Studio Camera Commercio Sassari, tasso di crescita + 0,31%... 
(Adnkronos) - Tensione in Napoli-Inter. Durante il secondo tempo del big match del Maradona di oggi, sabato 25 ottobre, c'è stato un acceso botta e risposta tra l'attaccante nerazzurro Lautaro Martinez e l'allenatore azzurro Antonio Conte. I due si sono presi, arrivando quasi alle mani, dopo il rigore trasformato da Hakan Calhanoglu, che ha riaperto la partita.
Conte, che ha anche allenato Lautaro durante i suoi anni in nerazzurro, ha detto qualcosa all'attaccante argentino, transitato dalle parti della panchina del Napoli. Immediata la reazione di Martinez, che ha acceso un parapiglia tra le due panchine, sedato dall'intervento dell'arbitro. I due si sono continuati a punzecchiare anche a distanza, con il capitano dell'Inter che ha fatto il segno del 'parla, parla' con la mano verso Conte.
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(Adnkronos) - Emergenza e ossigeno iperbarico: nuove frontiere della medicina che salva la vita. Se ne parla nella terza e ultima giornata di Icare 2025, il Congresso nazionale della Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva (Siaarti) dove due sessioni sono state dedicate alle 'Nuove frontiere nel setting extraospedaliero' e alle 'Emergenze iperbariche'. Ne è emersa una fotografia chiara: le innovazioni nella gestione pre-ospedaliera, il potenziamento dei sistemi informativi sanitari e l’uso appropriato dell’ossigeno iperbarico possono fare la differenza tra la vita e la morte, tra una disabilità permanente e un recupero completo.
Nel panel dedicato all’emergenza extraospedaliera, moderato da Davide Colombo, responsabile dell’Area culturale Siaarti medicina critica e dell’emergenza, si è discusso delle ultime innovazioni nella gestione del politrauma pediatrico, dell’analgo-sedazione in emergenza e delle applicazioni dell’Ecmo nel pre-ospedaliero, che oggi consentono di avviare il supporto extracorporeo già durante il trasporto. Temi che interessano direttamente la cittadinanza, perché riguardano la sicurezza e l’efficacia delle cure nei minuti più critici.
Ma l’innovazione non è solo tecnologica: riguarda anche la cultura della condivisione dei dati sanitari. "Ogni secondo conta – spiega Colombo – ma la velocità non basta senza informazione. Oggi meno della metà degli italiani ha dato il consenso all’uso del proprio Fascicolo sanitario elettronico, e questo significa che in caso di emergenza il medico può trovarsi senza accesso a dati vitali come allergie, terapie o malattie croniche. Dobbiamo promuovere una cultura della prevenzione e della responsabilità digitale: condividere le proprie informazioni sanitarie è un gesto semplice, ma può salvare una vita".
Per quanto riguarda le emergenze iperbariche, il focus ha riguardato il ruolo delle microparticelle nell’intossicazione da monossido di carbonio, sul politrauma, sulla gestione degli incidenti subacquei e sul nuovo Ita-Oti Study, ricerca osservazionale multicentrica promossa da Siaarti che per la prima volta fotografa in modo sistematico l’uso dell’ossigenoterapia iperbarica in Italia. "L’ossigeno iperbarico è una risorsa preziosa che agisce dove quello tradizionale non arriva – afferma Luca Martani, responsabile dell’Area culturale Siaarti Medicina iperbarica.
"Oggi - continua Martani - lo utilizziamo non solo per la malattia da decompressione dei subacquei, ma anche in molti altri casi: avvelenamento da monossido di carbonio, gravi infezioni, ferite che non guariscono e traumi complessi. Attraverso lo studio Ita-Oti vogliamo comprendere meglio le indicazioni, uniformare i protocolli e garantire a tutti i pazienti un accesso tempestivo e appropriato a questa terapia. In emergenza, la differenza tra un trattamento tempestivo e un ritardo può determinare la sopravvivenza e la qualità della vita del paziente".
L’attenzione alla medicina d’urgenza e iperbarica conferma l’impegno della Siaarti nel costruire un sistema sanitario capace di rispondere con efficacia e umanità alle situazioni più critiche, in cui l’intervento dell’anestesista-rianimatore è decisivo. Dopo il successo dell’edizione 2024 a Torino, la Società annuncia che nel 2026 si terrà nuovamente il Congresso dell’Area culturale emergenza (Ace), dedicato alla formazione e alla ricerca in tutti i contesti dell’urgenza e del soccorso avanzato.
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(Adnkronos) - Mohammad Hannoun non potrà tornare a Milano per un anno. Il Questore di Milano ha emesso un provvedimento di allontanamento e divieto di ritorno nel Comune di Milano nei confronti del cittadino giordano che è stato bloccato all'aeroporto di Linate. A quanto si legge nel documento che Adnkronos ha potuto visionare, la misura è stata notificata oggi, sabato 25 ottobre, attorno alle 16 agli uffici della polizia di frontiera, poco prima che lo stesso Hannoun si mettesse in comunicazione telefonica con il corteo pro-Pal di Milano, per una serie di comportamenti "ritenuti idonei a turbare l'ordine e la sicurezza pubblica". Secondo quanto riportato nel provvedimento, Mohammad Hannoun, presidente delle associazioni 'Associazione benefica di solidarietà con il popolo Palestinese' e 'Associazione Palestinese in Italia', avrebbe manifestato "una pervicace inclinazione a commettere reati contro l'ordine pubblico". La violazione del divieto di ritorno nel Comune di Milano "costituisce delitto punito con la reclusione da 6 a 18 mesi e con la multa fino a 10mila euro".
Il provvedimento del questore di Milano si basa in particolare sulle dichiarazioni pronunciate durante la manifestazione Pro-Palestina, tenutasi a Milano il 18 ottobre 2025. L'uomo - secondo quanto si legge in un documento che Adnkronos ha potuto visionare - avrebbe pronunciato frasi di istigazione alla violenza, inneggiando alla legge del taglione e incitando alla morte di collaborazionisti e presunti criminali. Tali dichiarazioni, diffuse anche in diretta sulla piattaforma social Facebook, "avrebbero potuto generare reazioni di massa incontrollabili, mettendo a rischio la sicurezza pubblica".
Il provvedimento del questore di Milano con cui è stato fatto divieto a Mohammad Hannoun di entrare a Milano per un anno "si basa anche su episodi precedenti". Nel provvedimento - che l'Adnkronos ha potuto visionare - si legge Hannoun è stato coinvolto in reati di istigazione a delinquere e violazione di norme relative al soggiorno di cittadini stranieri, oltre a falsità ideologica in atto pubblico. Già nel novembre 2024 l'uomo era stato destinatario di un foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno a Milano per sei mesi, a seguito di un intervento durante una manifestazione Pro-Palestina in cui aveva approvato e promosso condotte violente contro tifosi israeliani durante Ajax-Maccabi Tel Aviv. In quella occasione Hannoun aveva detto: "Il vittimismo è una caratteristica del movimento sionista, mandiamo un applauso ai giovani di Amsterdam".
"Bene così. Nessuno spazio a chi istiga all’odio e alla violenza" scrive sui social il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini, commentando la notizia.

(Adnkronos) - Mohammad Hannoun non potrà tornare a Milano per un anno. Il Questore di Milano ha emesso un provvedimento di allontanamento e divieto di ritorno nel Comune di Milano nei confronti del cittadino giordano. A quanto si legge nel documento che Adnkronos ha potuto visionare, la misura è stata notificata il 25 ottobre 2025 presso gli uffici della polizia di frontiera aerea di Milano Linate ed è stata adottata in seguito a una serie di comportamenti "ritenuti idonei a turbare l'ordine e la sicurezza pubblica". Secondo quanto riportato nel provvedimento, Mohammad Hannoun, presidente delle associazioni 'Associazione benefica di solidarietà con il popolo Palestinese' e 'Associazione Palestinese in Italia', avrebbe manifestato "una pervicace inclinazione a commettere reati contro l'ordine pubblico".
Il provvedimento del questore di Milano si basa in particolare sulle dichiarazioni pronunciate durante la manifestazione Pro-Palestina, tenutasi a Milano il 18 ottobre 2025. L'uomo - secondo quanto si legge in un documento che Adnkronos ha potuto visionare - avrebbe pronunciato frasi di istigazione alla violenza, inneggiando alla legge del taglione e incitando alla morte di collaborazionisti e presunti criminali. Tali dichiarazioni, diffuse anche in diretta sulla piattaforma social Facebook, "avrebbero potuto generare reazioni di massa incontrollabili, mettendo a rischio la sicurezza pubblica".
Il provvedimento del questore di Milano con cui è stato fatto divieto a Mohammad Hannoun di entrare a Milano per un anno "si basa anche su episodi precedenti". Nel provvedimento - che l'Adnkronos ha potuto visionare - si legge Hannoun è stato a coinvolto in reati di istigazione a delinquere e violazione di norme relative al soggiorno di cittadini stranieri, oltre a falsità ideologica in atto pubblico. Già nel novembre 2024 l'uomo era stato destinatario di un foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno a Milano per sei mesi, a seguito di un intervento durante una manifestazione Pro-Palestina in cui aveva approvato e promosso condotte violente contro tifosi israeliani durante Ajax-Maccabi Tel Aviv. In quella occasione Hannoun aveva detto: "Il vittimismo è una caratteristica del movimento sionista, mandiamo un applauso ai giovani di Amsterdam".

(Adnkronos) - Una supercar da 12 milioni - con soli 3 esemplari in tutto il mondo - sparisce in Germania e ricompare a Milano. E viene sequestrata dai carabinieri del Nucleo radiomobile in una concessionaria. L'auto è al centro di un caso di appropriazione indebita. Il reato è stato consumato in Germania e denunciato presso le autorità tedesche il 23 ottobre scorso.
I carabinieri hanno trovato il veicolo all’interno dell’autosalone dopo la segnalazione di un 33enne afghano, delegato da una società con sede a Norimberga. Dopo un riscontro sui numeri del telaio, l'uomo ha dichiarato che la società era venuta a conoscenza che la fuoriserie era presente nella concessionaria milanesi.
Dagli accertamenti effettuati, i carabinieri hanno appurato che l'auto era stata noleggiata a lungo termine con contratto di leasing ma negli ultimi 6 mesi non erano più state versate le rate. La vettura era stata poi venduta ad una società milanese e lasciata in custodia presso la concessionaria. Il veicolo è stato sottoposto a sequestro, d'intesa con l’Autorità Giudiziaria di Milano, al fine di accertare eventuali responsabili penali.
Leggi tutto: Supercar da 12 milioni sequestrata a Milano, era 'sparita' in Germania

(Adnkronos) - Infortunio per Kevin De Bruyne. Il centrocampista del Napoli si è fatto male oggi, sabato 25 ottobre, durante il primo tempo della sfida del Maradona contro l'Inter, valida per l'ottava giornata di Serie A. L'azzurro, arrivato in estate dopo essersi svincolato dal Manchester City, ha calciato il rigore del vantaggio partenopeo, per poi toccarsi la coscia destra.
Dopo aver calciato infatti, trasformando perfettamente il calcio di rigore al 31', De Bruyne ha subito fatto segno alla panchina di essersi fatto male, toccandosi ripetutamente la parte posteriore della coscia destra. Al suo posto è entrato, al minuto 32, Piotr Zielinski, grande ex dell'incontro. Da monitorare quindi le sue condizioni. Il problema però sembra serio e preoccupa Conte, con il giocatore che è stato aiutato a uscire dal campo dai membri dello staff medico del Napoli.
Leggi tutto: De Bruyne segna ma si fa male: cos'è successo in Napoli-Inter

(Adnkronos) - 'Left-Handed Girl', l'opera prima di Shih-Ching Tsou è il Miglior film della Festa del Cinema di Roma 2025. Un riconoscimento anche a '40 secondi' di Vincenzo Alfieri, mentrea Jasmine Trinca va il premio 'Monica Vitti' per 'Gli occhi degli altri' di Andrea De Sica
Il film della regista taiwanese racconta la storia di Shu-fen, madre single alle prese con debiti, depressione e le difficoltà di crescere due figlie: la ribelle ventenne I-Ann e la curiosa I-Jing, di appena cinque anni. Attraverso lo sguardo disarmante della più piccola, il film esplora la fragilità dei legami familiari in una società sospesa tra tradizione e modernità, dove essere mancini è ancora considerato un segno del diavolo.
Accanto al premio principale del Concorso Progressive Cinema, la giuria presieduta dall’attrice, sceneggiatrice, autrice e regista Paola Cortellesi e composta dal regista e sceneggiatore finlandese Teemu Nikki, il regista e sceneggiatore britannico William Oldroyd, lo scrittore e illustratore statunitense Brian Selznick e l’attrice franco-finlandese Nadia Tereszkiewicz, ha assegnato diversi altri riconoscimenti a opere e interpreti che hanno segnato questa edizione. Il Gran premio della giuria va a 'Nino' di Pauline Loquès, Miglior regia a Wang Tong per 'Chang ye jiang jin' ('Wild Nights, Tamed Beasts') e Miglior sceneggiatura a Alireza Khatami per 'The Things You Kill'.
Premiati anche gli interpreti di questa edizione. A Jasmine Trinca va il premio 'Monica Vitti' per 'Gli occhi degli altri' di Andrea De Sica e a Anson Boon il premio 'Vittorio Gassman' per 'Good Boy' di Jan Komasa.
Un riconoscimento anche a '40 secondi' di Vincenzo Alfieri. Il film riceve il premio speciale della Giuria per "aver trasformato il dolore di una tragedia realmente accaduta in un'esperienza condivisa ricordando quanto il cinema abbia il potere di illuminare la memorie, toccare le coscienze e unire gli animi", dice Cortellesi. La pellicola è il racconto delle ventiquattro ore che hanno preceduto l'omicidio di Willy Monteiro Duarte, il 21enne ucciso nel 2020 a Colleferro dopo essere intervenuto per difendere un amico aggredito da un gruppo di ragazzi, tra questi i fratelli Bianchi, Marco condannato all'ergastolo e Gabriele a 28 anni di reclusione per l’omicidio di Willy.
Dal Concorso alla Miglior opera prima Poste Italiane. La giuria presieduta dal regista e produttore argentino Santiago Mitre con il regista e sceneggiatore britannico Christopher Andrews e l’attrice italiana Barbara Ronchi ha assegnato il riconoscimento a 'Tienimi presente' di Alberto Palmiero: "Lo dedico a chi sta ancora cercando un posto nel mondo". Inoltre, è stata assegnata una Menzione speciale agli attori Samuel Bottomley e Séamus McLean Ross per 'California Schemin’', l'esordio alla regia dell'attore James McAvoy. Per la prima volta quest’anno, è stato conferito un premio alle opere che esplorano il cinema del reale. La giuria presieduta dal regista, direttore della fotografia, montatore e produttore rumeno Alexander Nanau e composta dal regista e sceneggiatore Santiago Maza e dalla produttrice Nadia Trevisan ha assegnato il Premio Miglior Documentario a 'Cuba & Alaska di Yegor Troyanovsky, che segue Yulia 'Cuba' e Oleksandra 'Alaska': due dottoresse ucraine che lavorano sulla linea del fronte di guerra. È stata inoltre assegnata una Menzione speciale al documentario 'Le Chant des forêts' di Vincent Munier. Un premio arriva anche dal pubblico. Fra i titoli del Concorso Progressive Cinema, gli spettatori hanno assegnato il Premio del Pubblico Terna al documentario 'Roberto Rossellini - Più di una vita' di Ilaria de Laurentiis, Andrea Paolo Massara, Raffaele Brunetti.
Ema Stokholma è invece stata riconfermata come conduttrice delle cerimonie di apertura e chiusura della prossima edizione della Festa del Cinema di Roma (14-25 ottobre 2026), come annunciato dalla direttrice artistica Paola Malanga in chiusura della cerimonia di premiazione della 20esima edizione.
Leggi tutto: Festa del Cinema di Roma, 'Left-Handed Girl' è il miglior film

(Adnkronos) - Dalla diagnosi di disturbo borderline al tentativo di suicidio, fino alla rinascita. Veronica Satti, figlia del cantante Bobby Solo, è tornata a raccontarsi oggi, sabato 25 ottobre, ospite a Verissimo.
Veronica ha ripercorso gli ultimi anni della sua vita, segnati dal rapporto complicato con il padre Bobby Solo: "I primi due anni dopo il Grande Fratello, nel 2018 fino al 2020, ci siamo sentiti, poi, è scomparso di nuovo. Io l’ho cercato ma lui non rispondeva più. Mio padre è scomparso dalla mia vita quando avevo 13 anni e la colpa la davo a me. A 14 anni non mangiavo più, poi più avanti mangiavo troppo, dell'adolescenza ricordo senso di colpa".
Veronica ha raccontato quando il rapporto si è incrinato con il padre: "Quando ho avuto le mie prime mestruazioni volevo la mia mamma perché con lui non avevo quella confidenza e stavo male. Volevo tornare da mamma e lui si è arrabbiato per questo, da Verona mi ha portato a Genova e mi ha detto: 'Questa è l'ultima volta che ci vediamo' e non ci siamo visti fino ai 28 anni".
Da quel momento sono nati i disturbi alimentari. Più avanti, al liceo Veronica ha iniziato a farsi del male: "Ho iniziato a fare autolesionismo, inizialmente in parti in cui non si vedeva fino a episodi sempre più forti. Due anni fa sono stata ricoverata in una clinica di riabilitazione psichiatrica. Ho chiamato mio padre e lui mi ha mandato solo un messaggio. Ho rischiato la vita, ho fatto gesti anti-conservativi".
Oggi, Veronica vive una fase nuova della sua vita: "Ora da due anni non mi faccio più del male. Mi è stato anche diagnosticato un disturbo borderline. Faccio un percorso specializzato per affrontare l'ansia. Da gennaio ho ricominciato anche a lavorare", ha aggiunto.

(Adnkronos) - Dalla diagnosi di disturbo borderline al tentativo di suicidio, fino alla rinascita. Veronica Satti, figlia del cantante Bobby Solo, è tornata a raccontarsi oggi, sabato 25 ottobre, ospite a Verissimo.
Veronica ha ripercorso gli ultimi anni della sua vita, segnati dal rapporto complicato con il padre Bobby Solo: “I primi due anni dopo il Grande Fratello, nel 2018 fino al 2020, ci siamo sentiti, poi, è scomparso di nuovo. Io l’ho cercato ma lui non rispondeva più. Mio padre è scomparso dalla mia vita quando avevo 13 anni e la colpa la davo a me. A 14 anni non mangiavo più, poi più avanti mangiavo troppo, dell'adolescenza ricordo senso di colpa".
Veronica ha raccontato quando il rapporto si è incrinato con il padre: “Quando ho avuto le mie prime mestruazioni volevo la mia mamma perché con lui non avevo quella confidenza e stavo male. Volevo tornare da mamma e lui si è arrabbiato per questo, da Verona mi ha portato a Genova e mi ha detto: 'Questa è l'ultima volta che ci vediamo' e non ci siamo visti fino ai 28 anni”.
Da quel momento sono nati i disturbi alimentari. Più avanti, al liceo Veronica ha iniziato a farsi del male: “Ho iniziato a fare autolesionismo, inizialmente in parti in cui non si vedeva fino a episodi sempre più forti. Due anni fa sono stata ricoverata in una clinica di riabilitazione psichiatrica. Ho chiamato mio padre e lui mi ha mandato solo un messaggio. Ho rischiato la vita, ho fatto gesti anti-conservativi".
Oggi, Veronica vive una fase nuova della sua vita: “Ora da due anni non mi faccio più del male. Mi è stato anche diagnosticato un disturbo borderline. Faccio un percorso specializzato per affrontare l'ansia. Da gennaio ho ricominciato anche a lavorare”, ha aggiunto.
Leggi tutto: Veronica Satti: "Ho un disturbo bordeline, da mio padre Bobby nemmeno una chiamata"

(Adnkronos) - “Martedì 28 ottobre alle 15 in qualità di legale della mia assistita Evelina Sgarbi sarò presente alla udienza che stabilirà se il Professor Vittorio Sgarbi è in grado in modo autonomo, libero e consapevole di gestire la sua persona e i suoi interessi, o se invece è preferibile nel suo esclusivo interesse che venga affiancato finché ce ne sarà bisogno da un amministratore di sostegno, figura terza rispetto al cerchio tragico che ha mal consigliato Vittorio negli ultimi mesi”. Lo dichiara in una nota l’avvocato Lorenzo Iacobbi, legale di Evelina Sgarbi.
Leggi tutto: Amministratore di sostegno per Sgarbi, il 28 ottobre l'udienza

(Adnkronos) - "Queste sono occasioni in cui guardiamo alla crescita che è stata esponenziale negli ultimi 20 anni ma poi come impone la nostra indole guardando al futuro". Così, conversando con Adnkronos/Labitalia, Rosario De Luca, presidente del consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro in chiusura della convention nazionale dei professionisti a Napoli, in occasione dei 60 anni del consiglio nazionale della categoria.
"Non è una novità ritenere oggi il primo giorno dei prossimi 60 anni. Siamo soddisfatti per l'adesione totale dei dirigenti territoriali a questo che è stato un confronto verso il futuro", ha concluso De Luca.

(Adnkronos) - "Andremo in giro al centro, anche se c'è poco da fare perché il sindaco Gualtieri sta facendo un buon lavoro. Al contrario delle periferie, dove i mezzi pubblici lasciano a desiderare così come il degrado. Se non dai il buon esempio con dei lavori che iniziano, gli abitanti di quei quartieri continueranno a non curarsi del posto che abitano. Invece, se iniziano a vedere che qualcuno si occupa di loro, magari ameranno di più il loro quartiere. Fare qualcosa per le periferie è essenziale". Così il regista, sceneggiatore e attore Carlo Verdone alla Festa del Cinema di Roma, dove presenta la quarta e ultima stagione di 'Vita da Carlo' (dal 28 novembre su Paramount+), svela cosa farà da 'sindaco per un giorno' il 17 novembre, in occasione del suo 75esimo compleanno. Un ruolo affidato anche ad Alberto Sordi nel 2000 "e questo mi ha molto commosso".
A Gualtieri "dirò che in una traversa di via Cavour, dove abita Sergio Rubini (nel cast della serie, ndr) è tutto buio. Anzi è una delle strade più buie di Roma. Per andare a cena da lui è stato un incubo, tre ore per capire dove fossi. Non si leggevano le scritte, c'era la polvere degli Anni 30", racconta Verdone con la sua irresistibile ironia. Da sindaco vorrebbe anche "migliorare il gusto estetico della città, spesso si dà il via a costruzioni assurde, una di un colore e una di un’altra. Noi siamo il Paese del grande gusto, della pittura e dell'architettura, ma dagli anni 60 in poi siamo diventati orrendi. Dove si può mettere le mani, lo farò volentieri", assicura.
Roma, una città che ama profondamente e che gli ha dato tanto: "Lasciarla? Impossibile. Non sopporto la volgarità, la cagnara, il traffico, ma amo questa città e continuo ad amarla. Se non l'avessi amata, non avrei fatto 'Un sacco bello'", spiega Verdone. La Capitale "mi ha dato tanto dal punto di vista umano e lavorativo, tante situazioni vissute sono nei miei film. E lo devo a questo grande teatro che erano le piazze di Roma, come Testaccio, San Cosimato e Campo de' Fiori". Ogni tanto, però, si prende una pausa da Roma: "Quando non ne posso più di lei, vado nella mia casa in campagna, nella Sabina. Lì mi sento uno sconosciuto e rinasco", conclude.
"Al centro della quarta stagione c'è il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. È stato bello tornare lì per la serie. Questo mi ha permesso di fare un omaggio a mio padre Mario, che è stato dirigente per tanti anni e ai miei anni da studente lì, mi sono diplomato sotto Roberto Rossellini e per tanti anni ho ricoperto il ruolo di consigliere di amministrazione. Ma è anche, e soprattutto, una dedica ai giovani". ha detto Carlo Verdone alla Festa del Cinema di Roma.
Nei nuovi episodi gli viene affidato il ruolo di professore di regia al Csc: "Qui avrò dei contrasti con i miei studenti perché loro vedono il mondo come è adesso, parlano in un modo corretto per loro e scorretto per me. Nel frattempo cerco di capire questo nuovo linguaggio e le loro idee, io vengo da un’altra era". Ma alla fine "si creano scontri, incontri, entusiasmi e riusciremo a realizzare il saggio di regia di fine anno, che nella serie portiamo al Festival di Cannes. Una scena che termina con un applauso finale ai miei studenti ed io che esco di scena", racconta Verdone, che aggiunge: "È un po’ la vita, quello che ho dato ho dato, adesso sta a loro".
La quarta stagione "sarà l'ultima. Se mi dicessero 'ti va di fare la quinta?' risponderei di 'no'. Ho raccontato tutto di me in questi anni di 'Vita Carlo', mi sembra di vivere in una casa a vetri. Forse sono il primo attore a raccontare la sua biografia, romanzata certo, ma c'è molto di me". Ma, per il momento, non smette di fare cinema: "Sto terminando il film 'Scuola di seduzione'. La mia vita è il cinema". Dopo aver fatto quattro stagioni, "tornare a fare film mi è sembrato come andare a prendere il caffè", conclude.
Da sempre vicino alle nuove voci, Verdone fa un elogio alla nuova generazione di artisti: "Ho scoperto dei ventenni davvero in gamba, meriterebbero una certa considerazione altrimenti rischiamo di avere i cast fatti con lo stampino. Qualcuno di loro va messo alla prova, dalla recitazione alla regia. Sono ragazzi e ragazze intelligenti e, a volte, abbiamo idee sbagliate sui giovani, che stanno vivendo un mondo difficile creato da vecchi che creano i veri problemi del mondo di oggi", osserva Verdone.
"I tagli all’audiovisivo sono anche, in parte, la conseguenza di tutto lo sperpero che c’è stato in passato, ma non sono mai una buona notizia. Bisogna fare attenzione: ad essere colpite sono soprattutto le produzioni indipendenti e questo è pericoloso. Si rischia di non vedere più nuovi esordi, nuovi attori, nuovi registi, nuove sceneggiature di giovani autori". Così Carlo Verdone commenta i tagli al fondo dedicato alle produzioni dell'audiovisivo in Italia. "Se non diamo spazio ai nuovi talenti - osserva Verdone - il cinema non si rinnoverà. Continueremo a vedere sempre gli stessi volti, le stesse storie, e il pubblico finirà per restare sul divano a guardare film e serie in tv", conclude.
Leggi tutto: Carlo Verdone: "Da sindaco di Roma andrò in periferia, c'è molto da fare"

(Adnkronos) - Un giovane di 27 anni è stato gravemente ferito a coltellate oggi sabato 25 ottobre a Genova. E' accaduto questa mattina nel quartiere genovese di Sampierdarena. I carabinieri hanno arrestato un 22enne, accusato di tentato omicidio, che avrebbe partecipato all’aggressione.
Durante un normale servizio di pattugliamento, i militari hanno notato dei tafferugli in via Degola tra alcune persone, alcune delle quali, alla vista dell’autoradio, si sono date alla fuga. I carabinieri sono riusciti a bloccare due uomini e hanno immediatamente soccorso la vittima, che presentava diverse ferite da arma da taglio.
Il giovane ferito è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Villa Scassi, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico. Le sue condizioni sono gravi e la prognosi resta riservata. Le indagini immediate, supportate anche dall’acquisizione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona, hanno permesso di raccogliere elementi a carico del 22enne, di origini tunisine. Secondo quanto ricostruito, l’aggressione sarebbe nata da un diverbio scoppiato poco prima all’interno di una discoteca della zona. Su disposizione dell’autorità giudiziaria, il 22enne è stato trasferito nel carcere di Marassi. Le indagini proseguono per identificare gli altri partecipanti alla violenta aggressione.
Leggi tutto: Genova, 27enne accoltellato dopo lite in discoteca: è grave

(Adnkronos) - E' morta a Roma, dopo aver combattuto per anni, coraggiosamente contro la malattia, Silvia Signorelli, storico ufficio stampa di alcuni tra i maggiori teatri della Capitale (Brancaccio, Sala Umberto), alla guida della Sisi Comunication. L'annuncio in un post pubblicato su Instagram della sua società di comunicazione.
Scrivono i colleghi: "Carissimi amici, questa è senza dubbio la comunicazione più dolorosa, quella che abbiamo sperato di non dover dare mai. Oggi ci ha lasciati la nostra Silvia. Non è solo il mondo del teatro a perdere qualcosa, ma tutti noi. Ciò che però Silvia ci ha donato, negli anni trascorsi al suo fianco, rimarrà per sempre nel cuore di ognuno di noi".
Leggi tutto: Addio a Silvia Signorelli, storico ufficio stampa dei teatri romani
(Adnkronos) - Big match in Serie A. Oggi, sabato 25 ottobre, il Napoli ospita l'Inter - in diretta tv e streaming - nell'ottava giornata del campionato italiano. Gli azzurri sono reduci dalla pesante sconfitta di Eindhoven in Champions League, dove il Psv si è imposto 6-2, e anche nell'ultimo turno di Serie A sono stati battuti dal Torino per 1-0. L'Inter invece ha vinto sia in Europa 4-0 la trasferta belga contro l'Union Saint-Gilloise che in campionato, dove ha superato di misura la Roma all'Olimpico grazie al gol di Bonny. La squadra di Chivu ha così agganciato quella di Conte al secondo posto in classifica a quota 15 punti.
Nel prossimo turno di Serie A l'Inter ospiterà la Fiorentina a San Siro, mentre il Napoli volerà a Lecce.

(Adnkronos) - Il Parma ferma il Como sullo 0-0 nel derby tra i due tecnici spagnoli, Cuesta e Fabregas, mentre l'Udinese batte 3-2 il Lecce negli anticipi dell'ottava giornata di Serie A di oggi, sabato 25 ottobre. Nella partita del Tardini è la squadra di casa ad andare più vicina al gol, nel primo tempo con una traversa colpita da Cutrone e nella ripresa con Delprato, mentre il Como tiene molto il possesso del pallone, ma non riesce quasi mai a rendersi veramente pericoloso. Alla fine le due squadre escono con un punto a testa che porta il Como a 13 punti, mentre il Parma a 7. Nel prossimo turno infrasettimanale, gli emiliani faranno visita alla Roma di Gasperini, mentre i lariani ospiteranno il Verona.
L'Udinese di Runjaic ritrova invece la vittoria in casa e si impone 3-2 sul Lecce di Di Francesco e sale a 12 punti in classifica, agganciando la Juventus. Dopo tre risultati utili consecutivi arriva il ko per i salentini che restano a 6 punti. I friulani si impongono grazie ai gol di Karlström al 16' e Davis al 37' del primo tempo, e di Buksa all'89' in contropiede con il Lecce tutto riversato in avanti. Una traversa colpita da Zaniolo al 20'. Ai giallorossi non basta la rete di Berisha al 59' direttamente su punizione e di N’Dri al 96'.
Leggi tutto: Serie A, pareggio 0-0 tra Como e Parma. L'Udinese batte 3-2 il Lecce

(Adnkronos) - L’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (Anvcg) è fiera di annunciare che Lorenzo Bernard, socio e consigliere della sede piemontese dell’Associazione, ha conquistato la medaglia d’argento ai Campionati Mondiali di Paraciclismo su pista nell’inseguimento individuale Mb (4000 metri), in tandem con il pilota Paolo Totò. La competizione si è svolta a Rio de Janeiro dal 16 al 19 ottobre 2025 e ha visto la coppia italiana distinguersi per determinazione, spirito di squadra e straordinaria prestazione tecnica.
Lorenzo Bernard ha solo 28 anni ma è una vittima civile di guerra. Quando ne aveva 15, infatti, è diventato cieco per lo scoppio di una bomba a mano della Seconda Guerra Mondiale rimasta inesplosa e rinvenuta mentre stava lavorando in un campo di patate a Novalesa (To), insieme al suo amico Nicolas Marzolino che nello stesso incidente ha perso la vista e la mano destra. Da quel momento è iniziato per lui un percorso di rinascita che ha trovato nello sport un’esperienza di vita e non solo di riabilitazione. Dallo sci alpino è passato all’atletica leggera, per poi cimentarsi nel canottaggio dove ha ottenuto grandi risultati: il terzo posto ai Mondiali 2019, nel 2020 l’oro agli Europei in Polonia e poi a Parigi, dove ha ottenuto anche il record mondiale di indoor pararowing. Nel 2021 è arrivato quinto alle Paralimpiadi di Tokyo.
Recentemente Lorenzo si è dedicato al paraciclismo. Ha rappresentato l'Italia ai Campionati del mondo su pista Uci 2024 e ha vinto una medaglia di bronzo nell'inseguimento individuale. Nello stesso anno ha rappresentato l'Italia alle Paralimpiadi estive di Parigi, dove ha vinto la medaglia di bronzo. Quella vittoria, la prima della spedizione paralimpica italiana del 2024 e la seicentesima assoluta, Lorenzo l’aveva voluta dedicare a tutti coloro che attualmente vivono in contesti di guerra. Lorenzo, infatti, non è solo un atleta. A seguito dell’incidente è entrato a far parte dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, divenendo un testimone diretto delle conseguenze dei conflitti armati e di come la vita può ripartire anche dopo un grave avvenimento. È impegnato nei progetti dell’Anvcg dedicati all’educazione al rischio per i ritrovamenti di ordigni bellici inesplosi e alla promozione della cultura di pace, specialmente con i giovani.
Con questa medaglia, Lorenzo Bernard conferma il suo talento e il suo esempio per tutte le persone che ogni giorno affrontano le conseguenze di una ferita di guerra. “Il mio desiderio - dichiara Lorenzo - è quello di portare un messaggio di pace attraverso le mie avventure sportive. Penso a tutte le vittime civili di guerra, soprattutto a quelle attuali, e spero che si vada verso un mondo dove lo sport possa essere un’occasione di pace e fratellanza tra i popoli”. L’Anvcg rinnova a Lorenzo Bernard e a Paolo Totò le più vive congratulazioni per questo risultato straordinario, frutto di passione, sacrificio e dedizione, e ringrazia la Nazionale italiana di paraciclismo per aver portato ancora una volta in alto la bandiera del nostro Paese.
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(Adnkronos) - C'è aria di esonero in casa Juventus? Igor Tudor non ci pensa. Oggi, sabato 25 ottobre, l'allenatore bianconero ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida dell'Olimpico contro la Lazio, a cui arriverà da ex: "Paura di essere esonerato? Le analisi si fanno quando si finisce la stagione. Esonero? Da 0 a 10 questa paura è zero. Io mi godo tutto anche nella difficoltà ed ho tutto molto chiaro nella testa. Questo mi sta dando forza e provo a mettermi in bilico per provare a fare meglio. Io penso 24 ore al giorno a motivare e far dare il meglio alla squadra".
Delle critiche che sono arrivate Tudor, insomma, non si preoccupa: "Le critiche non le leggo. Locatelli ha personalità e c'è sempre, Perin, Thuram nel futuro. Kenan è un leader per il suo modo di fare e comportamento e per le sue qualità. Dusan anche con il suo peso e la sua personalità. David può dire qualcosa, è uno giusto che fa le cose per bene. Nelle nuove generazioni pensano prima a sé stessi, c'è meno empatia nel mondo e più egoismo e questa è un rovina, questa è un problematica generale del mondo".
"La squadra è motivata ed è vogliosa di fare una bella gara, sapendo il momento, conoscendo la qualità della Lazio. Ci siamo preparati in due allenamenti e domani vogliamo andare a fare una bella partita. Io come vivo questo momento? Io sto benissimo. La mia sensazione dopo Madrid è positiva anche se abbiamo perso. Noi vogliamo provare a vincere ed essere squadra. Dobbiamo stare sul pezzo", ha continuato Tudor.
"I nuovi acquisti? Non ci sono problemi e niente di particolare. I giocatori hanno le loro qualità e poi l'allenatore sceglie in base anche alla partita. Poi qualcuno ha bisogno di adattarsi, ma loro si allenano e danno sempre il meglio. Yildiz come Del Piero? I paragoni sono delicati perché il calcio è diverso. Del Piero ha fatto la storia. Kenan è praticamente al suo primo anno da protagonista vero. Giocatore importantissimo, praticamente il più importante della rosa e gioca sempre, non è neanche facile", ha aggiunto il tecnico della Juve che sull'attacco ha spiegato che "David ne ha fatte tre di fila. Forse hanno bisogno di continuità sì, magari c'è bisogno di giocare con più offensivi e rinunciando a solidità difensiva e questa può essere una soluzione. Si può pensare di tutto anche ad altri sistemi, bisogna essere lucidi. Tutti vogliamo andare avanti ma anche avere solidità, c'è l'equilibrio. Se c'è fatica a fare goal si può rinunciare a qualcosa per dare qualcosa in più in un'altra zona".
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