
Torna nello studio di Belve, Genny Urtis, a due anni dalla sua intervista del 2023, quando partecipò ancora al programma condotto da Francesca Fagnani su Raidue come 'Giacomo Urtis' e il suo percorso di transizione era soltanto agli inizi. Oggi, dopo un intervento al seno, la celebre "chirurga dei vip" torna per rispondere alle domande di Fagnani.
Genny Urtis, chi è
Genny Urtis nasce a Caracas il 28 settembre 1977 da genitori sardi. Cresce tra il Sud America e la Sardegna, dove la famiglia si trasferisce stabilmente ad Alghero. Dopo la maturità, si laurea nel 2002 presso l’Università di Sassari in Medicina, poi la specializzazione in Dermatologia. A Milano ottiene un master in Chirurgia estetica, aprendo presto la strada a una carriera che la porterà a fondare la 'Dr Urtis Clinic', oggi conosciuta all’estero e frequentata da numerosi volti della televisione.
Approda in tv nel 2016: partecipa al ‘Grand Hotel Chiambretti’ e poi recita nella web serie di Lory Del Santo ‘The Lady’. Nel 2017 approda a ‘L’isola dei famosi’, solo per pochi giorni. Partecipa al ‘Grande Fratello Vip’: prima nel 2020 come concorrente singolo, poi nel 2021 in coppia con Valeria Marini.
La transizione
Genny Urtis ha parlato per la prima volta della sua transizione di genere lo scorso maggio sui social. Si è mostrata sui social con un aspetto nuovo, più vicino alla sua vera essenza: "Giacomo diventa Genny", aveva scritto condividendo, in anteprima, uno scatto post operazione.
Urtis ha raccontato in un'intervista rilasciata a Chi di essersi sottoposta a una mastoplastica additiva: "Dentro mi sento sempre me stessa", ha confessato e ha ammesso di aver sempre percepito un "disallineamento tra il corpo e quella che ero". Ma non è stato semplice e ancora oggi "è delicato da spiegare. Forse non sono ancora pronta ad affrontare psicologicamente tutto quanto", ha raccontato al magazine.
L'operazione al seno è un tassello che si aggiunge al percorso di transizione, cominciato anni fa. Oggi Genny si definisce felice, ma è difficile convivere con il 'rifiuto' del padre, che non ha mai accettato il suo orientamento: "Quando vede i ragazzi che mi guardano si imbarazza, se mi vesto troppo da donna peggio", ha confessato Urtis.

BigMama sarà tra gli ospiti di Francesca Fagnani stasera, martedì 18 novembre, a Belve nella puntata del programma in onda su Raidue. Ecco chi è l'artista di 25 anni dallo stile inconfondibile, icona della body positivity.
Big Mama chi è
BigMama, all'anagrafe Mariana Mammone, nasce ad Avellino nel 2000. È cresciuta in un paesino in provincia, San Michele di Serino, con la sua famiglia, composta dalla madre Angela, dal padre Italo e da tre fratelli. “La famiglia è il mio riferimento assoluto, che non ha mai traballato”, aveva raccontato in un'intervista.
Si trasferisce giovanissima a Milano per inseguire il suo più grande sogno: fare la cantante. A oggi, BigMama è considerata una delle figure più originali del panorama rap italiano. “Ho iniziato a scrivere per rabbia, sfogando il mio dolore tramite la scrittura”, aveva raccontato al Messaggero.
La rapper ha iniziato a fare musica pubblicando le sue prime canzoni su YouTube nel 2013: "Quando mio fratello mi ha portato al Festival di Giffoni, dove si esibivano Salmo, Ensi e Clementino. Tornata a casa, ho preso le foto degli amati One Direction e le ho buttate nel cestino", ha raccontato la cantante nel corso di un'intervista.
I suoi brani dallo stile inconfondibile hanno riscosso un enorme successo. In particolare tra la Generazione Z, che considera BigMama come la 'Lizzo italiana', rapper statunitense di fama mondiale.
Il suo brano 'Formato XXL' ha consacrato BigMama che si è distinta subito per il suo impegno contro il body shaming e per la promozione dell'accettazione di sé. Il 2022 segna un passo importante con l'uscita del suo primo album, 'Next Big Thing', e la collaborazione nell'album di Myss Keta.
Il 29 settembre 2023, BigMama lancia il singolo 'Bloody Mary', anticipando annuncio della sua partecipazione al Festival di Sanremo 2024 con il brano 'La rabbia non ti basta'. Tra le tappe della carriera, la conduzione del Concertone del primo maggio.
Il bullismo
La sua adolescenza è stata segnata da diversi episodi di bullismo, motivo per il quale ha affrontato un lungo percorso di accettazione verso se stessa. “Mi dicevano 'Cicciona, fai schifo, vatti a nascondere' ed io ero convinta di meritare quelle parole. Poi ho iniziato a scrivere e a credere tantissimo in me stessa e adesso mi sento figa”.
La malattia
La giovane artista ha affrontato una dura battaglia contro il cancro. In un'intervista rilasciata al Corriere, ha rivelato di aver avuto un tumore al sangue, il linfoma di Hodgkin, diagnosticato quando aveva solo 20 anni. Dopo aver affrontato 12 cicli di chemioterapia, ha sconfitto la malattia a febbraio del 2021. "Io sono apertamente bisessuale ma ho sempre avuto paura di manifestare la mia sessualità", ha raccontato la cantante che ha una fidanzata di nome Maria Lodovica Lazzerini. "Nel momento in cui l'ho scoperta mi sono sentita la più libera in assoluto", aveva aggiunto la cantante.

"Il contributo della comunità al benessere spazia dai comportamenti individuali 'lifelong' - ossia la gestione della propria salute lungo il percorso di vita - alla capacità di considerare il valore rappresentato dal servizio sanitario pubblico" come "un elemento di civiltà sul quale vale la pena investire e avere fiducia per il futuro". Lo afferma Massimo Annicchiarico, direttore generale Area sanità e sociale Regione Veneto, intervenendo alla 'Social sustainability week: per progettare la sostenibilità sociale', a Palazzo dell'Informazione oggi a Roma.
"Il nostro servizio sanitario si fonda sul principio della solidarietà e della mutua assistenza - sottolinea Annicchiarico - Questo già di per sé ne connota le caratteristiche di socialità. Ma oggi, più che mai, è evidente che, al di là del suo assetto istituzionale, il contributo della comunità può avere un valore estremamente importante, anche nutrendosi della responsabilizzazione individuale".

"Il benessere, inteso in senso complessivo, e dunque il benessere economico, sanitario e sociale, ce lo possiamo permettere. Era sconosciuto per la maggior parte della popolazione fino al secondo dopoguerra. Nei decenni successivi è stato ed è diventato un patrimonio per la maggioranza della popolazione". Sono le parole di Carlo Zaghi, direttore generale della Direzione generale sostenibilità prodotti e consumi del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, intervenendo alla 'Social sustainability week: per progettare la sostenibilità sociale', oggi a Roma, a Palazzo dell’Informazione.
"Oggi - aggiunge Zaghi - dobbiamo pensare che il benessere può essere di tutta l'umanità e, per questo, dobbiamo coniugare competizione e cooperazione. Abbiamo la tecnologia, abbiamo l'intelligenza per farlo: è una conquista possibile".
Entro la prossima settimana gli altri sette incontri... 
Come saranno le pensioni per le prossime generazioni? Soprattutto, come si può costruire un sistema più giusto giusto, flessibile e capace di rispondere alle trasformazioni della società? Il Patronato Acli promuove il seminario di studio ‘Previdenza Next Gen’, un’occasione di confronto e approfondimento sui temi della previdenza e del lavoro, che si terrà a Roma giovedì 20 novembre, dalle 11 alle 13 e sarà trasmesso in diretta streaming sul sito www.patronato.acli.it.
Una proposta concreta sarà lanciata dal presidente nazionale del Patronato Acli, Paolo Ricotti: "Occorre un ‘pacchetto flessibilità’ che dia stabilità e certezza del diritto, che consenta l’accesso a pensione a partire dalla definizione di un’età opzionabile che potrebbe ragionevolmente collocarsi tra i 63 ed i 65 anni di età con almeno 20 anni di contribuzione, con un rendimento pensionistico proporzionato all’età di uscita. Questo approccio, già previsto dalla riforma Dini del 1995, garantirebbe equità, certezza del diritto e maggiore inclusività".
L’evento si inserisce nel corso del 2025, anno in cui il Patronato Acli celebra l’ottantesimo anniversario dalla sua fondazione: “Dal 1945, per i diritti di tutti”. Guardare al futuro in questa occasione non solo è naturale, ma necessario: significa assumersi la responsabilità di contribuire a costruire, con equità e lungimiranza, un sistema previdenziale capace di rispondere costantemente ai bisogni della società.
L’iniziativa vedrà la partecipazione di autorevoli esperti del mondo accademico, istituzionale e sociale. Tra gli interventi confermati: Stefano Giubboni, ordinario di diritto del lavoro – università di Perugia; Lisa Taschini, professoressa associata di diritto del lavoro – università e-Campus; Valerio Martinelli, assegnista di ricerca – università di Perugia, segretario comitato scientifico “Premio Satta” Patronato Acli; Maurizio Franzini, emerito di politica economica – Sapienza Università di Roma; Paola Bozzao, professoressa di diritto del lavoro e della sicurezza sociale – Sapienza Università di Roma; Tiziano Treu, emerito di diritto del lavoro – università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, già ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale; Roberto Ghiselli, presidente consiglio di indirizzo e vigilanza Inps; Gianluigi Petteni, presidente pro-tempore Ce.Pa (Centro Patronati); Emiliano Manfredonia, presidente nazionale Acli; Paolo Ricotti, presidente nazionale Patronato Acli.
A moderare e coordinare i lavori sarà Fabio Insenga, giornalista e vicedirettore Adnkronos. Durante il seminario di studio saranno presentati i risultati del progetto di ricerca 'Tracciare il futuro. Prospettive pensionistiche per le nuove generazioni', curato dal dipartimento di scienze politiche dell’università degli studi di Perugia e la rilevazione online 'Una previdenza per tutte le generazioni: raccontaci la tua idea'.

Coca-Cola ha scelto alcuni tra i più amati e rappresentativi sportivi italiani come Tedofori Olimpici del Viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026: Simone Barlaam, Myriam Sylla, René De Silvestro, Deborah Compagnoni, Ivan Zaytsev, Mara Navarria e Ciro Ferrara. “Siamo orgogliosi di annunciare alcuni dei tedofori del mondo dello sport che accompagneranno la Fiamma Olimpica nel suo Viaggio attraverso l’Italia”, afferma Luca Santandrea, General Manager Olympic and Paralympic Winter Games Milano Cortina 2026 di Coca-Cola. “Ognuno di loro rappresenta i valori più autentici dello sport: passione, rispetto, inclusione e spirito di squadra. Da quasi un secolo, Coca-Cola è vicina al mondo Olimpico e allo sport perché crede nella sua capacità di unire e ispirare, trasformando ogni traguardo in una vittoria collettiva”.
Ciascuno dei tedofori selezionati rappresenta un modo unico di vivere e raccontare lo sport, dimostrando che la forza della passione, della disciplina e dell’inclusione può ispirare e unire persone di ogni generazione. Simone Barlaam – Incarnazione piena dei valori olimpici di impegno, inclusione ed eccellenza. Con i suoi successi sportivi e il suo percorso personale, è un simbolo di determinazione e rappresenta al meglio una generazione moderna e resiliente, capace di riscrivere i confini dello sport. Myriam Sylla – Rappresenta i valori olimpici di eccellenza, inclusione e determinazione. Leader carismatica in campo e simbolo di integrazione e impegno, ha costruito una carriera all’insegna del talento e del lavoro di squadra, portando energia e positività in ogni sua sfida.
René De Silvestro – Campione Paralimpico di sci alpino e Ambassador Powerade per Milano Cortina 2026, la sua storia è un simbolo di rinascita attraverso lo sport, capace di trasformare una difficoltà in una forza straordinaria. Con il suo impegno, il suo talento e la sua capacità di ispirare gli altri, rappresenta perfettamente i valori olimpici di resilienza e coraggio. Deborah Compagnoni – Campionessa olimpica di sci alpino, icona e leggenda dello sport italiano. Ha scritto pagine indelebili della storia olimpica, incarnando i valori di passione, determinazione e inclusione che Coca-Cola condivide con il Movimento Olimpico. Ivan Zaytsev – Figura d’ispirazione per il suo straordinario talento e la sua leadership in campo, il pallavolista ha affrontato sfide importanti con resilienza e determinazione. È l’emblema della forza del gruppo e del valore del gioco di squadra.
Mara Navarria – Incarna i valori olimpici di determinazione, eccellenza e rispetto. La sua lunga carriera costellata di successi, unita alla capacità di conciliare sport e famiglia, la rende un simbolo di impegno verso una visione equilibrata dello sport e della vita. Ciro Ferrara – Con una carriera ricca di successi e una forte dedizione allo sport e al sociale, rappresenta lo spirito del fare squadra e dell’impegno verso il raggiungimento degli obiettivi, personali e collettivi. La sua esperienza racconta la potenza educativa dello sport.
Diventare Tedoforo Olimpico significa vivere un momento unico e partecipare attivamente a un progetto collettivo che unisce le persone attraverso i valori dello sport. Secondo una ricerca promossa da Coca-Cola1, due italiani su tre percepiscono il Viaggio della Fiamma Olimpica come un’occasione unica per mettere in connessione le comunità locali e valorizzare l’identità dei territori.
Coca-Cola rinnova così il proprio impegno nel sostenere lo sport come motore di crescita sociale e personale, promuovendo una cultura fondata su fair play, inclusione e rispetto reciproco.
Bilancio positivo della missione di Sardegna Ricerche... 
Il quartiere Testaccio ha riabbracciato i suoi spazi verdi con l’inaugurazione della nuova area giochi di Piazza Santa Maria Liberatrice, avvenuta domenica 16 novembre. I lavori di completa riqualificazione, si legge in una nota, conclusi nei mesi scorsi, hanno restituito ai bambini e alle bambine del I Municipio un’area interamente rinnovata, con giochi più resistenti, un pavimento colorato e sicuro, e un'area pensata per la socialità. L'intervento ha rappresentato un investimento complessivo di oltre 120mila euro. Alla cerimonia di riapertura hanno partecipato la presidente del Municipio Roma I Centro, Lorenza Bonaccorsi, l'assessore all’Ambiente del Municipio Roma I Centro, Stefano Marin, e l'assessore alle Politiche Sociali - Pari Opportunità del Municipio I, Claudia Santoloce, insieme al presidente della Commissione Patrimonio di Roma Capitale, Yuri Trombetti.
L’importante intervento di riqualificazione ha interessato l’intera area concentrandosi sulla sicurezza, la durabilità e il divertimento. È stata garantita la massima sicurezza per i bambini con la rimozione e lo smaltimento dei vecchi quadrotti in gomma ormai deteriorati. Al loro posto, sono stati realizzati oltre 540 mq di nuova pavimentazione in gomma colata antitrauma (spessore 4,5 cm), offrendo una superficie continua, colorata e altamente protettiva. Il cuore dell'intervento è stata l'installazione di nuove attrezzature ludiche pensate per diverse fasce d'età. Spicca il grande gioco complesso a forma di battello, pronto a stimolare la fantasia, affiancato dallo Scivolo “Dino” in alluminio/HPL. Non mancano le classiche attrazioni: nuove altalene con montanti in legno che includono un modello con sedile inclusivo, giochi a molla a tema “tigre” e “zebra” e il dondolo a bilico “Luma”. Per i ragazzi, è stato installato anche un tavolo da ping-pong monolitico per esterni. Infine, l'attenzione al dettaglio ha riguardato anche gli arredi e l'ambiente circostante. Sono state recuperate e verniciate 14 panchine esistenti, ripristinata l'armadiatura, e sono stati eseguiti lavori di sistemazione del terreno e bordatura per tutelare le due alberature presenti in Piazza Santa Maria Liberatrice.
"Restituire l'area giochi di Piazza Santa Maria Liberatrice al quartiere – spiega Bonaccorsi - è un momento di grande gioia e orgoglio. Questo non è solo un semplice spazio riqualificato, ma un luogo cruciale per la crescita, l'inclusione e la socialità dei nostri bambini. Un investimento di 120 mila euro che ha trasformato l'area in un vero e proprio polo di attrazione, dimostrando la nostra priorità per il benessere delle famiglie e per una città a misura di bambino. Ringrazio in particolare il Presidente della Commissione Patrimonio, Yuri Trombetti, per la preziosa collaborazione e l'attenzione dimostrata verso la riqualificazione di questo bene comune". "La riqualificazione di Piazza Santa Maria Liberatrice - aggiunge Marin - è un esempio virtuoso di come la cura degli spazi pubblici, a partire da quelli dedicati ai più piccoli, possa migliorare la qualità della vita di un intero quartiere. Giochi più moderni e una pavimentazione antitrauma più sicura erano un'esigenza del quartiere e siamo felici di averla realizzata, prestando attenzione anche alla sistemazione del verde esistente". "Questo spazio rinnovato – afferma Santoloce - I include attrezzature inclusive e materiali più accessibili, in linea con il nostro impegno per garantire che ogni bambino, indipendentemente dalle sue capacità, possa godere pienamente del diritto al gioco e alla socialità. È un passo avanti per un Municipio I sempre più attento e inclusivo”.

Mentre l'inverno si avvicina a grandi passi, c'è chi non smette di sognare il mare e il tepore dell'estate, ormai un ricordo lontano, e chi è già al lavoro in vista della prossima bella stagione, come i pediatri che annualmente hanno la missione di selezionare le spiagge a misura di bambino. Avranno tempo fino a gennaio per presentare le candidature delle nuove località che potrebbero aspirare alla Bandiera verde, il vessillo che ormai da anni indica alle famiglie le mete marine con tutte le caratteristiche ideali per ospitare i piccoli bagnanti in sicurezza e con servizi ad hoc. La consegna delle bandiere dell'edizione 2026 avverrà l'11 luglio a Termoli (Campobasso), in Molise. Lo annuncia l'ideatore dell'iniziativa Italo Farnetani, oggi durante una conferenza stampa organizzata nella sala del Consiglio comunale.
La città è l'unica del Molise su cui sventola la Bandiera verde, ottenuta per la prima volta nel 2012 e confermata ininterrottamente. La manifestazione, che avrà anche un respiro internazionale, sarà dunque realizzata in collaborazione con l'amministrazione comunale di Termoli. Farnetani ha presentato anche il programma del 9th International Workshop of Green Flags-XII Convegno italiano delle Bandiere verdi, insieme ai dettagli della cerimonia di consegna dei vessilli ai sindaci e agli ambasciatori. Nei prossimi mesi sono due le date cruciali, ha spiegato il pediatra durante l'incontro che si è svolto alla presenza del sindaco di Termoli Nicola Antonio Balice, e dell'assessore all'Ambiente, Ecologia e Sicurezza ambientale Silvana Ciciola: il 31 gennaio scade il termine di presentazione delle domande per l'inserimento delle nuove località candidate all'assegnazione delle Bandiere verdi (sono vietate le autocandidature, solo i pediatri possono candidare una nuova località e serve la segnalazione di 35 pediatri, mentre i Comuni che hanno già ottenuto gli anni passati la Bandiera Verde non devono fare nulla); e il 20 maggio sarà svelato l'elenco ufficiale - aggiornato al 2026 - delle località riconfermate e dei nuovi ingressi.
Il convegno scientifico, che come annunciato si svolgerà a Termoli l'11 luglio, sarà dedicato alla prevenzione e alla promozione della salute durante le vacanze al mare. "E' importante che già da ora i bambini si preparino al giorno in cui potranno tornare ai giochi in spiaggia e agli agognati tuffi al mare. Come? Con piscina e sport, per poter poi vivere la vacanza in salute e sicurezza", è l'invito di Farnetani, professore ordinario di Pediatria all'università Ludes. "Il mio primo consiglio è di portare i bambini in piscina già dall'età di 4 anni, facendo loro seguire i corsi di nuoto anche nel periodo invernale. Non c'è nessun pericolo, nemmeno quando la temperatura esterna è molto bassa ed è sufficiente asciugare e coprire bene i bambini. Ed è importante farlo, perché in Italia esiste un''emergenza nuoto'. Secondo i dati di una mia ricerca, infatti, solo il 30% dei bambini sa nuotare in modo sicuro, mentre un altro 30% sa galleggiare spostandosi appena in avanti, e il 10% sa farlo solo in piscina, ma non al mare. Il restante 30% non sa assolutamente nuotare".
Imparare a nuotare, suggerisce Farnetani, "è la prima forma di prevenzione per evitare incidenti talvolta anche gravi, fino all'annegamento. E allora una via è quella di portare i piccoli in piscina anche d'inverno. Nessun problema per la stagione fredda. Fare nuoto permette di divertirsi facendo attività fisica e di acquisire una garanzia di sicurezza in più, imparando a nuotare bene".
Altro consiglio, conclude il pediatra, "è di seguire la regola di effettuare 5 ore di sport a settimana. Questo permetterà ai bambini di essere in forma dal punto di vista fisico, combattendo durante i mesi della scuola la vita sedentaria. Non si può infatti pretendere che, dopo essere stati durante tutto l'anno in casa spesso seduti a fare i compiti, improvvisamente, arrivati al mare, si trasformino in atleti. Tale mancanza di allenamento spesso è responsabile della comparsa di dolori agli arti, soprattutto a piedi e caviglie, fino al rischio di traumi e incidenti".

La Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di David Rossi, presieduta dal deputato Gianluca Vinci, ha dato mandato al Ris di svolgere analisi comparative tra la sagoma rimasta misteriosa che si vede comparire, al telefono, in uno dei video del vicolo dove il corpo senza vita dell’ex manager di Mps fu ritrovato, e i dati fisici di un uomo. E' lo stesso presidente della Commissione Vinci a riferire all'Adnkronos la decisione che è stata presa dopo le audizioni di oggi di Giovanna Ricci, ex dipendente del Comune di Siena, Maurizio Montigiani, dipendente del Monte dei Paschi di Siena, e Cristina Casini, dipendente del Comune di Siena.
La Commissione di inchiesta ha sentito a testimonianza i tre, già ascoltati in precedenza, perché erano emerse delle contraddizioni tra le loro versioni. E proprio durante la seduta odierna, pubblica, Ricci ha fatto il nome di un uomo sostenendo di averlo "riconosciuto" nella sagoma del video che "si affaccia al vicolo di Monte Pio con il telefono in mano e poi arretra". Ricci ha sostenuto che, vedendo il filmato che fu diffuso anche sul web, lo ha riconosciuto perché era una persona che conosceva “molto bene” e per le sue "movenze”.
Dopo la seduta di oggi la Commissione, presieduta da Vinci, si è subito mossa: “Abbiamo dato mandato ai tenente colonnello Gregori del Ris di fare accertamenti”, riferisce all'Adnkronos il presidente della Commissione. “Serve un approfondimento e per questo abbiamo subito chiesto al Ris una relazione”, continua. L’uomo, riferisce Vinci, verrà “convocato nei prossimi giorni per prendere l'altezza e i dati fisici poi si procederà al confronto antropometrico con la sagoma del video - conclude il presidente della Commissione - Chiedo per il bene di tutti, anche nell’interesse di questa persona, di realizzare la verifica nel più breve tempo possibile”. Quanto alle audizioni di oggi, Vinci spiega che la Commissione ha ritenuto non fosse necessario procedere a un confronto tra auditi, come nei giorni scorsi si era ipotizzato: “Le loro dichiarazioni si sono allineate e quindi abbiamo ritenuto non ci fosse bisogno”. (di Sara Di Sciullo)

Nella graduatoria social di ottobre, tra pace a Gaza, cronaca nera, regionali in Calabria e Toscana, attentato a Sigfrido Ranucci, il Tg1 domina tra i programmi d’informazione. Lo attesta la classifica Top 15 Programmi tv d’informazione sui social curata per Primaonline da Sensemakers. Il telegiornale diretto da Gian Marco Chiocci raggiunge 82,2 milioni di video views. A sorpresa, al secondo posto sale inaspettatamente Paolo Del Debbio con 'Dritto e Rovescio' (62,6 milioni di video views), mentre al terzo posto sul podio c'è ‘Dentro la Notizia’ di Gianluigi Nuzzi (49 milioni). Il TgLa7 di Enrico Mentana cala al quinto posto, preceduto pure da ‘Fuori dal coro’. Risale la china ‘Report’ tornato on air il 26 ottobre, con l’attentato al curatore in primissimo piano.
Non univoca risulta a ottobre l’attribuzione del podio, con Gianluigi Nuzzi terzo per video views e Sigfrido Ranucci per interazioni. La classifica ad ottobre dà conto di una importante lievitazione delle performance dei vari brand. I valori crescono perché si entra nel cuore della stagione televisiva. Ma anche perché quello scorso è stato un mese incandescente. Dopo settimane di potenti manifestazioni Pro-Pal, tra l’8 ed il 9 di ottobre si è sancita la pace-tregua a Gaza tra israeliani e Hamas, con Donald Trump protagonista dell’intesa.
Ci sono stati due appuntamenti elettorali regionali, il primo in Calabria ed il secondo in Toscana. La cronaca nera, fatti di Garlasco in testa, è rimasta caldissima, motore clamoroso di fruizione video e social per varie testate. Il 16 di ottobre, inoltre, c’è stato l’attentato sotto casa a Sigfrido Ranucci, curatore e conduttore di 'Report', con la trasmissione che è poi partita con la prima puntata il 26 di ottobre. Fibrillazioni non sono mancate in Usa, Venezuela, e poi ci sono stati altri sussulti gravi del conflitto in Ucraina.
Assessore Bartolazzi: 'investire sul futuro dei nostri bambini'... 
Un caso come quello delle gemelle Kessler in Italia non sarebbe stato possibile perché "in Germania, per accedere al suicidio assistito, basta che la persona sia maggiorenne e pienamente capace di autodeterminarsi, non deve necessariamente essere malata. Il medico deve constatare, quindi, solo la capacità di intendere e di volere della persona e che la volontà di accedere al suicidio assistito si sia liberamente e consapevolmente formata". A spiegarlo all'Adnkronos è l'avvocata cassazionista Filomena Gallo, Segretaria dell'Associazione Luca Coscioni: "Nel 2020, la Corte costituzionale federale tedesca ha dichiarato illegittima, per contrasto con alcuni principi della Legge Fondamentale, l’art. 217 del codice penale tedesco che puniva l'agevolazione commerciale del suicidio".
Secondo informazioni fornite dalla polizia, le gemelle Ellen e Alice Kessler avrebbero fatto ricorso al suicidio assistito[1]. Attorno a mezzogiorno, la polizia avrebbe raggiunto la residenza delle due artiste e avrebbe constatato il decesso delle due donne escludendo, in base ai primi rilievi, qualsiasi circostanza sospetta.
"Nonostante si sia aperto un dibattito in Germania, e siano stati elaborati diversi disegni di legge dopo questa sentenza, non è stato raggiunto un accordo in Parlamento e, a oggi, non esiste una normativa che disciplina la procedura di suicidio assistito. Ma - continua Gallo - in base a quanto è stato deciso dalla Corte tedesca, le persone non possono acquistare privatamente i farmaci letali e la loro somministrazione è consentita solo a certe condizioni. Infatti - sottolinea l'avvocata - in Germania vi è una verifica medica della condizione della persona che deve essere maggiorenne e capace di autodeterminarsi. La volontà deve essersi formata in modo libero e consapevole e deve rispondere al concetto di qualità della vita ed esistenza significativa della persona. La Corte tedesca ha inoltre previsto che nessun medico ha il dovere di prestare la propria assistenza nella procedura di suicidio assistito".
Per quanto riguarda l'Italia, invece, "la Corte costituzionale nel 2019 è intervenuta legalizzando l'aiuto alla morte volontaria a determinate condizioni della persona malata che - spiega Gallo - deve essere capace di autodeterminarsi ma in presenza di una patologia irreversibile, sofferenze intollerabili e deve dipendere da trattamenti di sostegno vitale. Inoltre, queste condizioni devono essere verificate dal Servizio Sanitario Nazionale previo parere del Comitato Etico". Gallo pone l'attenzione sul ruolo dello Stato, che deve "verificare la procedura e il farmaco idonei per poter procedere al suicidio assistito". "Dopo 6 anni il Parlamento non ha ancora emanato una legge, ma è in discussione in Commissione al Senato un progetto di legge che prevede l'eliminazione della competenza del Servizio Sanitario Nazionale e modifica i requisiti: si prevede un percorso obbligatorio di cure palliative, una commissione centrale unica per chi fa la richiesta. La procedura di verifica non è più a carico del Servizio Sanitario Nazionale e sostituisce i trattamenti di sostegno vitali facendoli diventare trattamenti sostitutivi di funzioni vitali. È previsto l'intervento di un giudice e vi sono tempi dilatati e, inoltre, espropria la persona della libertà di scelta, creando discriminazioni. Per questo motivo, noi come associazione abbiamo presentato una proposta di legge popolare che parte dalla sentenza della Corte Costituzionale, prevede anche i casi con prognosi infausta breve che attualmente sono esclusi in alternativa al requisito dei sostegni vitali e comprende sia l'aiuto del medico al suicidio assistito che la possibilità che sia un medico a somministrare il farmaco, cosa che ora non si può fare", conclude.
"Dopo 6 anni il Parlamento non ha ancora emanato una legge, ma è in discussione in Commissione al Senato un progetto di legge che prevede l'eliminazione della competenza del Servizio Sanitario Nazionale e modifica i requisiti: si prevede un percorso obbligatorio di cure palliative, una commissione centrale unica per chi fa la richiesta. La procedura di verifica non è più a carico del Servizio Sanitario Nazionale e sostituisce i trattamenti di sostegno vitali facendoli diventare trattamenti sostitutivi di funzioni vitali. È previsto l'intervento di un giudice e vi sono tempi dilatati e, inoltre, espropria la persona della libertà di scelta, creando discriminazioni. Per questo motivo, noi come associazione abbiamo presentato una proposta di legge che parte dalla sentenza della Corte Costituzionale, prevede anche i casi con prognosi infausta breve che attualmente sono esclusi se non hanno sostegni vitali e comprende sia l'aiuto del medico al suicidio assistito che la possibilità che sia un medico a somministrare il farmaco, cosa che ora non si può fare", conclude.

"Sento ogni tanto il Presidente Lotito ma non abbiamo mai parlato di cessione della Lazio e non mi ha mai fatto riferimento a questa possibilità". Così in una nota l'ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti in merito all'indiscrezione di Giuseppe Cruciani che intervenuto a 'Numer1' ha affermato: "Lotito si è informato con Lotti circa le procedure per vendere la società biancoceleste".

Il sì otterrebbe la vittoria nel referendum sulla riforma della giustizia, con il via libera quindi alla separazione delle carriere dei magistrati. E' il dato di un sondaggio dell'Istituto Noto per Porta a Porta in caso di voto oggi, 18 novembre.
Nel dettaglio, il 56% degli italiani dichiara che andrà a votare per il referundum confermativo sulla riforma per la separazione delle carriere dei magistrati, il 29% non andrà al voto. Gli indecisi rappresentano il 15%.
In particolare, se si dovesse votare 'oggi', tra gli italiani che si sono espressi nel sondaggio il 56% voterebbe sì alla conferma della legge (così come uscita dal Parlamento) mentre il 44% voterebbe no, quindi per l'abrogazione. Il 18% del campione risulta ancora indeciso..
La mappa del voto collega il sì e il no al partito sostenuto. Voterebbe sì l'87% degli elettori di Fratelli d'Italia, l'84% di quelli di Forza Italia e il 71% di quelli della Lega. Voterebbe per abrogarla, invece, il 44% degli italiani, tra questi l’83% degli elettori del Pd e il 68% di quelli del M5S.

Tre settimane dopo aver perso il titolo di principe e quello di duca di York, Andrew Mountbatten-Windsor è stato cancellato dalla storia delle Falkland. A Mount Pleasant, l'aeroporto che Andrew inaugurò nel 1985 tra gli applausi della folla tre anni dopo il suo ritorno dalla guerra, è stata rimossa la targa che scoprì. La stessa sorte gli è toccata alla Infant Junior School di Stanley, dove una dedica all'ex principe è stata tolta da un muro. Andrea "non è più associato alla nostra scuola", ha dichiarato un funzionario scolastico al Mirror .
Il fratello di re Carlo aveva incarnato il coraggio britannico nell'arcipelago del Sud Atlantico. Oggi, ogni traccia di Andrew Mountbatten-Windsor viene cancellata dagli edifici pubblici. Targhe e tributi rimossi, patrocini cancellati. Il tabloid britannico riporta che è stato fatto di tutto per assicurare che il figlio prediletto della regina Elisabetta non venga più onorato dove un tempo era celebrato. Eppure nel 1982, pilota di elicottero sul Sea King, Andrea fu accolto in patria da eroe, dopo aver fatto da esca per deviare i missili argentini Exocet, una missione pericolosa di cui andava ancora di recente immensamente fiero.
La serie di decisioni che riguardano Andrea sono state prese alle Falkland in seguito alle ultime rivelazioni sui legami con Epstein. Presidente onorario di diverse istituzioni locali per la conservazione della fauna selvatica, sta assistendo anche alla perdita del patronato di queste organizzazioni: anche la vecchia targa del centro di ricerca di New Island è scomparsa. E già nel 2022, dopo che Andrew raggiunse un accordo finanziario con Virginia Giuffre, che lo aveva accusato di violenza sessuale, l'ospedale Kemh delle isole aveva rimosso il suo nome dall'edificio.
Il parlamentare del territorio, John Birmingham, dichiarò all'epoca: "I lavori di ristrutturazione sono in corso e, dato che il principe si ritira dalla vita pubblica, la targa con il suo nome verrà restituita al Museo delle Isole Falkland".
Insomma, oltre ai titoli reali rimossi, l'imminente sfratto dalla Royal Lodge[1], la possibile perdita dell'affidamento degli amati cani della regina Elisabetta[2], l'allontanamento dell'ex moglie Sara, fino a ieri sua coinquilina alla Royal Lodge e che potrebbe addirittura trasferirsi in Portogallo, la solitudine dell'ex duca di York, che culminerà con il trasloco a Sandringham, appare sempre più vistosa, perfino oltreoceano. Testimonianza chiarissima ne è la triste fotografia pubblicata ieri dal Daily Mail, che mostra l'ex principe a cavallo nel parco del Castello di Windsor, lo sguardo gettato a terra e le foglie autunnali sullo sfondo.

Ogni anno in Sicilia i tumori fanno registrare più di 26mila nuove diagnosi. Sono poi responsabili di 36mila ricoveri ospedalieri e i tassi di sopravvivenza risultano in crescita come nel resto dell'Italia. Ogni paziente, durante l'intero percorso di cura, dovrebbe sottoporsi a 5 fondamentali vaccinazioni: l'anti-pneumococcica, l'antinfluenzale, quella contro l'Herpes zoster, l'anti-Hpv e quella contro il Covid-19. E' quanto emerge oggi durante il convegno 'La vaccinazione nel paziente oncologico' che si tiene presso l'azienda ospedaliera Cannizzaro di Catania. E' promosso da Fondazione Aiom (Associazione italiana di oncologia medica) che ha lanciato quest'anno la nuova edizione dell'omonima campagna nazionale. E' partito un tour in 10 regioni in cui sono organizzati incontri con oncologi medici, associazioni pazienti e altre figure del team multidisciplinare oncologico. Oggi si svolge la tappa siciliana del progetto reso possibile con la sponsorizzazione non condizionante di GlaxoSmithKline. Gli incontri e la campagna hanno l'obiettivo di approfondire l'importanza della vaccinazione nei pazienti e fornire informazioni scientifiche aggiornate.
"Il cancro è una malattia sempre più curabile e guaribile - afferma Giuseppa Scandurra, direttore Uoc Oncologia medica Ao Cannizzaro - Diventa importante preservare a 360 gradi la salute del paziente e la prevenzione delle malattie infettive permette di evitare ritardi o interruzioni del trattamento oncologico attivo. Alcuni agenti patogeni possono essere davvero pericolosi per persone che stanno già affrontando una neoplasia. La patologia e le successive cure tendono infatti a compromettere il buon funzionamento del nostro sistema immunitario". Ad esempio "l'Herpes zoster è una malattia virale acuta che a volte risulta anche fatale - sottolinea Carmelo Iacobello, direttore Uoc Malattie infettive dell'Ao catanese - Oltre al forte dolore determina complicanze tra cui disseminazione cutanea, miocardite, ulcere e pancreatiti. Da qualche anno è disponibile un vaccino ricombinante che è particolarmente indicato per le persone colpite da neoplasia solida e sottoposte a diversi tipi di trattamento oncologico. Anche le conseguenze dell'influenza possono essere molto negative e portare a sindromi da distress respiratorio acuto o polmoniti. Va sempre suggerita l'immunizzazione sia al malato che ai caregiver e lo stesso vale per il Covid-19. Nonostante la sua minore diffusione il virus rappresenta comunque un pericolo da non sottovalutare".
"Per favorire le vaccinazioni bisogna rendere meglio accessibile la prestazione sanitaria - suggerisce Scandurra - Le immunizzazioni andrebbero eseguite nelle stesse strutture dove i pazienti ricevono i trattamenti anti-cancro. Va poi contrastata la così detta 'esitazione vaccinale' che a volte riscontriamo tra le persone che devono affrontare il cancro, siano essi pazienti o familiari. Sono timori del tutto ingiustificati in quanto la ricerca scientifica ha dimostrato la totale sicurezza delle immunizzazioni e la loro non interferenza con le terapie. Ben vengano quindi le iniziative, come quella odierna, volte a sensibilizzare su un aspetto non più secondario dell'assistenza oncologica". La campagna 'La vaccinazione nel paziente oncologico' è stata lanciata lo scorso aprile da Fondazione Aiom per promuovere il valore delle vaccinazioni tra i malati di tumore. Oltre al tour in 10 regioni, prevede la diffusione di opuscoli, un portale informativo ( vaccininelpazienteoncologico.it[1] ), spot di sensibilizzazione e attività sui social media.

Resterebbe in piedi l'ipotesi della cassa integrazione allargata a ulteriori 1550 dipendenti dell'ex Ilva, oltre ai 4550 attualmente in cassa, arrivando così a quota 6mila lavoratori coinvolti. E' quanto si apprende da fonti presenti all'incontro.
Ma c'è una novità rispetto al precedente incontro: l'aumento della cig verrebbe in parte coperto dalla formazione per 60 giorni, secondo quanto proposto dal commissario Quaranta durante il tavolo sull'ex Ilva in corso a Palazzo Chigi.
I sindacati dal canto loro hanno chiesto di togliere dal tavolo del confronto la cassa integrazione allargata per 6mila lavoratori, la presentazione di un "vero" piano industriale per il rilancio dell'azienda al posto del precedente "piano di dismissione", e lo Stato "si faccia avanti facendosi imprenditore perché senza un ruolo importante dello Stato non si va da nessuna parte. Serve un'azienda partecipata pubblica che possa gestire il processo di decarbonizzazione garantendo l'occupazione".
"Chiediamo - hanno scandito i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm Ferdinando Uliano, Michele De Palma e Rocco Palombella - che il precedente piano venga ritirato e che se ne presenti uno in grado di dare continuità alle attività in situazione drammatica di crisi, per esempio per quanto riguarda le manutenzioni", ribadiscono i sindacati che chiedono anche di sapere chi sono gli acquirenti "sperando che non sia tutto secretato perché altrimenti ci inducono a pensare che dietro il segreto non c'è nulla".
Piu: 'un anno e mezzo fa non c'era neanche progetto preliminare'...
Dg Melis: 'Governo renda operativo fondo equity per gli stadi'... 
Intervenendo presso la sede storica di CDP, in via Goito a Roma, durante la presentazione dell’iniziativa “Valore per il Territorio”, parte dell’evento dedicato ai 175 anni di Cassa Depositi e Prestiti, Francesca Sofia, Direttrice Generale di Fondazione CDP, ha richiamato il tema della fuga di competenze e il ruolo dei giovani nella costruzione del futuro del Paese. “Pensiamo che per trovare soluzioni nuove e davvero innovative siano necessarie idee nuove. E le idee nuove sono necessariamente idee giovani ecco perché ci rivolgiamo ai giovani”. La Direttrice di Fondazione CDP ha poi specificato che la Cassa è da sempre impegnata a finanziare la ricerca: “Il budget che destiniamo a questa iniziativa nello specifico è mezzo milione, ma ci sono altre risorse che la cassa mette costantemente in campo per sostenere la ricerca”. “Io parlo per la fondazione CDP” ha poi aggiunto. “La fondazione CDP ha tre pilastri intorno ai quali articola il proprio operato: uno è la ricerca. Fino ad oggi, abbiamo sostenuto nell'ultimo triennio più di 40 progetti di ricerca, quindi un segnale molto forte, con fondi significativi. Anche laddove stesse già incidendo il PNRR, abbiamo messo a disposizione risorse addizionali che consentano ai progetti di ricerca di continuare a macinare risultati e aggiungere conoscenza che possa essere trasformata in soluzioni fruibili da coloro che ne hanno bisogno”.
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