(Adnkronos) - Macerie, distruzione, bandiere strappate. E' quello che resta nel villaggio di Marwahine, ad un chilometro e mezzo dalla Blue Line che divide il sud del Libano da Israele. (di Silvia Mancinelli)
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(Adnkronos) - Al via da stasera, martedì 24 giugno, 'Storie al bivio show', il nuovo talk condotto da Monica Setta in onda in prima serata su Rai 2. Uno spin-off del programma 'Storie di donne al bivio', format già noto ai telespettatori, in cui la giornalista racconta e intervista personaggi femminili. In questa nuova versione, tra gli ospiti di Monica Setta anche i personaggi maschili.
Gli ospiti della prima puntata sono: Al Bano, Francesca Pascale, Arianna Mihajlovic e Corinne Cléry.
Al Bano si toglie qualche 'sassolone' dalla scarpa nel salotto di 'Storie al bivio show'. Il cantautore ammette: "Dicono che ho la 'sanremite' ed è vero. Ci tenevo a tornare al Festival, ma sono stato preso in giro prima da Amadeus e poi anche da Carlo Conti. Io ho sempre difeso Sanremo quando tutti l’attaccavano. Riprovarci? L’amarezza è tanta, vedremo, ma sono molto amareggiato dalle promesse non mantenute"
Nell'intervista, l'artista parla di sua figlia Ylenia, scomparsa nel 1993: "Ho avuto una vita piena con i miei bassi, naturalmente. Su di me hanno detto e scritto di tutto, ma la cosa più squallida che ho subito riguarda Ylenia. Mi hanno accusato di tenerla nascosta in casa per farmi pubblicità".
Francesca Pascale a Monica Setta parla della sua relazione con Silvio Berlusconi: "L'ho amato più della mia vita e fu forse solo mia madre a capirlo per prima. Era in fin di vita, mi strinse a se dicendomi 'Sono contenta che lo ami, ma proteggiti'. E ancora: "Berlusconi e io non abbiamo mai parlato di nozze. Ma una cosa è certa. Non lo avrei mai sposato né con una festa simbolica né davanti al sindaco perché avevo troppo rispetto per i suoi figli. Per me Marina Piersilvio e gli altri venivano prima di tutto", ha detto Francesca.
"Dopo la morte di Sinisa ho avuto una strana reazione. Ho usato i social fingendo una felicità inesistente. Il primo anno è stato difficile per me, cercavo conferme, pubblicavo in continuazione per affrontare il dolore. Solo ora ho realizzato che Sinisa vorrebbe vedermi andare avanti". Così l'ex showgirl Arianna Rapaccioni Mihajlovic, moglie dal 2005 dell'ex calciatore e allenatore Sinisa Mihajlovic, scomparso nel 2022 per leucemia, parla per la prima volta dell'amore e della malattia del marito a Monica Setta nell'intervista che andrà in onda stasera.
Corinne Clery racconta per la prima volta il rapporto turbolento con il figlio a Monica Setta: "Non parlo con il mio unico figlio da 8 anni. Da lui ho subito tutto, violenza verbale e perfino schiaffi, ma adesso la cosa è più grave perché lui vuole vendere la casa dove abito e di cui io gli ho donato la nuda proprietà". E ancora: "Da quando ho donato a mio figlio la nuda proprietà di un casale, è diventato un’altra persona. Ogni giorno mi mandava messaggi terribili in cui sperava che io morissi presto. Non ne ho mai parlato prima perché mi vergognavo di questo dolore così grande che non si può quantificare. Ho capito tardi che mio figlio voleva ingannarmi".
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(Adnkronos) - A pochi giorni da Wimbledon 2025, Nick Kyrgios cambia idea su Jannik Sinner: "Lui e Alcaraz stanno giocando in maniera incredibile. Si sono spinti a livelli che hanno raggiunto in pochi prima di loro. Saranno i colossi di questo sport per i prossimi 10-15 anni". Il tennista australiano - che non giocherà nemmeno lo Slam inglese - ha parlato così del numero uno del ranking in un'intervista al Guardian, dopo averlo criticato più volte negli ultimi mesi per il caso Clostebol.
"Credo che Alcaraz abbia la compostezza e l'X-factor di Federer, Nadal e Djokovic. Sinner è straordinariamente potente, ma Alcaraz è al livello di quei grandissimi del tennis" ha detto Kyrgios. L'australiano ha poi fatto la sua previsione sul torneo londinese: "Chi vincerà Wimbledon? Direi Alcaraz".
Nel corso dell'intervista, Kyrgios ha parlato anche del momento di Djokovic, eliminato in semifinale all'ultimo Roland Garros: "Credo che ora Novak si senta molto più a suo agio. Gli è sempre piaciuto essere apprezzato dal pubblico, ma ora si cala anche nel ruolo del villain. Si carica quando la gente lo infastidisce. È il più forte di sempre, non gli interessa più di tanto che cosa pensino le persone di lui. Abbiamo grande rispetto l'uno per l'altro, è la prova che personalità differenti possono raggiungere il successo. Non è necessario dover piacere per forza a tutti".
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(Adnkronos) - E' allarme in Australia per la rapida diffusione della cosiddetta 'lumaca killer' o verme polmonare del ratto (Angiostrongylus cantonensis). Secondo una nuova ricerca dell’Università di Sydney, i casi si sono moltiplicati nei cani, suscitando preoccupazione tra medici e autorità sanitarie.L'infezione, considerata rara ma potenzialmente mortale, è stata trovata in un piccolo ma crescente numero di cani nelle aree colpite da forti piogge e occasionalmente anche negli esseri umani. Ma di cosa si tratta esattamente?
Il verme polmonare di ratto, o Angiostrongylus cantonensis, è un parassita che ha avuto origine nel sud-est asiatico ma si è diffuso in altre parti del mondo, tra cui Nord America, Europa e Australia. L'ospite naturale del parassita sono i ratti selvatici, ma può accidentalmente farsi strada verso altri animali attraverso un complicato processo di trasmissione che coinvolge lumache e limacce come ospiti intermedi.
Quando trova la sua strada negli esseri umani e nei cani, il verme polmonare dei ratti può causare una malattia chiamata angiostrongoliasi neurale. Negli esseri umani, viene diagnosticata come una sorta di meningite o meningoencefalite eosinofila. I sintomi negli esseri umani includono mal di testa, un collo rigido, formicolio o dolore alla pelle, febbre, nausea e vomito. In rari casi, può causare danni cerebrali permanenti o risultare fatale, specialmente nei soggetti con sistema immunitario compromesso.
I sintomi nei cani includono paralisi di pois e coda, incontinenza urinaria e risposte del dolore anormali. Il tempo tra mangiare la lumaca infetta o lumaca e ammalarsi è di solito tra una e tre settimane.
La ricercatrice di dottorato dell’Università di Sydney Phoebe Rivory, autrice del recente studio, ha spiegato che non è il parassita stesso a fare il danno, ma i tentativi del corpo di combatterlo. "Nei cani e negli esseri umani, il parassita entra nel cervello, ma piuttosto che progredire verso i polmoni come nei ratti, viene ucciso nel cervello dalla nostra stessa risposta immunitaria. È quella risposta immunitaria palese che causa forti mal di testa e sensazioni”, ha detto Rivory.
Il New South Wales Health afferma che è raro che gli esseri umani sviluppino meningite in risposta ai vermi polmonari di ratto, e la maggior parte delle persone che lo contraggono non hanno alcun sintomo, mentre altri possono avere solo sintomi lievi e di breve durata.
I ratti infettati da vermi adulti espellono le larve nelle loro feci, che vengono poi ingerite da lumache e limacce. I cani e le persone hanno maggiori probabilità di contrarre il parassita quando mangiano deliberatamente o accidentalmente una lumaca cruda che trasportano le larve, o le verdure non lavate, come la lattuga, contaminate da una melma infetta. Il parassita non è contagioso da persona a persona.
I ricercatori dell’Università di Sydney hanno esaminato la prevalenza della malattia nei cani sulla base del fatto che sono una popolazione sentinella per gli esseri umani – cioè, l’aumento dei tassi della malattia nei cani può essere un segnale di allarme precoce del rischio di malattia umana.
I ricercatori hanno analizzato 180 campioni clinici prelevati tra il 2020 e il 2024 da cani sospettati di aver avuto la malattia e hanno confermato 93 casi, tutti a Sydney e Brisbane o intorno, con una “graduale tendenza al rialzo”. Hanno anche scoperto un picco di 32 casi nel 2022, in correlazione con alti livelli di precipitazioni, che tende a sovraccaricare la proliferazione delle lumache.
Le autorità sanitarie raccomandano misure preventive, tra queste:-lavare accuratamente frutta e verdura; - evitare che i cani ingeriscano lumache, limacce o erba umida nei parchi dopo la pioggia- evitare il contatto diretto con lumache o rane, soprattutto in zone rurali o tropicali.
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(Adnkronos) - Alessandro Basciano resta senza braccialetto elettronico. Anche il noto dj, destinatario del dispositivo di sorveglianza perché accusato dalla Procura di Milano di stalking nei confronti dell'ex compagna Sophie Codegoni conosciuta al Grande Fratello Vip, beneficia della carenza dei dispositivi elettronici.
Il trentacinquenne - che sta facendo conoscere la sua musica anche all'estero, in particolare negli Stasi Uniti - è rientrato in Italia a inizio giugno per una serie di eventi che lo hanno visto protagonista, ma - apprende l'Adnkronos - non è stato possibile eseguire il provvedimento perché "per questo mese tutti gli slot sono occupati" visto anche il boom del Codice rosso.
Una formula verbale non nuova tra gli addetti ai lavori, non solo a Milano. Le liste d'attesa che si allungano - per la mancanza di braccialetti elettronici - sono un tema su scala nazionale che ha costretto a intervenire, con una circolare del maggio scorso, anche il ministero della Giustizia. Ora anche Basciano fa i conti con questa indisponibilità e con il numero massimo di attivazioni pattuite su base mensile con il fornitore Fastweb.
Lo scorso aprile la Cassazione aveva confermato per Basciano il divieto di avvicinarsi (a meno di 500 metri) e di comunicare con l'ex compagna Codegoni. La decisione confermava l'indicazione del Tribunale del Riesame di Milano a cui si era inizialmente rivolta la Procura - l'aggiunta Letizia Mannella e il pubblico ministero Antonio Pansa - dopo che la giudice per le indagini preliminari Anna Magelli aveva scarcerato il deejay arrestato lo scorso 21 novembre.
Da quanto si apprende, inoltre, la Procura si appresta a chiudere le indagini nei confronti dell'indagato denunciato dalla modella ventitreenne. La giovane sentita mesi fa dagli stessi inquirenti aveva ribadito le minacce e gli insulti ricevuti anche via chat, ma soprattutto aveva sottolineato di non aver mai ritirato la querela - presentata nel dicembre 2023 -, e di non essere intenzionata a farlo.
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(Adnkronos) - Si è svolto oggi presso Ibm Studios di Milano 'Insieme per un impatto positivo', l’evento organizzato da Bolton, Wwf e Oxfam per raccontare i risultati concreti raggiunti nell’ambito delle partnership trasformative per una pesca più sostenibile, per la salvaguardia degli oceani e per la tutela dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva. L’evento è stato anche l’occasione per annunciare il rinnovo delle due partnership fino al 2028, con nuovi obiettivi.
“Oggi un’azienda che vuole agire la sostenibilità in maniera concreta, affrontandola in tutte le sue dimensioni, deve assumersi la responsabilità del proprio impatto: non solo migliorare le proprie performance, ma contribuire attivamente a un cambiamento più ampio e sistemico - commenta Luca Alemanno, Ceo Bolton Food - Per Bolton, la sostenibilità è parte integrante del modo di fare impresa, sostenuto da una visione che guarda al lungo termine, alla solidità dei valori, alla creazione di valore che duri nel tempo”.
“Le grandi sfide ambientali che il Pianeta si trova ad affrontare richiedono risposte immediate, coraggiose e, soprattutto, collettive. Come Wwf, crediamo da sempre nel valore di collaborazioni strategiche con il mondo delle imprese, a patto che siano fondate su impegni concreti e misurabili”, commenta Alessandra Prampolini, direttrice generale Wwf Italia. “In un mondo segnato da disuguaglianze crescenti, è indispensabile che le imprese assumano un ruolo attivo nella promozione dei diritti umani, dell’equità e dell’inclusione lungo le proprie filiere”, dichiara Roberto Barbieri, direttore generale di Oxfam Italia.
L’IMPEGNO PER UNA PESCA SOSTENIBILE E LA TUTELA DEGLI OCEANI - Il rinnovo per la terza volta consecutiva e per i prossimi 4 anni della partnership tra Wwf e Bolton con la sua Business Unit Food (in cui rientrano marchi come Rio Mare e Saupiquet) sancisce una delle collaborazioni più avanzate e durature tra un’azienda e una Ong internazionale all’interno del settore ittico. Il percorso, iniziato nel 2017, ha previsto in primo luogo lo sviluppo di una roadmap per rendere tutta la catena di approvvigionamento più sostenibile. Nel 2024 il 99,7% degli approvvigionamenti di tonno dell’azienda proviene da fonti responsabili, ovvero da attività di pesca certificate Msc (Marine Stewardship Council) o da progetti di miglioramento della pesca (Fip - Fishery Improvement Projects) credibili e robusti. Sono state anche condotte attività di advocacy verso decision maker e istituzioni a livello globale che si occupano della gestione degli oceani e delle attività di pesca per spingerli a mettere in atto azioni concrete di tutela della salute degli stock di tonno e per il miglioramento della tracciabilità, della trasparenza e della conservazione dei mari.
Inoltre, oggi il 100% dei prodotti a base tonno a marchio Rio Mare e Saupiquet è completamente tracciabile 'dal mare alla tavola', con informazioni condivise in tempo reale con i consumatori. A partire dal 2018 sono state portate avanti anche attività di comunicazione e sensibilizzazione rivolte ai consumatori, attraverso l’iniziativa 'Insieme per gli oceani' che ha coinvolto 11 Paesi, ed è diventata in Italia anche un progetto educativo, approvato dal Mim (ministero dell’Istruzione e del Merito) che ha raggiunto in 6 anni il 70% delle scuole elementari italiane. Infine, sono state supportate iniziative di conservazione e tutela della biodiversità, tra cui un progetto a tutela di 8mila ettari di foreste di mangrovie in Ecuador.
Nei prossimi 4 anni sarà ampliato il perimetro della partnership coinvolgendo non solo il tonno utilizzato per i brand dell’azienda, ma tutto il tonno di cui Bolton si approvvigiona, passando da circa 130mila a 700mila tonnellate annue. Questo permetterà di migliorare la sostenibilità di circa il 12% del tonno pescato a livello mondiale. Per quanto riguarda l’approvvigionamento sostenibile, l’azienda si impegna ad avere entro il 2028 almeno il 95% del tonno che acquista in linea con i nuovi sustainable fisheries criteria stabiliti nella partnership. Questi criteri si basano sui più alti standard internazionali già esistenti (come la certificazione Msc o le misure di conservazione della Issf - International Seafood Sustainability Foundation) e riguarderanno la salute e l'abbondanza degli stock e la loro gestione responsabile. L’ambizione è quella di poter realizzare un modello di riferimento che sia anche un patrimonio per il miglioramento di tutta la industry. Inoltre, entro il 2030, Bolton mira ad avere il 100% del tonno Rio Mare proveniente esclusivamente da attività di pesca certificate Msc.
L’IMPEGNO PER LA TUTELA DEI DIRITTI UMANI LUNGO LA FILIERA - Nel corso della collaborazione Bolton e Oxfam hanno lavorato insieme per analizzare le politiche aziendali in tema di tutela dei diritti umani per poterle migliorare e rafforzare. Durante i 4 anni di lavoro insieme è stato anche valutato l'impatto sui diritti umani in tre delle principali catene di approvvigionamento del tonno di Bolton: Ecuador, Marocco e Colombia (in corso), attraverso la metodologia dello Human Rights Impact Assessment - (Hria) di Oxfam. Parte fondamentale delle attività legate agli assessment è lo sviluppo e l'implementazione di piani di azione triennali volti a prevenire, mitigare e rimediare agli impatti reali e potenziali identificati da Oxfam.
Per continuare a guidare questo cambiamento, Oxfam e Bolton rinnovano la collaborazione per i prossimi 4 anni (2025-2028) con l’obiettivo di proseguire il percorso di analisi attraverso lo Human Rights Impact Assessment in altre geografie estremamente rilevanti per Bolton, come per esempio l’Indonesia. Inoltre Oxfam continuerà a supportare Bolton nell’implementazione dei piani d’azione sviluppati nei paesi già analizzati (Ecuador, Marocco e Colombia), in cui rientrano il tema dell'uguaglianza di genere e la diversità, la promozione della libertà di associazione, l’accesso ai meccanismi di reclamo e rimedio e il salario dignitoso (living wage).
Inoltre, Bolton continuerà ad implementare il proprio sistema di due diligence, sviluppato con il supporto di Oxfam, con l’obiettivo di verificare e monitorare il rispetto delle proprie policy lungo tutta la catena di fornitura. In ultimo, Oxfam accompagnerà l’azienda al fine di cogliere opportunità di advocacy pubblica che possano spingere l’intero settore ad abbracciare questo nuovo corso della sostenibilità sociale e della tutela dei diritti umani nelle filiere globali.
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(Adnkronos) - "L'Italia ha fatto una scelta strategica con il Piano Mattei che permette di aprire un dialogo forte con un continente centrale per il futuro come l'Africa. Il ruolo e il futuro nei prossimi 20 anni si giocherà in Africa, e le politiche al riguardo non devono essere solo italiane ma europee. E quindi vedo bene l'incontro della scorsa settimana con Von der leyen, perché il piano Mattei deve diventare europeo". Così Marco Minniti, già ministro e sottosegretario, presidente della Fondazione Med-Or, intervenendo all'assemblea nazionale di Assolavoro in corso a Roma.
Assolavoro è entrata nel capitale sociale di Med-Or. "L'idea -ha continuato Minniti riferendosi a Med-Pr- è quella di avere una struttura di ricerca, di attività sul territorio, di 'soft power' in momento in cui nel mondo sembra prevalere l'hard power, con due guerre in corso e una instabilità impensabile. Quindi credo che avere uno strumento italiano di soft power, di dialogo nel Mediterraneo sia una cosa molto importante. dialogo e cooperazione chiave di volta per creare un nuovo ordine mondiale", ha aggiunto.
Per Minniti "se vogliamo evitare le ombre di domani dobbiamo mettere al centro il lavoro non come risposta a un fabbisogno economico ma come risposta a un fabbisogno di vita, perché la persona che ha trovato lavoro ha realizzato se stesso e quindi è meno ossessionato e nel momento che lo è abbiamo conseguito una prospettiva non solo per l'Italia ma per il mondo". E Minniti ha ribadito il ruolo centrale che il nostro Paese può avere nelle nuove dinamiche occidentali e mondiali. "Il nostro Paese ha una collocazione geostrategica fondamentale, punto di congiunzione tra Occidente e sud del mondo, un elemento di forza straordinario ma ne dovrebbe essere più consapevole", ha sottolineato. E per Minniti "dobbiamo abituarci a un cambiamento di epoca, per una pace duratura dobbiamo costruire un nuovo ordine mondiale", ha concluso.
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(Adnkronos) - In merito alla scomparsa di Angela Celentano il giudice punta sull'esame del Dna sulla ragazza filmata in Turchia. Nell'elenco degli accertamenti che il gip del tribunale di Napoli Federica Colucci ha disposto nell'ambito della cosiddetta "pista turca", ci sono anche le nuove indagini per identificare la ragazza ed eseguire il test genetico per fugare ogni dubbio sulla sua identità. Angela Celentano è la bimba di cui si sono perse le tracce il 10 agosto 1996 sul Monte Faito, a Vico Equense, quando la piccola aveva appena 3 anni. Oggi, a 29 anni dai fatti, ne avrebbe 32.
Il giudice ha chiesto al pm titolare del fascicolo che vengano sentiti i presunti testimoni turchi, in particolare un avvocato, per fare in modo di identificare la ragazza ritratta in un video depositato dalla blogger Vincenza Trentinella già nel 2009. A fare richiesta dell'esame del Dna sono stati gli avvocati della famiglia Celentano, Luigi Ferrandino ed Enrica Visconti.
(Adnkronos) - "I lavoratori dipendenti che hanno sottoscritto la previdenza complementare sono soltanto il 37% della forza lavoro italiana, è ancora un settore di nicchia purtroppo e non sufficientemente diffuso tra i giovani che sicuramente saranno coloro che ne avranno più bisogno per sostenere l'integrazione alla pensione pubblica". Così Nadia Vavassori, responsabile fondi pensione aperti di Amundi Sgr, in occasione del convegno 'Demografia, un patto fra generazioni', oggi al Palazzo dell'Informazione, sede dell'Adnkronos.
"Fermo restando che ci sono sicuramente dei vincoli di spesa pubblica", continua, bisognerebbe "incentivare la previdenza complementare, differenziando opportunità e profili di investimento in funzione delle fasce di età, consentendo di avere un plafond di deducibilità fiscale e incentivi fiscali differenziati per fasce di età e individuai. Bisognerebbe agire per trovare meccanismi che consentano a tutti di accumulare sfruttando vantaggi fiscali che differenzino l'investimento previdenziale dagli altri investimenti in strumenti finanziari".
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(Adnkronos) - "Nei prossimi anni intendiamo continuare a crescere nei settori industriali dove già esprimiamo un expertise di primo piano e a valutarne di nuovi, sempre portando innovazione e competenze finanziarie e industriali". Lo afferma, in una lettera agli stakeholder di Edizione, Alessandro Benetton confermato dall’assemblea alla presidenza della holding assieme a Enrico Laghi nel ruolo di amministratore delegato.
L’assemblea ha approvato i risultati di bilancio 2024 con ricavi consolidati in crescita a 10,1 miliardi di euro (9,5 miliardi nel 2023) e un Nav a 13,2 miliardi di euro, rispetto agli 11,7 miliardi del 2023. In crescita anche gli occupati del Gruppo, saliti a oltre 100.000 unità nell’ultimo triennio (da circa 70.000, dato aggregato), mentre la quota di manager donne si attesta a circa un terzo del personale dirigente. Le attività infrastrutturali del Gruppo confermano, nei propri target Esg, l’azzeramento delle emissioni dirette entro il 2040. Il consumo di energia elettrica da fonti green di tutte le aziende in portafoglio ha raggiunto il 73%.
L’assemblea di Edizione ha poi nominato il Consiglio di amministrazione con l’adozione del sistema di governance monistico, capace di rendere più veloce, compatto ed efficiente il processo decisionale dell’azienda, in linea con le più moderne regole di governance internazionali. Sulla base della nuova governance, i quattro rami famigliari hanno approvato, in modo unitario, i nomi dei quattro membri indipendenti del board: oltre alla riconferma di Vittorio Pignatti e Irene Boni, si registra l’ingresso dei due nuovi componenti: Laura Zanetti (direttore del corso di laurea in Economia e Finanza della Bocconi, commercialista e revisore legale) e Annachiara Svelto (esperta di diritto societario, M&A e corporate governance, già nei board di Enel, Terna, Credito Emiliano). L’assemblea ha poi nominato consigliere Alessandro Benetton, che - come detto - ricoprirà la carica di presidente nel prossimo triennio; Enrico Laghi, amministrazione delegato, Carlo Bertagnin Benetton, Christian Benetton ed Ermanno Boffa.
"Nel corso del 2024 -scrive Benetton - abbiamo portato avanti con profondo impegno il percorso di cambiamento ed innovazione di Edizione. Abbiamo ulteriormente rafforzato i risultati economici di Gruppo, ampliando il nostro raggio d’azione; abbiamo riformato profondamente la nostra governance, allineandola alle migliori best practice internazionali; abbiamo continuato a investire in modo concreto e tangibile su sostenibilità e innovazione, valori strategici e fondamentali per noi e per tutte le nostre partecipate".
Per il futuro - continua il presidente di Edizione - "proseguiremo nella nostra 'sperimentazione del fare', contaminando la logica dell’investitore di lungo periodo con lo spirito di chi, come le startup, cerca sempre di creare un prodotto o un servizio che prima non esisteva. Non dobbiamo mai stare fermi, dobbiamo sempre cercare di fare il meglio per le aziende del nostro Gruppo e per tutti i nostri stakeholder. Ci aspetta un futuro complesso, dove l’instabilità geopolitica potrà ulteriormente aumentare. Spetta a noi affrontare queste sfide con competenza e determinazione, convinti di voler continuare a svolgere un ruolo significativo in Italia e in tutte le economie dove siamo e saremo presenti".
Leggi tutto: Edizione, Alessandro Benetton: "Puntiamo a valutare nuovi settori di crescita"
(Adnkronos) - Per l’Italia alzare la spesa per la difesa ad un livello pari al 5% del Pil sarebbe un "suicidio economico, politico e sociale". Lo dice all’Aja il leader del M5S Giuseppe Conte, che si trova nella capitale olandese per firmare una dichiarazione contraria all’aumento delle spese militari che verrà chiesto agli alleati nel corso del summit Nato in agenda per stasera e domani.
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