
(Adnkronos) - L'obesità e il sovrappeso si combattono anche a tavola. L'alimentazione, spiega il pediatra Italo Farnetani alla vigilia della Giornata mondiale che si celebra per ricordare la data di fondazione della Fao (l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura), gioca un ruolo essenziale. "I genitori devono attuare alcuni comportamenti per evitare un apporto superfluo di calorie, che può avvenire fuori, prima, durante o dopo il pasto", evidenzia l'esperto che suggerisce 20 punti su cui agire, 20 buone abitudini per bambini e ragazzi.
Il primo capitolo è quello del 'Fuori-pasto': 1) Non mangiare al di fuori dei cinque pasti principali (prima colazione, spuntino a metà mattinata, pranzo, merenda e cena), suggerisce Farnetani; 2) Non mangiare mai con smartphone, Pc, tablet, televisore accesi; 3) Non tenere i cibi in vista o a portata di mano; 4) Tenere poche provviste, soprattutto in frigorifero; 5) Preparare una lista dei cibi da comprare e non fare mai la spesa prima di aver mangiato cioè prima dei pasti.
Altro momento clou è quello 'Prima del pasto' e le regole successive rientrano in questo capitolo: 6) Non mettere mai in tavola il cestino del pane prima dell'inizio, portarlo solo in accompagnamento al secondo; 7) Non portare le vivande in tavola prima di cominciare il pasto; 8) Non mettere le pietanze nei vassoi, ma portarle nel piatto; 9) Usare piatti un po' più piccoli del normale e mettere solo la quantità di pietanza che si deve consumare; 10) prima dell'inizio del pasto è consigliabile bere l'acqua: mettere sempre in tavola la bottiglia.
E poi c'è il momento clou: 'Durante il pasto'. Le regole di Farnetani per questo capitolo sono: 11) Arrivare a tavola nel momento in cui si inizia a mangiare; 12) Non iniziare a mangiare prima che tutti i commensali si siano serviti; 13) Tutti devono mangiare le stesse pietanze ("è assurdo - osserva il pediatra - che qualcuno mangi cibi gustosi, mentre altri 'fanno la dieta'"); 14) Iniziare il pasto sempre con un antipasto vegetale, insalata o pomodori rossi, o un piatto poco calorico, come la vellutata di verdura; 15) Già dall'età di 2 anni insegnare a masticare a lungo i cibi: è un vantaggio per ridurre la voracità, e perciò contenere l'apporto calorico, ma anche per la salute della bocca e dell'apparato digerente.
Anche 'Dopo il pasto' è utile seguire alcuni accorgimenti, conclude Farnetani. Le regole per questo capitolo: 16) Mai alzarsi senza avere mangiato la frutta; 17) Appena finito il pasto, invece, ci si deve subito alzare; 18) Non si dovrà mangiare più fino al pasto successivo; 19) Non conservare gli avanzi a portata di bimbi; 20) Avere sempre a disposizione una bottiglietta da 500 cc di acqua.
Leggi tutto: Giornata mondiale Alimentazione, pediatra '20 buone abitudini per bimbi a tavola'

(Adnkronos) - "Il contesto internazionale è complesso, i dazi americani si attestano sul 17,5-18% e servono politiche industriali pragmatiche e coraggiose. Ma se la povertà non si abolisce per decreto anche la ricchezza non si crea per decreto ma si costruisce con una visione sistemica". Lo ha detto Valentino Valentini, viceministro delle Imprese e del Made in Italy, intervenendo al Forum del Largo Consumo organizzato a Roma da Centromarca e BC Associazione Industrie Beni di Consumo.
"C'è un aumento dei prezzi, l'inflazione a settembre è all'1,6% ma per il carrello della spesa è al 3,2% e dunque le famiglie italiane spendono 500 euro in più all'anno per generi alimentari. D'altro canto il settore del largo consumo vale 4,5% del Pil e ogni euro che crea genera 3,2 euro di ricaduta sul Paese lungo la filiera", ha ricordato Valentini sottolineando che, nel corso dei lavori, "avete presentato tre priorità: competitività, legalità, investimenti nella digitalizzazione. Sono anche le priorità del governo. Per quanto riguarda la competitività cerchiamo di agevolare le Pmi attraverso contratti di sviluppo, la Sabatini per gli investimenti, il sostegno alle aggregazioni, l'accesso al credito".
La legalità, ha ricordato, "è fondamentale perché la contraffazione e l'Italian sounding creano danni enormi, non si tratta solo di norme ma anche di farle rispettare e far comprendere che la legalità, anche per i clienti, è una garanzia di sicurezza e qualità". Infine per le nuove tecnologie e l'IA "abbiamo un problema di paura, da parte delle imprese di utilizzarle, da parte dei lavoratori di perdere il posto. Questo ci fa perdere di vista l'opportunità di una democratizzazione dell'economia. Per superare la paura servono formazione ed educazione oltre che investimenti".
Leggi tutto: Industria, Valentini (Mimit): "Contesto complesso, servono politiche coraggiose"

(Adnkronos) - L’arrivo dell’autunno riaccende l’attenzione sulle infezioni delle vie aeree. Rimane ancora sottovalutato, tra gli adulti, il ruolo del virus respiratorio sinciziale (Rsv) una delle principali cause di ospedalizzazione non solo per i neonati, ma anche tra gli anziani over 65 e i soggetti fragili, dove il rischio di mortalità è più elevata. Sull’urgenza di una strategia nazionale che includa la vaccinazione anti-Rsv nei programmi di prevenzione per la popolazione adulta, al pari di quanto avviene già per influenza e pneumococco è stato organizzato, ieri a Roma, un incontro con la stampa dal titolo ‘Il valore della vaccinazione per la protezione dei più fragili: un impegno condiviso per contrastare il virus respiratorio sinciziale’, organizzato su iniziativa dell’onorevole Simona Loizzo presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati in collaborazione con l’Associazione nazionale pazienti Respiriamo insieme e specialisti di diverse discipline.
Se in pediatria il tema ha raggiunto la sensibilità delle istituzioni – con tutte le Regioni che si sono attivate per l’introduzione dell’anticorpo monoclonale anti-Rsv – informa una nota, la popolazione adulta resta invece completamente scoperta. Eppure, gli studi dimostrano che il rischio di mortalità è 6 volte maggiore negli over 65 rispetto ai bambini sotto l’anno di età. Inoltre, un recente lavoro europeo stima per l’Italia oltre 50mila ospedalizzazioni l’anno a causa di Rsv in chi ha più di 60 anni - il doppio rispetto alle stime precedenti - sottolineando una severità della malattia paragonabile, se non superiore, a influenza e Covid-19.
"Il virus respiratorio sinciziale sull’anziano ha un impatto importante, peraltro anche sottostimato a causa del fatto che ,nella maggior parte dei casi di infezione respiratoria, questo virus non viene ricercato – sottolinea Claudio Pedone, membro Sigg, Società italiana di geriatria e gerontologia – La gran parte delle persone anziane ha dei fattori di rischio (patologie cardio-respiratorie, diabete mellito, eccetera) che moltiplicano il rischio di ospedalizzazione e mortalità. Inoltre, le infezioni severe, soprattutto se necessitano di ospedalizzazione, causano molto frequentemente un peggioramento dello stato funzionale e possono portare ad una perdita dell’autosufficienza, con ovvie ricadute non solo sullo stato di salute individuale, ma anche sociali ed economiche".
Nonostante le rassicurazioni del ministero lo scorso luglio - evidenziano gli esperti - la vaccinazione anti-Rsv per soggetti adulti fragili non è ancora stata inclusa nei calendari vaccinali. Un’assenza che contrasta con la situazione degli altri Paesi europei come Germania, Francia, Spagna, Regno Unito che hanno già introdotto programmi di immunizzazione o rimborsi dedicati per gli adulti sopra i 60 anni. Intanto, i dati italiani confermano l’impatto del virus: in due stagioni di osservazione su pazienti over 50 seguiti dai Medici di medicina generale, la prevalenza di Rsv ha raggiunto picchi del 18,9% in un solo mese, con il 50% dei pazienti trattati con antibiotici, un elemento critico anche in ottica di contrasto all’antibiotico-resistenza (Amr).
"Il virus respiratorio sinciziale è uno dei principali responsabili delle infezioni respiratorie che vediamo nei pazienti anziani e fragili - sottolinea Alessandro Rossi, presidente Simg, Società italiana di medicina generale - I vaccini disponibili sono sicuri ed efficaci, tanto da essere stati già adottati in molti Paesi. Chiediamo che possano essere utilizzati anche in Italia in associazione agli altri vaccini stagionali. Il contatto con il medico di famiglia è fondamentale per motivare il paziente alla vaccinazione - aggiunge - prevenire un’infezione che in questi soggetti può avere esiti severi è un dovere di sanità pubblica. Naturalmente, ciò è possibile solo se la vaccinazione è resa disponibile dal Servizio sanitario nazionale. La Simg, infatti, insieme ad altre società scientifiche, ha inviato al Ministero della Salute una forte raccomandazione per l’inserimento della vaccinazione anti-Rsv negli adulti nei programmi di prevenzione pubblica e nel Piano nazionale di prevenzione vaccinale".
Le nuove evidenze in real world presentate all’Escmid 2025, il Congresso della società europea di microbiologia clinica e malattie infettive, confermano che la vaccinazione contro l’Rsv riduce dell’82,3% le ospedalizzazioni per infezioni delle basse vie respiratorie da Rsv in over 60. La vaccinazione è inoltre raccomandata anche per le donne in gravidanza, al fine di proteggere il nascituro nei primi mesi di vita, quando questa infezione può avere conseguenze gravi. Questa indicazione amplia ulteriormente la portata preventiva della vaccinazione, estendendone i benefici a due generazioni.
"Le nuove evidenze scientifiche confermano che il virus respiratorio sinciziale non è un problema confinato all’età pediatrica, ma una minaccia crescente per gli anziani e i pazienti fragili - rimarca Claudio Mastroianni, Past President Simit, Società italiana di malattie infettive e tropicali – Disporre di una vaccinazione sicura ed efficace che protegge l’80% dei soggetti vaccinati ci consente di prevenire un numero significativo di infezioni gravi, ricoveri e decessi. L’inserimento della vaccinazione anti-Rsv nei Lea e nel Pnpv rappresenterebbe un passo essenziale per colmare un vuoto di protezione che non possiamo più ignorare. È fondamentale - precisa - che il ministero, la comunità scientifica e le associazioni di pazienti continuino a lavorare insieme per garantire un accesso equo e tempestivo alla vaccinazione su tutto il territorio nazionale".
"Serve un’alleanza concreta per proteggere i più fragili da un virus che ha conseguenze profonde non solo per i pazienti, ma anche per le famiglie e per l’intero sistema di cura - afferma Simona Barbaglia, presidente dell’Associazione Respiriamo insieme - Come associazione di pazienti, chiediamo che la protezione contro il virus respiratorio sinciziale diventi una priorità di salute pubblica: oggi non possiamo più permetterci che chi convive con patologie croniche o fragilità respiratorie resti senza difese. Per questo, con la nostra campagna di sensibilizzazione e informazione ‘Non è così come sembra’ – avviata nel 2024 e rinnovata quest’anno – vogliamo costruire una rete tra cittadini, clinici e istituzioni per promuovere consapevolezza, prevenzione e accesso alla vaccinazione anti-Rsv".
Conclude, l’onorevole Loizzo, membro XII Commissione, Affari sociali della Camera: "La tutela dei pazienti fragili deve essere una priorità di sanità pubblica e il virus respiratorio sinciziale rappresenta oggi una minaccia ancora troppo sottovalutata - ha sottolineato l- Nei mesi scorsi abbiamo sollecitato il Ministro della Salute a prevedere la vaccinazione contro il RSV per le categorie più a rischio – anziani, oncologici, diabetici e pazienti con patologie respiratorie – all’interno della campagna vaccinale autunnale. Oggi rinnoviamo questo appello con ancora maggiore forza: abbiamo a disposizione una vaccinazione efficace e sicura, riconosciuta a livello europeo, e dobbiamo renderla accessibile anche in Italia. È il momento di trasformare la consapevolezza in decisioni concrete".

(Adnkronos) - In un mondo sempre più digitale anche i carabinieri si evolvono. "L'Arma ha anche un ruolo di contrasto all’uso illecito delle criptovalute - dice all'Adnkronos il comandante Gianluca Vitagliano del comando antifalsificazione monetaria -. Tuteliamo il cittadino e il sistema: quello delle criptovalute è un mondo in espansione. Se non c’è un’azione di contrasto e prevenzione, c’è il rischio che diventino terreno fertile per la criminalità".
Il denaro "si segue sui wallet, sulle transazioni", il passaggio successivo "è la de-anonimizzazione: seguiamo i codici dei wallet, e da lì la sfida è risalire a un nominativo e portare alla luce il motivo della transazione - spiega il comandante -. Ai tempi si seguiva l'assegno, ora il wallet". Per questo motivo servono "strumentazioni nuove, come il tracciamento open source intelligence e l'analisi dei social, che ci aiutano a dare dei nomi alla base dei wallet, per poi ricostruire il perché del pagamento e il reato. Nel 2021, ci siamo imbattuti per la prima volta quando con le criptovalute si pagava moneta falsa".
Il controllo svolto dal comando antifalsificazione monetaria "è sul movimento delle criptovalute, tracciamo all’interno della blockchain le transazioni che avvengono tra wallet". "È evidente - sottolinea Vitagliano - che questo è un mondo interconnesso, per cui c’è la ricerca di quei paradisi criminali che possono essere localizzati in Africa, Asia, o in quei paesi non collaborativi con la polizia e gli strumenti giudiziari".

(Adnkronos) - "Gli Stati Uniti sono guidati da Donald Trump che ha l’obiettivo di guidare la svalutazione del dollaro perché vuole sostituire importazioni. Per ottenere il risultato , da una parte deve minacciare dazi; dall’altra parte mettersi accordo con la Cina". Lo ha detto oggi l'economista e rettore dell'Hetg di Ginevra, Antonino Galloni, dal palco del Digital Innovation Forum di Cernobbio.
Trump "ha questa merce di scambio: far accettare alla Cina una certa svalutazione del dollaro in cambio della ‘dedollarizzazione’" ha aggiunto.
Leggi tutto: ComoLake, Galloni: "Obiettivo Trump è svalutazione dollaro"

(Adnkronos) - "Gli Stati Uniti sono nel mezzo di un esperimento su vasta scala, quello delle tariffe. È un modo per generare gettito fiscale e far abbassare le tasse agli Usa. I conti sembrano indicare che questo succederà: si possono generare sufficienti ricavi per ridurre imposte sul reddito degli americani, ma se si adotta scenario hard tariff questo avrà effetto negativo". Lo ha affermato oggi Thomas Darden, fondatore di Cherokee Investment Partner e ceo di Ih Fusion, intervenendo dal palco del Digital Innovation Forum, in corso a Cernobbio.
"Siamo simili a un auto in corsa e non siamo certi di chi sia al volante, c’è Trump che cambia idea molto rapidamente. C’è molto più pensiero dietro quello che fa rispetto a quanto sembra" ha sottolineato.
Leggi tutto: ComoLake, Darden: "Sscenario hard tariff avrà effetto negativo"

(Adnkronos) - La Lombardia scende in piazza a Bruxelles per dire no al taglio e alla centralizzazione dei fondi di coesione. L’assessore regionale allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, ha partecipato oggi alla manifestazione indetta di fronte al Parlamento Europeo dalla ‘Cohesion Alliance’, il movimento che riunisce le regioni contrarie alla proposta della Commissione Europea di ridurre e accentrare le risorse destinate ai territori.
L’assessore Guidesi ha lanciato l’allarme sulle ripercussioni per il territorio lombardo: “Se andasse in porto il progetto di Ursula Von der Leyen, per la Lombardia verrebbero a mancare 4,4 miliardi di euro che la Regione investe in modo virtuoso in molteplici settori, a cominciare dalle politiche di sostegno alle imprese per arrivare alla formazione e alla ricerca. Tagliare i fondi di coesione significa mettere a repentaglio lo sviluppo dei territori. Una scelta insensata che contrastiamo con forza”.
“Indebolire le politiche di coesione – ha proseguito Guidesi - significa cancellare l’unico legame diretto tra la Commissione europea e i territori. La mobilitazione di Bruxelles, trasversale a ogni schieramento politico, dice che le regioni non subiranno passivamente questa decisione scellerata”. Oltre al tema della diminuzione dei fondi, "la Lombardia risulterebbe danneggiata anche dalla gestione fondi che passerebbe allo Stato centrale. Vorrebbe dire dover attendere i tempi di Roma, non propriamente celeri. Non ce lo possiamo permettere. Il nostro sistema economico-sociale ha bisogno di tempi di reazione ‘lombardi’: siamo uno dei principali motori economici d’Europa e dobbiamo poter continuare a correre”. Penalizzare i territori, ha evidenziato Guidesi, "vuol dire cancellare il grande lavoro messo in campo rispetto alla capacità di costruire percorsi strategici di sviluppo, finanziati negli anni con i fondi di coesione”
Leggi tutto: Ue, Lombardia in piazza a Bruxelles per dire no a centralizzazione fondi coesione

(Adnkronos) - La morte? "Vorrei semplicemente non svegliarmi mai più un giorno. Sarebbe davvero fantastico. Non voglio che sia drammatico. Non voglio inciampare nei mobili e sbattere la testa". A parlare così della morte è Michael J. Fox , in una lunga intervista rilasciata al quotidiano britannico The Times. L'icona di 'Ritorno al Futuro', oggi 64enne, convive da 35 anni con la diagnosi del morbo di Parkinson, ricevuta a soli 29 anni.
"Non c'è una linea temporale, non ci sono fasi da attraversare – non come, per esempio, con il cancro alla prostata. È molto più misterioso ed enigmatico", dice con un'ampia scrollata di spalle. E poi aggiunge: "Non sono molte le persone che hanno il Parkinson da 35 anni".
Nonostante la malattia, la vita di Fox è tutt'altro che ferma: si occupa del Parkinson, della fondazione, parla con altri pazienti, registra l'audiolibro. Sta per apparire nell'ultima stagione della serie drammatica di Apple TV+, Shrinking, in cui Harrison Ford interpreta un terapista con il Parkinson in fase avanzata. Un'agenda fitta che lo porta a una riflessione finale, quasi una sfida alla malattia stessa. "Anche questa è un'altra cosa, riguardo alla morte. Per ora non ho avuto tempo".
Leggi tutto: Michael J. Fox e il Parkinson: "Voglio morire nel sonno"
(Adnkronos) - "Quello che l'Europa sta soffrendo in questo momento è che le tante iniziative che ci sono nel mondo della moneta digitale, sono iniziative nazionali, anche se nelle ultime settimane abbiamo visto un'accelerazione. L'Europa non è ancora unita come confederazione di stati, ci sono tante iniziative che si fermano ai confini di ogni Paese". Lo ha detto oggi Paolo Ravasi, fondatore di Next Digital Platform, dialogando con l'Adnkronos durante il Digital Innovation Forum, in corso a Cernobbio.
Lo sforzo che sta facendo la Bce con l'euro digitale "è un'iniziativa pubblica che possa abbattere confini per creare un sistema di pagamento paneuropeo - ha aggiunto Ravasi -. L'importanza dell'euro digitale sta nel fatto di poter garantire un sistema di pagamento digitale la cui esperienza si avvicina il più possibile al pagamento in contanti: immediatezza, pagamenti anche tra persone e non solo esercenti, fare e ricevere pagamenti verso gli enti governativi garantendo privacy sulle transazioni e un'immediatezza e facilità d'uso che gli altri sistemi di pagamento digitali non garantiscono. Il tema dell'inclusione è molto importante".

(Adnkronos) - "L'open innovation è l'unica vera strada per fare innovazione anche in Italia. Con le start-up e l'innovazione non dobbiamo avere paura del fallimento. Si può sempre imparare e da lì può nascere nuova innovazione più robusta e consapevole". Lo ha detto oggi Clelia Tosi, capo del Fintech District, dialogando con Adnkronos durante il Digital Innovation Forum, in corso a Cernobbio.
Leggi tutto: ComoLake, Tosi (Fintech District): "Open innovation strada per fare innovazione"



(Adnkronos) - George Russell e Kimi Antonelli sono stati confermati piloti ufficiali Mercedes anche per il 2026. Lo ha annunciato la scuderia di Stoccarda con una nota sul proprio sito ufficiale. "George e Kimi hanno dimostrato di essere una coppia forte e siamo eccitati di continuare questo viaggio insieme", ha dichiarato il team principal delle frecce d'argento Toto Wolff.
"Sono davvero orgoglioso di continuare questo viaggio insieme alla Mercedes. Il prossimo anno sarà il mio decimo in F1, da quando ho firmato con questo team nel 2017. E' stata una partnership lunga e vincente e non vedo l'ora di scoprire quello che accadrà in futuro, in particolare l'anno prossimo con il cambio del regolamento. Siamo fortemente concentrati per arrivare al successo". Lo ha detto George Russell dopo la conferma da parte della Mercedes che sarà pilota ufficiale anche nella prossima stagione.
Kimi Antonelli ha invece parlato così: "Sono super felice di continuare con il team. Ho imparato moltissimo in questo primo anno in F1, sia nei momenti buoni che in quelli cattivi. Le esperienze mi hanno reso più forte come pilota e come compagno di squadra. Voglio ringraziare Toto e tutti i componenti del team". e ancora: "Il nostro obiettivo è finire l'anno nel migliore dei modi e conquistare il secondo posto nel campionato costruttori. C'è ancora tanto da ottenere nelle sei gare finali e daremo tutti il massimo".
Leggi tutto: Formula 1, la Mercedes conferma Antonelli e Russell per il 2026


(Adnkronos) - Una tragica fatalità si è consumata nella mattinata di oggi in via Alfredo Casella a Scandicci, Firenze, dove una donna di 68 anni ha perso la vita cadendo accidentalmente dal primo piano della propria abitazione mentre stava pulendo le tapparelle.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Scandicci, prontamente intervenuti sul posto insieme ai sanitari del 118, la donna si trovava impegnata in faccende domestiche quando ha perso l’equilibrio, precipitando nel vuoto. L’impatto si è rivelato fatale: ogni tentativo di rianimazione è purtroppo risultato vano.
La salma è stata posta a disposizione dei familiari, ancora sotto shock per l’improvvisa perdita. Le autorità hanno avviato gli accertamenti di rito, ma al momento si esclude ogni ipotesi diversa dall’incidente domestico.
Leggi tutto: Precipita dal primo piano mentre pulisce le tapparelle, morta 68enne a Scandicci




(Adnkronos) - "Il rinnovo normativo della Convenzione 2022-2024 della Specialistica ambulatoriale territoriale non è ancora chiuso. E' scaduto da tempo, occorre fare presto, entro fine anno va messa la parola fine". Lo afferma all'Adnkronos Salute Antonio Magi, segretario generale del Sumai Assoprof, il sindacato degli specialisti ambulatoriali, anticipando che martedì 21 ottobre "inizieremo le trattative in Sisac (la Struttura interregionale sanitari convenzionati) per il rinnovo dell’Acn 2025-27".
"Occorre chiudere entro dicembre 2025 - insiste Magi - Il rinnovo del contratto dei medici del territorio riguarda diverse decine di migliaia di medici, tra cui medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, a cui aggiungere gli psicologi, i veterinari, i chimici e i biologi. Mettere in regola questi professionisti significa consentire alle Case di Comunità di poter decollare entro giugno 2026, come previsto dal Dm 77". Inoltre, "come Sumai ritengo che sia indispensabile lavorare esclusivamente sulle retribuzioni per rendere attrattiva la professione sul territorio" conclude.
Leggi tutto: Sumai: "Per specialistica ambulatoriale rinnovo contratto 2022-24 entro fine anno"

(Adnkronos) - Domani è la Giornata Internazionale della Rianimazione Cardiopolmonare (Word Restart a Heart Day) promossa dall’International Liaison Committee on Resuscitation (Ilcor), consenso mondiale sul trattamento dell’arresto cardiaco. Italian Resuscitation Council (Irc), società scientifica senza scopo di lucro riconosciuta dal ministero della Salute, che riunisce medici, infermieri e operatori esperti in rianimazione cardiopolmonare, promuove iniziative, attività e dimostrazioni di primo soccorso in tutta Italia per sensibilizzare la popolazione sul tema. Domani si terrà a Roma presso la Camera dei deputati (Sala della Lupa) l’evento 'Giornata mondiale della rianimazione cardiopolmonare. Le nuove linee guida europee: formare alla sicurezza' promosso dalla Camera dei Deputati e dall'Irc. All’incontro interverranno, tra gli altri, anche Giorgio Mulé, vicepresidente della Camera; Edoardo Bove, calciatore; Manuel Picardi, segretario generale Efa (European Driving School Association).
Secondo una ricerca condotta dall’Osservatorio Opinion Leader 4 Future, progetto sull’informazione consapevole nato nel 2023 dalla collaborazione tra Credem e Almed (Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo dell'Università Cattolica del Sacro Cuore), "solamente il 16% degli italiani, in caso di arresto cardiaco, interverrebbe con le corrette procedure di primo soccorso come il massaggio cardiaco e l’utilizzo del defibrillatore automatico esterno (Dae). Il 29% della popolazione - riporta la ricerca - si limiterebbe a chiamare i soccorsi, il 21% offrirebbe supporto, ma senza agire direttamente, il 32% agirebbe solo se guidato dalle indicazioni di un operatore al telefono e il 2% non interverrebbe in alcun modo. Tra i fattori di maggiore resistenza, ci sarebbero la paura di peggiorare la situazione (56%) e la scarsa conoscenza delle manovre di emergenza (42%)".
"Sebbene il 63% degli italiani si dichiari abbastanza (57%) o molto (6%) informato sull’arresto cardiaco, solo il 24% saprebbe definirlo esattamente e appena l’11% distinguerebbe correttamente un arresto cardiaco da un infarto. La partecipazione a corsi di primo soccorso è ancora bassa: il 74% del campione non ne ha mai frequentato uno e il 12% non ricorderebbe le indicazioni ricevute nei corsi che ha seguito. Il restante 14% - prosegue l'analisi - ha svolto una formazione specifica sul tema e ne ricorda bene i contenuti. Il 20% del campione conosce i defibrillatori automatici esterni (Dae) e sa come funzionano, mentre circa il 70% li ha solo sentiti nominare, e il 5% non sa cosa sono. L’84% di chi non ha mai seguito un corso sarebbe interessato a partecipare a una formazione, anche breve, della durata di 4-5 ore".
Andrea Scapigliati, presidente Irc, docente di anestesia e rianimazione dell’Università Cattolica e responsabile dell’Unità Operativa Semplice di Terapia Intensiva cardiochirurgica della Fondazione Policlinico Gemelli, osserva: “Questi dati evidenziano l’urgenza di promuovere una maggiore consapevolezza tra i cittadini e di dare piena attuazione alla legge italiana 116/2021, che introduce interventi mirati per intervenire in modo più efficace in caso di arresto cardiaco, come la formazione obbligatoria a scuola sul primo soccorso, e per aumentare le probabilità di sopravvivenza. Le tecniche di primo soccorso dovrebbero essere insegnate fin dalla scuola, trasmesse ai giovani e agli operatori delle strutture sportive, integrate nei percorsi per il conseguimento della patente di guida e diffuse il più possibile nella popolazione".
"In questa direzione si inserisce l’accordo recentemente siglato da Irc con l’Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica (Unasca), volto a promuovere l’inserimento della formazione sul primo soccorso nei corsi per futuri automobilisti. Un altro strumento - continua - previsto dalla legge, ma ancora adottato solo in alcune regioni, è l’app nazionale per smartphone che consente di localizzare i defibrillatori automatici esterni (Dae) presenti sul territorio, facilitando un intervento tempestivo. Misure come queste possono fare la differenza: ogni anno in Europa si verificano circa 400.000 arresti cardiaci extraospedalieri, di cui 60.000 in Italia, e la sopravvivenza media si ferma a livello europeo al 7,5%. Dove la formazione è più diffusa, le probabilità di sopravvivere possono triplicare. È quindi essenziale coinvolgere e formare il maggior numero possibile di persone”.
Per sensibilizzare su questi temi, Irc promuove tra il 13 e il 19 ottobre 'Viva! La settimana della rianimazione cardiopolmonare' con decine di eventi gratuiti e aperti al pubblico in più di 20 città in tutta Italia – tra cui Roma, Bologna, Torino, Napoli, Cagliari, Catania, Modena, Chiavari, Novara, Gela e Nuoro. Tra le attività in programma anche una maxi-formazione sull’Isola della Maddalena (Sardegna) che coinvolgerà oltre 300 partecipanti.
Leggi tutto: L'indagine, solo 16% italiani pronto a intervenire in caso arresto cardiaco

(Adnkronos) - William e Kate in Irlanda del Nord, dove hanno incontrato agricoltori e organizzazioni che offrono opportunità di lavoro ai giovani delle zone rurali. Nel corso delle visite programmate - al nuovo Learning and Development College dei Vigili del Fuoco, all'azienda di produzione di lino 'Mallon' e alla fattoria che coltiva mele e produce sidro 'Long Meadow Cider' - il principe e la principessa di Galles hanno avuto momenti di tenerezza 'fuori protocollo', come quando la principessa ha posato una mano sulla schiena del marito, in un naturale momento di affetto prima di salire su un camion dei pompieri e osservare le esercitazioni dei pompieri tirocinanti. La coppia è stata inoltre fotografata sorridente mentre assaggiava il famoso pane di patate e mele e il sidro artigianale 'Meadow' e aiutava nella raccolta delle mele (Kate, che ha riempito il suo cestino molto più velocemente del marito, ha scherzato: "Non far cadere la frutta, William").
I futuri sovrani hanno assistito al processo di produzione dell'aceto di mele, prima di osservare come vengono pressate e imbottigliate per ottenere il sidro pluripremiato dell'azienda britannica. Kate ha confessato: "Abbiamo provato a farlo a casa con una pressa manuale. È stato molto divertente con i bambini. C'era molto disordine". Hanno anche sorseggiato aceto di mele da un bicchiere, dopo di che Catherine ha ammesso: "Mi piace. Non l'ho mai bevuto in questo modo prima, ma mi piace metterlo nelle insalate e cose del genere". I principi hanno successivamente indossato i grembiuli per preparare il pane di patate e mele. Ancora una volta, Kate ha preso in giro il marito, dicendogli di cercare di "mantenere la forma di un cerchio", mentre William, con l'impasto, aveva ottenuto un rettangolo: "Se guardi da questa parte sembra un cerchio - ha risposto alla moglie - Questa è una nuova variante!".
Il principe e la principessa hanno visitato successivamente la 'Mallon', un'azienda con piantagione di lino che in precedenza era stata adibita a caseificio, dove Kate ha coraggiosamente provato a cimentarsi in un'antica tecnica di lavorazione del tessuto. I proprietari hanno raccontato alla coppia reale i metodi sostenibili utilizzati per coltivare il lino e le hanno mostrato l'antica tecnica meccanica di spezzare i mazzi di lino per ammorbidirli, che la principessa ha provato a mettere in pratica, paragonandone la sensazione a quella di una "spazzola per capelli".
Leggi tutto: Sidro, lino e momenti di tenerezza fra William e Kate in Irlanda del Nord

(Adnkronos) - "Certamente ad Auschwitz non si va in gita, si va per fare memoria di una tragedia immane che ha colpito il popolo di Israele e deve rimanere un monito per tutti noi di fronte anche alla crescita dell’antisemitismo". Così il Segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin, dopo le parole del ministro Eugenia Roccella sui viaggi della memoria.
"Questi sono punti di memoria che devono essere continuamente richiamati. Quindi, andare lì vuole dire fare un gesto di memoria e di solidarietà", ha va messo in chiaro Parolin ai margini di un evento a Palazzo Borromeo.
La ministra della Famiglia e per le Pari opportunità nel suo intervento all'evento 'La storia stravolta e il futuro da costruire', organizzato dall'Ucei al Cnel di Roma aveva affermato che "le gite ad Auschwitz secondo me sono state un modo per ribadire che l'antisemitismo era una questione fascista e basta".
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