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Inter-River Plate: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv (in chiaro)

25 Giugno 2025
L

(Adnkronos) - L'Inter torna in campo nel Mondiale per Club 2025. I nerazzurri sfidano, nella notte tra mercoledì 25 e giovedì 26 giugno, gli argentini del River Plate nell'ultima giornata del gruppo E. La squadra di Chivu, che ha sostituito in panchina Simone Inzaghi, volato all'Al Hilal dopo la pesante sconfitta in finale di Champions League contro il Psg, fin qui ha raccolto un pareggio all'esordio con il Monterrey e una vittoria per 2-1, in pieno recupero, contro l'Urawa Red Diamonds. 

Il River Plate ha invece aperto il proprio Mondiale per Club vincendo contro i giapponesi per poi pareggiare con i messicani di Sergio Ramos. Entrambe le squadre si trovano quindi al primo posto del girone E a quota 4 punti, con gli argentini al momento primi per differenza reti. 

 

L'Inter sarebbe sicura di passare il turno in caso di vittoria contro il River Plate, ma potrebbe bastare anche un pareggio. Con un trionfo con i Millionarios i nerazzurri passerebbero da primi del girone, con il pari invece tanto dipenderebbe dal risultato del Monterrey, ancora in corsa. Se i messicani non dovessero battere l'Urawa Red Diamonds, l'Inter si qualificherebbe anche perdendo con il River Plate, mentre una vittoria di Sergio Ramos e compagni e contestuale sconfitta nerazzurra porterebbe all'eliminazione dei meneghini. 

Diversa, come detto, la situazione qualora il Monterrey dovesse vincere e l'Inter pareggiare: in quel caso le tre squadre si ritroverebbero appaiate al primo posto a quota 5 punti, ma, in questo momento, la spunterebbero comunque i nerazzurri. Il primo criterio stabilito dalla Fifa è la classifica avulsa, che sarebbe in parità, poi la differenza reti negli scontri diretti, anch'essi in parità, e allora si deciderebbe tutto con il numero di gol segnati negli scontri diretti, che al momento recitano: Inter 1 gol, Monterrey 1 gol e River Plate 0. 

 

La sfida tra Inter e River Plate è in programma nella notte tra mercoledì 25 e giovedì 26 giugno alle 3 ora italiana allo stadio Lumen Field di Seattle. Ecco le probabili formazioni: 

Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, de Vrij, Bastoni; Luis Henrique, Barella, Asllani, Carlos Augusto, Zalewski; P. Esposito, Lautaro Martinez. All. Chivu 

River Plate (4-3-3): Armani; Montiel, Martinez Quarta, Diaz, Acuña; Kranevitter, Aliendro, Simon; Mastantuono, Colidio, Meza. All. Gallardo 

 

Inter-River Plate sarà trasmessa in diretta, come tutto il Mondiale per Club 2025, da Dazn e visibile in chiaro su Italia 1. Il match si potrà seguire anche in streaming sulla piattaforma Dazn, sul sito Sportmediaset.it e su Mediaset Infinity. 

 

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Venezia, da oggi 5 giorni di feste e lusso sfrenato per il 'sì' di Bezos e Sanchez

25 Giugno 2025
Lauren Sanchez e Jeff Bezos - Ipa

(Adnkronos) - Venezia si prepara a vivere giorni da capogiro con il matrimonio più chiacchierato e scintillante dell'anno: Jeff Bezos e Lauren Sanchez si diranno presto sì e lo faranno con stile. Anzi, con lussuosissimo stile. Tra ieri e oggi in laguna stanno arrivando i circa 250 ospiti: tutti atterrano con jet privati all'aeroporto 'Marco Polo'. Ma non sono viaggi leggeri: gli invitati alle nozze, con i loro accompagnatori, portano valigioni extralarge. Il motivo? Un'agenda di eventi che sembra quella di un festival esclusivo: feste a tema (pigiama party incluso), cocktail party, cene eleganti e, ovviamente, la cerimonia nuziale. In altre parole: un matrimonio in tre atti, e nessuno con dress code casual. 

I festeggiamenti iniziano oggi, 25 giugno, e proseguono fino a domenica 29, con base ufficiale all'Aman Venice, hotel affacciato sul Canal Grande, interamente prenotato per l'occasione. Tra i più belli e sfarzosi di Venezia, Palazzo Papadopoli, costruito nel XVI secolo dall'architetto Giacomo De Grigi, l'albergo a sette stelle fu già teatro nel 2014 delle nozze tra George Clooney e Amal Alamuddin. E ora è la base di Jeff Bezos, fondatore di Amazon. L'hotel offre 24 suite ultra-lusso con affreschi di Tiepolo, caminetti Sansovino e vasche da bagno straordinarie, con tariffe che partono da 1.000 fino a 3.500 euro a notte. Gli altri alberghi di lusso prenotati in blocco per ospitare gli invitati sono il Gritti Palace, Danieli, Belmond Hotel Cipriani e The St. Regis Venice.  

Una delle prime feste a cui parteciperanno gli invitati, come hanno riferito alcune fonti all'Adnkronos, sarà quella a Villa Baslini sull'isoletta di San Giovanni Evangelista, collegata a Torcello da un piccolo ponte. È l'unico edificio rimasto intatto dell'antico complesso del monastero San Giovanni Evangelista eretto prima dell'anno 1000, nella quale basilica (vi sono le rovine in giardino) erano conservate le spoglie di Santa Barbara, ora a Burano, e distrutto definitivamente in epoca napoleonica. La casa, un piccolo palazzetto gotico, era la foresteria del convento. Resistono, inoltre, tratti del muro di cinta. Divenuta abitazione di pescatori e contadini fu restaurata insieme all'ampio giardino negli anni '50 del secolo passato assumendo l'aspetto attuale. La festa si svolgerà interamente nel maestoso giardino, dove si trova anche una piscina e non escluso che qui possa essere organizzato il pigiama party con tanto di schiuma party. 

Peraltro, uno schiuma party, come ha scritto il sito americano di gossip Tmz con tanto di foto, è già avvenuto come parte delle celebrazioni pre‑matrimoniali di Bezos e Sánchez solo pochi giorni fa a bordo dello yacht Koru: qui è stato organizzata un vero e proprio foam party mentre la spettacolare nave si trovava nel mar Adriatico di fronte alla costa della Crozia.  

L'isola di San Giorgio Maggiore, nel bacino di San Marco, è stata scelta per privacy, sicurezza e prestigio architettonico. Qui si terrà la cerimonia di venerdì 27, dove è atteso il cantante Matteo Bocelli, figlio del tenore Andrea, come ospite speciale della festa, che dovrebbe concludersi con uno spettacolo pirotecnico che illuminerà lo specchio d'acqua davanti a piazza San Marco.  

Gli ospiti visiteranno i chiostri storici che oggi ospitano la Fondazione Cini, per poi dirigersi al Teatro Verde, un anfiteatro all'aperto per circa 1.500 spettatori, realizzato in pietra bianca di Vicenza con siepi di bosso: una fusione tra teatro classico, teatro di verde e natura lagunare, pervasa da un'atmosfera "magica e contemplativa", come lo definirono nel 1952 gli architetti Luigi Vietti e Angelo Scattolin. Caduto in disuso in seguito, è stato oggetto di un restauro importante tra il 2021 e il 2022, grazie a collaborazioni con Cartier e l'Università Internazionale dell'Arte. Qui Jeff Bezos e Lauren Sanchez pronunceranno il fatidico sì. Da due settimane, secondo quanto risulta all'Adnkronos, è stata predisposta una zona blindata, con sorveglianza, sicurezza in acqua e controllo degli accessi. 

Infine sabato 28 la grande festa da ballo, allietata sembra da Lady Gaga all'interno dell'Arsenale, nella zona delle Tese (capannoni storici). La scelta della location è stata motivata dalla migliore capacità di controllo degli accessi, protezione delle vie fluviali e riduzione del rischio di proteste. In quel punto l'Arsenale, complesso ex cantieristico medievale, circondato da mura e ben protetto, è pressoché impossibile da raggiungere a piedi ma anche a nuoto. 

Alla corte dei Sanchezos - come li chiama affettuosamente il web - sfilerà un parterre che mescola Hollywood, moda, politica, economica, finanza e jet set. Tra i confermati: la stilista Diane von Fürstenberg e il marito Barry Diller, ex top manager di Paramount Pictures e 20th Century Fox & Fox Network; il produttore premio Oscar Brian Grazer; l'attore Orlando Bloom (senza Katy Perry, impegnata col tour in Australia). E poi: Oprah Winfrey, Kim Kardashian, Eva Longoria, Karlie Kloss, Joshua Kushner, Ivanka Trump e Jared Kushner, Camila Morrone, solo per citarne alcuni. Attesi anche Bill Gates, Elton John e Mick Jagger. (di Paolo Martini) 

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Caldo in aumento sull'Italia, oggi bollino arancione in 13 città e domani sarà rosso in 6

25 Giugno 2025
Turisti si rinfrescano in una fontana - Ipa

(Adnkronos) - Sempre più caldo sull'Italia. Oggi, mercoledì 25 giugno, e domani, giovedì 26, le temperature saliranno ancora stringendo molte città nella morsa dell'afa con possibili ripercussioni sulla salute. Ben 13 saranno oggi quelle da bollino arancione e domani andrà peggio con 6 capoluoghi contrassegnati dal bollino rosso. E' quanto emerge dal bollettino sulle ondate di calore elaborato dal ministero della Salute con i dati di 27 città e previsioni a 24, 48 e 72 ore.  

Preludio al giovedì 'super afoso' oggi, a patire maggiormente il caldo saranno 13 città: Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Milano, Perugia, Roma, Torino, Venezia e Verona.  

Domani sarà bollino rosso (livello di allerta 3, il più alto, che indica condizioni di emergenza con possibili effetti negativi sulla salute) in 6 città: Bologna, Firenze, Torino, Bolzano, Brescia e Perugia. Non farà fresco sul resto d'Italia, perché sarà bollino arancione (livello di allerta 2) ad Ancona, Campobasso, Frosinone, Latina, Milano, Napoli, Palermo, Pescara, Rieti, Roma, Venezia e Verona. 

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Trump, il report dell'intelligence: "Programma nucleare Iran non distrutto"

25 Giugno 2025
Donald Trump

(Adnkronos) - Gli Stati Uniti hanno distrutto il programma nucleare dell'Iran o lo hanno 'solo' rallentato? Il presidente Donald Trump non ha alcun dubbio e continua a usare il termine 'obliterated' dopo il raid compiuto con bombardieri B-2 e missili Tomahawk sui siti di Fordow, Natanz e Isfahan. 

"L'Iran può ricostruire il programma nucleare? No, assolutamente. Quei posti sono stati demoliti, sono andati", dice Trump rispondendo alle domande dei media prima del vertice Nato all'Aja e dopo il raggiungimento della tregua che ha posto fine alla guerra. Le certezze presidenziali, però, non sono sostenute dalle valutazioni dell'intelligence, che adotta un approccio più prudente a giudicare dalle news riportate in particolare dalla Cnn. 

 

I raid non avrebbero distrutto i componenti cruciali del programma nucleare di Teheran, ma lo hanno comunque fatto arretrare di mesi, secondo il primo bilancio dell'intelligence Usa rivelato dall'emittente. 

La valutazione è stata realizzata dall'agenzia di Intelligence del Pentagono sulla base di quella condotta dal CentCom subito dopo l'attacco. Le analisi dei danni e dell'impatto dei raid continua, ma al momento le fonti citate dalla Cnn affermano che i depositi di uranio arricchito non sono stati distrutti. E che le centrifughe sarebbero in gran parte "intatte". "Quindi la valutazione è che gli Usa hanno rimandato l'Iran indietro di alcuni mesi, al massimo", continuano le fonti.  

Altri elementi vengono citati dal Washington Post, che fa riferimento allo stesso rapporto classificato. Gli attacchi non sono riusciti a distruggere tutti i componenti principali del programma nucleare iraniano e probabilmente ne hanno ritardato l'attuazione solo di pochi mesi. Teheran avrebbe spostato una quantità di uranio arricchito dai siti prima del raid: le scorte sarebbero integre. 

 

La Casa Bianca ha riconosciuto l'esistenza di questa valutazione, ma ne contesta il contenuto. "Questa cosiddetta valutazione è assolutamente sbagliata ed era stata classificata come 'top secret' e nonostante questo è stata data alla Cnn da un funzionario di basso livello, un anonimo perdente", ha dichiarato la portavoce Karoline Leavitt, affermando che l'obiettivo è quello di "screditare il presidente Trump e i coraggiosi piloti che hanno portato a termine la missione per obliterare il programma nucleare iraniano".  

In realtà, come scrive il Times of Israel, anche la prima valutazione dell'intelligence israeliana indica che i raid degli Usa e di Israele non hanno completamente distrutto il programma nucleare iraniano. Il verdetto è in linea con quello dei colleghi americani: il programma di Teheran è stato rimandato indietro di "diversi anni".  

In un contesto ufficiale come il Consiglio di Sicurezza dell'Onu, anche l'inviata statunitense ad interim alle Nazioni Unite, Dorothy Shea, si mostra prudente: gli attacchi "hanno efficacemente raggiunto il nostro obiettivo specifico: ridurre la capacità dell'Iran di produrre un'arma nucleare", dice. "Questi attacchi – in conformità con il diritto all'autodifesa collettiva – miravano a ridurre la minaccia rappresentata dall'Iran per Israele, la regione e, più in generale, per la pace e la sicurezza internazionale". 

 

Trump, però, non accetta compromessi. "L'Iran può ricostruire il programma nucleare? No, assolutamente. Quei posti sono stati demoliti, sono andati. I piloti dei bombardieri B-2 hanno fatto il loro lavoro meglio di quanto si potesse immaginare. Al buio, senza nemmeno la luce della luna, hanno centrato il bersaglio", dice il presidente prima di caricare a testa bassa. 

"Quando vedo che la Cnn prova a dire 'forse non è stato distrutto'... credo che la Cnn dovrebbe scusarsi con i piloti, questi network sono perdenti veri, sfigati... Io sono costretto a guardare la Cnn, non ho scelta, ma è spazzatura...". 

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Nato, la partita di Meloni a vertice L'Aja. Trump in pressing su Europa

25 Giugno 2025
Nato, la partita di Meloni a vertice L

(Adnkronos) - "Si vis pacem, para bellum", se vuoi la pace, prepara la guerra. È la massima latina citata da Giorgia Meloni nel suo intervento in Senato, prima di partire per il vertice Nato all'Aja. Un'espressione che ben sintetizza il clima che si respira nella città olandese, dove i 32 Paesi dell'Alleanza Atlantica sono riuniti per approvare il più imponente aumento delle spese militari dalla fine della Guerra Fredda: dieci anni per raggiungere il 3,5% del Pil in spese militari e l'1,5% in sicurezza, intesa in senso più ampio. 

Anche l'Italia è pronta a fare la sua parte, rispettando gli impegni assunti: lo ha ribadito Meloni in Aula e lo confermerà nei Paesi Bassi, prima di proseguire per Bruxelles, dove il 26 e 27 giugno parteciperà al Consiglio europeo. 

La presidente del Consiglio è atterrata nel tardo pomeriggio di ieri ad Amsterdam, accolta dal rappresentante permanente presso il Consiglio Atlantico, Marco Peronaci, e dall'ambasciatore italiano nei Paesi Bassi, Augusto Massari, per partecipare al vertice ospitato nel World Forum dell'Aja. 

Fanno parte della delegazione italiana anche il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani e il ministro della Difesa Guido Crosetto. In serata, Meloni ha raggiunto Palazzo Huis ten Bosch per la cena ufficiale offerta dal Re e dalla Regina dei Paesi Bassi ai Capi di Stato e di governo dell'Alleanza. 

I riflettori sono puntati su Donald Trump, che all'Aja è destinato a incassare un importante successo: l'aumento delle spese militari fino al 5% del Pil per i partner Nato è stato uno dei capisaldi della sua amministrazione. Forte il pressing della Casa Bianca affinché tutti gli alleati si adeguassero. 

Proprio Trump ha condiviso su Truth Social lo screenshot di un messaggio ricevuto dal segretario generale Nato, Mark Rutte, mentre era a bordo dell'Air Force One diretto al vertice: l'ex premier olandese lo ringraziava per la pace ottenuta con l'Iran e per aver spinto gli europei ad aumentare le spese per la difesa. Un episodio, spiegano fonti europee beninformate, che non è certo passato inosservato tra i leader riuniti al summit. 

La moral suasion di Trump ha fatto breccia in Italia, mentre la Spagna ha mostrato maggiore resistenza: lo dimostrano le tensioni tra il premier Pedro Sánchez e Rutte sulla soglia da destinare alla difesa e sulla presunta deroga concessa a Madrid, smentita dallo stesso segretario Nato. Su questo fronte, Roma intende fare la sua parte, come ha sottolineato Meloni nelle comunicazioni alle Camere in vista del doppio appuntamento di Aja e Bruxelles. 

A Palazzo Madama, la premier ha ribadito la posizione del governo sulla necessità di aumentare le risorse per la sicurezza, esprimendo però scetticismo verso un sistema difensivo europeo 'parallelo' rispetto alla Nato: "Io voglio una colonna europea della Nato", ha dichiarato. "Ma sarebbe un errore pensare di costruire una difesa europea parallela a quella dell'Alleanza: sarebbe una duplicazione inutile. Dobbiamo invece collaborare di più a livello europeo". 

Meloni ha anche chiarito che il tema della difesa non è solo quanto si investe, ma su cosa si investe: "Gli scenari stanno cambiando. In Ucraina, i risultati migliori sono arrivati da droni che costano 20mila euro. Ci sono Paesi che lavorano su robot e dati, più pericolosi dei proiettili". Gli investimenti, ha aggiunto, dovrebbero concentrarsi sulle aziende italiane: "Ma dobbiamo essere onesti e chiederci quanto siano in grado di produrre le imprese italiane ed europee. Quando non sarà possibile, lavoreremo con gli alleati". 

Riguardo all'obiettivo del 5% in spesa militare, la premier ha spiegato: "Nelle ultime settimane ci siamo impegnati per rendere questo percorso sostenibile, flessibile, credibile. Oggi ritengo che ci siamo riusciti". Sulle tensioni tra Israele e Iran, la premier si è detta fiduciosa in un ritorno al dialogo. Nella serata di ieri, il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha annunciato la fine della "guerra dei dodici giorni imposta" da Israele, con un messaggio rivolto alla Nazione. 

La crisi iraniana sarà al centro delle discussioni del vertice Nato, ma il focus principale resta l'aumento delle spese militari, su cui le opposizioni italiane annunciano battaglia. Elly Schlein, leader del Pd, ha ricordato che "l'Italia ripudia la guerra", mentre Giuseppe Conte, da L'Aja, ha promosso un'iniziativa contro il riarmo insieme a 15 forze politiche di 11 Paesi europei, firmando un documento che esprime "l'indignazione" dei cittadini per l'aumento delle spese militari: "Se vuoi la pace, prepara la pace", si legge - in chiara risposta alla citazione di Meloni. 

Il vertice affronterà anche il dossier ucraino. "Sono attese decisioni importanti su Kiev", ha anticipato Rutte: "Abbiamo stabilito che il percorso dell'Ucraina verso l'ingresso nella Nato è ormai irreversibile". In questo contesto, è atteso anche un possibile incontro tra Trump e Zelensky, saltato al G7 in Canada per il rientro anticipato del tycoon negli Stati Uniti, a causa dell'aggravarsi della crisi mediorientale. Alle 15.30 oggi, inoltre, avrà luogo un incontro dei leader di Ucraina, Italia, Francia, Regno Unito, Germania, Polonia con Rutte. (dall'inviato Antonio Atte) 

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Alvaro Vitali, il messaggio di Lino Banfi: "Strade diverse ma sempre amico" - Video

24 Giugno 2025

(Adnkronos) - "Tutto si può dire di me, ma non che non sono altruista o amico di tutti. Figuriamoci di Alvaro. Sono capitate due strade diverse". Lino Banfi ricorda Alvaro Vitali, morto all'età di 75 anni, con un messaggio sui social. L'attore pugliese si sofferma anche sulle dichiarazioni rese in passato da Vitali, che si era definito 'abbandonato' dal cinema italiano. 

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Nato, Rutte ringrazia Trump: "Ci hai spinto a spendere di più"- Video

24 Giugno 2025

(Adnkronos) - "Grazie presidente Trump per la sua leadership. Grazie per aver spinto la Nato a spendere di più". E' l'omaggio che Mark Rutte, segretario generale della Nato, riserva al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nella cena che precede il vertice all'Aja. 

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Alvaro Vitali, Lino Banfi: "Le polemiche fra noi mi addolorarono"

24 Giugno 2025
Lino Banfi

(Adnkronos) - "Sono stravolto da questa notizia repentina e inaspettata". Risponde così all'Adnkronos Lino Banfi, commentando la morte di Alvaro Vitali venuto a mancare oggi a Roma. Banfi, che con Alvaro Vitali fece spesso coppia in tanti film della commedia sexy all'italiana (da 'L'insegnante balla..con tutta la classe' del 1979 a 'La ripetente fa l'occhietto al preside' del 1980, solo per fare qualche esempio) dando vita ad un duo comico molto amato, è molto addolorato: "Alvaro aveva solo 75 anni, non era in un'età per morire, almeno nei parametri di oggi", scandisce. E torna sulle polemiche che si scatenarono qualche anno fa dopo alcune dichiarazioni di Vitali, che si lamentava di essere stato abbandonato da alcuni dei suoi compagni di scena più affezionati, tra cui appunto Lino Banfi.  

"Sono ancora profondamente dispiaciuto, come lo fui nel momento in cui scoppiarono le polemiche fra noi, perché Alvaro mi accusò di averlo abbandonato, ma io non ho mai fatto né il produttore né il regista. Non facevo più film comici, era il periodo in cui facevo 'Un medico in famiglia', che era sempre un ruolo brillante ma di diverso genere", scandisce l'attore pugliese. "Fui molto addolorato e glielo dissi, facendogli capire che non dipendeva da me".  

Poi un ricordo del talento dell'amatissimo 'Pierino' del grande schermo: "L'ho sempre considerato un bravissimo attore e un grande interprete, tanto che lo scoprì Fellini -dice Banfi- relegato come tutti gli attori caratteristi in Italia ad attori considerati di serie B, quando sono bravissimi. In america si chiamano Danny De Vito e Woopi Goldberg, in Italia siamo più selettivi". Poi conclude commosso: "Sono sinceramente e profondamente addolorato. Ciao, Alvaro".  

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Meloni-Trump, colloquio a cena per vertice Nato

24 Giugno 2025
La foto di gruppo alla cena per il vertice Nato

(Adnkronos) - Lungo colloquio tra Giorgia Meloni e Donald Trump durante la cena dei leader Nato all'Aja, sede del vertice dell'Alleanza. La presidente del Consiglio e il presidente degli Stati Uniti erano seduti fianco a fianco. Secondo quanto si apprende, il Medio Oriente è stato uno dei principali temi trattati. Trump è sbarcato nei Paesi Bassi dopo la tregua raggiunta tra Iran e Israele nella guerra durata 12 giorni. 

In occasione del vertice, il Re e la Regina del Regno dei Paesi Bassi hanno ospitato una cena in onore dei Capi di Stato e di governo dei Paesi membri dell'Alleanza. Al ricevimento hanno preso parte anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, i rappresentanti dei quattro partner indo-pacifici e i vertici dell'Unione Europea. 

 

 

La presidente del Consiglio ha partecipato all'evento, sedendo al tavolo con Sua Maestà il Re Willem-Alexander, il segretario Generale della Nato Mark Rutte, il presidente degli Usa Trump, il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, e il presidente della Repubblica Ceca Petr Pavel. Meloni e Trump, secondo quanto viene riferito, hanno avuto modo di discutere dei principali dossier internazionali. 

 

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Meloni-Trump, colloquio prima di vertice Nato: focus su Medio Oriente

24 Giugno 2025
La foto di gruppo alla cena per il vertice Nato

(Adnkronos) - Lungo colloquio tra Giorgia Meloni e Donald Trump durante la cena dei leader Nato all'Aja, sede del vertice dell'Alleanza. La presidente del Consiglio e il presidente degli Stati Uniti erano seduti fianco a fianco. Secondo quanto si apprende, il Medio Oriente è stato uno dei principali temi trattati. Trump è sbarcato nei Paesi Bassi dopo la tregua raggiunta tra Iran e Israele nella guerra durata 12 giorni. 

In occasione del vertice, il Re e la Regina del Regno dei Paesi Bassi hanno ospitato una cena in onore dei Capi di Stato e di governo dei Paesi membri dell'Alleanza. Al ricevimento hanno preso parte anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, i rappresentanti dei quattro partner indo-pacifici e i vertici dell'Unione Europea. 

 

 

La presidente del Consiglio ha partecipato all'evento, sedendo al tavolo con Sua Maestà il Re Willem-Alexander, il segretario Generale della Nato Mark Rutte, il presidente degli Usa Trump, il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, e il presidente della Repubblica Ceca Petr Pavel. Meloni e Trump, secondo quanto viene riferito, hanno avuto modo di discutere dei principali dossier internazionali. 

 

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Trump al vertice Nato, l'arrivo 'trionfale' - Video

24 Giugno 2025

(Adnkronos) - Donald Trump arriva nei Paesi Bassi per il vertice Nato in programma oggi e domani a L'Aja. Il presidente degli Stati Uniti atterra con l'Air Force One e, reduce dal 'successo' ottenuto con la tregua tra Israele e Iran, indossa con soddisfazione il cappellino 'Usa'. 

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E' morto Alvaro Vitali, addio al Pierino del cinema

24 Giugno 2025
Alvaro Vitali

(Adnkronos) - E' morto Alvaro Vitali. L'attore, protagonista di una serie di film della commedia sexy all'italiana, aveva 75 anni. Nel ruolo di Pierino, in particolare, Vitali raggiunse l'apice della notorietà negli anni '70. 

Vitali era stato ricoverato recentemente per una broncopolmonite recidiva. Recentemente l'attore aveva rivelato in tv di soffrire molto per la fine del matrimonio, durato 27 anni, con la moglie Stefania Corona, che aveva confessato in una trasmissione di essersi innamorata di un altro uomo. 

Ospite oggi, martedì 24 giugno, a La volta buona, Corona ha risposto pubblicamente alla lettera scritta dall'ex marito, nella quale lui le chiedeva una seconda possibilità, nonostante il tradimento. 

Stefania Corona ha letto in diretta la lettera che l'attore ha scritto per lei: "Proviamo a tornare insieme. Io ti devo molto e sono pronto a passare sopra al tuo errore di percorso. Non buttiamo via tutto. Sarò più presente sotto ogni punto di vista. Tu sei stato la mia roccia su cui mi sono più volte aggrappato. Sei crudele ma ti amo ancora. Te la senti di dare al nostro amore una seconda possibilità?". Secca la risposta di Stefania Corona: "No, grazie". 

 

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Trump e l'incontro con Zelensky: "Gli chiedo come sta" - Video

24 Giugno 2025

(Adnkronos) - Il presidente americano Donald Trump ha confermato che "probabilmente" incontrerà Volodymyr Zelensky in occasione del vertice Nato all'Aja. Una fonte ucraina aveva riferito all'Afp che le squadre stavano "definendo i dettagli" dei colloqui che si svolgeranno nel "primo pomeriggio" di domani e che si concentreranno sulle sanzioni alla Russia e sull'approvvigionamento di armi per Kiev. Alla domanda su cosa direbbe a Zelensky, con il quale aveva avuto un'accesa discussione nello Studio Ovale lo scorso febbraio, Trump ha risposto: "Gli chiederò 'come va?' È in una situazione difficile in cui non si sarebbe dovuto trovare". 

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