% e del +6,6% rispettivamente nel numero di passeggeri movimentati e di accosti nel porto di Palermo, che dovrebbero raggiungere quota 1,1 milioni di passeggeri e 242 scali entro la fine dell’anno. Agli almeno 593,2 milioni di euro investiti dall’AdSP del Mare di Sicilia occidentale per il maritime tourism nel porto di Palermo (con riferimento agli interventi indicati nel Piano operativo triennale 2020-2022 e in quello del 2023-2025, legati totalmente, o in parte, a tale settore), si affiancano almeno altri 27 milioni di euro investiti da parte di soggetti terzi per il maritime toruism nelle aree portuali.
Sono 21 le imprese appaltatrici coinvolte dall’Authority per l’attuazione degli interventi connessi al maritime tourism, tutte con sede in Italia. Tra queste, il 38% sono siciliane e, facendo 100 il totale di queste ultime, un quarto di esse (25%) ha sede a Palermo, contribuendo a trattenere le somme investite dall’AdSP all’interno del territorio palermitano e, quindi, a generare una ricchezza ancora più elevata e distribuita nell’area. Sono invece 1100 le unità di lavoro direttamente impiegate nel maritime tourism; se a queste si aggiungono le unità coinvolte nei settori che, pur non appartenendo in senso stretto a quelli del turismo via mare, ne vengono interessati dalle dinamiche attivate, il valore sale a 1.820 unità di lavoro, per un controvalore di circa 40 milioni in redditi attivati. Centosettanta i lavoratori attivati direttamente da un accosto cruise; 100 quelli direttamente coinvolti da un accosto ferry; 10 circa quelli impiegati in una giornata con transiti nautici a partire da almeno uno yacht di medie dimensioni.
A Palermo, la spesa diretta associata al maritime tourism stimata nel 2024 da Risposte Turismo raggiunge 101,1 milioni di euro, di cui 76 milioni spesi a terra dai turisti del mare, 4,1 milioni spesi a terra dagli equipaggi e 20,9 milioni spesi dagli armatori (con riferimento sia alle cruise line, alle compagnie di ferry e aliscafi, che alle imbarcazioni da diporto). Ammontano a 273 milioni di euro gli effetti indiretti e indotti stimabili nel 2024 a partire dalla spesa diretta, collegati a subforniture e spese dei redditi dei lavoratori collegati alla crocieristica attivati dalle spese dirette.
Per quanto riguarda i turisti del mare, questi raggiungono Palermo durante tutto l’anno. I crocieristi presentano la distribuzione più omogenea, con tassi di concentrazione che oscillano tra il 4% e il 12% nei vari mesi; i turisti nautici prediligono la stagione estiva, in particolare tra luglio e settembre; mentre i passeggeri di ferry e aliscafi mostrano un picco stagionale concentrato soprattutto ad agosto (21%) e un andamento leggermente oscillante, ma comunque sempre sostenuto, nei restanti mesi dell’anno. Il 50,4% dei turisti del mare che deve imbarcarsi sceglie di trascorrere almeno una notte in città (e, tra questi, il 71,1% lo ha fatto per più notti), mostrando interesse nell’allungare la propria vacanza nel territorio palermitano. Sono soprattutto i passeggeri di ferry e aliscafi (60%) ad arrivare almeno un giorno prima. Infine i turisti del mare apprezzano soprattutto le visite ai siti culturali e archeologici (71,1%) e quelle di tipo enogastronomico (50,6%). Tra le attività che suscitano più interesse, sebbene vengano svolte in misura inferiore, si ravvisano le visite ai siti naturalistici/attività di trekking e quelle di balneazione.
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(Adnkronos) - Marcus Rashford si prepara a diventare un nuovo giocatore del Barcellona, nonostante un ritardo imprevisto dovuto agli Oasis. L'attaccante inglese, nell'ultima stagione all'Aston Villa, si trasferisce in Spagna in prestito con diritto di riscatto per circa 30 milioni dal Manchester United. Rashford ha sostenuto oggi, lunedì 21 luglio, le visite mediche con il club blaugrana e ora si attende soltanto l'annuncio ufficiale per iniziare la sua nuova avventura in Liga.
Qualche momento di panico però, nonostante la trattativa non sia mai stata in discussione, Rashoford l'ha vissuto nella serata di ieri, al momento di volare a Barcellona da Manchester. L'attaccante ha dovuto infatti fare i conti con l'imprevista chiusura di tutti i terminal privati dell'aeroporto di Manchester, e il motivo è da ricollegarsi agli Oasis. Dopo i concerti che hanno animato il Regno Unito e riunito centinaia di migliaia di fan, accorsi da ogni parte d'Europa per la reunion della storica band inglese, Liam e Noah Gallagher, tifosissimi del Manchester City, hanno 'bloccato' l'aeroporto per concedersi qualche giorno di vacanza.
Il blocco inaspettato dell'aeroporto ha costretto Rashford a cercare una soluzione alternativa, e allora Marcus ha guidato fino alle East Midlands, a circa due ore da Manchester, e da lì si è imbarcato verso Barcellona, arrivando poi in tarda serata. Una 'disavventura' che, in ogni caso, non ha condizionato il suo arrivo al Barcellona.
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