(Adnkronos) - Al via nell'aula al piano terra del Palazzo di giustizia di Milano il processo d'appello per Alessandro Impagnatiello condannato in primo grado all'ergastolo per l'omicidio della compagna Giulia Tramontano e del bimbo che portava in grembo.
"Vivrai in eterno nei cuori di chi ti ha sinceramente amata, ai quali hai donato la tua infinita dolcezza, gentilezza e bellezza" sono le parole di papà Franco accompagnate da una foto in primo piano al mare della ventiseienne. "Cinque per sempre. Proprio così per sempre. Oggi più che mai" è, invece, la frase che completa un ritratto di famiglia postata sui social da mamma Loredana Femiano.
In aula, la Procura generale rappresentata dalla sostituta procuratrice generale Maria Pia Gualtieri è pronta a ribadire la richiesta di ergastolo per il trentaduenne che la sera del 27 maggio 2023, nel loro appartamento a Senago, ha ucciso con 37 coltellate Giulia e suo figlio Thiago. Un omicidio premeditato, preceduto da più tentativi di avvelenare con del topicida la giovane e il feto, poi mirato a nascondere il corpo non prima di aver provato a liberarsene dandogli fuoco. Un delitto crudele in cui l'ex barman ha provato ad allontanare da sé i sospetti con bugie e omissioni.
La difesa con l'avvocata Giulia Geradini proverà ad alleviare la pena chiedendo che vengano meno le aggravanti della premeditazione e della crudeltà e che al condannato siano riconosciute le attenuanti generiche. Impagnatiello - sostiene la difesa - "non è crudele", ma è un uomo travolto da un "immenso castello di bugie" che "non premedita" l'omicidio e accetta una gravidanza non desiderata pur di mantenere "l'immagine perfetta che ha sempre voluto dare di sé". Un narcisista capace di tenere in piedi due relazioni parallele e che ha ucciso pur di salvare se stesso. La sentenza potrebbe arrivare già in giornata.
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(Adnkronos) - Al via nell'aula al piano terra del Palazzo di giustizia di Milano il processo d'appello per Alessandro Impagnatiello condannato in primo grado all'ergastolo per l'omicidio della compagna Giulia Tramontano e del bimbo che portava in grembo.
Impagnatiello ha ucciso "con premeditazione la donna che portava in grembo il suo bambino" e lo ha fatto con crudeltà con 37 coltellate la sera del 27 maggio 2023 nel loro appartamento a Senago. Una crudeltà data non solo dal numero di ferite, ma anche "dalla localizzazione dei colpi inferti, ad esempio i tre colpi al viso sono lesioni non mortali voluti per sfigurare la vittima, un elemento di crudeltà, di odio feroce verso questa povera donna e questo descrive il voler aggiungere sofferenze aggiuntive", ha detto la sostituta procuratrice generale di Milano Maria Pia Gualtieri, la prima a prendere la parola in aula.
Per la rappresentante dell'accusa esistono "tutti gli elementi di natura cronologica e ideologica sulla volontà di uccidere Giulia e il bambino che portava in grembo proprie della premeditazione". Impagnatiello viene descritto come "un uomo che ha ingannato due donne, che addirittura arriva a mostrare un falso documento di Dna per dimostrare che il figlio non è suo, che mente agli inquirenti dicendo che non ha il box. E' enorme la quantità di bugie riferite". In lui non c'è nessun pentimento, confessa "solo per evitare le conseguenze più negative per se stesso".
Per la pg Gualtieri "anche a volervi cercare con forza gli elementi positivi non ci sono: ha mentito sempre, ha simulato l'esistenza di Giulia mandando messaggi, ha ucciso con premeditazione Giulia e il suo piccolo, non merita le circostanze attenuanti generiche". Quella di Impagnatiello "è una sentenza giusta - conclude nel suo intervento breve e incisivo la pubblica accusa - anche nella richiesta della massima pena e confido che la corte d'appello la confermi".
Impagnatiello è presente in aula. Per pochi secondi è rimasto dietro le gabbie alla sinistra della corte, poi la corte gli ha concesso di sedersi in prima fila accanto all'avvocata Giulia Geradini. Capelli e barba corta, camicia a quadretti, il trentaduenne detenuto nel carcere di Pavia ha guardato dritto verso i giudici. A pochi passi di distanza, in seconda fila, sono seduti invece i genitori della vittima, Franco Tramontano e Loredana Femiano.
La difesa dell'uomo tenta - in una memoria depositata ai giudici d'appello di Milano - la carta della giustizia riparativa "con vittima surrogata", anticipando il no dei familiari della vittima a questo percorso. Per ora il 'no' è arrivato dalla sostituta procuratrice generale Gualtieri, la prima a prendere la parola in aula. Per la rappresentante dell'accusa la difesa di Impagnatiello "non indica, non offre nessuno elemento di fatto da cui poter desumere l'utilità di questo percorsi riparatorio. Non si vede quale vantaggio potrebbe derivare per la vittima la giustizia riparativa".
"Vivrai in eterno nei cuori di chi ti ha sinceramente amata, ai quali hai donato la tua infinita dolcezza, gentilezza e bellezza" sono le parole di papà Franco accompagnate da una foto in primo piano al mare della ventiseienne. "Cinque per sempre. Proprio così per sempre. Oggi più che mai" è, invece, la frase che completa un ritratto di famiglia postata sui social da mamma Loredana Femiano.
(Adnkronos) - Nove palestinesi sarebbero stati uccisi e diversi altri feriti mentre attendevano i soccorsi nei pressi dell'incrocio di Netzarim, nella Striscia di Gaza centrale. A riferirlo è al Jazeera, citando fonti degli ospedali dei martiri di Al-Awda e Al-Aqsa.
Sette soldati israeliani in servizio nel 605° battaglione di genieri delle Idf sarebbero invece stati uccisi ieri a Khan Younis, nella Striscia meridionale, ha riferito l'esercito israeliano in una dichiarazione.
Secondo le Idf, le truppe stavano svolgendo delle operazioni quando un ordigno esplosivo è stato fissato al loro veicolo e successivamente fatto detonare, incendiando il mezzo. In un altro incidente avvenuto più tardi ieri sera, un altro soldato dello stesso battaglione è rimasto gravemente ferito nella parte meridionale di Gaza.
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(Adnkronos) - Giallo nel Cagliaritano dove un uomo oggi verso le 7 è stato ritrovato in fin di vita con gravi ustioni. Il 69enne aveva ustioni di secondo e terzo grado estese su tutto il corpo e si trovava all'ingresso di Sestu, vicino a un supermercato della ex 131. Poco distante, vicino all'ecocentro comunale, c'era la sua auto in fiamme e a qualche metro dal rogo sono stati trovati i documenti della macchina e dell'uomo, originario di Guasila e già noto alle forze dell'ordine.
Mentre i vigili del fuoco si occupavano di spegnere l'incendio che ha distrutto l'auto, il personale del 118 ha accompagnato al Policlinico di Monserrato il ferito, in condizioni critiche. Da lì dovrebbe essere trasferito dagli specialisti del Centro ustioni dell'Aou di Sassari.
Nel frattempo i Carabinieri stanno cercando di capire come si siano svolti i fatti e scoprire se ci sia stato il coinvolgimento di altre persone.
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(Adnkronos) - Giornata decisiva al vertice Nato dell'Aja oggi, con una fitta agenda di incontri ad alto livello. Il programma è iniziato alle 7:45 con la riunione congiunta dei ministri degli Esteri dei Paesi del G7 e dell'Unione europea, alla quale è seguita, dalle 8.30, l'arrivo dei capi di Stato e di governo dell'Alleanza Atlantica. Alle 10, il segretario generale della Nato e il primo ministro dei Paesi Bassi daranno il benvenuto ufficiale ai partecipanti.
"Spero che questo sia un giorno storico per il rafforzamento della nostra alleanza. E' assolutamente necessario condividere maggiormente gli oneri, sia finanziari che militari", ha detto il primo ministro olandese Dick Schoof, a margine del summit
"Per quanto riguarda i Paesi Bassi - continua - vogliamo raggiungere l'unità sull'obiettivo del 3,5% e dell'1,5% e nello stesso tempo assicurarci di potenziare la nostra industria della difesa, sullo sfondo di quello che sta accadendo in Europa con la guerra in corso in Ucraina". Allo stesso tempo "sono orgoglioso del fatto che questo summit della Nato si tenga all'Aja. Anche gli abitanti dell'Aja hanno condiviso un po' gli oneri" legati al vertice e le forze dell'ordine stanno lavorando per fare del summit "un grande successo", ha concluso.
La foto di famiglia è prevista per le 10.25, poco prima dell'avvio della sessione plenaria del Consiglio Atlantico, in programma dalle 10.30 alle 13.00. I lavori si apriranno con l'intervento del segretario generale della Nato, seguito dal saluto del premier olandese.
Nel primo pomeriggio, alle 13.45, è attesa la conferenza stampa di Mark Rutte, mentre alle 15.30 si terrà un incontro ristretto tra i leader di Ucraina, Italia, Francia, Regno Unito, Germania e Polonia, insieme al vertice della Nato, per un focus sulla sicurezza europea e il conflitto in corso con la Russia.
Alla vigilia del vertice, il Re e la Regina dei Paesi Bassi hanno offerto una cena ufficiale in onore dei capi di Stato e di governo dei Paesi membri dell'Alleanza. All'evento, svoltosi nella serata di ieri al Palazzo reale, hanno partecipato anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, i rappresentanti dei quattro partner indo-pacifici e i vertici della Ue.
La premier Giorgia Meloni ha preso parte alla cena, sedendo al tavolo con il Re Willem-Alexander, Rutte, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan e il presidente della Repubblica Ceca Petr Pavel. Meloni e Trump, seduti l'uno accanto all'altra, hanno avuto un colloquio approfondito, durante il quale è stato possibile affrontare i principali dossier internazionali, con particolare attenzione agli ultimi sviluppi in Medio Oriente.
"Va benissimo" che il presidente degli Usa Donald Trump "abbia pubblicato" il messaggio, ha detto dal canto suo il segretario generale della Nato Rutte, a margine del summit, dopo che Trump ha condiviso via social il messaggio che il politico olandese gli aveva inviato in vista del vertice.
Quello che il messaggio diceva, ha rivendicato Rutte, "è verissimo. Pensate veramente che i 7-8 Paesi che non erano ancora al 2%" del Pil nelle spese per la difesa "all'inizio dell'anno avrebbero raggiunto il 2%, se Trump non fosse stato eletto presidente degli Stati Uniti d'America?". Naturalmente, ha aggiunto, "c'era la minaccia della Russia e della Cina eccetera eccetera, ma pensate davvero che fosse fattibile raggiungere l'impegno del 5% del Pil oggi se Trump non fosse stato eletto presidente?". Per il segretario generale, infine, "durante la cena di ieri sera il re ha fatto un discorso fantastico e anch'io ho detto qualche parola. E' stata una grande cena", conclude.
L'umore del tycoon ieri sera durante la cena dei capi di Stato e di governo della Nato alla Huis ten Bosch, la residenza dei reali olandesi, "era eccellente", ha poi assicurato Rutte aggiungendo:. "Il re e la regina hanno dato una cena fantastica. Sono stato così orgoglioso di sedere nella Oranjezaal. Sono uno storico, qui si parla della storia dell'Olanda: il trattato di pace di Muenster, nel 1648 (insieme al trattato di Osnabruck è meglio conosciuto come la pace di Vestfalia, che mise fine alla Guerra dei Trent'anni, ndr)...", conclude.
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(Adnkronos) - “Siamo molto soddisfatti del successo della nuova emissione di obbligazioni, con una raccolta che ha superato le aspettative e un portafoglio di ottima qualità''. E’ quanto dichiara Massimo Ferrari, Direttore Generale di Webuild. ''L’operazione ha raccolto ordini per oltre il doppio dell'offerta, e questo assume una rilevanza ancora più forte considerando l’attuale contesto di incertezza globale a causa delle tensioni geopolitiche. Si tratta di un chiaro segnale dell'elevato apprezzamento della comunità di investitori istituzionali per il nostro profilo di credito grazie al solido posizionamento di Webuild nei mercati dei capitali”, aggiunge.
“Particolare rilevanza ha assunto la domanda da parte di investitori internazionali, che hanno rappresentato oltre l'85% del totale, provenienti principalmente da Regno Unito, Francia e Germania'', prosegue Ferrari. ''La quantità e qualità degli investitori coinvolti nell’operazione hanno consentito di incrementare l'ammontare del nuovo bond dai 400 milioni di euro iniziali ai 450 milioni finali e di ridurre il rendimento al 4,125%, ben 37,5 punti base in meno rispetto al valore superiore del range iniziale di pricing. Questo rendimento rappresenta un azzeramento del premio di nuova emissione, essendo in linea con il valore stimato dal mercato secondario per una operazione di questo tipo di Webuild”.
L’emissione, prosegue Ferrari, “rappresenta un passo significativo nella nostra strategia di ottimizzazione e gestione proattiva del profilo delle scadenze di debito, estendendolo fino al 2031”. “Questa operazione segue il recente miglioramento del rating di Webuild da parte di Fitch a BB+ con outlook stabile, rispetto al precedente BB. Questo riflette la solidità della nostra struttura finanziaria e il rafforzamento del nostro profilo di credito, posizionandoci a un solo livello dall'investment grade. L'operazione si inserisce in un contesto caratterizzato da risultati record conseguiti nel 2024 e forti prospettive di mercato concentrate in paesi a basso rischio”, conclude.
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(Adnkronos) - Alla presenza di Attilio Fontana, Presidente Regione Lombardia, e di Guido Bertolaso, Assessore al Welfare Regione Lombardia, si è svolta presso il Centro di Riabilitazione Equestre Vittorio di Capua dell’Ospedale Niguarda la cena di gala che ha ufficialmente inaugurato "Sport per Crescere", il nuovo progetto di Fondazione Ospedale Niguarda volto a contrastare l'abbandono sportivo tra gli adolescenti e a promuovere il loro benessere psicofisico. Insieme al Presidente Fontana e all’Assessore Bertolaso, che hanno sottolineato l’alto valore educativo e sociale del progetto, nonché l’attenzione rivolta da Regione Lombardia al ruolo dello sport come strumento di crescita e formazione della persona, hanno portato il saluto delle istituzioni anche Federica Picchi, Sottosegretario con delega Sport e Giovani Regione Lombardia, e Martina Riva, Assessore allo Sport, al Turismo e alle Politiche Giovanili Comune di Milano. L’evento è stato impreziosito da esibizioni musicali di artisti di livello internazionale, tra i quali il tenore Vittorio Grigolo.
Il progetto, in linea con le raccomandazioni del Ministero della Salute e con i valori dell'ASST Niguarda, designato Ospedale di riferimento per i Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina 2026, si propone di potenziare i fattori protettivi per la salute degli adolescenti attraverso l'attività fisica.
"Siamo estremamente orgogliosi e soddisfatti di aver avviato un progetto così significativo, che pone lo sport al centro della crescita e del benessere dei nostri giovani", ha commentato Alberto Zoli, Direttore Generale dell’Ospedale Niguarda e Presidente della Fondazione Niguarda. "Questa iniziativa si inserisce perfettamente nel solco dei numerosi progetti ad alto valore sociale che la Fondazione Niguarda porta avanti con dedizione, riflettendo il nostro impegno costante verso la comunità. Parallelamente, l'Ospedale Niguarda continua a lavorare incessantemente per mantenere la sua posizione di eccellenza, confermandosi come il miglior ospedale d'Italia al servizio dei cittadini milanesi e lombardi. Questo impegno è ancora più sentito in vista delle prossime Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026, un evento che ci vede pronti a supportare la salute e il futuro del nostro territorio".
"Siamo estremamente orgogliosi di lanciare 'Sport per Crescere', un progetto che risponde a un'esigenza sempre più impellente nella nostra società: quella di sostenere la salute psicologica dei giovani attraverso lo sport," ha dichiarato Riccardo Bertollini, Segretario Generale della Fondazione Niguarda. "La nostra fondazione è da sempre impegnata nel promuovere e supportare l'attività clinica, socio-assistenziale, di ricerca e formazione dell'ASST Niguarda, e con questa iniziativa intendiamo offrire uno strumento concreto per affrontare il preoccupante fenomeno dell'abbandono sportivo giovanile. Crediamo fermamente che l'unione tra educazione sportiva e supporto psicologico possa fare la differenza nella vita dei nostri ragazzi."
"Sport per Crescere" coinvolgerà scuole medie e istituti sportivi a Milano, Bormio e Livigno, con un programma articolato che include attività formative dedicate a educatori e allenatori, e campagne di sensibilizzazione rivolte alle famiglie. L'impatto dell'intervento sarà costantemente monitorato attraverso la raccolta di dati, al fine di valutarne l'efficacia e assicurare la replicabilità del modello su scala nazionale e internazionale.
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(Adnkronos) - Un fragile cessate il fuoco tra Iran e Israele sembra durare nelle 24 ore successive all'annuncio di una tregua da parte del presidente degli Stati Uniti Donald Trump che attacca i media secondo i quali li attacchi statunitensi in Iran hanno solo ritardato di pochi mesi il programma nucleare di Teheran.
Trump ha criticato le "fake news della Cnn" e il "fallimentare New York Times", accusando - in un post su Truth Social - le testate giornalistiche di tentare di "sminuire uno degli attacchi militari di maggior successo della storia". Sia il New York Times che la Cnn avevano riferito, citando funzionari anonimi dell'intelligence statunitense, che gli attacchi americani contro l'Iran hanno solo fatto ritardare di mesi il programma nucleare della Repubblica islamica, anziché distruggerne completamente i siti.
Trump, tuttavia, ha insistito dicendo che "i siti nucleari in Iran sono completamente distrutti!" e ha aggiunto che entrambe le testate giornalistiche "sono state attaccate duramente dal pubblico!".
I suoi commenti sono in linea con le recenti affermazioni dell'inviato speciale degli Stati Uniti in Medio Oriente, Steve Witkoff, secondo cui l'impianto di arricchimento iraniano di Fordow è stato "distrutto" e che la missione di eliminare la capacità nucleare dell'Iran è stata portata a termine.
Intervenendo alla Fox News, Witkoff ha affermato che la distruzione della capacità di arricchimento nucleare dell'Iran era uno degli obiettivi principali della recente campagna militare statunitense, obiettivo che, a suo dire, è stato raggiunto. "Abbiamo piazzato 12 bombe bunker buster su Fordow. Non c'è dubbio che abbiano violato la copertura... e non c'è dubbio che i siti siano stati distrutte", ha detto Witkoff, rispondendo direttamente ai resoconti giornalistici che suggeriscono che gli attacchi abbiano rallentato il programma nucleare iraniano solo di mesi.
Il bombardamento americano di tre siti nucleari in Iran ha fatto ritardare il programma nucleare del Paese solo di pochi mesi, scrive il New York Times, citando funzionari a conoscenza di un rapporto classificato secondo cui gli attacchi hanno sigillato gli ingressi di due delle strutture, ma non hanno provocato il crollo degli edifici sotterranei. Prima dell'attacco, le agenzie di intelligence statunitensi avevano affermato che se l'Iran avesse tentato di accelerare la produzione di una bomba, ci sarebbero voluti circa tre mesi. Dopo i bombardamenti statunitensi e gli attacchi dell'aeronautica militare israeliana, il rapporto della Defense Intelligence Agency stima che il programma abbia subito un ritardo, ma non più di sei mesi.
Leggi tutto: Iran-Israele, la tregua regge. Trump: "Siti nucleari completamente distrutti"
(Adnkronos) - Via libera dalla Bce all’acquisizione diretta di una partecipazione di controllo in Mediobanca da parte di Mps. Ad annunciarlo è la stessa Banca Monte dei Paschi di Siena in una nota. “Ls Banca centrale europea ha rilasciato l’autorizzazione per l’acquisizione diretta di una partecipazione di controllo in Mediobanca e indiretta in Mediobanca premier e Compass banca”, si legge. Contestualmente l’Eurototwer ha autorizzato Mps ad acquisire “una partecipazione in Mediobanca, il cui valore eccede il 10% del patrimonio di vigilanza di gruppo e nelle rilevanti partecipazioni indirette”.
Leggi tutto: Mps, da Bce via libera ad acquisizione controllo Mediobanca
(Adnkronos) - "Molti giovani oggi vivono un senso diffuso di smarrimento, alimentato da pressioni esterne, aspettative elevate, confronto costante con gli altri e mancanza di riferimenti solidi. Da qui l’urgenza di fornire strumenti nuovi, concreti e accessibili per affrontare queste sfide in modo consapevole”. È questo l’auspicio emerso nel corso dell’incontro di presentazione del volume 'Dai forma al tuo talento', nato dall’esperienza diretta di Patrizia Fontana, head hunter, coach e fondatrice del progetto Talents in Motion, che si è svolto il 24 giugno a Milano, presso la sede di Arca Fondi Sgr.
L’evento, moderato da Nicola Saldutti, caporedattore dell’Economia al Corriere della Sera, ha visto la partecipazione di autorevoli esponenti del mondo accademico e imprenditoriale come Antonio Calabrò, presidente di Museimpresa e della Fondazione Assolombarda; Francesco Billari, rettore dell’Università Bocconi; Anna Gervasoni, Rettore della Liuc – Università Cattaneo e Direttore Generale di Aifi; Elena Panzera, Hrd Vp Emea-Ap di Sas e Presidente di Aidp Lombardia; e Ugo Loeser, Aa di Arca Fondi Sgr.
Partendo da una ricerca condotta su oltre 1.600 giovani tra i 18 e i 30 anni, che evidenzia come ansia, paura del fallimento e incertezza sul futuro rappresentino vissuti quotidiani e condivisi, l’autrice ha sottolineato: “Tutte le generazioni affrontano difficoltà, ma quella attuale vive in un equilibrio precario tra incertezze e aspettative e l’ansia per i giovani adulti, e non solo, è diventata una compagna di vita costante. 'Dai forma al tuo talento' vuole offrire un metodo per sviluppare una mentalità nuova e vincente. Unendo neuroscienze, psicologia comportamentale e spiritualità laica, il libro guida il lettore da un punto di vista nuovo verso la sua realizzazione, facendogli scoprire le proprie potenzialità e il percorso individuale più giusto per svilupparle”.
Leggi tutto: Editoria, presentato a Milano 'Dai forma al tuo talento' di Patrizia Fontana
(Adnkronos) - Era sicuro, prima del ritorno alla Casa Bianca, che in 24 ore avrebbe trovato un accordo per la fine della guerra tra Russia e Ucraina. Passati cinque mesi dall'inizio del suo secondo mandato, Donald Trump ha annunciato più di un cessate il fuoco - oltre a 'tregue' nella guerra dei dazi - e quasi sempre su Truth. Mentre il conflitto tra Russia e Ucraina continua ad andare avanti dal 24 febbraio di tre anni fa, la situazione in Medio Oriente appare fluida di fronte a quello che è certamente stato un conflitto aperto, come mai accaduto, tra Iran e Israele con il coinvolgimento degli Stati Uniti.
A maggio, a sorpresa, su Truth il tycoon annuncia il cessate il fuoco tra India e Pakistan, quando l'escalation dopo quattro giorni lasciava temere il peggio tra i due Paesi - entrambi con arsenali nucleari - che per il Kashmir hanno combattuto due delle tre guerre che li hanno visti contrapposti nella storia. "Dopo una lunga notte di colloqui mediati dagli Stati Uniti, sono lieto di annunciare che India e Pakistan hanno concordato un cessate il fuoco totale e immediato", scrive in un post il presidente degli Stati Uniti.
Presto arrivano le conferme di Nuova Delhi e Islamabad, seppur con ricostruzioni non allineate su come fosse arrivata l'intesa tra i due Paesi eterni rivali, l'una storicamente vicina agli Usa, l'altro da sempre con rapporti 'difficili' con Washington. E altrettanto presto in tanti osservano come quell'annuncio sembri aver contenuto solo temporaneamente uno dei conflitti più lunghi. Intanto il Pakistan vuole candidare Trump per il Premio Nobel per la pace per il suo contributo alla soluzione di quella guerra con un "ruolo di autentico pacificatore".
Solo quattro giorni fa, sempre su Truth, Trump annuncia di aver disposto, "insieme al segretario di Stato Marco Rubio, un meraviglioso trattato tra la Repubblica democratica del Congo e la Repubblica del Ruanda, in una guerra nota per violento spargimento di sangue e morte". In quello stesso post fornisce un elenco di conflitti che dice di aver "fermato", anche "la guerra tra Serbia e Kosovo", e rivendica di aver "mantenuto la pace tra Egitto ed Etiopia", con un riferimento alla diga della discordia. "No, non riceverò il Premio Nobel per la Pace, qualunque cosa faccia, compresi Russia-Ucraina e Israele-Iran, qualsiasi siano gli esiti, ma la gente sa e questo è quello che conta per me", aggiunge in quel messaggio.
Poi nelle scorse ore, sempre a sorpresa, sempre su Truth, il tycoon annuncia un cessate il fuoco tra Israele e Iran, dopo l'escalation iniziata il 13 giugno quando Israele ha avviato attacchi contro obiettivi militari nella Repubblica Islamica, a cui Teheran on ha mancato di rispondere, e dopo i raid Usa contro tre siti del controverso programma nucleare iraniano. Poco dopo Israele accusa l'Iran di aver violato la tregua. La Repubblica Islamica respinge le accuse e punta in modo analogo il dito contro Israele. E dinanzi a un quadro che appare ancora incerto, Trump, in partenza per L'Aja per il summit della Nato, non nasconde le sue ire, anche nei confronti di Israele, che pubblicamente non manca di ammonire. "Il cessate il fuoco è effettivamente in vigore e credo che lo avremo per molto tempo", dice poi Trump a bordo dell' Air Force One. "Cosa ho detto a Netanyahu? Gli ho detto 'Bibi, fai tornare indietro i due aerei, basta, e l'hanno fatto, cosa per cui li rispetto enormemente".
Il suo primo mandato era stato quello degli Accordi di Abramo del 2020. In questo spera si uniscano altri Paesi. Da candidato repubblicano aveva spesso criticato Joe Biden perché l'invasione russa dell'Ucraina e il conflitto tra Israele e Hamas, con le operazioni militari israeliane che proseguono nella Striscia di Gaza dall'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele, erano avvenuti sotto i suoi occhi. "Misureremo il nostro successo non solo in base alle battaglie che vinceremo - diceva Trump nel giorno dell'insediamento - Ma anche in base alle guerre a cui porremo fine e forse, ancor più importante, in base a quelle a cui non parteciperemo mai".
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