(Adnkronos) - Yuval Raphael porta una canzone che parla di speranza all'Eurovision Song Contest 2025, 'New Day Will Rise'. A 24 anni, l'artista - sopravvissuta al massacro del 7 ottobre - rappresenta Israele alla competizione musicale che quest'anno si tiene a Basilea, in Svizzera, e ancor prima della sua prima esibizione (prevista per oggi, 15 maggio, giorno della seconda semifinale) è stata contestata e minacciata di morte.
Yuval Raphael è nata nel 2000 a Ra'anana, a meno di 20 chilometri da Tel Aviv, ma da bambina ha vissuto anche nel Paese che quest'anno ospita l'Eurovision Song Contest, la Svizzera. Si è trasferita insieme ai suoi genitori a Ginevra e lì sono rimasti per tre anni, durante i quali Raphael ha trascorso molto tempo sciando e giocando a tennis.
Sin da bambina sognava di diventare una cantante e amava ascoltare band di classic rock come i Led Zeppelin e gli Scorpions, ma anche icone pop come Beyoncé e Céline Dion.
L'artista è sopravvissuta agli attentati di Hamas del 7 ottobre 2023 durante il festival musicale Supernova. Ha raccontato in più occasioni di essersi nascosta tra i cadaveri di decine di ragazzi uccisi, fingendosi morta.
La carriera di Yuval Raphael è iniziata solo recentemente. Nel 2024 ha preso parte al talent show televisivo 'HaKokhav HaBa', conquistando i telespettatori e arrivando a vincere la finale. Ha raccontato che considera la musica terapeutica da sempre e che l'ha aiutata anche dopo il trauma dell'attentato del 7 ottobre.
Durante l'evento di apertura dell'Eurovision a Basilea, Yuval Raphael è stata contestata e minacciata di morte. Kan Broadcasting, emittente pubblica israeliana e membro dell'Eurovision, ha sporto denuncia alla polizia svizzera dopo che un giovane che indossava una kefiah e sventolava una bandiera palestinese ha mimato il gesto del taglio alla gola all'artista e ai membri della delegazione israeliana dell'Eurovision.
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(Adnkronos) - Presidio con sit in degli attivisti pro Palestina questo pomeriggio al Salone del libro di Torino dove era in programma un incontro per la presentazione del libro di Nathan Greppi ‘La cultura dell’odio’. Mentre meno di una decina di attivisti si sono avvicinati alla sala, hanno steso una bandiera palestinese e si sono seduti in semicerchio esponendo cartelli con la scritta ‘In silenzio per la Palestina’, alcune decine di manifestanti si sono prima radunati davanti ai cancelli d’ingresso con bandiere e striscioni gridando ‘Fuori i sionisti dal Salone del Libro’ e ‘Palestina libera’, poi, dopo una battitura della cancellata hanno aperto alcuni pannelli tentando di entrare ma sono stati respinti dalle forze dell’ordine che li ha fatti indietreggiare.
La situazione è tornata dopo poco sotto controllo, i manifestanti hanno ribadito le accuse contro lo Stato di Israele e poi dato appuntamento a una nuova manifestazione sabato pomeriggio alla periferia nord della città.
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(Adnkronos) - Tommy Paul vola in semifinale agli Internazionali d'Italia 2025 a Roma. Fuori dal campo, lo statunitense centra un altro risultato: torna in possesso della sua auto, pignorata a sorpresa in Florida. La testa di serie numero 11 svela l'aneddoto dopo il match vinto per 7-6 (7-4) 6-3 contro il polacco Hubert Hurkacz.
"In campo è andato tutto abbastanza bene", ha detto Paul. "Fuori dal campo, è stata una settimana un po' stressante. Mi hanno pignorato l'auto. Ho saltato il pagamento di un paio di rate e questa settimana e me lo hanno portato via da casa in Florida, a Boca Raton... Vorrei evitare però di dire anche l'indirizzo.... Ho dovuto mettermi d'impegno per recuperare l'auto. Se mi conoscete, sapete che è la mia bambina è il mio tesoro. Sono contento di averla recuperata, diciamo che ho dovuto vincere un paio di partite per poter saldare il debito", ha spiegato.
In realtà, Paul ha detto di aver dovuto versare 1000 dollari per regolarizzare la situazione. A Roma, Paul si è già aggiudicato circa 290mila euro in premi e può aumentare il bottino con un'eventuale vittoria in semifinale. Nella stagione in corso, il 27enne ha incassato circa 836mila dollari in premi. In totale, in carriera tra singolare e doppio, il prize money di Paul sfiora gli 11 milioni di dollari.
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(Adnkronos) - Dieci anni di innovazione, ricerca e risultati concreti. Ibsa Italy celebra un traguardo importante: il 10° anniversario della Nahyco* Hybrid Technology, che ha ridefinito l'approccio alla medicina estetica. Lanciata nel 2015, questa innovativa tecnologia brevettata ha segnato l’ingresso dell’azienda nel campo della medicina estetica rigenerativa, che mira a rallentare il processo di invecchiamento e a ottenere miglioramenti estetici mediante la rigenerazione tissutale, un’area in cui IBSA è stata pioniera fin dall’inizio. Grazie alla tecnologia è nato infatti un nuovo mondo tra i prodotti a base di acido ialuronico, rappresentato dai complessi ibridi cooperativi stabili (HCP), che hanno introdotto sul mercato la linea di prodotti Profhilo*. Questi complessi - spiega una nota - combinano acido ialuronico ad alto e basso peso molecolare ad elevata concentrazione, offrendo proprietà uniche che li rendono idonei alla rigenerazione dei tessuti del viso e del corpo.
Il processo termico brevettato alla base della tecnologia prolunga la permanenza dell’acido ialuronico nei tessuti, senza la necessità di ricorrere ad agenti chimici, e ne aumenta la concentrazione mantenendo allo stesso tempo un alto profilo di sicurezza e le proprietà fisiche ottimali del prodotto. "L'innovativa tecnologia ibrida Nahyco* consente un approccio proattivo al ringiovanimento, ripristina la funzionalità della matrice extracellulare e potenzia il processo di rigenerazione tissutale, agendo sui diversi strati anatomici", ha detto Antonello Tateo, responsabile Unità operativa di Chirurgia Plastica dell’Istituto Auxologico Italiano di Milano, osservando che il sistema ha "permesso di ridefinire gli standard della medicina estetica rigenerativa, integrando per la prima volta in un unico trattamento rimodellamento, compattezza e miglioramento della qualità dei tessuti".
Un’evoluzione tecnologica che riflette un cambio di paradigma osservato nel campo della medicina estetica: l’attenzione si è spostata da un approccio trasformativo, focalizzato sulla singola ruga o imperfezione, ad un approccio qualitativo e olistico, in cui il paziente è accompagnato in un percorso di rigenerazione a 360°. Grazie alla sua costante ricerca, negli ultimi dieci anni Ibsa ha sviluppato una gamma di soluzioni mirate, progettate per affrontare i segni dell'invecchiamento in base alle esigenze specifiche di diverse aree del corpo e tipi di tessuto. Queste soluzioni non solo contrastano la lassità cutanea di viso e corpo, ma agiscono anche su vari strati, dal derma alle strutture più profonde.
"A dieci anni dalla loro introduzione sul mercato, la tecnologia Nahyco* e la linea Profhilo* continuano a ispirare l’innovazione in medicina estetica: i risultati ottenuti a livello del derma hanno spinto ad esplorare l’applicazione nei tessuti più profondi, portando alla più recente formulazione della linea dedicata al ripristino del tessuto adiposo, rivelando un impatto rigenerativo significativo – ha affermato Michela Zazzaron, medico estetico e membro del Comitato Scientifico di Agorà - Inoltre la comprovata tollerabilità e sicurezza nella ripetibilità dei trattamenti” basati sulla tecnologia consente di preservare l’integrità dei tessuti, accompagnando ogni paziente in un percorso su misura, rispettoso dell’unicità e delle caratteristiche di ognuno".
Questo importante traguardo non sarebbe stato possibile senza l'innovazione che ha portato alla fondazione della divisione di medicina estetica di Ibsa nel 2005. "Il nostro percorso è iniziato con l'idea di applicare la nostra consolidata esperienza nell'uso dell'acido ialuronico, già utilizzato con successo in altre aree terapeutiche, alla medicina estetica” – ha sottolineato Andrea Giori, Head of Preclinical & Clinical Research Ibsa - Quella scintilla iniziale ha dato il via a un percorso di ricerca che ci ha permesso di sviluppare tecnologie all'avanguardia e formulazioni innovative, adottando nuovi approcci che integrano la medicina estetica con la medicina rigenerativa e promuovendo un concetto di bellezza sempre più legato al benessere globale. La tecnologia Nahyco* ci ha permesso di superare i limiti delle formulazioni tradizionali, aumentando la concentrazione di acido ialuronico senza compromettere la maneggevolezza e l’iniettabilità del prodotto finito".
La medicina estetica ha vissuto una profonda trasformazione negli ultimi decenni, grazie all’avvento di nuove tecnologie e approcci innovativi, passando da disciplina d’élite a pratica medica diffusa e sempre più accessibile. "Un tempo la medicina estetica era appannaggio quasi esclusivo delle donne tra i 35 e i 60 anni - ha evidenziato concluso Emanuele Bartoletti, presidente Società italiana di medicina estetica (Sime) - Oggi, invece, si rivolge a un pubblico molto più ampio e diversificato, che include anche giovani a partire dai 18 anni fino a persone ultraottantenni. Questo cambiamento, però, solleva alcune criticità: sempre più spesso i troppo giovani richiedono terapie di medicina estetica di cui non hanno realmente bisogno. A 18 anni va bene rivolgersi alla medicina estetica per risolvere un problema di acne, ma non per rifarsi le labbra. È fondamentale educare sia il pubblico che i medici a valutare con attenzione le richieste, evitando di assecondare richieste inappropriate. La Me promuove infatti approcci preventivi ancor prima che correttivi, con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita e accompagnare il paziente in un percorso armonico e personalizzato, guidandolo verso scelte realmente consapevoli".
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(Adnkronos) - "Mi sa che abbiamo incastrato Stasi". È uno dei 280 messaggi che - secondo quanto riferisce il settimanale Giallo - sarebbero agli atti della nuova indagine della Procura di Pavia sull'omicidio di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007 e per il quale l'allora fidanzato Alberto Stasi è stato condannato in via definitiva a 16 anni di carcere. Si tratta di messaggi "inviati anni fa da Paola Cappa a un suo amico di Milano". La cugina della vittima non è mai stata indagata.
Intanto la sorella di Paola, Stefania Cappa, torna a essere tra i nomi più chiacchierati della nuova indagine, ma a quasi 18 anni di distanza contro di lei non c'è un solo elemento d'accusa. Nei quattro verbali resi ai carabinieri la giovane, oggi avvocata specializzata in diritto sportivo, spiega ogni dettaglio di quel 13 agosto 2007, il suo rapporto con la vittima, l'amicizia con Alberto Stasi e la famosa foto lasciata insieme alla sorella Paola (la stampa le ribattezza le 'gemelle K') davanti alla villetta di via Pascoli a Garlasco.
Oggi, dopo che le rivelazioni di un altro testimone sembrano indirizzarsi senza forza sulla pista familiare, le sue parole - verificate dagli inquirenti - mettono a tacere possibili calunnie e forse l'odio social. Nei verbali, a partire dal giorno del delitto, Stefania Cappa ricostruisce il rapporto quasi quotidiano, nell'ultimo mese, con la cugina ventiseienne, l'ultimo incontro il venerdì 10 agosto e la promessa presa al telefono di vedersi il pomeriggio del 13 agosto 2007. Un incontro che non ci sarà. Quel lunedì mattina "dalle ore 7 alle 9.20 ho studiato diritto penale e dalle ore 9.30 alle ore 10.15 sono stata a telefono con la mia amica: ho ripreso a studiare sino alle successive 11.30, ho pranzato e sono andata in piscina (alle 12-12.15) sino alle 15 con il mio amico". Una vita normale - mentre la sorella è immobilizzata a letto per un intervento alla gamba - interrotta dalla notizia che Chiara Poggi è morta. Tra i dettagli raccontati la vacanza in Inghilterra, dove Chiara raggiunge Alberto, e la confidenza della cugina che "Alberto guardava cose pornografiche".
Una conoscenza, quella tra Stefania Cappa e Alberto Stasi che risale ai "tempi del liceo" ma che resta solo superficiale: "non ci sono mai state circostanze di incontri comuni neanche in occasioni formali come quella della sua laurea. In tutto ho incontrato Stasi poche volte, anche in compagnia di Chiara è accaduto di rado".
Il 7 febbraio 2008 Stefania Cappa viene risentita dai carabinieri di Vigevano e ricorda quando il 17 agosto 2007 - quattro giorni dopo l'omicidio della cugina - è rimasta in una stanza insieme a Stasi in attesa di essere ascoltata. Un incontro immortalato con tanto di video e abbraccio tra i due. "In quel contesto gli ho chiesto se sapeva se Chiara avesse degli spasimanti che Chiara avesse respinto e lui mi ha risposto: 'assolutamente no'" riferisce la cugina della vittima.
"Sempre mentre eravamo in attesa io gli ho anche chiesto di raccontarmi cosa fosse successo la mattina del 13 agosto. Lui mi ha fatto il racconto che poi ho letto ha reso anche nei verbali agli inquirenti. Io ricordo di avergli chiesto 'perché hai fatto una cosa così?' riferendomi al fatto che nei corsi del 118 la prima cosa che ci insegnano è l'autotutela e quindi per me era una imprudenza scavalcare il muretto ed entrare in casa, avendo trovato il cancello chiuso e non ricevendo risposta da Chiara" aggiunge. "Comunque mi sembrava strano che avendo avuto l'impeto di entrare non si fosse poi avvicinato a Chiara. Lui non mi ha risposto, dicendo che era sotto shock, poi si è messo a piangere e ha aggiunto che aveva paura che nessuno studio di commercialista l'avrebbe più preso a lavorare".
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(Adnkronos) - Smact competence center ha chiuso il 2024 con ricavi per 10 milioni di euro (di cui 1,4 di contributi erogati dal Mimit), triplicando il dato dei 3 milioni di euro registrato nel 2021, anno di subentro dell’attuale governance. Dati positivi anche sul fronte della redditività, con un ebitda caratteristico pari a 1,5 milioni. Nel business plan da poco approvato Smact punta ad una sostenibilità di medio termine, anche oltre la fine dell’attuale ciclo di finanziamento legato al Pnrr e prevede un’ulteriore crescita dei ricavi a 15 milioni di euro, e della redditività a 1,9 milioni, al termine dell’anno in corso. Il competence center del Nordest chiude dunque un anno con risultati che ne rafforzano la capacità di mettere a sistema le eccellenze 4.0-5.0 e di creare meccanismi virtuosi di 'contaminazione' tra provider di tecnologie, end user, atenei e centri di ricerca.
"I risultati raggiunti sono il frutto di un modello di business orientato alla concretezza e alla sostenibilità" dichiara Massimo Guglielmi, presidente di Smact competence center. "Smact è cresciuta grazie all’opportunità del Pnrr, ma la solidità raggiunta ci consente di guardare ai prossimi anni con ottimismo e di puntare a generare ancora più valore per i nostri partner. Smact sta sempre più trovando un suo ruolo come aggregatore di un ampio ecosistema di innovazione che in esso trova le opportunità di collaborare sia dal punto di vista tecnologico che nella costruzione di proposte a valore aggiunto per il mercato".
"Il 2024 - spiega dichiara Matteo Faggin, direttore generale di Smact - ha rappresentato un anno di significativa crescita per Smact, non solo in termini di solidità finanziaria, ma soprattutto per l'impatto concreto che stiamo generando sul tessuto imprenditoriale. Il numero crescente di progetti di innovazione e di servizi di consulenza dimostra quanto sia sentita da parte delle imprese, soprattutto le pmi, l'esigenza di rivolgersi ad una realtà super-partes per avviare percorsi di transizione digitale e ambientale. Smact, insieme ai suoi partner accademici e tecnologici, è in grado di rispondere a queste necessità con competenza e proponendo soluzioni efficaci, assistendo le imprese nel proprio percorso di evoluzione tecnologica, ciascuno necessariamente unico".
Le attività e i servizi offerti da Smact alle imprese crescono di pari passo con i risultati che ne certificano la solidità finanziaria. Le aziende partner dell’ecosistema Smact hanno superato quota 100. Nel solo 2024 sono stati avviati progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, che hanno coinvolto università e partner tecnologici, per un valore di 4,5 milioni di euro, mentre i servizi di consulenza hanno generato 2,8 milioni di euro, servendo più di 200 imprese. A questo si affianca l’offerta formativa: nell’anno a bilancio sono stati erogati 50 corsi del valore di 800mila euro, per un totale di 1.800 ore di formazione. Il tutto grazie ad un team cresciuto nel tempo fino a toccare le 27 unità, con 14 nuovi ingressi nel 2024.
Sul fronte del cofinanziamento di progetti di ricerca e sviluppo sperimentale con fondi Pnrr Smact ha avviato nell’ultimo triennio un totale di 98 progetti, di cui 39 nel 2024, coinvolgendo 111 aziende (55 grandi, 17 medie, 39 piccole o micro) e 10 diverse università e centri di ricerca, attivando collaborazioni con 77 gruppi di ricerca. In totale sono stati erogati 14,6 milioni di euro di cofinanziamento, di cui 12,7 negli anni 2023-24. Nel 2024, inoltre, Smact si è attivata su tre progetti europei, Guardians e Teapots, dedicato alle imprese dell’agrifood, e Friend Europe, focalizzato sull’internazionalizzazione delle imprese.
Proprio l’ecosistema Smact, e la sua capacità di generare valore per le imprese italiane, è stato al centro dell’evento che il competence center ha organizzato martedì 13 maggio al centro culturale Altinate San Gaetano di Padova dal titolo 'Open innovation: la sfida per l’evoluzione delle imprese'. Un incontro pubblico e istituzionale pensato per mettere attorno allo stesso tavolo stakeholder nazionali, imprese, enti di ricerca e istituzioni per discutere insieme il futuro dell’innovazione. L’appuntamento è stato un momento di confronto strategico su sfide, opportunità e visioni condivise per potenziare il ruolo delle tecnologie innovative come leva di sviluppo aziendale. All’evento sono intervenuti, tra gli altri, Valentino Valentini, viceministro del Mimit, Daniela Mapelli, Rettrice dell’Università di Padova, Elena Donazzan, vicepresidente commissione per l’Industria, la ricerca e l’energia del Parlamento Europeo, Gianluigi Rozza, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Smact, e Antonio Santocono, presidente Unioncamere del Veneto. L’incontro è stato moderato da Luca Barbieri, giornalista e co-founder di Blum.
(Adnkronos) - La Formula 1 torna in Italia con il Gran Premio di Imola. Da venerdì 16 maggio a domenica 18 maggio il Circus fa tappa in Emilia Romagna per il primo appuntamento europeo della stagione. Il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna si correrà sul celebre circuito Enzo e Dino Ferrari: si riparte dal dominio McLaren in questo primo scorcio di stagione.
Oscar Piastri si è già aggiudicato 4 gare, le ultime 3 consecutive (Bahrain, Arabia Saudita e Miami). Il compagno di squadra Lando Norris ha aperto le danze con la vittoria all'esordio in Australia. In classifica comanda proprio Piastri con 131 punti, seguito da Norris a 115. Al terzo posto ecco il campione del mondo in carica, Max Verstappen, con 99 punti. Arrancano le Ferrari di Charles Leclerc (quinto con 53 punti) e Lewis Hamilton (settimo con 41 punti).
Dalle prove libere alla gara, passando per le qualifiche, ecco il programma, gli orari e dove vedere le diverse sessioni del Gran Premio di Imola.
Da oggi, giovedì 15 maggio, a domenica 18 maggio, la Formula 1 fa tappa in Emilia Romagna per il Gran Premio di Imola. Venerdì 16 maggio si scende in pista con la prima sessione di prove libere alle 13.30 e la seconda alle 17. Sabato alle 12.30 ci sarà invece la terza sessione di libere, prima delle qualifiche alle 15. Il Gp partirà domenica alle 15.
Ecco il programma del weekend.
Venerdì 16 maggio
13.30: prove libere 1
Ore 17: prove libere 2
Sabato 17 maggio
Ore 12.30: Prove Libere 3
Ore 16: qualifiche
Domenica 18 maggio
Ore 15: gara
Tutti gli appuntamenti del Gp di Imola saranno trasmessi su Sky Sport Uno, Sky Sport F1, Sky Sport 4K e in streaming su Now e Sky Go. Qualifiche e gara saranno visibili anche in chiaro, gratis e in diretta su Tv8.
Leggi tutto: Formula 1, Gp Imola: dalle prove libere alla gara, orario e dove vederlo
(Adnkronos) - Con il passaggio di 'Che tempo che fa' al Nove, la Rai ha "perso il più bel programma". Parola di Mara Venier durante un colloquio con Fabio Fazio e Luciana Littizzetto al Salone del libro di Torino.
"Mi dispiace molto perché credo che la Rai abbia perso il più bel programma. E penso che il pubblico sia d’accordo con me", sono state le sue parole, salutate da un fragoroso applauso del pubblico in platea.
Fazio ha replicato: "Noi siamo molto felici dove siamo e godiamo di una libertà assoluta che ci dà leggerezza". Poi ha chiarito: "Ho passato 40 anni in Rai, la scuola del servizio non la dimentichi, diventa il tuo dna, che ti porti dietro, anche adesso che siamo qui".
Leggi tutto: Mara Venier: "Con 'Che tempo che fa' Rai ha perso il programma più bello"
(Adnkronos) - Adriano Panatta pazzo di Lorenzo Musetti. L'ex tennista azzurro, dopo la vittoria del toscano contro Alexander Zverev nei quarti di finale degli Internazionali d'Italia, ha pubblicato oggi, giovedì 15 maggio, un tweet sul proprio profilo X ufficiale per congratularsi, a modo suo, con l'attuale numero nove del mondo, destinato a scalare ancora il ranking Atp dopo la fine del Masters 1000 di Roma.
"Ieri sera Musetti ha fatto vedere a tutti come si gioca a tennis veramente", ha scritto Panatta, "lo ringrazio perché avevo perso ogni speranza, invece forse non tutto è perduto. Grazie Lorenzo ma soprattutto complimenti, sei un gran bel giocatore!!". In molti però ci hanno visto una frecciata a Jannik Sinner e al suo tennis, più 'muscolare' rispetto a quello del compagno di Nazionale, e lo hanno fatto notare nei commenti.
Panatta, allora, ha pubblicato un altro messaggio sottolineando che il suo tweet non era in alcun modo una frecciata al numero uno del mondo, atteso dai quarti di finale contro Casper Ruud: "Mi dispiace che qualcuno non abbia capito il senso del mio commento, non voleva certamente sminuire un altro tipo di gioco ne tantomeno qualche giocatore di oggi o del passato", ha scritto Panatta, "Però è anche vero che non posso pretendere troppo…".
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