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Roma, scontro tra auto e moto: morto motociclista, conducente fugge lasciandolo a terra

25 Giugno 2025
Polizia locale di Roma - (IPa)

(Adnkronos) - Scontro mortale tra un'auto e una moto nella notte in viale Kant, a Roma. Il conducente dell’autovettura subito dopo l'impatto è fuggito lasciando a terra il motociclista, un 35enne che è morto sul colpo. Sono in corso le indagini della Polizia locale di Roma Capitale.  

L'incidente è avvenuto poco dopo la mezzanotte all’intersezione tra viale Kant e via Adriano Fiori. Il conducente della macchina è invece fuggito abbandonando il mezzo sul luogo dell’incidente.  

Immediate le indagini avviate dagli agenti del VII Gruppo Tuscolano della Polizia locale, intervenuti sul posto, che hanno proceduto ad acquisire tutti gli elementi utili e stanno lavorando ininterrottamente da questa notte per il rintracciare il conducente dell'auto e per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Sequestrati entrambi i mezzi coinvolti.  

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Malattie rare, in Italia almeno 150 pazienti Cdkl5: a Roma il vertice scienziati-famiglie

25 Giugno 2025
Illustrazione donata dalla fumettista Simona Binni all

(Adnkronos) - Il sogno: una cura per guarire i bambini e ragazzi colpiti dal disordine da deficit di Cdkl5 (Cdd), malattia genetica rara che causa gravi problemi di sviluppo motorio e neurologico, inclusa epilessia. Al lavoro per realizzarlo c'è "un network fantastico", composto da diversi gruppi di ricerca "molto motivati" attivi nel mondo, anche italiani. Gli approcci terapeutici allo studio vanno dalla terapia genica al genome editing, spiega Maria Luisa Tutino, ricercatrice dell'università di Napoli Federico II e mamma di una bimba Cdkl5, Elettra Yvonne, "che ha compiuto 15 anni". Anche lei con un team tricolore è impegnata nello sviluppo di una possibile cura e sta lavorando con l'aiuto di un alleato 'esotico', "un batterio antartico", a una terapia proteica sostitutiva. "Sono convinta che nei prossimi 5 anni avremo una svolta - è la sua speranza - Non è detto che saremo noi, ma in questa gara" scientifica con la vittoria di uno "vince tutta la comunità". Si farà il punto a Roma, dove dal 27 al 29 giugno è in programma il congresso internazionale 'CDKL5 All InVolved', occasione di confronto e collaborazione (l'evento sarà all'Holiday Inn - Eur Parco Dei Medici) che unisce circa 300 partecipanti tra famiglie, bambini, ricercatori, clinici e rappresentanti dell'industria farmaceutica. 

A livello mondiale si stimano circa 1.500 casi diagnosticati di disordine da deficit di Cdkl5. In Italia, secondo il Portale delle malattie rare, ci sono almeno 150 pazienti diagnosticati, anche se è probabile - si prospetta in una nota - che il numero di casi non diagnosticati sia superiore, a causa della scarsa conoscenza della malattia. Al congresso, organizzato dall'associazione 'Cdkl5 Insieme verso la cura - Italia' (fondata nel 2014 da un gruppo di genitori e presieduta da Barbara Verdirame) in collaborazione con 'Cdkl5 Middle East and North Africa - Mena', saranno presenti 41 bambini e giovani di età compresa tra pochi mesi e 29 anni, provenienti da diverse parti del mondo, dagli Stati Uniti all'Australia, dalle Filippine al Giappone. Obiettivo dell'evento: costruire nuove alleanze e rafforzare il dialogo tra chi vive quotidianamente questa realtà e chi lavora per comprenderla e combatterla.  

La malattia colpisce sia i bambini che le bambine (più numerose). La maggior parte non può camminare, parlare o nutrirsi autonomamente. L'identificazione della sindrome è spesso difficile. Lo racconta la stessa Tutino, che sarà fra i relatori al congresso: "Nel 2010 arriva mia figlia", al termine di una "gravidanza normale". Dopo circa 5-6 mesi i primi segnali che qualcosa non va. "Da lì è partito un processo diagnostico lungo - dice la professoressa della Federico II in un video - che dopo circa 2 anni ci ha portato alla diagnosi", fatta in Toscana.  

Durante il congresso verranno presentati 7 progetti scientifici da giovani ricercatori italiani e saranno oggetto di valutazione da parte del comitato scientifico. Presente anche la Loulou Foundation, una delle organizzazioni internazionali più attive nella promozione e nel finanziamento della ricerca per trovare una cura al Cdd.  

Tra le ricerche in corso ci sono quelle sulla terapia genica - di cui in Italia si sta occupando tra gli altri Elisabetta Ciani, associata al Dipartimento di Scienze biomediche e neuromotorie dell'università di Bologna - e poi lavori sulla terapia farmacologica diretta ai microtubuli, che è il cuore del progetto Samael, lanciato dall'azienda privata con sede a Dublino Ulysses Neuroscience Ldt e da Cure5, che studia una nuova famiglia di molecole chiamate 'Angel Compounds', derivate da neurosteroidi e progettate da Massimiliano Bianchi, Ceo e fondatore di Ulysses Neuroscience.  

C'è poi la terapia proteica sostitutiva, di cui si sta occupando ad esempio Tutino. Già "prima di Elettra - ricorda - la mia attività era dedicata allo studio e alla ricerca di nuove terapie per malattie genetiche rare. Durante un progetto di dottorato mi ero occupata di organismi isolati dall'acqua di mare in Antartide". Un batterio in particolare attira la sua attenzione.  

Quello che "abbiamo dimostrato - spiega Tutino - è che nel nostro batterio antartico le proteine venivano prodotte tutte in forma solubile e biologicamente attiva, condizione che le rendeva potenziali farmaci". Gli scienziati erano di fronte una possibile 'fabbrica cellulare' alternativa. "Anche nel caso di Cdkl5 il nostro sistema antartico si è dimostrato estremamente efficace e a tutt'oggi" lo Pseudoalteromonas haloplanktis Tac125, questo il nome, "è l'unico sistema cellulare in cui la proteina viene prodotta in grandi quantità in forma solubile e biologicamente attiva e questo ci mette in prima linea nello sviluppo di una terapia proteica sostitutiva".  

La mamma scienziata racconta anche le difficoltà che accompagnano la vita quotidiana con questa malattia, spesso scandita da numerose crisi epilettiche, molto temute dalle famiglie. Anche Elettra le ha sperimentate, ma i primi 5 anni e mezzo sono stati "senza crisi - ripercorre Tutino - e ha avuto la possibilità di acquisire tanto, anche la capacità di camminare". Pur con un "repertorio di poche parole, si fa capire molto bene ed è solare". Oggi, prosegue, "è come assistere un neonato di 8 mesi imprigionato nel corpo di una 15enne e da questo punto di vista può essere impegnativo", ma "l'essere ricercatrice e mamma dà il privilegio di avere davanti agli occhi una bambina nella manifestazione di una malattia genetica rara e poter provare a traslare ciò che si osserva in tentativi di andare avanti nella comprensione dei meccanismi molecolari che determinano" la patologia, nella convinzione che "solo conoscendone la biologia e la fisiopatologia saremo in grado di elaborare strategie sempre più efficaci".  

Cosa aspettarsi per i pazienti più grandi laddove dovesse arrivare una cura approvata? "Nessuno lo sa - precisa Tutino - Sono stati pubblicati lavori negli Usa" in cui con il ripristino funzionale di Cdkl5 è stato osservato su modelli murini "il ripristino di numerosi aspetti" intaccati dalla malattia. "E' un risultato che ci riempie di speranza, anche se è ovvio che bisognerà vedere la traslabilità dei risultati nell'uomo", puntualizza. "Purtroppo in tutte le malattie del neurosviluppo più il tempo passa e più la possibilità di un ripristino completo diventa un miraggio sempre più lontano". Ma la scienziata mantiene una visione positiva e ribadisce di credere "profondamente" negli sforzi di ricerca in corso.  

Altri filoni importanti sono la ricerca sul microbiota intestinale - coordinata da Paola Tognini della Scuola superiore Sant'Anna di Pisa e che dimostra delle connessioni tra gli squilibri del microbiota intestinale e alcuni sintomi neurologici del disordine da deficienza di Cdkl5 - e la terapia molecolare, un sistema per riattivare selettivamente il cromosoma X inattivo dei pazienti, ossia il gene Cdkl5 spento, senza dover introdurre alcun gene esogeno. Uno studio, quest'ultimo, che sta portando avanti il medico americano Kyle Fink, anche lui come gli altri presente al congresso di Roma. Nelle giornate del meeting la Ulysses Neuroscience di Bianchi eseguirà dei prelievi di sangue dei pazienti con disordine da deficit di Cdkl5, per analizzare le proteine associate al funzionamento dei microtubuli. Verranno effettuati anche dei prelievi salivari da parte del team di Maurizio Giustetto, del Dipartimento di Neuroscienze Rita Levi-Montalcini - università degli Studi di Torino, nell'ambito di un progetto di ricerca scientifica a supporto della comunità Cdkl5.  

L'associazione 'Cdkl5 Insieme verso la cura', che ha organizzato l'evento scientifico e a livello internazionale fa rete con altre realtà nella Cdkl5 Alliance, si è incaricata di creare il registro nazionale Cdkl5 in collaborazione con Domenica Immacolata Battaglia, specialista in Neuropsichiatria infantile del Policlinico Gemelli di Roma. E' uno strumento fondamentale per la raccolta delle informazioni relative ai pazienti del territorio italiano. Il registro è attivo anche a Verona con Francesca Darra, direttrice Uoc Neuropsichiatria infantile dell'azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona (Policlinico G.B. Rossi). 

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Jessie J operata per un cancro al seno: "Abbraccio chi sta vivendo un momento così difficile"

25 Giugno 2025
Jessie J - Fotogramma/IPA

(Adnkronos) - Jessie J è stata operata per un cancro al seno. La cantante britannica ha condiviso la notizia con i fan postando un carosello di video e foto direttamente dall'ospedale, dove ha ricevuto il sostegno del compagno Chanan e il figlio Sky Safir.  

"Questo post racchiude i momenti più alti e bassi delle ultime 48 ore. Condividerò sempre sia le parti belle che quelle dure, di ogni viaggio che affronterò", scrive Jessie J dopo essersi sottoposta all'operazione. 

A inizio giugno, la 37enne aveva annunciato su Instagram di aver ricevuto una diagnosi di cancro al seno in fase iniziale e che aveva trascorso gli ultimi mesi tra visite ed esami medici: "Grata al mio medico/chirurgo e a tutti gli infermieri che si sono presi cura di me e di tutti i miei familiari/amici che sono venuti a trovarmi. Ora sono a casa, per riposare e aspettare i miei risultati", ha aggiunto. 

"Chanan indossa un vestito da infermiera. No no, non lo è, ma divertente da immaginare", ha scritto con ironia sottolineando come il compagno non l'ha mai lasciata da sola in questo momento così delicato. E conclude con un messaggio di speranza: "Abbraccio tutti quelli che stanno passando un brutto momento. Ce la faremo tutti". 

 

L'artista, il cui vero nome è Jessica Cornish, ha spiegato di aver deciso di rendere pubblica la sua diagnosi per due motivi principali: aiutarsi a elaborare la notizia e mostrare solidarietà alle altre persone che stanno affrontando la stessa battaglia. "So quanto la condivisione in passato mi abbia aiutato - ha detto - e mi spezza il cuore sapere che così tante persone stanno attraversando situazioni simili e peggiori".  

La cantante, che ha dato alla luce suo figlio Sky nel 2023 dopo aver subito un aborto spontaneo nel 2021, ha una storia clinica complessa. Le è stata diagnosticata una cardiopatia all'età di otto anni, ha avuto un lieve ictus a 18 anni e nel 2020 le è stata diagnosticato la sindrome di Ménière, un disturbo dell'orecchio interno che causa vertigini, ipoacusia fluttuante, acufeni, sensazione di pressione auricolare e spesso nausea e vomito. Prima di sottoporsi all'intervento chirurgico, Jessie J si è esibita al Capital's Summertime Ball allo stadio di Wembley domenica 15 giugno. 

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Basket: Bendzius dopo cinque anni dice addio alla Dinamo

25 Giugno 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAIl club sassarese saluta e ringrazia il capitano...

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Musetti, obiettivo Wimbledon: in campo per recuperare dall'infortunio - Video

25 Giugno 2025
Lorenzo Musetti - Afp

(Adnkronos) - Missione Wimbledon 2025 per Lorenzo Musetti. Il tennista azzurro sta recuperando dall'infortunio che lo ha messo ko nel quarto set della semifinale del Roland Garros contro Carlos Alcaraz, e dopo aver saltato il Queen's, torneo sull'erba preparatorio proprio allo Slam londinese e vinto dallo spagnolo, ha iniziato ad allenarsi sui campi inglesi a caccia della forma migliore. 

La speranza è quindi quella di aver superato la lesione all'adduttore sinistro accusata a Parigi, per scendere in campo in quella che è diventata una vera e propria corsa contro il tempo. Il primo turno di Wimbledon inizierà infatti lunedì 30 giugno, con la finale in programma invece il prossimo 13 luglio. Dopo una stagione sulla terra da protagonista, sublimata dalla finale raggiunta a Montecarlo, persa anch'essa per ritiro contro Alcaraz, e le due semifinali a Roma e al Roland Garros, Musetti si prepara a iniziare la propria annatta sull'erba, in uno dei tornei più prestigiosi del calendario. 

Obiettivo sarà difendere la semifinale raggiunta nel 2024 (e dunque i 1230 punti conquistati a Londra l'anno scorso, fondamentali per il ranking Atp verso la seconda parte di stagione). Al momento infatti Musetti è numero sette del mondo, scivolato quindi di una posizione dopo non aver potuto, proprio a causa dell'infortunio di Parigi, difendere la finale raggiunta al Queen's lo scorso anno, quando perse in due set con l'americano Tommy Paul. 

 

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Nastro Rosa Tour 2025, dal 30 giugno all'8 luglio in Sardegna

25 Giugno 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATACagliari e La Maddalena le tappe del Giro a vela della Marina...

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Rissa tra migranti per un monopattino, 2 feriti a Cagliari

25 Giugno 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATABotte dopo un furto davanti al Centro di accoglienza...

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Tifoso del River propone il 'biscotto', Chivu si infuria - Video

25 Giugno 2025
Cristian Chivu - Afp

(Adnkronos) - Nella notte di oggi, mercoledì 25 giugno, l'Inter torna in campo nel Mondiale per Club 2025. I nerazzurri sfidano il River Plate nell'ultima giornata del gruppo E, un match decisivo per sancire la qualificazione nerazzurro e l'eventuale primo posto del girone. Chiudere con un successo, dopo il pareggio all'esordio contro il Monterrey e il successo della scorsa giornata contro i giapponesi dell'Urawa Red Diamonds, sarebbe importante per garantirsi un ottavo di finale più agevole e aumentare la fiducia della squadra di Chivu, succeduto sulla panchina nerazzurra a Simone Inzaghi, volato all'Al Hilal dopo la rovinosa sconfitta in finale di Champions League contro il Psg. 

Proprio il neo allenatore dell'Inter, nell'ultima metà di stagione al Parma, è stato protagonista di un siparietto con uno youtuber argentino a Seattle. Un tifoso del River Plate ha aspettato giocatori e dirigenti nerazzurri per strappargli un autografo, facendogli firmare il 'patto di Seattle', vale a dire un vero e proprio biscotto. L'offerta era di concludere l'ultimo match 2-2, risultato che qualificherebbe agli ottavi entrambe le squadre. E mentre Zanetti, il presidente Marotta e alcuni giocatori come Thuram e Sebastiano Esposito hanno firmato, senza però probabilmente rendersi conto della situazione, Chivu ha rifiutato. 

L'ex difensore romeno, appena realizzato cosa stava firmando, ha guardato in cagnesco lo youtuber, declinando l'offerta con un semplice "no" e proseguendo sulla sua strada senza firmare niente. Una reazione che ha colto di sorpresa il content creator, che ha commentato con un "Chivu mi ha detto di no, sono devastato", chiudendo con un ironico, ma un filo preoccupato, "vuol dire che siamo fuori dalla coppa?". 

 

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Nuovo Dg per la Fondazione Policlinico Gemelli, chi è Daniele Piacentini

25 Giugno 2025
Daniele Piacentini

(Adnkronos) - Daniele Piacentini è il nuovo direttore generale della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs di Roma. Piacentini, attualmente amministratore delegato e direttore generale dell’ospedale Isola Tiberina-Gemelli Isola, "assumerà l’incarico dal primo luglio come stabilito dal Consiglio di amministrazione della Fondazione nella seduta di lunedì 23 giugno. Il Consiglio di amministrazione della Fondazione ha designato il dottor Piacentini alla guida del Gemelli al termine di un articolato e approfondito processo di selezione; succede al professor Marco Elefanti, direttore generale del Gemelli dal 31 gennaio 2018", lo sottolinea la nota del Gemelli.  

"Daniele Piacentini ha costruito un significativo bagaglio di esperienze in oltre 25 anni di carriera professionale maturata in organizzazioni sanitarie di eccellenza. Ha avviato la sua carriera nell'ambito delle Risorse Umane all'Istituto Europeo di Oncologia, dove ha assunto ruoli di crescente responsabilità fino a ricoprire l'incarico di direttore centrale delle risorse umane di Ieo e del Centro cardiologico Monzino. Dal luglio del 2015 al giugno del 2022 Piacentini ha ricoperto il ruolo di Direttore delle Risorse Umane della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs. Dal luglio del 2022 ha assunto il ruolo di Amministratore Delegato e Direttore Generale dell'Ospedale Isola Tiberina-Gemelli Isola nell'ambito del progetto di rilancio dell'Ospedale", ricorda il Gemelli.  

La scelta del dottor Piacentini "è avvenuta in prossimità della scadenza del secondo mandato quadriennale del professor Elefanti; il Consiglio di amministrazione della Fondazione nello scorso mese di marzo aveva avviato una selezione per ricercare, tra i migliori manager della sanità italiana, il nuovo direttore generale del Policlinico Gemelli. Il processo di ricerca e selezione - sottolinea la nota - è stato coordinato da una Commissione composta da Daniele Franco, presidente della Fondazione, dalla Professoressa Elena Beccalli, rettore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, da Giuseppe Fioroni, vice presidente della Fondazione, dal Professor Antonio Gasbarrini, nel duplice ruolo di preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia e di Direttore Scientifico ad interim, e dal Professor Elefanti". 

"Al fine di assicurare la valutazione di una ampia platea di candidati, ci si è avvalsi di un'autorevole società di 'head hunting' che ha individuato candidati di alto profilo nel panorama nazionale della sanità pubblica e privata. Il Consiglio di Amministrazione, preso atto dell'esito del processo di selezione nella seduta del 26 maggio, in quella immediatamente successiva del 23 giugno ha proceduto a designare il dottor Daniele Piacentini nel ruolo di Direttore Generale della Fondazione Gemelli a decorrere dal primo luglio con incarico quadriennale. Piacentini continuerà a svolgere il ruolo di Amministratore Delegato della società benefit Gemelli Isola", prosegue il Gemelli.  

Il Consiglio di Amministrazione "ha espresso vivo apprezzamento nei confronti del professor Marco Elefanti, che ha ringraziato per il lavoro svolto negli otto anni di mandato. Il suo ruolo è stato fondamentale per lo sviluppo e la crescita della Fondazione e la sua leadership ha lasciato un'impronta duratura e significativa", conclude la nota.  

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Echinococcosi alveolare, in Europa 4.200 casi: cos'è e da cosa deriva

25 Giugno 2025
Un laboratorio di analisi - (Ipa)

(Adnkronos) - Negli ultimi 25 anni in Europa sono stati segnalati oltre 4.200 casi di echinococcosi alveolare umana, malattia mortale nell’uomo in caso di mancato trattamento.  

 

L'echinococcosi alveolare è una malattia infettiva con un comportamento simile a una neoplasia maligna a causa della proliferazione del parassita negli organi interni a partire dal fegato ed è causata da piccole tenie di Echinococcus multilocularis. Il parassita vive solitamente nelle volpi e nei piccoli roditori selvatici ma l’uomo può infettarsi con le uova del parassita tramite contatto mano-bocca od ingestione di cibo/acqua contaminati.  

 

"Quasi il 70% dei casi si è verificato in Austria, Francia, Germania e Svizzera - afferma il primo studio multicentrico coordinato dall’Istituto superiore di Sanità e appena pubblicato dalla rivista T'he Lancet Infectious Diseases' - Inoltre Lituania, Polonia e Slovacchia rappresentano un ulteriore 21% di casi. L’Italia è tra i Paesi con meno segnalazioni (3 casi documentati per la prima volta nel 2023, di cui uno acquisito localmente). In generale l’incidenza in Europa nel periodo 2021-2023 è risultata di 0,12 casi ogni 100 mila abitanti, ma il dato, affermano gli autori dello studio, è probabilmente sottostimato". 

“Questo studio suggerisce che l’echinococcosi alveolare sta emergendo in quasi tutti i Paesi in cui il parassita è stato trovato, con due epicentri principali nella zona dei Paesi confinanti le Alpi ed i Paesi Baltici - si legge nelle conclusioni - Nonostante il relativo piccolo numero di casi documentati, la necessità di un trattamento per tutta la vita dei pazienti, il peso psicologico dell’infezione e le operazioni chirurgiche necessarie, che possono arrivare al trapianto di fegato, costituiscono un costo importante, e l’accesso all’assistenza appropriata può essere un problema in paesi con risorse limitate. Questi dati potrebbero essere usati a supporto di una pianificazione della sorveglianza dell’echinococcosi alveolare umana e animale, secondo una prospettiva One Health”. 

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Camera, da legalità a salute: oggi question time con cinque ministri

25 Giugno 2025
Camera dei deputati - Fotogramma

(Adnkronos) - Si svolge oggi, mercoledì 25 giugno, alle 15, il question time trasmesso dalla Rai in diretta televisiva da Montecitorio, a cura di Rai Parlamento con cinque ministri a rispondere alle interrogazioni in Aula. 

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, risponde a interrogazioni sulle iniziative volte al rafforzamento dei presidi di legalità e delle strutture di contrasto alla criminalità organizzata ad Aprilia, in provincia di Latina (Zaratti – Avs); sulle iniziative urgenti volte a garantire un maggiore impiego delle forze dell’ordine in Puglia, in relazione alla crescente incidenza di episodi criminosi e al radicamento della criminalità organizzata (D’Attis – FI-Ppe). 

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, risponde a una interrogazione sulla conoscenza, da parte dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, dell’utilizzo dello spyware Graphite e di altri sistemi di intercettazione ai danni di giornalisti e attivisti politici (Bonifazi – IV-C-RE).  

Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, risponde a interrogazioni sulle iniziative volte all’introduzione di ulteriori tutele procedimentali per gli appartenenti alle forze dell’ordine coinvolti in procedimenti penali per fatti commessi nell’esercizio delle proprie funzioni (Bignami – FDI); sulle iniziative normative finalizzate all'introduzione di una specifica tutela procedimentale nei confronti degli agenti delle forze dell’ordine che agiscono nell’adempimento del dovere o in pericolo di vita (Bisa – LEGA). 

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, risponde a interrogazioni sulle iniziative per l'incremento dell’adesione al Fascicolo sanitario elettronico e per il contrasto del divario digitale, al fine di garantire equità nell’accesso ai servizi sanitari sul territorio nazionale (Marattin – MISTO); sulle iniziative volte a prevenire e contrastare il fenomeno degli hikikomori, anche in relazione agli impegni assunti dal Governo nel 2023 (Ruffino – AZ-PER-RE); sulle iniziative volte a garantire la copertura a carico del Servizio sanitario nazionale delle riparazioni e sostituzioni degli ausili relativi alle carrozzine a motore elettrico (Quartini – M5S); sulle iniziative per il superamento delle criticità legate alle liste d’attesa, con particolare riferimento alle visite di follow-up oncologiche (Lupi – NM(N-C-U-I)M-CP). 

La ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, risponde a una interrogazione sulle iniziative urgenti, anche di carattere finanziario, volte a garantire la piena partecipazione di bambini e ragazzi con disabilità ai centri estivi (Furfaro – PD-IDP). 

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Omicidio Giulia Tramontano, al via processo d'appello per Impagnatiello

25 Giugno 2025
Giulia Tramontano - Fotogramma

(Adnkronos) - Al via nell'aula al piano terra del Palazzo di giustizia di Milano il processo d'appello per Alessandro Impagnatiello condannato in primo grado all'ergastolo per l'omicidio della compagna Giulia Tramontano e del bimbo che portava in grembo.  

"Vivrai in eterno nei cuori di chi ti ha sinceramente amata, ai quali hai donato la tua infinita dolcezza, gentilezza e bellezza" sono le parole di papà Franco accompagnate da una foto in primo piano al mare della ventiseienne. "Cinque per sempre. Proprio così per sempre. Oggi più che mai" è, invece, la frase che completa un ritratto di famiglia postata sui social da mamma Loredana Femiano.  

In aula, la Procura generale rappresentata dalla sostituta procuratrice generale Maria Pia Gualtieri è pronta a ribadire la richiesta di ergastolo per il trentaduenne che la sera del 27 maggio 2023, nel loro appartamento a Senago, ha ucciso con 37 coltellate Giulia e suo figlio Thiago. Un omicidio premeditato, preceduto da più tentativi di avvelenare con del topicida la giovane e il feto, poi mirato a nascondere il corpo non prima di aver provato a liberarsene dandogli fuoco. Un delitto crudele in cui l'ex barman ha provato ad allontanare da sé i sospetti con bugie e omissioni.  

La difesa con l'avvocata Giulia Geradini proverà ad alleviare la pena chiedendo che vengano meno le aggravanti della premeditazione e della crudeltà e che al condannato siano riconosciute le attenuanti generiche. Impagnatiello - sostiene la difesa - "non è crudele", ma è un uomo travolto da un "immenso castello di bugie" che "non premedita" l'omicidio e accetta una gravidanza non desiderata pur di mantenere "l'immagine perfetta che ha sempre voluto dare di sé". Un narcisista capace di tenere in piedi due relazioni parallele e che ha ucciso pur di salvare se stesso. La sentenza potrebbe arrivare già in giornata.  

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Omicidio Giulia Tramontano, processo d'appello. Pg: "Confermare ergastolo Impagnatiello"

25 Giugno 2025
Giulia Tramontano - Fotogramma

(Adnkronos) - Al via nell'aula al piano terra del Palazzo di giustizia di Milano il processo d'appello per Alessandro Impagnatiello condannato in primo grado all'ergastolo per l'omicidio della compagna Giulia Tramontano e del bimbo che portava in grembo.  

 

Impagnatiello ha ucciso "con premeditazione la donna che portava in grembo il suo bambino" e lo ha fatto con crudeltà con 37 coltellate la sera del 27 maggio 2023 nel loro appartamento a Senago. Una crudeltà data non solo dal numero di ferite, ma anche "dalla localizzazione dei colpi inferti, ad esempio i tre colpi al viso sono lesioni non mortali voluti per sfigurare la vittima, un elemento di crudeltà, di odio feroce verso questa povera donna e questo descrive il voler aggiungere sofferenze aggiuntive", ha detto la sostituta procuratrice generale di Milano Maria Pia Gualtieri, la prima a prendere la parola in aula. 

Per la rappresentante dell'accusa esistono "tutti gli elementi di natura cronologica e ideologica sulla volontà di uccidere Giulia e il bambino che portava in grembo proprie della premeditazione". Impagnatiello viene descritto come "un uomo che ha ingannato due donne, che addirittura arriva a mostrare un falso documento di Dna per dimostrare che il figlio non è suo, che mente agli inquirenti dicendo che non ha il box. E' enorme la quantità di bugie riferite". In lui non c'è nessun pentimento, confessa "solo per evitare le conseguenze più negative per se stesso". 

Per la pg Gualtieri "anche a volervi cercare con forza gli elementi positivi non ci sono: ha mentito sempre, ha simulato l'esistenza di Giulia mandando messaggi, ha ucciso con premeditazione Giulia e il suo piccolo, non merita le circostanze attenuanti generiche". Quella di Impagnatiello "è una sentenza giusta - conclude nel suo intervento breve e incisivo la pubblica accusa - anche nella richiesta della massima pena e confido che la corte d'appello la confermi". 

 

Impagnatiello è presente in aula. Per pochi secondi è rimasto dietro le gabbie alla sinistra della corte, poi la corte gli ha concesso di sedersi in prima fila accanto all'avvocata Giulia Geradini. Capelli e barba corta, camicia a quadretti, il trentaduenne detenuto nel carcere di Pavia ha guardato dritto verso i giudici. A pochi passi di distanza, in seconda fila, sono seduti invece i genitori della vittima, Franco Tramontano e Loredana Femiano. 

La difesa dell'uomo tenta - in una memoria depositata ai giudici d'appello di Milano - la carta della giustizia riparativa "con vittima surrogata", anticipando il no dei familiari della vittima a questo percorso. Per ora il 'no' è arrivato dalla sostituta procuratrice generale Gualtieri, la prima a prendere la parola in aula. Per la rappresentante dell'accusa la difesa di Impagnatiello "non indica, non offre nessuno elemento di fatto da cui poter desumere l'utilità di questo percorsi riparatorio. Non si vede quale vantaggio potrebbe derivare per la vittima la giustizia riparativa". 

 

"Vivrai in eterno nei cuori di chi ti ha sinceramente amata, ai quali hai donato la tua infinita dolcezza, gentilezza e bellezza" sono le parole di papà Franco accompagnate da una foto in primo piano al mare della ventiseienne. "Cinque per sempre. Proprio così per sempre. Oggi più che mai" è, invece, la frase che completa un ritratto di famiglia postata sui social da mamma Loredana Femiano.  

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