
(Adnkronos) - La Cassazione apre all'assegno di mantenimento nel caso di divorzio in un'unione civile. "Nell'ambito della unione civile, non diversamente da quanto avviene nel matrimonio, l'assegno divorzile può riconoscersi ove, previo accertamento della inadeguatezza dei mezzi del richiedente, se ne individui la funzione assistenziale e la funzione perequativo-compensativa", stabilisce la prima sezione civile della Cassazione, con un'ordinanza in merito al caso di due donne, dopo la fine del loro rapporto.
"Mentre la prima va individuata nella inadeguatezza di mezzi sufficienti ad una vita autonoma e dignitosa e nella impossibilità di procurarseli malgrado ogni diligente sforzo - scrivono i supremi giudici - la seconda ricorre se lo squilibrio economico tra le parti dipenda dalle scelte di conduzione della vita comune e dal sacrificio delle aspettative professionali e reddituali di una delle parti, in funzione dell'assunzione di un ruolo trainante endofamiliare, in quanto detto sacrificio sia stato funzionale a fornire un apprezzabile contributo al ménage domestico e alla formazione del patrimonio comune e dell’altra parte".
"Con la precisazione - si legge - che la sola funzione assistenziale può giustificare il riconoscimento di un assegno, che in questo caso non viene parametrato al tenore di vita bensì a quanto necessario per soddisfare le esigenze esistenziali dell’avente diritto; se invece ricorre anche la funzione compensativa, che assorbe quella assistenziale, l’assegno va parametrato al contributo fornito dal richiedente alla conduzione della vita familiare ed alla formazione del patrimonio comune, nonché di quello personale dell’altra parte", concludono i giudici della Cassazione.
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(Adnkronos) - "Non ci sono più gli americani di una volta". Nella foto nostalgica, però, spunta un giovane Francesco Totti. Su X, un profilo con decine di migliaia di utenti, rimpiangi i 'bei tempi andati'. "L'America era una grande nazione. Ora voi barboni andate in giro in pubblico indossando pantaloni della tuta e ciabatte, meglio se non parlo", si legge nel tweet che è abbinato a due foto contrapposte. La seconda rappresenterebbe un giovane d'oggi, in tuta e ciabatte 'discutibili'.
La prima, invece, mostra il 'top' di anni fa. Un giovane in t-shirt, con pantaloni e una normale cinta. Dettaglio trascurabile: il ragazzo di fine anni '90 o inizio 2000 è Francesco Totti. L'ex capitano della Roma viene immortalato mentre attraversa la strada in una Roma di una ventina di anni fa, quando ancora circolavano le Fiat 126. Inevitabili le correzioni al tweet: "Francesco Totti non è americano". L'autore però non si perde d'animo e replica: "Avevo bisogno di una foto rappresentativa e gli italiani semplicemente sono più belli".
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Festa del cinema di Roma, dall'omicidio Willy Monteiro ai conflitti: i film della ventesima edizione

(Adnkronos) - "Saranno tanti i fili conduttori di questa edizione. È una festa, non una bolla, quello che sta accadendo nel mondo entrerà. Quindi ci saranno i conflitti di guerra, ma ci saranno anche la musica e la letteratura. Viviamo in tempi estremamente duri e abbiamo bisogno di tutte le arti che abbiamo e che alla festa si presentano sotto forma di cinema”. Così la direttrice Paola Malanga alla presentazione della ventesima edizione della Festa del Cinema di Roma, che si terrà dal 15 al 26 ottobre all’Auditorium Parco della Musica di Roma 'Ennio Morricone' e in altre realtà culturali della Capitale. Affiancata dal presidente Salvatore Nastasi, che sottolinea: “Ci saranno più di 150 titoli da 38 paesi diversi. Volevo che fosse la casa degli autori indipendenti e non solo la Festa di Roma e credo proprio che ci siamo riusciti. Lo scorso anno abbiamo superato le 110mila presenze e quest’estate le 130mila presenze sulle arene, un risultato straordinario per la città di Roma e unico nel mondo. Speriamo di fare ancora meglio”. E alla domanda di un giornalista durante la conferenza stampa: troppi film? Risponde: “I film non sono troppi. Se aumenta l’offerta, aumenta il pubblico. Il desiderio di vedere cinema in questa città è enorme. Quindi non bisogna avere limiti. La grandezza della Festa è quella di mettersi sempre in discussione. Cambiare linea e orizzonti per me è una forza, non è un difetto, è il suo carattere. Non so quindi come sarà la Festa dalla 21esima edizione in poi anche perché cambia il mondo. Oggi non facciamo proclami sulla situazione. Il pubblico è maturo e per noi parlano i film che presentiamo anche su temi scottanti”.
Dunque guardando ai titoli sono diciotto i film in concorso, di cui quattro italiani. Si va da '40 Secondi' di Vincenzo Alfieri, con Francesco Gheghi e Francesco Di Leva, tratto dall’omonimo libro di Federica Angeli, una ricostruzione delle drammatiche ventiquattr’ore che precedono l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, giovane capoverdiano di ventun anni ucciso a Colleferro il 6 settembre 2020 mentre difendeva un amico a 'Gli occhi degli altri' di Andrea De Sica, con Jasmine Trinca e Filippo Timi, storia ispirata dal delitto Casati Stampa, quando, il 30 agosto 1970, il marchese Camillo Casati Stampa di Soncino uccise la moglie Anna Fallarino e il suo giovane amante, per poi suicidarsi. E poi: il doc 'Roberto Rossellini, più di una vita' di Ilaria de Laurentiis, Andrea Paolo Massara e Raffaele Brunetti, costruito su materiali di archivio, molti dei quali inediti, e 'Sciatunostro' di Leandro Picarella, che torna alla Festa di Roma con un film di formazione ovvero la storia di un’amicizia tra due ragazzini a Linosa.
Tra i titoli in concorso: 'L’accident de piano' del francese Quentin Dupieux, con una straordinaria Adèle Exarchopoulos nel ruolo di una star del web; 'Good Boy' del candidato all’Oscar ('Corpus Christi') polacco Jan Komasa, interpretato da Stephen Graham (Adolescence), una fiaba nera, un thriller psicologico che vede protagonista un diciannovenne che si ritrova sequestrato in una villetta di periferia; 'Kota' di György Pálfi, storia di una gallina che vuole disperatamente vivere; 'Miss Carbon' di Agustina Macri, la storia vera di Carla Antonella Rodriguez che in Patagonia è riuscita a sconfiggere la superstizione per cui alle donne era vietato mettere piede nelle miniere; 'Re-Creation' del sei volte candidato all’Oscar Jim Sheridan e David Merriman, ispirato al caso reale dell’omicidio della regista francese Sophie Toscan du Plantier.
E ancora: 'Six jours ce printemps-là' di Joachim Lafosse (premio per la Migliore regia con 'Un Silence' alla Festa del Cinema di Roma 2023) con una storia che si svolge in Costa Azzurra; 'The Things You Kill' di Alireza Khatami, un dramma psicologico su un uomo che torna in Turchia dopo aver vissuto negli Stati Uniti, e si trova ad affrontare un lutto, un padre autoritario e un matrimonio in crisi e 'Winter of the Crow' di Kasia Adamik, con la psicologa londinese Joan Andrews (Lesley Manville) che arriva a Varsavia per una conferenza appena prima che venga imposta la legge marziale, il 13 dicembre 1981. Tante le opere prime del concorso: dal neo noir cinese 'Chang Ye Jiang Jin' di Wang Tong, sulla solitudine degli anziani e lo smarrimento dei giovani, al noir 'Esta Isla' di Lorraine Jones Molina, su un uomo che vive di pesca a Porto Rico, ma che decide di avvicinarsi ad attività illecite, fino a Left-Handed Girl di Shih-Ching Tsou, film del Nuovo Cinema Taiwanese. Sempre tra le opere prime: 'Mad Bills to Pay' di Joel Alfonso Vargas, un film che si svolge sulla spiaggia di Orchard Beach; 'Nino' della francese Pauline Loquès, un film non sulla malattia, ma sull’amicizia con un protagonista che scopre che il suo mal di gola è in realtà un cancro e lo statunitense 'Our Hero, Balthazar' di Oscar Boyson, sull’onda della denuncia della gun culture statunitense.
Tra le opere prime presenti alla Festa di Roma troviamo nella sezione Grand Public l’esordio alla regia della sceneggiatrice Ludovica Rampoldi con 'Breve storia d’amore', con protagonisti Pilar Fogliati, Adriano Giannini, Andrea Carpenzano e Valeria Golino, con al centro un tradimento, apparentemente ordinario, mentre nella sezione Freestyle la commedia tra cucina e amore 'La Petite Cuisine de Mehdi' della francese Amine Adjina; l’horror 'Queens of the Dead' di Tina Romero, con zombie e drag queen a New York e Tienimi presente di Alberto Palmiero, una commedia in parte autobiografica su un ventisettenne che vuole fare il regista, ma deluso da tutto decide di tornare a casa dai suoi a Caserta.
Apre la Festa del Cinema di Roma il già annunciato film di Riccardo Milani, 'La vita va così', con Virginia Raffaele, Diego Abatantuono e Aldo Baglio, mentre chiude il festival l'ultima stagione della serie 'Vita da Carlo' di Carlo Verdone.
Tra le star internazionali attese (“altre soprese ve le annunceremo più avanti”, dice Paola Malanga) sul tappeto rosso: Jennifer Lawrence per il film 'Die My Love' di Lynne Ramsay, ma anche il regista Luc Besson e l’attore Christoph Waltz per 'Dracula', in cui recita anche l’attrice italiana Matilda De Angelis.
E poi gli omaggi a Pier Paolo Pasolini, Claudio Caligari, Franco Pinna (a cui è dedicato il manifesto di questa edizione) e Carlo Rambaldi e i Premi alla carriera al regista iraniano Jafar Panahi, e al produttore cinematografico britannico Lord David Puttnam.
Grande attesa anche per 'Cinque Secondi' di Paolo Virzì con Valerio Mastandrea, 'Pirandello - Il gigante innamorato' di Costanza Quatriglio con Donatella Finocchiaro, Manuela Ventura, Matilde Gioli, Gioia Spaziani, Ester Pantano, Chiara Russo, Simona Distefano, Jennifer Ulrich, Gaetano Aronica e il ritratto di Anna Magnani di Monica Guerritore con 'Anna'. E ancora: 'Il falsario', il film Netflix di Stefano Lodovichi con Pietro Castellitto; 'Io sono Rosa Ricci' di Lyda Patitucci con Maria Esposito, prequel della serie di successo 'Mare Fuori'; scene del crimine e indagini in 'Illusione' di Francesca Archibugi con Jasmine Trinca nei panni della sostituta procuratrice Cristina Camponeschi; Matilda De Angelis torna nei panni di un avvocata dopo 'La legge di Lidia Poet' ne 'La lezione' di Stefano Mordini; e 'Per te' (in coproduzione con la kermesse autonoma e parallela Alice nella Città) di Alessandro Aronadio con Edoardo Leo e Javier Francesco Leoni che racconta la vera storia di Mattia Piccoli e di suo padre Paolo, affetto da Alzheimer precoce.
Grande spazio anche alla musica. Arrivano i doc che raccontano Rino Gaetano, Brunori Sas, Lucio Corsi, Willie Peyote e Giovanni Allevi. E alle serie: attese l'ultima stagione di 'Vita da Carlo' di Carlo Verdone, 'Mrs Playmen', 'Sandokan' e 'La preside' su Eugenia Carfora interpretata da Luisa Ranieri.
Tra le novità il premio trasversale che andrà al Best Doc, quindi una maggiore attenzione al documentario e all’industry. “Questa festa ha avuto molte anime, ma se è ancora molto viva è un ottimo segno - precisa Paola Malanga-. Ogni direttore ha una propria linea editoriale che tenta di realizzare. Per il futuro si vedrà. Al mio quarto anno la linea editoriale non è cambiata a parte qualche novità”.
C’è comunque una grande novità: Alice nella Città, in virtù del nuovo accordo con la Festa del Cinema, avrà un accredito separato. “Sono molto contento- dice Nastasi-. Dopo un inverno di trattativa abbiamo firmato una convenzione nuova per il prossimo triennio e abbiamo risolto brillantemente delle questioni che c’erano. Ci siamo messi a tavolino e abbiamo firmato questa nuova convenzione con biglietterie separate. Era giusto che fosse così dopo tanti anni: nella reciproca autonomia. Troverete anche una scontistica adeguata che vi permetterà di vedere tutto senza spese ulteriori”.

(Adnkronos) - Stefano De Martino è stato vittima di un furto ieri pomeriggio a Milano. Il conduttore televisivo stava guidando la sua auto quando è stato avvicinato da due uomini in scooter. Utilizzando il "trucco dello specchietto", i malviventi hanno urtato lo specchietto della sua auto, distraendolo. A quanto si apprende, uno dei ladri ne ha approfittato per sfilargli l'orologio dal valore di migliaia di euro.


(Adnkronos) - "È stato arrestato Hicham Harb, sospettato di essere la mente dell'attentato alla Sinagoga del 1982 in cui fu ucciso il piccolo Stefano Gaj Taché e feriti decine di ebrei, e poi anche della strage di Parigi al ristorante ebraico Jo Goldenberg". Ne dà notizia Victor Fadlun, presidente della Comunità Ebraica di Roma.
"Ci auguriamo che finalmente cominci a sgretolarsi con questa operazione il muro di omertà, connivenze e reticenze che ha protetto finora i responsabili del feroce raid dell'82, e che la famiglia Taché e l'intera comunità ebraica di Roma possano avere quella giustizia che per troppi anni è stata negata". "Auspichiamo, inoltre -aggiunge-, che le autorità italiane svolgano i passi necessari per mettere la magistratura in condizione di ricostruire con precisione la genesi e l'esecuzione dell'attentato al Tempio Maggiore e che gli autori vengano infine portati alla sbarra e rispondano dei loro crimini".
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(Adnkronos) - Matteo Berrettini esulta per Andrea Dallavalle. Il tennista azzurro ha assistito oggi, venerdì 19 settembre, ai Mondiali di atletica 2025 a Tokyo, dove giocherà l'Atp 500 al via il 24 settembre, e ha festeggiato lo splendido argento dell'atleta italiano nel salto triplo. Sceso quasi fino alla pista, dove Dallavalle stava festeggiando con il suo staff, Berrettini lo ha salutato dandogli la mano e complimentandosi, ma non solo.
Dopo aver sceso qualche altro gradino, il tennista azzurro ha chiesto un selfie a Dallavalle, che ha acconsentito e il momento dello scatto è stato immortalato dalle telecamere Rai, con il video che è diventato rapidamente virale su X.
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(Adnkronos) - È arrivato il momento delle nozze per Venus Williams e Andrea Preti. La campionessa di tennis e l'attore si sposano a Ischia in queste ore, ma si trovano sull'isola da giorni in vista del matrimonio.
"Lei e il suo prossimo marito stanno festeggiando da giorni sull’isola di Ischia, tra aperitivi e cene", ha raccontato all'Adnkronos il sindaco Vincenzo Ferrandino. "Sono incantati dalla bellezza dell'isola, con i loro invitati hanno fatto l'altra sera un aperitivo sulla spiaggia San Pietro che si trova alle spalle del Porto, poi altre serate tra Casamicciola e Lacco Ameno. Hanno scelto Ischia, hanno fatto benissimo, noi accogliamo tutti con il sorriso", ha aggiunto.
La coppia si sposa nello specifico al faro di Punta Imperatore a Forio, un luogo suggestivo da cui si gode una vista romantica.
Venus Williams e Andrea Preti sono stati avvistati e fotografati insieme più volte nell'ultimo anno, ma solo lo scorso luglio la tennista ha parlato in un'intervista del compagno, definendolo per altro "fidanzato" e svelando quindi che i due stavano per sposarsi.
Nato a Copenhagen nel giugno 1988, Andrea Preti è otto anni più giovane di Venus Williams. Italo-danese, è diventato attore dopo una carriera come modello. Ha scritto, diretto e interpretato il film 'One More Day', ha recitato nei lungometraggi 'Di tutti i colori', 'Un nemico che ti vuole bene' e 'Detective per caso', e nella serie tv 'Un professore'. Nel 2016 era tra i concorrenti de 'L'isola del famosi' e nel 2024 tra quelli de 'La talpa' condotto da Diletta Leotta.
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(Adnkronos) - Prende il via nel I Municipio di Roma un progetto sperimentale per la raccolta degli oli vegetali esausti, un'iniziativa volta a promuovere la sostenibilità ambientale e la partecipazione attiva dei cittadini. Il progetto prevede l'installazione di appositi cassonetti in diversi punti del territorio, rendendo la raccolta di questo rifiuto più semplice e accessibile.
Come fa sapere il I municipio, i cittadini potranno conferire l'olio vegetale esausto, come quello utilizzato per la frittura, inserendolo in una bottiglia di plastica ben chiusa, per poi depositarla nei contenitori dedicati. È importante sottolineare che il servizio è riservato ai privati cittadini. Gli esercizi commerciali e di ristorazione, infatti, sono già tenuti a seguire procedure di smaltimento specifiche.
I punti di raccolta attivi sono: Trastevere, Piazza San Cosimato; San Saba, via Salvator Rosa; Esquilino, via Ricasoli; centro anziani Angelo Emo, via Angelo Emo 8a; centro anziani Esquilino, via San Quintino 11; centro anziani Testaccio, piazza Orazio Giustiniani 4; centro anziani San Saba, largo Enzo Fioritto 2. L'assessore alle Politiche ambientali del I Municipio, Stefano Marin, ha commentato l'iniziativa: "Questo progetto rappresenta un passo importante per sensibilizzare la comunità sull'importanza dei piccoli gesti quotidiani nel rispetto dell'ambiente. L'olio esausto, se smaltito in modo improprio, può causare gravi danni alle reti fognarie e all'ecosistema. Con questi nuovi punti di raccolta, rendiamo più semplice per tutti contribuire a un futuro più pulito per la nostra città".
Leggi tutto: I municipio Roma, al via progetto sperimentale per raccolta oli vegetali esausti


(Adnkronos) - Un'altra settimana di grandi soddisfazioni per Tiziano Ferro. L’annuncio dell’atteso ritorno live con il tour Stadi26 è stato accolto con entusiasmo dal pubblico: a poche ore dall’apertura delle vendite generali, ha già polverizzato oltre 200mila biglietti.
A grande richiesta raddoppiano gli appuntamenti allo Stadio San Siro di Milano (si aggiunge domenica 7 giugno) e allo Stadio Olimpico di Roma (si aggiunge domenica 28 giugno). I biglietti per le nuove date di Milano e Roma saranno disponibili in vendita generale dalle 10 di domani, sabato 20 settembre.
Ottimi risultati anche per il nuovo singolo ‘Cuore Rotto’, che conferma oggi la sua prima posizione in tutte le classifiche di Earone (italiana, indipendenti, tv, indipendenti tv e ovviamente la generale).

(Adnkronos) - In occasione della Giornata Mondiale dell'Alzheimer, che si celebra domenica, 21 settembre, la Società italiana di neurologia (Sin) richiama l’attenzione sulla necessità di un cambiamento concreto nei percorsi di cura e di assistenza, affinché la malattia diventi una reale priorità sanitaria e sociale, non solo in Italia ma a livello globale. Negli ultimi anni - riporta una nota - la ricerca scientifica ha aperto nuovi scenari, grazie all’introduzione di farmaci innovativi e allo sviluppo di biomarcatori sempre più affidabili per una diagnosi precoce. Tuttavia, questi progressi rischiano di rimanere 'parziali' se non accompagnati da un’evoluzione parallela del sistema di presa in carico dei pazienti. Per la Sin è urgente rafforzare l’organizzazione dei servizi, garantendo una risposta più efficace, continua e sostenibile ai bisogni delle persone con demenza e delle loro famiglie.
"L’arrivo di nuovi trattamenti e strumenti diagnostici segna senza dubbio un punto di svolta nella storia dell’Alzheimer – afferma Alessandro Padovani, presidente della Sin – ma da soli non bastano. Per trasformare questi risultati in un beneficio reale serve un sistema capace di cogliere questa opportunità e di strutturare percorsi completi, dalla prevenzione alla gestione delle fasi più avanzate della malattia. È essenziale investire nella diagnosi precoce, favorire un accesso tempestivo alle cure, e adottare un approccio multidisciplinare che integri aspetti clinici, cognitivi, funzionali e sociali. Solo così potremo offrire risposte coerenti, non frammentate, garantendo qualità della vita e dignità alle persone coinvolte".
La possibilità di intervenire in modo più tempestivo, resa oggi concreta dai nuovi strumenti diagnostici e terapeutici, impone un cambio di paradigma. La demenza non può più essere considerata soltanto una condizione da accompagnare nelle sue fasi terminali, ma deve essere affrontata come una malattia cronica, che richiede attenzione sin dalle sue prime manifestazioni, con l’obiettivo di rallentarne l’evoluzione e attenuarne l’impatto sulla quotidianità. In questa prospettiva, la Sin sottolinea l’importanza di sviluppare modelli assistenziali integrati, capaci di accompagnare le persone lungo tutto il percorso della malattia, in modo uniforme su tutto il territorio nazionale. Dalla prevenzione alla diagnosi, dal trattamento farmacologico al sostegno per familiari e caregiver, ogni fase deve essere parte di un sistema unitario, accessibile e orientato alla persona. La Giornata mondiale dell’Alzheimer rappresenta quindi un’occasione per rimettere al centro dell’agenda pubblica una delle sfide più complesse del nostro tempo. La Sin rinnova il proprio impegno a collaborare con istituzioni, professionisti e società civile, per costruire insieme un modello di assistenza più preparato, più umano e capace di evolvere con la scienza.

(Adnkronos) - "Voglio esprimere profondo apprezzamento per le dichiarazioni rilasciate dal sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, che ha evidenziato la necessità di estendere l'accesso ai farmaci agonisti del Glp-1 anche ai pazienti affetti da obesità". Lo afferma Iris Zani, presidente di Amici obesi e di Fiao (Federazione italiana associazioni obesità). "Le sue parole - sottolinea - rappresentano un importante segnale di attenzione istituzionale verso una patologia cronica e complessa, che colpisce milioni di cittadini e comporta un elevato rischio di sviluppare patologie correlate. Le nuove terapie per la cura dell'obesità oggi hanno un costo elevato, spesso insostenibile per i pazienti, e questa situazione genera disparità nelle cure rischiando di escludere proprio coloro che trarrebbero maggiore beneficio dalle terapie farmacologiche". "Ho portato personalmente queste istanze all'attenzione dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) durante l'incontro con il presidente Nisticò, nell'ambito dell'iniziativa 'Aifa Incontra' lo scorso 24 febbraio - ricorda Zani - e rinnovo oggi la disponibilità delle associazioni che rappresento a collaborare con l'agenzia, il ministero della Salute, l'Istituto superiore di sanità e tutti gli attori coinvolti per contribuire alla definizione di politiche sanitarie inclusive per garantire dignità, equità e accesso alle cure per tutti i pazienti", conclude la presidente di Amici obesi e Fiao.
“Siamo molto soddisfatti e grati per le parole pronunciate dal sottosegretario Gemmato in merito alla possibilità di utilizzo dei farmaci Glp-1 anche per i pazienti con obesità. È da tempo un nostro obiettivo, soprattutto in relazione al grande numero di patologie che possono colpire i pazienti con obesità. Servono, quindi, tutte le cure disponibili al momento per contrastare una malattia molto invalidante, sia sul piano fisico sia sul piano psicologico. Da parte nostra siamo e saremo sempre disponibili a una collaborazione che miri a trattare questa come una vera e propria patologia”. Così all'Adnkronos Rocco Barazzoni, presidente della Sio, Società italiana obesità, commenta le dichiarazioni rilasciate dal sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato sulla valutazione in corso per ampliare l'erogazione nell'ambito del Servizio sanitario nazionale dei farmaci agonisti dell'ormone Glp-1, medicinali antidiabetici a effetto dimagrante. “Di questi e altri temi - conclude Barazzoni - si parlerà approfonditamente nel congresso della Sio previsto a Trieste dal 1 al 4 di Ottobre”.
Leggi tutto: Amici obesi e Fiao: "Bene Gemmato su possibile estensione accesso agonisti Glp-1"





(Adnkronos) - È stata una notte di magia che ha attraversato l’Italia, ma in Lombardia ha assunto i contorni di una vera e propria esplosione di luce. Dalle Alpi alla pianura, dai laghi ai capoluoghi, decine di municipi, monumenti, piazze e palazzi si sono tinti di verde, trasformando la regione nel cuore pulsante della 18esima Giornata nazionale Sla. A Milano, il 39esimo piano di Palazzo Lombardia e la fontana di piazza Gae Aulenti hanno illuminato il cielo con un messaggio forte di attenzione e vicinanza, rispondendo idealmente alla luce partita da Roma, dove Palazzo Chigi si è acceso di verde alla presenza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dell’Autorità Garante per la Disabilità e del Ministero della Salute, preceduta dal messaggio della Presidente del Consiglio. Con loro, anche Montecitorio e Palazzo Madama, insieme ai presidi della Difesa italiana, si sono illuminati, creando un ponte simbolico tra capitale e Lombardia. Qui, l’assessore regionale alla Famiglia Elena Lucchini ha richiamato l’impegno costante della Regione Lombardia a sostegno delle persone con Sla, delle loro famiglie e di quanti ogni giorno mettono tempo e cuore per accompagnarle.
Quella stessa attenzione si è tradotta, a Carpenedolo, nel cuore della provincia di Brescia, in un gesto concreto: l’apertura della Casa di Nemo, primo nucleo residenziale in Italia interamente dedicato alle persone con Sla. Non un reparto, ma una casa, capace di fare da ponte tra ospedale e domicilio e di offrire alle famiglie un luogo di sollievo. Una struttura che, come ha evidenziato l’assessore regionale Simona Tironi, unisce innovazione e tecnologia per rispondere concretamente alle esigenze di malattie complesse come la Sla. Una sfida confermata anche dal direttore generale di Ats Brescia Claudio Vito Sileo, che ha sottolineato la necessità di spazi dove passare dalla fase acuta al rientro a casa, o dal domicilio a periodi temporanei di assistenza qualificata. A rendere ancora più concreta la vicinanza della comunità, i primi 30 mila euro raccolti durante i banchetti e le iniziative programmate per la Giornata sono stati destinati al Nucleo Sla di Carpenedolo, consegnati da Alessandra Collicelli, presidente della sezione Aisla di Brescia e consigliera nazionale, unitamente a Maurizio Colombo, presidente di Aisla Varese e tesoriere nazionale.
Guardando al futuro, Alberto Fontana, segretario dei Centri Clinici NeMO, ha sottolineato come "la Casa di Nemo assicuri continuità con l’obiettivo di ritornare al proprio domicilio nonostante la complessità della malattia, offrendo sostegno clinico-terapeutico adeguato a ricaricare ambizioni di vita e ritrovare speranza". Alessandro Padovani, direttore della Clinica Neurologica dell’Università di Brescia e presidente Società italiana di neurologia (Sin), ha ricordato come "mancasse un luogo in grado di garantire un’assistenza multidisciplinare completa anche nelle fasi di sollievo". Il progetto nasce come nuovo reparto della Fondazione Santa Maria del Castello, grazie alla collaborazione con i Centri Clinici Nemo, Aisla, Regione Lombardia e Ats Brescia, e reso possibile grazie alla donazione straordinaria di Gioconda Bozzola, che ha trasformato l’esperienza accanto al marito Giuseppe in una risorsa concreta per molte famiglie. Ad aprire simbolicamente la Casa di Nemo è stato Paolo Marchiori, fondatore di Aisla Brescia e primo paziente accolto nella struttura. Vent’anni di convivenza con la Sla lo hanno reso testimone diretto del valore di un luogo che unisce eccellenza clinica e umanità: "Per noi malati, questo reparto è una vittoria. Significa poter contare su un luogo preparato ad accoglierci, capace di alleviare il peso sulle famiglie e di dare continuità ai nostri percorsi complessi di cura".
Leggi tutto: Malattie rare, Aisla: "In Lombardia una notte di luce per Giornata Sla"
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