(Adnkronos) - E' iniziato attorno alle 11 a Villa Doria Pamphilj, a Roma, il vertice 'Il Piano Mattei per l'Africa e Global Gateway: uno sforzo comune con il continente africano'. Il summit è co-presieduto dalla premier Giorgia Meloni e dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
La presidente del Consiglio e von der Leyen hanno accolto i leader africani e le delegazioni ospiti arrivate alla spicciolata. Ai lavori partecipano l'amministratore delegato di Africa Finance Corporation Samaila Zubairu; il presidente della Banca Africana di Sviluppo Akinwumi Adesina; il presidente del Gruppo Banca Mondiale Ajay Banga; la direttrice esecutiva del Fondo monetario internazionale Kristalina Georgieva; il ministro delle Finanze dello Zambia Hakainde Musokotwane; il ministro degli Affari Esteri dell'Angola Tète Antonio; il presidente della Commissione dell'Unione Africana Mahmoud Ali Youssouf; il primo ministro della Repubblica Democratica del Congo Judith Suminwa Tuluka; il vice presidente della Tanzania Philip Mpango.
Dopo la 'foto di famiglia', Meloni e von der Leyen hanno aperto il summit 11.35. Alle 13, quindi, il pranzo di lavoro. Alle 14.30 la cerimonia di scambio degli accordi, a cui partecipano anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso; la vice presidente della Bei Gelsomina Vigliotti; l'amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti Dario Scannapieco; l'amministratore delegato di Sace Alessandra Ricci; l'amministratore delegato di Sparkle Enrico Maria Bagnasco e il presidente di Microsoft Brad Smith. Alle 15 le dichiarazioni congiunte alla stampa di Meloni, von der Leyen e Mahmoud Ali Youssouf.
"La nostra intenzione è offrire risposte concrete'. L'approccio messo in campo dall'Italia è chiaro, è un cambio di metodo dei rapporti con l'Africa'', ha detto la premier Meloni aprendo i lavori al vertice.
''Noi crediamo che l'Africa sia un continente nel quale si gioca il nostro futuro. Pensiamo che rafforzare l'Africa significhi rafforzare anche l'Europa e costruire insieme le condizioni di una stabilità comune', ha continuato la premier.
''Rispetto, responsabilità e visione''. Questo è ''l'approccio che l'Italia ha messo in campo'', si tratta di un approccio ''chiaro": un ''cambio di metodo nei rapporti tra Europa e Africa. Sono fiera che l'Italia abbia partecipato", le parole della premier.
"Oggi - ha esordito Meloni - la nostra intenzione è quella di offrire risposte concrete alle priorità espresse dalle strutture strategiche come il corridoio di Lobito", che "collegherà l'Occidente all'Oriente del continente africano. Penso a connessioni digitali sicure e moderne, con il cavo Blue- Raman, che si proietterà verso l'Africa. Penso a una promozione etica delle opportunità che vengono dall'intelligenza artificiale, con il Centro sull'intelligenza artificiale per lo sviluppo sostenibile'', inaugurato a Roma "questa mattina, insieme anche al rilancio delle filiere agricole locali con investimenti sulla trasformazione del caffè, sull'agricoltura sostenibile".
''Non si tratta - ha precisato Meloni - di iniziative calate dall'alto, si tratta di progetti concreti che sono nati dal dialogo, che sono nati dalla volontà di creare sviluppo duraturo assieme ai nostri partner africani''.
''A 18 mesi dal vertice Italia-Africa, organizzato a Roma in apertura della presidenza italiana nel G7, abbiamo costruito un percorso che ci porta oggi a risultati concreti e significativi. Consolidiamo un modello che è partito dall'ascolto e si è tradotto in strumenti operativi, in risorse mobilitate, in nuove e concrete opportunità anche per le nostre imprese, incluse pmi'', ha detto.
Il Piano Mattei "è un esempio perfetto di come diamo forma insieme al Global Gateway", ha poi dichiarato la presidente della Commissione europea von der Leyen aprendo il summit.
Ringraziando l'Italia "per aver messo la cooperazione con l'Africa al centro della nostra azione", la leader Ue sottolinea come il Piano Mattei rientri nel più ampio programma di investimenti europeo Global Gateway, dal valore di 300 miliardi di euro, di cui 150 indirizzati all'Africa. L'evento, continua, "è Team Europe all'opera, ed è lavoro di squadra con l'Africa che stiamo mostrando oggi", nel solco della "visione comune" che Ue e Africa condividono.
Global Gateway rappresenta "un'agenda di investimenti che combina capitale pubblico con quello privato e le istituzioni finanziarie internazionali", ha spiegato la presidente dell'esecutivo Ue, aggiungendo che nel corso dell'evento saranno conclusi "diversi accordi molto importanti che porteranno capitale privato in Africa e creeranno un impatto tangibile sul campo".
Focus della giornata sono gli investimenti in infrastrutture e sviluppo sostenibile, l'energia pulita e la creazione di corridoi economici moderni, anticipa von der Leyen, sottolineando che l'Africa possiede"un'abbondanza di risorse" e che mancano le infrastrutture, primo target degli investimenti europei. L'agenda prevede anche il collegamento dei mercati digitali di Ue e Paesi africani e il rafforzamento della catena del valore alimentare, nonché la formazione "per sviluppare le competenze delle persone nella regione".
L'obiettivo è trasformare "la nostra visione comune in realtà" attraverso un approccio concreto: "Abbiamo un'idea comune di dove vogliamo andare. Oggi si tratta di implementare, metterla in strada, farla accadere", ha concluso la presidente dell'esecutivo Ue, esprimendo soddisfazione per la collaborazione con l'Italia e i partner africani e sottolineando come l'iniziativa rappresenti un modello di cooperazione multilaterale nel settore degli investimenti per lo sviluppo.
Leggi tutto: Piano Mattei, Meloni apre il summit a Roma: "Rafforzare Africa per rafforzare Europa"
(Adnkronos) - Gennaro Gattuso è l’allenatore preferito della nazionale di calcio per la stragrande maggioranza degli italiani: secondo il sondaggio realizzato da Izi, azienda di analisi e valutazioni economiche e politiche, la scelta che vede l’ex centrocampista alla guida degli azzurri convince il 75% degli intervistati (I DATI).
Le alternative sono Claudio Ranieri che convince il 27% delle persone e Roberto Mancini con il 18%. Delude Luciano Spalletti indicato soltanto dal 9,3% degli intervistati come allenatore della nazionale.
Resta alta la fiducia che la nazionale italiana possa qualificarsi per i mondiali americani del 2026: per quasi il 65% dei tifosi di tutte le principali squadre gli azzurri parteciperanno alle gare.
“I risultati sono sorprendenti - dice Giacomo Spaini, Presidente e Ceo di Izi - la scelta di Gattuso convince un numero incredibilmente alto di italiani soprattutto se si considera che pochissimi esperti o giornalisti qualificati si sono espressi a favore di questa possibilità, è evidente il richiamo al famoso gruppo del 2006. È un elemento che conferisce a Gattuso un profilo da sergente di ferro che convince gli italiani, senza distinzioni di appartenenza alle maggiori squadre italiane, tranne forse per quelli della Roma Inossidabile la fiducia in Ranieri e ok anche al richiamo di Mancini, tra le altre alternative come ct, mentre Spalletti delude per la gestione deficitaria dei risultati e nel riconoscimento dei tifosi, solo il 9 per cento è per tenerlo. Altra faccenda riguarda la speranza arrivare ai mondiali: nonostante sia complicato l’approdo negli Usa, gli italiani mantengono una fiducia incrollabile che la tradizione abbia la meglio”.
(Adnkronos) - Metalmeccanici in piazza oggi in molte città d'Italia, nella giornata di sciopero proclamato da Fim, Fiom e Uilm per chiedere la riapertura della trattativa per il rinnovo del contratto del settore.
“La Cisl è al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici, in sciopero oggi per rivendicare il fondamentale diritto a contrattare le proprie condizioni di lavoro. Federmeccanica riconvochi subito il tavolo negoziale, ristabilendo le condizioni per una trattativa costruttiva e responsabile, verso un rinnovo che faccia progredire adeguatamente tutele, welfare, diritti e salari. Una sfida che riguarda non solo le parti sociali, ma anche la capacità del sistema industriale italiano di valorizzare il lavoro, puntare sull’innovazione, costruire coesione. Continuare a ignorare questa domanda di giustizia e partecipazione significa frenare coesione e sviluppo”, scrive sui social la leader Cisl Daniela Fumarola.
I lavoratori emiliani stanno manifestando in tangenziale a Bologna, mentre gli operai marchigiani presidiano il porto di Ancona. ‘Senza il contratto, il Paese si blocca’ è lo slogan con cui le tute blu chiedono la riapertura della trattativa.
“Queste azioni di protesta evidenziano la forte partecipazione dei lavoratori e il messaggio chiaro che intendono trasmettere: il Paese si ferma se Federmeccanica, Assital e Unionmeccanica non riaprono le trattative per il rinnovo del Contratto nazionale dei metalmeccanici. I lavoratori chiedono un aumento certo del salario, la riduzione dell'orario di lavoro e maggiori certezze per le lavoratrici e i lavoratori precari”, si legge in una nota inviata dalla Fiom, che avverte: “Nelle prossime ore, sono previste ulteriori iniziative in tutta Italia, a dimostrazione che la mobilitazione dei metalmeccanici è solo all'inizio e che la richiesta di un contratto equo e giusto è più forte che mai”.
Anche a genova si è registrata una forte partecipazione dei lavoratori, che hanno risposto con determinazione alla mobilitazione promossa contro quello che i sindacati giudicano un atteggiamento di chiusura di Federmeccanica e Assistal sul rinnovo del contratto collettivo nazionale.
"Quaranta ore di sciopero per riconquistare il contratto nazionale dei metalmeccanici. È dal 1997 che non accade di arrivare a questo tipo di scontro con Federmeccanica", dice il segretario generale della Fiom-Cgil di Genova Stefano Bonazzi, questa mattina alla manifestazione dei metalmeccanici partita alle 9 da Cornigliano. "Oggi i metalmeccanici genovesi, con la loro consueta forza e determinazione scioperano per riconquistare quel contratto nazionale - continua Bonazzi - Questi scioperi a oggi hanno rotto il fronte di Federmeccanica con i grandi gruppi che si sono espressi per la riapertura della trattativa, ma a oggi non siamo ancora alla riapertura del tavolo. Questo significa che questo sciopero serve per dare un'ulteriore spallata, per dare risposte chiare ai metalmeccanici che sono il salario in primis, visto l'aumento dell'inflazione degli ultimi anni e visto lo stato dei salari in Italia, e poi altri elementi legati a diritti, sicurezza e riduzione degli orari di lavoro".
“È passato un anno dalla scadenza del contratto – dichiara Massimiliano Nobis, segretario nazionale Fim Cisl, presente a Genova durante il corteo – ma Federmeccanica continua a dimostrare, con rifiuti incomprensibili, di non voler riaprire la trattativa. In questo modo tiene in ostaggio un milione e mezzo di lavoratori metalmeccanici in tutta Italia e frena la ripresa produttiva. È un atteggiamento irresponsabile e inaccettabile”.
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(Adnkronos) - L'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) è la società scientifica italiana che produce il maggior numero di linee guida. Sono 39 quelle che portano la firma di Aiom, inserite nel Sistema nazionale Linee guida dell'Istituto superiore di sanità. Si tratta di documenti scientifici fondamentali per la pratica clinica di migliaia di specialisti e per garantire l'appropriatezza. Supportano le decisioni dei clinici, riducendo le differenze territoriali nell'assistenza e migliorando la qualità di vita dei pazienti. Le linee guida Aiom sono state stilate con l'impegno di circa 950 professionisti e il coinvolgimento di 75 diverse società scientifiche. Dal 2013 a oggi, in totale sono stati scaricati dal sito aiom.it oltre 4 milioni e 300mila documenti in pdf. Alle linee guida è dedicata la 23esima Conferenza nazionale Aiom, che si apre oggi a Bologna.
"Le linee guida - spiega Francesco Perrone, presidente Aiom - mirano a uniformare la pratica clinica, producendo raccomandazioni basate sull'evidenza scientifica, per favorire un approccio omogeneo e di alta qualità in tutto il territorio. Nel 2024, in Italia, sono state stimate 390.100 nuove diagnosi di cancro, cioè oltre 1.000 ogni giorno. E' fondamentale, per gli specialisti, avere a disposizione strumenti che favoriscano l'appropriatezza dei trattamenti e degli esami diagnostici e strumentali, anche alla luce del continuo incremento dei costi delle cure anticancro. L'aumento dei guariti e dei pazienti cronici rappresenta un successo dell'oncologia, dall'altro lato però va affrontata la crescita della domanda di assistenza. Per garantire la sostenibilità del sistema, è opportuno evitare l'eccessiva frammentazione con unità di cura dedicate a singole neoplasie. Ci confrontiamo ogni giorno con i problemi legati alla mancanza di risorse e personale. Ecco perché non sono sostenibili modelli organizzativi dedicati a patologie d'organo". Terapie sempre più efficaci hanno portato a grandi risultati in termini di sopravvivenza per molte neoplasie. In Italia oggi vivono 3,7 milioni di cittadini dopo la diagnosi di tumore. Quindici anni fa, nel 2010, erano 2,6 milioni. "Anche per questo - continua Perrone - abbiamo deciso di realizzare una linea guida specifica, dedicata proprio ai 'lungoviventi', in cui affrontiamo anche i temi della gestione della fatigue, dei disturbi del sonno o della sessualità. E' importante che gli oncologi si interessino alle conseguenze non solo fisiche, ma anche psicosociali, legate alla diagnosi di tumore, che hanno un forte impatto sulla qualità di vita".
"Aiom mette a disposizione dei clinici e delle istituzioni strumenti che mirano ad aumentare l'uniformità delle scelte cliniche e l'appropriatezza - afferma Massimo Di Maio, presidente eletto Aiom - Ovviamente, con poche risorse e carenza di personale, diventa molto difficile tradurre in maniera ottimale nella pratica clinica le raccomandazioni contenute nelle linee guida. Il rischio è che quanto scritto resti solo sulla carta. Aiom ha sempre creduto in questi documenti, che hanno un valore formativo per tutti gli specialisti coinvolti. Non solo. Permettono di ridurre le disparità territoriali nelle cure, anche rispetto a scelte strategiche perché oggi, in molti casi, servono approcci integrati nella malattia in stadio precoce".
"Un esempio emblematico - sottolinea Di Maio - è quello relativo alla terapia neoadiuvante, cioè prima dell'intervento chirurgico. Ci sono tumori, come quello dello stomaco e della vescica, dove da anni le linee guida contengono una raccomandazione forte sull'efficacia della chemioterapia pre-operatoria, ma nonostante ciò l'applicazione concreta di questo approccio in Italia non è stata finora sempre ottimale in tutte le realtà. Oggi, inoltre, vi è la chiara evidenza dell'importanza del trattamento preoperatorio anche in altri tumori, ad esempio nel carcinoma del polmone, grazie alla chemioimmunoterapia. La discussione multidisciplinare sull'opportunità di questo approccio deve avvenire prima dell'intervento chirurgico. Alcune raccomandazioni, pertanto, riguardano scelte cliniche che, quando non prese in considerazione, corrispondono a una perdita di chance per il paziente. Le linee guida contribuiscono a fare cultura all'interno dei gruppi multidisciplinari e a promuovere un cambiamento organizzativo e scientifico del rapporto tra gli specialisti, che può migliorare la storia naturale della malattia e la pratica clinica".
"Le linee guida inserite nel sistema nazionale devono essere aggiornate ogni 2 anni e hanno valore legale - continua Perrone - Quando il gruppo di esperti esprime una raccomandazione, vengono scelti gli endpoint, cioè i risultati, in cui può rientrare, ad esempio, anche la qualità di vita. Negli ultimi anni la comunità oncologica ha mostrato sempre più interesse a questo tema, che spesso è incluso tra le evidenze". Alle tradizionali linee guida Aiom di patologia, si affiancano numerosi documenti su argomenti 'trasversali', ricordano gli oncologi. Ad esempio sono state realizzate, tra le altre, linee guida sulla cardio-oncologia, sul supporto nutrizionale, sulla vaccinazione dei pazienti oncologici, sulla preservazione della fertilità e sull’assistenza psico-sociale.
Tra gli aspetti critici affrontati nella 23esima Conferenza nazionale Aiom c'è anche il ruolo dei dati provenienti dalla pratica clinica quotidiana, la 'real world evidence', per le linee guida. "Gli studi clinici randomizzati, utilizzati per l'approvazione dei nuovi farmaci - sottolinea Perrone - non possono coprire tutti gli aspetti, le comorbilità o le sotto-popolazioni. Da qui la complementarità con gli studi 'real world', condotti su pazienti della pratica clinica quotidiana, non selezionati. Queste sperimentazioni sono le uniche in grado di produrre dati sull'intero percorso assistenziale, a partire dagli aspetti organizzativi e gestionali del paziente, che non sono colti nei trial registrativi. L'Europa sta progressivamente andando verso un utilizzo più frequente della real world evidence. Servono politiche che prevedano procedure di rimborso vincolate alla produzione di evidenze di real world, perché consentirebbero alle società scientifiche di definire meglio le linee guida, migliorando la loro capacità di informare i clinici, i pazienti e le istituzioni sull'efficacia e la qualità del trattamento".
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(Adnkronos) - Paola Cortellesi sarà la presidente della giuria del Concorso della 20esima edizione della Festa del Cinema di Roma 2025, in programma dal 15 al 26 ottobre all'Auditorium Parco della Musica e in altri luoghi della Capitale. Lo annuncia il presidente della Fondazione Cinema per Roma, Salvatore Nastasi, su proposta della Direttrice Artistica, Paola Malanga.
Paola Cortellesi torna alla Festa di Roma dopo lo straordinario successo di 'C’è ancora domani', pluripremiato film che ha segnato il suo esordio alla regia nel 2023: il titolo si è aggiudicato il Premio speciale della giuria, il Premio del pubblico e la Menzione Speciale Miglior Opera Prima Bnl Bnp Paribas, divenendo poi uno dei maggiori successi di pubblico dell’intera storia del cinema italiano.
“Sono onorata di essere stata chiamata a presiedere la giuria della Festa del Cinema di Roma – dichiara Paola Cortellesi – Un festival che negli anni ha saputo costruire un’identità forte e coinvolgente, diventando un punto di riferimento per il cinema italiano e internazionale e a cui mi lega una profonda gratitudine. Ringrazio il Presidente della Fondazione Cinema per Roma, Salvatore Nastasi, e la Direttrice Artistica, Paola Malanga, per la fiducia e per questo invito che accolgo con senso di responsabilità e grande entusiasmo".
"Inauguriamo la ventesima edizione della Festa del Cinema di Roma con un annuncio che ci rende molto orgogliosi – dice Salvatore Nastasi – Paola Cortellesi sarà una presidente di giuria autorevole e competente e la ringrazio di cuore per aver accettato il nostro invito”.
"Dopo Marjane Satrapi, Gael García Bernal e Pablo Trapero, il Concorso della Festa del Cinema vedrà un altro straordinario Presidente di giuria come Paola Cortellesi – spiega Paola Malanga – È per noi motivo di grande soddisfazione accoglierla nuovamente alla Festa dopo aver ospitato, come film di apertura, C’è ancora domani, il suo folgorante esordio alla regia, diventato anche un successo internazionale, accolto con entusiasmo in tutto il mondo. Paola Cortellesi è un’artista di grande sensibilità e di eccezionale talento: siamo certi che il suo sguardo attento, profondo, innovativo, costituisca una splendida garanzia per tutti i film che comporranno il Concorso di questa ventesima edizione".
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(Adnkronos) - "Più di metà degli annegamenti nelle piscine riguarda i bambini fino a 12 anni. E in generale, delle circa 330 persone che muoiono in media ogni anno per questo motivo, il 12% ha meno di 18 anni". Lo sottolinea il secondo rapporto - in via di pubblicazione - dell'Osservatorio per lo sviluppo di una strategia nazionale di prevenzione degli annegamenti e incidenti in acque di balneazione. In occasione della sua prossima pubblicazione, e in previsione delle vacanze estive, periodo durante il quale si registra il picco di incidenti, l'Istituto superiore di sanità (Iss) lancia insieme a 9 Regioni un video con i consigli per i genitori, che in molti casi commettono errori nella sorveglianza basandosi su false convinzioni. Nel video un pesciolino chiamato Salvo spiega ai genitori cosa fare per prevenire gli incidenti. Il video sarà diffuso sui canali social dell'Iss e delle Regioni che hanno aderito al progetto.
"Instaurare un corretto rapporto con l'acqua è fondamentale per la crescita dei nostri bambini, e con alcune attenzioni si possono ridurre i rischi che inevitabilmente sono connessi a questo elemento - afferma Andrea Piccioli, direttore generale dell'Istituto superiore di sanità - Uno speciale ringraziamento va alle Regioni perché insieme a loro possiamo aumentare la diffusione di questa campagna e promuovere una prevenzione più efficace". Il rapporto raccoglie dati di diversa provenienza, tra cui i database dell'Istat e un'indagine condotta dall'Iss attraverso l'analisi degli articoli sugli incidenti da annegamento sui diversi media nazionali.
Gli annegamenti nei bambini. "In Italia - riporta l'Iss - muoiono ogni anno per annegamento in media circa 328 persone, di tutte le età. Nei 5 anni dal 2017 al 2021 (dati Istat), sono morte per annegamento 1.642 persone. Di queste, il 12,5% (ovvero 206) aveva un'età dagli 0 ai 19 anni. Si tratta di circa 41 decessi ogni anno che riguardano bambini o ragazzi adolescenti, con i maschi che rappresentano un cospicuo 81% di tutte le mortalità per annegamento in età pediatrica. Il tasso di mortalità è di 0,4/100.000 abitanti. I casi aumentano con l'aumentare dell'età, anche se non in maniera lineare (la fascia di età 1-4 anni presenta più casi di quella 5-9 anni), fino ad arrivare agli adolescenti, che da soli coprono il 53,4% di tutti gli annegamenti da 0 a 19 anni. Nella quasi totalità dei casi, il bambino - che non sa nuotare - annega perché sfuggito all'attenzione dei genitori, cade in acqua o finisce, giocando in acqua, nell'acqua fonda".
A nche le piscine domestiche hanno contribuito a elevare il numero di incidenti e di annegamenti, e il 53% degli annegati nelle piscine sono bambini fino a 9 anni. "L'acqua, anche quando è una pozza d'acqua o 'uno stagno', esercita un'attrazione fatale su qualsiasi bambino - sottolinea Fulvio Ferrara, che ha curato il rapporto - Nelle piscinette gonfiabili il rischio che un bambino piccolo, che ha da poco cominciato a camminare, si rovesci dentro è molto elevato. Dobbiamo ricordare qui che un bambino caduto in acqua scomparirà dalla vista entro 20 secondi".
Gli errori e le false credenze. "Negli articoli è frequente la locuzione 'il bambino/a è sfuggito/a al genitore', che lo ha perso di vista per pochi istanti. Una delle cause più comuni di annegamento infantile è proprio la mancata o inadeguata supervisione da parte degli adulti. In uno studio riportato nel rapporto Iss, questi ammettevano, mentre sorvegliavano il loro bambino vicino all'acqua, di aver parlato con altri (38%), di dover sorvegliare un altro bambino, di essere occupati a leggere (18%), di mangiare (17%) e/o di parlare al telefono (11%). Tra i genitori di bambini tra 0 e 12 anni, quasi la metà (48%) credeva erroneamente che avrebbero sentito rumori e schizzi o piangere il loro bambino, se si fosse trovato in difficoltà in acqua. Inoltre il 56% credeva che un bagnino, se presente, fosse la persona principale responsabile della supervisione del proprio bambino, e il 32% ha riferito di lasciare il proprio bambino completamente incustodito in una piscina per 2 minuti o più".
I consigli per limitare gli incidenti in acqua. "Immergersi preferibilmente in acque sorvegliate dove è presente personale qualificato in grado di intervenire in caso di emergenza; evitare di immergersi in caso di mare mosso o in prossimità di specchi d'acqua dove sono presenti correnti di ritorno; è essenziale essere consapevoli delle condizioni del mare prima di immergersi; osservare attentamente la segnaletica e seguire le indicazioni dei sorveglianti. Questo può aiutare a identificare zone pericolose e comportamenti da evitare; sorvegliare sempre in maniera continuata i bambini in acqua o in prossimità di un qualsiasi specchio d'acqua soprattutto nelle piscine domestiche o private; educare i bambini all'acquaticità fin da piccoli. Insegnare loro a nuotare e a comportarsi in acqua in modo sicuro può ridurre in maniera significativa il rischio di incidenti; evitare di tuffarsi in acqua repentinamente dopo aver mangiato o dopo un'esposizione prolungata al sole; evitare tuffi da scogliere o in zone non protette e prestare attenzione a immergersi solo in acque di profondità adeguata", conclude l'Iss.
(Adnkronos) - Antonello Venditti insieme a Claudio Ranieri, durante un concerto alle Terme di Caracalla a Roma. Nel corso dell'ultima serata, il cantautore romano ha ospitato sul palco l'ex allenatore della Roma e oggi senior advisor del club giallorosso per la chiusura dello show. Ranieri ha salutato il pubblico, abbracciando poi Venditti sulle note di "Grazie Roma".
Claudio Ranieri, che pochi giorni fa ha presentato il nuovo tecnico della Roma Gian Piero Gasperini, ha abbracciato il cantautore romano (amico e come lui grande tifoso romanista) prima della chiusura del concerto. Tra gli applausi del pubblico "di casa", sempre più innamorato dell'ex tecnico dopo il rifiuto della Nazionale per onorare la promessa fatta al club e ai suoi tifosi. La Roma, intanto, sta continuando la pianificazione per la prossima stagione: poche ore fa è stato ufficializzato il ritorno di Frederic Massara come direttore sportivo.
(Adnkronos) - Novità di rilievo per l'oculistica italiana: Ocuclick™, la siringa preriempita per iniezioni intravitreali di aflibercept 8 mg (114,3 mg/ml), ha ottenuto la rimborsabilità nel nostro Paese. Approvato dall'europea Ema nel settembre 2024, il dispositivo rappresenta un passo avanti concreto nella gestione delle patologie retiniche, offrendo maggiore praticità, precisione e sicurezza durante il trattamento. Lo comunica Bayer, da anni leader nell'oftalmologia e impegnata a sviluppare soluzioni sempre più centrate sul paziente.
Aflibercept 8 mg - riferisce una nota - è un farmaco indicato per la degenerazione maculare neovascolare legata all'età (nAmd) e per l'edema maculare diabetico (Dme), due patologie che testimoniano la presenza di un'esigenza clinica non ancora soddisfatta. Ocuclick™ è progettata per ottimizzare la somministrazione di aflibercept 8 mg, semplificando la procedura rispetto al flaconcino tradizionale. Il dispositivo preriempito, sterile e monodose, riduce i passaggi preparatori e migliora la praticità d'uso per il medico, consentendo una somministrazione più rapida e precisa. "Alla base dello sviluppo di Ocuclick™ c'è un elemento distintivo: il dispositivo è stato progettato a partire dall'ascolto diretto dei bisogni dei medici e dalla loro esperienza quotidiana nella somministrazione delle iniezioni intravitreali", dichiara Simona Gatti, dell'area Medical di Bayer Italia.
Un approccio concreto - si legge - che ha permesso a Bayer di rispondere in modo concreto alle reali esigenze della pratica clinica in ambito oftalmologico. L'obiettivo, sin dall'inizio, è stato quello di offrire uno strumento in grado di semplificare e ottimizzare l'esperienza terapeutica, migliorando al tempo stesso l'operatività dei professionisti sanitari e il comfort dei pazienti. Nell'ultimo anno, aflibercept 8 mg ha segnato importanti traguardi nel trattamento delle malattie oculari. Dopo aver ottenuto l'approvazione della Fda negli Stati Uniti nell'agosto 2023 e dell'Ema in Europa nel gennaio 2024, l'Agenzia italiana del farmaco Aifa ne ha autorizzato la rimborsabilità nell'ottobre 2024. A conferma del suo profilo terapeutico avanzato, aflibercept 8 mg ha recentemente ricevuto anche il parere favorevole del Chmp per l'estensione dell’intervallo di trattamento fino a 6 mesi, offrendo una maggiore sostenibilità nella gestione a lungo termine della terapia. In questo contesto di evoluzione terapeutica e organizzativa, l'introduzione di Ocuclick™ nel sistema rimborsabile nazionale rappresenta un ulteriore progresso: uno strumento pensato per semplificare i processi, ridurre il carico gestionale per le strutture sanitarie, integrandosi pienamente in un percorso sempre più efficiente e centrato sulla persona.
"Questa siringa preriempita - commenta Paolo Lanzetta, professore ordinario di Oftalmologia presso l'Università di Udine - consente una procedura più rapida e precisa. L'arrivo di questo dispositivo, dunque, aggiunge un ulteriore elemento di valore: semplifica la pratica clinica. Tutto questo rappresenta una tappa importante nella modernizzazione dell'oculistica, garantendo ai pazienti un accesso più ampio e semplificato a terapie di alta efficacia per la vista".
"In Bayer lavoriamo costantemente per sviluppare soluzioni che migliorino concretamente la vita dei pazienti e supportino i medici nella loro pratica quotidiana. La rimborsabilità di Ocuclick™ - conclude Gatti - conferma il nostro impegno continuo nel mettere a disposizione strumenti innovativi, capaci di unire efficacia terapeutica e semplicità d'uso, per una gestione sempre più centrata e sostenibile delle patologie oculari".
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(Adnkronos) - Un'Europa che "si muove in modo determinato e unito". Per Lia Quartapelle, parlamentare Pd e vicepresidente della Commissione esteri della Camera, questa è l'unica strada possibile tra conflitto in Ucraina, il caos in Medio Oriente e Donald Trump che "considera l’Europa una seccatura, se non un parassita". Uno scenario, dice la deputata dem interpellata dall'Adnkronos, in cui "il rafforzamento delle capacità di difesa del nostro continente" è inevitabile e il piano ReArm ne rappresenta "un primo passo". In questi mesi "si deciderà come fare la difesa comune europea" ed è "importantissimo che i socialisti europei, e quindi il Pd, prendano parte a questa discussione". Bene quindi, osserva, che il Pd non abbia aderito alla manifestazione contro il riarmo di domani a Roma. "Dobbiamo essere coerenti con il nostro impegno a partecipare alla definizione di una difesa europea. Chi ci va, lo fa a titolo personale".
Onorevole Quartapelle, nuovo fronte in Medio Oriente con l'attacco di Israele all'Iran e Donald Trump sembra intenzionato a entrare in guerra. Ci troviamo di fronte al rischio concreto di una pericolosa escalation?
"E’ molto difficile prevedere il comportamento di Donald Trump. C’è però una questione di fondo: mettere continuamente non solo la comunità internazionale ma anche il proprio blocco geopolitico di riferimento di fronte al fatto compiuto, ci sta consegnando a un mondo in cui chi ha la forza militare e la volontà di usarla lo fa senza tanti complimenti, per disegnarsi un ordine a proprio uso e consumo. Le conseguenze a lungo termine di questo modo di fare politica sono preoccupanti e bisogna assolutamente tornare a esercitare discernimento ed equilibrio, ricostruendo le alleanze necessarie per perseguire obiettivi geopolitici condivisi (come il proteggere il mondo dal rischio della proliferazione nucleare) ed evitare che il mondo sia un posto dove trionfa la legge della giungla, ovvero uno scenario in cui il più feroce e fulmineo impone la sua logica su ogni altra traiettoria disegnata con saggezza e ponderazione. In uno scenario del genere, l’Europa ha solo da perdere".
Il G7 in Canada ha evidenziato una spaccatura con l'amministrazione Usa, compreso l'attacco via social di Trump a Macron. Che cosa possono fare l'Italia e l'Europa per evitare l'escalation? O forse ha ragione il cancelliere Merz quando dice che 'Israele sta facendo il lavoro sporco' per l'Occidente?
"In questo contesto, è significativo che il tentativo di mediazione con l’Iran avvenga a Ginevra per iniziativa dei ministri degli esteri di tre paesi europei, Germania, Francia e Regno Unito. Quando l’Europa si muove in modo determinato e unito, possono accadere fatti importanti. Come è già successo per iniziativa dei volenterosi che, dopo il disgustoso trabocchetto di Trump a Zelensky alla Casa Bianca, hanno aiutato l’Ucraina a presentarsi più forte per i negoziati con la Russia. Spero che l’iniziativa europea possa anche questa volta avviare un processo negoziale".
Al G7 in Canada si è evidenziata anche una distanza sul fronte del conflitto in Ucraina. Trump si è lamentato dell'esclusione della Russia dal G8 e non ha sottoscritto la dichiarazione finale: l'Europa è destinata a restare sola nella difesa di Kiev?
"Che l’invasione russa dell’Ucraina sia un problema europeo non lo si scopre al G7 in Canada nel 2025: è una questione europea geograficamente, storicamente e anche la soluzione deve essere una soluzione europea, cioè una soluzione giusta e sicura, che integra l’Ucraina nell’Unione europea il più velocemente possibile e che preveda il rafforzamento delle capacità di difesa del nostro continente. Il protagonismo di un’Europa matura è inevitabile. Tanto più che è dal giorno del suo insediamento che è chiaro che Trump considera la Russia un alleato e l’Europa una seccatura, se non un parassita".
Condivide il piano ReArm della presidente Von der Leyen? E' arrivato il momento che l'Europa si difenda da sola? Per l'Italia il tema è complesso visto il nostro deficit e ora al vertice Nato arriverà anche la richiesta di investire il 5% del Pil...
"La scelta del nome del piano non è stata una scelta felice, ma il contenuto del piano è il primo passo che serve per arrivare a una vera difesa europea. E’ in questi mesi che si decide come farla, la difesa europea. Con quali investimenti, per affrontare quali minacce, con quali risorse. E’ importantissimo quindi che i socialisti europei, e quindi il PD, prendendo parte a questa discussione per costruire una difesa più integrata possibile, trovando risorse europee per farlo. E senza dimenticare che, dopo l’adesione di Svezia a Finlandia alla NATO, il 97% della popolazione europea vive sotto l’ombrello dell’Alleanza transatlantica. Quindi, l’integrazione dei nostri sistemi di difesa avviene già lì".
Il tema riarmo è divisivo. Nel centrodestra ma anche nel fronte delle opposizioni e all'interno dello stesso Pd. Alcuni esponenti del suo partito sabato saranno alla manifestazione contro il riarmo, che ne pensa?
"Il Pd non aderisce alla manifestazione, e fa bene, perché dobbiamo essere coerenti con il nostro impegno a partecipare alla definizione di una difesa europea. Chi ci va, lo fa a titolo personale".
La politica estera è forse il fronte su cui sono più ampie le distanze tra le opposizioni. Un ostacolo per la coalizione a cui Elly Schlein lavora per le prossime politiche?
"L’anima del Pd è europeista. Partirei da questo, dai tanti passi avanti che l’Europa ha fatto insieme in questi anni, e da quelli che mancano, per darci un obiettivo come coalizione. Senza dimenticare che quando, nel 2019, abbiamo fatto un governo con il M5S, è accaduto perché loro, da posizioni euro-ostili e sfasciste, hanno cambiato idea, votando la presidenza di Ursula von der Leyen e diventando europeisti".
Nel centrodestra c'è stato un confronto, che per ora sembra arenato, sul terzo mandato. Se trovassero un accordo, oltre che per i governatori, si porrebbe il tema anche per i sindaci. Da lombarda le chiedo: sarebbe favorevole a un terzo mandato per il sindaco Sala?
"La questione del terzo mandato non può essere posta ad personam. Con tutto quello che succede a livello internazionale e nazionale, sarei colpita se la maggioranza si concentrasse sulla questione del terzo mandato". (Di Mara Montanari)
(Adnkronos) - Continua il trend al rialzo per i contagi di Covid in Italia, con 420 contagi segnalati dal 5 all'11 giugno, rispetto ai 334 registrati dal 29 maggio al 4 giugno. Sono i dati riportati nell'ultimo aggiornamento pubblicato sul sito del ministero del Salute, che indica un numero di decessi stabile: 7 morti nel periodo 5-11 giugno, 8 nei 7 giorni precedenti. Crescono i tamponi eseguiti in una settimana, da 23.512 a 25.390, e sale il tasso di positività: dall'1,4% all'1,7%. La regione con più casi è la Lombardia, che riporta 134 contagi contro i 93 della precedente rilevazione.
Un quadro in linea con quello descritto venerdì scorso dall'Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, che ha evidenziato nelle ultime settimane un lieve aumento della circolazione di Sars-CoV-2 in Europa, complice la nuova variante NB.1.8.1 o Nimbus.
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