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Napoli, aggressione in ospedale: bloccato l'attore Tkachuk, 'Pino o pazzo' di Mare Fuori

17 Settembre 2025
Artem Tkachuk (Fotogramma/Ipa)

(Adnkronos) - Aggressione e danni in ospedale, bloccato attore della fiction "Mare fuori". Questo pomeriggio i carabinieri della pattuglia mobile di zona Napoli Centro sono intervenuti presso il pronto soccorso del Pellegrini per un 25enne che stava dando in escandescenze.  

La dinamica 

Per motivi ancora da chiarire, il giovane, Artem Tkachuk, che nella serie ha impersonato il ruolo di "Pino 'o pazzo", è stato portato in ospedale dal 118. In stato di forte agitazione avrebbe spintonato il personale sanitario e di vigilanza. Secondo una prima ricostruzione, avrebbe poi danneggiato un macchinario per la ventilazione polmonare e una porta del pronto soccorso. Avrebbe provato, poi, a fuggire, ma i carabinieri l'hanno bloccato. Accertamenti sono in corso, mentre il giovane attore è ora in caserma in attesa di decisioni da parte del pubblico ministero di turno presso la procura.  

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Intoo, per 80% dipendenti aziende sottovalutano impatto licenziamenti su chi resta

17 Settembre 2025
Intoo, per 80% dipendenti aziende sottovalutano impatto licenziamenti su chi resta

(Adnkronos) - In un contesto macroeconomico segnato da profonde incertezze, c’è la preoccupazione dei lavoratori per possibili licenziamenti: il 53% a livello globale - e il 37% degli italiani – teme, infatti, di essere coinvolto in esuberi entro un anno. La quasi totalità non si sente pronta ad affrontare l’eventuale ricerca di un nuovo impiego, sia dal punto di vista del network professionale, sia da quello delle competenze e delle capacità necessarie per candidarsi in una nuova posizione; 1 persona su 6 ritiene, inoltre, che questa ricerca potrebbe richiedere molto tempo (per il 24% degli italiani più di un anno). E le aziende non sembrano essere sufficientemente preparate: il 58% degli hr (65% in Italia) ammette che la propria azienda non fornisce un adeguato sostegno in caso di riduzione del personale, anche se due terzi di loro (il 64% in Italia) dichiarano che la propria realtà si impegna a essere corretta nel processo di licenziamento.  

Condividendo solo in parte questa percezione, il 60% dei dipendenti a livello globale e 1 su 2 in Italia ritiene che i propri dirigenti manchino di empatia durante i licenziamenti. Vulnerabilità latenti che, se non affrontate con gli strumenti adeguati, rischiano di creare ulteriori tensioni e difficoltà in caso di crisi. 

Sono queste tra le principali evidenze che emergono dalla ricerca internazionale 'Culture in the balance: leading through layoffs without losing trust' (La cultura in equilibrio: gestire i licenziamenti senza perdere la fiducia) condotta da Intoo, società di Gi Group Holding leader nel settore dell’employability, sviluppo e transizione di carriera, con l’obiettivo di capire le sfide che dipendenti ed hr devono affrontare durante i licenziamenti, l’impatto dei medesimi e come le aziende possano mitigarli per preservare chi resta, la loro cultura e l'integrità del brand. La survey, realizzata in collaborazione con la società di ricerca Workplace Intelligence, ha coinvolto - oltre all’Italia - anche Argentina, Brasile, Regno Unito e Stati Uniti, intervistando 1.100 responsabili hr e 1.100 dipendenti a tempo pieno.  

“Anche quando approcciate con le migliori intenzioni - commenta Cetti Galante, ceo di Intoo (Gi Group Holding) - le riduzioni del personale, le uscite volontarie, gli esuberi e i licenziamenti rappresentano momenti complessi e delicati nella vita di un'organizzazione. Bisogna considerare come la gestione dell’uscita rifletta inevitabilmente la cultura e l’immagine aziendale . A prescindere dalle difficoltà operative emerse dalla ricerca, è oggi sempre più rilevante una gestione ponderata di queste situazioni, che ne consideri tutte le conseguenze a livello interno ed esterno. E' comunicando chiaramente le ragioni di queste scelte e offrendo sostegni concreti, caratterizzati da approcci umani e in linea con i valori aziendali, che si può operare per preservare nel lungo periodo la responsabilità sociale dell’azienda, l’occupabilità delle persone dentro e fuori la propria realtà, il coinvolgimento di chi resta e l’attrattività verso l’esterno, necessaria per la sostenibilità e la resilienza del business”. 

Gestire male un processo di licenziamento può avere infatti un effetto negativo sulla forza lavoro rimanente, in termini di benessere e motivazione: l’80% dei dipendenti su scala globale (78% in Italia) ritiene che le imprese tendano a sottovalutare questo impatto. Dopo aver assistito a un licenziamento, il 71% dei lavoratori (68% in Italia) inizierebbe subito a cercare un nuovo impiego, mentre il 62% (56% in Italia) ha perso fiducia nel proprio datore di lavoro.  

Ma non solo: 1 intervistato su 6 (12% in Italia) ha smesso di impegnarsi a fondo, il 44% (31% in Italia) riferisce che la propria produttività sia stata compromessa e che sia aumentato lo stress (oltre 60% in Italia, 71% a livello globale). Un quadro che stride con la percezione degli HR, 1 su 2 dei quali (42% per in Italia) pensa che il personale restante lavorerebbe invece più duramente, a dimostrazione di un evidente disallineamento.  

I licenziamenti possono avere conseguenze significative anche a livello reputazionale e incidere sulla capacità delle aziende di attrarre nuovo personale in futuro. Quasi la metà delle imprese a livello globale (46% in Italia) ha subìto ripercussioni online e circa 1 lavoratore su 5 sarebbe pronto a lamentarsi pubblicamente - % che si alza a 1 su 4 se si considera solo il campione dei lavoratori Gen Z. Cosa può fare, allora, un’impresa per gestire correttamente il processo di riduzione del personale supportando chi esce e tutelando al contempo la motivazione e la fiducia di chi resta, oltre alla propria attrattività verso l’esterno?  

Considerando che il 54% dei dipendenti (49% in Italia) non ha fiducia nella capacità dei dirigenti di gestire i licenziamenti in modo etico e segnala una mancanza di empatia, formare il management su una migliore gestione di eventuali esuberi diventa cruciale per ricostruire il clima in azienda. In termini poi di supporti concreti, la maggioranza dei responsabili hr e dei dipendenti intervistati - anche in Italia -, con valori superiori all’80%, ritiene che alle persone licenziate dovrebbero essere offerti servizi di outplacement e ricollocamento. Chi lo fa dimostra di preoccuparsi maggiormente delle proprie persone. 

In un contesto in cui la diffusione di tali servizi varia notevolmente da Paese a Paese – si passa dal 48% del Brasile al 17% dell’Italia - vi è spesso una scarsa consapevolezza: solo il 18% dei dipendenti (21% in Italia) è a conoscenza dei programmi di outplacement offerti dal proprio datore di lavoro, evidenziando una chiara opportunità di migliorarne la comunicazione dei benefici alle persone. 

“La maggior parte delle persone - continua Galante - fatica ad affrontare da sola il mercato del lavoro, per questo è necessario riflettere sempre di più sulla long term employability protection, attività che spetta tanto alle aziende quanto alle persone perché questa è la sfida più attuale. Da un lato le imprese devono riuscire ad affrontare i cambiamenti repentini, gestendone i rischi operativi e reputazionali, mantenendo al tempo stesso engagement, attrattività e fornendo supporti e risorse di qualità alla propria popolazione aziendale nelle diverse fasi lavorative. Dall’altro, ciascuno di noi ha la responsabilità di mantenersi employable e aggiornato, in termini di competenze e network, per trovarsi pronto a possibili trasformazioni e transizioni di carriera, anche volontarie, sempre più frequenti e connaturate ai cambiamenti del mercato del lavoro stesso”. 

La ricerca evidenzia infatti come molti dipendenti non siano pronti ad affrontare il mercato del lavoro in caso di uscita: in Italia il 26% dichiara di non avere le competenze necessarie, mentre il 40% non si sente preparato a presentare una candidatura, aggiornare il curriculum o affrontare un colloquio. Più della metà (56%) non ritiene di disporre di una rete professionale solida e il 54% ammette di non poter contare sul proprio network per trovare una nuova occupazione.  

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San Siro, ok giunta Milano a delibera su vendita a Milan e Inter

17 Settembre 2025
Milano, San Siro - Fotogramma /Ipa

(Adnkronos) - Via libera alla vendita di San Siro. La giunta del Comune di Milano ha infatti approvato nella riunione di oggi la delibera sulla cessione dell’area a Milan e Inter. Lo ha fatto sapere la vicesindaca Anna Scavuzzo nella conferenza stampa convocata dopo la riunione di giunta. 

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Falco in difficoltà soccorso dal Corpo forestale nell'Oristanese

17 Settembre 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATALo hanno trovato alcuni cittadini in piazza a Siapiccia...

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Infortuni, Marmigi (Safety Expo): "Decreto emergenza non è sufficiente"

17 Settembre 2025
Daniele Marmigi direttore tecnico dell

(Adnkronos) - "Purtroppo, gli incidenti sul lavoro continuano ad aumentare: un dato, questo, certificato anche dall'Inail. E bisogna ragionare su cosa fare; serve una cultura della prevenzione ed è proprio questo che si propone Safety Expo 2025-Prevenzione incendi". Lo dice, all'Adnkronos/Labitalia, Daniele Marmigi, direttore tecnico dell'Istituto Informa e di Safety Expo 2025-Prevenzione incendi, l’evento di riferimento in Italia per la prevenzione e la sicurezza antincendio in corso alla Fiera di Bergamo. Con circa 100 eventi tra convegni tecnici, laboratori pratici, seminari aziendali e corsi di formazione, più di 160 espositori e un’area espositiva di oltre 10.000 mq, Safety Expo 2025 offre un programma ricco e articolato.  

"Ora - sostiene - a livello nazionale si pensa a un decreto di emergenza ma dovremmo cominciare a lavorare per creare una fase strutturata e organica per contrastare il fenomeno degli infortuni. E il motivo per cui la fiera coinvolge diverse figure tra vigili del fuoco ed esperti del settore, è proprio questo, creando così momenti di confronto. Fondamentale - sottolinea - è l'operato dei vigili del fuoco, che ricoprono un ruolo importante anche nella prevenzione degli incidenti. E noi dobbiamo sempre ricordare di lavorare in un'ottica di prevenzione, che è l'unica arma che abbiamo per dire basta agli incidenti sul lavoro". 

"Safety Expo - aggiunge - è un'opportunità concreta per rafforzare la cultura della sicurezza attraverso soluzioni tecnologiche innovative e il dialogo tra istituzioni, tecnici e imprese su un tema oggi più che mai urgente, offrendo contributi concreti sulla semplificazione dei procedimenti e su alcune criticità normative che necessitano di essere rese più accessibili ai professionisti del settore, spesso alle prese con regole complesse e frammentarie".  

 

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Ferrovie, i principali interventi del piano di investimenti regione per regione

17 Settembre 2025
Binari - Fotogramma /Ipa

(Adnkronos) - Ecco i principali interventi, regione per regione, previsti dal piano di investimenti da 300 miliardi per la rete ferroviaria italiana: 

Abruzzo 

Roma-Pescara, costo 961 milioni, attivazione: 2027 per fasi 

Basilicata 

Nuova Linea Ferrandina – Matera, costo 525 milioni, attivazione: 2028 

Calabria 

AV/AC Salerno – Reggio Calabria, raddoppio galleria Santomarco, costo 2,127 miliardi, attivazione: 2032 

Campania 

Napoli-Bari 

Interventi su linea Cancello-Napoli, costo 1,031 miliardi, attivazione; dal 2026 

Raddoppio Apice – Orsara, costo 2,51 miliardi, attivazione: 2029 

Salerno-Reggio Calabria, lotto Battipaglia-Romagnano, costo 2,912 miliardi, attivazione: 2028 

Emilia-Romagna 

Linea Adriatica, quadruplicamento Bologna-Castelbolognese, costo 3,5 miliardi, attivazione 2033 

Friuli-Venezia Giulia 

Potenziamento Venezia-Trieste, costo 251 milioni, attivazione dal 2026 

Lazio 

Nodo di interscambio Pigneto, costo 230 milioni, attivazione 2026-29 

Raddoppio Campoleone-Aprilia, costo 98 milioni, attivazione: dal 2026 

Liguria 

Nodo di Genova e Terzo Valico dei Giovi, costo 10,623 miliardi, attivazione: dal 2024 

Lombardia 

Linea AV/AC Milano – Verona, Costo 2,05 miliardi, già attivata 

Marche 

Nodo di Falconara, costo 175 milioni, attivazione: 2026 

Elettrificazione Civitanova-Albacina, costo 160 milioni, attivazione: 2026  

Molise 

Raddoppio Pescara-Bari (Tratta Termoli Lesina), costo 700 milioni, attivazione: 2026-2028 

Piemonte 

Passante di Torino tratta Porta Susa – Stura, Costo: 1,045 miliardi, già attivato 

Collegamento Porta Nuova - Porta Susa, costo 116 milioni, attivazione: 2028 

Puglia 

Raddoppio Pescara-Bari, costo 700 milioni, attivazione: 2026-2028  

Napoli – Bari (Raddoppio Orsara – Bovino) costo 579 milioni, attivazione: 2028 

Sardegna 

Elettrificazione Cagliari – Oristano, costo 107 milioni, attivazione: 2027 

Sicilia 

Palermo-Catania, (Lotto 1+2 Fiumetorto-Lercara), costo 2,035 miliardi, attivazione: 2030 

Palermo-Catania, (Lotto 5 Dittaino-Catenanuova), costo 809 milioni, attivazione: 2028 

Toscana 

Nodo AV di Firenze, costo 2,735 miliardi, attivazione: dal 2029 

Trentino-Alto Adige 

Brennero (lotto Fortezza-Ponte Gardena), costo 1,523 miliardi, attivazione: 2029 

Circonvallazione di Trento, costo 1,282 miliardi, attivazione: 2028 

Galleria di base del Brennero - quota Italia, costo 5,262 miliardi, attivazione: 2032 

Umbria 

Orte-Falconara ( Raddoppio Spoleto-Campello) costo 388 milioni, attivazione: 2026  

Valle d'Aosta 

Elettrificazione Ivrea-Aosta e adeguamento linea Chivasso – Aosta, costo 172 milioni, attivazione: 2026 

Veneto 

Linea AV/AC Verona Padova (attraversamento di Vicenza) costo 2,18 miliardi, attivazione: 2032 

Linea AV/AC Verona-Padova (tratta Verona - bivio Vicenza), costo 3,287 miliardi, attivazione: 2026 

 

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Infortuni, Mannino (Vigili del fuoco): "Snellire procedure senza abbassare livelli sicurezza"

17 Settembre 2025
Eros Mannino capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco

(Adnkronos) - "Sul fronte della sicurezza c'è un grande tema che è quello della semplificazione normativa, che non deve comportare un minor controllo, ma uno snellimento delle procedure. E' un tema su cui si lavora da molti anni. La richiesta è sempre quella di snellire e semplificare le procedure, evitando che siano troppo pesanti o percepite come oppressive. Allo stesso tempo, però, dobbiamo garantire che i livelli di sicurezza non si abbassino. E' un equilibrio difficile da raggiungere, ma è un impegno costante". Lo dice, all'Adnkronos/Labitalia, Eros Mannino capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, in occasione del Safety Expo 2025-Prevenzione incendi, l’evento di riferimento in Italia per la prevenzione e la sicurezza antincendio in corso alla Fiera di Bergamo. 

"C’è bisogno - auspica - di più vigili del fuoco in Italia. Come si dice i vigili del fuoco non sono mai abbastanza. Tuttavia, bisogna considerare anche la sostenibilità, la copertura del territorio e i tempi di intervento. Stiamo lavorando per migliorare la nostra capacità di inserire nuovo personale, non solo per compensare il turnover dovuto ai pensionamenti, ma anche per rafforzare le sedi che presentano maggiori criticità di organico". 

L'Italia come si colloca rispetto agli altri paesi europei rispetto al tema della prevenzione? "Siamo soddisfatti - spiega - perché i risultati della prevenzione non sono sempre immediatamente visibili: quando funziona, non ci sono incendi. Ma confrontando le statistiche con quelle europee e mondiali, l’Italia rappresenta un’eccellenza. Le normative di prevenzione funzionano e hanno sempre funzionato: già dal 1955, con il DPR n. 547 sulle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, il nostro sistema si è strutturato. Questa tradizione normativa ha portato benefici concreti in termini di riduzione delle probabilità di incendio e limitazione dei danni". 

"Stiamo - fa notare - costantemente aggiornando, migliorando e semplificando le normative, in modo che siano più accettabili dal punto di vista amministrativo e non vissute come un peso per il cittadino. Forse la sfida più grande oggi è far comprendere che gli investimenti in sicurezza non sono un costo, ma un vero e proprio investimento per imprenditori e gestori di attività. L’obiettivo è garantire sicurezza senza imporre oneri economici eccessivi: questa sarà la sfida centrale per il prossimo futuro". 

"Il cambiamento climatico - precisa il capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco - non porta nulla di positivo, né sul fronte del soccorso né su quello dell’applicazione delle norme di prevenzione incendi. Amplifica infatti la criticità degli scenari che possono presentarsi e, in alcuni casi, i fenomeni meteorologici avversi possono addirittura compromettere il funzionamento degli stessi impianti antincendio. E' quanto accaduto, ad esempio, in Emilia Romagna, dove durante l’alluvione alcuni impianti antincendio sono andati in tilt". 

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Nell’ambito del Fuori Expo all’Ambasciata di Tokyo, fino al 13 ottobre la mostra fotografica “Milano con gli occhi di Leonardo”.

17 Settembre 2025
Nell’ambito del Fuori Expo all’Ambasciata di Tokyo, fino al 13 ottobre la mostra fotografica “Milano con gli occhi di Leonardo”.

(Adnkronos) - Nell’ambito del Fuori Expo, all’Ambasciata italiana di Tokyo, può essere visitata fino al 13 ottobre la mostra fotografica “Milano con gli occhi di Leonardo” realizzata da Fondazione Bracco. La mostra celebra il legame tra la città italiana e Leonardo da Vinci, un incontro che ha segnato un capitolo cruciale nel suo percorso artistico e nella storia della città. Le immagini di alcuni importanti edifici storici milanesi, che furono parte del panorama osservato dal grande maestro del Rinascimento in quella fertile epoca della nostra storia, sono state realizzate da cinque giovani fotografe diplomate all’Accademia Teatro alla Scala. 

Un evento speciale, che celebra l’impegno di Bracco nel creare ponti tra scienza e cultura. 

Infatti, in occasione della mostra, ha avuto anche luogo l’incontro “Dialogo tra Giappone e Italia su scienza, cultura e longevità”, un confronto promosso dall’Ambasciata d’Italia a Tokyo tra esperti italiani e giapponesi, su come scienza e cultura possano contribuire a migliorare la qualità della vita. 

“Queste sono per noi occasioni importanti per promuovere il dialogo e la collaborazione nell’affrontare alcune delle principali sfide sanitarie del nostro tempo: dall’invecchiamento della popolazione alla necessità di sistemi sanitari più sostenibili. Negli ultimi mesi, e durante Expo Osaka 2025”, spiega Fulvio Renoldi Bracco Vicepresidente e CEO di Bracco Imaging, “abbiamo rafforzato le nostre relazioni con ospedali, università e istituzioni in Giappone, portando avanti la nostra missione che è favorire l’innovazione, ampliare l’accesso alle cure e creare valore per pazienti e comunità". 

La figura di Leonardo da Vinci ancora oggi incarna un binomio insuperabile di talento artistico e ricerca scientifica, che per certi versi è anche alla base di quel Made in Italy che tutto il mondo ama. Ed è molto bello che Leonardo continui a ispirare le relazioni tra Italia e Giappone e il dialogo tra esperti dei due paesi su come la scienza e la cultura possano migliorare la qualità della vita, con particolare attenzione ai temi legati alla longevità. 

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Con lo scooter contro un camion, 18enne muore nel Nuorese

17 Settembre 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAL'incidente a Mamoida, autista negativo ad alcol test...

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Jaden Smith è il primo direttore creativo della linea uomo di Louboutin

17 Settembre 2025
Jaden Smith - Ipa

(Adnkronos) - Ha recitato accanto al padre Will Smith, ha pubblicato due album in studio e numerosi progetti musicali e ora, dopo oltre dieci anni di lavoro nel mondo della moda, Jaden Smith fa il vero salto. A 27 anni diventa il primo direttore creativo della linea uomo di Louboutin. Ad annunciarlo è lo stesso stilista francese, sui social network. 

"Quando ho incontrato Jaden per la prima volta, ho visto in lui una scelta naturale per la Maison: il suo mondo è ricco e multidimensionale, il suo stile e la sua sensibilità culturale sono fonte di ispirazione, la sua curiosità e apertura mentale sono straordinarie", ha scritto Christian Louboutin. "Ho capito - si legge ancora nella dichiarazione a corredo del video con cui è stata lanciata la notizia - che con la sua direzione creativa la nostra collezione uomo si sarebbe evoluta in modo entusiasmante e dinamico. È il complemento perfetto per il nostro team creativo e non vedo l'ora di divertirmi a lavorare con lui sulle nostre collezioni uomo." 

 

Nato nel luglio 1998, Jaden Smith è il primogenito di Will Smith e Jada Pinkett Smith. Ha esordito nel mondo dello spettacolo a soli otto 8 anni, quando recitò a fianco del padre in 'La ricerca della felicità' di Gabriele Muccino. Tra gli altri film noti a cui ha partecipato, sempre da bambino, 'Ultimatum alla Terra', 'The Karate Kid - La leggenda continua' e, di nuovo insieme al padre Will Smith, 'After Earth'. 

Da adolescente ha preferito spostarsi sulla musica. I suoi due album in studio si chiamano 'Syre' e 'Erys' e sono usciti rispettivamente nel 2017 e nel 2019. 

Tra le collaborazioni più note nel mondo della moda, invece, quella con il designer coreano Choi Bum Suk e quello con Louis Vuitton, come modello per la campagna femminile del 2016. 

 

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Ragazza di 20 anni violentata al primo appuntamento da un uomo conosciuto sui social

17 Settembre 2025
Carabinieri (Fotogramma)

(Adnkronos) - Avrebbe minacciato con il coltello una 20enne al primo appuntamento, dopo averla conosciuta sui social, e poi l'avrebbe violentata, tentando di rapinarla. Per questo un 36enne italiano è stato arrestato dai carabinieri della stazione di San Donato Milanese che hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Milano. L'uomo, pregiudicato, è ritenuto responsabile di violenza sessuale, tentata rapina aggravata e porto di armi od oggetti atti ad offendere. 

L'episodio è avvenuto nei giorni scorsi nell’area adiacente al capolinea della metropolitana di San Donato Milanese, dove una giovane donna italiana di 20 anni, al primo appuntamento con l’uomo, conosciuto in precedenza tramite un social network, è stata avvicinata e, sotto la minaccia di un coltello, sarebbe stata vittima di una violenza sessuale e successivamente di una tentata rapina. 

L’attività investigativa, avviata immediatamente dai carabinieri, ha consentito di giungere all’identificazione del presunto responsabile grazie a una rapida e articolata azione d’indagine, sviluppatasi attraverso riconoscimenti fotografici, analisi delle immagini estrapolate dagli impianti di videosorveglianza e l’escussione di fonti testimoniali. Le informazioni fornite dalla giovane, lucide, coerenti e dettagliate, si sono rivelate fondamentali per ricostruire i fatti e risalire all’identità dell’uomo e alla sua autovettura. Il 36enne è stato arrestato e condotto presso la casa circondariale di San Vittore. 

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Trump e quell'ossessione per i reali inglesi (e Lady Diana): "Incontrarli vuol dire avercela fatta"

17 Settembre 2025
Re Carlo III e Donald Trump a Windsor - Afp

(Adnkronos) - Il 2 giugno del 1953, all'età di appena sei anni, il piccolo Donald Trump restò incollato insieme alla madre scozzese alla televisione in bianco e nero della sua casa di New York, per assistere all'incoronazione della regina Elisabetta II. Lo raccontò anni dopo lo stesso futuro presidente americano nel suo libro 'The Art of the Deal', parlando dell'impatto che l'amore di sua madre per la famiglia reale britannica ebbe su di lui. Dalla madre, scrive che ereditò "il suo senso dello spettacolo", descrivendola come "affascinata dai cerimoniali e dall'idea di regalità e glamour". Prima di oggi, giorno della seconda, storica visita di Trump come capo dello Stato a un re britannico, il suo profondo apprezzamento per la pompa magna è più che mai evidente, con gli onori che re Carlo III gli ha riservato accogliendolo come fosse anche lui, il presidente, un sovrano. 

Trump è l'unico capo di Stato a essere stato invitato per due visite di ufficiali, la prima nel 2019 con Elisabetta II regnante. L'anno prima, aveva incontrato la regina al Castello di Windsor durante una visita di lavoro, durante la quale sua madre, Mary Anne MacLeod Trump - riferì l'ex assistente di Trump per la sicurezza nazionale, Fiona Hill - era al primo posto nei suoi pensieri. Nel suo libro, Trump parla dell'ammirazione di mamma Mary per la famiglia reale. Incontrare la defunta regina Elisabetta II durante il suo primo mandato - ha detto ancora la Hill - era una sua ossessione, perché era "il segno definitivo che lui, Trump, ce l'aveva fatta nella vita". Poco dopo lo storico incontro, in un'intervista a un quotidiano, Trump raccontò: "Stavo camminando e dicevo a Melania: 'Riesci a immaginare mia madre che vede questa scena? Windsor. Il Castello di Windsor!'". 

Anche all'inizio della sua carriera come immobiliarista era evidente il fascino che la famiglia reale britannica aveva su Trump. Wes Blackman, un urbanista che lavorò con il tycoon per 10 anni negli anni '90 e lo aiutò a trasformare Mar a Lago in un club privato, ricorda che l'imprenditore immobiliare cercò di "suscitare" interesse per il club, proponendo il nome della principessa Diana come possibile membro. All'epoca, Trump godeva di scarsa credibilità e il Palm Beach Daily News citò esponenti dell'alta società che erano scettici riguardo al presunto interesse della famiglia reale per il progetto di Trump. "Sembra una manovra di Trump per ottenere soci", scrisse il giornale citando la contessa Helene Praschma. Altre fonti riferirono al giornale che Trump avesse potuto offrire all'allora principe Carlo e alla moglie l'adesione onoraria per assicurarsi, di riflesso, il loro glamour. 

Una fonte dichiarò alla Bbc che Trump offrì a Carlo un abbonamento gratuito di un anno a Mar a Lago, ma ricevette una lettera di risposta in cui rifiutava cortesemente l'offerta, suggerendogli di fare una donazione di beneficenza alle cause ambientaliste. Trump ritenne che si trattasse di una "lettera eccellente", secondo la fonte. "Per Donald è sempre stato molto importante essere considerato un uomo di successo e parte della storia. Lui vive di questo", ha affermato Blackman, ricordando la lettera e come Trump ne fosse rimasto ossessionato. Negli anni '80, quando Trump cercava di affermarsi come nuovo costruttore a New York, i tabloid riportarono la notizia che il principe Carlo e la principessa Diana erano interessati all'acquisto di un appartamento da 5 milioni di dollari nella Trump Tower. La voce, poi smentita da Buckingham Palace, secondo molti fu probabilmente messa in giro dallo stesso Trump.  

Sempre in tema di ammirazione per i reali inglesi, nel suo secondo libro, 'The Art of the Comeback', Trump scrisse che il suo unico "rimpianto riguardo le donne" era di non aver mai avuto l'opportunità di corteggiare Lady Diana Spencer. Disse che "illuminava la stanza" ed era "una donna da sogno". Tuttavia, secondo l'ex presentatrice della Bbc Selina Scott, Trump avrebbe effettivamente cercato di uscire con la principessa Diana, dopo il suo divorzio dal principe Carlo nel 1996, considerandola "la moglie trofeo per eccellenza". La Scott scrisse sul quotidiano The Sunday Times che Diana le aveva detto che Trump le dava "i brividi" e che si preoccupava sempre di più perché rose e orchidee continuavano ad arrivare nel suo appartamento. 

 

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Precipita sulle Tre Cime di Lavaredo, morto 64enne membro del Soccorso alpino

17 Settembre 2025
Le Tre Cime di Lavaredo - (Adnkronos)

(Adnkronos) - Un 64enne originario di Cortina d'Ampezzo, in provincia di Belluno, è morto questa mattina sulle Tre Cime di Lavaredo, vicino Auronzo di Cadore. La vittima si chiamava Franco Gaspari ed era entrato nel 1985 nella squadra del soccorso alpino, ed è stato fra i primi tecnici di elisoccorso del Suem, il servizio di emergenza e urgenza medico. 

L'incidente è avvenuto questa mattina: Gaspari era capocordata insieme ad altri due amici, nella scalata lungo la via normale della Cima grande di Lavaredo, quando forse a causa di un malore è precipitato nel vuoto. A lanciare l'allarme è stato uno dei due compagni che, usciti dal camino poco sotto la cengia circolare, lo hanno sentito cadere improvvisamente, senza poterlo vedere né sentire, nascosto da uno spigolo: avvertito il 118 verso le 10:50, l'elicottero ha individuato il corpo esanime in un canalino. Mentre l'elicottero imbarcava i due amici sotto shock e li riaccompagnava a valle, i soccorritori hanno spostato il corpo in un punto più facile per il recupero, ultimato con il verricello. La salma è stata lasciata al campo base, alla piazzola del Rifugio Auronzo, affidata alla Guardia di finanza e al carro funebre. 

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