
"L'Ucraina sta crollando". Vladimir Putin lo dice e lo ripete. La Russia, dice il presidente, sta sfondando e il fronte rischia di crollare in un momento cruciale della guerra. Le parole del leader del Cremlino vengono amplificate dai media che inviano il messaggio da Mosca. E' proprio così? No, per niente, secondo l'Institute for the study of war (Isw), il think tank americano che monitora il conflitto sin dall'inizio.
L'ultimo aggiornamento 'firmato' da Putin risale al 27 novembre[1]: "La dinamica positiva si mantiene in tutte le direzioni dell'operazione militare speciale e il ritmo dell'avanzata aumenta", le parole del presidente che ha fatto riferimento al "possibile il crollo del fronte ucraino nella direzione di Zaporizhzhia. Krasnoarmiysk e Dimitrov sono completamente circondate, Volchansk è quasi completamente nelle mani delle Forze Armate della Federazione Russa". Insomma, un quadro totalmente definito a sentire il Cremlino.
Il megafono di Mosca
I media statali russi hanno amplificato le parole del presidente in un momento chiave del processo negoziale, con l'obiettivo di aumentare la pressione su Kiev e avvicinare la Russia a risultati diplomatici che non potrebbero essere raggiunti sul campo. Anche con video generati con l'intelligenza artificiale, che mostrano in particolare la resa di soldati ucraini, Mosca cerca di alimentare la percezione secondo cui le forze russe inevitabilmente faranno crollare settori della prima linea in Ucraina, distruggeranno le unità d'élite nemiche e demoliranno le capacità dell'esercito di Kiev: il presidente Volodymyr Zelensky e i partner occidentali dovrebbero immediatamente alle richieste della Russia prima che la situazione peggiori ulteriormente.
A 'smentire' Putin, osserva l'Isw, ha provveduto un milblogger affiliato al Cremlino. Nel panorama dell'informazione russa sulla guerra, il ruolo dei blogger militari è sempre stato di primo piano dall'inizio del conflitto.
L'altra versione russa
Secondo il milblogger citato dal think tank, la linea del fronte non sta crollando e la Russia è lontana dalla vittoria. Le forze di Mosca, come enfatizzato da Putin, mantengono l'iniziativa ma lo fanno con notevoli perdite di uomini e mezzi in una guerra di posizione. L'Ucraina, inoltre, non si limita a difendere le proprie posizioni ma contrattacca: per l'Isw, questo quadro è coerente con tutti i dati open source disponibili dal campo di battaglia.
Nel dettaglio, i reparti di Kiev sono attivi nell'oblast di Kharkiv, con tentativi di contrattacco a nordest della città, e reggono agli assalti russi in direzione di Kupyansk e Borova. Non è vero, in sostanza, che i soldati russi abbiano completato la presa di Kupyansk e conquistato la maggior parte di Vovchansk.
Le unità ucraine ricorrono anche a ritirate tattiche, ma questo non equivale all'abbandono della battaglia: la strategia mira a rinforzare altri settori della prima linea o a evitare l'accerchiamento. Le stesse tattiche, d'altra parte, vengono adottate dai reparti russi quando necessario.
L'Isw "continua a ritenere che, sebbene la situazione in alcuni settori specifici della prima linea sia grave, in particolare nelle direzioni di Pokrovsk e Hulyaipole, le affermazioni di Putin e dei media statali russi siano esagerate e non corrispandono alla realtà del campo di battaglia che pretendono di rappresentare". "È degno di nota che la rappresentazione distorta della situazione sul campo da parte del Cremlino fosse così lontana dalla realtà che un importante blogger russo pro-guerra si è sentito in dovere di rilasciare una propria dichiarazione correttiva", la chiosa dell'Institute for the study of war.

Nuova perturbazione di origine atlantica in arrivo sul nostro Paese. Oggi, lunedì 1 dicembre, sono attesi temporali intensi, che si estenderanno a gran parte del Centro-Nord, interessando in particolare i settori tirrenici centro-settentrionali. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata dalla Protezione Civile per la giornata odierna, lunedì 1 dicembre, un'allerta gialla su parte di Emilia-Romagna, Toscana e Lazio. Particolare attenzione in particolare sui rispettivi settori dell'Appennino settentrionale e sui settori costieri tirrenici. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.
Le previsioni del tempo per oggi indicano l'arrivo di una vasta area di bassa pressione, presente a nord del Vecchio Continente, si estenderà verso sud, dall'Islanda fino al Mediterraneo, formando un vero e proprio 'canale perturbato', diretto verso l'Italia. Lungo questo flusso si muoveranno continui fronti, perturbazioni e impulsi di aria polare, che viaggeranno rapidamente lungo lo stesso percorso. Il risultato sarà una sequenza di passaggi di maltempo già da ogg', soprattutto sulle regioni del Centro-Sud, che caratterizzeranno buona parte della prima decade di dicembre, fino al Ponte dell'Immacolata.

"Penso che ci siano buone probabilità di raggiungere un accordo" per porre fine alla guerra russa in Ucraina. Lo ha detto il presidente Usa Donald Trump rispondendo ai giornalisti a bordo dell'Air Force One sui colloqui tra funzionari statunitensi e ucraini nel sud della Florida.
Trump, che ha detto di aver parlato con il Segretario di Stato Marco Rubio e l'inviato speciale Steve Witkoff, ha sottolineato, come riporta la Cnn, che i colloqui "stanno procedendo bene. Vogliamo impedire che la gente venga uccisa".
"L'Ucraina ha alcuni problemi difficili, ma credo che la Russia vorrebbe vederli risolti", ha aggiunto il presidente Usa. Pressato per fare chiarezza su questi "problemi difficili", il presidente ha sottolineato una "situazione di corruzione in corso, il che non è di aiuto". Ma, ha sottolineato, "penso che ci siano buone probabilità di raggiungere un accordo".
"Lo scorso mese sono state uccise 27mila persone in questa guerra assurda. Ho parlato con Rubio, l'Ucraina ha qualche problema con le vicende relative alla corruzione, non aiutano. So che l'Ucraina vuole porre fine alla guerra, credo anche la Russia lo voglia. Abbiamo una buona chance di riuscirci"
Rubio sui colloqui: "Molto produttivi, ma resta ancora lavoro da fare"
I colloqui in Florida tra Stati Uniti e Ucraina, per compiere passi verso la fine della guerra tra Kiev e la Russia, sono stati "molto produttivi", ma "resta ancora lavoro da fare". E' la sintesi del segretario di Stato Usa, Marco Rubio che ha parlato con i giornalisti insieme al capo negoziatore ucraino, Rustem Umerov. L'emissario principale del presidente Volodymyr Zelensky ha salutato i colloqui come "produttivi e di successo".
Al termine del nuovo round di colloqui con l'Ucraina, Rubio ha ricordato che la Russia dovrà avere un ruolo centrale in ogni accordo per mettere fine alla guerra, ammettendo che si tratta di un esercizio "delicato, complicato". "Ci sono molti fattori mobili e ovviamente c'è un'altra parte coinvolta che deve essere parte dell'equazione", ha spiegato il segretario di Stato. In tal senso l'inviato del presidente Donald Trump, Steve Witkoff, si recherà a Mosca oggi, ha dichiarato un funzionario statunitense.
Rubio ha evidenziato che l'incontro "è stato una sessione molto produttiva e utile, sono stati fatti altri progressi. Continuiamo a essere realistici su quanto sia difficile, ma abbiamo fatto progressi - ha affermato Rubio - credo che qui vi sia una visione condivisa riguardo al fatto che non si tratta solo di mettere fine alla guerra, che è molto importante, ma anche assicurare un futuro all'Ucraina, un futuro che noi speriamo possa essere il più prospero che mai".
Il capo della diplomazia Usa ha spiegato che le due delegazioni hanno ripreso il lavoro fatto la scorsa settimana a Ginevra, sottolineando che le comunicazioni sono andate avanti per tutta la settimana. "Abbiamo avuto un'altra sessione molto produttiva, costruendo su quello fatto a Ginevra e sugli eventi di questa settimana, ma c'è ancora lavoro da fare", ha poi ammesso. "Il nostro obiettivo è un'Ucraina prospera a forte" gli ha fatto eco il capo della delegazione ucraina, affermando che "abbiamo discusso di tutte le questioni importanti per l'Ucraiana. E dagli Usa abbiamo un super sostegno".
Zelensky: "Importante dialogo costruttivo, continueremo a lavorare"
"Oggi, dopo la conclusione dei colloqui negli Stati Uniti, il capo della delegazione ucraina Rustem Umirov ha riferito sui principali parametri del dialogo, gli accenti e alcuni risultati. È importante che ci sia un dialogo costruttivo e che su tutti i temi discussi durante le riunioni si sia parlato apertamente e in modo da garantire il rispetto della sovranità e degli interessi nazionali dell'Ucraina" scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul suo canale Telegram.
"Ringrazio gli Stati Uniti, la squadra del Presidente Trump e il Presidente in persona per il tempo che dedica così intensamente alla definizione dei passi per concludere la guerra. Continueremo a lavorare".
"Questi sono giorni importanti e molto può cambiare" aveva anticipato nel primo pomeriggio Zelensky in un post su X. "Ci stiamo coordinando a stretto contatto e nei nostri sforzi, e gli sforzi di tutti i nostri partner, le nostre misure congiunte e le nostre posizioni condivise saranno estremamente efficaci", aveva aggiunto il presidente ucraino.
Sempre su X, poi, Zelensky ha riferito della telefonata con la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, con cui ha discusso la situazione diplomatica e condiviso un'intesa sulle questioni chiave". "Noi manteniamo pieno coordinamento con la commissione europea e sono grato per il sostegno". "E' anche importante che Ursula riservi una stretta attenzione alla necessità di rafforzare la nostra resilienza di fronte ai costanti attacchi della Russia alle nostre infrastrutture e al settore energetico", ha concluso il presidente ucraino.
Oggi vertice Macron-Zelensky
Il presidente francese Emmanuel Macron riceverà Zelensky lunedì a Parigi, ha ricordato l'Eliseo. Macron e Zelensky "discuteranno della situazione e delle condizioni per una pace giusta e duratura nella continuità delle discussioni di Ginevra e del piano americano e di una stretta concertazione con i nostri partner europei.
Parallelamente faranno il punto sul lavoro avviato sulle garanzie di sicurezza nel quadro della coalizione dei volontari", ha spiegato l'Eliseo. I due presidenti si erano visti a Parigi il 17 novembre scorso.

Arriva lo sconto sul bollo auto a Roma e nel Lazio. Da oggi, lunedì 1 dicembre, parte il servizio online per la domiciliazione bancaria del bollo auto: la Regione Lazio annuncia che in questo modo sarà possibile usufruire della riduzione del dieci per cento sull'importo dovuto per ciascun periodo d'imposta.
Aderire alla domiciliazione bancaria è semplice: basta accedere con Spid, Cie, Cns nella compilazione online della piattaforma dedicata. La domiciliazione deve risultare attiva entro la fine del mese precedente a quello di pagamento. Per promuovere l’iniziativa, la Regione Lazio ha lanciato la campagna 'Dal 2026 il bollo auto pesa meno, scegli il pagamento automatico e risparmia il 10%. Tutte le informazioni su regione.lazio.it/bolloauto.
"Con questa misura perseguiamo un duplice obiettivo: da un lato rendiamo più semplice la vita ai contribuenti, evitando disguidi, dimenticanze e ritardi nei versamenti; dall’altro favoriamo un rapporto più moderno, trasparente ed efficiente tra cittadini e Amministrazione regionale, incoraggiando l’uso di strumenti di pagamento automatici e tracciabili", dice l'assessore al Bilancio, Giancarlo Righini.
"La domiciliazione rappresenta un’opportunità concreta di risparmio per famiglie e imprese del Lazio, in un momento economico ancora delicato, in cui ogni intervento capace di alleggerire il carico fiscale assume un valore significativo. Il beneficio del 10% è un riconoscimento a quei contribuenti che scelgono di adempiere in modo puntuale e costante ai propri obblighi tributari, contribuendo allo stesso tempo a ridurre i costi amministrativi e a contrastare l’evasione", aggiunge.
"Come Assessorato al Bilancio riteniamo fondamentale coniugare il rigore nella gestione dei conti pubblici con un’attenzione concreta alle esigenze dei cittadini. Questa iniziativa va esattamente in questa direzione e segna un ulteriore passo nel percorso di modernizzazione del sistema tributario regionale che stiamo portando avanti", conclude.

Malore per Emma Bonino. La storica leader radicale, fondatrice di +Europa, di 77 anni, è arrivata nella serata di domenica 30 novembre al pronto soccorso dell'ospedale Santo Spirito di Roma, ed è stata ricoverata in terapia intensiva. A quanto apprende l'Adnkronos Bonino è vigile e la situazione è sotto controllo. Atteso nelle prossime ore il bollettino medico.

Malore per Emma Bonino. La storica leader radicale, fondatrice di +Europa, di 77 anni, è arrivata nella serata di domenica 30 novembre al pronto soccorso dell'ospedale Santo Spirito di Roma, ed è stata ricoverata in terapia intensiva. A quanto apprende l'Adnkronos Bonino è vigile e la situazione è sotto controllo. Atteso nelle prossime ore il bollettino medico.
30 novembre 2025 | 23.32
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"Ho fatto coming out con il cardinal Martini". Alfonso Signorini parla così a Che tempo che fa nella chiacchierata con Fabio Fazio nella puntata di oggi, 30 novembre. "Quando insegnavo dai gesuiti sentivo sulle spalle la tradizione di quelle istituzioni culturali, ideologiche. Il Cardinal Martini veniva una volta al mese nel nostro istituto a Milano per tenere ai docenti la 'lectio magistralis'. Io ho fatto coming out molto tardi, a 30 anni, quando mi sono innamorato ho trovato questo coraggio", dice Signorini.
"Quando insegnavo vivevo tutto con molto contrasto interiore, perché non mi sentivo trasparente nei confronti dei miei allievi, dei miei colleghi, e anche di me stesso. Durante quegli incontri si è instaurato tra me e il Cardinale un bel rapporto e ho trovato il coraggio di scrivergli una lettera dicendogli che avrei voluto parlargli", prosegue.
L'incontro è avvenuto. "Lui mi ha ricevuto e ho fatto per la prima volta coming out con il Cardinale. La cosa bellissima è stato il suo silenzio, lui mi ha ascoltato e guardato in silenzio, che è durato 10 secondi ma a me sembravano un’eternità, e mi ha detto, asciuttissimo: 'E che importa? Quando andremo in cielo, il Signore ci chiederà solo quanto abbiamo amato, quanto siamo stati capaci di amare'", racconta. "Per cui ancora oggi quando mi dicono che la Chiesa non accoglie, non è vero: cioè, c'è ancora un'infinità di croste e magagne da togliere, ma chi sono io per giudicare?".

"Ho fatto coming out con il cardinal Martini". Alfonso Signorini parla così a Che tempo che fa nella chiacchierata con Fabio Fazio nella puntata di oggi, 30 novembre. "Quando insegnavo dai gesuiti sentivo sulle spalle la tradizione di quelle istituzioni culturali, ideologiche. Il Cardinal Martini veniva una volta al mese nel nostro istituto a Milano per tenere ai docenti la 'lectio magistralis'. Io ho fatto coming out molto tardi, a 30 anni, quando mi sono innamorato ho trovato questo coraggio", dice Signorini.
"Quando insegnavo vivevo tutto con molto contrasto interiore, perché non mi sentivo trasparente nei confronti dei miei allievi, dei miei colleghi, e anche di me stesso. Durante quegli incontri si è instaurato tra me e il Cardinale un bel rapporto e ho trovato il coraggio di scrivergli una lettera dicendogli che avrei voluto parlargli", prosegue.
L'incontro è avvenuto. "Lui mi ha ricevuto e ho fatto per la prima volta coming out con il Cardinale. La cosa bellissima è stato il suo silenzio, lui mi ha ascoltato e guardato in silenzio, che è durato 10 secondi ma a me sembravano un’eternità, e mi ha detto, asciuttissimo: 'E che importa? Quando andremo in cielo, il Signore ci chiederà solo quanto abbiamo amato, quanto siamo stati capaci di amare'", racconta. "Per cui ancora oggi quando mi dicono che la Chiesa non accoglie, non è vero: cioè, c'è ancora un'infinità di croste e magagne da togliere, ma chi sono io per giudicare?".

Proteste della Roma sul gol del vantaggio del Napoli nel big match della 13esima giornata di Serie A. Al 36' la squadra partenopea recupera palla al limite della propria area e si lancia in contropiede: Neres si invola in campo aperto su assist di Hojlund e batte Svilar in uscita, facendo 1-0. Immediate però le proteste giallorosse per un contatto a inizio azione tra Koné e Beukema.
Al limite dell'area del Napoli infatti, il difensore olandese è intervenuto duramente sul centrocampista francese, con la sua scivolata che ha travolto l'avversario ed è la valsa la riconquista del pallone da cui è arrivato il gol di Neres.
Il contatto tra i due, seppur duro, è arrivato però dopo che Beukema ha toccato il pallone, ecco perché l'arbitro Massa ha deciso di non intervenire, ricevendo la tacita conferma dal Var.

Andrea Kimi Antonelli e un sorpasso incassato all'ultimo giro che ha scatenato alcuni 'dubbi' sui social. Il pilota italiano della Mercedes ha chiuso oggi, domenica 30 novembre, al quinto posto il Gran Premio del Qatar, venendo passato all'ultimo dei 57 giri previsti da Lando Norris, leader del Mondiale Piloti, che ha conquistato così la quarta posizione e soprattutto due punti che posso risultare decisivi per l'esito del Mondiale, che si deciderà nell'ultima gara ad Abu Dhabi dopo il trionfo di Verstappen in Qatar e il secondo posto di Piastri.
Su X tifosi e appassionati stanno puntando il dito contro Antonelli, con qualcuno che 'suggerisce' che il giovane pilota abbia fatto passare Norris di proposito. Una tesi che, in ogni caso, Kimi ha respinto mostrandosi molto dispiaciuto e infastidito per l'errore che gli è costato il quarto posto.
Al termine della gara, in zona mista di fronte ai giornalisti, Antonelli è andato a cercare Verstappen ed è sembrato quasi 'scusarsi' per quella disattenzione, prendendosi l'abbraccio dell'olandese. Poi si è lanciato in un pronostico per il Mondiale: "Per me Max ce la farà. Alla fine si trova in una posizione dove non ha niente da perdere", ha detto a SkySport, "sicuramente ha una buona chance“.

Incidente mortale nel torinese. Intorno alle 15 di oggi, domenica 30 novembre, un 21enne è uscito fuori strada con la propria auto ad Andiolo per motivi ancora da accertare. Il ragazzo, sbalzato fuori dall'abitacolo, ha sfondato il parabrezza ed è morto sul colpo. Sul posto l'intervento dell'elisoccorso e dei carabinieri di Piossasco.

L'Atalanta supera in casa la Fiorentina per 2-0 nella tredicesima giornata di Serie A e rilancia le proprie speranze europee conquistando l'undicesimo posto. I viola restano invece fermi in penultima posizione e in piena zona retrocessione. A decidere sono i gol di Kossounou nel primo tempo e Lookman nella ripresa.
Parte forte la Fiorentina con Kean che si crea un'occasione al 5' ma viene fermato da Carnesecchi. L'Atalanta risponde al 13' con De Ketelaere, questa volta a intervenire è De Gea, che poi deve impegnarsi per respingere un rasoterra di Zappacosta al 27'. Il portiere della Dea è invece impegnato a sventare il tiro di Piccoli al 36', mentre lo spagnolo interviene su De Ketelaere un minuto dopo. Il match al 41', con l'Atalanta che passa in vantaggio grazie al tiro cross di Kossounou, che sfrutta l'assist di De Ketelaere e batte De Gea sul palo lontano.
De Ketelaere, di gran lunga il migliore in campo dei suoi, si mette in luce nella ripresa prima con un tiro al 48' e poi propiziando il raddoppio bergamasco. La sua conclusione viene respinta da De Gea, ma finisce tra i piedi di Lookman, che al 51' insacca il 2-0. La Fiorentina prova a reagire al 63' con Dodo e soprattutto da Kean, che al 76' colpisce il palo di testa. Fermato un minuto dopo anche il colpo di testa di Kean, che poi replica con maggior precisione al 76' e stavolta colpisce il palo sinistro. Termina quindi 2-0 alla New Balance Arena.
Big match in Serie A. Oggi, domenica 30 novembre, la Roma ospita il Napoli - in diretta tv e streaming - all'Olimpico nella 13esima giornata di campionato. I giallorossi sono reduci dalla vittoria in Europa League contro i danesi del Midtjylland, battuti 2-1 in casa, mentre in campionato arrivano dal successo per 3-1 sul campo dela Cremonese.
Ritorno alla vittoria in Europa anche per la squadra di Conte, che ha battuto il Qarabag 2-0 al Maradona, mentre in Serie A ha conquistato i tre punti grazie alla vittoria contro l'Atalanta, battuta in casa 3-1.
Nel prossimo turno di campionato la Roma volerà a Cagliari, mentre il Napoli affronterà in casa la Juventus.
Big match in Serie A. Oggi, domenica 30 novembre, la Roma ospita il Napoli - in diretta tv e streaming - all'Olimpico nella 13esima giornata di campionato. I giallorossi sono reduci dalla vittoria in Europa League contro i danesi del Midtjylland, battuti 2-1 in casa, mentre in campionato arrivano dal successo per 3-1 sul campo dela Cremonese.
Ritorno alla vittoria in Europa anche per la squadra di Conte, che ha battuto il Qarabag 2-0 al Maradona, mentre in Serie A ha conquistato i tre punti grazie alla vittoria contro l'Atalanta, battuta in casa 3-1.
Nel prossimo turno di campionato la Roma volerà a Cagliari, mentre il Napoli affronterà in casa la Juventus.
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Ritorno alla vittoria in Europa anche per la squadra di Conte, che ha battuto il Qarabag 2-0 al Maradona, mentre in Serie A ha conquistato i tre punti grazie alla vittoria contro l'Atalanta, battuta in casa 3-1.
Nel prossimo turno di campionato la Roma volerà a Cagliari, mentre il Napoli affronterà in casa la Juventus.

Max Verstappen vince il Gran Premio del Qatar e riapre il Mondiale di Formula 1, prendendosi il secondo posto nella classifica generale. Oggi, domenica 30 novembre, il pilota della Red Bull ha trionfato nel penultimo appuntamento della stagione, precedendo la McLaren di Oscar Piastri, partito dalla pole position, e la Williams di Carlos Sainz. Quarto il leader della classifica Piloti Lando Norris. Lontane le Ferrari: Leclerc ottavo, Hamilton 12esimo.
Gp Qatar, ordine d'arrivo
1. Max Verstappen (Red Bull)
2. Oscar Piastri (McLaren)
3. Carlos Sainz (Williams)
4. Lando Norris (McLaren)
5. Kimi Antonelli (Mercedes)
6. George Russell (Mercedes)
7. Fernando Alonso (Aston Martin)
8. Charles Leclerc (Ferrari)
9. Liam Lawson (Racing Bulls)
10. Yuki Tsunoda (Red Bull)
11. Alexander Albon (Williams)
12. Lewis Hamilton (Ferrari)
13. Gabriel Bortoleto (Sauber)
14. Franco Colapinto (Alpine)
15. Esteban Ocon (Haas)
16. Pierre Gasly (Alpine)
Formula 1, classifica Piloti
Lando Norris (McLaren) - 408 punti
Max Verstappen (Red Bull) - 396 punti
Oscar Piastri (McLaren) - 392 punti
George Russell (Mercedes) - 309 punti
Charles Leclerc (Ferrari) - 230 punti
Lewis Hamilton (Ferrari) - 152 punti
Kimi Antonelli (Mercedes) - 150 punti
Alexander Albon (Williams) - 73 punti
Carlos Sainz (Williams) - 64 punti
Isack Hadjar (Racing Bulls) - 51 punti
Nico Hulkenberg (Kick Sauber) - 49 punti
Fernando Alonso (Aston Martin) - 48 punti
Oliver Bearman (Haas) - 41 punti
Liam Lawson (Racing Bulls) - 38 punti
Yuki Tsunoda (Red Bull) - 33 punti
Esteban Ocon (Haas) - 32 punti
Lance Stroll (Aston Martin) - 32 punti
Pierre Gasly (Alpine) - 22 punti
Gabriel Bortoleto (Kick Sauber) – 19 punti
Franco Colapinto (Alpine) – 0 punti

Spenti i riflettori sull'annuncio dei 30 Big di Sanremo 2026, si accendono quelli sul "contro-festival": la lunga lista degli esclusi. Mentre Carlo Conti svela le sue carte per l'Ariston, l'attenzione si sposta su chi quel palco, quest'anno, non lo calcherà. E se non esiste una lista ufficiale dei "bocciati", un dato è certo: su circa 300 proposte ricevute, "270 non sono rientrati in questa lista", ha detto Conti al Tg1[1].
Un esercito di nomi che, secondo le indiscrezioni della vigilia, include veterani, campioni di vendite e giovani promesse. Tra i ritorni mancati più rumorosi spiccano quelli di veterani del Festival come Anna Tatangelo, Alex Britti e Nina Zilli. Fa particolarmente discutere l'assenza di Mr. Rain, che solo nell’edizione del 2023 conquistava il terzo posto con la hit 'Supereroi'. La lista dei presunti "no" di Conti attraversa tutti i generi. Dalla scena urban e pop sarebbero rimasti fuori nomi come Carl Brave, Fred De Palma, Frah Quintale e Il Tre. Delusione anche per Chiara Galiazzo e Benji & Fede: un'ipotesi che, come l'anno scorso, non si è concretizzata.
Nel nutrito gruppo degli esclusi figurerebbero anche esponenti del mondo cantautorale e indie come Venerus, Aiello (già in gara nel 2021), Amara, Emma Nolde, La Nina e California, ex Coma_Cose, per la quale si era ipotizzata una presunta avventura solista. Infine, le indiscrezioni includono giovani artisti e volti noti al grande pubblico: da Settembre, che l’anno scorso ha trionfato nella categoria giovani con il brano 'Vertebre' a Sarah Toscano, in gara l’anno scorso tra i big con ‘Amarcord’.

Non è più solo un problema legato a un rigore, a un goal annullato o a un fuorigioco di sei millimetri. Il Var sta riscrivendo le regole del calcio e lo sta facendo male. Non perché la tecnologia non possa essere utile ma perché usata in questo modo prevale sulla realtà, diventando grottesca.
Le immagini al rallentatore possono aiutare a vedere qualcosa che non si era visto con l’occhio umano. Possono correggere un errore e ristabilire giustizia rispetto a qualcosa che una scelta sbagliata aveva concesso o tolto. Ma quando si arriva a distorcere il senso di un gesto sul campo, e succede sempre più spesso, il risultato è la rapida deriva verso un altro sport. Anche perché vengono dati o non dati rigori secondo un regolamento che viene modificato e aggiornato in maniera artificiale, un protocollo dopo l’altro.
Lo step on foot, ovvero il pestone su un piede, il fallo di mano quando il movimento non è congruo, i contrasti con le mani dietro la schiena. E si può andare avanti all’infinito. Tutto questo è calcio artificiale e non può che produrre risultati surreali. Succede spesso ma le ultime due giornate hanno regalato casi di scuola che non andrebbero ignorati. Casualmente, coinvolgono lo stesso giocatore, il difensore del Milan Pavlovic.
Durante il derby con l’Inter la revisione al Var assegna un rigore per un suo presunto fallo su Calhanoglu. Per il regolamento è rigore, per chiunque abbia giocato a calcio, a qualsiasi livello, no. Perché il fatto che colpisce l’avversario dopo che il cross è già partito e in maniera del tutto involontaria esclude che quello possa essere un fallo di gioco. E’ un fallo da monitor.
Nella giornata successiva, al 95esimo di Milan-Lazio, lo stesso Pavlovic tocca con un gomito un tiro da trenta centimetri mentre sta contendendo la posizione al centro dell’area con un avversario. Qui anche il regolamento, o presunto tale, si incarta. Perché la decisione dell’arbitro dopo la revisione al Var è il contrario della realtà: non è rigore e non c’è il fallo del giocatore della Lazio ma la realtà del monitor dice che è rigore ma che non si può dare per un fallo inesistente. Due errori, clamorosi, nella stessa revisione. Ma c'è chi elogia l'arbitro, capace di uscire da uno psicodramma di dieci minuti con una decisione che, almeno, non cambia il risultato del campo.
C'è però un grande sconfitto, il calcio, quello vero. E Pavlovic, suo malgrado, può diventare da oggi il testimonial di quello che era uno sport pieno di errori arbitrali e che oggi è sempre più simile a un videogioco. (Di Fabio Insenga)

Due coniugi sono stati trovati morti oggi, domenica 30 novembre, nella loro abitazione a Firenze, in via Giampaolo Orsini, con ferite compatibili con un'arma da taglio. Entrambi italiani, l'uomo aveva 74 anni, mentre la moglie 68.
Sul posto i carabinieri che stanno indagando sulla dinamica della tragedia accaduta nel quartiere storico di Gavinana. Gli accertamenti sono ancora in corso e non è esclusa alcuna ipotesi.

Agghiacciante scoperta oggi nel quartiere Gavinana a Firenze. Un 74enne e una donna di 68, marito e moglie italiani, sono stati trovati morti nella loro abitazione di via Giampaolo Orsini. Secondo una prima ricostruzione, entrambi sarebbero deceduti a seguito di lesioni compatibili con un'arma da taglio. A dare l'allarme sarebbero stati i vicini, preoccupati per l'assenza dei coniugi.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri e la scientifica, che hanno transennato l'area e sequestrato l'appartamento su ordine del pubblico ministero di turno. Gli investigatori stanno esaminando la scena e la posizione dei corpi per ricostruire la dinamica dei fatti. Al momento non viene esclusa alcuna ipotesi: dall'omicidio-suicidio, che resta l'ipotesi prevalente, fino al possibile coinvolgimento di una terza persona. Le indagini sono a 360 gradi, si spiega. I carabinieri hanno già programmato l'audizione di familiari e vicini per raccogliere testimonianze utili alle indagini.
Il quartiere Gavinana, zona residenziale e abitualmente tranquilla, è rimasto sotto choc per la tragedia. L'abitazione si trova nei pressi di piazza Ferrucci e viale Michelangiolo.

Duplice omicidio a Firenze, nel quartiere residenziale di Gavinana. Nel pomeriggio di oggi, domenica 30 novembre, due coniugi sono stati trovati senza vita all'interno della loro abitazione di via Giampaolo Orsini. Secondo una prima ricostruzione sarebbero morti per ferite d'arma da taglio.
Le vittime sono Franco Giorgi, 74 anni, e Gianna Di Nardo, 68 anni. Giorgi era titolare di una nota galleria di antiquariato che porta il suo nome. I corpi sono stati rinvenuti all'interno di un appartamento collocato in una palazzina di inizio Novecento.
Le tracce di sangue in casa
Secondo quanto rilevato dagli investigatori dei carabinieri, che stanno conducendo le indagini con il supporto della scientifica, la coppia sarebbe stata brutalmente accoltellata. Nell'abitazione sono state rinvenute tracce di sangue in più stanze, suggerendo che le vittime abbiano tentato di difendersi durante l'aggressione, che sembra essersi sviluppata in diversi punti della casa. Sul posto sono intervenuti tempestivamente i carabinieri e i sanitari del 118, che però non hanno potuto fare nulla: i coniugi erano già deceduti. L'appartamento è stato posto sotto sequestro su ordine del pubblico ministero di turno ed è oggetto di rilievi della scientifica per ricostruire la dinamica dell'accaduto. Al momento non viene esclusa alcuna ipotesi. L'ipotesi iniziale di un omicidio-suicidio sembra però essere stata progressivamente accantonata a favore della pista di un delitto commesso da una terza persona.
A dare l'allarme il figlio
I coniugi avevano un figlio di 35 anni, che, secondo quanto appreso, avrebbe dato l'allarme intorno alle 14.30. Le indagini dei carabinieri proseguono con l'audizione di familiari e vicini per raccogliere testimonianze utili a chiarire quanto accaduto. Il quartiere Gavinana, normalmente tranquillo, è rimasto sotto choc per la tragedia, avvenuta a pochi passi da piazza Ferrucci, una delle zone residenziali più note di Firenze.
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