
(Adnkronos) - Il direttore d'orchestra Beatrice Venezi sarà il nuovo direttore musicale stabile del Teatro La Fenice di Venezia. L'annuncio è stato dato oggi dalla Fondazione lirico-sinfonica veneziana. La decisione, "maturata a seguito di proficui colloqui e della disponibilità manifestata dal Maestro", è stata approvata all'unanimità dal presidente della Fondazione, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, e da tutti i consiglieri di indirizzo. Il Maestro Venezi assumerà ufficialmente l'incarico a partire dall'ottobre 2026, con un mandato che si estenderà fino a marzo 2030.
"Accolgo con emozione e gratitudine la scelta del mio nome come nuovo direttore musicale del Gran Teatro La Fenice, una istituzione a cui ho sempre guardato con grande rispetto e ammirazione per la qualità e il prestigio che esprime". Così Beatrice Venezi in una dichiarazione consegnata all'Adnkronos e diffusa da Bangkok, dove domani dirigerà un concerto con Placido Domingo.
"Desidero innanzitutto ringraziare di cuore la Fondazione del Teatro e le istituzioni rappresentate all’interno del Consiglio per la fiducia accordatami - ha aggiunto Venezi - Sono profondamente onorata di ricevere questo prestigioso incarico, che mi impegnerò a onorare sia a livello nazionale che internazionale, con l’obiettivo di condurre tutti i corpi stabili del Teatro verso successi sempre maggiori. Non vedo l'ora di iniziare questo dialogo umano, artistico e musicale con il Teatro, la città di Venezia e il suo pubblico".
Il presidente Brugnaro e il Consiglio di indirizzo, si legge in un comunicato, "hanno espresso grande soddisfazione per la scelta, sottolineando come la nomina del Maestro Venezi rappresenti un significativo valore aggiunto per l'attività del Teatro in termini di professionalità, visibilità internazionale, energia e rinnovamento". È stato inoltre evidenziato "il rilievo di questa designazione, che vede una delle poche figure femminili assumere un ruolo apicale nel panorama dei grandi teatri lirici internazionali, confermando la vocazione globale e innovatrice della Fenice". A breve, Venezi incontrerà il sovrintendente Nicola Colabianchi e i lavoratori del Teatro per iniziare a definire le linee programmatiche della sua direzione musicale.
"Ho approfondito con cura e attenzione tutti i profili possibili per il ruolo di direttore musicale del Teatro La Fenice di Venezia - ha dichiarato il sovrintendente Nicola Colabianchi - e ho deciso di puntare su Beatrice Venezi in quanto è un ottimo direttore d'orchestra e perché è una donna che a soli trentacinque anni si è già affermata a livello internazionale. Ho avuto modo di apprezzare in più occasioni le sue qualità musicali ed umane e non posso che fare mie anche le parole di autorevoli critici musicali italiani come Angelo Foletto, che ha scritto a proposito del ruolo alla Fenice che 'lo merita' definendola 'artista gentile e pragmatica' o di Enrico Stinchelli che l'ha definita 'seria e preparata. Buon lavoro, Beatrice! Lavoreremo insieme per il bene della Fenice, di Venezia e della grande musica italiana nel mondo".
Nata a Lucca 35 anni fa, Beatrice Venezi ha studiato Pianoforte, Composizione e Direzione d'orchestra diplomandosi con il massimo dei voti e lode presso il Conservatorio di Milano. Attualmente Direttore Principale Ospite del Teatro Colón di Buenos Aires, ha ricoperto il ruolo di Direttore Principale Ospite dell’Orchestra della Toscana, Direttore Principale Ospite del Festival Puccini di Torre del Lago e Direttore Artistico della Fondazione Taormina Arte presso il Teatro Antico di Taormina; inoltre è stata membro della Consulta Femminile del Pontificio Consiglio per la Cultura dal 2019 al 2022 e Consigliere per la Musica del Ministro per la Cultura della Repubblica Italiana nel biennio 2022-2024.
Ha collaborato con interpreti di fama internazionale come Placido Domingo, Ramon Vargas, Vittorio Grigolo, Marcelo Alvarez, Maria José Siri, Kristine Opolais, Aida Garifullina, Bruno Canino, Stefan Milenkovich, Giuseppe Gibboni, Valentina Lisitsa, Andrea Griminelli, Eleonora Abbagnato, Marianela Nuñez, Carla Fracci, e con istituzioni prestigiose quali la Fondazione Maggio Musicale Fiorentino, la Fondazione Arena di Verona, New Japan Philharmonic, National Theatre of Korea, Sofia Philharmonic, Nagoya Philharmonic, Shenzhen Symphony Orchestra, Opera Holland Park di Londra, Teatro Lirico di Cagliari, Teatro Bellini di Catania, Opéra de Nice, Opéra Grand Avignon, Opéra-Théâtre de Metz Métropole, l'Orchestra Haydn, l’Orchestra de I Pomeriggi Musicali, Symphony Orchestra of the National Television and Radio Company of Belarus, State Orchestra of Armenia, Georgian Philharmonic, Georgian National Opera Theatre, National Opera House of Azerbaijan, National Theatre Ivan Zajc di Rijeka, Sofia National Opera and Ballet, per oltre 300 concerti sinfonici e oltre 200 recite di opere liriche.
Diversi i riconoscimenti ottenuti, in particolare per le sue capacità artistiche e l’impegno per la diffusione della cultura musicale nelle giovani generazioni, tra cui lo storico premio Scala d'Oro, il Premio Pegaso della Regione Toscana, il Premio America, il Premio Kinéo e il Premio Nazionale Gentile da Fabriano. Il Corriere della Sera la segnala tra le 50 donne dell’anno 2017, nel 2018 Forbes la inserisce tra i 100 giovani leader del futuro sotto i 30 anni e Fortune tra i 40 under 40 del 2023 e del 2024. Accanto all’attività professionale porta avanti un’intensa attività divulgativa, collaborando con istituzioni riconosciute quali Universität Wien, Università Bocconi di Milano, Politecnico di Milano, Iulm, Polimoda di Firenze, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, Università Federico II di Napoli, Università Cattolica di Milano per la quale ha tenuto il concerto di inaugurazione dell’anno accademico nell’anno del centenario (2021), Luiss per la quale ha tenuto una lectio magistralis in occasione del trentennale della scomparsa di Guido Carli e Università di Sassari per la quale ha tenuto la lectio magistralis per l’inaugurazione dell’anno accademico 2018/19.
Per la casa editrice Utet ha pubblicato 'Allegro con fuoco' e 'Le sorelle di Mozart', tradotto in francese da Payot et Rivages con il titolo 'Fortissima' e in spagnolo per MRA Ediciones con il titolo 'Las hermanas de Mozart' , 'L'ora di musica' e 'Puccini contro tutti'; per DeAgostini Scuola ha curato il manuale di educazione musicale per le scuole secondarie di primo grado 'Armonie'. Nel 2022 ha inoltre pubblicato il saggio 'Ciclicità, staticità e atemporalità - Il viaggio del Wanderer attraverso l'estetica schubertiana' all’interno di 'Verbum Caro', miscellanea dedicata all’80esimo genetliaco del cardinale Ravasi (Edizioni San Paolo).
Leggi tutto: La Fenice, Beatrice Venezi è il nuovo direttore musicale: "Emozionata e grata"

(Adnkronos) - È una delle mostre più importanti sull'artista polacco Igor Mitoraj 'Lo sguardo – Humanitas Physis', quella che si chiuderà il 31 ottobre prossimo, con le 29 opere monumentali del maestro Mitoraj collocate tra il Parco Archeologico Neapolis, il Castello Maniace a Ortigia, e a Ragalna, sull'Etna. A esserne certo è Paolo Patanè, direttore della produzione esecutiva della mostra, come ha dichiarato a margine del finissage di sabato scorso. Un evento in cui le performance artistiche ideate da Gisella Calì, docente di musical theatre apprezzata per i suoi spettacoli di teatro immersivo, dedicate ai 4 elementi sui quali è stata sviluppata la mostra, hanno incantato i presenti, tutti collezionisti e appassionati delle opere di Mitoraj. "Certamente è la mostra più articolata. Tre siti molto diversi: Ortigia, la Neapolis e l'Etna. Siti archeologici e siti naturalistici", ha detto.
"Un racconto poderoso - ha aggiunto -, non solo per la monumentalità delle opere, per il tentativo - credo riuscito - di raccontare non la fragilità dell'uomo ma la sua autodeterminazione, il coraggio, la capacità di cercare la sua libertà, di conquistarla, con un passaggio dal guardare al vedere che significa consapevolezza, autodeterminazione e, quindi, anche scelta. Un sito straordinario, che misura l'identità di Mitoraj. Mitoraj ha una capacità di leggere i luoghi quasi irripetibile, in modo tale da sembrare quasi sorgere dai luoghi stessi in cui è esposto. D'altra parte, è anche vero che si tratta di una mostra che ci spiega come e quanto i siti archeologici possano parlare alla contemporaneità. La sfida è farlo anche altrove - ha concluso Patanè -, farlo con Mitoraj, farlo anche con altri, purché siano capaci di raccontare la grandezza dell'arte, uno spessore culturale e una visione del mondo di cui questa contemporaneità ha bisogno".

(Adnkronos) - L'Istituto nazionale per le malattie infettive 'Lazzaro Spallanzani' si apre sempre più al territorio e guarda con grande attenzione ai giovani. Durante la Settimana della scienza, l'istituto romano ha organizzato due cineforum per parlare agli studenti di malattie infettive, Hiv e infezioni sessualmente trasmissibili. Domani, martedì 23 settembre, presso la sede dell'Irccs, verrà proiettato il film del 2013 'Dallas buyers club', diretto da Jean-Marc Vallée, che racconta la storia vera di Ron Woodroof, un elettricista texano a cui venne diagnosticato l'Hiv negli anni '80, quando la malattia era ancora poco conosciuta e stigmatizzata e non erano disponibili, come oggi, terapie efficaci. Mercoledì 24 settembre sarà la volta del film del 2011 'Contagion', diretto da Steven Soderbergh, thriller che racconta la diffusione di un virus letale e la corsa contro il tempo della scienza per fermarlo. Entrambi gli eventi saranno seguiti da un dibattito con medici ed esperti, durante il quale interverranno anche persone che porteranno la propria testimonianza e si affronteranno temi sociali e sanitari attuali, come la crescente diffusione di infezioni sessualmente trasmissibili.
Le infezioni sessualmente trasmissibili continuano a rappresentare un problema di sanità pubblica e i casi sono in aumento anche tra giovani e giovanissimi, ricordano gli esperti dello Spallanzani. "I ragazzi - spiega Valentina Mazzotta, responsabile dell'Ambulatorio Counseling Test e Profilassi Hiv e Ist - oggi si avvicinano presto al sesso, anche grazie ai social, ma senza ricevere un'adeguata educazione sessuale. Molti non conoscono le infezioni sessualmente trasmissibili, le loro conseguenze o gli strumenti di prevenzione, e la consapevolezza è ancora bassa. A scuola si parla poco di questi temi e le campagne non sempre raggiungono i più giovani nel modo giusto. Nel Lazio oltre il 10% delle nuove diagnosi di Hiv nel 2023 ha riguardato ragazzi sotto i 25 anni. Un dato che conferma la necessità di intervenire su informazione e prevenzione tra i giovani. Ed è quello che stiamo facendo. In generale, la fascia più colpita per le nuove diagnosi di Hiv è quella tra i 20 e i 34 anni".
Nei primi sei mesi del 2025 - riporta una nota - allo Spallanzani sono stati effettuati 3.378 test per l'Hiv, con 82 nuove diagnosi, pari al 2,4% delle persone testate. Un dato in aumento rispetto al 2024 quando i test erano stati 1.379 con 22 positivi (1,6% dei soggetti testati). Anche per sifilide, gonorrea e clamidia sono stati intensificati i controlli: oltre 1.500 test per la sifilide e più di 1.300 per le altre malattie sessualmente trasmissibili nei primi 6 mesi del 2025 con una crescita dei test esponenziale, +500% dal 2023 al 2025, a testimoniare il potenziamento dell'azione dello Spallanzani che è centro di riferimento regionale. "Ma i dati - precisa Mazzotta - vanno contestualizzati. Stiamo facendo più test e quindi emergono più infezioni. Parte dell'incremento è legata all'aumento delle persone che usano la PrEP", profilassi pre-esposizone, "e che si sottopongono a controlli regolari". La Settimana della scienza è organizzata dallo Spallanzani con il patrocinio del ministero dell'Università e della Ricerca, della Regione Lazio e del Comune di Roma.
Leggi tutto: Infezioni sessuali crescono tra i giovani, esperti Spallanzani incontrano studenti

(Adnkronos) - I farmaci anti-Egfr - una delle terapie a bersaglio molecolare più utilizzate in oncologia, dal cancro al polmone a quello del colon-retto - si sono dimostrati efficaci anche in alcuni casi di tumore gastrico. Questi medicinali, che agiscono disattivando un recettore noto per stimolare la crescita delle cellule neoplastiche, hanno rallentato la progressione della malattia in 2 gruppi selezionati di pazienti che insieme rappresentano il 10-15% dei malati di cancro allo stomaco. La scoperta, pubblicata su 'Cancer Research', è firmata da un team dell'Irccs di Candiolo guidato da Silvia Giordano, direttrice del Laboratorio di Biologia molecolare del cancro dell'istituto torinese.
Ogni anno il tumore gastrico colpisce oltre 1 milione di persone a livello globale, causando circa 770mila decessi (Globocan 2020). "E' una delle principali cause di morte per cancro nel mondo - spiega Cristina Migliore, responsabile del lavoro - Purtroppo nella maggior parte dei casi il tumore viene diagnosticato in fase avanzata, quando le opzioni di cura sono più limitate. Per questo motivo la ricerca scientifica è costantemente al lavoro per individuare terapie sempre più efficaci e mirate. Uno dei bersagli molecolari studiati nel tumore gastrico è la proteina Egfr, contro la quale sono stati sviluppati diversi farmaci che, tuttavia, finora avevano dato esiti deludenti in questo tumore". Ora gli scienziati di Candiolo hanno individuato un gruppo di pazienti i cui tumori producono in grandi quantità 2 molecole, Areg ed Ereg, che attivano Egfr. In presenza di alti livelli di Areg ed Ereg, i farmaci anti-Egfr si sono dimostrati in grado di rallentare la crescita del cancro. I dati sperimentali sono stati confermati sui pazienti nell'ambito di uno studio clinico.
Qualche anno prima la stessa équipe di Candiolo, attraverso l'analisi di centinaia di campioni tumorali custoditi nella biobanca dell'istituto - una delle più grandi al mondo per questo tipo di neoplasie, con oltre 250 casi conservati, evidenziano dall'Irccs - aveva già individuato un gruppo di tumori con un numero molto elevato di copie del gene Egfr, che quindi rispondeva bene ai farmaci anti-Egfr. Anche in questo caso uno studio clinico ha confermato le evidenze sperimentali. "Queste scoperte - commenta Giordano - offrono una nuova speranza terapeutica a circa il 10-15% di pazienti affetti da carcinoma gastrico che finora non avevano alternative efficaci. Grazie alla selezione mirata dei pazienti, sarà possibile offrire trattamenti più efficaci, meno tossici e più personalizzati. I risultati raggiunti sono incoraggianti, ma il prossimo passo sarà avviare studi clinici dedicati per validare queste evidenze e renderle disponibili ai pazienti". L'Irccs di Candiolo, grazie alla sua biobanca unica per dimensioni e alla competenza dei suoi ricercatori - si legge in una nota - si conferma un centro di riferimento internazionale nello studio del tumore gastrico.
Leggi tutto: Cancro stomaco, studio svela efficacia terapie target in 10-15% pazienti

(Adnkronos) - Le nuove regole del Concordato preventivo biennale introdotte dal decreto correttivo (D.Lgs. n. 81/2025) e, in particolare, le ricadute su professionisti, associazioni e società tra professionisti (stp). La Fondazione studi consulenti del lavoro, con l’approfondimento 'Cpb: nuove cause di esclusione e cessazione per autonomi, associazioni professionali e Stp' accende i riflettori sulle modifiche al sistema dell’istituto, non limitandosi a riepilogare il quadro normativo, ma mettendo in luce le principali criticità applicative, come il rischio di disallineamenti temporali tra soci ed enti, che potrebbe bloccare l’adesione al regime o le possibili esclusioni in presenza di Isa approvati ma non applicabili, con conseguenti vuoti normativi. Vengono, inoltre, forniti consigli pratici per i professionisti per evitare l’esclusione o la cessazione dal regime e pesanti ripercussioni fiscali.
Le nuove regole delineano un sistema più rigido, ma coerente in materia di Cpb, allineando i criteri di accesso e permanenza a un principio di uniformità tra professionista e struttura associata. Tuttavia, l’applicazione concreta di tali norme si presenta complessa, specie in presenza di: adesioni disallineate temporalmente; Isa approvati ma inapplicabili; difficoltà organizzative nel coordinare la scelta di tutti i soggetti coinvolti. Si auspica che l’Agenzia delle Entrate possa intervenire con ulteriori chiarimenti interpretativi, magari con un’apposita circolare, per dirimere i dubbi applicativi, specie in merito al tema degli Isa e ai casi di esclusione automatica a causa di disallineamenti non voluti tra soci e enti.
Prima di aderire al Cpb per il biennio 2025/2026, è fortemente consigliato che: ogni professionista verifichi la posizione degli enti cui partecipa; ogni Stp o associazione si coordini con tutti i soci/associati titolari di reddito di lavoro autonomo; venga effettuata una valutazione degli Isa applicabili non solo sotto il profilo dell’approvazione, ma anche della effettiva applicabilità ai fini dell’adesione. Un errore di coordinamento o una lettura errata della norma potrebbe compromettere l’adesione e comportare conseguenze fiscali rilevanti.
Leggi tutto: Consulenti lavoro, analisi delle nuove regole del Concordato preventivo biennale

(Adnkronos) - In occasione del Mese della consapevolezza del dolore, che si celebra a settembre, Viatris Italia, azienda del gruppo Viatris, una realtà globale che opera nell'ambito della salute, rinnova il proprio impegno nel sensibilizzare l'opinione pubblica su una condizione tanto diffusa quanto trascurata: l'impatto del dolore nella vita quotidiana. La performance della campagna 'Via dal dolore', realizzata tra le vie di Milano, vuole portare alla luce l'impatto che il dolore può avere nella quotidianità: spesso si insinua nella vita delle persone senza lasciare segni visibili, ma è capace di compromettere profondamente la qualità della vita. Dei performer hanno messo in scena la quotidianità di una persona affetta da dolore persistente, simulando le difficoltà nei movimenti, come camminare, le esitazioni nei gesti più semplici e il peso emotivo che accompagna ogni azione quotidiana, suscitando particolare curiosità e interesse da parte dei passanti. Attraverso il linguaggio del corpo hanno mostrato e reso tangibile una realtà troppo spesso invisibile, ma diffusa.
La campagna 'Via dal dolore', avviata lo scorso anno, è stata ideata per coinvolgere in modo mirato tutti gli attori chiave nel percorso di cura - medici, farmacisti e pazienti - attraverso una strategia multicanale integrata. Il piano ha previsto la realizzazione di materiali informativi dedicati, una solida presenza digitale, la partecipazione attiva a congressi di settore e un costante impegno nella formazione dei professionisti sanitari. Le attività messe in campo hanno riscosso un riscontro particolarmente positivo, soprattutto da parte della comunità medica, a conferma dell'efficacia e della rilevanza della campagna nel sensibilizzare e supportare una gestione più consapevole e tempestiva del dolore, sottolineano i promotori.
Il dolore - ricorda una nota - rappresenta secondo gli esperti una delle esperienze più universali e, al contempo, più complesse da comprendere e trattare. In ambito medico è possibile distinguerlo in quattro tipologie principali: nocicettivo, causato da danni ai tessuti; neuropatico, derivante da lesioni o disfunzioni del sistema nervoso; nociplastico, dovuto a un'alterata elaborazione del dolore da parte del sistema nervoso centrale; misto, che combina più meccanismi dolorosi simultaneamente nella stessa area del corpo, come ad esempio la lombalgia cronica, riconosciuta come la principale causa di disabilità nel mondo, con una prevalenza stimata superiore al 70% nelle società industrializzate. Il dolore nocicettivo è spesso associato a condizioni infiammatorie come tendiniti, borsiti e artriti, oppure a traumi articolari. E' per esempio frequente nei casi di instabilità cronica della caviglia, dove la persistenza del danno tissutale genera dolore anche a lungo termine. Il dolore neuropatico, invece, si manifesta in patologie come la neuropatia periferica o la radicolopatia. Il dolore nociplastico, meno noto, ma sempre più riconosciuto, è caratteristico di condizioni in cui non si riscontrano danni evidenti ma il dolore è comunque reale e debilitante. Ne sono esempio la fibromialgia, la sindrome da stanchezza cronica e le malattie infiammatorie intestinali (Ibd), la cui incidenza è in aumento anche in Italia, con tassi che toccano i 93,8 casi per 100mila abitanti. Infine, la forma mista è tra le più difficili da trattare: in Italia, come riportato in alcuni studi, interessa circa il 34% dei pazienti con dolore cronico, con osteoartrosi e lombalgia cronica tra i principali esempi.
Nonostante la diffusione e la varietà delle forme di dolore - prosegue la nota - molte persone non ne parlano in modo aperto con i professionisti sanitari: per motivi culturali, emotivi, o per mancanza di consapevolezza della propria condizione, il dolore viene minimizzato o ignorato. Questo silenzio può però portare a diagnosi tardive, trattamenti inefficaci e a una gestione del dolore non adeguata. Superare il tabù che il dolore debba essere semplicemente sopportato è il primo passo per costruire un dialogo autentico tra medico e paziente, in grado di favorire una presa in carico tempestiva, personalizzata ed efficace. Con questo nuovo video, realizzato per raccontare la performance, si intende ribadire che ogni tipologia e grado di dolore merita ascolto. Anche quando non è evidente, perché può compromettere l'autonomia, il lavoro, le relazioni e l'equilibrio psicologico. Dare forma al dolore è un atto di consapevolezza che permette di accendere i riflettori sulla quotidianità dei pazienti.
"Il dolore, soprattutto nella sua forma cronica, può isolare e limitare profondamente chi ne è colpito. Con la campagna 'Via dal dolore' vogliamo porre l'attenzione su una realtà spesso invisibile e che impatta in modo significativo la qualità di vita delle persone - dichiara Matteo Surace, Medical Lead Italy & Head of North Cluster Europe - In linea con la nostra mission di consentire alle persone nel mondo di vivere una vita più sana in ogni sua fase, siamo al fianco dei pazienti, dei clinici e dei farmacisti per promuovere una maggiore consapevolezza delle diverse tipologie di dolore, favorire una diagnosi precoce e permettere a ciascuno di trovare la giusta risposta alle proprie necessità di salute".
Il video della performance sarà disponibile, insieme ai contenuti educativi della campagna 'Via dal solore', sul sito web ufficiale www.viadaldolore.it e sulle pagine social, in particolare su Facebook e Instagram. Questi canali offrono materiali di approfondimento per aumentare la consapevolezza sulle diverse forme di dolore, promuovere il dialogo medico-paziente - a seguito di un primo confronto con il farmacista - e incoraggiare una gestione più attiva, informata e partecipata della propria salute.

(Adnkronos) - Come può un abito raccontare l’abbraccio silenzioso di una terra che ti accoglie e ti fa sentire parte di sé? Come può la moda diventare voce di un Paese, della sua gente, della sua anima? A queste domande risponde “Italia di Moda”: il progetto fotografico di Andrea Varani con Ludmilla Voronkina Bozzetti, inaugurato oggi nella suggestiva cornice della Galleria Deloitte, all’interno della chiesa sconsacrata di San Paolo Converso nel cuore di Milano.
Un debutto che segna una doppia anteprima assoluta: quella della mostra e quella della Galleria Deloitte, nuovo spazio espositivo pensato per custodire e condividere bellezza, cultura e ispirazione.
“Italia di Moda” nasce da un anno di lavoro e di viaggio attraverso le 20 regioni italiane, trasformando territori, tradizioni e suggestioni in un racconto visivo composto da 46 scatti. In ciascuna immagine, Ludmilla indossa creazioni delle più prestigiose maison italiane - da Giorgio Armani a Dolce & Gabbana, da Roberto Cavalli a Etro - immergendosi in scenari simbolici e unici: dalle Dolomiti alla Sicilia, dai borghi medievali dell’Umbria alla laguna veneta. Non solo moda, ma memoria e appartenenza: ogni fotografia diventa simbolo e racconto, un ponte tra eleganza e identità.
Un progetto fotografico e culturale che - con il patrocinio di Camera Nazionale della Moda Italiana, di Pitti Immagine, di Fondazione Deloitte e in collaborazione con Deloitte - unisce il linguaggio universale della moda con la ricchezza del paesaggio, delle tradizioni e delle eccellenze produttive italiane. Ogni immagine è un omaggio al Made in Italy, alla bellezza del territorio e al savoir-faire artigianale che rende l’Italia un’icona globale
“Italia di Moda” è visitabile fino al 10 ottobre 2025, su prenotazione tramite il sito dedicato, nella Galleria Deloitte: spazio espositivo ricavato nella chiesa sconsacrata di San Paolo Converso, gioiello del XVI secolo oggi restituito a funzioni culturali e artistiche.
“Italia di Moda per me non è solo una mostra, ma un diario emozionale. Ogni scatto racchiude un incontro: con un paesaggio, con una tradizione, con un gesto di accoglienza che mi ha fatto sentire parte di questa terra. Ho imparato che la moda non è soltanto tessuto o estetica, ma un linguaggio viscerale che si indossa; che si sente sulla pelle e che diventa appartenenza. In questo viaggio ho respirato la luce delle Dolomiti e il profumo del mare Adriatico, ho sentito il vento che scuoteva gli ulivi secolari della Puglia e il calore di una porta aperta in un borgo della Sicilia. L’Italia non mi ha accolto con parole solenni, ma con gesti semplici e potenti: un piatto condiviso, una chiave consegnata, un sorriso offerto. Oggi posso dire che non sono più un’ospite, ma una parte viva di questa terra. Italia di Moda è il mio modo di restituire tutto questo: un atto d’amore verso un Paese che mi ha insegnato che la bellezza non è solo ciò che si vede, ma ciò che si vive” – dichiara Ludmilla Voronkina Bozzetti.
“Ho voluto raccontare con sensibilità artistica non solo l’eleganza della moda italiana, ma anche l’identità profonda dei luoghi, restituendo al pubblico immagini che diventano vere e proprie narrazioni visive. Con la mia Leica ho cercato di dipingere un mondo dove la moda è mezzo di connessione tra l’uomo e la bellezza del territorio”, dichiara Andrea Varani.
«Oggi, in occasione dell’apertura della Fashion Week di Milano, siamo lieti di inaugurare nella nostra Galleria Deloitte – uno spazio dedicato all’arte e alla cultura – la mostra Italia di Moda, un tributo alla bellezza dell’Italia e alla moda Made in Italy» - dichiara Fabio Pompei, CEO Deloitte Italia. «Organizzata con il patrocinio della Camera Nazionale della Moda Italiana, Italia di Moda racconta il connubio tra creatività, bellezza e imprenditoria. Oltre a essere una manifestazione del genio e della creatività italiana, infatti, la moda Made in Italy rappresenta un vero e proprio pilastro economico per il nostro Paese: contribuisce a circa il 5% del Pil, con un valore aggiunto stimato in 75 miliardi di euro, oltre 1,2 milioni di addetti e più di 53 mila imprese, il 79% delle quali sono PMI. Dati che confermano come il Made in Italy sia al tempo stesso sinonimo di qualità e motore di crescita economica» conclude.
Accanto alla mostra prende forma il volume “Italia di Moda. Viaggio tra le bellezze italiane. Immagini ed emozioni” edito da Skira, in cui le fotografie di Andrea Varani e l’intensità di Ludmilla Voronkina Bozzetti diventano un atlante emozionale dell’Italia. Non un semplice catalogo, ma un libro che raccoglie luoghi, storie e tradizioni: un racconto in cui la moda si intreccia con la memoria e la luce che rende unica ogni regione. Un’opera che prolunga l’esperienza della mostra e ne custodisce lo spirito, trasformando ogni immagine in una poesia visiva dedicata al Paese e alla sua bellezza senza tempo.
Ludmilla ha indossato le creazioni di numerosi prestigiosi brand, quali Alessandro Angelozzi, Alessandro Enriquez, Antonio Riva, Boglioli, Borsalino, Brioni, Cesare Paciotti, Chantecler, Chiara Boni, Colmar, Cristina Ferrari, Dolce & Gabbana, Ermanno Scervino, Etro, Gas, Giorgio Armani, Giuseppe Zanotti, Herno, Il Tabarro, Kiton, Laura Biagiotti, Luisa Beccaria, Mila Schon by Franco Jacassi, Prada, Roberto Cavalli, Salvatore Ferragamo e Versace.
Leggi tutto: Apre a Milano la mostra 'Italia di moda' di Andrea Varani

(Adnkronos) - Si è svolta oggi, alla presenza delle autorità della Regione Lombardia, di Enzo Poli, Sindaco del Comune di Casnigo, di Michel Beneventi, Amministratore Delegato del Gruppo Sanpellegrino e di Pierangelo Bertocchi, Amministratore Delegato Uniacque, la cerimonia di posa della prima pietra del nuovo impianto per la sorgente Nossana, la più importante fonte della Provincia di Bergamo e una delle principali della Lombardia.
Sanpellegrino, azienda di riferimento nel settore delle acque minerali e delle bibite non alcoliche, sostiene - con un investimento pari a 11 milioni di euro - la realizzazione dell’opera che, una volta completata, sarà donata a Uniacque, società che gestisce il servizio idrico integrato della provincia di Bergamo, e sarà utilizzata a beneficio della collettività. Il progetto si inserisce nell’approccio globale del Gruppo Sanpellegrino, che si concretizza in azioni e investimenti mirati a livello locale per la protezione dell’acqua, risorsa profondamente legata al territorio e al suo tessuto economico. L’opera di Nossana è parte di un piano di 40 milioni di euro, avviato dal 2020, per la protezione dei bacini idrici e della biodiversità e la valorizzazione delle comunità locali in cui è presente.
L’impianto per la gestione della sorgente Nossana nasce con l’obiettivo di ottimizzare la gestione dell’acqua e garantire un approvvigionamento idrico costante ai comuni bergamaschi anche in occasione di precipitazioni particolarmente abbondanti o di eventi atmosferici eccezionali, che possono influire sulla sua disponibilità. In tal modo si eviterà di attivare pozzi supplementari per effettuare prelievi aggiuntivi di acqua di falda. I
lavori di realizzazione del nuovo impianto, che sorgerà all’interno del territorio del Comune di Casnigo, verranno ultimati entro il 2026. La sorgente Nossana, che serve un bacino di oltre 315.000 persone, ha una portata di circa 800 litri al secondo: grazie al nuovo impianto, sarà possibile gestire anche in occasione di precipitazioni eccezionali circa 430 litri al secondo, corrispondenti a un volume complessivo di 3,8 milioni di metri cubi all’anno. In questo modo si assicurerà la continuità di un servizio essenziale, contribuendo alla tutela e alla valorizzazione di una risorsa preziosa per il territorio.
“La gestione responsabile e sostenibile dell’acqua è parte integrante del nostro DNA, per questo stiamo investendo in progetti a beneficio non solo dei nostri siti, ma che coinvolgono per esteso i territori in cui operiamo. – ha dichiarato Michel Beneventi, Amministratore Delegato del Gruppo Sanpellegrino. – La realizzazione dell’impianto per la sorgente Nossana rappresenta un tassello di un progetto globale che il nostro Gruppo sta portando avanti per rigenerare i cicli idrologici dei territori in cui siamo presenti, aiutando a contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici. In ogni territorio vogliamo contribuire a portare avanti un impegno comune e condiviso con le realtà locali, mettendo a sistema esperienze già avviate, e sviluppare soluzioni innovative. Quest’opera è un passo importante in questa direzione perché consentirà di ottimizzare la gestione dell’acqua sorgiva e garantirà continuità nell’approvvigionamento idrico anche in condizioni climatiche particolarmente complicate”.
''Siamo convinti che il futuro del servizio idrico passi anche attraverso la capacità di costruire alleanze solide tra realtà pubbliche e private, fondate sulla responsabilità comune e sulla volontà di generare valore condiviso. – ha dichiarato Pierangelo Bertocchi, Amministratore Delegato Uniacque – La posa della prima pietra di questo impianto rappresenta un segnale concreto di come la collaborazione tra Sanpellegrino e Uniacque possa tradursi in un beneficio reale per la comunità: un’infrastruttura innovativa che migliorerà ulteriormente la qualità dell’acqua e rafforzerà la sostenibilità della gestione. Desidero ringraziare Sanpellegrino per aver scelto di investire in un progetto che guarda al futuro dei cittadini e delle nuove generazioni. Quando parliamo di sostenibilità intendiamo non solo l’efficienza e l’innovazione dei processi, ma anche l’impegno a proteggere le risorse naturali e a restituire ai cittadini servizi capaci di durare nel tempo. È in questa direzione che vogliamo continuare a lavorare: fare della sinergia tra pubblico e privato uno strumento capace di tutelare la risorsa più preziosa e costruire un futuro in cui l’acqua rimanga un bene sicuro, accessibile e condiviso per tutti''.
“Siamo felici di ospitare sul territorio del nostro Comune un’opera di pubblica utilità come l’impianto per la sorgente Nossana. Questo progetto sarà a servizio di una parte importante della Provincia di Bergamo, perché questa sorgente rappresenta una delle principali fonti di approvvigionamento idropotabile e alimenta circa il 60% dei nostri comuni. Il lavoro congiunto tra progettisti, commissioni comunali competenti in materia di ambiente, edilizia e urbanistica, Sanpellegrino e Uniacque permetterà di realizzare un’opera perfettamente integrata nel contesto ambientale. Desidero quindi esprimere il mio sincero ringraziamento a Sanpellegrino e Uniacque per aver scelto il nostro territorio per la realizzazione di questo impianto. Questo progetto dimostra come la collaborazione tra settore pubblico e privato per un obiettivo comune possa portare un contributo concreto al benessere della collettività” - ha dichiarato Enzo Poli, Sindaco del Comune di Casnigo.

(Adnkronos) - Lorenzo Musetti vola d'imperio alla finale dell'Atp 250 in corso a Chengdu, in Cina. L'azzurro, n. 9 del mondo, ha superato senza problemi il kazako Alexander Shevchenko, n. 96, in due set con il punteggio di 6-3 6-1 in poco più di un'ora di gioco. Contenderà il trofeo al cileno Alejandro Tabilo, n. 112 Atp.
Tra i due tennisti c'era stato solo un precedente, al secondo turno del Roland Garros 2023, vinto da Musetti in tre set.
Leggi tutto: Atp Chengdu, Musetti batte Shevchenko e vola in finale
Mossa degli imputati, ora sarà la Cassazione a decidere...
Allontanate anche undici persone dalla polizia...
'Rotte sonore' al Carmen Melis di Cagliari, sul podio Kabaretti... 
(Adnkronos) - Il dialogo tra potenze nucleari rischia di andare in crisi e la Russia è pronta a rispondere a ogni minaccia. Intanto, Mosca è disposta a prorogare il trattato New START, che limita il numero di testate nucleari, se gli Stati Uniti faranno lo stesso. Vladimir Putin si esprime così nella riunione del Consiglio di sicurezza. Le dichiarazioni del presidente russo, preannunciate dalla Tass come "importanti", vengono diffuse dopo la riunione.
"La Russia è pronta a rispondere a qualsiasi minaccia strategica, non solo a parole, ma con misure militari-tecniche". parole di Putin fanno riferimento ad un quadro in evoluzione e non mancano toni allarmistici: "La situazione nella sfera della stabilità strategica continua a deteriorarsi. Le azioni distruttive dell'Occidente hanno gravemente minato le basi del dialogo tra paesi con armi nucleari". "La Russia non è interessata a una corsa agli armamenti", dice il numero 1 del Cremlino, inviando messaggi agli Usa e a Donald Trump.
"La scadenza del trattato New START nel 2026 significa la scomparsa dell'ultimo accordo che limita direttamente il potenziale missilistico. La Russia vuole tentare di mantenere lo status quo creato dal trattato New START", afferma il presidente riferendosi all'accordo - New Strategic Arms Reduction Treaty - siglato con gli Stati Uniti nel 2010 e esteso fino al 5 febbraio 2026 nonostante Mosca, nel 2023, abbia sospeso la propria partecipazione.
"Il mantenimento da parte della Russia delle restrizioni del trattato New START è possibile solo in caso di passi analoghi da parte degli Stati Uniti", precisa Putin, evidenziando che "il sistema di accordi tra Russia e Stati Uniti sul controllo delle armi missilistiche nucleari e delle armi difensive strategiche è quasi completamente smantellato". Putin, riferisce la Tass, ha ordinato di monitorare attentamente l'espansione dei componenti del sistema di difesa missilistica degli Stati Uniti, inclusa la preparazione per il dispiegamento di mezzi di intercettazione nello spazio. "La Federazione Russa è sicura dell'affidabilità e dell'efficacia delle sue forze di deterrenza", dice il presidente.
▪️
Leggi tutto: Putin: "Russia risponderà a ogni minaccia". Il messaggio a Trump sulle armi nucleari

(Adnkronos) - La tanto attesa reunion del cast di Dawson's Creek si farà, ma con un colpo di scena. James Van Der Beek , l'indimenticabile Dawson Leery, non potrà partecipare all'evento benefico in programma questa sera al Richard Rodgers Theatre di New York City. A prendere il suo posto per la lettura dal vivo del copione dell'episodio pilota del 1998 è Lin-Manuel Miranda. Van Der Beek, che ha interpretato Dawson nella serie per sei stagioni dal 1998 al 2003 e che l'anno scorso ha rivelato di avere uncancro al colon-retto in stadio 3, ha annunciato direttamente su Instagram che non potrà partecipare all'evento a causa di un virus intestinale.
"Questa è la serata che aspettavo di più da quando il mio angelo Michelle Williams (Jen Lindley nella seria, ndr) ha iniziato a organizzarla a gennaio", ha scritto Van Der Beek. "Potete immaginare quanto sia distrutto dal fatto che due virus intestinali hanno cospirato per mettermi fuori combattimento nel peggior momento possibile. Nonostante ogni sforzo, non potrò esserci". Poi, l'annuncio a sorpresa: "Ma ho una controfigura", ha continuato con ironia. "Un sostituto straordinariamente qualificato che sarebbe stato il numero uno nella mia lista dei desideri (se solo avessi immaginato che fosse disponibile). Qualcuno che i miei figli considererebbero un upgrade rispetto a me...Il ruolo di 'Dawson' sarà interpretato da Lin-Manuel Miranda. Non posso credere di averlo appena scritto".
L'evento è organizzato per raccogliere fondi a favore dell'associazione F Cancer. La reunion vedrà la partecipazione di quasi tutto il cast originale, per la prima volta riunito dalla fine della serie nel 2003. Hanno confermato la loro presenza Michelle Williams, Katie Holmes, Joshua Jackson, Mary Beth Peil, John Wesley Shipp, Mary-Margaret Humes, Nina Repeta, Kerr Smith, Meredith Monroe e Busy Philipps.
Leggi tutto: Dawson's Creek, James Van Der Beek costretto a rinunciare: "Sono distrutto"
Turn over senza perdere di vista l'obiettivo qualificazione... 
(Adnkronos) - Mentre l'Italia si ferma per sostenere la popolazione di Gaza con lo sciopero generale dell'Usb, a New York, dove si apre l'Assemblea generale dell'Onu, cresce il numero di Paesi che riconoscono lo Stato palestinese. Un club di cui Roma non farà parte. Al Palazzo di Vetro il conflitto in Medio Oriente sarà il tema centrale di un'assise che coincide con l'80° anniversario delle Nazioni Unite, fondate a San Francisco il 26 giugno 1945. Ma nel dibattito generale - quest'anno intitolato "Meglio insieme: 80 anni e oltre per la pace, lo sviluppo e i diritti umani" - i riflettori saranno puntati anche sulla guerra in Ucraina.
Per Giorgia Meloni, attesa nella Grande Mela in serata, sarà l'occasione per ribadire la linea del governo sui dossier più complessi di politica estera, a partire dal Medio Oriente. Sebbene la premier abbia più volte espresso le sue riserve sulle ultime mosse di Benjamin Netanyahu - "la reazione di Israele è decisamente sproporzionata, un quadro che non può che peggiorare con l'occupazione di Gaza City, una scelta che l'Italia non può condividere", ha ribadito ad Ancona la settimana scorsa - la posizione dell'esecutivo sull'eventuale riconoscimento della Palestina resta improntata alla massima prudenza.
Oltre alla Francia, anche il Regno Unito di Keir Starmer ha annunciato il suo sì, scatenando l'ira del governo di Tel Aviv. Sulla stessa linea si muovono Canada, Australia e Portogallo. Roma, insieme a Berlino, continua invece a sostenere la prospettiva dei "due Stati", con Israele e Palestina chiamati a convivere pacificamente, ma ritiene che oggi non esistano le condizioni per riconoscere uno Stato palestinese pienamente operativo.
"Ribadirò il sostegno italiano al processo per il riconoscimento del futuro Stato palestinese, una volta che esso sarà stato costituito, con la riunificazione di Gaza e Cisgiordania. Uno Stato palestinese libero da Hamas, come sancito dalla Risoluzione Onu co-sponsorizzata dall'Italia adottata il 12 settembre scorso", ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che oggi parteciperà alla Conferenza di Alto Livello sulla Soluzione a Due Stati, convocata da Francia e Arabia Saudita, e alla ministeriale Esteri informale del G7, sotto presidenza canadese.
Il titolare della Farnesina ricorderà anche l'impegno dell'Italia "per la popolazione civile attraverso l'iniziativa Food For Gaza, con nuove evacuazioni sanitarie previste nelle prossime settimane. Riaffermeremo anche la nostra contrarietà all'occupazione di Gaza e della Cisgiordania, che mettono a rischio la realizzazione della Soluzione a Due Stati, e all'offensiva di terra lanciata da Israele per i suoi rischi sulla popolazione civile", ha aggiunto.
Quanto all'Ucraina, ha spiegato ancora Tajani, l'Italia discuterà con i partner su come aumentare la pressione su Mosca "per spingerla a tornare al tavolo negoziale, ribadendo il nostro sostegno per una pace giusta e duratura con adeguate garanzie di sicurezza per Kiev e per l'Europa come quelle proposte dall'Italia sul modello dell'articolo 5 della Nato".
Meloni parteciperà il 23 settembre alla cerimonia di apertura del dibattito generale, con gli interventi del segretario generale António Guterres, della presidente dell'Assemblea Annalena Baerbock, del brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva e del presidente Usa Donald Trump. Il suo intervento è atteso il 24 settembre alle 20.00. A margine dell'Unga è prevista anche una serie di incontri bilaterali.
Tra i temi all'ordine del giorno anche la riforma delle Nazioni Unite. L'Italia sostiene il gruppo "Uniting for Consensus", che chiede un Consiglio di Sicurezza "più democratico, trasparente, inclusivo e rappresentativo", soprattutto per Africa e Sud globale, e si oppone all'introduzione di nuovi seggi permanenti. Per Roma - che quest'anno celebra i 70 anni di adesione all'Onu ed è il settimo contributore al bilancio ordinario e alle missioni di pace - l'Assemblea rappresenterà un momento per riaffermare fedeltà ai principi della Carta e spingere sulla riforma. "Un percorso essenziale per rendere le istituzioni dell'Onu meno burocratiche, più snelle e orientate alla concreta gestione delle sfide comuni", sottolineano fonti diplomatiche. (dall'inviato Antonio Atte)
Leggi tutto: Onu, oggi Meloni a New York. Governo: "Stato palestinese solo quando libero da Hamas"

(Adnkronos) - L'amministrazione Trump potrebbe annunciare nuovi sforzi per chiarire il collegamento tra un farmaco a base di uno dei principi attivi fra i più usati a livello mondiale - il paracetamolo - e l'autismo. E sul versante opposto, potrebbe promuovere invece un altro farmaco come potenziale trattamento per la malattia. E' quanto anticipa il 'Washington Post', sulla base di quando riferito da quattro persone a conoscenza dei piani che hanno parlato a condizione di anonimato, dal momento che l'annuncio non è ancora di dominio pubblico. Nel dettaglio, spiegano le fonti, si prevede che i funzionari sanitari federali solleveranno preoccupazioni sull'uso da parte delle donne in gravidanza di paracetamolo, principio attivo del Tylenol*, avendo loro esaminato ricerche precedenti, tra cui una revisione di agosto, condotta da ricercatori del Mount Sinai e Harvard, che suggeriscono un possibile collegamento tra l'uso di Tylenol nelle prime fasi di gestazione e un aumento del rischio di autismo nei bambini. L'idea sarebbe di mettere in guardia le donne incinte dall'uso nei primi mesi di gravidanza, a meno che non abbiano la febbre.
L'altro capitolo in materia di autismo riguarda l'intenzione dei funzionari di promuovere come potenziale trattamento un farmaco meno noto, leucovorin (derivato dall'acido folico), solitamente prescritto per contrastare gli effetti collaterali di alcuni farmaci e per trattare la carenza di vitamina B9. I primi studi clinici in doppio cieco, controllati con placebo, che hanno previsto la somministrazione di leucovorin a bambini con autismo hanno mostrato quelli che alcuni scienziati descrivono come notevoli miglioramenti nella loro capacità di parlare e comprendere gli altri. I funzionari della Fda hanno recentemente esaminato il linguaggio che potrebbe essere applicato al farmaco. I risultati su leucovorin hanno suscitato scalpore nella comunità scientifica, innescando un rinnovato dibattito sulle complesse cause dell'autismo, una condizione che alcuni esperti avevano recentemente considerato prevalentemente genetica e quindi in gran parte incurabile.
La preoccupazione di Trump
L'autismo è in cima ai pensieri del presidente Usa Donald Trump, che da tempo esprime preoccupazione per l'aumento dei tassi di questa patologia negli Stati Uniti e quest'anno ha incaricato i suoi di trovare delle risposte, riporta il quotidiano Usa. L'iniziativa ha coinvolto il segretario della Salute e dei Servizi umani Robert F. Kennedy Jr, il commissario della Food and Drug Administration (Fda) Marty Makary, il direttore dei National Institutes of Health (Nih) Jay Bhattacharya e altri alti funzionari. Intervenendo domenica alla commemorazione dell'attivista ucciso Charlie Kirk, Trump ha anticipato la mossa che dovrebbe essere rivelata in una conferenza stampa alla Casa Bianca. "Domani avremo uno degli annunci più importanti dal punto di vista medico, credo, nella storia del nostro Paese. Penso che lo troverete straordinario. Credo che abbiamo trovato una risposta all'autismo", ha detto.
Lo studio
I Nih annunceranno anche l'avvio della nuova iniziativa di data science sull'autismo, con 13 team che riceveranno grant per la ricerca sulle cause e il trattamento dell'autismo, nonché per corroborare studi precedenti. Tale iniziativa è separata da un rapporto più ampio degli Nih che indaga sulla ricerca sull'autismo, e la cui pubblicazione non è prevista per questa settimana. Bhattacharya ha detto ai colleghi che vuole che la revisione sia approfondita, con il contributo di funzionari di carriera, e non venga fatta coincidere frettolosamente con l'altro imminente annuncio.
Le prossime iniziative
Domenica la Casa Bianca ha pubblicizzato le sue prossime iniziative sull'autismo: "Il presidente Trump - conclude il portavoce Kush Desai in una nota - si è impegnato ad affrontare il crescente tasso di autismo in America e a farlo con la scienza di riferimento. L'annuncio rappresenterà un progresso storico su entrambi gli impegni".
Saranno rinnovati anche altri spazi e ambulatori dell'Aou...
Eventi lunedì 29 a Sassari e martedì 30 a Cagliari... (Adnkronos) - Bandiera Usa data alle fiamme al passaggio del corteo per Gaza di Milano, a poche centinaia di metri dal consolato americano. “Ci avviciniamo al consolato americano, il consolato complice. Lo Stato che ha le stesse responsabilità di quelle israeliane e sioniste”, hanno urlato gli organizzatori dalla testa del corto, prima di far partire il coro “assassini, assassini” all’angolo tra piazza della Repubblica e via Turati, dove ha sede il consolato.
I manifestanti alla testa del corteo hanno quindi dato fuoco alla bandiera americana. Prima un momento di silenzio, in cui è stato fatto sentire il rumore dei droni che sorvolano Gaza. “È ora di alzare il volume”, hanno detto gli organizzatori. Il corteo è poi ripartito in direzione Stazione Centrale, dove la manifestazione dovrebbe terminare. “Gli Stati Uniti hanno enormi responsabilità per tutte le guerre degli ultimi anni”, hanno denunciato i manifestanti.
Leggi tutto: Corteo per Gaza a Milano, bruciata bandiera Usa vicino al consolato americano

(Adnkronos) - Il precompilato del 730 è scelto da 1 italiano su 2, ma il 14% del totale analizzato mostra errori legati alle doppie certificazioni uniche. Affidarsi al 730 precompilato senza alcuna verifica può sembrare la strada più semplice, ma espone a rischi concreti e spesso sottovalutati, come segnalato dall’Anc, l'Associazione nazionale commercialisti.
Lo strumento digitale rappresenta certamente un passo avanti verso la semplificazione, ma non garantisce di per sé accuratezza, completezza né personalizzazione. "Il precompilato ha reso più semplice l’accesso, ma non ha eliminato la complessità. Le banche dati non sempre sono aggiornate e molte spese determinanti non compaiono automaticamente. Serve l’occhio esperto di un professionista per evitare che un clic troppo veloce faccia perdere rimborsi importanti", spiegano Giovanni Pizza e Fabrizio Pinci di BonusX, startup innovativa a vocazione sociale nata per aiutare i propri utenti a scoprire bonus e agevolazioni.
Il rischio cresce quando, per fretta o mancanza di esperienza, si commettono errori materiali: omissioni di redditi, familiari a carico inseriti impropriamente, calcoli imprecisi o bonifici errati. Anche un dettaglio formale, come usare un bonifico ordinario al posto di quello 'parlante', può invalidare una detrazione fiscale.
Inoltre, sembra che in caso di doppia cu (certificazione unica), ad esempio quando un lavoratore ha avuto due datori di lavoro nello stesso anno o ha cambiato azienda tramite passaggio di appalto, l’Agenzia delle Entrate potrebbe omettere i giorni lavorati, impedendo così il calcolo corretto delle detrazioni per lavoro dipendente. I controlli preliminari di BonusX mostrano che circa il 14% del totale analizzato presenta questo problema, che potrebbe riguardare un numero molto ampio di contribuenti.
Accettare il 730 precompilato così com’è non garantisce di essere al riparo da controlli. Il modello, infatti, non sempre contiene tutte le informazioni: la mancata indicazione di spese o oneri comporta la perdita di rimborsi, mentre l’omissione di redditi può tradursi in recuperi fiscali e sanzioni. Come ricorda la nota del Mef, il precompilato non è uno scudo totale e richiede sempre una verifica attenta per distinguere tra dati che generano solo un mancato beneficio e dati che possono avere conseguenze sanzionatorie. “In un sistema fiscale in cui anche un dettaglio può cambiare il risultato finale, trascurare controlli e verifiche significa trasformare un rimborso legittimo in un’occasione mancata o addirittura in un problema con l’Agenzia delle Entrate. Per questo è fondamentale accompagnare i contribuenti con strumenti e consulenza che diano sicurezza e massimizzino i benefici”, sottolinea Fabrizio Pinci.
Il rischio è perdere rimborsi legittimi o, al contrario, inserire inconsapevolmente informazioni inesatte che potrebbero richiamare l’attenzione dell’Agenzia.
Per capire meglio l’impatto delle voci mancanti, ecco alcuni esempi pratici di quanto può valere in euro una corretta integrazione del 730. Si tratta di cifre che, se trascurate, finiscono per ridurre o annullare rimborsi a cui i contribuenti hanno pieno diritto.
Spese mediche: con 500 euro di visite specialistiche, il rimborso è di circa 70 euro (19% al netto della franchigia di 129,11 euro).
Affitto studenti universitari fuori sede: fino a 300 euro se il reddito annuo è inferiore a 15.493,71 euro, oppure 150 euro se compreso tra 15.493,71 euro e 30.987,41 euro.
Interessi sul mutuo: per un mutuo da 100.000 euro, gli interessi passivi medi di 3.000 euro generano circa 570 euro di detrazione, ma solo se i dati sono caricati correttamente.
Bonus edilizi/ecobonus: per lavori di ristrutturazione da 10.000 €, la detrazione è di 5.000 euro (50%), mentre per interventi di risparmio energetico può arrivare a 6.500 euro (65%).
Spese scolastiche: su 600 euro spesi tra iscrizione, mensa, trasporto e gite, il rimborso è di circa 114 euro (19% su un massimo di 800 euro per studente).
Se queste voci non vengono integrate, si rischia di perdere rimborsi che vanno da poche decine a diverse migliaia di euro. E, oltre all’impatto economico, questo può avere anche un peso psicologico, alimentando l’incertezza e il senso di insicurezza che già accompagna molti italiani in fase di dichiarazione.

(Adnkronos) - E' stata eseguita con successo nel Dipartimento di Radiologia dell'Azienda ospedaliero delle Marche la prima Pet/Rm in Italia con nuovo tracciante specifico per il cancro della prostata. Il via libera all'applicazione, descritta come "innovativa e per certi versi rivoluzionaria", è arrivato la settimana scorsa con l'esecuzione delle prime indagini diagnostiche su 3 pazienti con tumore prostatico attraverso l'utilizzo del sistema integrato Pet/Rm (tomografo Pet digitale integrato con tomografo Rm 3Tesla). I risultati vengono definiti "straordinari", consentendo diagnosi accurate e più precoci rispetto ai metodi tradizionali fin qui utilizzati.
Il traguardo - spiega una nota - è stato reso possibile dalla collaborazione tra la clinica di Radiologia, guidata da Andrea Giovagnoni, direttore del Dipartimento di Scienze radiologiche dell'Aou delle Marche, e il servizio di Medicina nucleare con a capo Fabio Fringuelli. Il plus scientifico, chiariscono gli esperti, è legato all'uso in coppia della macchina con un nuovo radiofarmaco altamente specifico. Si tratta del 18F-Piflufolastat, in grado di identificare le sole lesioni prostatiche in quanto espressione dell'antigene specifico cellulare (Psma). Le indagini sono state condotte con Pet/Rm su 3 pazienti, 2 con rialzo degli indici specifici bioumorali (Psa) e un terzo con sospetta recidiva bioumorale da cancro prostatico.
"A nostra conoscenza - illustrano Giovagnoni e Fringuelli - è la prima volta in Italia che viene utilizzata la Pet/Rm, invece che la Pet/Tc, con tracciante specifico per il tumore prostatico. L'esperienza mondiale di questa applicazione è ancora scarsa in quanto rappresenta un carattere di assoluta novità. Il valore della Pet/Rm, apparecchiatura all'avanguardia in uso clinico solamente all'ospedale San Raffaele di Milano che utilizza un altro tracciante meno specifico - precisano - appare di grande efficacia in quanto capace di acquisire immagini Rm e Pet 'fuse' direttamente insieme. L'ulteriore, grande vantaggio durante una singola indagine è quello di non dover spostare il paziente su più macchine, permettendo di accoppiare le potenzialità diagnostiche della Rm ad alto campo multiparametrica della prostata con un'indagine metabolico-recettoriale specifica della Pet. I pazienti vengono selezionati dopo un'attenta analisi clinica condivisa, grazie al dialogo costante con il reparto di Urologia di Aoum diretto dal professor Andrea Benedetto Galosi, anche se noi saremo sempre pronti a sottoporre all'esame diagnostico speciale casi in arrivo da tutto il territorio".
Oltre al valore scientifico, prosegue la nota, l'intuizione avuta dai professionisti dell'Aou delle Marche ha un forte carattere sociale. L'indagine, ben tollerata dai pazienti, viene eseguita in regime ambulatoriale in tempi del tutto sovrapponibili a un'indagine tradizionale. Insomma, si tratta di un esame immediatamente applicabile a potenziali casi in lista d'attesa che sono in corso di selezione. Oltre ai 3 pazienti già sottoposti a Pet/Rm la scorsa settimana, sono già in programmazione le prossime sedute che, per ora, avranno una cadenza quindicinale. Va ulteriormente sottolineato, inoltre, che l'elevata sensibilità e specificità di questo farmaco tracciante recettoriale, unita all'utilizzo della Pet/Rm, è in grado di fornire informazioni diagnostiche sulla presenza locale della neoplasia prostatica e di eventuali gruppi di cellule (metastasi) che si sono staccate e cresciute in parti diverse del corpo.
"Questa nuova applicazione - sottolinea Armando Marco Gozzini, direttore generale Aoum - ci ricorda tutti i giorni il valore della cura, dell'impegno e dell'attenzione verso i pazienti che guidano, indistintamente, i nostri professionisti: sono loro che fanno grande l'azienda che ho l'onore di rappresentare". Anche Fringuelli e Giovagnoni, che hanno eseguito l'indagine, esprimono soddisfazione. "Questo nuovo approccio diagnostico - rimarcano - si pone già fin d'ora come uno straordinario strumento per la diagnosi precoce del tumore prostatico e nella stadiazione in pazienti operati in corso di follow-up con sospetta recidiva 'biologica'. Sono state già programmate nelle prossime settimane altre sedute diagnostiche su pazienti selezionati e si sta lavorando a un programma per introdurre in una routine clinica che comprenda il maggior numero di pazienti questa innovativa applicazione diagnostica all'interno dell'Aou delle Marche".
Altri articoli …
- Ilaria Salis e l'immunità, Parlamento Ue si prepara al voto
- Trasporti, Ita Airways entra a far parte di Alis
- Maxi coltivazione di marijuana a Oristano, oltre 4mila piante
- Il Pecorino Romano fa rotta sull'Australia dopo i dazi Usa
- SiderAlloys, lavoratori 'il tempo delle parole è terminato'
- Open day per opportunità di lavoro negli hotel in Costa Smeralda
- Consiglio Regionale del Lazio, presentato il libro 'La costituzione di parte civile degli enti esponenziali'
- La Coopservice cerca 40 guardie giurate per l'aeroporto di Olbia
- Roma, sfratto rinviato per il Caffè Greco: esecuzione slitta dopo il 26 novembre
- Minacce a Giuseppe Conte durante il lockdown, 46enne condannato a Roma
- Massimo Ranieri, fake news sulla morte. La figlia: "Vergogna, mio padre sta bene"
- "Sei il preferito di nonno", aggredisce il fratello 14enne con una forchetta e viene arrestato
- Processo a Grillo jr, difese ai giornalisti 'i 4 sono innocenti'
- Nord Sardegna in piazza per Gaza, protestano anche commercianti
- Picchia la moglie alla fermata del bus, 35enne arrestato
- Sciopero per Gaza, stasera in marcia anche i dipendenti laici del Vaticano
- Marte, c'è ghiaccio sulla superficie del Pianeta rosso
- Anche Musetti alle Atp Finals? Cosa manca a Lorenzo per qualificarsi a Torino
- Sarah Ferguson e quelle mail a Epstein: "Mio amico supremo, perdonami"
- Inail e Artes 4.0 insieme per ridurre incidenti sul lavoro con Bando Bit
Pagina 242 di 899
Leggi Tutte le Notizie di oggi in Sardegna
Sarda News - Notizie in Sardegna
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Per proporre i tuoi feed o un contenuto originale, scrivici a info@sardanews.it
Per tutti gli aggiornamenti seguici su TELEGRAM
o su Facebook https://www.facebook.com/sardanotizie



