(Adnkronos) - E' stato pubblicato da Ismea il nuovo numero del report AgriMercati relativo al primo trimestre 2025, che fotografa una congiuntura complessivamente positiva per il settore agroalimentare italiano, a conferma della solidità del settore nonostante il contesto ancora segnato da incertezze economiche internazionali. Il trimestre in esame chiude con un recupero congiunturale del valore aggiunto agricolo (+1,4%) e un incremento dell'indice dei prezzi agricoli alla produzione (+2,3% rispetto allo stesso periodo del 2024), trainato soprattutto dai prodotti zootecnici.
Un dato che rappresenta una buona notizia per le aziende agricole, poiché riflette un miglioramento delle condizioni di mercato.Nello stesso periodo, anche la produzione industriale alimentare ha segnato un +1,6%, a conferma del dinamismo della filiera e del rafforzamento della domanda, sia interna che internazionale. Le esportazioni agroalimentari italiane sono salite del 6% su base tendenziale, superando i 18 miliardi di euro, con una forte spinta da comparti chiave come formaggi, vino e caffè.
Sul fronte dei consumi, la spesa alimentare delle famiglie italiane è aumentata del 3,8%, con un incremento dei volumi in settori strategici come carne, pesce, lattiero-caseari, frutta e verdura. Si tratta di un segnale importante: il consumatore continua a premiare la qualità e l'origine dei prodotti, nonostante il contesto inflattivo.Anche le aspettative degli operatori agricoli e dell'industria alimentare sono orientate all'ottimismo: il 21% degli agricoltori prevede un miglioramento dell'andamento aziendale nel secondo trimestre, mentre oltre la metà delle imprese dell'industria alimentare prevede un incremento delle vendite. Il direttore generale di Ismea, Sergio Marchi, ha dichiarato: "I dati del primo trimestre 2025 confermano la tenuta e la capacità di adattamento del sistema agroalimentare italiano. Ismea, attraverso il report AgriMercati, continua a offrire uno strumento aggiornato e di analisi trasparente, a supporto delle scelte strategiche di imprese e istituzioni".
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(Adnkronos) - “Nei prossimi cinque anni è previsto un investimento di circa 1 miliardo di euro sulle reti e sulle energie rinnovabili, che si traduce in lavoro per le imprese del territorio e ricchezza per le persone”. Così, il presidente di Agsm Aim, Federico Testa, alla presentazione del nuovo Piano Industriale 2025-30 del Gruppo, organizzata a Verona. Il filo conduttore sono le energie rinnovabili, ma anche “la geotermia e nuovi impianti fotovoltaici ed eolici. Le energie rinnovabili più classiche sono solare ed eolica, ma ci sono anche le bioenergie e l'idroelettrico”.
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(Adnkronos) - “Vogliamo potenziare la nostra capacità di generare energia, investendo e realizzando impianti di produzione totalmente da fonti rinnovabili. Inoltre, intendiamo ammodernare tutte le reti elettriche e gas che abbiamo in gestione e crescere nel rapporto con i clienti: aprire nuovi sportelli e canali digitali, offrendo servizi che mettano al centro il cliente e non la logica dell'approccio massivo, attraverso servizi di qualità e modelli di dialogo”. Sono le parole del consigliere delegato di Agsm Aim, Alessandro Russo, spiegando l’importanza degli investimenti, con focus su sostenibilità, crescita nelle rinnovabili e mitigazione del rischio, da oltre un miliardo di euro previsti al 2030, in occasione della presentazione del nuovo Piano Industriale 2025-30 del Gruppo, organizzata a Verona.
L’obiettivo di Agsm Aim è essere la multiutility nazionale che rende più vivibile la transizione energetica per i cittadini. Agsm Aim ha la forte ambizione di crescere a livello nazionale.
“Si tratta di una crescita del 9% annuo che ci porterà a raggiungere 250 milioni di euro di Ebitda alla fine del piano. Riteniamo che oggi ci siano le condizioni per investire e che intorno al nostro Gruppo ci sia grande credibilità. Vogliamo cogliere al meglio questa opportunità per generare il maggior valore possibile per il territorio del Nord Est in cui operiamo, per i soci e per i nostri azionisti”, conclude.
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(Adnkronos) - Evoca il 'miracolo economico' italiano Giorgia Meloni. E lo offre come modello per la ricostruzione dell'Ucraina, accogliendo a Roma, per la Ukraine Recovery Conference, il presidente di Kiev Volodymyr Zelensky, giunto alla Nuvola di Fuksas con la moglie Olena Zelenska. Poi collegandosi per la call dei Volenterosi, a Londra, serra le fila: "L'unità dell'Occidente è fondamentale" sottolinea, perché "quanto facciamo noi europei e quanto fa Trump è complementare per costruire una pace giusta e duratura". Nel centro congressi dell'Eur, per la conferenza che punta a reperire fondi, investimenti, e organizzare la rinascita dell'Ucraina dopo il conflitto ("dobbiamo saper immaginare ora una Ucraina ricostruita, libera, prospera", dice il presidente del Consiglio), sono tanti i leader europei accorsi.
Dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, al presidente albanese Edy Rama, che fa il bis dell'inginocchiamento di fronte alla premier italiana, dallo spagnolo Pedro Sanchez al polacco Donald Tusk, dal cancelliere tedesco Friedrich Merz al premier dei Paesi Bassi Dick Schoof, dal presidente del Consiglio europeo Antonio Costa al vicepresidente della Commissione europea Raffaele Fitto. Presente anche Keith Kellogg, inviato speciale di Trump, quest'ultimo ricordato da Meloni anche a Macron e Starmer, come 'new entry' che l'Italia ha tanto voluto. In prima fila, c'è pure, il presidente del Senato, Ignazio La Russa.
"Noi siamo quel popolo che sulle macerie della seconda guerra mondiale ha costruito il miracolo economico degli anni '60. Anche la nostra, allora, era una nazione distrutta che affrontava difficoltà enormi. Eppure ce l'ha fatta, si è rialzata con determinazione, con orgoglio, è diventata la potenza economica e industriale che oggi tutti conoscono", dice nel corso del suo intervento nella sessione plenaria di apertura, mentre Zelensky, di suo, torna a evocare un nuovo piano Marshall per il suo paese.
Meloni chiarisce, se ancora ce ne fosse bisogno, la vicinanza a Kiev, e le accuse a Mosca, ricordando chi ha aggredito e chi ha dovuto difendersi con le armi "non certo perché ama la guerra". "Il piano russo è lo stesso dall’inizio della guerra, tentare di piegare gli ucraini con il freddo e la paura. Questo piano è fallito perché la comunità internazionale si è schierata contro questo scempio", rivendica applaudita la presidente del Consiglio, invitando a "guardare oltre l'insopportabile ingiustizia" e "immaginare il dopo" sottolinea. Il dopo, Meloni lo sogna come quello dell'Italia del secondo dopoguerra.
"L'Italia - assicura - può essere protagonista nella ricostruzione dell'Ucraina", ma serve che ognuno faccia la sua parte: "E' una partita che noi possiamo vincere solo se riusciremo a contare su una robusta mobilitazione dei capitali privati, sulla loro capacità di attrarre investimenti". Intanto annuncia che i primi finanziamenti ci sono: "Insieme abbiamo assunto impegni con la conferenza di oggi per oltre 10 miliardi di euro". Che come verrà specificato poi dall'organizzazione del'evento sono "circa 15 se si considerano i contratti firmati dalle imprese".
"Ma per ricostruire una nazione martoriata dalla guerra non bastano soldi, ingegneri e architetti - avverte -. C'è bisogno di qualcosa di più e quel qualcosa di più è il sentimento che il popolo ucraino ha dimostrato di conoscere, che è l'amore di patria, l'amore per la libertà, la volontà di garantire ai propri figli un futuro di prosperità, di benessere, senza l'amore di patria tutto quello che noi facciamo perde di senso", dice nel passaggio più applaudito del suo intervento. "Mi piace pensare - è il messaggio che lancia - che questa conferenza possa essere il punto di partenza per il miracolo economico dell'Ucraina, che costruiremo insieme".
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(Adnkronos) - Il giudice federale Joseph Laplante ha bloccato a livello nazionale l'ordine esecutivo con cui il presidente americano Donald Trump intendeva mettere fine allo ius soli, la cittadinanza che si ottiene per nascita negli Stati Uniti. Laplante ha accolto la richiesta degli avvocati per i diritti dell'immigrazione di certificare chi "sarà privato della cittadinanza" e ha emesso un'ingiunzione preliminare che blocca a tempo indeterminato l'esecuzione dell'ordine del 'Day One' di Trump nei confronti di neonati e bambini non ancora nati che sarebbero stati interessati da tale provvedimento.
"L'ingiunzione preliminare non è una decisione facile per la corte", ha detto Laplante durante un'udienza. "La privazione della cittadinanza statunitense e un brusco cambiamento di politica che durava da tempo sono danni irreparabili", ha aggiunto. La cittadinanza statunitense, ha affermato il giudice, "è il più grande privilegio che esista al mondo". Il giudice, nominato dall'ex presidente George W. Bush, ha dichiarato che avrebbe sospeso l'esecuzione del suo ordine per diversi giorni, per dare all'amministrazione Trump il tempo di presentare ricorso contro la decisione.
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(Adnkronos) - La regina del tennis mondiale Aryna Sabalenka perde in tre set una vera e propria battaglia in semifinale di Wimbledon. A batterla la n. 12 Usa Amanda Anisimova, in una partita senza esclusione di colpi e con la statunitense che chiude in vantaggio il primo set per 6-4. Sabalenka vince con lo stesso punteggio il successivo, ma crolla nel terzo sempre 6-4 in una serie break e controbreak da cui alla fine esce vincitrice l'ex grande promessa Wta, da sei anni scivolata oltre il centoquarantesimo posto in classifica e autrice di un recupero agonistico eccezionale fino all'attuale n. 12.
Anisimova ora aspetta la vincitrice tra la svizzera Belinda Bencic e la polacca Iga Swiatek.
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(Adnkronos) - Doveva essere una grande festa per il 4 luglio, l'Independence Day americano, celebrata nel cuore di Napoli in una Piazza del Plebiscito trasformata in un palco internazionale, con artisti del calibro di John Legend, Mary J. Blige e 50 Cent. Invece, l’evento è saltato all’ultimo momento, tra comunicazioni confuse, difficoltà operative e accuse pesanti e incrociate. All'indomani della clamorosa cancellazione a parlare con l'Adnkronos è Marco Bosco, direttore creativo di Dreamloud, agenzia americana titolare del format 4everShow – Official July 4th Celebration. "Un evento -spiega- già realizzato in altre città d’Italia per celebrare l’Independence Day attraverso la musica e la cultura dal 2013".
Con il manager cerchiamo di capire cosa sia successo nell'intricata vicenda. "Volevamo portare qualcosa di inedito e simbolico – dice Bosco – unire l’Italia e gli Stati Uniti in un progetto culturale e musicale ad alto livello. Ma ci siamo trovati davanti a un sistema chiuso, autoreferenziale, privo di reale sostegno pubblico. In Italia sembra che non ci sia spazio per realtà indipendenti, anche quando portano artisti di fama mondiale". Per prima cosa, precisa la Dreamloud, "pur essendo proprietaria del format e responsabile del cast artistico, non era incaricata della logistica o dei permessi. Tutte le autorizzazioni e le attività operative in Italia erano affidate alla società Alpha Consulting di Terni, che ha dovuto fare i conti con costi esorbitanti e difficoltà crescenti. Noi abbiamo cercato di supportarli, ma l’intero contesto era ostile".
Secondo quanto racconta Dreamloud, inizialmente tutto sembrava procedere senza intoppi: "Il comune di Napoli aveva convalidato i permessi, i contratti con gli artisti erano firmati, gli anticipi versati. Poi John Legend, inizialmente confermato e parte del progetto, con un duetto previsto con un artista italiano, si è ritirato". In realtà, dice Bosco, "le vendite dei biglietti non sono mai decollate ed ha capito che non avrebbe potuto fare il concerto in ogni caso". Ancor più eclatante, il caso di Mary J. Blige e 50 Cent. "Mary J. Blige era già arrivata a Napoli con il suo team, pronta a salire sul palco. Lo stesso per il team di 50 Cent, che aveva completato le attività logistiche e preparatorie. 50 Cent è rimasto profondamente deluso da come si è conclusa la vicenda”, racconta il manager. Il concerto del rapper americano "aveva venduto circa 12.800 biglietti: un risultato comunque rilevante, ma che non è bastato a sostenere il peso dei costi di produzione richiesti per Piazza del Plebiscito. Alpha si è trovata in seria difficoltà economica, con preventivi finali paragonabili a quelli per costruire tre volte la Wembley Arena", scandisce il direttore creativo di Dreamloud.
Ma, secondo quanto racconta Bosco, non è tutto. "A questo si è aggiunto -denuncia il direttore creativo- un clima ostile e intimidatorio. Ci sono stati comportamenti gravi da parte di alcuni promoter italiani, che con atteggiamenti intimidatori hanno spaventato fornitori e collaboratori rendendo sempre più difficoltosa la realizzazione dello show. È una situazione vergognosa, che va denunciata e che deve finire una volta per tutte. Non è accettabile che in un Paese europeo si tenti di bloccare progetti internazionali con pressioni e minacce velate”. Accuse gravi, quelle del manager, a cui si sarebbe aggiunta "la totale assenza di coordinamento da parte delle istituzioni locali. Le parole del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, che ha dichiarato di non essersi occupato personalmente della questione, sono molto gravi considerando il valore simbolico e internazionale della manifestazione”, afferma Bosco.
L’Ambasciata degli Stati Uniti "aveva dato conferma in via formale della presenza del nuovo ambasciatore americano a Napoli", proprio per partecipare alla celebrazione. "Un segnale chiaro – sottolinea il patron della Dreamloud – che non si trattava solo di un concerto, ma di un’occasione istituzionale per celebrare il legame culturale storico tra Italia e Stati Uniti. E invece Napoli ha perso una vetrina straordinaria”. Secondo Dreamloud, questa non sarebbe la prima volta che un loro progetto di alto livello viene ostacolato in Italia. “Nel 2018 abbiamo dovuto spostare un evento con Legend da Firenze a Taormina, per le stesse dinamiche opache e chiuse. Ma abbiamo continuato a portare progetti sinfonici e pop di altissimo livello con Usher, Andrea Bocelli, Kacey Musgraves, John Legend. Siamo una realtà creativa con sedi a New York e Los Angeles, attiva dal 2009. Eppure veniamo trattati con diffidenza, se non con ostilità”.
L’appello finale è netto: "L’Italia deve imparare a distinguere tra eventi puramente commerciali ed eventi culturali e istituzionali. Quando un progetto coinvolge ambasciate, grandi artisti e format internazionali, deve esserci un approccio diverso, professionale, trasparente. Se si continuerà a lasciare spazio solo ai soliti nomi e alle solite logiche, il sistema culturale italiano resterà debole e autoreferenziale. E continueremo a perdere occasioni preziose".
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(Adnkronos) - Impresa dell'irlandese Ben Healy nella sesta tappa del Tour del France di oggi, giovedì 10 luglio, nei continui saliscendi tra Bayeux e Vire Normandie, in una tappa da 201,5 km. Il corridore della EF Education-EasyPost molla all'improvviso i compagni di fuga a oltre 30 km dall'arrivo e improvvisa una vera e propria cronometro personale che lo porta al traguardo in solitaria dando quasi tre minuti al terzo classificato, Quinn Simmons (Lidl-Trek), seguito poco dopo dal terzo classificato, Michael Storer (Tudor).
Colpo di scena anche nella classifica generale: Mathieu Van der Poel (Alpecin-Deceuninck), che ieri si era visto soffiare la maglia gialla da un fenomenale Tadej Pogacar (Uae Team Emirates) secondo nella prova a cronometro, se la riprende oggi per un solo secondo di vantaggio sullo sloveno, che probabilmente se la riprenderà a stretto giro. Terzo nella generale è Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step).
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(Adnkronos) - È una giornata drammatica per il territorio grossetano, ancora una volta messo in ginocchio dagli incendi boschivi. Un vasto rogo è scoppiato in località Rocchette, nel comune di Castiglione della Pescaia, minacciando abitazioni, strutture ricettive e la storica pineta di Roccamare. Coinvolto direttamente il campeggio Santapomata, dove si trovavano circa 600 persone: è in corso una complessa evacuazione a mezzo di scuolabus comunali.
Le fiamme, alimentate dal vento, hanno richiesto un’imponente mobilitazione dei soccorsi (VIDEO). Sul posto stanno operando i Vigili del Fuoco, le squadre della Protezione Civile comunale e provinciale, la Vab (Vigilanza Antincendi Boschivi), i carabinieri e numerosi volontari. In volo 4 elicotteri della Protezione Civile della Regione Toscana e uno dei Vigili del Fuoco. Un Canadair è in allerta e pronto all'intervento.
Il Comune ha invitato la cittadinanza a non recarsi nella zona delle Rocchette, per non intralciare le operazioni di spegnimento e garantire la massima sicurezza.
La macchina dell’emergenza è pienamente attiva: il Palazzetto dello Sport di Casa Mora è stato allestito come punto di primo soccorso e raccolta. All'interno, viveri, acqua, assistenza sanitaria (118) e la possibilità di pernottamento con sacchi a pelo e brandine. Sono stati predisposti 600 pasti per la serata e si stanno accogliendo via via gli sfollati.
Sul posto stanno confluendo autobotti delle forze armate da Grosseto, tra cui mezzi dell’Aeronautica, dell’Esercito e del Reggimento Savoia Cavalleria. Presenti anche dieci volontari dell’Anpas Humanitas Grosseto, con un’ambulanza e due furgoni, coordinati dalla Protezione Civile.
Tra le autorità presenti anche l'ex parlamentare e ministra Rosy Bindi, che avrebbe personalmente allertato il Ministero per un supporto diretto.
Attraverso i canali ufficiali, il Comune di Castiglione della Pescaia continua a fornire aggiornamenti in tempo reale: “La situazione resta critica, ma sotto monitoraggio costante. Invitiamo tutti alla massima collaborazione e a evitare spostamenti verso le aree colpite. Le operazioni di spegnimento e evacuazione sono ancora in corso.”
Al momento non si registrano feriti, ma i danni ambientali e materiali potrebbero essere ingenti. Il bilancio definitivo potrà essere tracciato solo a emergenza conclusa.
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(Adnkronos) - Continua la tregua dal grande caldo per l'Italia. L'allarme afa ha cominciato a spegnersi già da inizio settimana e l'ultimo aggiornamento del bollettino sulle ondate di calore del ministero della Salute allunga fino a sabato il periodo con livello zero di pericolo.
Per tre giorni consecutivi, da oggi 10 luglio fino al 12, l'intera Penisola godrà di "condizioni meteorologiche che non comportano un rischio per la salute della popolazione". Bollino verde, dunque, su tutti i 27 capoluoghi monitorati dal sistema di sorveglianza.
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