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Aurora Ramazzotti in vacanza con Michelle e Eros: "Questione di famiglia"

21 Luglio 2025
Eros Ramazzotti, Aurora, Michelle Hunziker - Instagram

(Adnkronos) - Un piccolo tuffo nel passato. Michelle Hunziker ed Eros Ramazzotti si sono ritrovati per una vacanza di famiglia. A testimoniare il dolcissimo momento ci ha pensato proprio la figlia Aurora Ramazzotti che ha condiviso sui social uno scatto che ritrae la famiglia al completo in Grecia. 

 

"È una questione di famiglia", ha scritto Aurora a corredo della foto in cui posa sorridente in spiaggia, circondata da mamma Michelle e papà Eros. L'influencer si trova attualmente a Mykonos, dove sta trascorrendo le vacanze estive insieme al compagno Goffredo Cerza, al piccolo Cesare e a Michelle. A raggiungerli anche papà Eros che, lontano dagli impegni musicali, non ha voluto rinunciare alla reunion speciale di famiglia. 

Le immagini mostrano la complicità ritrovata tra Eros e Michelle, un legame che va oltre il divorzio, avvenuto nel 2009, e che si è trasformato, negli anni, in un affetto profondo. Un sentimento cresciuto ancora di più dopo la nascita di Cesare, il primo nipotino, che li ha resi nonni per la prima volta.  

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Sofia Raffaeli, pieno di medaglie anche alla Coppa del Mondo: chi è la ginnasta dei record

21 Luglio 2025
Sofia Raffaeli - Fotogramma/Ipa

(Adnkronos) - Sofia Raffaeli non si ferma più. Dopo aver fatto la storia alle Olimpiadi di Parigi, la campionessa torna a far sognare l'Italia con la Coppa del Mondo di Ginnastica Ritmica "in casa", all’Unipol Forum di Milano. La ginnasta non ha deluso i fan accorsi per sostenerla: ha portato a casa due medaglie d'oro e una d'argento. Suoi infatti i primi posti nell'all-around individuale e nella specialità con il cerchio, mentre alle clavette è arrivata seconda. 

Ventunenne, originaria delle Marche, ha un movimento che porta il suo nome e una carriera costellata di primati, dai campionati mondiali appena maggiorenne ai giochi olimpici 2024. 

Nata a Chiaravalle, in provincia di Ancona, il 19 gennaio 2004, Raffaeli inizia sin da piccolissima a fare sport. A quattro anni entra nel mondo della ginnastica artistica ma due regali ricevuti tre anni più tardi, un nastro e una palla, la fanno appassionare alla ritmica. Da qui inizia la sua storia, alla Società Ginnastica Fabriano, sotto la guida di Cristina Ghiurova e di uno dei suoi idoli, Julieta Cantaluppi, sette volte campionessa nazionale e componente della squadra italiana ai Giochi di Londra 2012. 

"Ho capito che dovevo fare questo nella vita, mettendo da parte la scuola, gli amici, tutto. Ma per me non è mai stato un sacrificio, perché se hai passione non senti il peso di un sacrificio", ha spiegato Raffaeli in un'intervista a Olympics.com. Da questo momento in poi trascorre fino a otto ore al giorno in palestra e viene soprannominata 'Formica Atomica' per le sue piccole dimensioni e la sua energia esplosiva. 

Ne 2019 la ginnasta fa un suo esordio ineccepibile ai Campionati Mondiali Juniores: porta a casa tre medaglie d'argento, due individuali e uno per la gara a squadre. 

È il 2021 quando Raffaeli esordisce in campo internazionale a livello senior: ai Mondiali di Kitakyushu, in Giappone, arrivano subito un bronzo al cerchio e un argento nel concorso a squadre. In quell'occasione la giuria internazionale le riconosce l'invenzione di un nuovo movimento che ora porta il suo nome, il 'Raffaeli', entrato nel codice dei punteggi. 

Dopo un'impressionante stagione in Coppa del Mondo con gli ori di Atene, Baku e Pesaro, Raffaeli nel 2022, appena maggiorenne, scrive la storia diventando la prima campionessa europea di ginnastica ritmica dell'Italia a Tel Aviv, aggiudicandosi i titoli nel cerchio e nelle clavette. Poi, ai World Games di Birmingham, in Alabama, conquista l'oro nelle clavette e l'argento nel cerchio e nella palla. 

Nel 2023 è la volta dei Campionati Mondiali di Sofia, dove Raffaeli si impone sulle avversarie conquistando l'oro nell'all-around individuale, nel cerchio, nella palla e nel nastro e aiutando la sua nazione a vincere il titolo all-around a squadre. Anche questa volta segna un primato: mai un'italiana aveva vinto una gara individuale iridata nella ritmica.  

Sofia Raffaeli è stata la prima azzurra di sempre a conquistare una medaglia individuale nella ginnastica ritmica alle Olimpiadi. Entrata in finale con il miglior punteggio, è stata premiata con la medaglia di bronzo nella prova all around a Parigi 2024, grazie a un punteggio di 136.300. 

Sofia Raffaeli non è mai banale nella scelta delle sue interpretazioni e il suo obiettivo è sempre lo stesso: incantare raccontando una storia. "È davvero qualcosa di emozionante che arriva al cuore degli spettatori, - ha spiegato in un'intervista a Olympics.com. - e questa credo sia la cosa più bella della ginnastica ritmica. È fondamentale che quando scendo in pedana riesca a trasmettere tutte le emozioni che si possono provare. Mi piace molto perché non solo c'è il maneggio degli attrezzi o le difficoltà di corpo: oltre a questo bisogna interpretare una storia attraverso la musica ed è ciò che mi ha fatto innamorare, in primis, di questo sport". 

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Salute, malattie croniche: la voce dei pazienti nella 'Carta people in health'

21 Luglio 2025
Salute, malattie croniche: la voce dei pazienti nella

(Adnkronos) - Evidenziare i bisogni più rilevanti e le priorità specifiche di chi vive ogni giorno l'esperienza della cronicità e delle malattie rare. E' l'obiettivo della 'Carta people in health' siglata nei giorni scorsi da 6 associazioni pazienti con malattie croniche non trasmissibili e malattie rare. Promozione della salute e della prevenzione, percorsi di gestione e cura delle malattie e innovazione, sostegno alle associazioni di pazienti sono i temi centrali del documento firmato da: Fiano, Federazione italiana associazioni obesità; Fand, Associazione italiana diabetici; Diabete Italia; Fondazione italiana per il cuore; FedEmo, Federazione delle associazioni emofilici; Afadoc, Associazione famiglie di soggetti con deficit dell'ormone della crescita e altre patologie rare. La Carta - che lega visione sistemica e vissuti individuali, nel rispetto della centralità della persona e del valore della collaborazione e del confronto - è stata sottoscritta nel corso di un evento a cui hanno partecipato i rappresentanti delle istituzioni, lo scorso venerdì a Castagneto Carducci (Livorno), in occasione della presenza in Italia del Team Novo Nordisk, l'unica squadra al mondo di ciclisti professionisti con diabete tipo 1. 

People in Health®, prima e unica piattaforma in Italia creata con e per le persone con malattie croniche non trasmissibili e malattie rare - ricorda una nota - è promossa in partnership tra Novo Nordisk e le principali associazioni di pazienti italiane attive sui fronti obesità, diabete, malattie cardiovascolari, malattie rare come emofilia e disturbi della crescita. La piattaforma mette al centro le esperienze, i bisogni e le istanze di chi convive con una patologia cronica, offrendo uno spazio strutturato per il confronto e la condivisione. Ogni anno, attraverso diverse iniziative, pone il paziente al centro, dando voce alle persone, promuovendone l'empowerment e favorendo un dialogo continuativo tra i diversi attori coinvolti nel sistema salute, rappresentando un'importante occasione per sensibilizzare sull'impatto delle malattie croniche e rare nella vita delle persone e sul valore della ricerca e dell'innovazione. 

Le malattie croniche non trasmissibili - sottolineano gli esperti - rappresentano una delle principali sfide per la salute pubblica a livello globale, con un impatto che va ben oltre i dati epidemiologici. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, sono responsabili del 74% dei decessi nel mondo e influenzano profondamente la qualità di vita delle persone, oltre a gravare in modo crescente sulla sostenibilità dei sistemi sanitari. Accanto a queste, non vanno dimenticate le malattie rare, come l'emofilia o il deficit dell'ormone della crescita, che pur interessando un numero più ristretto di persone, pongono sfide equivalenti in termini di continuità assistenziale, accesso alle cure e qualità della vita. 

L'impatto reale, a livello psicologico, sociale ed emotivo di tali patologie è un punto centrale. Vivere con una malattia cronica o rara significa affrontare ogni giorno limiti, incertezze e paure che influenzano il lavoro, le relazioni personali e la propria autonomia. Per questo è essenziale ascoltare chi vive ogni giorno con una patologia: l'esperienza concreta e quotidiana e il punto di vista dei pazienti è insostituibile per disegnare percorsi di cura più efficaci e sostenibili, assicurano gli esperti. La crescente diffusione di queste malattie, unita al progressivo invecchiamento della popolazione, determina infatti anche un aumento importante del carico assistenziale. E' sempre più evidente, quindi, che l'ascolto e la partecipazione attiva delle persone nei processi di cura contribuisce a migliorare benessere individuale, appropriatezza e sostenibilità. Da qui la 'Carta people in health' che dà voce diretta ai pazienti per affrontare bisogni, priorità e prospettive. 

"Come Novo Nordisk siamo orgogliosi con questo progetto di impegnarci a fare la differenza, abbracciando accanto al concetto di cura il principio del ‘prendersi cura’ come parte integrante della nostra missione - dichiara Alfredo Galletti, General Manager e Vice President Novo Nordisk Italia - Questo significa investire nella ricerca scientifica, per l'eccellenza e l'innovazione nella cura con lo sviluppo di trattamenti in grado di migliorare concretamente la vita delle persone, promuovere un impatto ambientale positivo su tutti i fronti, e instaurare partnership strategiche con associazioni di pazienti, istituzioni, comunità scientifica, università e terze parti che ci permettono di integrare salute, innovazione e prevenzione. Crediamo che ogni progresso non sia solo un valore aggiunto per i pazienti, ma anche un beneficio per la società, il sistema sanitario e l'ambiente che ci circonda". 

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Effetto dazi per Stellantis, scivola a Piazza Affari: 2,3 miliardi di perdite

21 Luglio 2025
Stellantis - Fotogramma/Ipa

(Adnkronos) - Il titolo di Stellantis cede il 2,97% a Piazza Affari a 7,69 euro dopo la pubblicazione dei risultati semestrali. Il gruppo, nei primi sei mesi dell'anno, ha registrato ricavi preliminari pari a 74,3 miliardi e una perdita netta di 2,3 miliardi.  

I primi effetti dei dazi statunitensi sui conti di Stellantis sono stati pari a 0,3 miliardi di euro insieme alla perdita di produzione già programmata legata all’attuazione del piano di risposta dell’azienda. Lo comunica in una nota il gruppo che pubblica oggi alcune informazioni finanziarie preliminari e non sottoposte a revisione contabile per il primo semestre del 2025. 

Nel primo semestre del 2025, comunica la nota di Stellantis, l’utile operativo adjusted è stato pari a 0,5 miliardi, il cash flow delle attività industriali negativo per 2,3 miliardi e il cash flow industriale negativo per 3 miliardi. 

Nella nota Stellantis spiega che "la fase iniziale delle azioni intraprese per migliorare le prestazioni e la redditività, con i nuovi prodotti che dovrebbero fornire maggiori benefici nella seconda metà dell’anno, circa 3,3 miliardi di euro di oneri netti al lordo delle imposte, principalmente legati ai costi per la cancellazione di programmi e alla svalutazione di piattaforme, all’impatto netto della recente normativa che elimina la sanzione prevista dal regolamento Cafe (Stati Uniti) e alle ristrutturazioni, che sono stati esclusi dall’utile operativo rettificato (Aou) in linea con la definizione di Aoi della società". E ancora, "impatti negativi sull’Aoi derivanti da costi industriali più elevati, dal mix geografico e di altra natura e dalle variazioni dei tassi di cambio, i primi effetti dei dazi statunitensi – 0,3 miliardi di euro di dazi netti sostenuti e la perdita di produzione già programmata legata all’attuazione del piano di risposta dell’aziend".  

I risultati finanziari del primo semestre del 2025, conclude la nota, saranno resi noti, come programmato, il 29 luglio 2025 e in tale data sarà organizzata una call da parte del ceo Antonio Filosa e del cfo Doug Ostermann. 

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Oriana Sabatini sorprende Dybala, il regalo per l'anniversario di matrimonio

21 Luglio 2025
Oriana Sabatini e Paulo Dybala - Fotogramma/IPA

(Adnkronos) - Un elenco contenente 207 motivi per cui lo ama. Questo è il regalo che Oriana Sabatini ha realizzato per Paulo Dybala in occasione del primo anniversario del loro matrimonio. 

La coppia, convolata a nozze il 20 luglio del 2024, ha ricordato con un post dolcissimo condiviso su Instagram, il giorno del matrimonio, celebrato in Argentina. “365 giorni dalla notte più bella della mia vita, ti amo per quel numero di giorni moltiplicato per un milione”, ha scritto la modella argentina a corredo degli scatti.  

 

Anche il calciatore, attaccante della Roma ed ex numero 10 della Juventus, ha condiviso delle foto ricordo: "Un anno dal nostro anniversario. Un anno da un giorno che sarà indimenticabile per noi. Un anno di migliaia di emozioni, tra lacrime e sorrisi, insieme alle persone che più amiamo e che hanno reso quel giorno speciale. Ti amo".  

E tra le storie Instagram, a colpire i fan è stato soprattutto lo scatto che ritrae Oriana mentre tiene tra le mani un lunghissimo foglio, quasi quanto un lenzuolo, con la lista dei 207 motivi d’amore.  

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West Nile, Iss: "10 casi da inizio anno, 7 in provincia di Latina"

21 Luglio 2025
Esami per la West Nile (123Rf)

(Adnkronos) - E' in linea con gli anni scorsi la diffusione della West Nile in Italia. Da inizio anno a ieri, calcola l'Istituto superiore di sanità, "ce ne sono stati dieci nel nostro Paese, sette nella regione Lazio nella provincia di Latina". L'aggiornamento dopo la morte di una donna di 82 anni, ricoverata in ospedale a Fondi, per i sintomi manifestati in seguito a una puntura di zanzara.  

"Dei 7 casi segnalati dalla Regione Lazio, 6 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva e 1 caso con sintomi solo febbrili. Quattro casi sono in persone di sesso maschile e i restanti 3 di sesso femminile. L'età mediana è di 72 anni (range: 63-86)", precisa l'Iss in base ai dati del sistema di sorveglianza coordinato dal ministero della Salute, che l'istituto supporta per la parte umana. "il bollettino del 24 luglio 2024 riportava 13 casi confermati, senza decessi". 

"In tutto il 2024 sono stati 460 i casi segnalati al sistema di sorveglianza", coordinato dal ministero della Salute e supportato dall'Iss per la parte umana, "di cui 272 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva" concludono. 

 

"Sono anni che il virus West Nile circola in Italia, ma l'attività era quasi del tutto circoscritta alla Pianura Padana" dice all'Adnkronos Salute Gianni Rezza, già direttore della Prevenzione del ministero della Salute e oggi professore straordinario di Igiene all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano. I casi di Latina, "dove in passato erano stati identificati solo focolai animali, mostra che l'area interessata dalla circolazione virale si è estesa". Per questo "pur non essendo la situazione allarmante, attività di vigilanza e controllo devono essere adottate a livello più ampio sul territorio nazionale. Comunque, la rapida identificazione dei casi dimostra una adeguata risposta a livello delle regioni interessate".  

L'infezione, ricorda Rezza, si diffonde "attraverso la puntura di zanzare Culex, le comuni zanzare che da sempre disturbano il sonno nelle notti d'estate. Da anni il virus - arrivato in Europa dall'Africa attraverso le rotte degli uccelli migratori - è causa di casi sporadici in Pianura Padana. Il 20% degli infetti sviluppa una sindrome febbrile e solo" l'1% sintomi gravi quali, ad esempio, una encefalite". La novità, evidenzia Rezza sulla sua pagina Facebook, è che "quest'anno i casi sono arrivati alle porte di Roma, in quella che anni fa era una famosa terra malarica e in cui l'infezione era stata sino a ora riscontrata solo nei cavalli. Questi animali, come del resto l'uomo, sono dead-end host, ovvero si infettano, ma non trasmettono l'infezione ad altri esseri viventi". 

L'altro motivo di preoccupazione è che "in fondo è solo la metà di luglio - osserva Rezza -. Agosto e settembre sono in genere i mesi a rischio più elevato, ma magari quest'anno la stagione è semplicemente anticipata, come talvolta avvenuto in passato. Insomma, speriamo bene, ma rafforzare le attività di disinfestazione e proteggere gli anziani nelle aree affette - ad esempio usando zanzariere - durante le calde notti estive può essere cosa saggia". 

 

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Boris Giuliano, il dolore della figlia Selima a 46 anni dall'omicidio: "Cosa saremmo noi?"

21 Luglio 2025
Boris Giuliano - Ipa

(Adnkronos) - "Cosa saremmo noi se 46 anni fa una voce alla radio non avesse dato la notizia di una sparatoria in via di Blasi… cosa saremmo noi se la nostra vita fosse rimasta uguale , normale, serena… Cosa saremmo noi se in tutti questi anni avessimo avuto confronti , consigli , contrasti e abbracci… Come saremmo diventati?". E' il post carico di dolore scritto da Selima Giuliano, figlia di Boris Giuliano, ucciso da Cosa nostra il 21 luglio 1979.  

Selima Giuliano, Sovrintendente dei Beni culturali a Palermo, ha affidato a Facebook il suo ricordo del padre pubblicando una sua foto. "Cosa saremmo noi?", si chiede. E cosa sarebbero stati lei e la sua famiglia, il fratello Alessandro, direttore della Direzione centrale anticrimine, e la sorella Emanuela, dirigente alla Regione siciliana, se quella voce alla radio, nel luglio del ’79, non avesse annunciato una sparatoria in via Francesco Paolo Di Blasi. Se la loro vita fosse rimasta “normale, serena”. 

 

"Saremmo stati migliori forse… o forse saremmo stati solo più ' pieni' e i nostri occhi avrebbero avuto quella luce particolare che ha chi è abituato a vedere in chi ama l’assenza, l’amore e la dolcezza infinita di chi ti adora oltre tutto. E invece siamo noi, siamo qui. Siamo noi e chi è venuto dopo di noi, siamo noi con le nostre storie uguali di figli, fratelli, coniugi e genitori di vittime della mafia… Siamo noi che nonostante il tempo percepiamo ancora il vuoto, ci commuoviamo e ci emozioniamo. Siamo noi che continuiamo a sperare e a credere nella giustizia e nello Stato", scrive Selima. 

Le indagini scaturite a seguito dell'attentato non portarono a nulla. Fu infatti necessario attendere l’avvio del maxiprocesso alla mafia e le testimonianze dei collaboratori di giustizia per scoprire la verità sull’omicidio di Boris Giuliano. Furono condannati all'ergastolo in via definitiva, come mandanti, alcuni dei più noti boss mafiosi dell'epoca: Salvatore Riina, Bernardo Provenzano, Michele Greco, Francesco Madonia, Giuseppe Calò, Bernardo Brusca, Francesco Spadaro e Nenè Geraci. L'esecutore materiale dell'assassinio fu identificato in Leoluca Bagarella, che venne condannato nel 1995. 

 

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Chiara Nasti, lo sfogo: "Depressione, attacchi di panico, ho preso psicofarmaci"

21 Luglio 2025
Chiara Nasti - Instagram

(Adnkronos) - Attacchi di panico, depressione, psicofarmaci. Chiara Nasti, per la prima volta, ha parlato pubblicamente di un periodo molto difficile della sua vita, in particolare dopo la nascita di Dea, la secondogenita nata dall'amore con Mattia Zaccagni.  

"Che strana che è la vita. Ti mette alla prova continuamente, queste sono immagini dei miei ultimi anni", comincia così il lungo sfogo dell'influencer napoletana che accompagna alcuni scatti in cui Nasti appare sofferente e in lacrime.  

"La vita - continua Chiara Nasti - ci mette sempre sfide davanti c'è chi sceglie di combatterle e chi si arrende... ma io proprio non potevo arrendermi, i bimbi e sola in un altra città. Tutto veloce. Tutto in confusione. E poi c’era la mia rabbia, il mio scoppiare per ogni singola cosa che mi faceva credere di esser matta e infatti sono subentrati i primi attacchi di panico... c’è chi mi consigliava di prendere psicofarmaci per risolvere immediatamente la cosa. . io l’ho fatto per un mese post parto (Dea) ero sfinita e non dormivo mai... e mi sentivo così sola emotivamente".  

 

L'influencer, a cuore aperto, continua il suo sfogo ricordando il suo stato d'animo: "Il mio corpo chiedeva palesemente supporto, inventavo dolori perché si sa lo stato mentale ti porta anche a dolori fisici. Ero messa davvero male. Per fortuna nella mia vita i vari incontri mi hanno portato anche a conoscere persone vere/radicate e dopo i primi attacchi di panico ho sentito la persona che sentivo più stabile possibile e fu così sincera da dirmi 'hai bisogno di ritrovarti con un professionista' presi quelle parole con saggezza e sapevo che era la cosa più giusta da fare. E mi attivai dritta come un treno perché avevo il bisogno di ritrovarmi a tutti i costi". 

C'era tanta sofferenza ma anche tanta voglia di rinascita: "Ci sono riuscita ma non perdo mai il focus e cerco di essere a tutti i costi la versione migliore di me stessa. Qui ed ora... senza pensare troppo a cosa farò/come sarò o al mio passato. Ma libera e felice di come sono davvero, senza preoccuparmi di cosa possa pensare la gente di me proprio come facevo quand’ero più piccolina ma questa volta con molta più coerenza e consapevolezza". 

Oggi Chiara Nasti non dimentica le sensazioni che l'hanno messa a dura prova, ma ha imparato a gestire il dolore: "Ho scoperto che con la calma si può conciliare tutto e non è mai facile quando hai dei bambini sopratutto quando non vuoi perderli di vista neanche un attimo (e ti fai un miliardo di colpe perché anche se sei presente non sei proprio vigile)... ma come si suol dire: volere è potere".  

"Ad oggi non so dove mi porterà questa lezione ma è tutto una scoperta ed io amo la vita, la mia empatia e tutta la mia energia", conclude.  

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Energia, gli strumenti Arera per scegliere nel mercato libero

21 Luglio 2025
Energia, gli strumenti Arera per scegliere nel mercato libero

(Adnkronos) - Per poter fare una scelta consapevole è necessario conoscere i propri consumi di energia elettrica e gas. Sono diversi i consigli di Arera per chi vuole tenere sotto controllo quanto consuma in casa. 

Il primo è quello di utilizzare il 'Portale Consumi', lo strumento gratuito e pubblico realizzato da Arera che permette agli intestatari dei contratti di accedere ai dati sui propri consumi di luce e gas. Per accedere basta identificarsi con lo Spid o la carta di identità elettronica. 

Un altro consiglio è quello di monitorare regolarmente le bollette, ossia controllare i consumi indicati in bolletta per verificare se corrispondono all’effettivo utilizzo e identificare la propria spesa annua, anch’essa indicata nel documento di fatturazione. Tra l’altro a partire da luglio 2025 è attiva la nuova bolletta per famiglie, condomini e Pmi, più semplice e chiara. 

Imparare a conoscere l’area clienti del proprio venditore è inoltre importante: che sia una app o un sito, anche questo è uno strumento utile dove vengono messi a disposizione tutti i documenti relativi al contratto, ai pagamenti e alle comunicazioni. 

Per cambiare contratto della luce o del gas è invece fondamentale capire in quale servizio/mercato si ha il contratto di luce e gas e se si è tra i clienti cosiddetti vulnerabili o meno. Al momento le opzioni per i contratti luce sono: Maggior Tutela per i clienti vulnerabili, Servizio a Tutele Graduali per i clienti non vulnerabili che al 30 giugno 2024 si trovavano ancora in Maggior Tutela e mercato libero per tutti gli altri. 

Anche per il gas esistono tre opzioni: il Servizio di Tutela della Vulnerabilità riservato ai clienti vulnerabili, le offerte cosiddette 'Placet' in deroga (contratti standard con condizioni economiche e contrattuali definite dall’Autorità ma con componente fissa annuale ‘Pfix’ definita dal venditore) che sono state applicate automaticamente ai clienti non vulnerabili che al 31 dicembre 2023 non avevano ancora sottoscritto un contratto nel mercato libero, e infine, il mercato libero. 

Il portale offerte è un servizio gratuito di Arera che consente di confrontare in maniera chiara e trasparente tutte le offerte disponibili sul mercato anche con i servizi di tutela e le offerte Placet (in deroga o ordinarie). Per ognuna delle offerte disponibili, il portale calcola una stima della spesa annua, in base ai consumi inseriti dall'utente o stimati dal sistema in base alle condizioni di utilizzo selezionate dall’utente nella fase di ricerca iniziale, e indica le principali caratteristiche dell'offerta. Una serie di filtri consente di affinare la ricerca, selezionando solo le offerte che presentano le caratteristiche preferite dall'utente. Se si è ricevuta un’offerta da un venditore di energia, che sia il proprio o meno, è possibile confrontare la spesa annua stimata con quella delle altre offerte presenti sul mercato libero. Ogni offerta è identificata da un codice offerta, un codice alfanumerico relativo alle più recenti condizioni economiche applicate al cliente finale, inserendolo nella maschera di ricerca sul portale offerte è possibile confrontarla con le altre offerte presenti sul mercato libero. 

Ma chi sono i clienti vulnerabili? 

I clienti vulnerabili sono utenti domestici che necessitano di maggiori tutele nel mercato energetico. Rientrano in questa categoria: chi ha compiuto 75 anni, chi versa in condizioni economicamente svantaggiate che danno diritto al bonus sociale, i soggetti con disabilità (art. 3 legge 104/92) e le utenze di abitazioni di emergenza post-calamità. 

Per i soli clienti elettrici si aggiungono i residenti in isole minori non interconnesse e i nuclei familiari con bonus per disagio fisico. Quest’ultima è l’unica condizione che estende la vulnerabilità a tutto il nucleo familiare, non solo all’intestatario del contratto. 

Il cliente vulnerabile può in ogni momento scegliere un’offerta del mercato libero con qualunque venditore o, al contrario, può richiedere di essere fornito alle condizioni economiche e contrattuali definite dall'Autorità (Servizio di Maggior Tutela o Servizio di tutela della vulnerabilità). 

Maggiori informazioni su Arera.it  

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Malattie rare, 5 anni ritardo medio diagnosi: indagine nazionale esplora cause ed effetti

21 Luglio 2025
Malattie rare, 5 anni ritardo medio diagnosi: indagine nazionale esplora cause ed effetti

(Adnkronos) - Esplorare le cause e gli effetti del ritardo diagnostico delle malattie rare, un 'limbo' che secondo le stime in Europa dura circa 5 anni. E' l'obiettivo di un'indagine nazionale lanciata nell'ambito del progetto 'Women in Rare', giunto alla seconda edizione e promosso da Alexion, AstraZeneca Rare Disease, in partnership con Uniamo e in collaborazione con Fondazione Onda. La survey intende analizzare i diversi fattori che possono determinare una diagnosi tardiva, dall'istruzione all'attività lavorativa, dall'area geografica alle differenze di genere. Focus particolare su quest'ultimo elemento, per comprendere se - a parità di condizioni - il fatto di essere donna comporti un ulteriore svantaggio nell'ottenere una diagnosi di malattia rara. 

Per chi soffre di una malattia rara la diagnosi può essere una vera sfida, spiegano i promotori dell'iniziativa. Le cause del ritardo diagnostico sono molte - di tipo culturale, sociale, sanitario e territoriale - ma il risultato non cambia: il tempo che trascorre dall'insorgere della malattia all’inizio delle terapie ha conseguenze importanti sulla gestione clinica della malattia, l'accesso alle terapie, l'inclusione sociale e lavorativa, la qualità della vita del paziente e del caregiver. Un peso che grava soprattutto sulle donne, sia come pazienti sia come caregiver, visto che l'incidenza delle malattie rare è maggiore nella popolazione femminile e che circa il 90% dei caregiver di persone con malattie rare è donna. L'indagine mira a indagare questo ambito, per raccogliere dati utili a promuovere politiche di intervento e priorità di azione a livello nazionale. Il questionario è disponibile sul sito di Uniamo (https://uniamo.org/le-nostre-campagne-e-indagini/), attivo fino all'8 agosto e poi dal 15 settembre al 17 ottobre. 

"L'analisi dei dati raccolti permetterà di valutare le cause e l'impatto del ritardo diagnostico sulla condizione sanitaria, sul percorso educativo e lavorativo, sulla qualità della vita, sul carico assistenziale sia dei pazienti che dei caregiver, con una particolare attenzione alle eventuali differenze di genere - afferma Ketty Vaccaro, responsabile area ricerca biomedica e salute di Fondazione Censis, che ha messo a punto l'indagine e ne elaborerà il report finale - Sarà importante stimare i costi economici e sociali legati al mancato riconoscimento tempestivo delle malattie, sia per le famiglie che per il sistema Paese, e mappare le differenze territoriali in termini di accesso ai servizi, soprattutto diagnostici". Il progetto raccoglierà informazioni anche sui costi sostenuti dalle persone con malattia rara e dalle loro famiglie: saranno valutate le spese dirette e indirette legate al ritardo diagnostico e il loro impatto sul sistema Paese, e sulla base di questi dati, grazie alla collaborazione con Altems, sarà prodotto uno studio di farmaco-economia. 

"Il ritardo diagnostico è una sfida per tutti i malati rari: può essere un percorso lungo, complesso, carico di tentativi, attese e costi, personali, professionali, emotivi - lo descrive Annalisa Scopinaro, presidente di Uniamo - Con questa indagine vogliamo focalizzare l'attenzione sui racconti di pazienti e caregiver per capire, oltre alla durata del percorso, quali ostacoli si incontrano e quali conseguenze ha il ritardo nella vita quotidiana. Approfondire il percorso della rarità in ambito socio-sanitario ed economico è un passo fondamentale per portare alla luce tutte le complessità e le conseguenze che queste malattie comportano. I dati che elaboreremo forniranno ai decisori evidenze scientifiche, permettendo di programmare azioni concrete, mirate a ridurre le disuguaglianze di genere, sanitarie e sociali". 

Proprio la costruzione di una prima base di dati, unica nel suo genere, che potesse fornire a tutti gli stakeholder del settore un quadro dettagliato della condizione femminile nell'area delle malattie rare è stato uno dei traguardi principali raggiunti nel corso della prima edizione di Women in Rare, ricordano i promotori. "In questi anni il progetto Women in Rare ha lavorato per affrontare le disuguaglianze che colpiscono le donne, sia pazienti che caregiver, nell'ambito delle malattie rare - dichiara Anna Chiara Rossi, VP & General Manager Italy Alexion, AstraZeneca Rare Disease - Abbiamo iniziato nel 2023 con una prima indagine che, per la prima volta in Italia, ha restituito un quadro oggettivo dell'impatto che queste patologie hanno sull'universo femminile nel nostro Paese".  

"Quest'anno - prosegue Rossi - stiamo rafforzando il progetto consolidando un Think Tank il cui obiettivo è continuare a raccogliere prove scientifiche e conoscenze in questo campo. Vogliamo dimostrare, con dati concreti, come i ritardi nella diagnosi e nell'accesso alle terapie abbiano un impatto enorme non solo sulle persone affette da malattie rare, ma anche sull'intero sistema sanitario e sociale. E vogliamo lavorare con istituzioni, associazioni di pazienti, comunità scientifica e tutti gli stakeholder dell'ecosistema della malattie rare per trovare insieme nuove linee d'azione orientate a promuovere un approccio più equo alla salute".  

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Caldo africano e temporali, Italia in balia del meteo: le previsioni della settimana

21 Luglio 2025
Sole e grandine - Fotogramma

(Adnkronos) - Ci sarà un caldo rovente ma anche grandinate e forti temporali. Un meteo pazzo travolgerà l'Italia almeno nella prima parte della settima dove un netto contrasto dividerà il Nord e il Sud della Penisola.  

Federico Brescia, meteorologo de iLMeteo.it, conferma uno scenario potenzialmente pericoloso. L’Italia sarà infatti divisa tra due estremi, violenti temporali al Nord e caldo feroce al Sud, in attesa di un fronte che da venerdì spazzerà via la canicola ovunque. 

A partire da oggi, lunedì 21 luglio, il Sud Italia, in particolare le zone interne di Puglia e Sicilia centro-orientale, vedranno le colonnine di mercurio salire ben oltre i 43-45°C, in particolare su Sicilia, Calabria e zone interne della Puglia. Il caldo sarà opprimente e persisterà per buona parte della settimana, rendendo l'atmosfera rovente. Completamente diversa la situazione al Nord, che rimarrà esposto all'influenza di correnti più fresche. Questo divario termico così marcato tra le due aree del Paese creerà le condizioni ideali per la formazione di temporali violenti sulle regioni settentrionali, con rischio di grandinate e nubifragi, specialmente nella giornata di lunedì 21 luglio, in particolare tra Piemonte e medio-alta Lombardia. 

La situazione cambierà a partire da mercoledì 23 luglio, quando un nuovo fronte perturbato inizierà ad avvicinarsi all'Italia. Le prime regioni a essere colpite saranno quelle del Nord, per poi estendersi progressivamente anche al Centro-Sud entro venerdì sera. Questa perturbazione agirà come una vera e propria "spazzata", allontanando l'ondata di caldo africano che avrà attanagliato il Sud nella prima parte della settimana, riportando le temperature a valori più miti su tutta la penisola. 

Questo scenario di un'Italia divisa, con il Nord colpito da forti temporali e il Sud alle prese con ondate di caldo intenso, sta diventando una costante nelle estati più recenti. Ciò è dovuto a un cambiamento significativo nelle dinamiche atmosferiche: l'anticiclone delle Azzorre, un tempo baluardo contro il maltempo e garante del bel tempo sull'Italia, non è più una presenza stabile e dominante. Il bel tempo nel nostro Paese è ormai principalmente causato dalla risalita di aria molto calda di origine africana. Tuttavia, la pressione atmosferica non raggiunge mai valori così elevati da garantire una protezione duratura dalle infiltrazioni di aria più fresca in quota. Le fiammate africane, in particolare al Nord, tendono ad avere una breve durata, lasciando spazio a improvvisi e violenti cambiamenti meteorologici. Questo mutamento è un chiaro segno del cambiamento climatico in atto, che sta ridefinendo il volto delle nostre stagioni. 

NEL DETTAGLIO  

Lunedì 21. Al Nord: temporali forti. Al Centro: sole e caldo. Al Sud: sole e caldo intenso a oltre 40°C. 

Martedì 22. Al Nord: occasionali piogge sulle Alpi, sole altrove. Al Centro: soleggiato e caldo. Al Sud: sole e caldo estremo. 

Mercoledì 23. Al Nord: nuovi temporali su Alpi, Prealpi e medio/alte pianure. Al Centro: sole e caldo. Al Sud: sole e caldo intenso. 

TENDENZA: nuova ondata di temporali da Venerdì e poi nel weekend. 

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